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    Cerundolo pronto alla sfida in Davis: “Non voglio dare troppa aura a Sinner, altrimenti entri in campo più nervoso”

    Francisco Cerundolo in Davis

    Mentre gli occhi degli appassionati in Italia sono tutti per la straordinaria vittoria di Sinner alle ATP Finals e la finale raggiunta dalle nostre ragazze in BJK Cup, in quel di Malaga il team argentino affina la preparazione in vista della sfida di giovedì, quando Baez, Cerundolo, Etcheverry & c. affronteranno i ragazzi capitanati da Volandri. Sulla stampa in Argentina si enfatizza la difficoltà dello scontro, con gli italiani campioni in carica e forti del n.1 del mondo in grandissima forma, ma non si parte affatto battuti. C’è la consapevolezza di aver una squadra competitiva, in grado di poter vincere il primo singolare contro il n.2 italiano e consapevoli di poter schierare un doppio tutt’altro che scadente (Molteni – Gonzalez).
    Anzi, alcuni analisti sudamericani si sono lanciati in varie ipotesi, facendo la parte del capitano Coria. Meglio considerare “perso” il punto contro Sinner mandando “al macello” Baez, che non sembra aver le armi per impensierire Jannik e quindi puntare tutto su doppio e singolare tra i n.2, oppure rischiare Cerundolo contro n.1 azzurro, visto che l’albiceleste ha battuto in carriera Jannik due volte? Una sola vittoria piena, a dire il vero, poiché Francisco ottenne il primo successo sul pusterese a Miami 2022, con Jannik k.o. costretto al ritiro sul 4-1 del primo set, quindi una partita che quasi non conta. Invece l’ultima loro sfida, vinta all’argentino, risale a Roma 2023, dura battaglia con Sinner non al meglio, e si era sulla terra Outdoor, condizioni totalmente diverse da quelle di Malaga (veloce indoor).
    Coria interpellato sull’argomento non si sbilancia. Già in patria le polemiche non sono poche per la questione relativa a Zeballos, lasciato a casa nonostante sia uno degli specialisti del doppio più forte al mondo, quindi Guillermo tiene un profilo basso, stimolando i suoi ragazzi. “Siamo molto ben preparati per affrontare l’Italia. Mercoledì definiremo come scenderemo in campo. Sappiamo che Sinner arriva con molta fiducia, ma abbiamo una squadra molto ben preparata per essere all’altezza del compito”, chiude Coria alla stampa nazionale.
    Interessanti le dichiarazioni di Cerundolo, n.2 argentino come classifica in questo momento ma leader per carattere nel gruppo. “Non so se giocare contro Sinner genera ulteriore pressione” afferma Francisco, “Penso che devi prenderla in modo del tutto normale, come un altro rivale. Alla fine, l’approccio alle partite è lo stesso. La Coppa Davis spesso è una faccenda a se stante. Nel mio caso l’ho già affrontato un paio di volte, lo conosco, non era numero 1 ma so bene chi è e come gioca. È forte, è il n.1, ma non voglio dare tanta aura al rivale perché così facendo si entra in campo contro di lui più nervosi per il fatto di averlo reso più grande.” Una dichiarazione un po’ spavalda, forse propria di colui  già consapevole di dover prendersi questa responsabilità… In quel caso però Coria dovrebbe schierare da n.2 non Baez ma Etcheverry, uno che non gioca al massimo tutti i giorni ma che sul rapido può esprimere un tennis molto incisivo (lo ricordiamo per esempio protagonista di una eccellente partita contro Sinner poche settimane fa a Shanghai, capace di strappare un set al campione con un servizio a tratti inarrestabile).
    “Siamo venuti qua per vincere” afferma Etcheverry, e Baez rafforza la convinzione del suo team: “Siamo ad alto livello, affrontiamo giocatori favoriti per classifica e per come arrivano, ma la Davis è qualcosa di diverso, ogni partita è un mondo a parte. In Davis i valori della classifica spesso vengono stravolti. Daremo il massimo, chiunque entrerà, contro qualunque rivale possa essere”.
    Forti di Sinner e di un doppio che ha giocato le ATP Finals, il team di Volandri parte per favorito. Ma la Davis è sempre faccenda complicata e col nuovo formato di certezze ce ne sono poche. Noi ne abbiamo almeno una: se Sinner giocherà col livello ammirato a Torino, un punto dovrebbe essere assicurato. Ne resta almeno un altro da portare a casa.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Cobolli avanza a Delray Beach, Darderi esce di scena a Buenos Aires

    Flavio Cobolli, avanza a Delray Beach

    Una vittoria sofferta ma importantissima, e una sconfitta. Questo il bilancio per i due tennisti azzurri impegnati nei tornei ATP nella notte. Flavio Cobolli supera in tre set Zachary Svajda nel 250 di Delray Beach e vola nei quarti di finale, dove da Lucky loser affronterà la testa di serie n.2 Frances Tiafoe. Il romano ha sconfitto lo statunitense col punteggio di 6-4 6-7 6-2, un match piuttosto rapido durato 2 ore e 14 minuti, nel quale è stato bravo a vincere il 72% di punti con la prima di servizio e strappare ben 5 break a Svajda, allunghi che si sono rivelati decisivi. Tanta spinta col diritto e la costanza nel continuare ad accelerare nonostante qualche errore di troppo sono state le chiavi del suo successo, che gli regala una super sfida contro Tiafoe (e unico tennista europeo rimasto in tabellone).
    Il primo set è stato molto combattuto: dopo un break e contro break nelle fasi iniziali, la bagarre è iniziata sul 3 pari, con tre break consecutivi. Decisivo quello strappato dal romano nel nono game, da 0-40 ha ottenuto il break alla terza chance, per il 5-4. Bravo quindi Flavio a chiudere col servizio il parziale, nonostante un doppio fallo in apertura. Dopo i tanti sussulti del primo set, il secondo è volato via liscio sui turni di battuta, fino al tiebreak, con uno Svajda più aggressivo che ha costretto a Cobolli a salvare tre palle break complessive. Nel gioco decisivo, l’americano è scattato al comando subito, 3-0, e poi 6-1, chiudendo alla prima palla set.
    Il match si è deciso al terzo set, dove Cobolli ha messo enorme pressione al servizio dell’americano, costretto ad annullare palle break sia nel proprio primo e terzo turno di battuta. Il break per Flavio è finalmente arrivato sul 3-2, la sua maggior pressione e forza fisica è stata premiata con un game in risposta vinto a zero (gran diritto lungo linea sulla palla break decisiva) che ha di fatto spaccato la partita, conclusa per 6-2 con un secondo break nell’ottavo gioco. Premiata la maggior forza e continuità nella spinta del romano, nonostante una partita ricca di alti e bassi e molti errori.

    Svajda – Cobolli ATP Delray Beach Zachary Svajda472 Flavio Cobolli666 Vincitore: Cobolli ServizioSvolgimentoSet 3Z. Svajda 0-15 15-15 15-30 30-30 40-30 40-40 A-40 40-40 40-A2-5 → 2-6F. Cobolli 15-0 30-0 30-15 40-152-4 → 2-5Z. Svajda 0-15 0-30 0-402-3 → 2-4F. Cobolli 0-15 df 0-30 15-30 30-30 ace 40-302-2 → 2-3Z. Svajda 0-15 15-15 15-30 15-40 30-40 40-40 A-40 40-40 A-40 ace1-2 → 2-2F. Cobolli 15-0 30-0 40-01-1 → 1-2Z. Svajda 15-0 15-15 30-15 30-30 30-40 40-40 A-400-1 → 1-1F. Cobolli 15-0 30-0 40-00-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 2Tiebreak0*-0 1-0* 2-0* 3*-0 3*-1 4-1* 5-1* 6*-1 ace6-6 → 7-6F. Cobolli 0-15 0-30 15-30 15-40 30-40 40-40 A-406-5 → 6-6Z. Svajda 15-0 30-0 40-05-5 → 6-5F. Cobolli 0-15 15-15 15-30 30-30 40-305-4 → 5-5Z. Svajda 15-0 15-15 15-30 30-30 30-40 40-40 A-404-4 → 5-4F. Cobolli 15-0 15-15 15-30 30-30 40-304-3 → 4-4Z. Svajda 15-0 30-0 30-15 30-30 40-30 40-40 A-40 ace3-3 → 4-3F. Cobolli 15-0 15-15 30-15 ace 30-30 30-40 40-40 A-403-2 → 3-3Z. Svajda 15-0 30-0 40-02-2 → 3-2F. Cobolli 0-15 0-30 15-30 30-30 40-302-1 → 2-2Z. Svajda 15-0 30-0 40-01-1 → 2-1F. Cobolli 15-0 30-0 30-15 40-15 40-301-0 → 1-1Z. Svajda 15-0 30-0 ace 40-0 40-15 40-300-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 1F. Cobolli 0-15 df 15-15 30-15 40-15 40-304-5 → 4-6Z. Svajda 0-15 0-30 0-40 15-40 30-404-4 → 4-5F. Cobolli 15-0 15-15 df 15-30 15-40 df 30-40 df3-4 → 4-4Z. Svajda 0-15 0-30 15-30 15-40 30-40 40-40 40-A3-3 → 3-4F. Cobolli 15-0 30-0 40-0 40-153-2 → 3-3Z. Svajda 15-0 15-15 15-30 30-30 40-30 40-40 A-40 40-40 A-402-2 → 3-2F. Cobolli 0-15 0-30 15-30 15-401-2 → 2-2Z. Svajda 15-0 15-15 15-30 30-30 30-401-1 → 1-2F. Cobolli 15-0 ace 30-0 40-0 40-15 40-30 40-40 A-40 40-40 A-40 ace 40-40 df A-401-0 → 1-1Z. Svajda 0-15 df 15-15 30-150-0 → 1-0
    Zachary Svajda 🇺🇸 vs. Flavio Cobolli 🇮🇹
    #### Service Stats– **Serve Rating**: Svajda 246 vs. Cobolli 264– **Aces**: Both players recorded 4 aces.– **Double Faults**: Svajda 1 vs. Cobolli 6– **First Serve %**: Svajda 68% (71/105) vs. Cobolli 59% (57/97)– **First Serve Points Won %**: Svajda 63% (45/71) vs. Cobolli 72% (41/57)– **Second Serve Points Won %**: Svajda 47% (16/34) vs. Cobolli 48% (19/40)– **Break Points Saved**: Svajda 62% (8/13) vs. Cobolli 67% (4/6)– **Service Games Played**: Both engaged in 15 service games.
    #### Return Stats– **Return Rating**: Svajda 127 vs. Cobolli 161– **First Serve Return Points Won %**: Svajda 28% (16/57) vs. Cobolli 37% (26/71)– **Second Serve Return Points Won %**: Svajda 53% (21/40) vs. Cobolli 53% (18/34)– **Break Points Converted**: Svajda 33% (2/6) vs. Cobolli 38% (5/13)– **Return Games Played**: Both contested 15 return games.
    #### Point Stats– **Net Points Won**: Svajda 50% (12/24) vs. Cobolli 77% (24/31)– **Winners**: Svajda 20 vs. Cobolli 40– **Unforced Errors**: Svajda 7 vs. Cobolli 17– **Service Points Won %**: Svajda 58% (61/105) vs. Cobolli 62% (60/97)– **Return Points Won %**: Svajda 38% (37/97) vs. Cobolli 42% (44/105)– **Total Points Won**: Svajda 49% (98/202) vs. Cobolli 51% (104/202)
    #### Service Speed– **Max Speed**: Svajda 199 km/h (123 mph) vs. Cobolli 205 km/h (127 mph)– **1st Serve Average Speed**: Svajda 173 km/h (107 mph) vs. Cobolli 179 km/h (111 mph)– **2nd Serve Average Speed**: Svajda 138 km/h (85 mph) vs. Cobolli 150 km/h (93 mph)

    Niente da fare invece per Luciano Darderi, che al 250 di Buenos Aires ha subito la rivincita da Sebastian Baez, dopo il loro scontro della scorsa settimana a Cordoba (torneo vinto proprio dall’italiano). L’argentino si è imposto in due set, con lo score di 6-4 7-5 in 1 ora e 39 minuti di partita. Luciano è apparso più provato fisicamente rispetto alla straripante forza fisica con le quale ha sbaragliato il campo a Cordoba, sorprendendo tutti i suoi rivali. Baez, nel maggior torneo nel suo paese, ha fatto valere le sue doti di corsa e velocità in campo, riuscendo a tenere maggiormente l’iniziativa e spostando molto Darderi, che ha commesso più errori e alla fine è stato sconfitto. Solo il 55% di prime palle in campo per l’azzurro, numeri inferiori rispetto alle vittorie precedenti, mentre Sebastian ha servito con maggior accuratezza e risposto molto, finendo per aggiudicarsi molti più punti in risposta (il 47% sulle seconde dell’italiano) e tre break complessivamente, che hanno fatto la differenza.
    Nel primo set un solo break ha scavato il solco tra i due: l’ha conquistato Baez nel quinto game, ma era un allungo nell’aria, poiché Darderi aveva salvato un complicatissimo e duro terzo game, con una caterva di palle break annullate. Baez una volta in vantaggio non sbanda, serve bene, controlla la velocità dello scambio e chiude 6-4.
    Nel secondo set Darderi è più pimpante, scatena la potenza del suo diritto e strappa un break che lo porta avanti 3-1. Il vantaggio purtroppo dura poco: Baez ottiene il contro break nel settimo game alla prima chance (3-4) e quindi strappa l’allungo decisivo sul 5 pari, sfruttando un doppio fallo di Luciano sul 15-40. Nonostante un doppio fallo, Beaz chiude 7-5 e vola ai quarti di finale. La favola vincente di Darderi si chiude con questa sconfitta, ma resta un’altra buona prestazione complessiva contro un avversario molto temibile su questi campi.

    Baez – Darderi (1-1) ore 00:00ATP Buenos Aires Sebastian Baez [5]67 Luciano Darderi45 Vincitore: Baez ServizioSvolgimentoSet 2S. Baez 15-0 15-15 df 30-15 40-15 40-306-5 → 7-5L. Darderi 0-15 15-15 15-30 15-40 df5-5 → 6-5S. Baez 0-15 15-15 30-15 40-154-5 → 5-5L. Darderi 15-0 15-15 30-15 40-15 40-304-4 → 4-5S. Baez 15-0 30-0 40-0 40-153-4 → 4-4L. Darderi 0-15 0-30 15-30 15-402-4 → 3-4S. Baez 0-15 0-30 15-30 30-30 40-301-4 → 2-4L. Darderi 15-0 15-15 30-15 40-15 40-30 ace1-3 → 1-4S. Baez 0-15 0-30 15-30 30-30 30-401-2 → 1-3L. Darderi 15-0 30-0 40-01-1 → 1-2S. Baez 0-15 15-15 30-15 30-30 30-40 df 40-40 A-400-1 → 1-1L. Darderi 15-0 15-15 30-15 40-150-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 1S. Baez 15-0 15-15 30-15 40-155-4 → 6-4L. Darderi 0-15 df 15-15 15-30 30-30 40-305-3 → 5-4S. Baez 0-15 15-15 30-15 30-30 40-304-3 → 5-3L. Darderi 15-0 30-0 40-04-2 → 4-3S. Baez 15-0 30-0 40-03-2 → 4-2L. Darderi 15-0 15-15 30-15 ace 30-30 30-402-2 → 3-2S. Baez 15-0 30-0 40-01-2 → 2-2L. Darderi 15-0 30-0 30-15 40-15 ace 40-30 40-40 40-A 40-40 40-A 40-40 40-A 40-40 A-40 40-40 40-A 40-40 40-A 40-40 A-40 40-40 40-A 40-40 A-401-1 → 1-2S. Baez 15-0 30-0 40-0 40-15 df 40-300-1 → 1-1L. Darderi 15-0 ace 30-0 40-0 40-150-0 → 0-1
    Sebastián Báez 🇦🇷 vs. Luciano Darderi 🇮🇹
    #### Service Stats– **Serve Rating**: Báez 294 vs. Darderi 246– **Aces**: Báez 0 vs. Darderi 4– **Double Faults**: Báez 4 vs. Darderi 2– **First Serve %**: Báez 67% (41/61) vs. Darderi 55% (42/76)– **First Serve Points Won %**: Báez 73% (30/41) vs. Darderi 64% (27/42)– **Second Serve Points Won %**: Báez 65% (13/20) vs. Darderi 53% (18/34)– **Break Points Saved**: Báez 50% (1/2) vs. Darderi 67% (6/9)– **Service Games Played**: Both played 11 service games.
    #### Return Stats– **Return Rating**: Báez 143 vs. Darderi 121– **First Serve Return Points Won %**: Báez 36% (15/42) vs. Darderi 27% (11/41)– **Second Serve Return Points Won %**: Báez 47% (16/34) vs. Darderi 35% (7/20)– **Break Points Converted**: Báez 33% (3/9) vs. Darderi 50% (1/2)– **Return Games Played**: Both played 11 return games.
    #### Point Stats– **Service Points Won %**: Báez won 70% (43/61) of his service points, while Darderi won 59% (45/76).– **Return Points Won %**: Báez won 41% (31/76) of his return points, compared to Darderi’s 30% (18/61).– **Total Points Won**: Báez won 54% (74/137) of the points, whereas Darderi won 46% (63/137). LEGGI TUTTO

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    Masters 1000 Shaghai: Sinner diesel, rimonta un set Baez e vola agli ottavi contro Shelton

    Jannik Sinner (foto Getty Images)

    C’ha messo un set Jannik Sinner a mettersi in moto e produrre sprazzi del quel tennis velocissimo ed efficace che diventa difficile da arginare, anche per un super-corridore come Sebastian Baez, un fulmine nella copertura del campo. L’azzurro nel terzo turno del Masters 1000 di Shanghai è costretto a rimontare un set all’ottimo argentino, entrato nel match con grandissima energia e producendo un tennis tatticamente perfetto per mettere spalle al muro un Sinner non così brillante e offensivo, nell’avvio sembrato “Out of Energy” o almeno piuttosto imballato, incapace di sciogliersi e giocare alla sua intensità. Alla fine Jannik entra in moto all’avvio del secondo set e vince 3-6 6-3 6-2 in due ore di gioco, qualificandosi per gli ottavi del torneo cinese dove trova Ben Shelton, in quella che si preannuncia come una sfida di un certo fascino vista la portata del giovane statunitense e il suo gioco unico nel panorama attuale.
    L’avvio di Jannik è stato pessimo. Ha servito malissimo (solo il 48% di prime in campo nel primo set), ha accettato passivamente il ritmo dell’avversario, senza riuscire ad entrare nella palla con la sua superiore spinta e velocità. Velocissimo invece è stato Baez nella copertura del campo e nello spingere col diritto, trovando una serie di accelerazioni che hanno mandato in crisi l’azzurro. L’argentino è un giocatore con precisi limiti, ma se lo lasci correre, imbastire scambi alla sua velocità di crociera e non riesci a mandarlo in difesa negli angoli, può essere molto pericoloso perché è lucido, è un vero agonista pronto a sorprende ogni avversario in giornata non così brillate. Assai brillante invece è stato il suo incedere, prontissimo a scagliare alla sua massima velocità accelerazioni di diritto e attaccare, prendendosi il punto anche a rete con piedi “alati”. Sinner ha subito per tutto il primo perché ha servito troppo male e nello scambio non è mai riuscito a cambiare passo, finendo sballottato dall’avversario. Leggermente in ritardo sulla palla, quasi mai ha sbracciato a tutta generando la sua massima potenza. “Devi rischiare di più” gli ha detto Vagnozzi verso la fine del primo set. Poche parole, ma esatte per farlo smuovere da uno status quo negativo.
    Il dubbio veniva dalla reale capacità di Sinner di alzare il ritmo, la spinta, il livello, vedendolo così passivo e con poca energia in campo. C’è riuscito solo in parte, ma quanto bastava per andar sopra alle qualità di Baez e girare la partita a suo favore. Dall’avvio del secondo set Jannik ha cambiato passo. Tutto è partito dal servizio, nei primi due turni ha servito 4 Ace e 8 prime in campo su 9 punti. Ancora qualche errore, diverse incertezze sui tempi di gioco e non sempre una posizione vicina alla riga di fondo, ma questa maggior aggressività, anche in risposta, ha subito cambiato l’inerzia della partita a suo favore. La maggior potenza impressa alla palla, spesso anche un po’ carica di spin col diritto, ha portato l’argentino a giocare su velocità per lui ingestibili. Un break immediato ha mandato Jannik al comando, e per fortuna non l’ha più mollato. Sinner è avanzato con alti e bassi, ha ancora concesso troppo cadendo di nuovo in fasi con qualche errore e incertezze, come la palla break pericolosissima servendo per il secondo set. Ma alla fine è stato bravo a reggere, servire bene e scappare via ancor più deciso nel terzo set, dove ha subito fatto capire chi era al comando, chi aveva più intensità e qualità.
    Pur sottolineando i meriti di un buonissimo Baez (n.29 al mondo e vincitore di tre tornei in stagione, anche sul duro prima di US Open), Sinner è mancato in energia, forza fisica e anche un po’ nel capire come aggredire e ribaltare il tennis del rivale. Baez giocando con intensità e bell’anticipo ha spostato tanto Sinner, si è aperto il campo e ha piazzato parecchi diritti vincenti o che hanno fatto perdere tanto campo all’azzurro. Jannik, forse perché stanco o poco reattivo, c’ha messo un set a capire che doveva insistere sul rovescio dell’avversario e quindi accelerare col lungo linea. Nello scambio alla velocità di Baez quasi mai ha rischiato un diritto lungo linea a maggior velocità; appena c’ha provato dal secondo set si è preso punti pesanti. Complessivamente 22 discese a rete per Sinner, continua questa positiva tendenza nell’avanzare, oggi 15 punti vinti.
    Alla fine è andata bene, ma contro un tennista “elettrico” e di potenza devastante come Shelton servirà un Sinner molto più attivo e reattivo, pena finir sotto, subire un break e non riuscire a recuperarlo. Jannik è in striscia positiva da Pechino, è possibile un po di stanchezza. Speriamo che il giorno di riposo domani lo aiuti a ripresentarsi martedì al meglio.
    Marco Mazzoni

    La cronaca
    Il terzo turno tra Sinner e Baez inizia con l’argentino alla battuta. Molto attivo in campo e reattivo con i piedi, più si corre più è “contento” e pericoloso. Muove la palla e cerca di muovere Jannik, a 15 muove lo score. Sinner ha altra potenza rispetto al 22enne di Baires, ma se non riesce a “tenerlo fermo” con i suoi drive può essere un avversario pericoloso. Per questo l’azzurro spinge tanto con l’angolo aperto, per mandarlo in difesa. Splendido il rovescio cross vincente sul 15 pari di Jannik, un colpo questo che nelle ultime due settimane ha funzionato benissimo. 1 pari. L’argentino spinge col diritto, si prende rischi. Con un Ace a 210 km/h chiude un altro buon turno di battuta. Poche prima per Jannik, e pure un po’ passivo nel quarto game, subisce gli affondi di Baez e concede la prima palla break del match. La annulla con una prima di servizio solida. Scappa via il diritto di Sinner, altra palla break difendere. Lunghissimo scambio, lavora la palla con attenzione senza mai accelerare a tutta, ma un gran cross di rovescio provoca l’errore del rivale. Il BREAK per Baez arriva alla terza chance, ancora il diritto tradisce l’azzurro. 3-1 Baez. Anticipa tanto Sebastian col diritto, la palla di Jannik non è così incisiva ed ha buon gioco nell’entrare e comandare. Male Sinner, troppi errori e sotto ritmo, 4-1 Baez. 8 vincenti per l’argentino, solo 5 per l’italiano. È davvero un fulmine Sebastian nel colpire col diritto con grande anticipo, Jannik alla velocità del rivale subisce. 5-2 Baez. Pur senza brillare Sinner resta in scia 3-5, Baez serve per il set. Non “spacca” la palla Jannik, comanda Sebastian. Con un altro vincente col diritto lungo linea vola 40-0, tre set point. Muore in rete la risposta di Sinner, colpita totalmente da fermo. 6-3 Baez, un set meritato con il 70% di prime in campo vincendo 18 punti su 21, e senza concedere palle break. Per Sinner un misero 48% di prime palle in campo ma in generale poca energia.
    Il secondo set inizia con un buon game di Sinner, avanza in campo e soprattutto mette tutte prime di servizio. In risposta finalmente Jannik martella con più decisione, anche più dentro al campo. 0-30. La posizione aggressiva in risposta dell’azzurro provoca il doppio fallo di Baez, sotto 0-40 per la prima volta in crisi in un suo game. Sul 15-40 altra risposta profonda e drive carichi e più vivaci che provocano un errore dell’argentino. BREAK Sinner, 2-0, per la prima volta al comando. L’inerzia del match è improvvisamente girata, con il quarto Ace in due turni lo score segna 3-0 Sinner, con 12 punti a 2 per lui nel set, cambio di marcia impetuoso per l’azzurro. Ritrova incisività col diritto Baez, muove lo score (1-3) e spinge a tutta anche in risposta. Con un altro gran diritto – sempre colpito quasi da fermo, dal centro del campo – vola 0-30. Ottima reazione di Sinner, gioca lucido, sicuro, fantastico sul 30 pari un diritto a sventaglio liftato e strettissimo. 4-1 Sinner. Ha piccola chance per il doppio allungo l’azzurro sul 15-30, ma Sebastian trova un gran servizio. Jannik ha ritrovato altra sicurezza e velocità nei colpi, come dimostra il diritto cross dal centro del campo che davvero “spacca” la palla e lascia totalmente immobile un super corridore come l’albiceleste. 5-2 Sinner. Serve per forzare il match al terzo Jannik, ma non è un game semplice. Subisce un gran difesa di Baez e poi sbaglia un diritto, 15-30. Arriva un Ace provvidenziale, ma un attacco perfetto porta l’argentino a palla break sul 30-40. Rischia la seconda palla l’azzurro, sulla riga, Baez sbaglia la risposta. Da destra la prima palla invece funziona, è Set Point. Ancora corto il primo drive dopo il servizio di Jannik, Baez corre a rete e chiude con ottima mano. Out di poco un rovescio di Sebastian, secondo Set Point Sinner. Spinge tanto l’azzurro, un nastro gli impenna un colpo ma gli apre lo spazio il successivo pesante. 6-3 Sinner. 65% di prime in campo, 5 Ace e 10 vincenti, soprattutto un’altra energia in campo, seppur con alti e bassi.
    Terzo set, Baez serve. Entra inizia bene, tanta spinta e vivacità (1-0), anche in risposta è prontissimo a buttarsi avanti e chiudere la porta di volo. Anche Sinner chiude a rete, 1 pari. Funziona l’affondo col lungo linea dell’azzurro, colpo che ha usato forse fin troppo poco finora insistendo sul ritmo in diagonale. Su, 15-30 Sinner chiude lo scambio più lungo con una frustrata di diritto cross eccezionale, giocato di puro braccio e polso. Fantastico vincente per il 15-40, due palle break. Baez ha pagato l’intensità del punto precedente, arriva per una volta con poche gambe sul rovescio e la palla non passa la rete. BREAK Sinner, 2-1 e servizio. Non costante nella spinta Sinner, e nemmeno con la prima di servizio, il quarto game va ai vantaggi. Fa bene l’azzurro a buttarsi avanti, per non cadere nelle lunghe corse sui ritmi dell’avversario visto che non riesce a generare la sua massima velocità e così sbaragliare Baez. il 3-1 arriva con due servizi vincenti, può fare corsa di testa. Non cala affatto l’intensità fisica dell’argentino, un fulmine nel coprire il campo, come sul rovescio in corsa perfetto che lo porta 2-3. Pur non perfetto e continuo, quando Sinner lascia correre il braccio trova velocità, angoli e intensità per Baez irraggiungibili. Jannik si porta 4-2 con un solido turno di battuta e poi punge in risposta. Con un gran rovescio e un’incursione a rete vola 15-40, Sebastian esagera col diritto per reggere la velocità superiore dell’azzurro e sbaglia. Altro BREAK, 5-2 Sinner, serve per il match. Scoccano le due ore sull’errore di Baez in spinta per il 30 pari. Ace! Ecco il primo match point Sinner. Con un’altra bella prima palla esterna chiude l’incontro. Un Sinner tutt’altro che perfetto, ma via via si è un po’ sciolto e ha trovato delle fasi con una spinta superiore che gli ha portato gli allunghi decisivi. Negli ottavi c’è Shelton, sarà una partita molto affascinante.

    [6] Jannik Sinner vs [25] Sebastian Baez ATP Shanghai Jannik Sinner [6]366 Sebastian Baez [25]632 Vincitore: Sinner ServizioSvolgimentoSet 3J. Sinner 15-0 15-15 15-30 30-30 40-30 ace5-2 → 6-2S. Baez 15-0 15-15 15-30 15-404-2 → 5-2J. Sinner 15-0 30-0 30-15 40-153-2 → 4-2S. Baez 0-15 15-15 30-15 40-153-1 → 3-2J. Sinner40-15 15-0 ace 30-0 30-15 40-15 ace 40-30 40-40 A-40 40-40 A-402-1 → 3-1S. Baez 15-0 15-15 15-30 15-401-1 → 2-1J. Sinner 0-15 15-15 30-15 40-15 40-300-1 → 1-1S. Baez40-A 15-0 15-15 30-15 40-150-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 2J. Sinner 0-15 15-15 15-30 30-30 ace 30-40 40-40 A-40 40-40 A-405-3 → 6-3S. Baez 0-15 15-15 30-15 40-305-2 → 5-3J. Sinner 15-0 30-0 40-04-2 → 5-2S. Baez 15-0 15-15 15-30 30-30 ace 40-304-1 → 4-2J. Sinner 0-30 15-30 30-30 40-30 40-40 A-403-1 → 4-1S. Baez 15-0 30-0 30-15 40-153-0 → 3-1J. Sinner 15-0 30-0 ace 40-0 ace2-0 → 3-0S. Baez 0-15 0-30 0-40 df 15-401-0 → 2-0J. Sinner 15-0 30-0 ace 40-0 40-15 ace0-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 1S. Baez 15-0 30-0 40-03-5 → 3-6J. Sinner 15-0 30-0 30-15 40-152-5 → 3-5S. Baez 15-0 15-15 30-15 40-152-4 → 2-5J. Sinner 15-0 30-0 30-15 40-151-4 → 2-4S. Baez 15-0 ace 30-0 30-15 30-30 40-30 40-40 A-40 ace1-3 → 1-4J. Sinner 15-0 30-0 30-15 30-30 30-40 40-40 40-A 40-40 A-40 40-40 40-A1-2 → 1-3S. Baez 15-0 15-15 15-30 30-30 40-30 40-40 A-40 ace1-1 → 1-2J. Sinner 0-15 15-15 30-15 40-150-1 → 1-1S. Baez 15-0 15-15 30-15 40-150-0 → 0-1

    Tennis Statistics: Sinner vs Baez

    Sinner vs Baez

    Statistic
    Sinner
    Baez

    ACES
    8
    5

    DOUBLE FAULTS
    0
    1

    FIRST SERVE
    49/85 (58%)
    52/72 (72%)

    1ST SERVE POINTS WON
    40/49 (82%)
    36/52 (69%)

    2ND SERVE POINTS WON
    18/36 (50%)
    9/20 (45%)

    BREAK POINTS SAVED
    3/4 (75%)
    1/4 (25%)

    SERVICE GAMES PLAYED
    13
    13

    RETURN RATING
    184
    101

    1ST SERVE RETURN POINTS WON
    16/52 (31%)
    9/49 (18%)

    2ND SERVE RETURN POINTS WON
    11/20 (55%)
    18/36 (50%)

    BREAK POINTS CONVERTED
    3/4 (75%)
    1/4 (25%)

    RETURN GAMES PLAYED
    13
    13

    NET POINTS WON
    15/22 (68%)
    14/25 (56%)

    WINNERS
    29
    22

    UNFORCED ERRORS
    11
    7

    SERVICE POINTS WON
    58/85 (68%)
    45/72 (63%)

    RETURN POINTS WON
    27/72 (38%)
    27/85 (32%)

    TOTAL POINTS WON
    85/157 (54%)
    72/157 (46%)

    MAX SPEED
    210 km/h130 mph
    212 km/h131 mph

    1ST SERVE AVERAGE SPEED
    195 km/h121 mph
    193 km/h119 mph

    2ND SERVE AVERAGE SPEED
    150 km/h93 mph
    166 km/h103 mph LEGGI TUTTO

  • in

    Gutierrez (coach di Baez): “Al primo posto viene la persona, non il giocatore”

    Sebastian Baez

    La rivelazione delle NextGen finals di Milano è Sebastian Gutierrez. L’argentino è approdato alle “semi” del torneo milanese senza esser mai entrato finora in carriera nel main draw di un torneo sul veloce. Nel pre torneo aveva dichiarato di aver giocato da ragazzo sui campi in cemento e che il suo tennis si sarebbe adattato velocemente. Aveva ampiamente ragione, e proprio una sua ottima prestazione ha sorpreso nella prima giornata Musetti, per una sconfitta amara che è costata l’eliminazione all’italiano.
    Il coach dell’argentino, Sebastian Gutierrez, ha raccontato al sito ATP alcuni momenti del suo percorso con Baez, con spunti interessanti. Ne riportiamo alcuni passaggi, che ci aiutano a scoprire il giovane albiceleste.
    Baez ti considera come il suo padre sportivo?“Per me è una grande motivazione e responsabilità. Tutto l’abbiamo costruito col lavoro insieme negli ultimi anni. Lui sa che io sono una persona molto diretta, che voglio il meglio per lui. Ho sempre messo lui come priorità, anche sopra a me stesso in certi momenti della mia vita. Sono orgoglioso di come “Seba” sta crescendo, un’ottima persona, equilibrata, che sa come ringraziare non solo il coach ma tutti coloro che lavorano intorno a noi, dagli addetti al campo agli incordatori. Quando vivi così, sei una persona più serena e più felice. Il tennis è oggi la parte più grande della tua vita, ma un giorno non sarà più e devi essere preparato a restare quella persona anche in futuro”.
    Quest’anno Baez è salito dalla top 300 ad un passo dalla top 100, come hai gestito questo importante progresso?“Abbiamo ancora una lunga via da percorrere per arrivare dove vogliamo. Un anno fa eravamo in un appartamento di Praga cucinando e incordando le racchette. E ci siamo divertiti in quel momento. Ora ci troviamo in un altro momento delle nostre vite, e non sappiamo dove saremo in futuro. L’unica cosa che conta è quello di essere felici ed equilibrati il più possibile, godere di quello che abbiamo e di quello che avremo. Stare nel presente, come si dice oggigiorno, è difficile. Sappiamo che la carriera di Sebastian è molto lunga, così come la sua strada da fare. Dobbiamo fare bene le cose nel lungo periodo per avere una chance di successo”.
    Come gestite l’attenzione che sta ricevendo?“Penso che sia molto focalizzato sul suo team, le sue persone, che lo consigliano su come andando, se va bene o se ha bisogni di aiuto. Sappiamo che la gente ha delle aspettative, ma non ci perdiamo troppo tempo dietro. Noi lavoriamo perché sia focalizzato sulle partite, sul suo gioco, con l’aggiunta che Daniel Orsanic e spesso col team, anche Mati Caceres. È importante, l’opinione delle tue persone vicine. Più ci isoliamo dall’eccesso di attenzioni e critiche, meglio è per lui”.
    Di cosa sei più orgoglioso nell’essere il suo coach?“Che cerca di migliorare ogni giorno, di essere una persona migliore, di fare meglio in ogni singola cosa. Prova a studiare il gioco, a muoversi meglio. In lui vedo una persona onesta, in salute, con un grande desiderio di crescere, questo mi rende orgoglioso”
    Cosa può imparare da un torneo come quello di Milano?“Intanto ci fornisce la possibilità di confrontarci contro ottimi giocatori, non ne abbiamo avuto la chance nei grandi tornei. È stato il n.1 junior, ha giocato la finale di Roland Garros giovanile e non ha mai ricevuto una wild card. Questo significa che non puoi giocare contro i migliori e questo è anche parte della curva di apprendimento. Qua siamo a giocare indoor su di un campo veloce, non abbiamo questa chance in Argentina. Qua può allenarsi con questi ragazzi, valutare a che livello si trova rispetto a loro, e tutto ciò per noi ha una grande importanza. Ricordo che quando giocavamo i Futures, speravo prima possibile di passare ai Challenger perché vedevo che aveva già il livello adeguato. Appena ha potuto farlo, ne ha vinti quattro. Non dico che appena al secondo torneo indoor in carriera sia già pronto per vincere anche qua, ma à un momento di verifica importante e così potrà imparare e migliorare su questo tipo di campi”. LEGGI TUTTO