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    Djokovic, Medvedev e Tsitsipas nei top 10 da almeno 5 anni consecutivi. Andy Roddick elogia il servizio di Novak Djokovic: ‘Migliore che Mai’”. Alexander Bublik supera il “proprio record di doppi falli nel 2023. Jack Sock diventa padre. Ritorno alle origini, le Sorelle Williams si allenano insieme

    Andy Roddick nella foto – Foto Getty Images

    Il 2023 si chiude con record e ritorni inaspettati nel mondo del tennis. Alexander Bublik, giocatore kazako, ha stabilito un nuovo record personale in negativo, superando il numero di doppi falli fatti lo scorso anno: da 363 nel 2023 a 364 quest’anno. Una cifra grande, soprattutto considerando che il secondo giocatore in questa statistica è Daniil Medvedev, il russo che ha concluso l’anno con 314 doppi falli. Fortunatamente per entrambi, i loro ace hanno compensato questi momenti meno brillanti.
    Nel frattempo, Jack Sock, ritiratosi quest’anno dal circuito professionistico, non si annoierà nel 2024. L’americano, che ha appena accolto il nascituro Brody Bryan Sock, si dedicherà al pickleball nei prossimi anni, unendo la vita familiare alla passione per lo sport.
    Le sorelle Williams, Venus e Serena, hanno condiviso recentemente una sessione di allenamento, ricordandoci i gloriosi giorni del loro dominio nel tennis femminile. Nonostante Serena si sia ritirata più di un anno fa e Venus sia in una fase di pausa, il loro amore per il tennis rimane inalterato.

    Venus and Serena back on the court 😍 pic.twitter.com/04VajRfgwu
    — Tennis Channel (@TennisChannel) November 21, 2023

    Andy Roddick, uno dei più grandi battitori nella storia del tennis, ha recentemente elogiato il servizio di Novak Djokovic, definendolo migliore che mai. “Il suo servizio è ora più versatile e affidabile, sia con la prima che con la seconda di servizio,” ha dichiarato Roddick, sottolineando l’evoluzione positiva del gioco del serbo nel corso della sua carriera.
    Barbora Strycova, dopo il suo trionfo a Wimbledon con Su-Wei Hsieh nel doppio, si prepara a diventare madre per la seconda volta. Con il suo 38° compleanno alle porte, resta da vedere se la ex numero 1 del mondo farà un ulteriore ritorno nel circuito.
    il ranking ATP rivela che solo tre giocatori – Djokovic, Medvedev e Tsitsipas – sono riusciti a chiudere all’interno del top 10 negli ultimi cinque anni. Nel circuito WTA, invece, Aryna Sabalenka è l’unica a sfiorare questo traguardo, con quattro anni consecutivi tra le prime dieci. Questi dati riflettono quanto velocemente possa cambiare il panorama del tennis, con nuovi talenti pronti a emergere e a sorprendere.Marco Rossi LEGGI TUTTO

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    Serena Williams e la polemica su Twitter: frecciata a Simona Halep

    Serena Williams nella foto – Foto Getty Images

    Serena Williams ha gareggiato in numerose occasioni contro Simona Halep. La rumena è diventata per molti anni una delle principali rivali della sua carriera, tanto da infliggerle una delle sconfitte più dure in una finale di Grand Slam. Quel confronto per il titolo a Wimbledon nel 2019 è stata una dimostrazione di forza di Simo, che ha sconfitto l’americana con un netto 6-2, 6-2.
    Dopo la risoluzione del suo caso e la sua sospensione di quattro anni per doping, Serena non ha perso l’occasione di lanciarle una frecciata su Twitter, riferendosi al numero di trofei di Wimbledon che avrebbe potuto avere. “8 è un numero migliore”, ha affermato con decisione Williams, che, per dissipare ogni dubbio, ha anche messo mi piace a un tweet in cui si parla di “delusione” nel scoprire che “metà dei tuoi eroi durante la tua epoca nello sport stavano barando”. La polemica è aperta.

    8 is a better number.
    — Serena Williams (@serenawilliams) September 12, 2023 LEGGI TUTTO

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    Roger Federer e Serena Williams: due leggende del tennis brillano al MET Gala

    Roger Federer e Serena Williams nella foto – Foto Getty Images

    Il MET Gala di quest’anno è stato caratterizzato dalla presenza di alcune personalità sportive di primo piano, tra cui spiccano le stelle del tennis Roger Federer e Serena Williams. I due campioni, ora ritiratisi dalle competizioni, non hanno perso l’occasione di mostrare la loro eleganza e hanno colto l’opportunità di scattare una foto insieme, che il tennista svizzero ha condiviso sui suoi profili social.
    Questo momento rappresenta qualcosa di veramente speciale. In un’unica fotografia si sono infatti riuniti 176 titoli conquistati in singolare nel corso delle loro carriere (103 di Federer e 73 di Serena), oltre a 43 titoli del Grande Slam (20 vinti dal tennista elvetico e 23 dalla campionessa statunitense). Si tratta della perfetta rappresentazione di un’immagine di lusso!
    L’incontro tra queste due leggende del tennis al MET Gala ha suscitato grande interesse tra gli appassionati di sport e gli ammiratori di entrambi i campioni, che continuano a essere fonte d’ispirazione per le nuove generazioni di atleti. Anche se ormai ritiratisi, Roger Federer e Serena Williams dimostrano ancora una volta di essere icone indimenticabili e di grande stile nel mondo dello sport e oltre. LEGGI TUTTO

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    Serena in “dolce attesa”

    Serena col marito Alexis Ohanian

    “È stato davvero emozionante quando Anna Wintour ha invitato noi 3 al Met Gala”. Con questo messaggio social e alcune belle foto posando col marito, Serena Williams ha rivelato ieri sera di attendere il secondo genito.

    Serena vinse l’Australian Open 2017 mentre era incinta di due mesi, prima di dare alla luce Olympia nel settembre dello stesso anno. L’ex numero 1 del mondo ha giocato la sua ultima partita agli US Open del 2022.
    Anche il marito della 23 volte campionessa Slam ha confermato la bella notizia con un suo post social.

    Mama & Papa love this parenting-thing, so we’re back at it and @olympiaohanian is gonna be the best Big Sister—she’s been asking & praying for this for a minute. #MetGala pic.twitter.com/Ycv9FBtV61
    — Alexis Ohanian (@alexisohanian) May 2, 2023

    Al notissimo evento organizzato a New York erano presenti tra gli altri anche Matteo Berrettini e Roger Federer. LEGGI TUTTO

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    Serena Williams: “Il ritiro? Non so quando, ma sono già mentalmente preparata”

    Serena Williams

    Da un po’ di tempo si erano perse le tracce di Serena Williams. La 23 volte campionessa Slam infatti non gioca dallo scorso Wimbledon, quando si ritirò contro Aliaksandra Sasnovich per un infortunio al tendine del ginocchio. È tornata a parlare nel corso del programma statunitense Entertainment Tonight, nel quale il discorso è scivolato inevitabilmente sul tema del suo ritiro dal tennis Pro. Molto serenamente, la più giovane delle “sister” ha affermato: “Non so quando sarà ma sono preparata per quel giorno, in realtà mi sono preparata per quel giorno per oltre un decennio… Se avete visto “King Richard” (il film biografico appena pubblicato sul padre, Richard Williams, e la storia delle giovani figlie, ndr) sapete che mio padre ha sempre detto ‘devi prepararti a tutto’, quindi sono preparata anche per questo, è inevitabile che accada. Alla fine penso che sia davvero importante avere sempre un piano ed è quello che ho fatto. Ho sempre avuto un piano”.
    “È un atto di equilibrio e alcuni giorni è più difficile di altri. È stata decisamente più dura perché sono ancora una mamma e sono ancora una moglie e voglio poter trascorrere del tempo con loro e mi piace essere brava nelle cose che faccio. Voglio essere la mamma migliore e ho una squadra meravigliosa intorno a me. Ci sono giorni davvero travolgenti … ma li prendo dicendo solo ‘ok’, devo apprezzare quel che ho e farlo funzionare”.
    Ha anche affermato di non volersi fermare alla sua piccola Alexis Olympia, intende avere più figli: “Voglio assolutamente avere più figli, è solo l’equilibrio la chiave, sto cercando di trovare quell’equilibrio. So che il tempo scorre, sto bene, devo capire quando accadrà, ma spero presto quando non sentirò alcuna pressione”.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Serena Williams entra nel board di Sorare, il fantacalcio con la blockchain

    Serena Williams nella foto

    Serena Williams entra in Sorare. La startup per il gioco di fantacalcio con blockchain attiva in oltre 180 paesi nel mondo e che ha appena chiuso un finanziamento da 680 milioni di dollari, dà oggi il benvenuto alla campionessa statunitense come nuovo membro del suo consiglio di amministrazione. Arriva in Sorare una delle atlete più iconiche di tutti i tempi, che si è distinta anche per le sue qualità di imprenditrice, brand builder e investitrice all’avanguardia nello sport e nella tecnologia.
    Oggi, Sorare sta unendo il mondo degli NFT con quello degli esport, portando sulla piattaforma tutte le funzionalità e il valore a lungo termine dei non fungible token, dando vita a una nuova era del fandom sportivo dentro e fuori dal campo. Da quando è stata fondata nel 2018, l’azienda ha registrato un’incredibile domanda e una crescita esponenziale, raggiungendo più di 1 milione di utenti in tutto il mondo e stringendo accordi con 230 squadre di calcio.
    Serena Williams fornirà una consulenza al consiglio d’amministrazione dell’azienda in particolare sullo sviluppo del rapporto fra Sorare e gli atleti di tutto il mondo, sulla strategia di Sorare per espandersi in nuove categorie sportive, con un focus sugli sport femminili, nonché le future iniziative di grande impatto, per rendere la nuova generazione della rete fondata sulla blockchain, il Web3, più inclusiva e diversificata.
    “Serena Williams è una delle figure più importanti dello sport e della cultura, che ha ridefinito la figura dell’atleta e dell’imprenditore moderno anche grazie al successo senza precedenti dei suoi investimenti in diverse nuove realtà – ha detto Nicolas Julia, CEO di Sorare – La consulenza strategica che Serena porterà nella costruzione di uno dei più iconici marchi di intrattenimento sportivo è inestimabile. Sono entusiasta di averla nel team. Insieme, creeremo nuovi modi per i fan di relazionarsi con i loro atleti preferiti”.
    Nel 2022 gli sport femminili arrivano su Sorare Gli utenti di Sorare spesso si appassionano a nuove squadre e a giocatori ai quali in precedenza non avevano mai prestato davvero attenzione, e questo rappresenta un’opportunità per tutti gli atleti meno rappresentati sui media, che di conseguenza restano poco apprezzati e sottovalutati, di raggiungere un nuovo pubblico. Per il 2022, l’azienda mira ad espandersi negli sport femminili e in nuove categorie sportive, dando ai fan nuovi modi di investire in squadre e giocatori diversi, e creando una comunità più inclusiva.
    “Gli NFT hanno il potenziale per essere lo strumento che porterà equità e investimenti negli sport femminili. Sono entusiasta di iniziare a lavorare al fianco di Nicolas e di tutto il team, perché capiscono il rapporto tra atleti e fan come nessun altro nel settore, e credo che Sorare definirà la cultura e il tono del futuro dell’intrattenimento sportivo” ha detto Serena Williams.
    Sorare costruisce il futuro degli esport sul Web3Williams si unisce all’azienda in un momento di forte espansione e crescita organica nel mercato statunitense. La sua esperienza nella costruzione di marchi, aziende e appassionate fan bases – sia dentro sia fuori dal campo – aiuterà ad accelerare ulteriormente la crescita dell’azienda, mentre continua ad attrarre nuovi giocatori e ad inserire nuove squadre e leghe nelle categorie sportive e nelle aree geografiche. Insieme, Sorare e Williams, mirano a costruire il futuro dell’intrattenimento sportivo sul Web3, permettendo a tutti di possedere “un pezzo” dei giochi che amano, che sia nel calcio o in altri sport. LEGGI TUTTO

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    Archeo-Tennis: 11 settembre 1999, Serena Williams vince il suo primo Slam

    Serena Williams, vince US Open 1999

    11 settembre, una data diventata tristemente “infausta” 20 anni fa. Impossibile togliersi dagli occhi le drammatiche immagini dell’attacco terroristico a New York. Due anni prima, nel 1999, proprio l’11 settembre inizia la corsa Slam di Serena Williams. La più giovane delle “sisters” infatti alza la coppa di US Open, sconfiggendo la n.1 del ranking WTA Martina Hingis, 6-3 7-6 lo score della finale. È il secondo boccone amarissimo da mandar giù per la svizzera in stagione, sconfitta a sorpresa in giugno nella finale di Roland Garros da Steffi Graf.
    17 anni, Serena impressiona per la potenza del suo diritto ed un servizio già notevolissimo, nonostante la giovane età. Ha soverchiato il tennis geometrico di Martina a furia di pallate violente e precise. È una svolta epocale, che letteralmente cambia il tennis femminile per sempre, tanto che si può idealmente tracciare una riga tra il “prima” delle Williams e quel che dopo è diventato il gioco rosa.
    L’edizione 1999 di US Open inizia tra le polemiche. Papà Richard Williams, il giorno del sorteggio, dichiara sprezzante “Serena e Venus si trovano ai lati opposti del tabellone, si affronteranno in finale per il titolo, e sarà solo la prima di tante volte”. Venus aggiunge pepe affermando alla stampa USA che la sua rivale per il titolo e il n.1 del ranking non è Martina Hingis, ma la sorella Serena. Stizzita, Hingis dichiara che “la famiglia Williams parla troppo, lo fanno perché sentono molta pressione. Dicono quelle cose, ora a sta loro arrivarci…”. Sul New York Times non si fa attendere la risposta di Richard: “Più pressione su Serena e Venus? Non credo, ritengo che la pressione sia quel che sto facendo su di loro da anni, lavorare duramente dalle 9 alle 17. Sono sicuro che ci saranno due Williams in finale. Quello che ha detto Martina non è uno shock. Penso che abbia il diritto di dire quello che vuole. Si, andrò a chiederle l’autografo, la amo. Se la vedete, ditele che la amo”.
    Con queste premesse, il torneo femminile avanza spedito, e come previsto da papà Richard, Venus e Serena approdano in semifinale. Nella prima semifinale, Serena sconfigge Lindsay Davenport conquistando la prima finale Slam. Qua la pressione sulla Hingis sale, per alzare la coppa di Flushing dovrà battere prima Venus, poi Serena. Martina aveva già affrontato Venus nella finale di US Open 1997, vincendo il titolo. Hingis soffre, lotta, rimonta un break nel terzo set e sconfigge la più grande delle sorelle. Dopo la finale afferma: “Sono in tre contro di me, a parole è chiaro che vinceranno sempre loro, io devo batterle in campo. I risultati e le classifiche mostrano chi è la migliore”. Altra benzina sul fuoco di una finale che si annuncia storica.
    Nonostante la vigilia “agitata”, Serena scende in campo per la prima volta in una finale Slam tutt’altro che nervosa. Serve come un treno, costringe Martina a difendersi e colpisce forte, fortissimo. Con ben 19 vincenti Serena vince il primo set 6-3. Sembra non esserci partita. Hingis però è una lottatrice, è molto lucida tatticamente e capisce che continuando a colpire la palla pulita in anticipo, oggi non avrebbe scampo contro la potenza della rivale. Inizia a giocare più “sporco”, carica il diritto con un discreto topspin e cerca traiettorie angolate, costringendo Serena a correre. Spostata dal centro del campo, dove finora aveva dominato, Williams sbaglia di più. Inizia un’altra partita, bellissima nella lotta. Serena invece di cercare la botta vincente, cerca la via della rete, sfidando il passante preciso di Martina.
    La più giovane delle sorelle Williams si porta in vantaggio anche nel secondo set e sul 5-3 ha due Championship Point in risposta. Per la prima volta nel torneo, Serena avverte il peso del momento, la pressione, il suo tennis si inceppa. Sbaglia il primo spedendo largo di metri un rovescio lungo linea, risponde a mezza rete sul secondo, contro una prima della svizzera tutt’altro che ingestibile. Martina approfitta del momento, costringe Serena a rincorrere non dandole ritmo e le strappa il game di servizio a zero. 5 pari. Iniziano lunghi scambi, ora è la svizzera a comandare, la partita sembra clamorosamente girata a favore della n.1. Serena resta aggrappata alla partita con grandissima grinta, il secondo set si decide al tiebreak, il pubblico è impazzito, l’atmosfera incredibile. In questa vera bolgia, Serena mostra quel che sarà per gran parte della sua carriera: un killer spietato nei momenti decisivi, nei tiebreak. Ritrova la prima di servizio, con coraggio da leonessa spara diritti e rovesci clamorosi, che di nuovo devastano la rivale, impotente di fronte a prime imprendibili e risposte micidiali. Chiude il match, 7-4. Vince il suo primo titolo dello Slam, a 17 anni, l’11 settembre 1999.
    Quando si pensava che Venus sarebbe stata presto la n.1 del mondo e vincitrice Slam (lo diventerà a Wimbledon 2000), è invece Serena la prima in casa Williams ad alzare la coppa di un Major, iniziando un’epopea che la porterà a diventare la tennista più forte dell’epoca attuale, con 6 titoli a US Open, 7 a Wimbledon, 3 a Roland Garros e 7 agli Australian Open. 23 Slam, ne manca 1 per eguagliare il record assoluto a 24 di Margaret Court. La chimera che la spinge a continuare, nonostante i 40 anni che compirà il prossimo 26 settembre e mille acciacchi.
    La finale di US Open 1999 terminò con un abbraccio gelido tra Martina e Serena. Durante la premiazione la svizzera aveva un sorriso di ghiaccio. Dentro di sé aveva ben chiaro che il proprio dominio era agli sgoccioli, che quel giorno il tennis femminile era cambiato per sempre. Serena e Venus portano sul tour WTA una potenza ed aggressività mai viste. Alzarono letteralmente l’asticella della competizione, costringendo tutte le rivali ad un rilancio, finendo per chiedere fin troppo ai propri fisici e dando il là ad una serie infinita di colpitrici di potenza che cercano di imitare il tennis delle “sisters”. Una evoluzione che diventa, alla lunga, una involuzione e terribile impoverimento.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO