More stories

  • in

    Messina completa la cabina di regia con l’arrivo di Ambra Trevisiol

    Altro ingresso in casa Akademia Sant’Anna. Dopo il reparto centrale e quello dei liberi, completata anche la regia; per affiancare Giulia Carraro, ingaggiata Ambra Trevisiol, ultima stagione alla Rimont Progetti Genova in B1. Salgono a undici – nove innesti e due conferme – le atlete a disposizione di coach Bonafede per la prossima A2.

    Originaria di Oderzo (TV), classe 1992, 175 cm, dopo gli esordi con la “Insieme per Pordenone Volley” e la “Spes Belluno”, si trasferisce ad Isernia in B1, prima degli anni vissuti con la maglia della Leali Padova, Ezzelina Carinatese e Scafati, sempre in B1.

    La stagione disputata in Campania convince la VolAlto 2.0 Caserta, club di A2, a puntare anche su di lei per conquistare la massima serie. Ambra si trova innanzi la qualità di Ludovica Dalia ma la palleggiatrice veneta riuscirà a fare il suo esordio in seconda serie, raccogliendo 7 presenze, 8 set giocati e realizzando 1 punto. La formazione campana si impone in Finale Play-Off e l’annata successiva la confermata Trevisiol può calcare il taraflex di A1. Al termine di una stagione interrotta per il Covid, saranno 5 le sue presenze, 9 i set disputati. Nella stagione 2021/22 Ambra riparte dalla quarta serie; con la Blu Team Pavia di Udine vince il campionato ma in estate si sposta a Capannnori, in B1, prima della recente avventura vissuta nel capoluogo ligure.

    Si tratta di una giocatrice dotata di buona elevazione, rapidità negli spostamenti e abilità su palla alta, anche se preferisce il gioco veloce. Tra le sue caratteristiche più spiccate la capacità di leggere l’avversario e di smarcare i propri attaccanti.

    Foto di Flavio Pavanello

    Torna in A dopo averla lasciata nell’anno del Covid, quando vestiva la maglia di Caserta in A1. Viene dal Veneto come la confermata Aurora Rossetto e le due new entry Chiara Mason e Giulia Carraro. Come quest’ultima, fa della fantasia, nella costruzione del gioco, la sua impronta dominante. Forse, anche per questo motivo, ama la pittura, un suo mondo parallelo a quello del volley in cui la creatività è per lei caratteristica irrinunciabile: “Dipingere mi rilassa e quest’anno, tra un allenamento e l’altro, mi ha consentito spesso anche di ritrovare la concentrazione. Sono un autodidatta e devo ancora migliorare”.

    Tra gli artisti del passato nutre una passione per Vincent Van Gogh: “Ha una storia travagliata, personaggio d’impeto, capace di trasmettere tante emozioni con i suoi quadri; in particolare, amo la , bellissimo. Se avessi la possibilità di viaggiare nel passato, gli chiederei di insegnarmi tutto il possibile”.

    E sempre viaggiando nel tempo e parlando di emozioni, Ambra prova a recuperarne alcune legate ai suoi esordi nel mondo della pallavolo: “Un pò difficile. Non ricordo esattamente l’inizio perché sono nata in palestra, visto che accompagnavo le mie sorelle, Barbara e Serena, che facevano pallavolo anche se poi hanno smesso, e mio papà, Giorgio, era un dirigente. Ricordo di aver avuto sempre la palla in mano”.

    E al primo tocco di pallone Ambra avrà capito che avrebbe fatto la palleggiatrice: “Non proprio. Fino a diciotto anni ero attaccante/ricevitrice con un futuro da libero. Poi, per esigenze, ma anche perché l’allenatore ha visto qualcosa, mi ha messo in cabina di regia e da lì non sono più uscita”.

    Prima esperienza lontano da casa ed è subito B1 ad Isernia: “In realtà, è stato un arrivo. In una società vicino casa ho disputato tutte le divisioni, via via risalendo le varie categorie fino alla chiamata in B1 da Isernia. Mi sono detta di andare e sono andata”.

    Una decisione nata velocemente, come del resto Ambra ama fare in tutte le situazioni della vita: “Bisogna sempre essere rapidi di pensiero nelle scelte, veloci negli spostamenti in campo, nel capire i punti deboli delle avversarie per poter dare la palla migliore all’attaccante che in quel momento può metterti giù la palla. Quindi, rapidi sempre”.

    Scorrendo le informazioni su Ambra presenti nel web, è facile farsi un’idea molto precisa delle sue caratteristiche agonistiche e tecnico/tattiche, rispetto alle quali la regista veneta ci consente di integrare con alcuni particolari: “Sono determinata; dico sempre 99 % di determinazione e  1 %  di empatia. Poi, lavoro tantissimo e spingo parecchio, ma sempre grazie alla mia determinazione”.

