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    F1, si alza il sipario sulla RB18: inizia il 2022 della Oracle Red Bull

    ROMA – La RB18 è ormai realtà. La Red Bull ora può finalmente far conoscere a Max Verstappen la monoposto con la quale cercherà il bis iridato in Formula 1. Confermata la presenza di Christian Horner come team principal, la scuderia austro-britannica si avvicina così alla nuova stagione, il cui regolamento ha rimodellato il design delle livree, che scenderanno per la prima volta in pista nei test di Barcellona (23-25 febbraio) e Bahrain (10-12 marzo). L’evento, seguito su YouTube da oltre 300mila spettatori, ha visto anche la presentazione di Oracle, azienda americana di software e tecnologia per database, come nuovo title sponsor.Guarda la galleryLa nuova Red Bull RB18 mette le ali a Verstappen e Perez per il 2022
    Gli obiettivi
    L’abilità alla guida di Max Verstappen – che scenderà in pista con il numero 1 – ha colmato nel 2021 il gap tecnico con la Mercedes, un divario che a Milton Keynes sperano di azzerare con lo sviluppo del nuovo motore. Con l’addio di Honda, lo sviluppo della power unit è stato affidato alla Red Bull Powertrains, nuovo polo di produzione che ha acquisito i progetti e la proprietà intellettuale dell’Ala dorata. Oltre alla difesa del titolo dell’olandese, la Red Bull punta anche a migliorare le prestazioni di Sergio Perez, con il messicano che l’anno scorso si è piazzato quarto con soli cinque podi all’attivo. Grande protagonista della presentazione è stata ovviamente la livrea della RB18, le cui forme aerodinamiche hanno già raccolto i primi complimenti dai piloti. La Oracle Red Bull dunque è pronta per scendere in pista e affrontare la prima tappa del nuovo Mondiale, che prenderà il via in Bahrain il prossimo 18 marzo. LEGGI TUTTO

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    F1, la Oracle Red Bull presenta la nuova RB18

    ROMA – La Red Bull esce allo scoperto e presenta la RB18, la nuova monoposto con la quale Max Verstappen cercherà di difendere il titolo mondiale conquistato nel 2021. Confermata la presenza di Christian Horner come team principal, la scuderia austro-britannica si avvicina così alla nuova stagione di Formula 1, il cui regolamento ha rimodellato il design delle livree, che scenderanno per la prima volta in pista nello shakedown di Barcellona (23-25 febbraio) e nei test ufficiali in Bahrain (10-12 marzo). L’evento, seguito in diretta da centinaia di migliaia di spettatori, ha visto anche la presentazione di Oracle, azienda americana di software e tecnologia per database, come nuovo title sponsor.Guarda la galleryLa nuova monoposto Red Bull RB18 per il Mondiale 2022
    Verso il Bahrain
    L’abilità alla guida di Max Verstappen – che scenderà in pista con il numero 1 – ha colmato nel 2021 il gap tecnico con la Mercedes, un divario che a Milton Keynes sperano di azzerare con lo sviluppo del nuovo motore. Con l’addio di Honda, lo sviluppo della power unit è stato affidato alla Red Bull Powertrains, nuovo polo di produzione che ha acquisito i progetti e la proprietà intellettuale dell’Ala dorata. Oltre alla difesa del titolo dell’olandese, la Red Bull punta anche a migliorare le prestazioni di Sergio Perez, con il messicano che l’anno scorso si è piazzato quarto con soli cinque podi all’attivo. Il focus della presentazione era centrato ovviamente sulla livrea della nuova monoposto, il cui design è già stato apprezzato dai piloti. Ora che la stagione della Oracle Red Bull si è ufficialmente aperta cresce l’attesa per il primo Gran Premio, quello del Bahrain, il prossimo 18 marzo. LEGGI TUTTO

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    F1, corso di formazione per Horner: a Ginevra per scontare la punizione in Qatar

    ROMA – Sarà un fine settimana diverso quello di Christian Horner. Il team principal della Red Bull è infatti pronto per fare ammenda dopo l’episodio che lo ha visto protagonista durante il Gran Premio del Qatar di Formula 1 della scorsa stagione. In quell’occasione il britannico si era infatti rivolto a uno steward apostrofandolo come “canaglia” dopo la penalità inflitta a Verstappen durante la qualifica, con il pilota olandese che non rallentò in seguito a una doppia bandiera gialla. Horner, che sin da sùbito si era scusato, dovrà tuttavia frequentare il seminario di due giorni organizzato a Ginevra dalla Federazione, che riguarderà la formazione degli stessi marshal e che verrà aperto dal neopresidente della FIA, Mohammed Ben Sulayem.
    Qatar alle spalle
    L’infrazione di Verstappen costò all’olandese della Red Bull cinque posizioni sulla griglia di partenza, mettendo a repentaglio il titolo, poi comunque vinto dal classe 1997. Acqua passata per Christian Horner, che allora diede la colpa alla “pressione”. Il 2022 della Red Bull è infatti pronto a iniziare e sono tre gli appuntamenti da cerchiare in rosso. La RB18 verrà infatti presentata il 9 febbraio prossimo, poi sarà la volta di Barcellona, dove in agenda c’è lo shakedown del 23 febbraio. Mentre il 10 marzo tutti i team sono attesi in Bahrain per i primi test ufficiali della stagione che daranno il via al prossimo Mondiale di Formula 1. LEGGI TUTTO

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    F1, Horner sconta la punizione: parteciperà al seminario per steward

    ROMA – Questo fine settimana il team principal della Red Bull, Christian Horner, sconterà la punizione assegnatagli dalla FIA dopo il Gran Premio del Qatar diFormula 1dello scorso anno. In quell’occasione il britannico si era infatti rivolto a uno steward apostrofandolo come “canaglia” dopo la penalità inflitta a Verstappen durante la qualifica, con il pilota olandese che non rallentò in seguito a una doppia bandiera gialla. Horner, che sin da sùbito si era scusato, dovrà tuttavia frequentare il seminario di due giorni organizzato a Ginevra dalla Federazione, che riguarderà la formazione degli stessi marshal e che verrà aperto dal neopresidente della FIA, Mohammed Ben Sulayem.
    Vista sul 2022
    L’infrazione di Verstappen costò all’olandese della Red Bull cinque posizioni sulla griglia di partenza, mettendo a repentaglio il titolo, poi comunque vinto dal classe 1997. Acqua passata per Christian Horner, che allora diede la colpa alla “pressione”. La scuderia di Milton Keynes è infatti pronta per affrontare la nuova stagione in Formula 1, che simbolicamente inizierà con la presentazione della nuova monoposto il prossimo 9 febbraio. Tutto il team campione del mondo si trasferirà poi a Barcellona per lo shakedown (23-25 febbraio) per approdare infine in Bahrain, dove si svolgeranno i primi test ufficiali (10-12 marzo) del 2022. LEGGI TUTTO

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    MotoGp: presentati i team KTM Factory e Tech3

    ROMA – Sono stati svelati oggi i due team della KTM in MotoGp. Mentre il Red Bull KTM Factory Team ha confermato in pista la coppia formata da Miguel Oliveira e da Brad Binder, la scuderia Tech3 KTM Factory Racing si presenterà in griglia con i due debuttanti Remy Gardner e Raul Fernandez, rivali nella scorsa stagione di Moto2, vinta infine dall’australiano. L’evento si è tenuto esclusivamente sul web e si è soffermato sui successi ottenuti dalle due scuderie lo scorso anno: la doppietta nella classe cadetta, la vittoria di Miguel Oliveira nel Gran Premio della Catalogna e quella di Brad Binder a Spielberg.
    Le parole dei protagonisti
    Tutti i quattro i piloti hanno reso l’idea su quale possa essere la loro stagione. Il portoghese Miguel Oliveira, alla sua quarta annata in MotoGp ha detto: “Non lo fai solo per te. Lo fai per il team, per la famiglia e per il Paese. In fondo si tratta solo del rapporto tra uomo e macchina e io conosco ogni dettaglio che compone il pacchetto”. “Siamo qui per provare le sensazioni tipiche della MotoGp, non riesco a farne a meno. Voglio solo superare chiunque si trovi sulla mia strada” – ha detto invece il sudafricano Brad Binder. Per il team Tech3, invece, Remy Gardner ha spiegato: “I motori più potenti, i piloti più forti: questo è un sogno che si avvera. La competizione fa parte di me e voglio fare del mio meglio”. Raul Fernandez punta invece ancora più in alto: “Voglio infrangere record, non c’è spazio per gli errori. Sono pronto per il successo e per lasciare il mio segno nella storia”. LEGGI TUTTO

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    F1, Perez punta in alto: “Voglio il mondiale, per questo sono qui”

    ROMA – Nei momenti in cui Max Verstappen era in difficoltà in pista, Sergio Perez si è rivelato stato spesso decisivo per le sorti dell’olandese, poi campione del mondo. La difesa ad Abu Dhabi, ad Istanbul e altri sporadici episodi però non hanno soddisfatto appieno Perez, più di una volta staccato di molto in svariati Gran Premi. Ora l’ex Sauber cerca infatti il riscatto parlando così al podcast di TAG Heuer The Edge: “Lavoro alla grande con il team e con Max, mi diverto e questa è la cosa più importante. Ma sono qui perché credo di poter diventare davvero un campione del mondo”.
    Gli obiettivi
    Una dichiarazione d’intenti chiara e diretta questa di Perez, che non nasconde le proprie ambizioni. “La Red Bull – ha detto il messicano – è prima di tutto un marchio. Ci sono accordi con partner e sponsor che vanno rispettati. Quando sei qui sei sempre sotto i riflettori e quindi si lotta per il campionato del mondo o, al massimo, si fa di tutto per vincerlo. È un lavoro molto intenso”. Max Verstappen ha dunque un nuovo rivale per il titolo, con la competizione fra compagni di squadra che potrebbe però essere un incentivo in più per migliorarsi. “Il bello della Formula 1 – ha aggiunto – è che ci sono sempre nuove sfide. Io sono qui da 11 anni e non ha ancora smesso di imparare. È uno sport che ti spinge sempre a dare il massimo”. Nonostante la determinazione, Perez deve aumentare i giri del motore in pista. L’anno scorso è infatti arrivato quarto, salendo solo cinque volte sul podio: troppo poco per avere ambizioni così elevate. LEGGI TUTTO

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    F1, Perez: “L'obiettivo è il mondiale, alla Red Bull devi provarci”

    ROMA – Se Max Verstappen può dirsi campione del mondo il merito è anche di Sergio Perez. Il pilota messicano della Red Bull ha vestito i panni del compagno di squadra ideale, specie nei momenti in cui l’olandese doveva rincorrere in pista. La difesa ad Abu Dhabi e ad Istanbul però non hanno soddisfatto appieno Perez, spesso molto indietro in svariati Gran Premi. Ora però l’ex Sauber cerca il riscatto parlando così al podcast di TAG Heuer The Edge: “Lavoro alla grande con il team e con Max, mi diverto e questa è la cosa più importante. Ma sono qui perché credo di poter diventare davvero un campione del mondo”.
    Le parole di Perez
    Una dichiarazione d’intenti chiara e diretta questa di Perez, che non nasconde le proprie ambizioni. “La Red Bull – ha detto il messicano – è prima di tutto un marchio. Ci sono accordi con partner e sponsor che vanno rispettati. Quando sei qui sei sempre sotto i riflettori e quindi si lotta per il campionato del mondo o, al massimo, si fa di tutto per vincerlo. È un lavoro molto intenso”. Max Verstappen ha dunque un nuovo rivale per il titolo, con la competizione fra compagni di squadra che potrebbe però essere un incentivo in più per migliorarsi. “Il bello della Formula 1 – ha aggiunto – è che ci sono sempre nuove sfide. Io sono qui da 11 anni e non ha ancora smesso di imparare. È uno sport che ti spinge sempre a dare il massimo”. I cinque podi conquistati da Perez nel 2021 e il quarto posto finale, tuttavia, sono un bottino troppo magro per poter puntare così in alto. LEGGI TUTTO

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    F1, Horner sul rinnovo di Verstappen: “È solo un pezzo carta”

    ROMA – La Formula 1 targata 2022 è pronta a riaccogliere il campione del mondo in carica Max Verstappen. L’olandese, capace di interrompere un digiuno che durava dal trionfo di Sebastian Vettel nel 2013, ha fatto esultare i tecnici e i dirigenti della Red Bull. A Milton Keynes ora le aspettative sono alte, non solo per la prossima annata, ma anche per gli anni a venire, sperando che Verstappen rinnovi con la scuderia. Aspetto che non preoccupa però il team principal Christian Horner, che a Speedcafe ha detto: “I rapporti professionali non si regolano con i contratti, ma si basano sulle relazioni. Il nostro legame e la fiducia reciproca instaurata in questi anni vanno al di là di qualsiasi pezzo di carta”.
    Un occhio al 2023
    Un rapporto dunque più forte degli accordi economici, che, pur necessari, non sembrano impensierire Horner, il quale aggiunge: “Quando Verstappen è arrivato era un ragazzo ed è cresciuto in squadra fino a diventare un giovane uomo. Non vedo l’ora di continuare a correre con lui per molti anni a venire e penso che le stagioni migliori debbano ancora arrivare”. Ora, il titolo conquistato ad Abu Dhabi e le parole di Horner vanno di fatto ad estinguere la clausola inserita a inizio 2021 nel contratto di Verstappen. Il 24enne avrebbe infatti potuto lasciare la Red Bull non fosse stato competitivo per il titolo. Così, però attualmente, l’olandese e Lewis Hamilton hanno ora sui loro rispettivi contratti la stessa data di scadenza, ossia il 2023, sempre che l’inglese non opti per un suo ritiro dal Circus. LEGGI TUTTO