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    Sinner, fatica e preparazione: il punto del suo coach e preparatore

    Jannik Sinner è stato oggi protagonista di una bellissima partita, nonostante la sconfitta al quinto set contro Shapovalov. Il giovane azzurro ha dato tutto, andando oltre la fatica accumulata nella durissima settimana scorsa. Tuttavia nella conferenza stampa post-match, è stato un vero signore, riconoscendo i meriti del rivale canadese, a suo dire più bravo nel […] LEGGI TUTTO

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    Sinner e Piatti arrivati ad Adelaide per la quarantena pre-Australian Open

    È iniziato il “lungo viaggio” dei tennisti verso il continente australiano, con una partenza anticipata in modo da espletare il periodo di quarantena richiesto dalle autorità sanitarie e quindi poter partecipare – sotto le stringenti regole imposte dai protocolli anti-covid – agli Australian Open, al via il prossimo 8 febbraio. Riccardo Piatti, coach di Jannik […] LEGGI TUTTO

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    Coach Atp dell’anno: Piatti è in lizza

    Riccardo Piatti e Jannik Sinner, entrambi candidati per gli Atp Awards relativi alla stagione 2020

    Non c’è solo Jannik Sinner, che proverà a coronare la sua ottima stagione col premio di giocatore che ha compiuto i maggiori progressi nel 2020. Nella lista dei candidati agli Atp Awards c’è un posto anche per il suo allenatore, Riccardo Piatti, in lizza per il prestigioso premio di miglior coach dell’anno. Il vincitore verrà annunciato a metà dicembre, con il tecnico comasco che si contenderà l’oscar con gli allenatori di quattro top-10 della classifica mondiale: Gilles Cervara (coach di Daniil Medvedev), Juan Ignacio Chela (Diego Schwartzman), Nicolas Massu (Dominic Thiem) e Fernando Vincente (Andrey Rublev). Ma dato che a scegliere il quintetto dei candidati sono stati gli stessi allenatori del Tour (che successivamente eleggono anche il vincitore), già essere fra i papabili è un grande riconoscimento per il lavoro svolto. Un lavoro che nel caso specifico dell’accoppiata Piatti-Sinner va ben oltre ciò che si vede nel circuito mondiale. Perché alle spalle di Riccardo c’è un intero staff che si muove ogni giorno al Piatti Tennis Center, secondo un metodo sviluppato in anni e anni d’esperienza. E perché l’esplosione di Sinner non è altro che la prova dell’efficacia di un percorso rimodellato di continuo secondo le esigenze di tanti altri aspiranti campioni, che hanno individuato nella struttura di Bordighera il luogo ideale dove gettare le basi della propria carriera.

    “Più che della mia candidatura – dice Piatti – sono contento che gli altri giocatori abbiano indicato Sinner fra i possibili vincitori del premio di Most Improved Player of The Year. Dopotutto, specialmente a certi livelli, il successo di un coach dipende dai risultati di chi allena, quindi mi fa piacere che fra i candidati ci sia pure Jannik. Per lui sono ancora gli anni della formazione, quindi il mio compito è solo quello di farlo lavorare il più possibile, e guidarlo in questo mondo nella maniera corretta. Io faccio l’allenatore da 40 anni e ho le idee chiare: questo premio mi farebbe piacere, ma non cambierebbe il mio lavoro”. Tradotto: per fargli togliere i piedi da terra ci vuole ben altro, ma è indubbio che, di riflesso, la sua candidatura fra i migliori coach Atp del 2020 sia una certificazione di qualità dedicata all’intero ‘modello Piatti’, che da qualche anno ha trovato casa al suo Tennis Center di Bordighera. “Abbiamo tantissimi ragazzini – continua –, e ci diamo un gran da fare per farli crescere come si deve. La formazione di giocatori e allenatori resta al primo posto, e l’obiettivo è solo quello di alzare sempre di più la qualità del nostro lavoro. Se vincerò il premio? Non credo. Per adesso – chiude – Sinner non ha ancora raccolto i titoli dei giocatori allenati dagli altri candidati”. Tuttavia Jannik è anche – e di parecchio – il più giovane di tutti. Segno che c’è ancora tanto tempo, per crescere e per vincere. LEGGI TUTTO

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    ATP annuncia i canditati ai premi di fine stagione. Sinner, Musetti e Piatti tra i candidati

    ATP Award 2020, le categorie

    L’ATP tramite il proprio sito ufficiale ha comunicato le nomination per gli ATP Award 2020 nelle seguenti categorie: Comeback Player of the Year (ritorno dell’anno), Most Improved Player of the Year (giocatore più migliorato), Newcomer of the Year (novità), Stefan Edberg Sportsmanship Award (premio sportività, intitolato a Stefan Edberg), Coach of the Year (allenatore).
    I vincitori degli ATP Awards, incluso il premio per il tennista preferito dai fan e l’Arthur Ashe Humanitarian Award saranno comunicati nel mese di dicembre 2020. I fan possono votare i propri giocatori preferiti in singolare e la coppia di doppio fino a venerdì 11 dicembre sulla piattaforma ufficiale del tour.
    Ecco i candidati:
    Comeback Player of the Year (assegnato al tennista che è tornato ad ottimi livelli dopo aver subito un infortunio e conseguente stop):Kevin AndersonAndrey KuznetsovVasek PospisilMilos Raonic

    Most Improved Player of the Year (assegnato al tennista che ha ottenuto un significativo miglioramento in classifica nell’anno ed elevato il proprio livello di gioco):Ugo HumbertAndrey RublevDiego SchwartzmanJannik Sinner
    Newcomer of the Year: (tennista NextGenATP che è sbarcato nella top 100-150 del ranking per la prima volta nel 2020 ed ha avuto un impatto importante nella stagione):Carlos AlcarazSebastian KordaLorenzo MusettiJurij RodionovEmil RuusuvuoriThiago Seyboth Wild
    Stefan Edberg Sportsmanship Award (tennista che nel corso della stagione ha mostrato una condotta esemplare e si è impegnato nella promozione del gioco con attività off-court):
    Rafael NadalJohn MillmanDiego SchwartzmanDominic Thiem
    Coach of the Year (allenatore, votato dagli altri coach, che è riuscito a portare il proprio giocatore al massimo livello di prestazione):Gilles Cervara (Daniil Medvedev)Juan Ignacio Chela (Diego Schwartzman)Nicolas Massu (Dominic Thiem)Riccardo Piatti (Jannik Sinner)Fernando Vicente (Andrey Rublev)

    Quindi ben 3 italiani candidati, in altrettante categorie. Ricordiamo che nel 2019 Jannik Sinner vinse il premio di Newcomer della stagione e Matteo Berrettini quello di tennista più migliorato. LEGGI TUTTO

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    Il lavoro al Piatti Tennis Center porta anche al college: Tara Milic e Daniel Botti volano negli USA

    Un luogo dove allenarsi con l’obiettivo di sfondare nel mondo della racchetta, ma anche per crescere e provare a sfruttare il tennis come mezzo per aprirsi altre strade. Come quella dei college negli Stati Uniti, il posto ideale dove proseguire gli studi senza trascurare la propria attività tennistica. Per questo da tempo il Piatti Tennis […] LEGGI TUTTO

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    Riccardo Piatti parla del percorso di Jannik Sinner e su Zverev: ” pur di non perdere due volta da Jannik nel giro di tre settimane si sarebbe fatto tagliare una gamba”

    Riccardo Piatti in un’intervista a SuperTennis ha parlato di diversi argomenti. “A Colonia un po’ come a Roma e a Parigi sta incominciando il percorso ad alto livello Un percorso che va vissuto nel modo giusto perchè sarà così per tutta la carriera. Prendiamo la situazione qui a Vienna: lui è arrivato stamattina (ieri), si […] LEGGI TUTTO

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    Riccardo Piatti: “Super-staff da 25 persone per fare qualità. E parliamo tutti la stessa lingua”

    Alcuni dei nuovi arrivi nello staff del Piatti Tennis Center. Da sinistra: Lorenzo Vano, Max Phillips, Karim Perona e Riccardo Piatti

    La ricetta per restare al top? Crescere ogni giorno. Come sta facendo il Piatti Tennis Center, che invece di sedersi sugli allori dei risultati (da Roma a Parigi…) lavora per migliorare di continuo, sotto ogni aspetto. Il primo è la dimensione e la qualità dello staff tecnico, arrivato a contare la bellezza di 25 persone: un numero da record per una struttura con quattro campi, e che conferma la ferma volontà di garantire a chiunque transiti da Bordighera la più alta qualità possibile, sia negli allenamenti sia nell’accompagnamento alle competizioni. Significa che oltre ad arrivare di continuo nuovi talenti, in Riviera trovano spesso casa anche nuovi tecnici, italiani e non, che decidono di formarsi con quel metodo Piatti che tanti risultati ha dato e sta continuando a dare. Solo nelle ultime settimane sono giunti al PTC sei nuovi membri dello staff: il coach londinese Max Phillips, arrivato tramite la collaborazione con l’organizzazione internazionale Orange Coach; i maestri nazionali romani Alessandro D’Itri e Alessio Abbondanzieri (che è anche osteopata, e avrà perciò un doppio ruolo all’interno della struttura affiancando il dott. Marco Curti); l’istruttore Lorenzo Vano e il preparatore fisico Leandro Mosconi, che si aggiunge ai cinque già presenti a tempo pieno. Senza dimenticare la presenza per i prossimi tre mesi del coach spagnolo Karim Perona, uno che ha lavorato anche con due top-10 come Tommy Robredo e Flavia Pennetta, e in virtù dell’amicizia con Riccardo Piatti metterà quotidianamente la sua esperienza al servizio dei giovani del centro.

    Al di sopra delle new entry, e di tutti i coach già presenti da tempo a Bordighera, come da nuovo modello organizzativo inaugurato nel corso dell’estate resta la regia tecnica del centro, con i coach Riccardo Piatti, Cristian Brandi, Andrea Volpini e Luca Cvetkovic; Luigi Bertino per la parte organizzativa, Dalibor Sirola e Claudio Zimaglia per quella atletica e fisioterapica. “Noi – spiega Piatti – ci occupiamo di definire gli obiettivi a medio e lungo termine, di coordinare l’attività sia degli allenamenti sia di tornei e trasferte, e anche di formare nuovi allenatori. Poi ogni atleta ha il suo player coach, il quale fa riferimento a noi. Siamo aperti 360 giorni all’anno, e avere a disposizione uno staff così ampio ci permette di portare in ogni campo non più di due atleti per volta, sempre seguiti da almeno un head coach e da un paio di assistant coach. Ognuno di noi parla lo stesso linguaggio, e ciò fa sì che si possa svolgere sempre un lavoro di altissima qualità”. Lo stesso che regala risultati ogni settimana, e che in breve tempo ha portato il Piatti Tennis Center sulla mappa delle strutture più famose al mondo per diventare giocatori di tennis. LEGGI TUTTO

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    Nasce il “Modello Piatti”, sulle orme dell’Ajax. Così migliorerà l’efficienza del Tennis Center

    Riccardo Piatti (sinistra) e Luigi Bertino sono le “menti” del nuovo modello organizzativo del Piatti Tennis Center, che verrà inaugurato nel mese di settembre

    Mettere sempre l’atleta al centro, in tutto e per tutto. È la mission che ha accompagnato la nascita del nuovo modello organizzativo del Piatti Tennis Center, sviluppato dal direttivo della struttura di Bordighera nel periodo del lockdown. Un segnale forte: anche in mesi di difficoltà e distanza, Piatti e il suo staff hanno saputo trovare un’opportunità di crescita, lavorando duro per rispondere a una richiesta in costante aumento e con delle esigenze sempre più precise. “La continua crescita del numero di atleti che vuole allenarsi qui – spiega Luigi Bertino, direttore del Piatti Tennis Center – ha reso sempre più cruciale l’organizzazione del centro, pertanto ci siamo mossi di conseguenza”.
    Aiutati da una società di Bologna specializzata nelle consulenze aziendali, è stato stabilito ilmetodo, contenuti, tipologie di atleti e obiettivi. In primis quello di diventare una fabbrica di talenti che ambiscono all’élite del tennis mondiale, e da questi punti fermi è partito il processo per costruire un modello organizzativo adatto alle esigenze. Si chiama “modello Piatti”, plasmato sul metodo di lavoro e sulla filosofia messa a punto dal tecnico comasco in oltre 40 anni di carriera (e considerata un’eccellenza a livello internazionale), ed è stato sviluppato prendendo spunto da quello dell’Ajax Football Club, società calcistica tornata alla ribalta europea come modello virtuoso di crescita dei giovani. Il lancio ufficiale è previsto a settembre, ma il periodo di rodaggio è partito da un po’, e per rifinire gli ultimi dettagli resta ancora qualche giorno.

    “Il principio di base del nuovo modello – continua Bertino – è che ogni giocatore ha un suo coach di riferimento (player coach), che tuttavia deve avvalersi di tutte le professionalità del centro. Chiunque venga da noi deve avere la possibilità di sfruttare al meglio tutte le risorse a propria disposizione. Le abbiamo divise in sei aree: tecnica, tattica, di sviluppo della prestazione, fisico-atletica, mentale e medica, prevenzione. All’interno del Piatti Tennis Center, ognuna di queste aree ha una figura di riferimento specifica, così un giocatore e il suo coach sanno sempre a chi possono e devono rivolgersi per ogni area di competenza. Tutto il team è al servizio di tutti, ognuno secondo le proprie specificità”. Più nel dettaglio, i player coach si occupano del lavoro quotidiano dei giocatori a loro affidati, mentre è stata creata una regia tecnica che annovera le figure di massima esperienza del centro, chiamate a definire gli obiettivi, la programmazione e le scelte tecniche più importanti. Tutte queste figure lavorano a stretto contatto, dando grande importanza a feedback, valutazioni e confronto con l’obiettivo di consolidare i punti di forza identificando azioni di crescita e sviluppo. “Nel tennis – chiude Bertino – un modello organizzativo così strutturato non l’ho mai visto. Renderà il nostro lavoro ancora più efficace, e ci aiuterà a migliorare la comunicazione, fondamentale in una struttura come la nostra”. Per andare a regime serve il rodaggio, ma intanto il modello è stato varato. E promette di rivelarsi un’altra mossa vincente firmata Piatti Tennis Center. LEGGI TUTTO