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    Rebecca Piva è la prima conferma della UYBA edizione 2024/25

    La UYBA Volley Busto Arsizio edizione 2024/25 inizia ufficialmente oggi a prendere forma: il primo nome del nuovo roster è quello di Rebecca Piva, che si accinge dunque a vestire la maglia biancorossa per la seconda stagione.

    Rebecca Piva, classe 2001 ed originaria di Bologna, si è rivelata una delle armi più importanti della squadra, dando equilibrio in seconda linea ed efficacia in fase offensiva, prendendosi spesso responsabilità tecniche nei momenti più delicati. La farfalla numero 4 ha rispettato alla grande le aspettative che erano state poste su di lei ad inizio anno e, non a caso, sente profumo di azzurro.

    Nella stagione 23/24 Rebecca ha realizzato 212 punti in 77 set disputati, 11 ace, ha ricevuto con il 30% di perfette, ha attaccato con il 32.7%, firmando 19 muri.

    Ora è pronta per continuare il percorso con la UYBA con nuova linfa. Queste le sue parole: “Sono felicissima di essere ancora una farfalla a Busto Arsizio: la scorsa stagione abbiamo raggiunto un obiettivo importante, sono carichissima per il prossimo anno. Ho sposato un bellissimo progetto e aspetto tutti i tifosi alla e-work arena perchè ci sostengano ancora di più in questa nuova avventura sportiva”.

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Tre annunci per Casalmaggiore: arrivano Piva e Sartori, resta Malual

    Di Redazione La VBC Trasporti Pesanti Casalmaggiore ha annunciato oggi in una conferenza stampa tre delle giocatrici che comporranno il roster della squadra per la stagione 2022-2023. Alla conferma dell’opposta Adhuoljok Malual si accompagnano due novità, entrambe classe 2001: la schiacciatrice Rebecca Piva, che torna in Serie A1 dopo aver vissuto la seconda parte della scorsa stagione alla Banca Valsabbina Millenium Brescia, e la centrale Benedetta Sartori, che invece farà il suo debutto nella massima categoria nazionale dopo aver giocato per tre anni in A2 con la Futura Volley Giovani Busto Arsizio. “Sono molto contenta di poter ritornare in A1 – ha detto Rebecca Piva – in una società importante come Casalmaggiore. Ho avuto già modo di collaborare, anche se solo per i tornei estivi, ma avevo già capito quanto fosse ben strutturata e accogliente. Credo che il prossimo, avendo un po’ rimescolato le carte, sarà un campionato più equilibrato: fino all’anno scorso Conegliano era irraggiungibile, ora le prime quattro più o meno si equivalgono, ma anche le squadre sotto si sono rinforzate“. “Per me è la prima esperienza lontano da casa – ha spiegato Benedetta Sartori – adesso che ho 21 anni ho deciso di fare questa scelta e mettermi alla prova. Da quando sono bambina il mio sogno è arrivare a giocare in Serie A1: sicuramente ci sono delle tappe da fare e penso che questa sia la tappa più giusta in questo periodo della mia vita. Sono pronta e non vedo l’ora di iniziare. Io sono una che ama imparare tanto e il mio obiettivo è prendere qualcosa da tutte, soprattutto dal punto di vista caratteriale“. Adhu Malual è poi tornata sull’ultima annata, che l’ha vista protagonista a sorpresa: “Una stagione molto particolare, piena di alti e bassi, con infortuni e situazioni un po’ scomode da affrontare, che hanno reso difficile creare fin da subito il feeling di squadra; però sono soddisfatta della conquista della salvezza. È stato un anno tosto per me, perché sono stata ‘buttata’ in campo e dovevo cogliere l’occasione nel modo migliore, cercare di essere meno emotiva e sfruttarlo al meglio“. Poi l’opposta rivela: “Inizialmente consideravo l’idea di poter scendere di categoria per giocare di più, ma ho capito che la scelta migliore era restare qua per continuare il mio percorso. Mi sono trovata bene ed è l’ambiente perfetto per me“. La presentazione si è svolta all’Hotel Continental di Cremona in occasione di un evento organizzato da IT Impresa srl e Syneto, a cui hanno partecipato quasi 40 aziende partner. (fonte: VBC Casalmaggiore) LEGGI TUTTO

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    Ultimi tasselli per Busto Arsizio: nel mirino anche Piva e Zanette?

    Di Redazione È stata una delle prime squadre a muoversi sul mercato e adesso, con largo anticipo, la Unet E-Work Busto Arsizio ha di fatto già il sestetto pronto per la prossima stagione: secondo La Prealpina è ormai finalizzata anche la trattativa con Alice Degradi, che nei giorni scorsi ha salutato Cuneo. Il reparto schiacciatrici dovrebbe comprendere anche Lena Stigrot e Loveth Omoruyi (all’azzurrina, però, è interessata anche Bergamo) mentre il quarto e ultimo nome è ancora in stallo: Adelina Ungureanu ha un altro anno di contratto, ma non ha convinto e potrebbe decidere di cambiare maglia anche per trovare più spazio da titolare. Se la schiacciatrice rumena partirà, a quanto riferisce il quotidiano varesino, a sostituirla non sarà nessuno dei due profili seguiti finora: né Beatrice Gardini (diretta verso Perugia) né Stella Nervini, che andrebbe a Chieri. La società starebbe invece valutando la promettente Rebecca Piva, che ha iniziato la stagione a Trento e l’ha finita in A2 a Brescia. Restano poi da riempire la casella del secondo opposto, per la quale c’è la suggestione Elisa Zanette (ma l’accordo economico è tutto da trovare), e quella della seconda palleggiatrice: Sofia Monza avrebbe infatti ricevuto un’offerta da Perugia per affiancare la statunitense Tori Dilfer. LEGGI TUTTO

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    Brescia, la nuova Leonessa Piva: “Guarita dal Covid-19 mi sento bene, darò il mio contributo”

    Di Redazione Regalo del nuovo anno per tutti i tifosi della Banca Valsabbina Millenium Brescia, la schiacciatrice bolognese ha completato gli accertamenti del “return to play” (nell’ultimo periodo a Trento l’attaccante classe 2001 aveva contratto il Covid-19) e si sta inserendo nel gruppo guidato da coach Alessandro Beltrami. A sancire l’ingresso a tutti gli effetti nel roster bresciano, la scelta del numero 12. L’inserimento di Rebecca Piva permette alla squadra di allenarsi con quattro schiacciatrici, dopo il serio infortunio di Tanase (out fino alla prossima stagione) e di dare a Cvetnic e Bartesaghi la tranquillità necessaria per riprendersi dai fastidi fisici che le hanno colpite nelle ultime settimane. “È stato un grande piacere arrivare a Brescia ed essere accolta così, ringrazio di cuore la società e lo staff – ha commentato l’atleta classe 2001 – Ho potuto svolgere i primi allenamenti e ho avuto bellissime impressioni. Come immaginavo e come mi era stato riferito, il gruppo è molto unito e sono molto contenta di farne parte”. “Spero di integrarmi bene, mi sto inserendo sia con il lavoro sul campo sia con gli esercizi in palestra – ha proseguito poi Piva, che sul periodo di stop dovuto alla positività ha raccontato-Non è una situazione piacevole, per nessuno, ma purtroppo è andata così e bisogna adattarsi. Adesso, finita la quarantena e le visite, il rientro in palestra è stato buono e mi sento bene. Piano piano sto recuperando la forma e spero che ricominci presto il campionato” queste le prime impressioni della numero 12 bresciana, che – visto il rinvio dell’incontro a Olbia – avrà la possibilità di esordire sul taraflex del PalaGeorge il 23 gennaio, nella sfida casalinga con la Sigel Marsala. (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Top & Flop della Serie A1: il meglio e il peggio del girone d’andata

    Di Alessandro Garotta Il campionato di Serie A1 femminile si è fermato a un passo dal giro di boa: com’è noto, l’ultima giornata del girone di andata (prevista per il 26 dicembre) non si è disputata a causa dei numerosi rinvii per casi di Covid, e nella situazione attuale è estremamente difficile ipotizzare la tempistica dei recuperi. Tuttavia, la sosta forzata è comunque un buon momento per tracciare una panoramica su quello che si è visto fin qui. Come da tradizione, andiamo dunque ad individuare quali giocatrici si sono particolarmente distinte e chi invece ha deluso le aspettative. LE TOP Foto LVF/Rubin Paola Egonu. Qualora servissero controprove, l’opposta della Prosecco DOC Imoco Conegliano dimostra una volta di più di essere decisiva come nessun’altra. Viaggia sui 21,83 punti di media a gara (262 in totale di cui 22 ace e 14 muri) con il 48,60% di positività e il 37,85% di efficienza in fase offensiva, mettendo in mostra un repertorio di colpi sempre più completo e la capacità di giocare pure dei palloni più dolci rispetto alle schiacciate a tutto braccio che l’hanno sempre contraddistinta. Alterna pallonetti in posto 3 a diagonali nei 3-4 metri in cui passa sopra al muro con la naturalezza di un adulto che gioca nel Minivolley. Nei frangenti decisivi, quando la squadra campione d’Italia e d’Europa ha bisogno di portare a casa qualche punto importante, ci pensa lei, o con il servizio o in attacco (vedasi tie break delle sfide contro Monza, Busto Arsizio e Cuneo). Foto LVF/Rubin Eleonora Fersino. Una giocatrice che quest’anno non ha sbagliato ancora una partita è il libero della Igor Gorgonzola Novara. Stimolata dalla concorrenza interna con Caterina Bosetti, che in quanto a tecnica in ricezione rivaleggia alla pari con le specialiste della seconda linea, Fersino sta offrendo prestazioni di alto livello in serie (53,18% di ricezione perfetta e solo 8 errori nel fondamentale), al punto che nessun tifoso azzurro è caduto nell’abisso della nostalgia dopo l’addio di Stefania Sansonna. Ancor meno dopo aver visto quanto difende l’ex di Conegliano e Bergamo, decisiva in molte ricostruzioni. I meriti vanno divisi con quelli del muro, quasi sempre composto ed ordinato, ma poi il pallone bisogna comunque tirarlo su e lei lo fa con reattività, coraggio e qualità tecniche fuori dal comune. foto Vero Volley Monza Anna Danesi. Nel terzo posto in classifica della Vero Volley Monza c’è tanto, tantissimo della centrale della nazionale, che sta confermando l’altissimo rendimento della scorsa stagione e dei Campionati Europei, anche grazie alla grande fiducia che ripone in lei la palleggiatrice Alessia Orro, come dimostrano il fantastico 51,41% di positività su una buona quantità di assist (145) e i soli 9 errori in attacco. La velocità del suo braccio e la capacità di girare la sfera evadendo quasi sempre dal controllo delle avversarie, ne fa un vero incubo per le altre compagini. Ovviamente fa la voce grossa anche a muro, da sempre il suo marchio di fabbrica, in cui si dimostra granitica con 38 stampate e un patrimonio di tocchi decisivo quando conta. Foto Savino Del Bene Volley Scandicci Ofelia Malinov. Se dovessimo scegliere la miglior palleggiatrice del girone di andata, non potrebbe essere altri che lei. A fare la differenza è la sua distribuzione del gioco, che si adatta perfettamente alle diverse circostanze proposte dal match: quando può utilizzare le centrali lo fa con regolarità; quando la ricezione la fa correre o nei momenti caldi si appoggia alle attaccanti di palla alta, che tirano la carretta senza preoccuparsi più di tanto. E poi una voglia di trascinare, uno spirito di sacrificio e una dedizione per la causa che non hanno eguali: Malinov è sempre in prima linea a dare l’esempio, ad indicare la strada maestra, che per la Savino Del Bene Scandicci è una soltanto e porta ad arrivare in fondo a ogni competizione. Foto Unet E-Work Busto Arsizio Alexa Gray. Soverato, Casalmaggiore, Caserta, Scandicci. E poi Unet E-Work Busto Arsizio. C’è un prima e un dopo nella carriera della giocatrice canadese. C’è un prima fatto di speranza e un talento che bussa alla porta della pallavolo italiana, c’è un dopo che equivale a responsabilità, concretezza e consapevolezza di essere un perno fondamentale per la propria squadra. Cresciuta esponenzialmente sotto la guida di Marco Musso, nella prima parte del campionato Gray si conferma una macchina da guerra con 181 punti, il 47,38% di positività e il 39,09% di efficienza in attacco: nel dubbio, Jordyn Poulter chiama il suo martello all’esecuzione e la palla va giù emettendo un suono fortissimo. Foto Fenera Chieri ’76 Héléna Cazaute. “Impatto” è una parola spesso abusata, svuotata dalla retorica sportiva, ma assume consistenza in relazione ai primi mesi della schiacciatrice francese in Italia. Si tratta di una sensazione che si costruisce attraverso due chiavi di lettura: quella matematica dei numeri grezzi e delle statistiche (120 punti, 15 muri, il 43,58% in fase offensiva e il 45,73% di ricezione positiva), e quella non propriamente empirica relativa all’influenza tattica ed emotiva di una giocatrice sulla propria squadra. Ora la miglior banda d’equilibrio del campionato deve solo compiere il passo più difficile, cioè mantenere la continuità e confermare le qualità mostrate fino a qui. Foto Il Bisonte Volley Firenze Sylvia Nwakalor. Ci eravamo abituati a considerare la giovane opposta come un talento brillante e con colpi da campionessa, ma ancora incostante nell’arco del match. Quest’anno Nwakalor sta squarciando il velo e mostrando quanto possa essere decisiva una con il suo atletismo e il suo killer instinct. Lo si legge nei numeri, prima di tutto: 171 punti (di cui 4 ace e 20 stampate), attaccando col 41,61% di positività. Il girone di andata ci restituisce dunque una giocatrice nel pieno della maturazione tecnica, fisica e psicologica, che sa mettere il suo talento sconfinato al servizio del Bisonte Firenze, per elevarne a potenza i valori offensivi. foto Megabox Vallefoglia Sinead Jack-Kisal. Nella pallavolo è innegabile che, se dei grandi numeri individuali non sono accompagnati dai successi della propria squadra, quelle cifre perdono buona parte del loro valore. Alcune volte, però, è difficile far passare inosservate certe strisce di prestazioni o delle singole performance, perché il cosiddetto “losing effort” non può sminuire totalmente quanto realizzato dall’atleta in questione. A proposito di ciò, Jack-Kisal è probabilmente uno dei massimi esempi in questa prima parte di Serie A1: a suon di punti (136), muri (31) e alte percentuali in attacco (49,48% di positività e 46,91% di efficienza) la centrale di Trinidad e Tobago ha dimostrato di essere un elemento imprescindibile per una Megabox Ondulati Del Savio Vallefoglia che sta vivendo una stagione stimolante ma, allo stesso tempo, tortuosa. I FLOP foto Igor Volley Novara Britt Herbots. No, non è un girone di andata da ricordare per la schiacciatrice belga dell’Igor Gorgonzola Novara. Tutto sembrava apparecchiato per il suo decollo verso lo spazio, soprattutto dopo quelle prestazioni estive in nazionale da vera leader, che sembravano aver cancellato persino il calo nel finale della scorsa stagione. Invece, anche la nuova annata si piega presto su se stessa. Prima uno strappo ai muscoli addominali che condiziona la sua preparazione, poi le difficoltà nel ritrovare la forma migliore, con ingressi in campo non sempre convincenti e prestazioni altalenanti (56 punti con il 37,39% di efficienza in attacco e il 29,52% di ricezione positiva). Tuttavia, nella sfida con la Savino Del Bene Scandicci si sono rivisti sprazzi della vecchia Herbots: speriamo sia di buon auspicio in vista del 2022, l’anno decisivo per capire se ritroveremo tutto il suo talento o se dobbiamo rassegnarci ad una carriera in tono minore. foto Instagram Hanna Orthmann Hanna Orthmann. In che senso “flop”? Rispetto alla sua versione di Monza? Rispetto a compagne o avversarie che giocano nello stesso ruolo? A tutte le giocatrici del campionato tout court? Orthmann è certamente una delle più talentuose schiacciatrici in Europa, gioca in una delle migliori squadre della Serie A1 e inserirla in una qualche classifica che contempli l’essere meno incisiva di altre fa sempre un po’ strano. Eppure in quella sinfonia wagneriana che dovrebbe essere il gioco della Savino Del Bene Scandicci, al momento suona come un bemolle, una nota che, diminuita di mezzo tono, fluttua a mezz’aria, come sospesa, e dà un senso di incompiutezza (seconda scelta per coach Massimo Barbolini, mette a referto 23 punti, 2 muri e 4 ace con il 18,33% di efficienza offensiva in soli 16 set giocati). foto VBC Casalmaggiore Luna Carocci. È vero che la stagione della VBC Trasporti Pesanti Casalmaggiore non sta andando negativamente rispetto alle premesse iniziali, ma non per questo rimane esente da giudizi. In particolare, tra le giocatrici apparse più in difficoltà finora c’è la 33enne toscana, che non riesce a portare quella dose di esperienza per guidare al meglio la seconda linea e facilitare i compiti in regia di Marta Bechis. Nelle prime 12 partite Carocci chiude con il 28,85% di positività, il 24,52% di efficienza e ben 18 errori in ricezione, collocandosi all’ultimo posto nella graduatoria riferita ai liberi titolari, che combina tutti gli indici di rendimento nei fondamentali difensivi: per puntare a qualcosa in più di una salvezza tranquilla la formazione casalasca ha bisogno della miglior Luna. Foto Volley Bergamo 1991 Ana Paula Borgo. Il fatto è che si può fallire in molti modi, ma quello della giocatrice brasiliana del Volley Bergamo 1991 ha proprio i connotati rotondi e corposi di un Cabernet Franc che ti fa schioccare la lingua prima di dire al cameriere che “sì, può servirlo anche alla signora”. Ovviamente sarebbe ingiusto pretendere che riesca a fare bene pur non avendo la possibilità di attaccare palle sempre perfette, ma purtroppo in questo sport se un opposto mette a terra 62 palloni su 184 (66 punti totali in 27 set giocati se aggiungiamo anche 1 ace e 3 muri) di solito per la propria squadra non ci sono tante speranze di riuscire a vincere. Inoltre, mancano la personalità e l’esperienza che è lecito aspettarsi da una giocatrice che ha vestito la maglia della nazionale verdeoro e di club brasiliani prestigiosi, prima di approdare in Europa. Foto Delta Despar Trentino Rebecca Piva. Le grandi aspettative, inevitabilmente, anticipano grandi reazioni. Nel caso dell’ex martello di Ravenna alla Delta Despar Trentino tutto faceva pensare all’operazione perfetta: una delle migliori giocatrici dell’ultima A2 aveva scelto di vivere la prima avventura nel massimo campionato in una piazza dove potesse crescere senza troppe pressioni. Purtroppo, però, questo sodalizio sta un po’ deludendo. Complice lo stop per l’operazione al menisco di Vittoria Piani e il conseguente spostamento di Jessica Rivero in posto-2, Piva ha finalmente l’occasione di partire nel sestetto titolare, ma non la sfrutta a dovere: fatica a trovare ritmo in attacco (33 palloni a terra, 19 errori e 13 murate su 116 assist) e in battuta (8 ace a fronte di 23 errori), soffre tantissimo in ricezione (29,46% di positiva e 25,58% di efficienza), tramutandosi più in un flop che in una risorsa per la squadra gialloblù. foto Maurizio Lollini/Bartoccini Fortinfissi perugia Britt Bongaerts. Essere “peggiore” alla prima esperienza in Italia, porta con sé tutto un codazzo di attenuanti, e non ha mai il suono perentorio di una bocciatura definitiva: c’è un sacco di tempo per recuperare. Se però a guardarsi indietro ci viene da sollevare un piccolo sospiro di rimpianto, ecco significa che qualcosa non sta andando per il verso giusto. Infatti, quando la palleggiatrice olandese era stata annunciata dalla Bartoccini Fortinfissi Perugia, in molti si aspettavano la sua esplosione consacratoria dopo stagioni positive tra Germania e Polonia. Tuttavia, Bongaerts sta incontrando qualche difficoltà ad imporsi: le sue alzate non sono facili da gestire per le bocche da fuoco; con le centrali va anche peggio, dato che difficilmente riescono a fare la differenza in attacco. Foto Maurizio Lollini/Bartoccini Fortinfissi Perugia Christina Bauer. Anche una realtà di bassa classifica come quella di Perugia sembra diventata un vestito troppo largo per una giocatrice che nella sua carriera ha vinto tutto e ora appare in un’evidente fase di calo – tendenza peggiorata ancor di più dal contesto tattico della squadra di Luca Cristofani. Poco coinvolta dalla regia di Britt Bongaerts, la centrale francese prova ugualmente a mettere in difficoltà le avversarie sfruttando tutti i palloni che le arrivano, anche se trovare la marcia è davvero complicato, così come dare una mano alla difesa sporcando più palle possibili sotto rete. Alla fine, segna 39 punti con il 40,28% di positività e il 38,89% di efficienza offensiva, 9 muri e 1 ace (11 errori al servizio). LEGGI TUTTO

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    L’azzurra Rebecca Piva è la novità della Delta Despar Trentino

    Di Redazione Grandissima rivelazione del campionato di Serie A2 con la maglia dell’Olimpia Teodora Ravenna e protagonista a sorpresa anche in maglia azzurra nella recente Volleyball Nations League andata in scena a Rimini. Rebecca Piva, giovane schiacciatrice bolognese classe 2001, dopo un’annata da incorniciare è pronta al grande salto, quello che la porterà nella massima serie con la maglia della Delta Despar Trentino. Figlia d’arte – entrambi i genitori sono stati pallavolisti di buon livello – Rebecca ha iniziato a calcare i parquet nella sua Bologna, per poi trasferirsi a Novara, dove ha giocato nelle categorie giovanili e ha conquistato una promozione in B1. Il biennio a Ravenna, in serie A2, le ha permesso di proseguire il suo importante percorso di crescita in una realtà dove ha scalato molto rapidamente le gerarchie, tanto da chiudere l’ultima stagione come terza migliore laterale del campionato di serie A2 con 542 punti a referto in trenta gare giocate. “Sono molto contenta di entrare a far parte della Delta Despar Trentino e di indossare questa maglia – spiega Rebecca Piva – in tanti mi hanno parlato benissimo della società e dello staff e il progetto che mi è stato presentato mi è piaciuto fin dal primo momento. Dopo aver parlato con Bertini non ho avuto alcun dubbio sulla decisione da prendere; per me sarà la prima stagione nella massima serie e oltre a non vedere l’ora di iniziare sono assolutamente convinta che nel corso dell’anno avrò l’occasione di migliorare molto e di imparare tante cose dalle giocatrici più esperte che avrò al mio fianco. Sono certa che grazie alla società e allo staff tecnico sapremo toglierci importanti soddisfazioni“. Piva completa la batteria di schiacciatrici a disposizione di Matteo Bertini, una pattuglia completamente rinnovata rispetto allo scorso anno: oltre a lei in posto-4 ci saranno la giovane Chiara Mason e le esperte straniere Rivero e Nizetich. (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO