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    Milano battuta 3-0, la Coppa Italia Frecciarossa resta fedele all’Imoco Conegliano

    La Coppa Italia Frecciarossa 2025 di Serie A1 va ad arricchire la già ricca bacheca della Prosecco DOC Imoco Conegliano. Fate sei di fila per le Pantere, sette totali per il club, sette per Moki De Gennaro, record assoluto in comproprietà con l’ex compagna De Kruijf. La squadra di Santarelli si impone in tre set, di cui un primo da record, contro la Numia Vero Volley Milano, in una sfida che in finale si ripete da tre stagione con esito uguale.

    Fatto salvo lo Scudetto della stagione 2019/20, non assegnato causa Covid, l’Imoco Conegliano tra Campionato, Coppa Italia e Supercoppa non perde una finale in Italia dal lontano 2019 quando dovette arrendersi proprio in Finale di Coppa Italia contro Novara. Da lì in avanti solo ‘triplete’.

    Il primo set vale da solo il biglietto. Finisce 37-35 per l’Imoco diventando il parziale più lungo nella storia delle finali di Coppa Italia di A1 come punteggio e come durata (39 minuti!). Un set nel quale Egonu ne stampa a terra 14, Haak 10. Decisamente non male come inizio. Se dovessimo assegnare un Mvp del set andrebbe però ad Alessia Orro, abilissima e lucidissima nel leggere ogni situazione giocando a meraviglia con le altre azzurre d’oro Egonu, Danesi e Sylla. Perso in questo modo il primo parziale, però, Milano ne risente dal punto di vista nervoso e adrenalinico e il match finisce a senso unico con un doppio 25-20 nel secondo e terzo set.

    Top scorer della finale è Paola Egonu con 24 punti, Isabelle Haak si ferma a 21 ma oltre a coppa e medaglia si porta a casa anche il premio di MVP.

    Starting Players – Santarelli si affida a Wolosz-Haak, Gabi-Zhu, Fahr e Chirichella al centro, De Gennaro libero. Lavarini parte con le diagonali Orro-Egonu e Sylla-Daalderop, Danesi-Heyrman coppia centrale, Gelin libero.

    1° SET – Prima battuta di questa finale affidata a Gabi, prima palla a terra firmata di Heyrman in fast. La prima schiacciatona di Egonu arriva al termine di un’azione infinita che esalta sin da subito le difese. Orro gioca molto con le sue bande in questo avvio di gara, Wolosz invece arma il braccio di Haak e delle sue centrali. Il primo break della finale lo trova Milano con un ace di Egonu e un muro a due di Heyrman e Orro (5-7). La mancata intesa in primo tempo tra Orro ed Heyrman permette a Conegliano di ristabilire subito la parità e il gioco prosegue così all’insegna del punto a punto (9-9, 11-11). Altro ace con Sylla, altro muro a due (Danesi-Orro) su Zhu, altro tocco felpato di Egonu e la Vero Volley allunga di tre (11-14) costringendo Santarelli a chiamare timeout. La trazione olimpica della Numia funziona a meraviglia anche sull’asse Orro-Danesi, altro muro vincente di Heyrman e Milano va anche sul +4 (12-16). La reazione delle Pantere è però rabbiosa e fulminea e con il vantaggio ridotto a una sola lunghezza ora è Lavarini a fermare il gioco. Conegliano pareggia ai 17, Egonu in mani-out mantiene l’inerzia dalla parte di Milano, ma poco dopo la diagonale larga di Sylla sposta l’ago della bilancia a favore dell’Imoco (19-18). Furbata di seconda di Orro e ai 20 le squadre sono ancora spalla a spalla. Stesso dicasi ai 21 e ai 22, poi bomba di Egonu e inerzia che cambia ancora padrona. Daalderop porta Milano al set-ball, al servizio si presenta Egonu e Santarelli le spezza la routine fermando il gioco. Lavarini nel frattempo mette dentro Smrek per alzare il muro al posto di Orro. Gabi contenuta a muro, ma l’attacco di Smrek finisce col carambolarle addosso e si va così a vantaggi. Egonu spara altri missili (24-25, 25-26) ma prima Daalderop poi Heyrman sbagliano clamorosamente dai nove metri. Altro set-ball conquistato questa volta da Sylla, altro nulla di fatto (punto di Haak). L’opposta svedese dell’Imoco pesca anche l’ace che vale il primo vantaggio per Conegliano in questo finale interminabile di primo set (28-27). Si prosegue senza soluzione di continuità fino ai 35, poi arrivano le zampate vincenti di Zhu e Gabi e il primo set alla fine lo porta a casa Conegliano.

    2° SET – Girato campo Milano ha uno scarico di energie nervose, Conegliano ne approfitta e balza avanti 4-1. Kong (che significa muro a uno) di Danesi su Fahr a suonare la sveglia. Si desta anche Egonu che torna a martellare e Milano si rifà sotto (5-4). Quando Wolosz e compagne sembrano tenere saldamente in mano il pallino del gioco (14-10), arriva il parziale di 0-3 della Numia che porta Santarelli a chiamare timeout. Egonu mette già a segno il suo 20esimo punto personale, ma dall’altra parte i primi tempi veloci di Fahr sono altrettanto letali. Zhu porta riporta le venete sul +3 (18-15), Gabi sul +4, +5 e +6 (22-16). Secondo set in cassaforte per le Pantere. Milano intuisce solo parzialmente la combinazione (23-20) e alla fine si gira campo sul 2-0 per le puri-detentrici del titolo.

    3° SET – Dopo aver lasciato sfogare, per così dire, Egonu e Haak nei primi due set, in avvio del terzo a prendersi la scena è Gabi (4-2). Spalle al muro, Milano è chiamata a tornare sui livelli mostrati nel primo parziale, ma quegli sguardi carichi di adrenalina ora fatichiamo a vederli nella metà campo della Vero Volley. Lavarini sin qui le ha provate un po’ tutte, alternando Daalderop con Cazaute e anche Pietrini, Heyrman con Kurtagic, persino il doppio cambio, ma oggi Conegliano sembra davvero lontanissima parente della brutta copia vista in semifinale contro Novara. Egonu con un ace riporta la sua squadra in scia (8-7), ma dall’altra parte della rete non arrivano regali che possano contribuire a riaprire questa finale (13-9). In campo è comunque battaglia vera e senza esclusione di colpi. Vedere per credere il punto di Fahr del 15-11 e quello successivo di Egonu. Rally point a manetta, rigiocate incredibili, attacchi stellari, ce n’è davvero per tutti i gusti di chi ha il palato buono in fatto di pallavolo. Timeout Vero Volley sul 20-14 per la Prosecco DOC. Il dado ormai sembra tratto. A tirare giù il sipario e azionare la spara coriandoli è Zhu (25-20).

    Prosecco DOC Imoco Conegliano 3Numia Vero Volley Milano 0(37-35, 25-20, 25-20)Prosecco DOC Imoco Conegliano: Braga Guimaraes 15, Fahr 9, Haak 21, Zhu 11, Chirichella 7, Wolosz 1, De Gennaro (L), Lukasik, Bardaro, Seki. Non entrate: Eckl (L), Lanier, Adigwe, Lubian. All. Santarelli.Numia Vero Volley Milano: Daalderop 7, Heyrman 3, Orro 3, Sylla 8, Danesi 9, Egonu 24, Gelin (L), Pietrini 1, Kurtagic, Cazaute, Konstantinidou, Smrek. Non entrate: Guidi, Fukudome (L). All. Lavarini.Arbitri: Zavater, Brunelli.Note – Spettatori: 9000, Durata set: 39′, 30′, 28′; Tot: 97′.MVP: Haak

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    Coppa Italia Frecciarossa: Scandicci-Milano è una corrida, ma l’incornata finale è della Vero Volley

    La seconda finalista della Coppa Italia Frecciarossa di Serie A1 è la Numia Vero Volley Milano che ha avuto la meglio sì della Savino Del Bene Scandicci, ma solo al termine di una battaglia impronosticabile fino all’11-12 del tiebreak (chiuso poi (12-15). Una seconda semifinale che ha alzato decisamente l’asticella del bel gioco rispetto alla prima, con due squadre che hanno difeso l’impossibile e si sono rincorse per tutto il tempo facendoci perdere il conto dei sorpassi e contro sorpassi all’interno di ogni singolo set. Senza nulla togliere alle altre protagoniste in campo, perché protagoniste lo sono state davvero tutte, questo è stato soprattutto il confronto colpo su colpo (e che colpi!) tra Egonu ed Antropova. Le due opposte azzurre, campionesse olimpiche, hanno chiuso la partita con uno score personale di 30 punti. Serve aggiungere altro per raccontare la loro sfida nella sfida? Eletta MVP, però, è stata Anna Danesi, assolutamente onfire nel quinto e decisivo set con, udite udite, la bellezza di 8 punti (1 muro e 7 attacchi con il 100%).

    Starting Players – Gaspari parte con Ognjenovic in regia, Antropova opposta, Herbots e Mingardi in posto 4, Carol e Nwakalor al centro, Castillo libero. Lavarini risponde con Orro-Egonu, Sylla-Daalderop, Danesi-Kurtagic al centro, Gelin libero.

    1° set – Pronti via arriva, è l’ace di Herbots ad aprire le danze di questa seconda semifinale. Scandicci allunga subito in avvio e sotto 1-4 Lavarini è costretto a spendere il suo primo timeout. Mazzata terrificante in diagonale stretta di Egonu a suonare la carica per Milano. L’opposta azzurra concede anche il bis e la Vero Volley si rimette prontamente in scia. Mingardi in pipe mani-out la ricaccia ancora indietro (7-4), ma Egonu prende la targa a Herbots a muro, Antropova spara out e le squadre tornano a una lunghezza di distanza. Si gioca però a elastico: la Savino accelera ancora (11-6) a suon di muri vincenti e attacchi mani-out, la Numia pareggia ai 14, e allunga anche, con Cazaute (dentro per Daalderop), i punti a raffica di Egonu e gli ace di Sylla (14-16). Altro recupero, questa volta delle toscane, altra parità ai 20, altro contro parziale di Milano (20-24). Un’accelerazione bruciante, però questa, che lascia sul posto le avversarie e porta dritta alla conquista di questo primo parziale (21-25).

    2° set – L’avvio del secondo set vede ancora Milano fare la voce grossa contenendo benissimo a muro, difendendo anche meglio, e contrattaccando con alte percentuali (1-7). Il tutto sfruttando nel migliore dei modi un’altra lunga serie in battuta di Sylla, che in seconda linea è semplicemente un gatto. Scandicci però non va al tappeto, anzi, è brava a resettare e ripartire e al giro di boa mette anche il naso avanti (12-11, 14-11 con ace di Herbots su Sylla). La situazione ora si è completamente ribaltata: le virtù del gioco che abbiamo raccontato poco fa di Milano sono ora le virtù che esprime in campo Scandicci che scappa via (23-16). Dentro Daalderop, Heyrman e Smrek per la Vero Volley che annulla tre palle set alle toscane, ma capitola sull’attacco al centro di Nwakalor (25-19). Deficitario il 27% finale in attacco per Milano, degno di nota il 64% di ricezione positiva (contro il 26% delle avversarie) di Scandicci.

    3° set – Savino del Bene avanti 3-1 una volta girato campo, con Gaspari che ora se la gioca con Ruddins al posto di Mingardi e Graziani al centro. La Numia ristabilisce la parità ai 5, con Gelin che in difesa fa l’aspirapolvere, e le squadre proseguono la corsa spalla a spalla (6-6, 8-6, 9-9, 9-11). Milano difende il break di vantaggio fino al 14-16, poi si incarta in un paio di azione facendosi riprendere ancora da Scandicci. I colpi di Egonu (già a quota 20 punti personali) le permettono ancora di comandare il gioco (18-20). Dentro anche Bajema e Gaspari non molla l’osso, per così dire (altra parità ai 21), ma la stessa cosa fa Egonu che si mette in proprio e chiude il set (23-25) con colpi che faranno brillare gli occhi al ct azzurro Julio Velasco, presente in tribuna con il presidente federale Manfredi.

    4° set – Grande equilibrio anche a inizio del quarto set (4-4), poi si riparte con i parziali e contro parziali: 5-7 Milano, 15-12 Scandicci. Sul 18-14 per la Savino il tabellino riporta 26 punti a testa per Egonu e Antropova e l’impressione ora è che si possa andare al tiebreak. Il sospetto nasce sul 20-15 per Scandicci (Lavarini cambia Orro con Konstantinidou e Sylla per Pietrini), poi diventa un fatto quando la squadra di Gaspari taglia il traguardo per prima con il punteggio di 25-19. Giusto che si vada al quinto per quanto visto sin qui.

    5° set – Per il tiebreak torna Orro in regia per Milano, costretta subito però a inseguire (‘doppietta’ di Herbots). Il contro parziale di cinque a zero della Vero Volley porta le firme di Egonu (attacco), Orro (ace) e Danesi con una ‘tripletta’ (2-5). Inevitabile timeout chiamato da Gaspari per fermare l’emorragia. Stop al gioco che si rivela azzeccato perché le sue ragazze pareggiano subito ai 5. E niente, non se ne esce, è spettacolo puro! Altro jolly pescato da Danesi, altro break di vantaggio per Milano (5-7). Si gira campo così sul punteggio di 6-8. La squadra di Lavarini vola anche sul +3 (7-10), poi Herbots prova a riaccendere Scandicci, Nwakalor la segue a ruota e la panchina lombarda chiama timeout sul 10-11. Altro attacco mani-out di Egonu (fate 30 per lei), ma si va avanti punto su punto. Danesi ancora a segno (raggiunge la doppia cifra), dentro Pietrini per Sylla e la ex Savino segna il quattordicesimo punto per la Vero Volley, che ora ha tre match-point da giocarsi. Orro al servizio, Ruddins trova il mani-out e annulla il primo. Il secondo però vale la finale e lo schiaccia a terra Danesi. Per il terzo anno consecutivo a contendersi la Coppa Italia Frecciarossa saranno così Conegliano e Milano.

    Savino Del Bene Scandicci 2Numia Vero Volley Milano 3(21-25, 25-19, 23-25, 25-19, 12-15)Savino Del Bene Scandicci: Herbots 14, Nwakalor 14, Antropova 30, Mingardi 2, Da Silva 2, Ognjenovic 3, Castillo (L), Ruddins 13, Graziani 8, Bajema 1, Ribechi (L). Non entrate: Mancini, Ung Enriquez, Kotikova. All. Gaspari. Numia Vero Volley Milano: Kurtagic 1, Orro 5, Sylla 14, Danesi 11, Egonu 30, Daalderop 7, Gelin (L), Cazaute 6, Heyrman 5, Pietrini 1, Smrek 1, Konstantinidou, Guidi. Non entrate: Fukudome (L). All. Lavarini.Arbitri: Lot, Luciani.Note – Spettatori: 6850, Durata set: 27′, 27′, 28′, 25′, 18′; Tot: 125′.MVP: Danesi.

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    Coppa Italia Frecciarossa, Conegliano ancora in finale: 3-0 (senza brillare) contro Novara

    La prima semifinale di Coppa Italia Frecciarossa va velocemente in archivio con la Prosecco DOC Imoco Conegliano che stacca per la nona volta consecutiva il biglietto della finale battendo in tre set la Igor Gorgonzola Novara. Un risultato per certi versi bugiardo, che condanna oltre misura una buona Novara, aggressiva ma fallosa nei momenti chiave dei set, resa imprevedibile da continui cambi di sistema da parte di Bernardi che hanno messo spesso in difficoltà Conegliano. Tirando le somme non proprio quella che si definirebbe una bella partita, soprattutto da parte dell’Imoco, come affermerà a fine gara lo stesso Santarelli. Basse percentuali in attacco (39% Conegliano con il 27% di efficienza, 37% Novara con il 19%), tanti errori dai nove metri (10 a 6). Eletta MVP una Sarah Farh da 14 punti e 5 muri (su 11 di squadra).

    Starting Players – Santarelli si affida alle diagonali Wolosz-Haak e Babi-Zhu, al centro Chirichella e Fahr, De Gennaro libero. Bernardi risponde con Bosio-Alsmeier, Ishikawa-Tolok, Aleksic e Bonifacio al centro, Fersino libero.

    1° set – È Gabi a mettere a terra il primo pallone di queste Final Four, poi l’Imoco trova il primo break di vantaggio (5-3) grazie a un fallo di formazione di Novara, che viene subito anche doppiata in virtù del muro stampato da Chirichella a Ishikawa. Sull’8-4 Bernardi chiama già il primo timeout. Wolosz batte corto su Alsmeier, attacco punto di Gabi, muro vincente di Fahr e la forbice continua ad allargarsi (12-5). Altro timeout del coach della Igor sul punteggio di 14-7. Quando finalmente Novara infila un parziale di 0-3 (16-12) a fermare il gioco questa volta è Santarelli. Tolok ancora a segno e svantaggio dimezzato (16-13), la pipe di Alsmeier vale il -2 (19-17), il muro di Bosio su Gabi il -1 (19-18): secondo timeout per Santarelli. Nel finale le piemontesi pagano a caro prezzo un paio di errori in attacco (fuori Alsmeier, dentro Mims) e alla fine il primo set lo porta a casa Conegliano (25-21).

    2° set – In avvio di secondo set è Novara a comandare il gioco (2-4), ma l’Imoco ci mette poco a recuperare, pareggiare e passare avanti: 6-5, 8-6, 10-6 con altri due errori in attacco di Novara. Il gioco troppo falloso della Igor non piace a Bernardi che chiama subito timeout. Sbaglia anche Conegliano con Haak e Zhu, ma non con Gabi (13-8). Wolosz alza di pura classe una palla all’indietro per il primo tempo di Fahr, che poi si gira verso il suo capitano con una faccia come per dire “Ma come hai fatto?”. Per battere una Imoco, che non forza neanche il suo gioco, servirebbe una prova perfetta e quella di Novara al momento non lo è. Bernardi le tenta un po’ tutte e con gli inserimenti di Mims e Mazzaro riesce un’altra volta a rimettere la sua squadra in scia (16-15). Le Pantere, dal canto loro, fanno (19-16), alle volte disfano (22-21), ma gestiscono comunque con estrema tranquillità (23-23), dimostrando come sempre una grande solidità mentale e alla fine fanno loro anche questo set (25-23).

    3° set – Girato campo, Bernardi cambia ancora lasciando fuori anche Ishikawa e la reazione di Novara si fa più rabbiosa, con Santarelli che, sotto 1-5, è costretto a fermare subito il gioco. A lungo avanti, anche di tre lunghezze, la Igor si fa affiancare e superare al giro di boa di questo terzo set (8-11, 12-12, 13-12). Bernardi chiama timeout e da qui in avanti è lotta punto a punto, break e contro break (15-16, 17-16) fino al rush finale. La chiave del match, e di questo set in particolare, sono soprattutto le combinazioni veloci Wolosz-Fahr che il muro di Novara legge sempre in ritardo. Nel finale l’Imoco prova a scappare via (20-17) e l’Igor a restare in scia (22-21, 23-22), ma a far capire il sipario ci pensano Gabi, che quando i palloni scottano non si brucia mai, e l’ennesimo muro, neanche a dirlo, della coppia Wolosz-Fahr.

    Prosecco DOC Imoco Conegliano 3Igor Gorgonzola Novara 0(25-21, 25-23, 25-23)Prosecco DOC Imoco Conegliano: Wolosz 1, Braga Guimaraes 11, Fahr 14, Haak 15, Zhu 10, Chirichella 3, De Gennaro (L), Lubian 3, Lukasik, Seki, Bardaro. Non entrate: Lanier, Adigwe, Eckl (L). All. Santarelli.Igor Gorgonzola Novara: Ishikawa 2, Bonifacio 2, Alsmeier 7, Tolok 17, Aleksic 7, Bosio 3, Fersino (L), Mims 10, Mazzaro 1, De Nardi. Non entrate: Villani, Squarcini (L), Bartolucci, Akimova. All. Bernardi.Arbitri: Vagni, Canessa.Note – Spettatori: 6850, Durata set: 27′, 29′, 28′; Tot: 84′.MVP: Fahr.

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    Coppa Italia Frecciarossa: tutti i record di Paola Egonu (che può diventare leggenda)

    Se Paola a un certo punto della sua carriera è diventata Egonu, la stella, la campionessa, il nuovo mito della pallavolo italiana, è perché molte delle pagine più esaltanti della sua storia le ha scritte proprio durante le finali di Coppa Italia. Unica giocatrice a vantare tre titoli di Mvp (2018, 2021, 2022), ha già messo le mani su ben 5 Coppe Italia, le prime due vinte con la maglia di Novara, le successive tre con quella di Conegliano. Coppe tutte conquistate una di fila all’altra per cinque stagioni consecutive a cavallo tra il 2018 e il 2022. Se Conegliano è stata ospite fissa dell’ultimo atto della Final Four negli ultimi otto anni, Paola Egonu lo è stata per le ultime sette stagioni ma con la bellezza di tre squadre differenti.

    ALZO L’ASTICELLA A… 42!Ovviamente, in queste sette partecipazioni, qualche record porta già da tempo il suo nome. Detto degli MVP, ad oggi Egonu è anche la giocatrice che dal 2010 ad oggi ha segnato il maggior numero di ace in Coppa Italia (46), ma soprattutto quella che ha stabilito uno score personale pazzesco di 42 punti in occasione del match dei quarti di finale del 10 marzo 2021 tra Conegliano e Busto Arsizio. Dicasi quarantadue punti in quattro set! Di anni quel giorno Paola ne aveva ancora 22…

    VUOI ESSERE LEGGENDA?Questo weekend di Bologna, dunque, potrebbe diventare un ulteriore appuntamento con la storia per Egonu, ma anche per il club. In caso di vittoria della Coppa Italia, per di più contro pronostico, per Egonu si tratterebbe della sesta vinta con tre squadre diverse. Per la Vero Volley del primo titolo nazionale di Serie A1 dopo i successi a livello continentale in Challenge Cup (2017/2018) e Cev Cup (2020/2021).

    Di Redazione LEGGI TUTTO

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    Test-match tutto bustocco tra UYBA e Futura (che non ha sfigurato)

    Amichevole di lusso per la Futura Volley Giovani, che nella settimana di sosta del campionato per lasciare spazio, nel week-end, alle finali di Coppa Italia, è scesa in campo sul taraflex della e-Work Arena per un allenamento congiunto contro le padrone di casa dell’Eurotek Uyba.Un’occasione utilissima per tenere il ritmo partita in vista della Pool Promozione che prenderà il via da Costa Volpino domenica 16 febbraio, contro un’avversaria di categoria superiore che ha permesso alle biancorosse di mettersi alla prova in un test di livello davanti ad una folta cornice di pubblico (oltre 300 spettatori presenti). La squadra di coach Alessandro Beltrami ha saputo rispondere colpo su colpo ad una formazione con una fisicità e una velocità di palla da A1 vera, portando a casa sensazioni positive e tanto morale in vista della fase calda della stagione.

    Starting Players – Coach Barbolini ha iniziato la gara con l’usuale sestetto composto da Boldini – Obossa, Sartori – Van Avermaet, Piva – Kunzler, Pelloni libero, dando poi largo spazio anche a tutte le giocatrici della panchina, fatta eccezione per la febbricitante Lazic. Il tecnico bustocco Alessandro Beltrami manda in campo in avvio il 6+1 titolare con Zanette opposta a Monza, Rebora e Kone centrali, Enneking e Orlandi coppia di schiacciatrici e Cecchetto libero.1° set – Nel primo set, dopo un avvio in cui faticano a prendere le misure (9-3), le Cocche hanno un ottimo sprazzo di gioco, riuscendo riportarsi sotto fino al 13-10. L’elastico si riallunga in favore dell’Uyba (20-13) con Rebora e compagne che vendono però cara la pelle su ogni pallone fino al 25-19 finale.2° set – Nessun cambio in avvio di secondo parziale (coach Barbolini mette invece già mano alla panchina), con le due squadre che si sfidano sul punto a punto (4-4, 6-6). Il primo piccolo allungo è delle padrone di casa, che mettono bene le mani a muro e sfruttano qualche sbavatura della Futura (12-9), brava però a tenere la scia delle avversarie con grande carattere e buone soluzioni offensive (19-17). 3° set – Coach Beltrami tira dritto con le sue titolari anche nella terza frazione, che vede l’Uyba partire subito a tutto gas (6-1). Immediata la reazione di Rebora e compagne, che sfruttando il turno in battuta di Enneking si riportano a tiro (7-5) ridando vita ad un set equilibrato. Le Cocche mettono la testa avanti sul 10-11, prendono coraggio e proprio innescando a ripetizione la fast del capitano biancorosso allungano sul 13-16. Le Farfalle non ci stanno ma la Futura è brava a respingere al mittente i tentativi di rimonta delle padrone di casa (20-23). A rimettere tutto in discussione sono le bordate dai 9 metri di Obossa (24 pari) e nell’emozionante susseguirsi di set-point è il missile di Enneking a fissare il 29-31 finale.4° set – Nel quarto parziale c’è spazio in campo per Brandi, Landucci, Del Freo, Osana e Baratella; è l’Uyba a prendere l’iniziativa per prima (8-5) ma le biancorosse impiegano poco a ristabilire la parità a quota 8. Qualche errore ridà margine alle avversarie (13-9) ma c’è partita, eccome, con la Futura sempre in scia (17-16 con l’ace di Brandi, 19 pari). Nel finale però, sono le Farfalle a sbagliare meno e a chiudere i conti col muro di Howard su Del Freo.5° set – Fissato il 3-1 si gioca un altro mini-set e anche Spiriti trova spazio al posto di Zanette. Dopo l’8 pari al virtuale cambio campo, l’Uyba strappa sull’11-8 ma le Cocche mordono ancora (11 pari) rendendosi protagoniste dell’ennesimo finale da brividi (13 pari). Frosini attacca out per il 13-14 poi ci pensa Enneking a chiuderla 13-15.

    Sofia Monza: “Questo palazzetto è nel mio cuore perché ho giocato qui per molti anni e sin dal settore giovanile. Poi c’era tanto pubblico ed è un bel segnale che questa partita sia stata così seguita. Siamo entrate in campo con un po’ di agitazione ma alla fine ce la siamo giocata. Uyba è molto forte, abbiamo però portato a casa qualche set e sono davvero contenta di com’è andata”.

    Nicolò Cozzi: “Sono state belle emozioni, contro un team di A1 è stato un test importante da affrontare. L’abbiamo fatto nel migliore dei modi; ci siamo presi una metà set per adattarci a quella che era la velocità della battuta e alle traiettorie dei colpi. Poi ci siamo alleggeriti e abbiamo fatto il nostro gioco lavorando abbastanza bene anche a muro difesa. Possiamo essere davvero contenti di come è andata la partita”.

    Eurotek Uyba 3Futura Volley Giovani 2(25-19, 25-20, 29-31, 25-20, 13-15)UYBA: Boldini 2, Obossa 12, Sartori 7, Van Avermaet 1, Kunzler 11, Piva 8, Pelloni (L), Scola 3, Frosini 16, Lualdi 3, Morandi, Howard 10, Van Der Pijl 7. All. Barbolini.FUTURA: Monza, Zanette 13, Rebora 9, Kone 8, Enneking 24, Orlandi 9, Cecchetto (L), Landucci 2, Del Freo 4, Brandi 2, Baratella 1, Osana (L2), Spiriti 1. N.e. Zakościelna. All. Beltrami.Note – durata set: 21’, 23’, 28’, 22’, 14’; tot. 1h48’. Uyba: battute sbagliate 14, vincenti 8, ricezione positiva 39% (perfetta 14%), attacco 40%, muri 13, errori 18. Futura: battute sbagliate 14, vincenti 8, ricezione positiva 25% (perfetta 5%), attacco 35%, muri 10, errori 23. Spettatori 300 circa.

    (fonte: Futura Volley Giovani Busto Arsizio) LEGGI TUTTO

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    Perugia prepara il delicato scontro con Firenze, Marangi: “Sarà importantissimo il fattore nervi”

    Prosegue il percorso di avvicinamento alla sfida del Pala Barton Energy del prossimo mercoledì 12 febbraio contro Il Bisonte Firenze. Sarà un match delicatissimo, in quanto la Bartoccini MC Restauri Perugia, terzultima con 16 punti in ex aequo con Roma, ha una sola lunghezza di vantaggio sulle fiorentine del patron Wanny Di Filippo. Insomma, una partita da vincere a tutti i costi che Guido Marangi, viceallenatore delle Black Angels, analizza così ai microfoni della società:

    “L’importanza della partita con Firenze viene da sé, non credo ci sia bisogno di caricarla troppo da un punto di vista mentale – dice Marangi –. A Cuneo abbiamo perso il primo dei quattro scontri diretti e questo non va bene. Conterà molto l’approccio e l’aggredire la partita. Poi sarà importantissimo anche il fattore nervi perché parliamo di partite dove spesso il nervosismo fa da padrone. Ne è un esempio l’ultimo nostro incontro in cui ci sono stati più volte tanti punti consecutivi sia da una parte che dall’altra”. 

    Nel match d’andata dello scorso 24 novembre, le ragazze di coach Giovi colsero un importante successo per 3 a 1 in rimonta al Pala Wanny. Ma che Firenze ritroverà a distanza di quasi tre mesi? E soprattutto, in quali condizioni?

    “Firenze ha cambiato allenatore una settimana fa lasciando la panchina al vice – continua l’assistente allenatore di Perugia –. Rispetto alla gara d’andata hanno inserito nel roster una centrale, Indy Baijens, arrivata dalle fila di Scandicci, poi per il resto l’impianto di gioco è sempre lo stesso. Sono reduci da un periodo molto difficile fatto di sette sconfitte consecutive in cui hanno ottenuto un solo punto perdendo al tie-break con Cuneo. Vorranno anche loro rialzare la testa e servirà massima attenzione, ma soprattutto tanta freddezza nei momenti che contano”. 

    Giovedì 6 febbraio Sirressi e compagne sono attese da un allenamento pomeridiano al palazzetto, mentre venerdì mattina tutte in sala pesi. Sabato pomeriggio le Black Angels si ritroveranno nuovamente al Pala Barton per una seduta incentrata sulla tecnica, così come domenica 9 febbraio. Ricordiamo che questo weekend è privo di impegni per lo stop del campionato che darà spazio alla Final four di Coppa Italia Frecciarossa di Bologna.

    (fonte: Bartoccini MC Restauri Perugia) LEGGI TUTTO

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    Vallefoglia, il presidente Angeli: “Squadra cresciuta, unita e consapevole della propria forza”

    È soddisfatto e al tempo stesso prudente il presidente della Megabox Vallefoglia, Ivano Angeli, il giorno dopo il netto 3-0 esterno con Scandicci (quinto stop stagionale per le toscane, ndr.), la seconda forza della Lega Volley Femminile, superata in casa. “Abbiamo dimostrato che possiamo competere ad alto livello: certamente non siamo ancora all’altezza delle top quattro del campionato, ma siamo capaci di giocarcela con tutte”. La vittoria delle Tigri non le sposta dall’ottavo posto, l’ultimo della griglia dei play-off, ma permette loro di raggiungere Busto Arsizio a 32 punti e a mettere nel mirino Bergamo (sesta), che di punti ne ha 33.

    “Penso sia stata la migliore partita di questa stagione – aggiunge il presidente –, controllata dall’inizio alla fine e con intelligenza e freddezza soprattutto nei finali del secondo e terzo set”. Un successo sostenuto dall’eccellente prestazione di Simone Lee (14 punti e Mvp della gara), che più volte è passata sopra il muro di Scandicci, dalla sostanza in difesa di Chiara De Bortoli e da una battuta che ha più volte messo in difficoltà le avversarie.

    “La stagione regolare è ancora lunga e non ci sono partite scontate, come dimostra il nostro successo con Scandicci – avverte il presidente Angeli –: c’è un equilibrio entusiasmante, che fa molto bene al nostro movimento. Sono fiducioso perché la squadra è cresciuta, è unita, è consapevole della propria forza e delle sfide che sono davanti”.

    Coach Pistola ha dato alle giocatrici una pausa di tre giorni, complice la Final Four di Coppa Italia nel prossimo week end a Bologna: servirà a recuperare le energie, fisiche e mentali, così da prepararsi nel miglior modo possibile alle ultime cinque partite della stagione regolare. 

    (fonte: Megabox Vallefoglia) LEGGI TUTTO

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    Vallefoglia espugna Palazzo Wanny, superando Scandicci in tre set

    Il rientro a Palazzo Wanny non sorride alla Savino Del Bene Scandicci, sconfitta in tre set dalla Megabox Ondulati Del Savio Vallefoglia nella sfida della ventunesima giornata di Serie A1. 

    A livello statistico, le due formazioni hanno realizzato lo stesso numero di muri vincenti (9), mentre la Scandicci ha servito con maggiore efficacia (8-5). Per quanto riguarda poi la ricezione, nonostante la buona intensità al servizio delle padrone di casa, Candi e compagne hanno registrato una positività maggiore nel fondamentale (44%-58%), così come anche in fase offensiva (34%-44%).  

    Per la Savino Del Bene Volley è la sola Carol ad andare in doppia cifra (10), seguita da Nwakalor e Antropova (9). Al contrario, nella formazione marchigiana Bici (15), l’MVP Lee (14) e Weitzel (11, di cui 3 muri) hanno siglato più di dieci realizzazioni.  

    Sestetti – Il 6+1 della Savino Del Bene Volley è composto da Ognjenovic in palleggio e Antropova sulla diagonale principale, Mingardi e Bajema sono le due schiacciatrici con al centro il duo Carol-Nwakalor. Il libero è Castillo. La Megabox Ondulati Del Savio Vallefoglia scende in campo con Perovic in regia e Bici nel ruolo di opposta, le due bande sono Giovannini e Lee con al centro la capitana Candi insieme a Weitzel. Il ruolo di libero è affidato a De Bortoli.  

    1° Set – Grande equilibrio ad inizio parziale, con le formazioni a braccetto sino all’8-8. La combinazione al centro tra Maja e Nwakalor spinge le padrone di casa sul +3 e coach Pistola si spende il suo primo time-out sull’11-8. Mette la freccia la Megabox Ondulati Del Savio Vallefoglia al rientro in campo, capace di sorpassare dopo tre muri vincenti consecutivi (12-13).

    La squadra marchigiana prova poi a prendere il largo sospinta da Bici, costringendo coach Gaspari ad interrompere nuovamente il gioco (13-17). Ci prova la Savino Del Bene a rientrare nel parziale da uno svantaggio anche di sette lunghezze (13-20), sfruttando alcuni errori avversari e mostrando più continuità in fase di contrattacco, ma le ospiti chiudono con Bici (22-25).  

    2° Set – Ripartono di slancio le nero-verdi, in grado di infliggere un parziale di quattro punti consecutivi (0-4). Sebbene il mani-out di Bici sancisca il +6 per le ospiti (3-9), la Savino Del Bene Volley prova nuovamente a rientrare in partita con Carol e Antropova (8-10). Il muro di Giovannini mantiene a distanza le toscane, scivolate ancora a –4 (9-13).

    Il primo tempo di Nwakalor al termine di un lungo scambio prova a ridar fiducia alle padrone di casa, ma la Megabox Ondulati Del Savio Vallefoglia macina gioco senza sosta (14-20). Il turno al servizio di Antropova ricuce parzialmente il divario tra le formazioni, distanziate da sole due lunghezze dopo il diagonale della capitana (21-23). Non riesce però il recupero per la Savino Del Bene Volley, che vede sfumare la possibilità di vincere il secondo parziale dopo l’errore al servizio di Maja (23-25).  

    3° Set – Provano a reagire Herbots e compagne nella nuova frazione, inducendo coach Pistola a chiamare subito un time-out (5-2). Rimane avanti la Savino Del Bene Volley grazie agli spunti offensivi di Carol (10-5), ma le ragazze di coach Pistola con pazienza pareggiano i conti a quota 10. Tentano una nuova fuga le toscane sul servizio della propria opposta (17-14), ma sono ancora una volta recuperate e superate dalla Megabox Ondulati Del Savio Vallefoglia, grazie ad una Lee immarcabile in attacco (17-19).

    Sebbene il muro di Weitzel sulla neo-entrata Graziani valga il 18-21 in favore delle ospiti, riesce la Savino Del Bene Volley a pareggiare sul 21-21 grazie all’invasione di Perovic. Il mani-out di Bici regala due match-point alla Megabox Ondulati Del Savio Vallefoglia, in grado di inchiodare il punteggio sempre con Weitzel sul 22-25.  

    Savino del Bene Scandicci 0Megabox Ond. Savio Vallefoglia 3 (22-25, 23-25, 22-25)

    Savino del Bene Scandicci: Ognjenovic 3, Bajema 1, Nwakalor 9, Antropova 9, Mingardi 6, Da Silva 10, Castillo (L), Herbots 5, Ruddins 2, Ribechi 1, Graziani 1. Non entrate: Kotikova (L), Ung Enriquez, Mancini. All. Gaspari. Megabox Ond. Savio Vallefoglia: Lee 14, Weitzel 11, Bici 15, Giovannini 7, Candi 7, Perovic 2, De Bortoli (L), Michieletto 2, Carletti, Lazda. Non entrate: Torcolacci, Feduzzi (L), Kobzar. All. Pistola.

    ARBITRI: Salvati, Cesare. NOTE – Spettatori: 2465, Durata set: 28′, 28′, 29′; Tot: 85′. MVP: Lee.

    (fonte: Savino del Bene Scandicci) LEGGI TUTTO