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    F1, Hamilton: “Monaco come le montagne russe”

    ROMA – Lewis Hamilton arriva a Montecarlo da leader della classifica piloti di Formula 1, con 14 punti di vantaggio su Max Verstappen. Il duello tra i due potrebbe riproporsi nel Gran Premio di Monaco, quinto appuntamento stagionale, e proprio di questo ha parlato il britannico della Mercedes in conferenza stampa, rispondendo così alla domanda su un possibile incidente in pista: “Finora abbiamo evitato incidenti. Ma ci sono altre 19 gare da disputare: magari ci scontreremo e ci toccheremo, può succedere, ma spero di no. Ci rispettiamo a vicenda, devo dire. Se penso che Max tirerà fuori il meglio di sé? Non lo so, ogni anno vogliamo rendere al massimo. Non c’è mai un momento in cui pensi di prendertela comoda qui. Le cose non vanno sempre come previsto, ma quest’anno è iniziato come volevo. Max ha ancora molto da dimostrare, io forse un po’ meno. Quest’anno è una maratona, non uno sprint. Continuerò a lavorare nel modo in cui ho fatto finora, e poi vedremo”.
    L’importanza delle qualifiche
    Nel weekend a Montecarlo sarà sabato il giorno fondamentale. Conquistare la pole position vorrebbe dire prendersi una bella fetta della vittoria già prima del semaforo verde, e Hamilton lo sa bene: “Come tutti sanno, è solo una questione di qualifiche qui – ha affermato il campione della Mercedes -. Ma è un posto fantastico, soprattutto dopo aver mancato questa gara per un anno. È come un giro sulle montagne russe” LEGGI TUTTO

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    F1 Monaco, Hamilton: “Verstappen? Spero di evitare incidenti tra noi”

    ROMA – “Finora abbiamo evitato incidenti. Ma ci sono altre 19 gare da disputare: magari ci scontreremo e ci toccheremo, può succedere, ma spero di no. Ci rispettiamo a vicenda, devo dire”. Lewis Hamilton ha parlato in conferenza stampa alla vigilia del Gran Premio di Monaco, quinto appuntamento del Mondiale 2021 di Formula 1. Il pilota britannico ha commentato la sfida con Max Verstappen per il titolo, che si combatte gara dopo gara su ogni circuito, con il rischio anche di qualche scontro in pista. “Se penso che Max tirerà fuori il meglio di sé? Non lo so, ogni anno vogliamo rendere al massimo – ha aggiunto il britannico -. Non c’è mai un momento in cui pensi di prendertela comoda qui. Le cose non vanno sempre come previsto, ma quest’anno è iniziato come volevo. Max ha ancora molto da dimostrare, io forse un po’ meno. Quest’anno è una maratona, non uno sprint. Continuerò a lavorare nel modo in cui ho fatto finora, e poi vedremo”.
    Sul Gran Premio
    Nel weekend a Montecarlo sarà sabato il giorno fondamentale. Conquistare la pole position vorrebbe dire prendersi una bella fetta della vittoria già prima del semaforo verde, e Hamilton lo sa bene: “Come tutti sanno, è solo una questione di qualifiche qui – ha affermato il campione della Mercedes -. Ma è un posto fantastico, soprattutto dopo aver mancato questa gara per un anno. È come un giro sulle montagne russe” LEGGI TUTTO

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    F1, Gp Monaco: per Hamilton ancora lontane le sei vittorie di Senna

    ROMA – Il quinto appuntamento stagionale della Formula 1 vede i piloti volare nel a Montecarlo, dove nel prossimo weekend si svolgerà il Gran Premio di Monaco, una delle tappe più caratteristiche del calendario, con uno scenario da paura e un circuito cittadino diverso da ogni altra pista. E’ Lewis Hamilton il leader della classifica piloti dopo quattro gare, con un vantaggio di 14 punti su Max Verstappen. Il britannico è anche il pilota in attività con più successi nel principato, 3 co contro i due di Fernando Alonso e Sebastian Vettel. La distanza tra il campione della Mercedes e Ayrton Senna, detentore di ben sei successi a Monaco, è ancora ampia. Con un successo domenica prossima, però, Hamilton potrebbe avvicinarsi ulteriormente al pilota brasiliano, andando a -2.
    Mai un podio per Verstappen
    Per quanto riguarda le pole position, anche in questo caso la classifica all time è comandata da Senna, il migliore in qualifica in ben cinque occasioni, mentre Hamilton è fermo a 2 assieme a Ricciardo, Alonso e Raikkonen. Interessante, invece, un dato che riguarda Max Verstappen: l’olandese non è mai andato a podio nel Gp di Monaco, anche se quest’anno un piazzamento nelle prime tre posizioni appare quasi scontato, visti i risultati ottenuti fin qui e il distacco dagli avversari. LEGGI TUTTO

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    F1, Gp Monaco: Hamilton punta ad avvicinare Senna

    ROMA – La tappa a Montecarlo è senza dubbio una delle più iconiche e caratteristiche nel calendario della Formula 1. Il Gran Premio di Monaco, unico nel suo genere per la conformazione del circuito cittadino e per lo scenario in cui si svolge, arriva come quinto appuntamento stagionale. E’ Lewis Hamilton il leader della classifica piloti dopo quattro gare, con un vantaggio di 14 punti su Max Verstappen. Il britannico è anche il pilota in attività con più successi nel principato, 3 co contro i due di Fernando Alonso e Sebastian Vettel. La distanza tra il campione della Mercedes e Ayrton Senna, detentore di ben sei successi a Monaco, è ancora ampia. Con un successo domenica prossima, però, Hamilton potrebbe avvicinarsi ulteriormente al pilota brasiliano, andando a -2.
    Verstappen mai a podio
    Per quanto riguarda le pole position, anche in questo caso la classifica all time è comandata da Senna, il migliore in qualifica in ben cinque occasioni, mentre Hamilton è fermo a 2 assieme a Ricciardo, Alonso e Raikkonen. Interessante, invece, un dato che riguarda Max Verstappen: l’olandese non è mai andato a podio nel Gp di Monaco, anche se quest’anno un piazzamento nelle prime tre posizioni appare quasi scontato, visti i risultati ottenuti fin qui e il distacco dagli avversari. LEGGI TUTTO

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    F1, Sainz: “La pressione non c'è solo in Ferrari”

    ROMA – Carlos Sainz, in occasione del Gran Premio di Spagna di Formula 1, ha parlato in una lunga intervista organizzata della Ferrari, in cui si è dilungato nel raccontare anche le sue più grandi passioni fuori dal circuito, come il golf e gli hamburger, per poi analizzare vari aspetti della vita di un pilota: “Ogni pilota di Formula 1 ha molta pressione addosso, non solo chi guida per la Ferrari – ha detto lo spagnolo, arrivato al Cavallino nello scorso inverno -. Il fattore chiave non è quanta pressione c’è, ma come la si gestisce”. Poi qualche parola sul padre, pilota come lui e prima fonte di ispirazione sia nel campo delle corse che nella vita in generale: “Mio padre è stato un grande sostegno nel corso di tutta la mia carriera e da lui ho imparato molte cose, come l’attenzione al dettaglio che ho ritrovato in me fin da bambino. Da lui ho anche imparato che non si ottiene nulla rimuginando troppo su un esito negativo o rilassandosi e festeggiando troppo per un buon risultato. In entrambe le situazioni devi analizzare attentamente quello che è accaduto, imparare, migliorare, ricominciare da zero e poi guardare avanti alla prossima sfida”.
    Vettel un punto di riferimento
    Tra i colleghi, invece, è risaputo come uno dei modelli più importanti sia stato per lui Sebastian Vettel, alla Red Bull quando un giovanissimo Sainz era nell’accademia del team di Milton Keynes: “Conosco Seb da molti anni e nella mia carriera lui è stato sempre un punto di riferimento per me. Trascorrevo ore infinite al simulatore in Red Bull Racing mentre lui stava vincendo il Mondiale e ho imparato molto dal suo modo di fare, sia sulla pista che fuori. Lui è decisamente uno dei migliori piloti nella storia di questo sport e lo considererò sempre un modello da seguire per svariati aspetti”. LEGGI TUTTO

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    F1, Sainz: “Ho imparato molto da mio padre”

    ROMA – “Ogni pilota di Formula 1 ha molta pressione addosso, non solo chi guida per la Ferrari. Il fattore chiave non è quanta pressione c’è, ma come la si gestisce”. Carlos Sainz ha le idee chiare, e in un’intervista organizzata dalla Ferrari ha raccontato dei vari lati di una vita da pilota di Formula 1. Il pilota spagnolo, passato al Cavallino in questa stagione, si è mostrato anche nella veste di persona fuori dal circuito, tra la passione per gli hamburger e quella per il golf, ma ha anche raccontato quanto suo padre sia stato importante nella sua crescita come uomo e pilota: “Mio padre è stato un grande sostegno nel corso di tutta la mia carriera e da lui ho imparato molte cose, come l’attenzione al dettaglio che ho ritrovato in me fin da bambino – ha spiegato -. Da lui ho anche imparato che non si ottiene nulla rimuginando troppo su un esito negativo o rilassandosi e festeggiando troppo per un buon risultato. In entrambe le situazioni devi analizzare attentamente quello che è accaduto, imparare, migliorare, ricominciare da zero e poi guardare avanti alla prossima sfida”.
    Vettel come ispirazione
    Tra i colleghi, invece, è risaputo come uno dei modelli più importanti sia stato per lui Sebastian Vettel, alla Red Bull quando un giovanissimo Sainz era nell’accademia del team di Milton Keynes: “Conosco Seb da molti anni e nella mia carriera lui è stato sempre un punto di riferimento per me. Trascorrevo ore infinite al simulatore in Red Bull Racing mentre lui stava vincendo il Mondiale e ho imparato molto dal suo modo di fare, sia sulla pista che fuori. Lui è decisamente uno dei migliori piloti nella storia di questo sport e lo considererò sempre un modello da seguire per svariati aspetti”. LEGGI TUTTO