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    Tutte le novità della Lega femminile: nessun limite alle straniere a referto

    Di Redazione Si è svolta oggi a Roma l’assemblea della Lega Pallavolo Serie A Femminile, che ha approvato il Regolamento Ammissioni dando il via libera – in attesa della ratifica del Consiglio Federale – a una serie di novità per la prossima stagione. I lavori di concerto tra Federazione e Lega hanno portato, tra l’altro, all’equiparazione tra settore femminile e maschile nel regolamento per l’utilizzo delle giocatrici straniere: saranno dunque eliminati il limite di straniere da inserire a referto (erano 6 per la Serie A1 e 2 per la Serie A2) e anche il vincolo che prevedeva un massimo di due giocatrici provenienti dalla stessa Federazione. In concreto, la prima norma porterà novità concrete soprattutto in A2, dove (se sarà confermata la prevista modifica al regolamento) dalla prossima stagione sarà possibile schierare in campo due straniere anziché una soltanto. La seconda modifica, invece, potrebbe avere effetti importanti in Serie A1, lasciando libere le squadre italiane di ingaggiare tre o più giocatrici dello stesso paese; e il pensiero va in particolare agli Stati Uniti, la fonte del maggior numero di atlete extracomunitarie dei nostri campionati. Altre due modifiche importanti riguardano l’introduzione dei Play Off per la qualificazione alla Challenge Cup, che coinvolgerà le squadre eliminate nei quarti di finale e le classificate dal nono al dodicesimo posto, sul modello di quanto avviene in Superlega maschile; e l’inserimento di obblighi di partecipazione ai campionati giovanili per le squadre consorziate, al fine di favorire la crescita e lo sviluppo di nuove atlete. L’assemblea ha infine votato all’unanimità l’approvazione del nuovo logo della Lega. “Giunge a compimento con l’approvazione delle norme della Guida Pratica – dice il presidente Mauro Fabris – un lavoro avviato anni fa con la Federazione per riformare i campionati, con l’obiettivo del raggiungimento della parità di genere tra Lega maschile e Lega femminile. È stato fatto un ottimo lavoro e di questo siamo molto soddisfatti e grati alla FIPAV“. “Vi è inoltre grande soddisfazione – aggiunge Fabris – per la scelta del nuovo logo: il movimento di vertice del volley femminile completa oggi un percorso iniziato tempo fa, partito con l’identificazione della nostra pallavolo con il campo rosa, passato per la revisione delle norme selettive d’appartenenza al consorzio, l’acquisto di una nuova e prestigiosa sede, un grande sforzo innovativo per la comunicazione, che ha portato a LVF TV prima e Volleyball World poi, e arrivato infine al nuovo brand, scelto all’unanimità da tutti i club riuniti in assemblea. Diversi risultati, tutti importanti, parte di un cammino che ha contribuito e contribuirà ad una riconoscibilità sempre maggiore e internazionale del nostro movimento“. (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Coach Napolitano lascia Soverato dopo quattro stagioni: “Non siamo progrediti o migliorati”

    Di Redazione Si conclude dopo quattro anni la collaborazione tra coach Bruno Napolitano e il Volley Soverato. Dopo una stagione chiusa al primo turno dei Play off Promozione, il coach partenopeo ha scelto di prendere altre strade e di lasciare la società calabra. Come riporta la Gazzetta del Sud – Messina, infatti, per Napolitano è arrivato il momento di: “Trovare nuovi stimoli e motivazioni laddove le difficoltà sono state numerose e di vario genere. Una avventura durata complessivamente 103 panchine tra campionato, Playoff e Coppa Italia di categoria”. Il motivo dietro a questa scelta è, anche, da ritrovare negli obiettivi non raggiunti a fine campionato: “Quando abbiamo iniziato questo rapporto l’obiettivo che ci eravamo posti era quello di progredire e migliorare. Ma non è stato così. Non per i risultati, ma perché gli strumenti sono stati sempre minori, budget compreso. Un ringraziamento, comunque, è dovuto a Matozzo, perché mi ha dato la possibilità di allenare nella mia amata Calabria e a cui va riconosciuto il merito di portare da tanti anni da solo il “fardello” sulle proprie spalle”. Non solo budget, ma anche stagioni caratterizzate da difficoltà e ostacoli, pandemia in primis, ma anche problemi logistici:“Quella conclusa è stata senza tema di smentita la stagione con il coefficiente di difficoltà più elevato. Abbiamo iniziato la preparazione presso l’istituto delle Suore Maria Ausiliatrice perché il palazzetto era stato scelto come hub vaccinale e quando siamo tornati abbiamo trovato le luci rotte e ri siamo allenati in penombra in orari inusuali”. Nonostante questo, i quattro anni trascorsi a Soverato non possono che rimanere un pezzo fondamentale nella carriera di Napolitano: “Ho un buon ricordo di quasi tutte le atlete che ho allenato, mi hanno sempre dimostrato impegno, dedizione e serietà in allenamento e partita”. LEGGI TUTTO

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    Vicenza, il presidente Ostuzzi: “Retrocessione? Colpa del mercato, non c’erano più atlete”

    Di Redazione Un finale di stagione che ha tenuto l’Anthea Vicenza con il fiato sospeso fino all’ultimo minuto. A contendersi la permanenza in serie A2 erano ben quattro squadre, giunte all’ultima giornata di Pool Salvezza. per quanto riguarda la squadra veneta, in classifica a 27 punti, occhi puntati soprattutto sul derby serale Aragona-Modica. E’ stata proprio quella partita a decretare l’amaro verdetto per l’Anthea: sia Vicenza che Aragona, vincendo entrambe 3-1 l’ultima giornata, si sono portate a quota 30 punti. Una minima differenza di quoziente set, però, ha salvato la squadra siciliana. Tra i piani alti della società vicentina, non può che esserci delusione e amarezza per una categoria persa. Come spiega il presidente Ostuzzi in un articolo di Francesco Brun per Il Giornale di Vicenza, “La salvezza era alla nostra portata, ma abbiamo sprecato troppe occasioni. C’è un grande rammarico, anche se è una retrocessione che va spiegata: nella scorsa stagione abbiamo raggiunto la promozione il 26 giugno, e quando ci siamo mossi sul mercato non c’erano più atlete. Abbiamo puntato sulle giovani emergenti, che però non avevano nessuna esperienza in serie A”. Perdere un giocatore di punta a poco tempo dalla fine della Regular Season, nelle parole del presidente Ostuzzi, ha ulteriormente danneggiato il cammino dell’Anthea: “Il calo era iniziato prima. Eravamo in fase crescente prima che le atlete si prendessero il Covid (a inizio gennaio, n.d.r.), che ha azzerato il grande lavoro fatto dal coach nella prima parte di stagione. In concomitanza è entrata in crisi Pavicic, che dopo qualche tempo ha abbandonato la squadra; aveva dato un grande contributo nella prima parte di stagione e su di lei avevamo puntato. La responsabilità è di chi non ha saputo mantenere il gruppo ancorato all’obiettivo e della squadra che non ha saputo fare gruppo. Io ho cercato di intervenire, parlando di lenta deriva, ma sono loro ad andare in campo: lo sport è un’azienda imperfetta, puoi fare tutte le scelte giuste ma i risultati non sono direttamente proporzionali alle risorse messe in campo”. Come spesso accade in situazioni come una retrocessione, a pagarne lo scotto potrebbe essere l’allenatore. Ma tra Ostuzzi e coach Chiappini c’è stima reciproca: “Ci sarà un confronto diretto con lui, ma non è ancora stata presa alcuna decisione: occorrerà un’analisi profonda. I rapporti umani sono sempre fondamentali, abbiamo costruito due anni insieme ed è una persona importante. Valuteremo serenamente”. LEGGI TUTTO

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    Rizzotti Design Catania: non bastano i 3 punti su Altino per salvarsi

    Di Redazione Finisce in bellezza il campionato della Rizzotti Design nell’ultima partita del pool salvezza del campionato di serie A2. Una partita a senso unico che ha visto Bordignon e compagne prevalere con facilità contro le abruzzesi dell’Altino Volley. Per questa ultima partita il coach Mauro Chiappafreddo schiera opposto Alessia Conti, al palleggio e in regia Bridi, nel ruolo di libero la confermata under catanese Michela Conti, di banda Daniela Bulaich e Martina Bordignon, al centro Greta Catania insieme a Bertone. Il primo set vede subito la difficolta della giornata delle ospiti di mettere la palla a terra, al contrario le rosso azzurre sembrano più ordinate e con Bulaich in stato grazia si portano abbastanza velocemente sull’ 1-0. Nel secondo la situazione diventa più equilibrata e le ospiti cercano di insidiare il prevalere delle leonesse ma Catania con dei bei muri e Bordignon non lasciano spazio e chiudono agevolmente sul 2-0. Il terzo set scorre via velocemente con le catanesi che chiudono con un secco 3-0. Coach Chiappafreddo al termine: “Ringrazio le ragazze innanzitutto, Andrea Lopresti nostro team manager e tutto lo staff per la dedizione e la passione con cui abbiamo lavorato, purtroppo una retrocessione che fa male ma lo sport è questo”. Rizzotti Design Pallavolo Sicilia Catania-Tenaglia Altino Volley 3-0 (25-15, 25-20, 25-14)Rizzotti Design Pallavolo Sicilia Catania: Bordignon 11, Bertone 8, Bridi 5, Bulaich Simian 10, Catania 8, Conti 7, Picchi (L), Poli 2, Oggioni 1, Conti (L). All. Chiappafreddo. Tenaglia Altino Volley: Ollino 9, Zingoni 4, Lestini 11, Comotti 6, Spicocchi 5, Di Arcangelo, Natalizia (L), Costantini 1, Papa. All. Collavini. Arbitri: Cruccolini, Licchelli. Note– Durata set: 24′, 24′, 23′; Tot: 71′. (fonte: Comunicato Stampa) LEGGI TUTTO

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    La gioia incontenibile di Aragona: “Una vittoria di tutti”

    Di Redazione Il miracolo sportivo si è compiuto: la Seap Dalli Cardillo Aragona ottiene la permanenza in Serie A2. All’ultima partita dell’ultima giornata, un balzo incredibile delle aragonesi di coach Giangrossi, che dal quarto posto arrivano al secondo grazie al successo contro l’Egea Pvt Modica e alle cadute di Sant’Elia e Club Italia nel pomeriggio, pareggiando i conti con il Vicenza ma trovandosi avanti e raggiungendo così la salvezza grazie al miglior quoziente set. Incontenibile la gioia di coach Lino Giangrossi a fine partita: “Una salvezza pazzesca, un’emozione grande. Poche ore fa era veramente impensabile, però noi non abbiamo guardato nulla, abbiamo pensato a fare la nostra partita. Poi ovviamente i risultati sono arrivati, il carico è diventato importante. All’inizio facevamo tanta fatica a giocare bene però questo gruppo ha dimostrato che nonostante alcune carenze evidenti che abbiamo, negli ultimi due mesi ha lavorato fortissimo e ha portato a casa un risultato incredibile. Questo è un lavoro di gruppo l’abbiamo fatto tutti insieme, dalla squadra allo staff, pubblico compreso. L’applauso enorme va alle ragazze ovviamente perché poi alla fine io centro poco. Ho cercato di dare qualcosa ma non ho la bacchetta magica. Quindi il merito va totalmente alle ragazze che sono state incredibili e che alla fine sono riuscite anche a venirmi dietro e a portare qualcosa di veramente importante e questa secondo me è una di quelle cose che ci si porta dietro per tutta la vita, un’emozione che non dimentichi. Federica Vittorio: “Salvarsi così è bellissimo, inspiegabile davvero. Non so cosa dire, siamo troppo felici. Ce lo meritavamo tantissimo. All’inizio eravamo un po’ contratte però poi la paura è andata via e abbiamo portato a casa il risultato. Grazie a tutte le mie compagne perché non era scontato questo risultato e invece ce l’abbiamo messa tutta con cuore e grinta e restiamo in serie A”. Il presidente Nino Di Giacomo: “Quest’anno non siamo stati fortunati, all’ultimo le ragazze hanno trovato veramente la voglia di fare bene e oggi è la riprova che abbiamo vinto una partita difficilissima perchè hanno giocato con i risultati già acquisiti e non era facile giocare con quella tensione io ringrazio tutti: lo staff tecnico, le ragazze, gli sponsor. Una vittoria di tutti, veramente grazie“. LEGGI TUTTO

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    Aragona: rimonta all’ultimo respiro che vale la salvezza

    Di Redazione Ultima giornata di Pool Salvezza culminato con un risultato che in pochi credevano alla vigilia: la Seap Dalli Cardillo Aragona conquista la permanenza in A2 grazie alla vittoria casalinga in prima serata contro il Modica per 3-1 e grazie, soprattutto, alle concomitanti sconfitte nel primo pomeriggio del Club Italia CRAI in casa contro il Marsala e del Sant’Elia sul campo del Vicenza. È festa al PalaMoncada per un traguardo sognato, sperato e raggiunto con grande sacrificio, umiltà, determinazione e una Pool Salvezza giocata in maniera quasi perfetta. Contro il già retrocesso Modica, la Seap Dalli Cardillo Aragona è partita contratta, disorientata, commettendo parecchi errori. La tensione ha giocato un brutto scherzo al sestetto di casa, incapace di tenere testa alle avversarie. Sapere di essere le artefici del proprio destino ha praticamente ammorbidito le braccia di Caracuta e compagne, che hanno perso malamente il primo set, 21-25. Poi il sestetto di Giangrossi si sveglia e inizia tutta un’altra partita. Il pubblico di casa dà una grossa mano di aiuto e la partita cambia padrona. La Seap Dalli Cardillo Aragona mura e attacca con alte percentuali, serve con precisione e potenza, difende con il coltello fra i denti ed il Modica cede di schianto. Tutti i parziali certificano il predominio aragonese: 8-4, 16-12, 21-18. Qualche brivido nel finale, ma il “pari set” è servito: 25-22. La battaglia prosegue nel terzo set ed è ancora dominio delle ragazze di casa: 8-7 e 16-11. Il Modica non riesce a tenere il passo indiavolato della Seap Dalli Cardillo Aragona che sbaglia il minimo sindacale: 21-15. Tutto gira alla perfezione in casa Aragona ed è sorpasso nel conto dei set: 25-19.  Il quarto set, il più importante della stagione, inizia nel segno dell’equilibrio. Si gioca punto a punto fino al 5-4. Il tie-break penalizzerebbe la Seap Dalli Cardillo Aragona che per salvarsi deve conquistare l’intera posta in palio. E allora il derby siciliano torna prepotentemente in mano alle padrone di casa che buttano il cuore oltre l’ostacolo. Grinta e tecnica consentono alla Seap Dalli Cardillo Aragona di confezionare l’allungo decisivo, il più bello e importante della stagione: 16-10. Aragona corre verso il traguardo della permanenza in A2 senza grosse difficoltà e capitan Caracuta firma la straordinaria salvezza mettendo a terra il pallone del 25-16, che “vale come la conquista dello scudetto”, dirà a fine gara l’ex palleggiatrice della nazionale italiana.  A fine gara il premio Top Scorer del match è andato alla schiacciatrice del Modica, Marika Longobardi, mentre il premio MVP, miglior giocatrice del derby, è stato vinto dal libero della Seap Dalli Cardillo Aragona, Federica Vittorio. Questo il commento di un’estasiata capitan Caracuta, autrice dell’ultimo punto: “Ancora non ci credo, sono veramente contenta. Quello che abbiamo fatto stasera è veramente straordinario, lo dedico a tutta Aragona e a queste ragazze fantastiche. Ci abbiamo creduto fino alla fine e non riesco a esprimere la mia gioia per questa salvezza. Grazie a tutti i tifosi, non so che dire veramente. Questa salvezza ha il sapore di uno scudetto per quanto è stata sofferta, la gioia che provo è indescrivibile”.  SEAP DALLI CARDILLO ARAGONA – EGEA PVT MODICA 3-1 (21-25 25-22 25-19 25-16)SEAP DALLI CARDILLO ARAGONA: Caracuta 3, Dzakovic 18, Negri 5, Stival 20, Zech 18, Cometti 5, Vittorio (L), Zonta 1, Bisegna 1, Ruffa, Casarotti. All. Giangrossi. EGEA PVT MODICA: Saccani, Longobardi 24, Salamida 10, Brioli 1, M’bra 23, Antonaci 5, Salviato (L), Gridelli 1, Bacciottini, Ferro. Non entrate: Ferrantello (L), Gulino. All. D’amico. ARBITRI: Marigliano, Lanza.NOTE – Durata set: 27′, 32′, 26′, 25′; Tot: 110′.  (fonte: Comunicato Stampa) LEGGI TUTTO

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    Vicenza batte Sant’Elia da tre punti, ma non basta per salvarsi

    Di Redazione La tensione di una sfida senza appello, la gioia per la vittoria, l’ansia dell’attesa poi l’amaro verdetto. E’ stato un sabato ricco di emozioni contrastanti quello vissuto dall’Anthea Vicenza Volley, che in serata ha dovuto salutare la serie A2 femminile conquistata meno di un anno fa attraverso i play off di B1. Per la squadra di Luca Chiappini, è arrivato il verdetto della retrocessione nonostante i tre punti (necessari per sperare) centrati in casa contro l’Assitec Sant’Elia, con il 3-1 che ha condannato le frusinati alla retrocessione. Complice il risultato favorevole giunto da Milano (Marsala batte Club Italia 3-2)  e il bottino pieno conquistato al palasport di Vicenza, le biancorosse sono rimaste in attesa dell’ultimo tassello del mosaico della speranza-salvezza: il risultato del derby siciliano tra Aragona e Modica, con la Seap Dalli Cardillo che avrebbe dovuto perdere almeno un punto affinché l’Anthea si salvasse, perché in caso di arrivo a pari punti, con ugual numero di vittorie, le venete pagavano dazio in termini di quoziente set. Il 3-1 finale a favore delle padrone di casa, però, non ha regalato il lieto fine alla storia di Vicenza, a cui non è bastato il guizzo di fine stagione per compiere il miracolo-salvezza.  Per la formazione del sodalizio del presidente Andrea Ostuzzi, un’avventura avvincente nel secondo campionato nazionale “rosa”, arrivando a giocarsela con tante compagini, anche più blasonate, ma anche pagando – ai fini del verdetto finale –  qualche occasione non sfruttata nel corso del cammino. Tornando al match conclusivo contro Sant’Elia, l’Anthea ha svolto bene il proprio compito, trovando tanta sostanza al centro con 30 punti suddivisi tra capitan Cheli (18) e Piacentini (12), oltre alla solidità offensiva dell’opposta turca Başa (18 punti). Sorretta da un’ottima ricezione, l’Anthea ha scavato il solco in attacco, chiudendo con un ottimo 41% di positività contro il 30 dell’Assitec, che ha sbagliato anche qualcosa in più (14 errori a 11 in terzo tocco), soprattutto nel primo e nel terzo set. LA PARTITA – Per l’ultima sfida dell’anno, Vicenza scende in campo con Eze in palleggio, Başa opposta, Nardelli e Rossini in banda, Piacentini e Cheli al centro e Norgini libero. Sant’Elia risponde con la diagonale Saccani-Fiore, con l’asse di posto quattro Costagli-Lotti, con la coppia centrale Montechiarini-Vanni e con Lorenzini libero. L’avvio di gara sorride alle frusinati, che sul turno in battuta di Costagli piazzano il break con l’esperienza di Vanni e Fiore, scappando sullo 0-4. Chiappini ferma subito il gioco, Rossini rompe il ghiaccio biancorosso (2-4), ma la stessa Fiore trova l’ace con l’aiuto del nastro che vale il 3-7.  Başa non trova il campo in parallela (4-9), cosa che va invece Lotti in pipe. Altra sosta-Anthea sul 4-10, poi Vicenza si aggrappa a capitan Cheli, autrice di due muri e un attacco per il -3 (8-11), con la rimonta locale che prosegue con la schiacciata di Eze e l’attacco out di Costagli (10-11). Sant’Elia, però, non si fa acciuffare (10-13), anche se Cheli è ancora insuperabile a muro (12-13). L’aggancio arriva invece a quota 13, che diventa sorpasso grazie a Jasmine Rossini (14-13).  Il nastro aiuta Rachele Nardelli per l’ace del 15-13 (time out Giandomenico), con Sant’Elia che prima impatta a quota 15 poi scivola a -4 pagando gli attacchi out di Lotti e Fiore (19-15, altro time out laziale). L’ace di Eze aggiunge un mattoncino (21-16), lo stesso fa Başa per il +6, lanciando lo sprint.  Sant’Elia ci prova (22-18), arrivando anche al -3 con un pallonetto di Fiore (23-20), ma Başa e Rossini chiudono il discorso: 25-20. Il secondo set è un autentico braccio di ferro, con Vicenza che prima trova un break, poi va sotto  11-13 dopo un time out locale, per poi risorgere trascinata dagli attacchi di Başa, ben spalleggiata da Nardelli (16-14).  Un pallonetto di Rossini si infrange sulla rete, decretando la parità a quota diciotto, poi una diagonale in fast di Cheli esce di poco: 18-19 e time out Chiappini. Il muro di Cheli rilancia le locali (20-19), ma Lotti fa altrettanto per le frusinati (20-21), che poi trovano il break a ruota. Ancora Başa toglie le castagne dal fuoco (22-22), lanciando la volata ricca di emozioni. Fiore si guadagna un set ball, annullato da Piacentini, poi arriva un attacco out dell’Assitec (25-24). Time out Giandomenico, poi è Lotti a vanificare il tentativo biancorosso di andare sul 2-0. Sul 25-25, decidono gli attacchi di Lotti e Costagli: 25-27 e un set pari. Dopo il cambio di campo, riparte il duello, con Sant’Elia che sfoggia subito una doppietta a muro (2-4 con Lotti e Fiore) e con Vicenza che risponde con gli attacchi di Başa, oltre a rendere pan per focaccia in block (8-6).  Nardelli sfrutta la tecnica per lanciare in orbita l’Anthea (10-7), che poi va sul +4 con l’ace di nastro di Eze: 15-11 e time out Giandomenico.  Lotti attacca out due palloni (18-12), con il tecnico ospite che ferma il gioco sul 19-12 firmato da Piacentini, ma la centrale pavese concede subito il bis. La compagna di reparto Cheli trova il muro del 22-14, preludio al 25-15 firmato da Nardelli per il 2-1 biancorosso.  Nel quarto set, l’Anthea va avanti 4-2, poi l’Assitec risponde con un break di 3-0 (4-5). Il match si infiamma con Nardelli che firma l’8-8 che diventa 9-8 per un cartellino rosso per la formazione ospite. Muro di Cheli, parallela di Rossini per l’11-8, con Giandomenico che ferma il gioco. Sant’Elia si fa sotto pericolosamente (14-13), ma Vicenza scappa con l’ace di Başa e il muro di Eze (18-14 e time out Giandomenico). I palloni scottano e l’Anthea li affida a capitan Cheli, che risponde con una doppietta  (20-15). Fiore tiene in vita le frusinati (21-18, time out Chiappini), con la stessa opposta a firmare poi il -2 (22-20). Piacentini mette a terra il pallone del 23-20, Lotti si incarica di firmare  i due punti che conducono al -1 (23-22, time out Chiappini), con la stessa schiacciatrice che va a segno per il 23-23, poi l’Anthea scaccia la paura: 25-23 e 3-1. Luca Chiappini (tecnico Anthea Vicenza Volley): “Abbiamo interpretato bene la partita, giocando una buona gara sotto pressione visto la grande importanza della posta in palio. Abbiamo fatto molto bene il muro-difesa, oltre a viaggiare ad alti ritmi in attacco. Le centrali Cheli e Piacentini sono state sugli scudi ed Eze è stata lucida in regia. La prima condizione per tentare la salvezza era vincere da tre punti contro Sant’Elia e l’abbiamo fatto”. ANTHEA VICENZA – ASSITEC VOLLEYBALL SANT’ELIA 3-1 (25-20 25-27 25-15 25-23)ANTHEA VICENZA: Nardelli 14, Cheli 18, Eze Blessing 5, Rossini 9, Piacentini 12, Basa 18, Norgini (L). Non entrate: Furlan, Caimi, Pegoraro, Errichiello, Lodi. All. Chiappini.ASSITEC VOLLEYBALL SANT’ELIA: Saccani 1, Costagli 11, Vanni 6, Fiore 20, Lotti 16, Montechiarini 4, Lorenzini (L), Muzi 1, Nenni. Non entrate: Cecchi, Tellaroli. All. Giandomenico.ARBITRI: Sabia, Russo.NOTE – Durata set: 24′, 28′, 21′, 30′; Tot: 103′. Top scorers: Fiore E. (20) Basa Y. (18) Cheli L. (18) Top servers: Eze Blessing C. (3) Fiore E. (1) Nardelli R. (1) Top blockers: Cheli L. (8) Montechiarini A. (3) Lotti S. (3)  (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Marsala non fa sconti e condanna il Club Italia alla retrocessione

    Di Redazione Si chiude con una sconfitta al tie-break la stagione del Club Italia CRAI che chiude la Pool Salvezza con 29 punti all’attivo mancando l’ennesima occasione di salvarsi contro Marsala, che dal canto suo il traguardo lo aveva già raggiunto e da questo match non aveva nulla da chiedere. Una partita a due facce per le giovani della formazione federale che, dopo aver subito il gioco avversario nelle prime due frazioni, hanno completamente capovolto la situazione dettando il ritmo nel terzo e nel quarto set. Un’inversione di rotta frutto, in parte di un cambio di atteggiamento, ma soprattutto di una ritrovata efficacia a muro e in battuta. Quattro le atlete del Club Italia che hanno chiuso il match in doppia cifra: Ituma (24 punti), Acciarri (15), Esposito (14) e Marconato (11). Da segnalare inoltre i 7 ace messi a segno da Acciarri, i 5 punti in battuta firmati da Ituma e gli 8 muri punto realizzati da Marconato. CRONACA – Per questo match il tecncio federale Marco Mencarelli schiera il sestetto con la diagonale Pelloia-Despaigne, le schiacciatrici Esposito e Ituma, le centrali Acciarri e Marconato e il libero Ribechi. Dall’alatra parte della rete coach Marco Bracci risponde schierando Caserta, Scacchetti, Ristori, Parini, Okenwa, Patti e il libero Gamba. Parte bene il Club Italia Crai che si porta subito in vantaggio (4-1). Pronta la reazione di Marsala che piazza il break che vale pareggio (6-6) e sorpasso (6-7). L’inerzia non cambia e la formazione ospite allunga il passo (8-12). Le azzurrine faticano a trovare le giuste contromisure e Marsala si spinge sul +6 (10-16) inducendo la panchina del club Italia a chiamare time out. Un ace di Acciarri e un muro vincente di Pelloia rimettono in marcia le giovani della formazione federale che, sfruttando un buon turno in battuta della capitana, accorciano arrivando a -1 (16-17). Un ace di Ituma rista e pareggiano i conti con un ace di Ituma (18-18). E’ Marsala a rompere l’inerzia e a trovare un nuovo allungo (19-23). Le azzurrine si ricompattano e spinte da Esposito accorciano (21-23) e ristabiliscono la parità (23-23). Il Club Italia CRAI non sfrutta la scia e Marsala chiude a proprio favore il primo set (23-25). Avvio equilibrato della seconda frazione (4-4) è Marsala a trovare il primo vantaggio (5-8) e ad allungare sul +5 (7-12) inducendo la panchina delle azzurrine al time out. Lo stop al gioco sortisce l’effetto sperato. Con pazienza il Club Italia CRAI ritrova ordine: un buon turno in battuta di Acciarri e una ritrovata efficacia a muro permettono alle azzurrine di passare da -8 (9-17) alla parità (17-17). Le azzurrine continuano a dettare il ritmo e si portano in vantaggio: un ace di Ituma vale il +2 (21-19). Marsala reagisce pareggia i conti (21-21), sorpassa (21-23) e conquista anche il secondo set (22-25). Il terzo set si apre con le due formazioni che procedono appaiate (4-4), Vighetto e Ituma a segno firmano il primo vantaggio del Club Italia CRAI (7-4). Le azzurrine trovano una buona efficacia muro e in attacco e riescono ad incrementare il proprio vantaggio (15-10). E’ decisivo però il turno in battuta di Acciarri: la centrale pizza 5 ace che spingono la formazione federale sul +11 (22-11). Diventa tutto facile per le azzurrine che possono agevolmente chiudere a proprio favore il set (25-12). La quarta frazione imbocca i binari dell’equilibrio: si procede sostanzialmente punto a punto fino al 8-8 quando sono le azzurrine a cambiare l’inerzia e a portarsi in vantaggio (12-9). La ritrovata efficacia in battuta e il buon rendimento a muro permettono alle azzurrine di mantenere Marsala a distanza (17-12) e di conquistare agevolmente il set (25-18) portando la partita al tie-break. Si viaggia punto a punto anche in avvio di 5° set un ace di Ituma porta lo score sul +2 per le azzurrine (6-4). Il time out chiamato dalla panchina di Marsala permette alle ospiti di ristabilire la parità e di sorpassare (6-8). La formazione siciliana allunga il passo (8-12), ma con due punti di Esposito e uno di Ituma il Club Italia CRAI accorcia (11-12). Nel finale si torna in parità (13-13) ma è ancora Marsala a trovare lo spunto giusto per chiudere set e partita (13-15). MARCO MENCARELLI: “Quella di oggi pomeriggio è stata una partita che si può riassumere in due momenti distinti. Nella prima parte sono mancate convinzione e determinazione, poi c’è stata una reazione quando avevamo conquistato un p’ di fiducia in noi. C’è stata una sequenza di atteggiamenti positivi che si sono incanalati nella direzione giusta a cui ha fatto seguito anche qualche giocata vincente in più. Questo sicuramente ha dato una buona svolta. Peccato per il quinto set perché è stato determinato da episodi: un paio di questi ci hanno penalizzato eccessivamente. Potevamo arrivare nel finale con uno o due punti di vantaggio noi e forse sarebbe andata diversamente. Aver perso il 5° set non è particolarmente significativo. In questa seconda parte della Pool Salvezza non abbiamo avuto a disposizione le atlete che avevano un po’ di esperienza in A2, penso a Nervini e Adelusi, e senza il loro contributo in termini di esperienza tutto diventa particolarmente duro. Non ho recriminazioni particolari. In questi giorni sto facendo i colloqui individuali con le ragazze. A tutte dico: su dieci cose fatte bene, sette sono entusiasmanti e bellissime per il loro futuro e per quello delle nazionali giovanili, c’è però un 30 per cento da rivedere. Le occasioni le abbiamo perse, ma non ci vedo molto fuori posto per quello che è un Club Italia”. CLUB ITALIA CRAI – SIGEL MARSALA VOLLEY 2-3 (23-25, 22-25, 25-12, 25-18, 13-15)CLUB ITALIA CRAI: Despaigne 3, Esposito 14, Acciarri 15, Pelloia 9, Ituma 24, Marconato 11; Ribechi (L), Barbero, Giuliani, Vighetto 4. All. Mencarelli.SIGEL MARSALA VOLLEY: Caserta 16, Scacchetti 3, Ristori 15, Parini 15, Okenwa 10, Patti 7; Gamba (L), Ferraro, Deste. All. Bracci. ARBITRI: Ruggero Lorenzin e Gianmarco Lentini.DURATA SET: 27’, 28’, 20’, 23’, 18’CLUB ITALIA CRAI: 17 a, 15 bs, 19 mv, 29 et.SIGEL MARSALA VOLLEY: 7 a, 11 bs, 13 mv, 28 et. (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO