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    MotoGp, Suppo “congela” rinnovi di Mir e Rins: “A volte meglio aspettare”

    ROMA – La Suzuki è data tra le moto più interessanti della stagione 2022 di MotoGp. Dopo un 2021 non brillante che ha fatto seguito al trionfo nella classifica piloti di Joan Mir, la casa giapponese è chiamata a dare una risposta importante. Quest’anno può contare anche su un team manager esperto come Livio Suppo, che è andato ad occupare un posto rimasto vacante dopo l’addio nel 2020 di Davide Brivio. La prima gara della nuova stagione in Qatar ha portato in dote il sesto posto di Mir e il settimo di Rins; a proposito del contratto dei due piloti, entrambi in scadenza a fine anno, Suppo ha commentato: “Quando hai due piloti così forti, una delle priorità è ovviamente tenerli a bordo. Ma anche se sono stato d’accordo con Casey Stoner a Jerez nel 2010, devo dire che a volte fa bene a tutte le persone coinvolte e allo sport se aspetti e vedi”.
    “Suzuki è un buon compromesso tra Ducati e Honda”
    Suppo ha fatto il suo ritorno nel paddock dopo essere stato project manager della Ducati e team principal dell’HRC: “Suzuki è come un compromesso tra Ducati e Honda. La squadra è giapponese ma ha molta attitudine italiana. È il mix perfetto di Italia e Giappone”, ha spiegato sulla sua nuova avventura. Ancora sulle differenze rispetto a qualche anno fa: “Molte persone nel paddock sono lì da molto tempo, in realtà non è cambiato molto. La differenza più grande è che non c’è più alcun dominio, ovviamente anche perché Marc Márquez non è sempre stato lì negli ultimi due anni”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Marquez: “La nuova moto mi impone di essere più pulito”

    ROMA – Marc Marquez lancia il pirmo segnale alla MotoGp. L’otto volte iridato è infatti secondo nelle prove libere 2 del Gran Premio del Qatar con la sua Honda. Un avvio decisamente positivo, questo di Marquez, in questo primo giorno a Losail e con il cronometro che recita 1:53.467, a soli 35 millesimi da Rins. “Sto provando una guida molto pulita. Con il mio vecchio stile – ha detto Marquez a “Sky Sport” – non ce la faccio e quindi voglio essere efficace così. È la nuova Honda a impormi questo nuovo stile di guida: quando provo ad andare più forte, rallento. Il passo delle due Suzuki e Quartararo è sempre meglio del nostro, ma sono contento di poter partire dal Qatar, una gara dove faccio molta fatica”.
    Rins sulle prove libere 2
    Il più veloce in pista per le libere 2 di questo debutto stagionale della MotoGp è stato però Alex Rins con la sua Suzuki (1:53.432). Queste le sue parole: “Sono contento per com’è andata. Abbiamo ancora tanta strada da fare, ma il primo giorno è stato positivo. Siamo ancora incerti sul telaio, ma il motore è migliorato. Prima ci passavano sul rettilineo, ora siamo più tranquilli. Livio Suppo è un grande manager e sono soddisfatto di come stiamo lavorando”. Prove libere positive queste di oggi della Suzuki, visto che il campione del mondo 2020, Joan Mir (1:53.579), si è piazzato terzo, dietro lo stesso Marquez. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Marquez: “Ora guido più pulito, la moto me lo impone”

    ROMA – Se il primo posto di Alex Rins, pilota più veloce nelle prove libere 2 del Gran Premio del Qatar, ha stupito, la sorpresa più grande è stata vedere dietro di lui la Honda di Marc Marquez. Lo spagnolo otto volte iridato ha avuto un avvio decisamente positivo in questo primo giorno a Losail e ha girato in 1:53.467, a soli 35 millesimi da Rins. “Sto provando una guida molto pulita. Con il mio vecchio stile – ha detto Marquez a “Sky Sport” – non ce la faccio e quindi voglio essere efficace così. È la nuova Honda a impormi questo nuovo stile di guida: quando provo ad andare più forte, rallento. Il passo delle due Suzuki e Quartararo è sempre meglio del nostro, ma sono contento di poter partire dal Qatar, una gara dove faccio molta fatica”.
    Le parole di Rins
    Il più veloce in pista per le libere 2 di questo debutto stagionale della MotoGp è stato però Alex Rins con la sua Suzuki (1:53.432). Queste le sue parole: “Sono contento per com’è andata. Abbiamo ancora tanta strada da fare, ma il primo giorno è stato positivo. Siamo ancora incerti sul telaio, ma il motore è migliorato. Prima ci passavano sul rettilineo, ora siamo più tranquilli. Livio Suppo è un grande manager e sono soddisfatto di come stiamo lavorando”. Si è piazzato terzo, invece, il suo compagno di scuderia e campione del mondo 2020, Joan Mir (1:53.579). LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Gp Qatar: Rins comanda le libere 2, decimo Bagnaia

    ROMA – E’ di Alex Rins il miglior tempo nelle prove libere 2 al Gran Premio del Qatar, valevole per la prima tappa del Mondiale 2022 di MotoGp. Il pilota spagnolo, con il tempo di 1:53.432, precede tutti sul circuito di Losail e si piazza davanti alla Honda di Marc Marquez e all’altra Suzuki di Joan Mir. Scala parecchie posizioni anche Jorge Martin, fuori dalla top ten nelle FP1 e quarto nelle FP2 davanti alla Yamaha di Franco Morbidelli. Sesto Jack Miller, a testimoniare un miglioramento generale della Ducati.
    Le altre posizioni
    Settimo Aleix Espargaro davanti al campione in carica Fabio Quartararo, anche lui in crescita nella sessione in notturna. Chiudono la top ten la Honda di Pol Espargaro e la Ducati di Pecco Bagnaia, che scala diverse posizioni dal diciottesimo tempo delle FP1. Quattordicesimo Andrea Dovizioso sulla Yamaha del team RNF WithU.  LEGGI TUTTO

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    MotoGp, prove libere 2 Gp Qatar: Rins in testa, decimo Bagnaia

    ROMA – Alex Rins è il più veloce nella seconda sessione di prove libere al Gran Premio del Qatar, primo appuntamento stagionale della MotoGp. Il pilota spagnolo, con il tempo di 1:53.432, precede tutti sul circuito di Losail e si piazza davanti alla Honda di Marc Marquez e all’altra Suzuki di Joan Mir. Scala parecchie posizioni anche Jorge Martin, fuori dalla top ten nelle FP1 e quarto nelle FP2 davanti alla Yamaha di Franco Morbidelli. Sesto Jack Miller, a testimoniare un miglioramento generale della Ducati.
    Gli altri piloti
    Settimo Aleix Espargaro davanti al campione in carica Fabio Quartararo, anche lui in crescita nella sessione in notturna. Chiudono la top ten la Honda di Pol Espargaro e la Ducati di Pecco Bagnaia, che scala diverse posizioni dal diciottesimo tempo delle FP1. Quattordicesimo Andrea Dovizioso sulla Yamaha del team RNF WithU.  LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Rins: “Sto spingendo per il ritorno di Brivio”

    ROMA – Dopo 8 anni di ricostruzione prima e di trionfi poi, la MotoGp nel 2021 ha assistito all’addio tra la Suzuki e Davide Brivio. L’ex team manager ha infatti deciso di accasarsi alla Formula 1 con il team Alpine, di cui ora è racing director. Il 59enne di Monza ha lasciato un ricorso indelebile nel box della scuderia di Hamamatsu con il trionfo di Joan Mir nel 2020. L’altro pilota della Suzuki invoca però a gran voce il suo ritorno dai microfoni di Sky Sport: “Mi manca Brivio. Sto spingendo tanto per un suo ritorno, ma i capi della Suzuki sono delle carogne e non mi dicono nulla”, ha detto scherzando.
    Sul futuro
    Dopo l’addio di Brivio, la Suzuki non è riuscita nel 2021 a replicare la vittoria di Mir e la stagione ha presentato tinte più scure che chiare. Anche i piloti stessi si sono più volte esposti a mezzo stampa per criticare le scelte del loro team, incapace di andare oltre il terzo posto, staccato a 66 punti dalla Yamaha e a 117 dalla Ducati. I mugugni dei due piloti spagnoli ha dato fiato alle voci di un loro addio, ritenuto probabile. Rins però risponde così a chi gli chiede del suo contratto: “I giornalisti mi chiedono se rinnoverò o meno cosa sarà di me. Ma le gare non sono ancora iniziate. Però abbiamo lavorato bene durante i test invernali, meglio rispetto agli anni scorsi, e vediamo cosa ne nascerà”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Rins: “Spero torni Brivio, mi manca tanto”

    ROMA – Il 2021 di MotoGp ha visto, oltre al trionfo di Fabio Quartararo sulla Yamaha, anche la fine del rapporto professionale tra la Suzuki e Davide Brivio. L’ex team manager ha infatti deciso di accasarsi alla Formula 1 con il team Alpine, di cui ora è racing director. Il 59enne di Monza ha lasciato un ricorso indelebile nel box della scuderia di Hamamatsu con il trionfo di Joan Mir nel 2020. L’altro pilota della Suzuki invoca però a gran voce il suo ritorno dai microfoni di Sky Sport: “Mi manca Brivio. Sto spingendo tanto per un suo ritorno, ma i capi della Suzuki sono delle carogne e non mi dicono nulla”.
    Rins sul rinnovo
    Dopo l’addio di Brivio, la Suzuki non è riuscita nel 2021 a replicare la vittoria di Mir e la stagione ha presentato tinte più scure che chiare. Anche i piloti stessi si sono più volte esposti a mezzo stampa per criticare le scelte del loro team, incapace di andare oltre il terzo posto, staccato a 66 punti dalla Yamaha e a 117 dalla Ducati. Il loro malcontento ha alimentato voci su un loro possibile addio, con Rins che però risponde così: “I giornalisti mi chiedono cosa sarà di me, se rinnoverò o meno, mentre il Motomondiale non è neanche iniziato. Abbiamo fatto un buon lavoro durante i test invernali, migliore rispetto agli anni scorsi, e vediamo cosa accadrà”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Mir: “Per il Qatar saremo pronti”

    ROMA – Dopo la tre giorni di test in Indonesia, sulla nuova pista di Mandalika, i team della MotoGp si fermano per elaborare i dati raccolti. Tra le scuderie in crescendo c’è sicuramente la Suzuki di Joan Mir e Alex Rins, che nell’ultimo giorno in Indonesia si è piazzato sesto, girando in 1:31.477. Problemi invece per il campione del mondo nel 2020, che ha saltato le prove di ieri per un problema allo stomaco. “Sentivo – ha detto Mir – come se si muovesse tutto. Dopo la colazione mi sono sentito molto peggio, ma, nonostante ciò, penso che possiamo lasciare Mandalika soddisfatti per i dati del primo e secondo giorno di test. Per la gara in Qatar saremo pronti”.
    Il commento di Rins
    La Suzuki, dunque, per la giornata di ieri aveva a disposizione solo Rins, capace di posizionarsi prima di Vinales e Zarco. “La nostra GSX-RR – ha detto il catalano – è migliorata molto rispetto all’anno scorso. Funziona bene e abbiamo lavorato in modo ottimale sia a Sepang che a Mandalika. Ci sono altre cose da mettere a punto, ma questo primo test ci ha dato fiducia”. Anche Davide Tardozzi, team manager della Ducati, ha evidenziato i passi avanti fatti dalla Suzuki, il cui obiettivo per il 2022 è tornare a trionfare. La casa di Hamamatsu è infatti chiamata a dimostrare che il titolo iridato di Mir sia stato causato da una vera egemonia in pista. Con i due piloti spagnoli che vogliono oltretutto riscattare la passata stagione che ha visto proprio loro come i primi fra i delusi. LEGGI TUTTO