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    Verona attende Monza, Stoytchev: “Per loro, ma anche per noi, ha un peso particolare”

    La Regular Season della SuperLega 2024-25 si avvia verso la conclusione e domenica al Pala AGSM AIM Rana Verona ospiterà la Mint Vero Volley Monza per il quart’ultimo appuntamento di questa fase della stagione. In avvicinamento al match contro i brianzoli, Coach Stoytchev è intervenuto in conferenza stampa per presentare l’impegno che attende la sua squadra. 

    Queste le sue parole: “Prima di parlare della partita, vorrei dire qualcosa sulla società di Monza, perché è l’unica in Italia che ha due squadre, nel maschile e nel femminile, che giocano in Serie A ed in Champions League. Non è un caso che l’anno scorso abbiano fatto un grandissimo risultato anche con la squadra maschile. Storicamente tra noi e Monza ci sono sempre state tante partite interessanti. Per loro, ma anche per noi, ha un peso particolare in classifica questa gara.

    Nel roster hanno tre campioni come Cachopa, Juantorena e Averill, che hanno vinto tutto anche a livello internazionale, e tre giocatori d’esperienza come Szwarc, Beretta e Di Martino, oltre a dei giovani interessanti. Mi aspetto una partita davvero complicata, perché grazie a Cachopa loro hanno un buonissimo cambio palla, soffrono un po’ se la palla si allontana da rete, ma hanno due, tre battitori importanti ai quali dobbiamo stare attenti. Se battiamo e riceviamo bene, abbiamo la possibilità di giocare bene”. 

    In seguito, ha presentato l’ultimo arrivo in casa Rana Verona: “Ewert arriva da esperienze in Germania e in Francia, dove ha vinto il campionato l’anno scorso. Non è molto alto, ma è un giocatore tecnico che ha tutti i fondamentali, sa gestire i colpi e la nostra grande speranza è che ci aiuti a completare la rosa dopo la mancanza di Dzavoronok, per quanto riguarda sia gli allenamenti che le partite. È un inserimento importante per l’economia della squadra: di lui avremo bisogno in attacco, in battuta, in tutto: non si può avere giocatore con un solo fondamentale. Viene da partite importanti quindi anche con un po’ di stanchezza sulle spalle: gli servirà un tempo di adattamento, però ci auguriamo che ci dia una grande mano”. 

    Sulle difficoltà di affrontare avversari in lotta per salvarsi ha detto: “Chiaramente a tutti servono i punti, ma a queste squadre in particolar modo, perché non mollano un centimetro. Nel campionato italiano ogni settimana cambia tutto. Dipende dallo stato fisico dei giocatori e in generale dalla motivazione.

    Differenze dalla partita di andata? I primi due set li avevamo giocati bene, solo che ci siamo fatti sfuggire il set, poi ci hanno staccato nel quarto di dieci punti, ma la squadra ha avuto una grande reazione recuperando il distacco e creandosi due possibilità di contrattacco. Ma non è solo questa partita, tante con Monza sono andate in questo modo. Mi aspetto una gara diversa, ma sicuramente sarà una bellissima partita”.

    (fonte: Rana Verona) LEGGI TUTTO

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    Ufficiale: Jordan Matthew Ewert è un nuovo giocatore (a tempo) della Rana Verona

    Arriva l’ufficialità di una notizia di mercato che circolava ormai da diversi giorni: lo schiacciatore Jordan Matthew Ewert è un nuovo giocatore della Rana Verona fino al termine della stagione di SuperLega 2024/2025. Un’operazione resasi necessaria in seguito all’infortunio che terrà Donovan Dzavoronok lontano dai campi per molti mesi.

    Nato ad Antioch, in California, il 18 marzo 1997, il martello statunitense ha mosso i primi passi a livello giovanile con la maglia del Pacific Rim, disputando in parallelo i tornei scolastici con il Deer Valley HS. In seguito, ha preso parte ai campionati collegiali con la formazione universitaria dello Stanford, in NCAA Division I, dove è rimasto fino al 2019. L’anno seguente si trasferisce in Spagna per vestire la casacca dell’Eivissa, prima di volare in Germania nella stagione successiva, firmando per il Luneburg. Nel 2022 raggiunge la finale della coppa nazionale, venendo insignito del premio di MVP della competizione. Dopo tre annate, nel 2023 firma per il Club francese del Saint-Nazaire, con cui si laurea campione d’Oltralpe alla fine della stagione 2023/2024. Dal 2023, Ewert è stabilmente nel giro della Nazionale a stelle e strisce.