    Ambra viene da una regione che, da tempo, respira il top del volley nazionale e mondiale; lei è di Oderzo, ad una ventina di km da Conegliano. Quando è nata Imoco Volley non aveva neppure vent’anni e tanti sogni. Più di un pensiero l’avrà rivolto alla maglia delle Pantere: “Chi non ha fatto un pensiero a quella maglia! Quando ho esordito al “PalaVerde” con la casacca di Caserta, con quel pubblico e il suo calore, per me è stata un’emozione indescrivibile. Entrata in campo lo speaker ha annunciato che stava giocando un’atleta trevigiana ed è partita una ola. A quel punto, ho alzato il braccio verso l’arbitro per indicare che ero il capitano in campo, ma il pubblico ha pensato stessi salutando e così è partita una seconda ola. In tutto questo, non mi ero accorta di nulla. Sono stati i miei amici a raccontarmi della ola; mi prendono ancora in giro. E’ stato bellissimo esordire in un palazzetto in cui guardi da sempre giocare l’Imoco. Magari potessi indossare quella maglia”.

    Foto di Flavio Pavanello

    In una vecchia intervista, Ambra ha dichiarato di aver apprezzato, come atleta, la giapponese Takeshita; tra le italiane, invece, la sua scelta cade su alcune Nazionali Azzurre: “Come testa, Moki De Gennaro, anche per la determinazione; cuore, Alice Degradi, per la passione che ci mette quando gioca e anche per come si è ripresa dall’infortunio (nel 2020, rottura del legamento crociato anteriore, quando indossava la maglia della Cuneo Granda Volley), tecnica dico Alessia Orro”.

    Gli anni di Caserta, forse i più importanti della sua carriera, segnati dalla conquista della A1 e, purtroppo, anche dal Covid, senza il quale il suo percorso sportivo avrebbe potuto prendere una piega diversa: “Descrivere il periodo trascorso in Campania è difficile. Anni meravigliosi che mi hanno portato la promozione dalla A2 alla A1, l’esordio in massima serie e che porto nel cuore; decisamente, i due anni migliori della mia carriera. Veramente difficile descrivere in poche parole tutte le emozioni provate. Infine, penso che, senza il Covid, decisamente la mia carriera sarebbe cambiata ma preferisco gettarmi alle spalle quel periodo e non pensarci più”.

    Dopo il 2020, Ambra è ripartita dalla quarta serie; promozione con la Blu Team Pavia di Udine, quindi le esperienze con Capannori e Genova; adesso, Messina. Come a Caserta, ancora Sud e ancora con un club di serie A: “Cercavo una società ambiziosa che avesse un progetto chiaro e, soprattutto, dove si potesse lavorare bene. La serie A e la possibilità di tornare al Sud hanno fatto il resto. C’è un obiettivo da raggiungere, che raggiungeremo e che per scaramanzia non dico”.

    “Anche se manco da qualche anno dalla serie A – prosegue l’atleta veneta – l’ho sempre seguita e anche quest’anno le squadre si sono attrezzate con organici importanti. Vedremo una pallavolo di alto livello con roster di tutto rispetto”.

    A Messina ritroverà Aurora Rossetto con cui ha giocato un anno insieme e a cui la lega una preziosa amicizia: “Torno a giocare con e di questo sono felice. Mi ha parlato benissimo della società e di tutto il resto. Le sue parole sono state un valore aggiunto ma avevo già prima le idee chiare”.

    “Messina rappresenta la mia prima volta in Sicilia – conclude Ambra Trevisiol. Non vedo l’ora di venirci per conoscere tradizioni, cibo, la sua gente, proprio tutto. Mi aspetto tanto calore e un palazzetto pieno di passione. Giocando al Sud ho imparato che la pallavolo viene vissuta con grande emozione. Poi, penso al sole, al mare, ad una grande accoglienza; amo il Sud, sono felice di tornarci e lo farò accompagnata dal mio fidanzato, Tommy, che è anche un allenatore di pallavolo”.

    (fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

  • in

    Aurora Del Freo rinforza il reparto schiacciatrici della Futura

    Il reparto schiacciatrici della Futura Volley Giovani si arricchisce di un giovane talento: Aurora Del Freo. La diciottenne atleta originaria di Sarzana rappresenta un interessante prospetto del panorama giovanile italiano grazie ad un intrigante mix tra potenza fisica e doti tecniche.

    Dopo la stagione in B1 con la maglia dell’Igor Trecate, Aurora è pronta a misurarsi senza paura con un campionato di alto livello come l’A2. Giocatrice completa nonostante la giovane età, ha tutte le carte in regola per candidarsi come una delle sorprese più belle all’interno del roster a disposizione di coach Beltrami.

    Del Freo muove i primi passi nella società sarzanese del Lunezia Volley ma viene presto reclutata dal Volleyrò; nelle quattro stagioni trascorse all’ombra del Colosseo mette assieme tre podi nelle tre finali nazionali disputate: un bronzo in Under 15, un argento in Under 16 e un altro secondo posto in Under 18.

    La sua brillante carriera prosegue anche con la maglia azzurra tanto che la bacheca della banda ligure si arricchisce di una medaglia d’argento vinta ai Campionati Europei Under 16 del 2021 e di un oro conquistato ai campionati Europei Under 17 del 2022.

    Nell’ultima stagione ha militato nel Trecate, prestata però in più di un’occasione alla prima squadra dell’Igor Novara, dove ha saputo mettersi in evidenza alla corte di coach Lorenzo “Mister Secolo” Bernardi. Lo scorso settembre Aurora, che frequenta il Liceo delle Scienze Umane, ha fatto il suo esordio nel girone di qualificazione alla Challenge Cup, giocando tutte e tre le gare contro Zurigo (3 punti col 100% in attacco), Tervilles e Vilsbiburg (partenza nel 6+1 titolare). Risale invece allo scorso 24 marzo il debutto in A1 nella tredicesima di ritorno Roma-Novara con 3 punti a referto.

    Il puntoSono ora otto le caselle occupate nel roster della Futura Volley edizione 2024/25 grazie alle confermate Sofia Rebora (centrale) e Sofia Monza (palleggiatrice) e ai nuovi arrivi Giada Cecchetto (libero), Chiara Landucci (centrale), Fatim Kone (centrale), Valentina Brandi (palleggiatrice), Barbara Zakościelna (schiacciatrice) e Aurora Del Freo (schiacciatrice).

    La carriera2019/20 Volleyrò Casal de Pazzi B12020/21 Volleyrò Casal de Pazzi B12021/22 Volleyrò Casal de Pazzi B12022/23 Volleyrò Casal de Pazzi B12023/24 Igor Volley Trecate B1

    Il palmaresNel personale album dei successi spiccano una medaglia d’oro conquistata ai campionati Europei Under 17 del 2022 e una medaglia d’argento vinta ai Campionati Europei Under 16 del 2021.

    Le parole di Aurora Del Freo: “Durante la mia prima stagione tra Novara e Trecate ho seguito il campionato di A2, mi sono informata e ho avuto modo di capire che la Futura è un’ottima società che ha sempre ottenuto risultati positivi. Durante il campionato sono stata più di una volta al Palaborsani per assistere a qualche partita, la realtà mi è piaciuta tanto e l’idea di poter vestire la maglia biancorossa mi ha molto stuzzicato”.

    “Aver avuto l’opportunità di allenarmi con la serie A di Novara mi ha aiutato tantissimo nel percorso di crescita. Ho potuto lavorare con giocatrici veramente forti, ho toccato con mano come cambia il livello dal giovanile alla serie A, ho visto com’erano strutturati gli allenamenti, come si comportavano lo staff tecnico e le atlete e ho capito davvero tantissime cose. È stata un’esperienza assolutamente fantastica”.

    Alla corte di “Mister Secolo”: “Bernardi è un allenatore che mette cuore e impegno in tutto ciò che fa. È bravo ad insegnare, tutto ciò che ha fatto nella sua carriera da giocatore è la base che gli permette di essere un ottimo coach”.

    E sui prossimi traguardi: “Come immagino il mio esordio in A2? Ovvio che un po’ di tensione ci sarà ma dato che giocare a pallavolo è ciò che mi piace fare, credo sarà un bel traguardo da raggiungere e non vedo l’ora di iniziare questa nuova esperienza. Spero di continuare ad allenarmi duramente migliorando sempre di più e prendendo spunto dalle mie future compagne di squadra”.

    “Mi aspetto una Futura molto competitiva che, lavorando sodo, sarà pronta a raggiungere tutti quelli che saranno gli obiettivi della stagione. La concorrenza sarà agguerrita e numerosa; non conosco benissimo tutte le altre realtà ma sarà senza dubbio un campionato stimolante e tosto. Porterò la voglia di aiutare ogni compagna e ce la metterò tutta per poter dare il mio contributo alla squadra”.

    Il momento più bello della carriera: “Il momento finora più bello della mia carriera è stato quello della vittoria della medaglia d’oro agli Europei Under 17: una delle emozioni più grandi della mia vita”.

