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    F1 Gp Belgio, diretta qualifiche: dove vederle in tv

    FRANCORCHAMPS – Scattano le qualifiche del Gp del Belgio dove la Formula 1 ha ripreso la propria attività dopo la pausa. Sulla pista di Spa-Francorchamps si va a caccia della pole position, a partire da Max Verstappen e Lewis Hamilton, passando per le Ferrari di Charles Leclerc e Carlos Sainz. La terza sessione di prove libere del Gran Premio del Belgio, dodicesima tappa del Mondiale 2021 di F1, è in programma alle ore 12, mentre le qualifiche saranno trasmesse in diretta su Sky Sport F1 (canale 207), Sky Sport Uno (canale 201) alle 15. La gara sul circuito belga, invece, è in programma domani, domenica 1 agosto, alle ore 15.  LEGGI TUTTO

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    F1, Gp Belgio: Verstappen comanda le seconde libere. Leclerc contro le barriere, Ferrari fuori dalla top 10

    SILVERSTONE – Max Verstappen fa segnare il miglior tempo nella seconda sessione di prove libere. L’olandese della Red Bull ferma il cronometro, nel corso del suo miglior giro, in 1:44.472 prima di finire in barriera e provocare la bandiera rossa, ma precedendo le due vetture di Valtteri Bottas, 2° alla bandiera a scacchi, e Lewis Hamilton che risale dopo una prima sessione complicata. Dietro di loro ecco Fernando Alonso con Alpine e Pierre Gasly che si conferma a proprio agio sulle curve del circuito belga. Sesto tempo, invece, per Lance Stroll con l’Aston Martin mentre completano la top ten Esteban Ocon con l’Alpine, l’altra Aston Martin di Sebastian Vettel, la McLaren di Norris e l’altra Red Bull di Sergio Perez, fresco di rinnovo.
    Ferrari in difficoltà
    Pomeriggio da dimenticare, invece, per la Ferrari che chiude con Carlos Sainz con l’11° tempo e Charles Leclerc con il 18°. In particolare il monegasco si è reso protagonista di un fuoripista concluso contro le barriere: monoposto danneggiata, soprattutto nella parte anteriore, e lavoro supplementare per i meccanici, costretti dal giovane pilota a un lavoro supplementare per riparare la monoposto. Una sessione difficile per le Rosse che dovranno compiere un notevole passo avanti per poter sperare in un podio nella gara di domenica. LEGGI TUTTO

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    F1, Gp Belgio: Verstappen davanti nelle seconde libere. Ferrari indietro, Leclerc a muro

    SILVERSTONE – Max Verstappen risponde all’attacco Mercedes e si piazza in testa alla seconda sessione di prove libere prima di chiudere il pomeriggio contro le barriere provocando la bandiera rossa che di fatto chiude la giornata. L’olandese della Red Bull ferma il cronometro, nel corso del suo miglior giro, in 1:44.472 precedendo le due vetture di Valtteri Bottas, 2° alla bandiera a scacchi, e Lewis Hamilton che risale dopo una prima sessione complicata. Dietro di loro ecco Fernando Alonso con Alpine e Pierre Gasly che si conferma a proprio agio sulle curve del circuito belga. Sesto tempo, invece, per Lance Stroll con l’Aston Martin mentre completano la top ten Esteban Ocon con l’Alpine, l’altra Aston Martin di Sebastian Vettel, la McLaren di Norris e l’altra Red Bull di Sergio Perez, fresco di rinnovo.
    Ferrari in difficoltà
    Pomeriggio da dimenticare, invece, per la Ferrari che chiude con Carlos Sainz con l’11° tempo e Charles Leclerc con il 18°. In particolar eil monegasco si è reso protagonista di un fuoripista concluso contro le barriere: monoposto danneggiata, soprattutto nella parte anteriore, e lavoro supplementare per i meccanici, costretti dal giovane pilota a un lavoro supplementare per riparare la monoposto. LEGGI TUTTO

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    F1, Gp Belgio: Bottas comanda le prime libere, Ferrari vicine al podio

    SPA – Valtteri Bottas chiude in testa le prime prove libere del Gp del Belgio di Formula 1. Il finlandese della Mercedes, infatti, è riuscito a chiudere con il miglior tempo – fermando il cronometro sull’1:45.199 – precedendo la Red Bull di Max Verstappen e l’Alpha Tauri di Pierre Gasly. Subito alle loro spalle ecco le due Ferrari con Charles Leclerc a prendersi il quarto tempo e il suo compagno di squadra, Carlos Sainz, a seguirlo a ruota.
    Hamilton attardato
    Sesto tempo, invece, per l’altra Red Bull guidata da Sergio Perez che chiude davanti all’Aston Martin di Sebastian Vettel e alla McLaren di Lando Norris. Chiudono la top ten, infine, le due Alpine di Esteban Ocon e di Fernando Alonso. Perso nelle retrovie, invece, Lewis Hamilton, il grande assente di questa prima sessione che però è stato protagonista di una incomprensione con la Williams di Latifi, finendo con due ruote sul’erba e costretto a frenare nel giro in cui stava facendo il suo miglior tempo che lo avrebbe proiettato nelle posizioni di vertice. L’inglese ci proverà nella seconda sessione per dimostrare, ancora una volta, di essere lui l’uomo da battere. LEGGI TUTTO

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    F1, Gp Belgio: nelle prime prove libere comanda Bottas. Leclerc 4° davanti a Sainz

    SPA – Le prime prove libere del Gp del Belgio di Formula 1 vedono Valtteri Bottas in grande spolvero. Il finlandese della Mercedes, infatti, è riuscito a chiudere con il miglior tempo – fermando il cronometro sull’1:45.199 – precedendo la Red Bull di Max Verstappen e l’Alpha Tauri di Pierre Gasly. Subito alle loro spalle ecco le due Ferrari con Charles Leclerc a prendersi il quarto tempo e il suo compagno di squadra, Carlos Sainz, a seguirlo a ruota.
    Hamilton nelle retrovie
    Sesto tempo, invece, per l’altra Red Bull guidata da Sergio Perez che chiude davanti all’Aston Martin di Sebastian Vettel e alla McLaren di Lando Norris. Chiudono la top ten, infine, le due Alpine di Esteban Ocon e di Fernando Alonso. Perso nelle retrovie, invece, Lewis Hamilton, il grande assente di questa prima sessione che però è stato protagonista di una incomprensione con la Williams di Latifi, finendo con due ruote sul’erba e costretto a frenare nel giro in cui stava facendo il suo miglior tempo che lo avrebbe proiettato nelle posizioni di vertice. LEGGI TUTTO

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    Formula 1 sugli scudi: in crescita tra i più giovani e sui social network

    ROMA – Sempre più giovani guardano la Formula 1. Lo dicono le ultime ricerche di “The Insights Family”, azienda che dal 2019 collabora con la Formula 1 e Liberty Media; dalle analisi, infatti, ha mostrato un aumento del 17% su base annua, passata da 17,3 milioni a 20,1 milioni, un tasso di crescita più rapido rispetto al calcio, che è cresciuto solo del 6%. La Formula 1 ha condotto una combinazione di ricerche qualitative e quantitative in sette mercati con un campione totale di 162.774 ragazzi di età compresa tra 12 e 18 anni con l’obiettivo di capire cosa interessa ai cosidetti fan del futuro scoprendo come la classe regina dell’automobilismo sia il secondo sport più in crescita, con un +36%, rispetto all’anno precedente e che il dietro le quinte, i riassunti delle gare e i contenuti generati dai piloti siano le cose che più appassionano le nuove generazioni.
    La nuova Formula 1 piace ai giovani
    Inoltre, l’interesse per l’ingegneria e la tecnologia è stato considerato come un punto di ingresso rispetto alle gare stesse, con la fascia di ragazzi compresa tra i 10 e i 18 anni che aspirano a diventare ingegneri che hanno l’86% di probabilità in più rispetto alla media di guardare la Formula 1. Un notevole impatto è arrivato anche dalla serie “Drive to Survive” che ha coinvolto le nuove generazioni. Ellie Norman, direttore marketing e comunicazione della F1, ha commentato così i risultati raccolti: “Con queste ricerche intendiamo capire le future generazioni e come esplorare nuovi modi di espandere l’interesse per la categoria. Vedere che il lavoro fatto per raggiungere un pubblico nuovo e più giovane sta pagando è motivo di soddisfazione. Attraverso l’utilizzo di social e piattaforme digitali, abbiamo abbattuto qualsiasi muro del nostro complesso sport e avvicinato la nuova generazione di tifosi”, le sue parole che dimostrano come la strategia voluta da Liberty Media stia dando i suoi frutti. LEGGI TUTTO

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    F1, Newey (Red Bull): “Gli errori del 2020 ci hanno resi più forti”

    ROMA – Gli ingredienti per arrivare al successo possono essere molteplici e, a volte, la classica frase ‘sbagliando si impara’ non può che calzare alla perfezione. In un certo senso è il caso della Red Bull che ha fatto fronte ai problemi dello scorso anno per portare in pista una monoposto di altissimo livello nel 2021: “Quando siamo passati dalla RB15 del 2019 alla RB16 l’anno scorso, c’erano alcune cose sulla macchina che non comprendevamo appieno – spiega il numero uno della parte tecnica, Adrian Newey -. Anche con il programma della galleria del vento e tutti i nostri strumenti di simulazione ci sono ancora cose che possono farti inciampare. Ed è esattamente quello che è successo all’inizio del 2020. Ci è voluto un po’ di tempo per capire e superare questi problemi. Il vantaggio di ciò, come spesso accade, è che impari cose che altrimenti non avresti imparato. Ottieni di più dagli errori che dalle cose buone. Penso che questo ci abbia aiutato durante l’inverno con sviluppi che ci hanno portato dove siamo ora”.
    La consapevolezza in Bahrain
    In Bahrain, dopo i test e durante il weekend di gara inaugurale, è arrivata la conferma dei miglioramenti: “Uscendo dai test sentivamo di avere un pacchetto competitivo, ma non si sa mai veramente come sarà – prosegue -. Non sai quali modalità di motore stavano usando gli altri, quali carichi di carburante avevano e così via: affidarsi alla pre-season per capire dove sei veramente è come essere in un campo minato. Ci è voluto il Gran Premio del Bahrain per confermare che eravamo competitivi, anche se non l’abbiamo vinto”.  LEGGI TUTTO