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    F1, Verstappen: “Ho lasciato cose in sospeso in Azerbaijan”

    ROMA – Max Verstappen, sembra avere un conto in sospeso con Baku. Il campione della Formula 1, infatti, non ha mai trionfato nel Gran Premio dell’Azerbaijan e a “racingnews365.com” afferma: “Non vedo l’ora di tornare a Baku, dove abbiamo degli affari in sospeso dopo l’anno scorso. È una pista complicata, con grandi zone di frenata e la gara sarà combattuta. Trovare il miglior set up per la macchina sarà difficile perché ci si deve assicurare un buon setup dell’ala”.
    Il rapporto con Perez
    Nel 2021 il Gran Premio di Baku non ha certo sorriso a Verstappen, a muro nella gara poi vinta da Sergio Perez. Il messicano, dopo la vittoria a Monte Carlo, è in fiducia e sembra che possa addirittura insidiare il suo compagno di squadra in testa al mondiale. “Con lui vado molto d’accordo – ha detto l’iridato – e sono molto contento che abbia firmato il rinnovo. È bello avere continuità”. La Red Bull deve riuscire ad essere più incisiva e non solo in gara: “Ci manca la qualifica e vedremo se riusciremo a migliorare questo aspetto”, ha infatti concluso Verstappen. LEGGI TUTTO

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    F1, Verstappen: “A Baku ho un conto in sospeso”

    ROMA – Max Verstappen, leader della classifica piloti e campione del mondo in carica in Formula 1, vuole prendersi Baku. L’olandese della Red Bull, infatti, non ha mai vinto il Gran Premio dell’Azerbaijan e a “racingnews365.com” afferma: “Non vedo l’ora di tornare a Baku, dove abbiamo degli affari in sospeso dopo l’anno scorso. È una pista complicata, con grandi zone di frenata e la gara sarà combattuta. Trovare il miglior set up per la macchina sarà difficile perché ci si deve assicurare un buon setup dell’ala”.
    Su Perez
    Nel 2021 il Gran Premio di Baku non ha certo sorriso a Verstappen, a muro nella gara poi vinta da Sergio Perez. Il messicano, dopo la vittoria a Monte Carlo, è in fiducia e sembra che possa addirittura insidiare il suo compagno di squadra in testa al mondiale. “Con lui vado molto d’accordo – ha detto l’iridato – e sono molto contento che abbia firmato il rinnovo. È bello avere continuità”. Verstappen vuole però una vettura più competitiva nella giornata di sabato: “Sarà interessante vedere se riusciremo a migliorarci nelle qualifiche, in questo aspetto siamo carenti”. LEGGI TUTTO

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    F1, Wolff: “Non vogliamo più podi regalati da altri”

    ROMA – La Mercedes vuole far sì che i podi e i risultati importanti tornino una costante in Formula 1. A dirlo è Toto Wolff, team principal della Mercedes, a “racingnews365.com”: “Abbiamo conquistato alcuni podi, ma questo avviene solo quando qualcosa va storto davanti. Non voglio che ci venga regalato nulla. Attualmente – ha ricordato il viennese siamo solo terzi, ma spesso lottiamo per la quinta o la sesta posizione, lì dove non vogliamo essere”, ha infatti affermato l’austriaco.
    Il commento di Wolff
    Toto Wolff è però consapevole che ogni punto è fondamentale per costruire un campionato dignitoso e aggiunge: “Se si concretizza in modo inaspettato la possibilità di salire sul podio va bene, perché ottieni i punti importanti sul lungo termine, ma io non voglio nulla di tutto ciò. Voglio ricominciare a lottare per la vittoria. Ma resta il fatto che tutti i piazzamenti colti fin qui sono basi importanti per poter ottenere di nuovo risultati di valore”. Piazzamenti che sono arrivati soprattutto grazie a George Russell, unico pilota in Formula 1 a rientrare sempre in top 10. LEGGI TUTTO

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    F1, Horner: “Perez strepitoso, ha le stesse possibilità di Verstappen”

    ROMA – Dopo Gran Premio di Monaco di Formula 1 tutto è più aperto che mai in casa Reb Bull. Il campione del mondo Max Verstappen, a 125 punti, vede ora avvicinarsi Checo Perez (110), distante solo 6 lunghezze da Charles Leclerc. Ora saltano le gerarchie per la Red Bull, con Perez – confermato fino al 2024 – che ha avuto rassicurazioni sul fatto che non ci saranno più ordini di scuderia per favorire Verstappen. Promessa che trova verità nelle parole di Chiristian Horner, team principal della casa di Milton Keynes, riportate da “Motorsport Total”: “Non conta chi possa essere campione, sono entrambi nostri piloti e hanno le stesse possibilità”.
    Anno zero 2022
    Il numero uno del muretto Red Bull ha poi elogiato Perez: “È nel pieno della sua carriera e sta facendo un ottimo lavoro. Non è un caso isolato e sta attraversando un periodo di forma strepitosa. Dopo Montmeló (dove Perez fu costretto dai box a lasciare la vittoria a Verstappen, ndr) abbiamo discusso apertamented. Ha capito il quadro della situazione e devo dire che al momento è molto più vicino a Verstappen di quanto non lo fosse nel 2021”. La macchina più veloce però è sempre la F1-75 della Ferrari: “Va forte nelle qualifiche, quindi dobbiamo lavorare tutti insieme per mettere dietro i loro piloti”. LEGGI TUTTO

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    F1, Horner: “Perez o Verstappen? Entrambi possono giocarsi il titolo “

    ROMA – Nel momento in cui Checo Perez ha vinto il Gran Premio di Monaco, il messicano si è avvicinato al suo compagno di scuderia in classifica piloti Formula 1. L’olandese campione del mondo, a 125 punti, vede ora nello specchietto anche la sagoma del messicano (110), distante solo 6 lunghezze dal ferrarista Leclerc. A questo punto è tutto aperto in casa Red Bull, con Perez – confermato fino al 2024 – che ha avuto rassicurazioni sul fatto che non ci saranno più ordini di scuderia per favorire Verstappen. Promessa che trova verità nelle parole di Chiristian Horner, team principal della casa di Milton Keynes, riportate da “Motorsport Total”: “Non conta chi possa essere campione, sono entrambi nostri piloti e hanno le stesse possibilità”.
    Le parole di Horner
    Il numero uno del muretto Red Bull ha poi elogiato Perez: “È nel pieno della sua carriera e sta facendo un ottimo lavoro. Non è un caso isolato e sta attraversando un periodo di forma strepitosa. Dopo Montmeló (dove Perez fu costretto dai box a lasciare la vittoria a Verstappen, ndr) abbiamo discusso apertamented. Ha capito il quadro della situazione e devo dire che al momento è molto più vicino a Verstappen di quanto non lo fosse nel 2021”. La Ferrari però resta sempre in agguato: “È un’avversaria molto forte, dobbiamo fare gioco di squadra per mettere i nostri piloti davanti ai loro”. LEGGI TUTTO

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    F1, Jos Verstappen: “Strategia orientata su Perez, Max sul podio grazie alla Ferrari”

    ROMA – Podio prezioso quello raggiunto da Max Verstappen a Monte Carlo. Il campione del mondo in carica partiva infatti in griglia dalla quarta posizione, ma Hannah Schmitz, capo della strategia Red Bull, ha indotto all’errore la Ferrari e ha consegnato la vittoria a Checo Perez, ora fresco di rinnovo. Nonostante il ribaltone della casa di Milton Keynes, però, il padre del pilota con il numero 1 sulla livrea, Jos Verstappen (ex pilota di Formula 1), si è così espresso dalle colonne del sito ufficiale di suo figlio (“verstappen.com”): “Il risultato finale è buono, ma la Red Bull ha fatto poco per aiutare Max ad essere in testa. Il podio lo deve all’errore della Ferrari e il leader del campionato non è stato aiutato dalla strategia”.
    L’accusa di Jos Verstappen
    La strategia Red Bull dunque – nell’ottica di Verstappen senior – sarebbe dovuta andare incontro a suo figlio, che però partiva quarto a fronte della terza piazza ottenuta da Perez in qualifica. Ciononostante, l’ex pilota insiste: “Tutto era a favore di Perez. Per me è stata una delusione perché Verstappen ha perso 10 punti e la Ferrari ha ancora la macchina migliore”. Poi la critica alla RB18: “Non si adatta al suo stile di guida. Il grip sull’asse anteriore è ancora troppo poco. E a Monaco serviva una macchina estremamente maneggevole. Verstappen ha fatto fatica questo weekend”. LEGGI TUTTO

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    F1, Jos Verstappen: “A Monaco strategia favorevole solo a Perez”

    ROMA – Al Gran Premio di Monaco Max Verstappen è riuscito a salire sul podio. L’olandese campione del mondo partiva infatti quarto in griglia, ma Hannah Schmitz, stratega della Red Bull, è riuscita a mettere la pressione giusta alla Ferrari affinché sbagliasse e consegnasse la vittoria a Checo Perez, ora fresco di rinnovo. Nonostante il ribaltone della casa di Milton Keynes, però, il padre del pilota con il numero 1 sulla livrea, Jos Verstappen (ex pilota di Formula 1), si è così espresso dalle colonne del sito ufficiale di suo figlio (“verstappen.com”): “Il risultato finale è buono, ma la Red Bull ha fatto poco per aiutare Max ad essere in testa. Il podio lo deve all’errore della Ferrari e il leader del campionato non è stato aiutato dalla strategia”.
    Sulla RB18
    La strategia Red Bull dunque – nell’ottica di Verstappen senior – sarebbe dovuta andare incontro a suo figlio, che però partiva quarto a fronte della terza piazza ottenuta da Perez in qualifica. Ciononostante, l’ex pilota insiste: “Tutto era a favore di Perez. Per me è stata una delusione perché Verstappen ha perso 10 punti e la Ferrari ha ancora la macchina migliore”. Poi un commento sulla RB18 in generale: “Non ha ancora le caratteristiche per il suo stile di guida. Ha troppa poca presa sull’asse anteriore. E, soprattutto a Monaco, con tutte quelle curve corte, serve una macchina che giri molto velocemente. È stato difficile”. LEGGI TUTTO

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    F1, chi è Hannah Schmitz: l'asso della Red Bull che ha sbancato Monaco

    ROMA – Mai come in questo Gran Premio di Monaco la strategia è stata protagonista. E Checo Perez, mattatore a Monte Carlo, deve ringraziare anche Hannah Schmitz, Principal Strategy Engineer della Red Bull. È stata proprio Schmitz a richiamare il messicano, in concerto con tutto il muretto, per montare delle gomme intermedie. Una strategia vincente applaudita anche da Helmut Marko, consulente della Red Bull, le cui parole sono riportate da “Motorsport Total”: “Un grande plauso alla nostra Hannah. Ha analizzato il tutto con calma e competenza ha poi dettato i giri più veloci con le intermedie, un aspetto che alla fine ha fatto la differenza”.
    In Red Bull dal 2009
    In oltre 12 anni, Hannah Schmitz ha ricoperto vari ruoli per la scuderia anglo-austriaca ed è laureata in Ingegneria Meccanica alla prestigiosa università di Cambridge. Dai modellini al simulatore fino al ruolo di principale responsabile della strategia del team. Una posizione che è emersa con forza sul circuito di Monte Carlo, dove Schmitz ha iniziato per prima a sparigliare le carte. I giri di fuoco sulla intermedia di Perez hanno permesso al pilota messicano di recuperare secondi preziosi, mettendo sotto pressione la Ferrari, che poi ha fatto infuriare Charles Leclerc. LEGGI TUTTO