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    Gennari: “Ce la siamo vista davvero brutta”. Barbolini: “Qui non molla niente nessuno”

    Dieci set giocati, ma le partite sono solo due. Questa finale scudetto tra le campionesse in carica di Conegliano e Scandicci sta regalando davvero un grandissimo spettacolo, una grandissima pallavolo ma soprattutto una serie davvero impossibile da pronosticare. Come gara 1, anche il secondo atto ha regalato tanti colpi di scena, con Scandicci che è andata vicinissima al 2-0 nella serie e Conegliano che alla fine glielo ha impedito con il più classico dei colpi di coda. A commentare la gara, ai microfoni di Rai Sport, il coach delle toscane Barbolini e per le venete Alessia Gennari.

    Massimo Barbolini (coach Savino del Bene Scandicci): “Cosa è successo? È successo che quando si giocano queste partite sono infinite. A Conegliano perdevamo 13-8, qua siamo stati 23 pari nel quarto set. È ovvio che quando giochi con una squadra così forte devi aspettarti che non mollano mai. Non abbiamo mollato neanche noi, ma loro sono state brave a fare qualche difesa in più nei momenti importanti e niente, adesso si riparte, siamo 1-1”.

    “Se all’inizio di questa serie ci avessero detto che saremmo andati pari a Conegliano per gara 3 non dico che saremmo stati contenti, però sarebbe stato un buon risultato. Inutile pensare agli errori, possiamo fare qualcosa in più, oggi c’è solo da dire bravi loro”.

    Alessia Gennari (Prosecco Doc Imoco Conegliano): “Noi ce la siamo vista davvero brutta, a un certo punto non ci credevamo nemmeno noi. Abbiamo completamente perso la fiducia nelle nostre potenzialità. Alla fine però è bastato mettere un po’ di ordine e un po’ di calma, poi noi non molliamo mai e questo lo abbiamo dimostrato tutto l’anno”.

    “Noi mai così in difficoltà negli ultimi anni? È vero, per un attimo ho visto i fantasmi della finale dell’anno scorso. Quando si perdono i punti di riferimento bisogna solo accettare l’errore e accettare che non si è perfetti, basta questo, poi le qualità le abbiamo”.

    (fonte: Rai Sport) LEGGI TUTTO

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    Il graffio delle Pantere vale l’1-1, ma Scandicci si arrende solo al tie-break

    Sotto due set a uno al Pala Wanny, la Prosecco Doc Imoco Conegliano trascina e batte la Savino del Bene Scandicci al tie-break riportando la serie in parità.

    [IN AGGIORNAMENTO]

    Savino Del Bene Scandicci – Prosecco Doc Imoco Conegliano 2-3 (25-23, 21-25, 25-19, 23-25, 11-15)Savino Del Bene Scandicci: Herbots 10, Da Silva 7, Antropova 34, Zhu 12, Nwakalor 6, Ognjenovic, Parrocchiale (L), Washington 1, Di Iulio, Diop, Alberti. Non entrate: Nowakowska, Ruddins, Armini (L). All. Barbolini.Prosecco Doc Imoco Conegliano: Wolosz 2, Plummer 17, Fahr 9, Haak 27, Robinson-cook 11, Lubian 12, De Gennaro (L), De Kruijf 3, Lanier 2, Gennari 2, Piani (L), Bugg, Squarcini, Bardaro. All. Santarelli.Arbitri: Simbari, Piana.Note – Spettatori: 3500, Durata set: 30′, 29′, 28′, 32′, 17′; Tot: 136′.MVP: De Gennaro.

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Scandicci fa saltare il banco: Conegliano finisce ko in Gara 1

    Salta subito il fattore campo nella Finale Scudetto di Serie A1 Tigotà: la Savino Del Bene Scandicci riesce a imporsi in Gara 1 in casa della Prosecco DOC Imoco Conegliano, infliggendole la seconda sconfitta dell’intera stagione (la prima in casa). Una vittoria a dir poco rocambolesca se si considera che la squadra toscana, dopo essersi vista annullare un match point nel quarto set, nel quinto ha messo in scena un’incredibile rimonta dal 13-8 cancellando a sua volta due chance per le Pantere sul 14-12. Se il buon giorno si vede dal mattino, sarà un’altra serie spettacolare, già a cominciare da Gara 2 in programma sabato 20 aprile a Palazzo Wanny…

    Al Palaverde si assiste a una partita davvero pazzesca, frizzante e imprevedibile, grazie soprattutto ai turni di battuta killer che ribaltano spesso e volentieri il risultato: alla fine si contano 9 ace per Scandicci e 8 per Conegliano, ma è la squadra di Barbolini a gestire molto meglio i finali, riuscendo per tre volte nella rimonta vincente e sfiorandola anche nel quarto set, in cui era sotto 20-18. Ekaterina Antropova conferma il suo stato di forma stellare con 31 punti, il 45% in attacco, 3 muri e 5 ace, ma dai nove metri ci mettono del loro anche Maja Ognjenovic e Bintu Diop, che quasi ripete la clamorosa impresa della semifinale con Milano. Zhu Ting (16 punti) inizia alla grandissima e nel finale lascia la vetrina a Britt Herbots (14), per non parlare dell’apporto dalla panchina di Haleigh Washington (86% in attacco) che incornicia una splendida vittoria di squadra.

    E Conegliano? La formazione di Daniele Santarelli aveva ancora una volta confezionato una reazione stellare, risvegliandosi nel momento più difficile e dominando buona parte del tie break, con la solita Isabelle Haak travolgente (34 punti, 50%, 5 muri e 3 ace) e una Marina Lubian in formato azzurro (13 punti con 2 muri, 4 ace e il 64% in attacco). Poi però le Pantere si sono fermate incredibilmente sul più bello, pagando la sofferenza in ricezione che aveva già contrassegnato tutta la partita e forse anche un po’ di “braccino”, inedito per la squadra più vincente di sempre. Un equilibrio, quello mentale, da ritrovare subito in vista della seconda gara della serie.

    Foto Rubin/LVF

    I SESTETTI – Nessuna sorpresa negli schieramenti di partenza delle due squadre. Conegliano si presenta con Wolosz in regia, Haak opposta, Fahr e Lubian al centro, Robinson e Plummer in posto 4 e De Gennaro libero; Scandicci risponde con Ognjenovic in regia, Antropova opposta, Carol e Nwakalor centrali, Herbots e Zhu schiacciatrici, Parrocchiale libero. Ci sono però da registrare le importanti assenze di Di Iulio, che ha accusato un infortunio alla caviglia prima della partenza (al suo posto la giovane Giacomello), e Piani, che indossa la maglia del secondo libero. Solita cornice d’eccezione al Palaverde, dove anche un’ospite speciale, la leggendaria Jenny Lang Ping, assiste all’esecuzione dell’inno nazionale da parte del coro degli Alpini di Oderzo.

    Foto Rubin/LVF

    1° SET – I primi due punti della partita sono di Haak, ma sul servizio di Antropova arriva un controbreak di 0-5 con un ace dell’azzurra e due attacchi vincenti di Nwakalor (2-5). La battuta corta di Ognjenovic sorprende Plummer e Santarelli chiama time out sul 5-9; al rientro il primo errore di Antropova consente a Conegliano di ridurre lo svantaggio (7-9), che si azzera totalmente poco dopo con un altro attacco out dell’opposta (10-10). Stavolta è Barbolini a fermare il gioco, ma al rientro la serie dell’Imoco continua con l’ace di Lubian e il muro di Fahr (12-10). Risponde bene la Savino Del Bene, che torna avanti con Antropova e Zhu (12-13). Comincia un lungo testa a testa (13-14, 17-16) che si sblocca con la fast vincente di Lubian per il 19-17; Scandicci non molla e pareggia sul 20-20 grazie all’errore di Haak, al termine di uno scambio intensissimo, ma Plummer restituisce subito il break a Conegliano (22-20). In battuta però va Antropova e sono di nuovo dolori: doppio ace per il 22-23, poi la neoentrata Washington si procura due set point. Il time out di Santarelli serve a poco: Antropova chiude con un altro ace (22-25).

    2° SET – Si comincia con un botta e risposta tra Robinson e Antropova: tre punti dell’azzurra per il 2-3. Lubian fa ancora la differenza in battuta con un doppio ace (6-4); Barbolini chiama time out dopo il più 3 siglato da Plummer, ma al rientro continua la serie dai nove metri per la centrale azzurra, che firma un altro servizio vincente (9-4). Haak allunga in attacco e a muro (11-5) e Scandicci si gioca anche il secondo time out. Il muro di Nwakalor riduce le distanze (12-8), ma Robinson neutralizza subito il turno di servizio di Antropova (14-9). Ruddins entra per Herbots e accorcia subito (15-12), ma Plummer sfonda il muro ristabilendo il distacco (17-12) e poi firma anche il 19-13 approfittando del servizio insidioso di Wolosz. Conegliano mantiene il vantaggio (21-15) e nel finale dilaga con tre ace consecutivi di Isabelle Haak pareggiando i conti (25-16).

    3° SET – Scandicci riparte con Herbots nel sestetto, ma l’Imoco prende subito il largo sfruttando gli errori di Nwakalor (2-0) e Ognjenovic (4-1) e Barbolini ferma tutto; al rientro però arrivano anche l’ace di Fahr e l’attacco in rete di Antropova per il 6-1. L’opposta prova a riscattarsi riducendo il gap (7-4) e poi fa il resto con un altro turno di battuta a tutto fuoco, che riporta Scandicci sull’11-10 e convince Santarelli al time out. La rimonta della Savino Del Bene si completa con un servizio maligno di Zhu ben sfruttato da Nwakalor (12-12). Wolosz riporta avanti Conegliano con il muro su Antropova (15-13), che risponde subito per la nuova parità; altro break firmato Haak (17-15) e altro pareggio di Zhu (19-19). Scandicci passa anche avanti con Antropova (20-21), ed è Carol a risolvere uno scambio assai complicato con il punto del 22-24. Santarelli chiama il time out ma l’ultimo pallone di Antropova, deviato dal muro e dal net, sorprende Wolosz per il nuovo 22-25.

    Foto Rubin/LVF

    4° SET – Partenza nel segno di Herbots, che sigla tre punti per il 3-4. Plummer sbaglia in attacco e poi si fa murare da Carol, portando il punteggio sul 4-7 e spingendo Santarelli al time out; Antropova (5-8) e Zhu (6-9) tengono però avanti le ospiti. Si scatena ancora Herbots, con un attacco per il 7-11 e altri due consecutivi per l’8-13: nuovo time out per Conegliano. Robinson accorcia le distanze (10-13), Santarelli prova il doppio cambio con Bugg e Lanier e l’Imoco si riporta sotto sul 12-14; ora è Barbolini a fermare il gioco. Al rientro una rocambolesca difesa di Bugg vale il meno 1, ma la Savino Del Bene torna subito avanti con l’ace di Ognjenovic e l’attacco di Antropova (13-17). Accorciano di nuovo le distanze Lanier, Plummer e Haak (17-18) e Barbolini deve richiamare le sue, ma non può evitare l’attacco vincente di Haak che completa la rimonta. Arrivano anche i muri di Fahr e Haak a far scappare l’Imoco (20-18) per un break complessivo di 6-0. Scandicci non demorde e pareggia con il “solito” ace di Antropova (21-21). Si va di nuovo in volata: Diop, appena entrata, indovina il servizio vincente del 22-23, ma sbaglia la battuta successiva. Herbots conquista il match point per la Savino Del Bene, Haak da seconda linea lo annulla (24-24). Ai vantaggi decidono Lubian e Wolosz con due muri che portano la sfida al tie break (26-24).

    Foto Rubin/LVF

    5° SET – Subito avanti Conegliano con Plummer e Robinson (2-0), vantaggio annullato dall’ace di Zhu (3-3) ma subito ripristinato da Haak e Lubian (5-3). Il muro vincente di Plummer su Carol (7-4) costringe Barbolini a chiamare time out, ma anche Wolosz ferma Herbots mandando l’Imoco sull’8-4 al cambio di campo. Antropova riesce ad accorciare le distanze con il muro su Plummer (9-7), ma Fahr restituisce il favore murando Zhu (11-7) ed è ancora time out. Altro errore di Antropova per il 13-8, ma la stessa opposta tiene vivo il match con un altro gran turno di battuta: servizio vincente ed errore di Haak (13-11). Santarelli ferma tutto, ma al rientro anche Robinson manda out per il meno 1 e il coach gialloblu deve giocarsi anche il secondo time out. Stavolta Antropova sbaglia la battuta e ci sono due match point per Conegliano: ancora la numero 17 annulla il primo e sul secondo finisce out l’attacco di Haak (14-14). Il servizio di Diop regala a Washington la free ball del vantaggio, ma la battuta successiva è fuori (15-15). Altra occasione per Washington e questa volta Herbots la sfrutta: 15-17 e 1-0 per la Savino Del Bene.

    Prosecco DOC Imoco Conegliano-Savino Del Bene Scandicci 2-3 (22-25, 25-16, 22-25, 26-24, 15-17)Prosecco DOC Imoco Conegliano: Lubian 13, Wolosz 5, Plummer 15, Fahr 8, Haak 34, Robinson-cook 12, De Gennaro (L), Lanier 1, Bardaro, Gennari, Bugg. Non entrate: Squarcini, Piani (L), De Kruijf. All. Santarelli.Savino Del Bene Scandicci: Da Silva 4, Antropova 31, Zhu 16, Nwakalor 5, Ognjenovic 3, Herbots 14, Parrocchiale (L), Washington 6, Diop 1, Ruddins 1, Alberti. Non entrate: Giacomello, Armini (L), Nowakowska. All. Barbolini. Arbitri: Pozzato, Zavater. Note: Spettatori: 5031, Durata set: 26′, 24′, 29′, 29′, 23′; Tot: 131′. Conegliano: battute vincenti 8, battute sbagliate 13, attacco 50%, ricezione 58%-34%, muri 14, errori 26. Scandicci: battute vincenti 9, battute sbagliate 11, attacco 46%, ricezione 52%-34%, muri 7, errori 22. LEGGI TUTTO

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    Scandicci sogna lo scudetto. Nwakalor: “Vogliamo spodestare Conegliano”

    Cinquanta anni dopo la conquista del suo primo tricolore arriva per la Savino del Bene Scandicci lo storico traguardo di una finale scudetto: mercoledì (ore 20.30) le ragazze di coach Barbolini affronteranno Conegliano nella prima sfida al meglio delle cinque gare.

    Dopo aver buttato fuori Milano, vincitrice dei precedenti scontri stagionali, le ragazze di Scandicci sono cariche: “Ci siamo preparate benissimo e, in più, avevamo l’amaro in bocca per le tre sconfitte tra campionato e Coppa Italia – commenta Linda Nwakalor – . Arrivare in finale rifilando un doppio 3-­0 a una squadra come Milano è molto importante: noi avevamo fiducia in noi stesse, ma ora sentiamo che è aumentata anche quella dei nostri tifosi”.

    “Abbiamo dimostrato di poter lottare per lo scudetto – assicura – . Non dipenderà solo da fattori tecnico­-tattici, c’è anche una componente emotiva che dobbiamo cavalcare: la voglia di spodestarle. Loro sono fortissime, hanno giocatrici di altissimo livello in tutti i fondamentali. Per noi, però, la finale non rappresenta un traguardo raggiunto. E abbiamo modo e tempo per migliorare ancora”.

    “Un consiglio per le mie compagne? Giocare al top. E sperare che Conegliano non sia perfetta”.

    Se il percorso della Savino del Bene, negli ultimi tre anni, è stato in crescendo (vittoria di Challenge Cup nel 2022, Coppa Cev nel 2023, ritorno in Champions ed ora la finale scudetto), molto lo si deve alla continuità tecnica. Ne è certo il Direttore Generale Francesco Paoletti: “Questo è il quarto anno con Barbolini. Arrivò nel periodo della pandemia con tutti i problemi che ci furono. Massimo e stato bravo a gestire la squadra. Un passo alla volta abbiamo ottenuto le coppe, quest’anno abbiamo chiuso la stagione da secondi ottenendo di nuovo il pass per la prossima Champions, abbiamo disputato la final four di Coppa Italia e, per la prima volta, siamo in finale tricolore. C’è stato un miglioramento ogni anno“.

    “Nocentini? Sosteneva che la finale scudetto fosse stregata per la Savino. È un sogno che si realizza ed un segnale tangibile della bontà del percorso intrapreso”.

    (fonte: Corriere Fiorentino, La Repubblica Firenze) LEGGI TUTTO

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    Kate Antropova: “Io ed Egonu siamo diverse. In nazionale? Farei anche il libero…”

    Inutile girarci intorno: a leggere le migliaia di commenti che affollano i social network e non solo, in tantissimi hanno visto nel confronto di semifinale Play Off tra Scandicci e Milano una sfida diretta tra Ekaterina Antropova e Paola Egonu. E parecchi hanno voluto leggere nella netta vittoria della Savino Del Bene in Gara 2 – sotto gli occhi del CT Velasco – una sorta di “passaggio di consegne” tra le due opposte anche in chiave azzurra. Una personalizzazione che fa decisamente storcere il naso a chi conosce bene il volley, ma che quasi certamente sarà il fulcro del dibattito tra gli appassionati italiani nei mesi di attività della nazionale.

    Tanto vale, allora, sentire direttamente l’interessata, come ha fatto Pierfrancesco Catucci per il Corriere della Sera. E Kate, nonostante un titolo “malandrino” che tradisce in parte il suo pensiero, spegne subito gli ardori della polemica: “Non capisco questo confronto, siamo diverse. Io divido gli opposti in due categorie: in una ci sono Paola e Vargas, dotate di un talento naturale incredibile. Nell’altra ci metto Boskovic e Haak, che hanno raggiunto quel livello col lavoro. Non so chi sia più forte, ma se Paola salta due metri e attacca una diagonale strettissima, bisogna solo applaudire. Io posso fare altro, faccio parte della categoria di chi deve osservare, provare, riprovare e continuare a lavorare“.

    “Il nostro è uno sport di squadra e le rivalità personali lasciano il tempo che trovano. La sfida Kate contro Paola non fa vincere le partite” ribadisce Antropova, tanto per chiarire il messaggio. E sul fatto che non ci sia amicizia con Paola (come appare normale tra due ragazze separate da 5 anni di età, che non si sono praticamente mai incrociate) l’opposta di Scandicci non può che aggiungere: “Non è necessario essere amiche in una squadra. L’importante è lavorare per il bene comune“.

    La questione su cui, invece, la 21enne azzurra (cittadina italiana dallo scorso anno) lascia tutte le porte aperte è quella del possibile cambio di ruolo per dare vita a un modulo “Turchia-style”, con Egonu opposta e la bomber della Savino Del Bene in posto 4. Una suggestione che né il vecchio CT Davide Mazzanti né il suo successore Julio Velasco hanno voluto prendere in considerazione, ma che Antropova non esclude: “A Scandicci preferisco non cambiare ruolo, mi sento più formata – dice alla Gazzetta dello Sport – mentre in nazionale sono pronta a fare tutto. Se c’è qualcuno che ha voglia di allenarmi in un fondamentale come la ricezione, in cui non ho esperienza, io ci sono. Per l’Italia farei anche il libero“.

    (fonte: Corriere dello Sport, Gazzetta dello Sport) LEGGI TUTTO

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    Scandicci scrive la storia e vola in finale eliminando Milano

    La Savino Del Bene Scandicci scrive una nuova pagina di storia della pallavolo italiana all’Allianz Cloud: con la vittoria per 3-0 sul campo dell’Allianz Vero Volley Milano la squadra toscana, dopo anni di rincorse infruttuose, vola per la prima volta nella sua storia in Finale Scudetto, dove attenderà la vincente tra Conegliano e Novara. Un successo ampiamente meritato quello della formazione di Massimo Barbolini, che in due partite non ha concesso neppure un set a Egonu e compagne, anche se sono evidenti le colpe delle padrone di casa, che anche stasera – come e più che in Gara 1 – hanno fatto di tutto per prestare il fianco alle avversarie rafforzandone le sicurezze.

    Emblematico il terzo set, in cui Milano sembrava pronta a riaprire la gara (19-15) prima di subire un tremendo parziale di 0-8 sul servizio di Diop; anche nel primo set sono parecchi i rimpianti per l’Allianz Vero Volley, che conduceva 12-7, mentre il secondo è stato dominato da Scandicci dall’inizio alla fine. Incisiva in battuta e strepitosa a muro con 12 block vincenti, 7 di una Carol tornata ai livelli della nazionale, la squadra toscana si è poi affidata a un’ispiratissima Maja Ognjenovic, che ha distribuito alla perfezione tra le sue attaccanti (25 palloni a testa per Antropova e Zhu, 24 per Herbots) nonostante una ricezione tutt’altro che impeccabile.

    Tra le ospiti, Zhu Ting ha confermato il suo ottimo momento di forma con una prova di grande continuità (15 punti con il 52% in attacco); solida e attenta anche Ekaterina Antropova, top scorer con 18 punti, il 56% di efficacia, 2 muri e 2 ace. Numeri analoghi a quelli di Egonu, che però li “condisce” con 5 errori e 3 murate subite; l’opposta è però l’ultimo dei problemi di Milano, che non riesce a ottenere praticamente nulla dai suoi posti 4, alternando senza costrutto Cazaute, Bajema (ennesima bocciatura per la schiacciatrice USA) e Daalderop. Si salva solo Raphaela Folie (10 punti con 4 muri), ma questa squadra dovrà lavorare davvero tanto per farsi trovare pronta alla finale di Champions League del 5 maggio: il tempo, di certo, non manca.

    Foto Rubin/LVF

    I SESTETTI – Entrambi gli allenatori confermano le scelte di Gara 1: Gaspari (che non ha a disposizione Malual) schiera Orro in palleggio, Egonu opposta, Folie ed Heyrman al centro, Sylla e Cazaute schiacciatrici e Castillo libero. Barbolini risponde con Ognjenovic in regia, Antropova opposta, Carol e Nwakalor centrali, Zhu e Herbots in posto 4, Parrocchiale libero. In tribuna anche Julio Velasco con le giocatrici della nazionale che hanno iniziato gli allenamenti al Centro Pavesi.

    1° SET – Partenza a razzo di Milano, che scappa sul 3-0 e poi sul 5-1 con tre punti di Egonu, spingendo immediatamente Barbolini al time out. Antropova entra in partita e accorcia le distanze (6-4), ma Carol manda out il pallone del 10-6 e Sylla con un gran muro sull’opposta firma anche il 12-7. Ancora Antropova suona la carica con un ace ed Egonu sbaglia per il 12-10: time out Milano. Zhu indovina un altro servizio vincente (13-12) e la rincorsa toscana si completa con il muro di Carol su Cazaute (14-14). Egonu regala subito il nuovo break a Milano per il 16-14, ma di nuovo Carol pareggia e sorpassa con due muri vincenti (16-17). Al rientro dal time out arrivano il terzo block consecutivo della brasiliana e l’errore di Egonu che portano Scandicci sul 16-19. Dentro Bajema per Cazaute, ma Antropova mette giù anche il più 4; entra anche Rettke al posto di Heyrman. Herbots mette a segno il 17-22, Carol ferma l’ennesimo muro (18-23); Zhu si procura 5 set point, Milano ne annulla tre ma al quarto chiude ancora la cinese (22-25).

    2° SET – Milano conferma Bajema e Rettke nel sestetto, ma la schiacciatrice viene subito murata da Nwakalor (1-2). Errore di Egonu per il 3-5 e Gaspari chiama time out; al rientro però arriva anche l’ace di Zhu su Bajema, che viene sostituita da Daalderop. Folie accorcia le distanze con il muro del 6-7, ma uno svarione di Orro rimanda avanti Scandicci (8-11). Nuovo block vincente di Rettke (10-11) e nuovo allungo ospite con Antropova per il 10-13: Gaspari si gioca anche il secondo time out. La Savino Del Bene però mantiene il vantaggio (11-14), allunga ancora con una Zhu da applausi (13-17) e poi vola sul 16-21 con l’ace di Antropova. Herbots sbaglia per il 20-23 e Barbolini richiama le sue: al rientro Milano accorcia ulteriormente con l’errore di Antropova (21-23), ma Rettke pesta la linea in battuta regalando tre set point a Scandicci. Sbaglia Antropova sul primo, il secondo lo trasforma Zhu ed è ancora 22-25.

    3° SET – Torna in campo Cazaute, che realizza subito l’ace del 2-0. Milano vola sul 4-1 con l’errore di Nwakalor e i muri di Folie ed Egonu valgono il 7-3 che convince Barbolini al time out. Al rientro va a segno anche Egonu per il più 5, confermato da Rettke a muro (10-5); Scandicci però si fa viva con i muri di Carol e Antropova (10-8) e Gaspari ferma subito le sue. Altro block vincente di Antropova per il meno 1 (11-10), rientra Daalderop per Cazaute. Milano difende il vantaggio e allunga sul 14-11 (errore di Nwakalor), ma Zhu riporta sotto le sue sul 14-13. Due servizi molto incisivi di Orro portano il punteggio sul 17-13 e spingono Barbolini al secondo time out. La Savino Del Bene non si arrende e risale dal 19-15 al 19-18 con il muro di Carol e l’ace di Diop: Gaspari ferma il gioco, ma al rientro l’opposta firma altri due servizi vincenti per il sorpasso (19-20). Le difficoltà di Milano continuano: attacco vincente di Antropova, errore di Egonu e nuovo ace di Diop per un parziale che arriva addirittura allo 0-8 (19-23). Antropova si procura 4 match point: il primo lo annulla Egonu, ma è di Carol il punto che manda Scandicci per la prima volta in finale (21-25).

    Allianz Vero Volley Milano-Savino Del Bene Scandicci 0-3 (22-25, 22-25, 21-25)Allianz Vero Volley Milano: Cazaute 2, Malual (L) ne, Heyrman 2, Folie 10, Orro 3, Prandi ne, Pusic, Rettke 7, Bajema, Sylla 7, Egonu 18, Daalderop 1, Candi ne, Castillo (L). All. Gaspari.Savino Del Bene Scandicci: Alberti ne, Herbots 9, Zhu 15, Ruddins ne, Di Iulio, Ognjenovic 2, Parrocchiale (L), Armini (L) ne, Nwakalor 3, Washington ne, Carol 9, Antropova 18, Diop 5, Nowakowska ne. All. Barbolini.Arbitri: Puecher e Saltalippi.Note: Spettatori 4550. Milano: battute vincenti 2, battute sbagliate 7, attacco 48%, ricezione 53%-34%, muri 8, errori 14. Scandicci: battute vincenti 8, battute sbagliate 7, attacco 46%, ricezione 43%-28%, muri 12, errori 15. LEGGI TUTTO

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    Cina: Zhu Ting annuncia il ritorno in nazionale

    A quasi 3 anni dall’ultima presenza, durante le Olimpiadi di Tokyo, Zhu Ting vestirà di nuovo la maglia della Cina. La giocatrice della Savino Del Bene Scandicci lo ha annunciato oggi sul social network Weib, spiegando che tornerà in nazionale durante la prossima VNL con l’obiettivo di raggiungere la qualificazione a Parigi 2024 (la Cina è sesta nel ranking FIVB e al momento sarebbe qualificata come miglior rappresentante dell’Asia).

    Nel suo post la 29enne schiacciatrice, campionessa olimpica a Rio 2016, confessa anche di aver pensato al ritiro: “Il mio fisico ha vissuto un periodo di affaticamento, il mio rendimento è peggiorato e non riuscivo nemmeno a far fronte agli impegni quotidiani. Inoltre, dalle Olimpiadi di Tokyo a oggi, gli attacchi su Internet contro di me non si sono mai fermati: ho perso interesse per la pallavolo e sono stata vicina a chiudere la carriera. Quando hanno saputo delle mie intenzioni tutte le autorità sportive cinesi mi hanno chiesto di ripensarci, e anche Lang Ping mi ha più volte incoraggiato a tornare in nazionale e continuare a difendere il mio paese“.

    “Alla fine – spiega Zhu – ho rinunciato all’idea del ritiro, ho lavorato sulla preparazione fisica e le mie prestazioni sono migliorate. Questo mi ha dato fiducia e gradualmente sono uscita dal periodo difficile. Ora sento di essere pronta fisicamente e mentalmente a tornare in nazionale, e vorrei ringraziare tutti coloro che si sono preoccupati per me e che mi hanno aiutato. Lavorerò duro per le ultime partite dei Play Off, poi cercherò di recuperare al più presto la forma fisica per dedicarmi agli allenamenti e alle gare con la nazionale, e lavorare sodo con la squadra con l’obiettivo della qualificazione alle Olimpiadi“.

    (fonte: Weibo) LEGGI TUTTO

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    Barbolini: “Prima vittoria contro Milano quest’anno? I Play Off sono questi, tutto può cambiare”

    Dopo tre confronti terminati con una sconfitta, la Savino Del Bene Volley riesce a vincere il primo confronto stagionale contro l’Allianz Vero Volley Milano e lo fa nella Gara-1 delle Semifinali Scudetto.

    “I play off sono questi, si gioca ogni tre giorni e può cambiare tutto – afferma Massimo Barbolini a fine gara – , penso che le ragazze siano state molto brave perché nel primo e nel secondo set eravamo sotto e loro si sono messe lì ed hanno giocato punto a punto, sapendo poi accettare di essere recuperate anche nel terzo”.

    “Abbiamo commesso pochi errori ed adesso siamo 1-0, ma ricordiamoci che anche lo scorso anno avevamo vinto Gara-1 e poi la finale l’abbiamo guardata. Questo anno dovremo essere più brave e provare chiudere subito a Milano, ma dobbiamo sapere che la serie è lunga e ogni set è lungo e tirato. Le piccole cose possono fare la differenza, oggi siamo stati più bravi noi, però poco cambia nella valutazione dell’avversario, che sicuramente è una delle migliori squadre al mondo.”

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO