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    Federer resta il tennista con maggiori guadagni, nonostante si sia ritirato

    Roger Federer, il “Paperone” dei tennisti

    Roger Federer resta il tennista più pagato al mondo nonostante abbia appeso la racchetta al fatidico chiodo lo scorso settembre in occasione della Laver Cup. Lo certifica la rivista Forbes, che come ogni anno stila la lista degli sportivi con maggiori introiti.
    Il 20 volte vincitore di tornei del Grande Slam e recordman di successi a Wimbledon, per Forbes nel 2023 si piazza al nono posto tra gli sportivi più pagati al mondo con 95,1 milioni di dollari, addirittura in aumento rispetto ai 90,7 milioni guadagnati l’anno precedente. Fatto questo abbastanza clamoroso visto che la carriera sportiva dello svizzero già nel 2022 era di fatto terminata, ma i suoi contratti di sponsorizzazione con marchi come Uniqlo, Rolex, Credit Suisse, Mercedes-Benz e Switzerland Tourism per citarne solo alcuni, continuano e generano grandi profitti.
    Questa la top10 di Forbes:
    1. Cristiano Ronaldo: $136 milioni2. Lionel Messi: $1303. Kylian Mbappe: $1204. LeBron James: $1195. Canelo Alvarez: $1106. Dustin Johnson: $1077. Phil Mickelson: $1068. Stephen Curry: $1009. Roger Federer: $95 10. Kevin Durant: $89
    Il 99% dei guadagni di quest’anno (Forbes conteggia da aprile all’aprile successivo) viene da sponsorizzazioni, dato che Roger ha giocato solo una partita: il doppio insieme a Nadal (compagni del Team Europe in Laver Cup) lo scorso settembre, dove ha ricevuto un assegno di $ 125.000.
    Federer è stato nella top10 degli sportivi con maggiori guadagni ininterrottamente per quasi 20 anni, con il suo miglior risultato economico segnato nel 2020, quando ha intascato ben 106,3 milioni di dollari, cifra più alta mai toccata da un tennista, praticamente più del doppio di ogni suo collega in quella stagione (quell’anno fu il più pagato in assoluto tra gli sportivi al mondo).
    Questi compensi enormi che continuano tutt’ora sono il frutto di una lunga e fortunata carriera, condotta con grandi risultati e soprattutto una classe, correttezza e stile senza uguali, che l’hanno elevato a tennista più amato e seguito (come dimostrano i premi ATP di giocatore preferito dai fan), icona che trascende il puro fatto sportivo e dura nel tempo. LEGGI TUTTO

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    Roger Federer e Serena Williams: due leggende del tennis brillano al MET Gala

    Roger Federer e Serena Williams nella foto – Foto Getty Images

    Il MET Gala di quest’anno è stato caratterizzato dalla presenza di alcune personalità sportive di primo piano, tra cui spiccano le stelle del tennis Roger Federer e Serena Williams. I due campioni, ora ritiratisi dalle competizioni, non hanno perso l’occasione di mostrare la loro eleganza e hanno colto l’opportunità di scattare una foto insieme, che il tennista svizzero ha condiviso sui suoi profili social.
    Questo momento rappresenta qualcosa di veramente speciale. In un’unica fotografia si sono infatti riuniti 176 titoli conquistati in singolare nel corso delle loro carriere (103 di Federer e 73 di Serena), oltre a 43 titoli del Grande Slam (20 vinti dal tennista elvetico e 23 dalla campionessa statunitense). Si tratta della perfetta rappresentazione di un’immagine di lusso!
    L’incontro tra queste due leggende del tennis al MET Gala ha suscitato grande interesse tra gli appassionati di sport e gli ammiratori di entrambi i campioni, che continuano a essere fonte d’ispirazione per le nuove generazioni di atleti. Anche se ormai ritiratisi, Roger Federer e Serena Williams dimostrano ancora una volta di essere icone indimenticabili e di grande stile nel mondo dello sport e oltre. LEGGI TUTTO

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    Roger Federer torna sui campi da tennis in modo diverso per condividere un momento unico con gli studenti

    Roger Federer nella foto – Foto Getty Images

    Roger Federer, una delle più grandi leggende del tennis, ha sorpreso tutti tornando sui campi da tennis, ma in un modo completamente diverso da quello a cui eravamo abituati. L’ex campione svizzero ha impugnato nuovamente la racchetta per condividere un momento unico e indimenticabile con gli studenti a New York.
    Il 23 settembre scorso, Federer aveva disputato il suo ultimo incontro nella Laver Cup, lasciando un vuoto nel cuore degli appassionati di tennis di tutto il mondo. Tuttavia, il campione non ha mai smesso di amare lo sport che gli ha regalato successi e soddisfazioni per anni, e ora mantiene la sua promessa di rimanere legato al tennis.
    Le piste newyorkesi hanno fatto da palcoscenico per un evento davvero speciale, in cui il talento di Federer è stato messo a disposizione di un gruppo di fortunati studenti. L’esperienza unica ha permesso ai giovani di imparare direttamente da una delle più grandi icone del tennis e di vivere un momento di grande emozione.La decisione di Federer di tornare sui campi da tennis per condividere la sua passione e il suo talento con i giovani è un chiaro segnale del suo impegno a rimanere legato allo sport che lo ha reso celebre in tutto il mondo. Un modo diverso, ma altrettanto significativo, di continuare a dare al tennis e ai suoi fan, anche dopo aver appeso la racchetta al chiodo. LEGGI TUTTO

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    Federer ha disegnato per Uniqlo una t-shirt per raccogliere fondi per la pace

    La t-shirt LOVE ideata da Roger

    Roger Federer ha ideato il logo di una t-shirt prodotta dal suo sponsor tecnico Uniqlo per raccogliere fondi per la pace con la campagna “Peace for all”. Lo rivela la stessa azienda giapponese, spiegando il progetto, attivo già da qualche mese.
    “È tempo di agire, in nome della pace nel mondo”, si legge sulla pagina web dell’iniziativa. “Personaggi importanti che condividono questa visione con UNIQLO si sono offerti volontari per disegnare magliette che incarnano i loro desideri di pace. Tutti i proventi saranno devoluti a organizzazioni internazionali che sostengono le vittime di violenza, discriminazione, conflitti armati e povertà. Il progetto PEACE FOR ALL è alimentato da ognuno di voi che indossa queste magliette. Il nostro desiderio è un mondo in cui tutte le persone possano sentirsi al sicuro nella loro vita quotidiana”.
    “Per oltre 25 anni sono stato molto fortunato ad esplorare il mondo gareggiando in uno sport che amo. Il tennis e la pace iniziano entrambi con “Love” e spero che anche questo semplice design possa ricordare a tutti quanto sia importante rispettarsi a vicenda”, scrive Roger promuovendo la maglietta da lui creata.

    Roger Federer × PEACE FOR ALL
    New PEACE FOR ALL T-shirts on sale today features new graphics designed by @rogerfederer✨Five of UNIQLO’s global ambassadors are also part of this project.
    Whose design do you like the most?Check out our website!
    — UNIQLO_Ambassadors (@UQAmbassadors) April 21, 2023

    Altri artisti e sportivi partecipano all’iniziativa. Tra questi anche Nei Nishikori, miglior tennista giapponese della storia, attualmente fermo per gravi problemi fisici. Nella maglietta da lui ideata si legge “Play for peace”. “Cosa posso fare? La prima cosa che mi viene in mente è di mettere tutto me stesso nel giocare a tennis e divertirmi. Voglio dare speranza a quante più persone possibile e incoraggiare i loro sogni, decidendo di giocare al meglio e ricordando sempre di divertirmi con il tennis. Spero che il mio tennis e il “PLAY” di tutti gli altri facciano sorridere più persone”, scrive Nishikori.
    Attualmente la raccolta fondi ha già superato i due milioni di euro. LEGGI TUTTO

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    Roger Federer esce dalla classifica mondiale

    Roger Federer nella foto – Foto Getty Images

    Roger Federer, che si appresta a festeggiare il suo 41° compleanno, è sparito questo lunedì dalla classifica ATP per la prima volta da quando è entrato nel ranking mondiale all’età di 16 anni nel 1997. Lo svizzero, il secondo tennista con il maggior numero di settimane in cima alla classifica mondiale nella storia del tennis, conservava ancora nel suo ranking i 600 punti riferiti al 50% della finale di Wimbledon 2019 che ora sono stati tolti e per questo motivo non è più classificato.
    Ovviamente Roger potrà giocare i tornei con il ranking protetto o le wild card che gli organizzatori vorranno dare al campione svizzero. LEGGI TUTTO

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    Sulle tracce dello svizzero Roger: Appare a Wimbledon

    Roger Federer nella foto

    Il torneo di Halle è più piatto e tedioso senza Roger Federer, vincitore per 10 volte su quell’ erba ‘battuta’, come la chiamava il poeta del tennis Gianni Clerici. Non basta neppure lo splendido rovescio del losannese Wawrinka per consolarmi! Che fare quindi quando sei in preda a una profonda nostalgia del tennista più grande e disinvoltamente elegante di tutti i tempi? Chiudere la Tv e partire per la Svizzera, alla ricerca di Roger!My Switzerland m’informa periodicamente delle sue mete più amate: andrò quindi per montagne e, se non lo troverò lì, mi spingerò fino a Basilea, la sua città. La posta in palio è altissima, e io non tornerò senza aver vinto!Per recuperare lo svantaggio iniziale, le mie racchette da neve dovranno essere ben accordate, perché sulle Alpi svizzere, a Verbier o attraverso il trenino a cremagliera da Montreux a Rochers de Naye, spingendomi al villaggio di Les Diablerets, e poi fino alle vertiginose vette del ghiacciaio Glacier 3000, potrei incontrare Roger!La neve svizzera mi accoglie, intrisa di un religioso silenzio come quello presente sui campi da tennis, e induce ad abbassare rispettosamente la voce. Ed ecco che, coronato dal candore accecante delle sue montagne, mi appare Roger a Wimbledon, con la sua misurata, regale eleganza dei movimenti. Nel silenzio risuona, assordante, il suo back vincente, seguito da un fragoroso applauso che scuote le montagne.
    Poi sparisce, lasciandomi in estasi, a contemplare quel paesaggio che ha in sé la sezione aurea. La divina proporzione aurea del paesaggio svizzero mi procura lo stesso incanto e stupore che provo nell’assistere a una partita di Roger Federer. La stessa Bellezza è insita nella natura svizzera e nella natura dello svizzero Roger!Dinanzi a quel mondo innevato mi convinco che esiste una perfezione nel paesaggio svizzero, visibile ad occhio nudo, percepibile attraverso il palpito della natura, assimilabile attraverso odori balsamici, balsami dell’anima, così come esiste una bellezza che esalta lo spirito nelle partite live di Federer. Quanto mi mancano quelli che David Foster Wallace chiamava “Momenti Federer”! La vista di quei colpi impossibili che mi facevano palpitare e rimanere con la bocca aperta e gli occhi strabuzzati con l’espressione incredula da “meravigliato” del presepe. Ma più dei colpi spettacolari del campione, manca dai campi la sua maestria nel prefigurare i colpi dell’avversario, i suoi gesti sobri ed essenziali, la flessuosità dei movimenti, la precisione del diritto, i suoi ace nel servizio vincente, il suo serve & volley in velocità a rete, il suo genio ineffabile insomma.Sono davvero stanca di seguire partite ove viene ostentata la potenza bruta e aggressiva, sono stanca degli eccessivi sudori gocciolanti degli atleti, dei tic volgari, degli sbilanciamenti e delle cadute, delle racchette sbattute a terra e fracassate, degli inviperiti sguardi in cagnesco prima della battuta, degli improperi all’indirizzo dell’avversario, del giudice e perfino della propria panchina, dei grugniti affannati ad ogni colpo: voglio la grazia regale di Roger, il suo autocontrollo, l’esclusiva classe del gentleman sportivo, la suprema raffinatezza del suo tocco magico!Federer ha assimilato, interiorizzato l’Armonica Bellezza della natura del suo Paese: lo ha fatto grazie ad uno spettacolare paesaggio che forma e conforma. L’ambiente educa l’uomo, che respira e palpita all’unisono con esso. L’equilibrio e la proverbiale precisione dei colpi di Federer sono il riflesso del suo intimo legame affettivo col paesaggio naturale, che è perfettamente armonico: la rappresentazione mentale che Roger Federer ha di se stesso rispecchia il modello del rapporto d’amore con madre Natura, sempre presente nei suoi occhi, fin dalla nascita.

    Un filo verde unisce infatti Madre Natura alla natura degli Svizzeri. Il patrimonio verde vegetale svizzero non viene tanto custodito e incrementato, quanto celebrato come in un culto. La Svizzera rappresenta un modello di emancipazione ecologica, radicata nella sua natura. Le strategie più innovative vengono ricercate nelle sue università, al fine di acclimatare in maniera equilibrata l’uomo all’ambiente: ne deriva un modus esistenziale che impedisce a uno svizzero di agire smodatamente, senza modus, ovvero misura. La popolazione svizzera esprime infatti un proprio equilibrio tra il sentire e il vivere: aspira a un mondo idealmente perfetto mentre cerca, instancabilmente ogni duro giorno, di rendere concretamente vivibile il mondo che ha attorno. Niente di più coerente. Niente di più “federeriano”. Niente di più distante dalla nostra società!La percezione del contrario, riferita alla nostra realtà, mi induce a riflessioni amare: come sono stanca della volgarità, della sconnessione e della confusione della nostra società! Sono stanca del degrado, degli scempi paesaggistici, dell’indecoroso spettacolo urbano che si offre ogni giorno ai miei occhi. La natura violata ci mostra il suo continuo strazio e non ne sentiamo il gemito e quel lamento che dal profondo della terra si alza a noi, perché nelle nostre sterili e tossiche città a misura di profitto abbiamo perso il contatto ‘naturale’ con la terra. Si gioca contro natura, si vive contro natura, assuefatti al brutto e alla sozzura. Viaggiare in Svizzera fa riscoprire quel legame, fa ritornare al rapporto salvifico con la Natura, da cui ci siamo sradicati. Distratti nella frenesia delle nostre città, abbiamo trascurato cosa significhi girovagare senza una particolare meta, immersi in un bagno di foresta; siamo incapaci di radicare i nostri piedi nel terreno come la Dafne di Ovidio, di commuoverci per il senso profondo di spiritualità che, paradossalmente, il contatto con la terra evoca in noi.Le foreste svizzere occupano più del 30% della superficie del Paese, e sono in costante crescita da oltre 150 anni grazie ad un’illuminata legge forestale varata a beneficio della collettività. La Suprema Armonia naturale non è infatti una fortunata contingenza, ma dipende dalla cura diligente e appassionata degli uomini, e quindi soggetta a turbamenti, disordine e caos; similmente il talento di Federer è frutto di una vita disciplinata, segnata da duri e continui allenamenti e sacrifici, e da una grande, infinita passione per il gioco del tennis, di cui è il rappresentante più degno e significativo.Continuo pertanto il mio viaggio in Svizzera per regalarmi il privilegio di respirare l’aria del Paradiso e per ritrovare con Federer nei campi da tennisquel Paradiso perduto.

    Come non basta una spaventosa tormenta di neve e un freddo estremo a dissipare l’Armonica Bellezza dalla natura svizzera, così non basta qualche sconfitta di Federer in seguito ai noti problemi alla gamba per cancellare il suo leggendario talento.Come Roger Federer, un altro intramontable campione della storia fu ferito alla gamba sinistra. Il 3 luglio 1866, sceso in campo contro gli austriaci durante la Terza guerra d’Indipendenza, a Monte Suello, il generale Giuseppe Garibaldi, già provato dalla ferita d’Aspromonte del 1862, rimase nuovamente ferito nel momento cruciale della battaglia e nelle sue Memorie scrive: “…ferito alla coscia sinistra fui obbligato di ritirarmi, lasciando il comando al colonnello Corte…” . Destino degli Eroi, quello di subire ferite nel corpo e nell’anima! Garibaldi si ritirò a Caprera, luogo dell’anima: immerso nella natura, coltivò i suoi ideali e non si arrese mai, neanche di fronte alle sconfitte.Ma qual è il luogo dell’anima di Roger, dove trovarlo? Dopo aver inutilmente perlustrato le sue montagne, mi dirigo verso le città da lui più amate, città sostenibili. La sostenibilità fa parte del DNA svizzero, così pure il biologico e la riciclabilità. Zurigo è tra le prime 10 città più sostenibili del mondo e Basilea, la città di Federer, è la città più green d’Europa, dove gli spazi verdi sono obbligatori perfino sui tetti piani delle case. Il 20 volte campione Slam, dopo oltre un anno di assenza, tornerà a giocare un match ufficiale nella sua Svizzera, precisamente dal 22 al 30 ottobre disputerà lo Swiss Indoors di Basilea, torneo di categoria ‘500’ già vinto 10 volte in passato, l’ultima volta nel 2019. E pertanto mi fermo qui , in attesa di incontrare Federer. Intanto sperimento la pacificazione profonda con l’essenza umana, che solleva un potente imperativo morale: tornare alla Natura, perdersi in essa per riconoscersi, ricostruire la nostra ‘casa’.Buon viaggio in Svizzera, buon ritorno a casa!Buon ritorno, Roger!

    Gisella Bellantone LEGGI TUTTO

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    Roger Federer tra il possibile rientro a Settembre e la vittoria di Nadal a Parigi: “È gigantesco”

    Roger Federer nella foto

    Roger Federer, assente da quasi un anno nel circuito, continua a recuperare da un’altra operazione al ginocchio, ancora senza però una data precisa per tornare alle competizioni.
    Quel che è certo è che l’ex numero uno del mondo punta a tornare alla Laver Cup, ma tutto dipenderà dall’evoluzione del recupero. “Si va avanti a poco a poco. Ho subito un’operazione alla fine di agosto e sapevamo che sarebbe stato così. La gente continua a chiedermi come vanno le cose. Posso dire che ci vorrà ancora un po’ di tempo per tornare. Devo solo essere paziente. Sto facendo progressi costanti. Vado in palestra cinque o sei volte alla settimana. L’obiettivo è essere pronti per la Laver Cup e per Basilea”, ha ammesso in una conversazione con SRF Sport.
    Nonostante le incertezze, i prossimi tempi porteranno notizie più concrete. “Nei prossimi mesi avrò molte più informazioni. Ogni tanto gioco con i bambini. Potrei fare molto di più, ma in questo momento siamo più concentrati sulla forma fisica, quindi non c’è sovraccarico. Il tennis deve ancora aspettare un po’. Giocherò molto quando sarà il momento”, ha aggiunto.
    “Non ho visto la finale del Roland Garros, ma ho guardato i quarti di finale (contro Djokovic) poco prima di andare a letto. Nel complesso, è incredibile ciò che Rafa ha fatto. Il record di Pete Sampras, che io ho battuto, era di 14 titoli del Grande Slam. E Nadal ne ha già 22. Rafa ha ora ben 14 titoli del Roland Garros. È incredibile quello che ha fatto. Ero felice per lui e per il fatto che avesse vinto di nuovo a Parigi. Bisogna congratularsi solo con lui per quello che ha fatto. Dopo la decima, undicesima volta, pensavo tra me e me: “Non può essere possibile”. Continua ad alzare l’asticella. È gigantesco”. LEGGI TUTTO

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    Roger Federer a Parigi per consegnare il trofeo del Roland Garros?

    La finale del Roland Garros tra Rafael Nadal e Casper Ruud potrebbe avere uno spettatore molto speciale sugli spalti. Roger Federer è a Parigi, secondo le notizie che circolano sui social network, supportate da una foto del giocatore svizzero accanto ad Arsène Wenger in un hotel della capitale francese.
    Queste informazioni bastano da sole a far parlare di sé, ma il punto è che le indiscrezioni che stanno emergendo intorno al tema lasciano tutto ancora più in sospeso. Da un lato, si parla di un invito a Federer a consegnare il trofeo al vincitore della finale di oggi del Roland Garros. Dall’altra, si dice che il quarantenne svizzero sia presente perché Nadal sta per annunciare la fine della sua carriera ma questa ipotesi è stata smentita prontamente dal suo staff definendola una Fake News. LEGGI TUTTO