    Infine: “Mi piace molto stare con le mie amiche e passare del tempo con la mia famiglia. Amo divertirmi in compagnia e stare all’aria aperta. Per rilassarmi ascolto musica, di tutto, non ho un genere o un cantante preferito. Nelle prossime settimane andrò in vacanza con i miei amici ma non so ancora dove. Mi rilasserò ma cercherò di tenermi in allenamento in attesa di iniziare la nuova avventura con Futura”.

    (fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

  • in

    Jessica Joly è il nuovo braccio armato della Narconon Melendugno

    É Jessica Joly il nuovo posto 4 della Narconon Melendugno. Dopo un’ottima stagione a Messina terminata con la semifinale playoff, la schiacciatrice valdostana ha scelto Melendugno per continuare a scaricare tutta la sua potenza sul rettangolo di gioco avversario.

    Classe 2000, 180 cm di altezza, dopo aver mosso i primi passi con la CSI Chantillon, approda a Settimo Torinese dove fa tutta la trafila del giovanile e nel 2018 nelle finali nazionali U18 viene premiata come migliore schiacciatrice. Lo stesso anno vince l’argento Europeo con la Nazionale U19.

    Dopo l’esordio in A2 con Lilliput, nella stagione 2018/2019 si trasferisce a Sassuolo (vittoria Coppa Italia A2), poi Talmasson (322 punti), Olbia (407 punti), Pinerolo (Promozione A1), Trento (Promozione A1) e Messina.

    A 24 anni, Jessica è sicuramente una certezza per la categoria, da ben 7 anni milita stabilmente nei club piú ambiziosi della seconda lega nazionale.

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

  • in

    Brescia gioca ancora in casa: la bresciana Camilla Riccardi è una nuova Leonessa

    Da Brescia per Brescia. Camilla Riccardi ruggirà per la Valsabbina nella stagione 2024/2025: la 24enne bresciana e proveniente da Torbole Casaglia affiancherà Serena Scognamillo nel prossimo campionato.

    Cresciuta nei settori giovanili di Adro Monticelli e Promoball Montichiari, dopo l’esperienza biennale al Volley Offanengo in Serie B1, nel 2018 passa alla Vinilgomma Ospitaletto (Serie B1) dove trova Alberto Leali, oggi allenatore dell’Under 18 di Volley Millenium. Tornata in terra cremonese l’anno successivo, dove rimane nelle stagioni 2019/2020 e 2020/2021, nel campionato successivo veste la maglia di Ostiano (Serie B1). Nella stagione appena trascorsa, ha difeso i colori della formazione bresciana dell’Idras Torbole Casaglia in Serie B2.

    Camilla Riccardi sarà presentata giovedì 13 giugno, alle 17.30, sui canali social (Facebook, YouTube e Instagram) di Volley Millenium.

    (fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

  • in

    Ilaria Maiezza completa il roster di Cremona: “Grande opportunità per migliorare e fare esperienza”

    Il roster gialloblù si conclude con l’ingresso dell’abruzzese classe 2006. Il tassello mancante della formazione di coach Zanelli è Ilaria Maiezza, nuovo libero che andrà a far coppia con Francesca Parlangeli per gestire la seconda linea gialloblù. Pescarese, diciotto anni compiuti il 18 febbraio, Ilaria cresce agonisticamente nella Pallavolo Teatina, dove viene aggregata al gruppo della B2 a 13 anni e di seguito, alla compagine della B1. “A 15 anni mi sono allontanata da casa per inseguire il mio sogno pallavolistico e ho vissuto un anno a Trecate, uno a Pavia e la scorsa stagione a Venezia, città in cui fra qualche settimana affronterò la maturità di del liceo scientifico”.

    Foto di CremonaUfficio Esperia Cremona

    “I momenti più felici della mia carriera sono stati sicuramente il quarto posto alle finali nazionali under 18 con l’Igor Volley Novara e la convocazione per un collegiale per la Nazionale al centro Pavesi – racconta -. Nelle stagioni precedenti ho cambiato diverse società e ognuna di loro allo stesso modo mi ha lasciato un ricordo positivo e tanti insegnamenti”.

    Ilaria non ha esitato nello scegliere l’Esperia. “Nel momento in cui il mio procuratore mi ha comunicato la proposta di Cremona, ero molto entusiasta e non ci ho pensato due volte ad accettare. Per una ragazza giovane come me, è una grande opportunità per migliorare e fare esperienza, oltre a dare il mio contributo alla squadra per raggiungere tutti gli obbiettivi che ci prefisseremo, in un campionato impegnativo e combattuto come l’A2”.

    Il nuovo libero gialloblù vestirà la maglia numero 7 .”È il numero che mi collega a due persone importanti nella mia vita: mia sorella Cecilia, alla quale voglio un bene immenso e il mio primo allenatore Simone Gualtieri, che mi ha fatto innamorare di questo sport e mi ha formata come persona e atleta. Non vedo l’ora di iniziare e di conoscervi tutti! Un saluto a tutti i tifosi, ci vediamo presto!”

    (fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

  • in

    Lara Berger completa la diagonale di posto 2 di Mondovì

    Dopo Dana Schmit, un’altra straniera vestirà la maglia della Lpm Bam Mondovì: in diagonale con la regista austriaca, ecco arrivare l’opposto Lara Berger.

    Nata a Tübingen, nella Germania sud occidentale, a 35 km da Stoccarda, Lara Berger inizia la carriera con il VCO Berlino, per poi giocare nel SG Rotation Prenzlauer Berg, nell’Allianz MTV Stuttgart e infine nel Dresdner SC 1898. Nel 2022 vince il campionato e la Coppa di Germania, oltre che una medaglia d’argento in Coppa CEV.

    Alla sua prima esperienza in un club non tedesco, Lara Berger è pronta per la sua prima stagione in Italia: “Mi aspetto un campionato con una pallavolo di alto livello, dove molte squadre combatteranno per la vetta della classifica. Non vedo l’ora di incontrare le mie compagne di squadra, lo staff ed i tifosi, ma anche di imparare l’italiano e di migliorare come giocatrice, sia dentro che fuori dal campo.”

    Con i suoi 196 cm di altezza ed una notevole altezza di colpo di 301 cm, Lara Berger porta con sé una grande esperienza internazionale: “Credo che negli ultimi sei anni in Bundesliga io abbia potuto imparare molto da diversi allenatori e da giocatrici più esperte, e tutto questo mi ha aiutato a migliorare le mie abilità che non vedo l’ora di mettere a disposizione della squadra.”

    Gli impegni sportivi della nuova pumina si protrarranno dei prossimi mesi, per poi raggiungere il gruppo rossoblù per l’inizio della preparazione: “In estate sarò impegnata con la nazionale tedesca Under 23, ma avrò anche un periodo di riposo per presentarmi fresca ad agosto.”

    Seppur lontana, Lara Berger si è documentata sulla nostra città, che sicuramente le riserverà un caloroso benvenuto.

    “Mi è stato detto che Mondovì è una città piccola e pittoresca, quindi questa sarà una nuova esperienza se comparata alle grandi città in cui ho vissuto finora. Ho letto che Mondovì è famosa per la ceramica e sono ovviamente molto curiosa di provare il cibo locale.” – conclude il nuovo opposto monregalese – “Ho sentito molto parlare dei tifosi di Mondovì e non vedo l’ora di incontrarli in palestra! Non vedo l’ora di giocare di fronte al mio nuovo pubblico!”

    Il Palmares di Lara Berger

    Campionessa di Germania 2022Vincitrice della Coppa di Germania 2022Finalista Coppa CEV 2022

    La carriera di Lara Berger 

    2017/18 – 2018/19: VCO Berlin (GER)2018/19: SG Rotation Prenzlauer Berg (GER)2019/20: Allianz MTV Stuttgart II (GER)2019/20 – 2021/22: Allianz MTV Stuttgart (GER)2022/23 – 2023/24: Dresdner SC 1898 (GER)

    (fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

  • in

    Giorgia Caforio è il decimo colpo di Messina: “Potremo toglierci grandi soddisfazioni”

    E’ un roster di grande qualità quello che i vertici di Akademia stanno definendo in vista della prossima annata agonistica. L’ultimo colpo si chiama Giorgia Caforio, di professione libero, ultime due stagioni con la casacca della Consolini Volley di San Giovanni in Marignano in A2.

    A evidenziare l’elevato spessore del profilo ingaggiato, i numeri che la Caforio ha fatto registrare in ricezione nel torneo scorso; nelle 23 presenze e 82 set giocati, per lei migliore media ponderata in ricezione di tutta la categoria con un punteggio di 6.07, 220 colpi perfetti per una percentuale del 48,41 %.

    Classe 1994, 168 cm, nata a Brindisi ma cresciuta a Latiano, Giorgia entra in contatto con la pallavolo giocata attraverso la squadra della sua città, la Volley Latiano. Nel 2010/2011, oltre ai campionati giovanili, fa il suo esordio in serie C ad Ostuni; ha appena sedici anni. Le prime emozioni provate con una prima squadra ma le soddisfazioni sportive di Giorgia sono solo all’inizio. L’anno dopo si ritrova in serie D a Brindisi, piccola parentesi utile alla sua ulteriore crescita e per far emergere il proprio talento. A diciassette anni (2012/2013) la Volley San Vito la chiama in A2, vestendo la maglia della formazione pugliese in 28 occasioni con 90 set giocati.

    Nel 2013/14 si trasferisce in B2 a Mesagne, per poi spostarsi – l’anno successivo – alla Volley Taranto, sempre nella stessa categoria. Nell’estate del 2015, a trascinarla per la prima volta lontano da casa è la Volley Soverato, società di A2 nella quale si ferma per due stagioni piene (37 presenze, 88 set giocati) più la prima parte del 2017/18 in cui completa l’annata con la Cuneo Granda Volley, sempre in seconda serie (37 presenze e 142 set). Con la maglia delle piemontesi, Giorgia conclude la Regular Season al secondo posto; a sbarrare la strada verso la promozione in A1, ci pensa la Chieri ’76 Volleyball in Semifinale Play-Off.

    Foto di LVF

    Il “derby regionale” lascia il segno, ma per l’atleta pugliese è il momento di fare un ulteriore passo in avanti. Sarà proprio Chieri a riconoscerle i giusti meriti e a darle l’occasione tanto attesa. Finalmente, il momento dell’esordio in massima serie: è il 28 Ottobre 2018 e al “Mandela Forum” di Firenze, Giorgia corona il proprio sogno nella prima gara del torneo contro Il Bisonte. Al termine della stagione, 12 le sue presenze, 31 i set giocati.

    Nel 2019/20 l’approdo in Sardegna alla Pallavolo Hermaea Olbia. La società, dopo la retrocessione, è stata ripescata in A2, ripartendo anche da Giorgia (21 presenze e 79 set). Stavolta, la classifica finale è favorevole alla società della grande isola che conclude con un decimo posto in Pool Promozione. L’annata positiva vale anche la conferma per il forte libero che si ferma a Olbia ancora altri due anni (46 presenze, 150 set), prima di cercare nuovi stimoli altrove.

    L’occasione arriva dalla Romagna; a ingaggiarla è la Consolini Volley. Due le stagioni con il club di San Giovanni in Marignano; nella prima, una Semifinale Play-Off persa contro Brescia, nell’ultima troppi gli infortuni che affliggono la squadra per sperare di poter andare oltre un comunque ottimo piazzamento in Pool Promozione (53 presenze, 192 set).

    Simpaticamente chiamata “Caffy”, Giorgia Caforio ha appreso dal sito ufficiale della Lega Volley Femminile di essere risultata il miglior libero di tutta la scorsa serie A2; è lei stessa a spiegarci il significato di media ponderata da cui è venuto fuori il miglior valore, in fase di ricezione, rispetto a tutte le altre sue colleghe di ruolo: “Si tratta della media risultante tra i colpi positivi e quelli meno, nel fondamentale della ricezione. Viene usato un coefficiente che conduce ad una percentuale in base alla quale sono risultata il primo libero del campionato. Tiene conto di tutto, non soltanto della positività”.

    Guardando al suo passato sportivo, non è stato facile per Giorgia affermarsi nel mondo della pallavolo, ma finalmente può gridare : “Sono una perfezionista e ci sono ancora obiettivi che voglio raggiungere; spero di poterlo fare insieme a Messina. La passione per la pallavolo mi ha portato a superare tante difficoltà; mi ha spinto sempre a lavorare, andare oltre i miei limiti, divertendomi al tempo stesso. Guardandomi indietro, posso dire, in parte, di essere orgogliosa di quanto sono riuscita a fare”.

    “Caffy” è una di quelle atlete che crede ancora nei vecchi metodi e non smette di palleggiare contro il muro, come faceva a soli cinque anni, neppure adesso da giocatrice professionista: “Mia mamma non ha più pazienza perché continuo a sporcare le pareti con la palla. E’ un esercizio che mi ha sempre divertito. Poi, per il ruolo, mi hanno insegnato che la parete sarà sempre compagna di vita. Forse, il muro ha perso la pazienza ma io no; sono testarda. Ho sperimentato tanto negli anni, conosciuto tanti allenatori e modi di allenare. Credo che – se si è da soli o non si ha l’opportunità di lavorare – sia un buon esercizio per migliorare il contatto con la palla, la spinta delle gambe e la posizione della braccia. Per me, è un esercizio ancora valido; poi dipende sempre da come fai ogni singola cosa”.

    L’esperienza di Soverato è coincisa con la sua prima volta lontano da casa, mentre nella scelta di Cuneo forse anche il desiderio di alzare l’asticella e la necessità di iniziare a gestire un certo affiorante entusiasmo: “Due esperienze diverse. Soverato ha rappresentato una bellissima porta di accesso al mondo del professionismo. Cuneo più una rivincita; meravigliosi ricordi di una stagione impegnativa, breve ma che porto nel cuore. Esperienze entrambe dentro di me”.

    Foto di LVF

    “Dopo due stagioni e parte della terza – prosegue Giorgia Caforio –  ho avuto l’opportunità di lasciare la Calabria per il Piemonte. A Soverato le cose non andavano come dovevano e ho deciso di intraprendere un’altra strada. A Cuneo mi sono ritrovata in una realtà, in quel momento, molto ambiziosa, del tutto diversa ma professionale al cento per cento e con una grande squadra. All’inizio c’era il timore di allontanarsi un pò all’improvviso, ma l’ambizione e la passione mi hanno fatto fare questa scelta. A Cuneo ho lavorato benissimo e sono stata accolta altrettanto bene. Spero di aver lasciato un buon ricordo”.

    Da Cuneo a Chieri, la formazione capace di soffiare il cammino verso la massima serie a Giorgia e le sue compagne: “Cuneo è stato il tramite per arrivare a Chieri l’anno dopo. Mi ha voluto fortemente Luca Secchi, l’allenatore che mi aveva scelto a Soverato il primo anno. Ero super-felice di questa realtà nuova nel mio anno di esordio in A1. Anche lì, ho vissuto il calore della tifoseria e di tutto l’ambiente”.

    Nel corso di un’intervista rilasciata proprio nell’anno di Chieri, Giorgia ha dichiarato che : “Non mi accontento mai. Però, riconosco che, alcune volte, bisogna fermarsi. Ed io l’ho fatto; mi sono fermata, guardata indietro, mi sono data una pacca sulla spalla, non tanto per dire che ce l’avevo fatta, quanto per prendere coscienza di essere arrivata ad un buon punto con il duro lavoro e le mie gambe, forze e la mia famiglia. Alle volte, l’ho riconosciuto e questo aiuta anche ad andare avanti. Sentirsi soddisfatti, in parte, serve in carriera. Ma – precisa subito Giorgia – questo non significa che sono completamente soddisfatta”.

    Come per Maria Chiara Norgini, anche nelle statistiche di Giorgia figurano dei punti: “Mi piace mettere in difficoltà l’avversario quando, ad esempio, bisogna spedire dall’altro lato un terzo tocco. Uno dei punti più belli l’ho fatto proprio l’anno di Cuneo contro Chieri in Semifinale, partita bella quanto difficile. Un secondo tocco del palleggiatore avversario mi stava scavalcando; non potendo fare nient’altro ho provato ad attaccare la palla in caduta e l’ho messa nell’angolino. Diciamo che a Chieri me l’hanno ricordato per un pò di tempo”.

    Poi, Giorgia sbarca in Sardegna, ad Olbia, dove rimane per tre stagioni: “Volevo rimettermi in gioco da protagonista. I tre anni in Sardegna sono stati completamente diversi tra loro e ricchi di soddisfazioni. Ho trovato persone con cui lavorare molto bene e un ambiente che mi ha fatto sentire importante. Abbiamo concluso il primo anno con l’accesso alla Pool Promozione ma poi è arrivato il Covid. In ogni caso, sono stati anni utili per fermarmi e sentirmi a posto con me stessa”.

    Ultime due stagioni a San Giovanni in Marignano con la casacca della Consolini Volley; con lei, il primo anno, anche una sua nuova compagna, la centrale Maria Adelaide Babatunde: “Il primo anno è stata una bella stagione; difficile, da alcuni punti di vista, perché squadra nuova con ambizioni in una società altrettanto ambiziosa. Abbiamo raggiunto le Semifinali Play-Off e per poco non siamo arrivate in Finale. Bella stagione davvero, con il dispiacere dell’infortunio del nostro capitano, Giulia Saguatti, che ho dovuto sostituire nella responsabilità; spero di averlo fatto bene. Il secondo anno un pò più difficile perché abbiamo iniziato subito il campionato con due grossi infortuni che hanno condizionato la stagione. Se ne sono aggiunti successivamente anche altri, tra cui il mio, e ci siamo trovati sempre a rincorrere. Nonostante questo, la squadra ha sempre risposto bene, si è unita, facendo il massimo possibile. Ad un certo punto, i nodi sono venuti al pettine e sono andate avanti le squadre più meritevoli”.

    Il suo compagno di vita gioca a calcio e quest’anno ha conquistato la serie B con la maglia del Cesena; parliamo dell’attaccante Roberto Ogunseye: “Condividiamo la passione per lo sport. Come dico sempre, i suoi successi in parte sono anche i miei; quando le cose vanno bene, sono contenta per lui e viceversa. Le nostre scelte sportive sono state sempre abbastanza libere dalla relazione. Ognuno di noi deve fare la propria carriera e, secondo me, questa è la nostra forza”.

    Adesso, nelle sua di carriera, la scelta di scendere nuovamente al Sud, in Sicilia: “Una terra che conosco in parte, più da avversaria durante le trasferte. Immagino un ambiente molto caloroso con persone accoglienti. Il Sud lo conosco molto bene e sono felice di poter scoprire tutto il resto. Credo che, nella mia scelta, abbiano pesato l’ambizione e la voglia di tornare al Sud. C’è ambizione da parte mia e dell’ambiente; poi, mettiamoci il sole e stare vicino casa; direi un bel pacchetto”.

    Mercato stellare, quello di Akademia, cui si aggiunge , Giorgia Caforio: “Sarà una stagione impegnativa, campionato difficile, però, con il duro lavoro e il sostegno della città e del tifo,  potremo toglierci grandi soddisfazioni”.

    Ritroveremo una serie A2 più vicina alla A1 rispetto agli altri anni. Diverse le squadre che potranno starci in prima fila: “Oltre Messina, Macerata e Trento. Non bisogna sottovalutare San Giovanni e anche Busto”.

    “Spero in una stagione positiva – conclude il libero pugliese. Sarà certamente entusiasmante e, per questo motivo, il palazzetto dovrà riempirsi il più possibile. In una stagione come quella che ci attende, abbiamo assolutamente bisogno dei tifosi e della città. Conosco molto bene come si vive lo sport al Sud e insieme si possono raggiungere grandi obiettivi”.

    (fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

  • in

    Camilla Sanguigni è una nuova schiacciatrice della CBF Balducci HR Macerata

    La schiacciatrice Camilla Sanguigni è una nuova giocatrice della CBF Balducci HR. Il Club maceratese annuncia di aver raggiunto l’accordo per la stagione 2024/25 con l’atleta di Terracina, classe 2001 per 177 centimetri di altezza: si tratta del settimo nuovo volto della formazione arancionera. Arriva a Macerata per esordire in Serie A2, dopo aver giocato nell’ultima stagione in Serie B1 ad Arzano, rivelandosi tra le migliori giocatrici del campionato. Un innesto che garantirà grande qualità tecnica e tanta grinta e che va a completare il reparto schiacciatrici, già composto dalla confermata Alessia Fiesoli e dalle neo arrivate Valeria Battista e Daniela Bulaich. L’ingaggio di Sangugni, inoltre, completa il roster arancionero per la prossima stagione: si chiude quindi la fase di volley-mercato per la CBF Balducci HR 2024/25 che sarà composta da 13 giocatrici (7 nuovi arrivi e 6 conferme).

    Camilla Sanguigni, oltre alla stagione appena conclusa in B1 ad Arzano, può vantare le esperienze sempre in Serie B1 con la P2P Baronissi (2022/23) e l’Olimpia San Salvatore Telesino (2021/22), squadra quest’ultima con cui ha anche conquistato la promozione dalla B2 alla B1 nel 2020/21. La nuova schiacciatrice arancionera, dopo aver mosso i primi passi nel mondo del volley con la Futura Terracina ’92, ha continuato il suo percorso di crescita con il prestigioso settore giovanile dell’Anderlini Modena con cui ha disputato le finali nazionali Under 16 e 18 e giocato anche in Serie B2 nella stagione 2018/19.

    Non solo pallavolo per Camilla Sanguigni: la neo giocatrice della CBF Balducci HR è anche una specialista del beach volley, sport che pratica ai massimi livelli nazionali dal 2021. In questa stagione estiva prenderà parte al Campionato Italiano per Società Gold (in corso proprio ora a Bibione) e alle varie tappe del Campionato Italiano Assoluto che vivrà poi l’atto conclusivo nelle Finali dal 6 all’8 settembre a Bellaria-Igea Marina.

    “Ho scelto la CBF Balducci HR Macerata perché mi ha dato subito un’ottima impressione – dice Camilla Sanguigni dopo la firma dell’accordo in arancionero – La prima persona con cui ho parlato è stata coach Valerio Lionetti, che mi ha illustrato il progetto e mi ha trasmesso, da subito, molta fiducia. Inoltre la società è conosciutissima nel mondo della pallavolo e molto nota soprattutto per professionalità e serietà, perciò la scelta è stata quasi spontanea. È la mia prima stagione in Serie A2 e per me sarà tutto nuovo, sono molto emozionata e allo stesso tempo curiosa di potermi confrontare con giocatrici e allenatori che militano da anni in questa categoria. Il progetto è ambizioso e il mio obiettivo personale è quello di crescere, imparare il più possibile, e di essere pronta in ogni momento a dare il mio contributo alla squadra. Dal beach volley, che è uno sport molto faticoso a livello fisico e mentale, porto questo bagaglio: ti insegna a portare pazienza, a mantenere la concentrazione e soprattutto a gestire lo stress. Queste sono caratteristiche che sicuramente aiutano molto nell’indoor, sia in allenamento che in partita”.

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO