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    Scariolo esclusivo: “Numeri 1 ma nel momento del ricambio generazionale”

    Scariolo, le sensazioni sue e della Spagna al sorteggio?
    «Pensare di essere n. 1 del ranking mondiale, oro mondiale ed europeo fa un po’ sorridere, perché sappiamo benissimo di non essere né i migliori del mondo, né d’Europa. Però abbiamo meritato per il cammino, superando squadre più forti, giocando molto bene. In questo momento noi siamo in un evidente ricambio generazionale, dobbiamo traghettare verso la nuova generazione dei nati intorno al 2005/2006 che promette di essere grandissima. Però siamo nel mezzo. Stiamo lanciando giocatori nuovi, e quanto fatto ci dà ancora più fiducia e coraggio. Ma ci sono almeno 3-4 squadre più forti in Europa».

    Intanto avete lanciato giocatori con esperienze nelle coppe, ma non ritenuti fenomeni. Eppure avete vinto.
    «Sono frutti del grande lavoro che ormai da 8 anni almeno stiamo facendo per far crescere giocatori con coesione e compattezza di valori, metodologia tecnica e tattica fin dalle giovanili. Questo permette loro di inserirsi con maggiore facilità a un livello più alto e sofisticato, lavorando in linea con quello che fanno da diversi anni. Questa grande capacità di trasformare i valori individuali in valore collettivo è il punto fondante».

    Perché agli altri non riesce?
    «Non sono indicato a rispondere perché non ho conoscenza dettagliata degli altri. Posso però dire che a volte sorrido quando spieghiamo il nostro sistema e chi ha posto domande risponde subito: “ma quello noi non possiamo farlo”. Un grande cammino è fatto di piccoli passi tra i quali il primo è imprescindibile. Mi viene in mente il Topolino quand’ero bambino: zio Paperone faceva lustrare tutte le monete a Paperino e gli regalava un dollaro che il nipote buttava. Al che Paperone gli ricordava che il deposito era partito da 1 cent».

    Ai Mondiali avrete Lorenzo Brown?
    «Sì, è stato felicissimo e non smette di ringraziarci, quando un po’ di gratitudine la dovremmo a lui, soprattutto per l’atteggiamento. La Nazionale dà un tipo di gratificazione diverso anche a chi è stato Nba ed è considerato tra i più forti del ruolo in Eurolega. Anche se non è nato nel Paese di cui difende la maglia. Nemmeno io sono spagnolo, però è una grande emozione, perché so quanta gente e lavoro stiano dietro. E ciò mi dà più allegria è quando in giro mi ringraziano. Ho la sensazione che non solo si tratta di vincere medaglie o coppe, ma di trasmettere qualcosa a chi magari il giorno dopo va in fabbrica o in ufficio con il sorriso. Non è retorica, ce lo dicono».

    All’Olimpiade tutti i fenomeni vogliono partecipare. Al Mondiale si aspetta più defezioni?
    «Io credo che anche al Mondiale i giocatori abbiano l’idea di andare. Non mi aspetto tante defezioni che non ci sarebbero ai Giochi. La variabile è legata alle condizioni fisiche. Poi la dedizione in qualche Paese è stata sviluppata meglio che in altri. Ma è sempre stato così».

    Mondiale nelle Filippine: ci sta, vista la passione. Ma nel 2027 in Qatar. Che ne pensa?
    «Che la globalizzazione lo richiede. Del resto delle ultime 4 Olimpiadi, due sono state in Asia. Il Qatar ha dimostrato di avere organizzazione con il calcio. E nelle Filippine mi aspetto grandissimo entusiasmo. Io ho fatto un’Olimpiade  e un Mondiale in Oriente ed è stata una bella esperienza».

    Campione Nba da assistente a Toronto, è tornato in Eurolega con la Virtus. Si gioca troppo, è un fatto. Ma differenze reali nei calendari?
    «Ce ne sono un paio evidenti: la prima è che nella Nba si gioca di più rispetto all’Eurolega. Le squadre hanno pure il campionato nazionale, ma non tutte le gare sono di uguale valore. In Eurolega invece tutte le partite pesano molto. Nella Nba no, perché i back to back, le franchigie in ricostruzione, le partite in cui restano fuori titolari, tutto questo crea una quota di partite meno impegnative. Eppoi l’Eurolega ha un livello di tolleranza dei contatti più alto. Nella Nba la grande priorità è proteggere i giocatori di talento da infortuni e azioni violente, non si lascia troppo spago alla difesa. Gli arbitri hanno l’input chiaro. Qui l’asticella è più alta, certe azioni sono tollerate, la fisicità è molto forte. Noi europei siamo più abituati, non avvertiamo la mancanza degli spazi di cui godono i giocatori Nba. Ma è chiaro che questo incida».

    Cosa ha pensato ascoltando Giannis Antetokounmpo opporsi all’idea del fallimento sportivo?
    «Mi dà pena che ci siano stati commenti del tipo “però guadagna milioni”. Sono parole ignoranti, di gente che ignora quale di competitor sia lui e quale dedizione e leadership metta. A partire dalla scelta di rimanere a Milwaukee e non andare in un mercato più ricco. È il frutto della subcultura che regna in molte fasce della popolazione e dell’informazione, soprattutto nel sud Europa e che ormai siamo aiutati a razionalizzare, quando invece dovremmo restarne fuori. La cultura sportiva di un Paese non si cambia da oggi a domani o perché due sanno parlare, comincia dal far crescere i bambini in maniera sana, anche nello sport».

    Un commento sulla rissa di Eurolega tra Real e Partizan.
    «Credo che occorra distinguere un po’ tra la reazione di Punter su un fallo duro, ma entro i limiti del botta e risposta campo. Mi spiego: Punter provoca con i palleggini e tutti sanno che dia fastidio a risultato acquisito, Llull risponde come non dovrebbe. Però mi piace si siano spiegati con messaggi social distensivi. Quanto è successo dopo è inqualificabile. Ci sono tensioni molto grosse, è qualunquistico dire che se uno guadagna dovrebbe sapersi comportare, salute e condizione mentale non dipendono da quello, lo dimostra che ci siano miliardari in depressione, o uomini molti ricchi che si sono suicidati. Chiaro, i campioni devono imparare a essere responsabili per il ruolo pubblico. Altrettanto chiaro che un’azione come quella di Yabusele a livello inferiore di Lessort non possono essere giustificate, neanche se si gioca in promozione».

    Chiudiamo con la Virtus. A che punto siete? E cercherete un lungo?
    «Il problema sotto canestro rimarrà, non sarà incorporato nessun giocatore in maniera definitiva. Io penso ci sia una generale soddisfazione, siamo in Italia la squadra n. 2, abbiamo fatto 3 competizioni: primi in Supecoppa, secondi in Coppa italia e nel peggiore dei casi in A finiremo nella nostra posizione di riferimento. In Europa, sommando lo scotto del debutto e la falcidia degli infortuni che ha avuto uguali solo in Milano, siamo rimasti in gioco fino a 3-4 giornate dalla fine nell’Eurolega più competitiva ed equilibrata di sempre. In campionato vorremmo mantenere il 1° posto, garantisce un fattore campo che magari per una volta può contare e qualifica il lavoro di 7 mesi. Poi nei playoff si tratta di fare bene per un mese. E lì vorremo giocarcela fino in fondo». LEGGI TUTTO

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    Virtus Bologna, Scariolo annuncia il rinnovo di Shengelia

    BOLOGNA – Manca solo il comunicato ufficiale ma il matrimonio tra la Virtus Bologna e Toko Shengelia proseguirà ancora. Il giocatore georgiano era arrivato alla Segafredo insieme a Daniel Hackett all’inizio del conflitto tra Russia ed Ucraina, entrambi avevano risolto i loro contratti con il Cska Mosca con l’azzurro che aveva subito firmato un contratto pluriennale mentre Toko solo fino al termine della stagione 2021-22. Malgrado le sirene spagnole alla fine Shengelia ha deciso di proseguire con le V-Nere ed il tweet di coach Sergio Scariolo (retwittato poi dalla società) conferma il rinnovo di contratto con il giocatore: “Meglio con Toko che contro di lui…buone vibrazioni” con una foto che ritrae i due stringersi la mano in Georgia. Shengelia è stato uno dei giocatori chiave nella cavalcata in Eurocup ed il migliore dei bianconeri nella finale scudetto. LEGGI TUTTO

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    Virtus Bologna, Shengelia rimane: lo annuncia Scariolo!

    BOLOGNA –  Toko Shengelia sarà ancora un giocatore della Virtus Bologna.Manca solo il comunicato ufficiale da parte del club ma il tweet pubblicato da coach Sergio Scariolo (retwittato anche dalla società) non lascia spazio a dubbi, una foto dei due che si stringono la mano e la didascalia: “Meglio con Toko che contro di lui…buone vibrazioni”. Il giocatore georgiano era arrivato a Bologna insieme a Daniel Hackett all’inizio del conflitto tra Russia ed Ucraina, entrambi avevano risolto i loro contratti con il Cska Mosca con l’azzurro che aveva subito firmato un contratto pluriennale mentre Toko solo fino al termine della stagione 2021-22. Shengelia è stato il giocatore chiave del successo in Eurocup delle V-Nere ed è stato il miglior giocatore nella finale scudetto persa 4-2 contro Milano. LEGGI TUTTO

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    Scariolo: “Per lo scudetto è lotta a due”

    MILANO – Al termine della cerimonia della consegna dei Collari d’Oro, la più importane onorificenza dello sport italiano, ha parlato Sergio Scariolo, coach delle Vu-Nere, squadra campione d’Italia in carica: “Per gli investimenti che due grandi imprenditori come Zanetti e Armani hanno fatto, il duello per lo scudetto dovrebbe essere tra Virtus e Armani. Non è mancanza di rispetto per altri o che non ci possano essere altri inserimenti, ma è giusto assumersi le responsabilità che personaggi di questa importanza si meritano nel momento in cui decidono di investire nel nostro sport”. La Virtus Bologna non partecipa alla massima competizione cestistica europea, ma per Scariolo questo non sembra essere un limite: “La Virtus non è in Eurolega per un discorso politico e poco sportivo. Servono parametri anche extra sportivi, ma tutti sanno nel mondo del basket che la noi siamo una realtà che non ha niente da invidiare ad altre che partecipano alla competizione”.  LEGGI TUTTO

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    Scariolo si presenta: “Alla Virtus Bologna con entusiasmo”

    BOLOGNA – L’era di Sergio Scariolo alla Virtus Bologna è ufficilamente iniziata, il coach bresciano si è presentato al popolo bianconero con entusiasmo ed idee chiare. Affiancato dal presidente Massimo Zanetti e dal general manager Paolo Ronci l’ex Raptors, dopo i ringraziamenti al predecessore Sasha Djordjevic, ha dichiarato: “Ho volontà e sguardo in avanti. Bisogna consolidarci al vertice della pallacanestro italiana ed europea, io sono qui per aiutare squadra e società a riuscirci. Conosco i miei limiti, sono di essere una parte dell’ingranaggio – aggiunge – Il mio lavoro è far bene il mio lavoro, e portare la mia esperienza. Ho grande rispetto per la proprietà e il management, non voglio si creino confusioni sui ruoli e sull’origine delle decisioni che si prendono”.
    Scariolo: “Crescere senza squilibri emozionali”
    La Virtus Bologna entra nella stagione 2021-22 da Campione d’Italia e con l’obiettivo, nuovamente, di accedere all’Eurolega tramite l’Eurocup, l’ex Baskonia ha le idee chiare a riguardo: “L’importante è che tutti diano il 100%. E bisogna crescere, senza squilibri emozionali o tragedie se si perde una partita, o credersi i campioni del mondo se ne vinci due di fila. Quando, spero presto, arriveremo in Eurolega, bisogna farlo con la muscolatura pronta, per farlo in maniera duratura nel tempo”.
    Scariolo: “Parlato con i giocatori”
    Il mercato della Serie A sta entrando nel vivo e le V-Nere devono già affrontare situazioni delicate come i rinnovi del capitano Giampaolo Ricci e della stella Milos Teodosic: “Sono appena arrivato, ma ho parlato con il capitano e i giocatori più rappresentativi, Ricci, Teodosic e Belinelli, e mi hanno arricchito molto. In generale le sensazioni comuni sono “ok, sono stati 20 giorni magici, ma cerchiamo di non farci abbagliare dalla magicità di quel periodo” e fare una valutazione più ampia – aggiunge – Tutti e tre si sono sentiti nel progetto, motivati, gente che parla come uno sta dentro e vuole aiutare. Poi ci sono le situazione contrattuali e non entro nel merito, abbiamo parlato di pallacanestro e di emozioni.” LEGGI TUTTO

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    Virtus Bologna, ecco Scariolo: “Consolidarci ai vertici”

    BOLOGNA – Nella cornice della Virtus Segafredo Arena coach Sergio Scariolo si è presentato al popolo bianconero affiancato dal presidente Massimo Zanetti e dal general manager Paolo Ronci. L’ex Raptors ha ringraziato il predecessore Sasha Djordjevic per lo scudetto vinto e poi si è introdotto così: “Ho volontà e sguardo in avanti. Bisogna consolidarci al vertice della pallacanestro italiana ed europea, io sono qui per aiutare squadra e società a riuscirci. Conosco i miei limiti, sono di essere una parte dell’ingranaggio – aggiunge – Il mio lavoro è far bene il mio lavoro, e portare la mia esperienza. Ho grande rispetto per la proprietà e il management, non voglio si creino confusioni sui ruoli e sull’origine delle decisioni che si prendono”.
    Scariolo: “Dare il 100%”
    La Virtus Bologna è attesa ad un’altra stagione da protagonista su tutti i fronti specialmente quello europeo col sogno Eurolega in cima alla lista: “L’importante è che tutti diano il 100%. E bisogna crescere, senza squilibri emozionali o tragedie se si perde una partita, o credersi i campioni del mondo se ne vinci due di fila. Quando, spero presto, arriveremo in Eurolega, bisogna farlo con la muscolatura pronta, per farlo in maniera duratura nel tempo” ha dichiarato l’ex Olimpia Milano.
    Scariolo: “Ricci, Belinelli, Teodosic motivati”
    I campioni d’Italia devono ancora iniziare la loro campagna acquisti ma, prima di investire, devono sistemare questioni interne come quelle che riguardano il capitano Giampaolo Ricci ma, soprattutto, il futuro dell’Mvp delle ultime finali scudetto Milos Teodosic: “Sono appena arrivato, ma ho parlato con il capitano e i giocatori più rappresentativi, Ricci, Teodosic e Belinelli, e mi hanno arricchito molto. In generale le sensazioni comuni sono “ok, sono stati 20 giorni magici, ma cerchiamo di non farci abbagliare dalla magicità di quel periodo” e fare una valutazione più ampia – aggiunge – Tutti e tre si sono sentiti nel progetto, motivati, gente che parla come uno sta dentro e vuole aiutare. Poi ci sono le situazione contrattuali e non entro nel merito, abbiamo parlato di pallacanestro e di emozioni.” LEGGI TUTTO