Decimo Masters 1000, sauditi e Premier Tour: l’ATP comunica che nessun accordo è stato raggiunto
Una vista del complesso saudita di Riyadh
Con un approfondimento abbiamo analizzato le varie questioni sul tavolo che stanno animando il dibattito sul futuro della stagione tennistica: l’ipotesi del Premium Tour voluto dagli Slam (in particolare Tennis Australia), la volontà dei fondi sauditi (PIF) di entrare con sempre maggior forza nel tennis accaparrandosi il decimo Masters e WTA 1000, da creare nel prossimo futuro, l’intenzione di arrivare ad una maggiore integrazione tra i circuiti maschili e femminili, con la pressante richiesta da parte dei giocatori di avere una off-season più lunga (due mesi). Questi solo alcuni dei temi, importantissimi poiché comporterebbero grandi ripercussioni sulla gestione dello sport a livello globale.
Il 25 aprile è uscita una voce secondo la quale sarebbe arrivata la fumata bianca per la prima novità: l’ok di ATP e WTA alla creazione dal 2027 del decimo Masters 1000, in Arabia Saudita nella prima settimana dell’anno, con la conseguente sconfitta di Craig Tiley di Tennis Australia e di fatto l’accantonamento del progetto del Premier Tour guidato dagli Slam. Infatti non avrebbe senso la creazione di un nuovo mille qualora si arrivasse a una totale rivoluzione dell’annata con un nuovo super tour guidato dagli Slam. L’ATP attraverso una nota ufficiale ha seccamente smentito quest’indiscrezione.
We are aware of reports in the media claiming that a decision has been reached concerning a 10th ATP Masters 1000 tournament. We would like to clarify that these reports are inaccurate. No decisions have been made and any updates will be communicated at the appropriate time.
— ATP Tour (@atptour) April 25, 2024
“Siamo a conoscenza di notizie apparse sui media secondo le quali sarebbe stata presa una decisione riguardo al decimo torneo ATP Masters 1000. Vorremmo chiarire che questa notizia non è vera. Non è stata presa alcuna decisione ed eventuali aggiornamenti verranno comunicati al momento opportuno” si legge nella nota.
Continueremo a seguire la vicenda, che per la sua enorme complessità e importanza ha bisogno di tempi molto lunghi prima di arrivare a una sua definizione.
Marco Mazzoni LEGGI TUTTO