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    Dal minivolley alla massima serie con Grottazzolina, Vecchi: “Sensazione bellissima esordire in Superlega”

    Una manciata di istanti dalla fine del match, una gara che a Modena ha visto Grottazzolina raccogliere solo qualche briciola, eppure qualcosa di speciale in questa domenica avara di punti c’è stata: Riccardo Vecchi, capitano e uomo simbolo di M&G Scuola Pallavolo, ha siglato il suo esordio ufficiale in Superlega.Una manciata di rotazioni in campo per Tatarov, per assestare un pochino i fondamentali di seconda linea; un appoggio perfetto con la palla che morbida morbida finisce tra le mani di Zhuokuski; ma, soprattutto, l’emozione di aver compiuto un percorso da record. Riccardo vanta infatti il privilegio di aver giocato tutte le categorie possibili, dal minivolley alla Superlega, sempre con la stessa maglia cucita addosso.Capitano e simbolo del movimento pallavolistico montegiorgese – grottese sin dalla sua fondazione, il cammino di Vecchi è vertiginoso e procede di pari passo a quello del club. L’esordio in B2 da minorenne, uno scricciolo di fronte ai giganti che si ritrova attorno. Poi il fisico pian piano si irrobustisce, la muscolatura si sviluppa ed iniziano a spuntare “le molle”, che permettono a questo umile ragazzo di Montappone di volare sopra la rete a dispetto di un’altezza non certo da gigante.Centottantacinque centimetri son mica pochi, sia chiaro, ma sempre più spesso sono troppo pochi per uno sport che da questo punto di vista è fortemente selettivo. Nel volley oggi sfiorare i due metri è la normalità, ma Riccardo Vecchi se ne infischia: lui vola, salta, ed una tecnica sopraffina frutto di tantissimo lavoro e sacrificio, ma anche di un innato talento, gli permettono di colmare il gap di altezza.B2, B1, A3, A2. Sigle fredde, categorie profondamente diverse per contenuti tecnici e fisici, con un costante denominatore comune: più si sale di livello, e più Riccardo Vecchi mostra il suo lato “mutante” e a quel livello si adatta. Fino a domenica, fino al PalaPanini di Modena.Mancava infatti un ultimo step a Riccardo per entrare definitivamente nella storia di questo club e di questo sport: l’esordio in Superlega. Ora non ci sono più categorie in cui esordire, il cerchio è chiuso, la favola è compiuta. Capitano della sua Grottazzolina, partito dalle giovanili e dai campionati provinciali, fino all’esordio in massima serie, sempre con la stessa maglia addosso.Roba da campioni, roba da hall of fame, ma ora accanto ai pochi eletti del volley italiano cui è capitato questo privilegio c’è anche lui, Riccardo Vecchi da Montappone: “Sensazione bellissima esordire in Superlega in un palazzetto del genere, ringrazio tutte le persone che hanno sempre creduto in me. E’ un momento che porterò dentro per il resto della mia vita, spero di poter ripagare la fiducia dando un contributo importante in campo”.E domenica sera, nelle interviste finali di un match che dal punto di vista sportivo non ha avuto grosse soddisfazioni da raccontare, al cronista che gli chiede quale fosse il prossimo obiettivo dopo l’esordio in Superlega, Vecchi risponde con la sua solita compostezza: “Le categorie sono finite quindi…” C’è sempre la Champions, gli fa notare scherzosamente l’intervistatore. Ma occhio a scherzare quando di mezzo c’è il talento operaio di un marchigiano. “Giusto!” risponde Riccardo.Il prossimo obiettivo è fissato, e che sia una battuta o che il futuro possa riservare davvero qualche ulteriore finale da sogno, l’unica cosa certa è che champion Riccardo Vecchi lo è già, dentro e fuori dal campo. E, nondimeno, rappresenta il “modello” ideale per tutti coloro che si approcciano alla pallavolo: talento sì, ma anche impegno e grande spirito di sacrificio, doti che hanno reso speciale un ragazzo normale che nel frattempo, oltre allo sport ai massimi livelli disponibili, riesce a portare avanti una professione di responsabilità. Perché è vero che sono le molle a spingerti in alto, ma è altrettanto vero che poi quelle “quote” bisogna meritarsele, e lì non è null’altro che la testa a poter fare la differenza.(fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Riccardo Vecchi resta a Grottazzolina: “Tornare in A2 è una soddisfazione immensa”

    Di Redazione Una bandiera, una colonna, un baluardo. Chiamatelo come volete ma il suo nome accompagnerà ancora una volta quello della Videx. Una vita con indosso la stessa maglia, dal minivolley alla prima squadra, e oggi più che mai Riccardo Vecchi ha voluto giurare fedeltà ai colori di Grottazzolina con l’obiettivo di scrivere un altro memorabile capitolo sportivo che inizierà con la prossima serie A2: “E’ una soddisfazione immensa poter tornare a calcare un palcoscenico come questo – ha dichiarato il capitano grottese -. Veniamo da tre stagioni nelle quali abbiamo costruito  e raggiunto obiettivi importanti ma ora ci aspetta inevitabilmente un campionato diverso dai precedenti e dobbiamo essere consapevoli che potremo incontrare qualche difficoltà in più. La società è già a lavoro per allestire un organico importante attorno ad uno zoccolo duro che è già ben consolidato e questo ci sarà senz’altro d’aiuto nel nostro percorso di ambientamento. E’ praticamente impossibile parlare già di obiettivi, certo è che la serie A2 darà a tutta la squadra nuovi e importanti stimoli che potranno rivelarsi determinanti per conquistare una posizione di classifica comoda e tranquilla.” (fonte: Comunicato Stampa) LEGGI TUTTO

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    Riccardo Vecchi, il cuore è a Grottazzolina: “Difficile pensare di andare altrove”

    Di Roberto Zucca Riccardo Vecchi, schiacciatore e capitano della Videx Grottazzolina rappresenta al meglio l’idea di una pallavolo frutto della crescita nel proprio territorio, le Marche, e carica di quel sapore meravigliosamente retrò che è l’identità e l’attaccamento alla propria terra: “Sono cresciuto qui e nonostante i miei esordi pallavolistici siano stati in una società che si chiama Montegiorgio, a Grottazzolina ho vissuto tutti gli anni della mia carriera. È una società fantastica, che ti fa davvero sentire parte di una storia e di una famiglia. Ho molti compagni che sono arrivati qui e hanno scelto di crearsi una base stabile”. Lei lascerebbe mai Grottazzolina per un’occasione lontana? “Ora come ora le direi di no. Ho da poco completato gli studi di Tecnico della Prevenzione in ambito sicurezza e ho avuto subito la fortuna di essere assunto dopo la laurea in un’azienda che mi permette di coniugare il lavoro e lo sport. Mi sono creato una professionalità e per noi è difficile pensare di ricominciare da zero in un altro luogo, riuscendo a mettere assieme tutti i pezzi”. Foto M&G Scuola Pallavolo Grottazzolina è una società che ha fatto davvero la storia di questa disciplina. Meriterebbe di essere più in alto? “Ci proveremo. Sarebbe bello poter tornare in A2 già nei prossimi anni. Ha una tradizione, un’eccellenza e anche un’organizzazione che meriterebbe di più. Mi spiace, perché già lo scorso anno sarebbe stato un obiettivo raggiungibile, poi a causa del Covid-19 si è ripartiti da zero”. Una squadra per lo più di marchigiani. È un valore aggiunto o un limite? “Credo che la squadra si misuri dai professionisti che mette in campo. Il bomber straniero può cambiare le sorti di una squadra? Forse, ma le squadre sono fatte anche di altri fattori. Noi abbiamo saputo crearsi una chimica e un’unione interna che ci ha permesso di affermarci col tempo. Sarebbe bello poter proseguire su questa strada”. LEGGI TUTTO

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    La Videx Grottazzolina riparte dal proprio capitano Riccardo Vecchi

    Di Redazione Com’è ormai tradizione, in casa M&G prima degli annunci ci si focalizza sui saluti, con una prima tornata che ha visto la formazione grottese ringraziare ed abbracciare virtualmente tre nomi importanti le cui vite, per varie ragioni, prenderanno altre strade. Al termine di una stagione assurda, beffarda ma anche enormemente meravigliosa fin quando […] LEGGI TUTTO