    “Sono davvero felice di iniziare questa nuova esperienza con la maglia di Rana Verona, la prima per me nel campionato di SuperLega, ritenuto da tutti uno dei migliori al mondo – le prime parole di Jordan Ewert da atleta scaligero – Non appena mi si è presentata l’opportunità di venire a giocare qui ho impiegato poco a prendere la decisione, perché si trattava di una grande occasione per me e la mia carriera. Arrivo in una squadra ambiziosa e che è cresciuta tanto negli ultimi anni, come dimostra la recente finale di Coppa Italia affrontata. Non vedo l’ora di conoscere i miei compagni e lo staff per iniziare l’avventura a Verona. Metterò tutto il mio impegno per aiutare la squadra a raggiungere obiettivi importanti”. 

    “Come Club siamo soddisfatti dell’inserimento di Jordan in questo momento della stagione importante per la squadra – ha commentato il direttore sportivo Adi Lami – Dopo l’infortunio di Dzavoronok abbiamo vagliato assieme allo staff tecnico le varie possibilità che c’erano e abbiamo individuato in lui il profilo che facesse al caso nostro e che possedesse le caratteristiche necessarie che cerchiamo in un atleta. Abbiamo trovato in Ewert la volontà e la giusta motivazione per entrare a stagione in corso: è un giocatore che ha già potuto maturare una certa esperienza in alcuni campionati europei e quest’anno è stato protagonista anche sui palcoscenici prestigiosi della Champions League, per cui siamo certi che darà un contributo importante alla nostra causa. Benvenuto Jordan”.

    (fonte: Verona Volley) LEGGI TUTTO

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    Jordan Ewert si unisce al reparto di banda di Rana Verona

    Verona Volley è lieta di comunicare l’inserimento dello schiacciatore Jordan Matthew Ewert all’interno del proprio roster fino al termine della stagione di SuperLega 2024/2025.
    Nato ad Antioch, in California, il 18 marzo 1997, il martello statunitense ha mosso i primi passi a livello giovanile con la maglia del Pacific Rim, disputando in parallelo i tornei scolastici con il Deer Valley HS. In seguito, ha preso parte ai campionati collegiali con la formazione universitaria dello Stanford, in NCAA Division I, dove è rimasto fino al 2019. L’anno seguente si trasferisce in Spagna per vestire la casacca dell’Eivissa, prima di volare in Germania nella stagione successiva, firmando per il Luneburg. Nel 2022 raggiunge la finale della coppa nazionale, venendo insignito del premio di MVP della competizione. Dopo tre annate, nel 2023 firma per il Club francese del Saint-Nazaire, con cui si laurea campione d’Oltralpe alla fine della stagione 2023/2024. Dal 2023, Ewert è stabilmente nel giro della Nazionale a stelle e strisce.
    “Sono davvero felice di iniziare questa nuova esperienza con la maglia di Rana Verona, la prima per me nel campionato di SuperLega, ritenuto da tutti uno dei migliori al mondo – le prime parole di Jordan Ewert da atleta scaligero – Non appena mi si è presentata l’opportunità di venire a giocare qui ho impiegato poco a prendere la decisione, perché si trattava di una grande occasione per me e la mia carriera. Arrivo in una squadra ambiziosa e che è cresciuta tanto negli ultimi anni, come dimostra la recente finale di Coppa Italia affrontata. Non vedo l’ora di conoscere i miei compagni e lo staff per iniziare l’avventura a Verona. Metterò tutto il mio impegno per aiutare la squadra a raggiungere obiettivi importanti”.
    “Come Club siamo soddisfatti dell’inserimento di Jordan in questo momento della stagione importante per la squadra – ha commentato il direttore sportivo Adi Lami – Dopo l’infortunio di Dzavoronok abbiamo vagliato assieme allo staff tecnico le varie possibilità che c’erano e abbiamo individuato in lui il profilo che facesse al caso nostro e che possedesse le caratteristiche necessarie che cerchiamo in un atleta. Abbiamo trovato in Ewert la volontà e la giusta motivazione per entrare a stagione in corso: è un giocatore che ha già potuto maturare una certa esperienza in alcuni campionati europei e quest’anno è stato protagonista anche sui palcoscenici prestigiosi della Champions League, per cui siamo certi che darà un contributo importante alla nostra causa. Benvenuto Jordan”.
    Scheda Tecnica
    Nome: Jordan Matthew EwertData di nascita: 18 marzo 1997Luogo di nascita: AntiochRuolo: SchiacciatoreNumero di maglia: 3 LEGGI TUTTO

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    Keita illegale: mura al primo piano di un palazzo, colpisce come un pugile professionista!

    Nel weekend delle Final Four di Coppa Italia, girando per l’Unipol Arena prima delle partite, davanti a un cartellone gigantesco siamo rimasti letteralmente a bocca aperta. Roba da Sindrome di Stendhal. A grandezza naturale erano rappresentate le sagome di quattro giocatori con relative altezze: 206 cm per Keita, 211 cm per Michieletto, 204 cm per Chinenyeze, 200 cm per Giannelli. E sin qui nulla di nuovo. Alzando lo sguardo, però, abbiamo letto altri numeri: 350 cm Keita, 345 cm Michieletto, 338 cm Chinenyeze, 335 cm Giannelli. Ovvero le misure dei loro salti a muro, ovviamente a braccia distese, dunque dalla punta delle dita.

    Grazie alla collaborazione della Lega Volley, nella persona di Francesco Mazziotti, responsabile della Comunicazione, abbiamo chiesto e ottenuto quella grafica che potete ammirare qui in basso.

    foto Lega Volley

    Vi possiamo garantire che vederla a schermo è una cosa, farlo dal vivo trovandocisi sotto fa tutto un altro effetto perché, nel caso di Keita, 3 metri e mezzo d’altezza sono una misura che fa impallidire.

    Detto che la rete di pallavolo, nel maschile, è piazzata a un’altezza di 2,43 metri, capite bene che quando il numero 9 di Verona ti salta davanti a muro, tra la banda e le sue mani c’è un ostacolo alto un metro in più. Ma cosa ancor più impressionante è capire realmente di che misura stiamo parlando. Tre metri e mezzo, ad esempio, è l’altezza del balcone del primo piano di un palazzo. Dunque, se vi trovate per strada, provate ad alzare gli occhi e fare un salto, e poi pensate al fatto che lui arrivi a toccare sotto il balcone con la punta delle dita e noi altri al massimo al tasto dell’ultimo piano… del citofono.

    Non contenti, abbiamo chiesto informazioni anche sul punto più alto che Keita raggiunge con una breve rincorsa e non da fermo, ovvero quando attacca un pallone con qualche passo di rincorsa. Udite udite, la misura passa da 350 a 380 cm!!! Stiamo parlando di quasi quattro metri d’altezza, l’equivalente di un tir misurato dall’asfalto al tetto del rimorchio. Si tratta comunque di misure che vengono prese, è corretto precisarlo, utilizzando il vertec jump test. In partita magari sarà qualcosina di meno, ma tre metri e ottanta li devi comunque saltare e non è cosa banale neanche tra i giocatori professionisti (cestisti compresi). Pensate che alcuni suoi compagni di squadra, ridendo di gusto, ci hanno anche raccontato che proprio al vertec, in palestra, Keita i 380 cm “li fa tranquillamente quando non c’ha voglia” e che a muro, in realtà, arriverebbe anche ai 364 centimetri. Misura, aggiungiamo noi, che difficilmente sfiora in partita a causa di quel saltare a muro sempre tutto scomposto, ma questa è un’altra storia.

    foto Verona Volley

    Detto dell’altezza siderale da cui partono i palloni che schiaccia, notevole è anche la potenza di sparo. In questo caso abbiamo interpellato direttamente l’ufficio stampa della Rana Verona che ci ha risposto così: arriva a schiacciare a 120 km/h e a battere a 130!!!

    No, dimenticate i paragoni con auto e moto, gli esempi che vi stiamo per fare potrebbero incuriosirvi molto di più. Partiamo dalla forza che un giocatore come Keita può imprimere a un pallone schiacciandolo da tale altezza e a quelle velocità con una traiettoria inclinata di 40°/45°. Il risultato si aggira attorno ai 470 Newton, unità di misura della forza. Per darvi un’idea, un pugile professionista, con un pugno potente, può generare una forza che varia tra i 400 e i 700 Newton.

    Subito, ovviamente, il pensiero va a quei liberi e ricettori che certe bordate se le vedono arrivare addosso e, come visto fare ad esempio in diverse azioni a Fabio Balaso proprio in finale di Coppa Italia, magari le tirano pure su mettendo la palla in testa al palleggiatore… (mostri pure loro senza se e senza ma). Ebbene, detto della forza sprigionata dall’impatto con il pallone al momento della schiacciata, quella relativa all’impatto del pallone stesso a terra o sui polsi di un giocatore avversario, dunque a fine corsa, è ancora maggiore e supera i 482 Newton.

    Cosa vuol dire questo? Che un pallone che pesa 280 grammi viene percepito da chi lo riceve come un peso di 47/50 kg che gli arriva addosso alla velocità di 34,5 metri al secondo. Bisogna avere davvero braccia d’acciaio, proprio come quelle di Balaso.

    La foto che lo ritrae qui in alto, per quanto non sia recentissima, ci torna utile perché mostra chiaramente la deformazione del pallone sulle sue braccia. E dire che, chi gioca lo sa bene, i palloni da pallavolo non sono certo morbidi (la pressione interna è di 0,33 bar). Se ti arrivano addosso fanno davvero male. Qualche volta lo scoprono persino i computer dei giornalisti seduti a bordo campo…

    Di Giuliano Bindoni LEGGI TUTTO

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    Coach Stoytchev presenta la settima giornata di ritorno contro Trento

    Dopo il weekend dedicato alle Final Four di Coppa Italia, terminato con la medaglia d’argento, Rana Verona torna in campo per il campionato di SuperLega in occasione della settima giornata di ritorno. Domenica alle 16.00 arriva l’Itas Trentino per il derby dell’Adige e in prossimità della sfida, Coach Stoytchev ha parlato in conferenza stampa.
    Queste le sue parole: “Ci aspetta una gara contro una delle squadre più forti in Italia, che adesso ha anche la possibilità di puntare al primo posto. Nel proprio roster, Trento ha i migliori giocatori italiani, leader della Nazionale, come Sbertoli, Michieletto, Lavia, Laurenzano, che gli permette di avere in tutti i ruoli una formazione ben equilibrata e bilanciata. Michieletto fa la differenza in attacco dove ha 45% di efficienza, ma ricevono anche molto bene, oltre ad avere buone individualità che possono decidere la partita attraverso un fondamentale, come ad esempio la battuta dello stesso Michieletto. Sarà una partita complicata e come al solito dobbiamo mettercela tutta in campo”.
    Tornando sulle Final Four di Coppa Italia ha detto: “Quello che ci ha mostrato la finale di coppa è che le cose che stiamo dicendo da due anni sono reali ovvero che la società vuole lottare per i primi posti e la strada intrapresa è quella giusta. Non cambia la sostanza di questa stagione: i giocatori hanno dimostrato volontà, coraggio ed emozione, lottando su ogni singolo punto e questo fa loro onore. Anche loro hanno avuto la conferma che lavorando e giocando in un certo modo si può competere con le squadre più forti. Cosa cambierei della finale? La rotazione iniziale del quinto set. Come incastro andava bene ma abbiamo perso il sorteggio e la prima battuta era nostra, quindi preferivo partire più sicuro in battuta. È stata una scelta che abbiamo preso e che ci sembrava giusta in quel momento. Jensen? Abaev lo usava molto bene e ci aspettavamo che facesse i punti con muro a uno. C’è da dire anche che il primo set era nostro sul 21-18, poi ci siamo incastrati con la battuta di Gargiulo, che ha cambiato l’andamento del match”.
    Poi ha aggiunto: “La volontà e l’atteggiamento non sono mancati nella finale, altrimenti non avremmo rimontato due set. Una squadra giovane come la nostra non sa gestire al meglio la stanchezza. Dopo una gara di cinque set del giorno prima, la prestazione di tutti come salto, velocità è scesa. Un giocatore di grande esperienza, consapevole che magari salta meno in attacco, fa dei movimenti o delle azioni che compensano. Sono tante piccole cose che appartengono al giocatore esperto che ha già giocato tornei di questo tipo. Per noi non era così”.
    Infine ha concluso: “Il pubblico si meritava anche qualcosa in più, tutti lo speravamo, penso che tutti ci meritassimo di più, ma Civitanova ha vinto meritatamente. L’entusiasmo delle persone e dei partner lo capisco e mi fa molto piacere, perché è una riconoscenza nei confronti di quello che sta facendo la squadra. Il nostro lavoro come staff è di valutare bene dove siamo ora e non siamo ancora arrivati al livello di maturità e di meccanismi e di testa che ci siamo posti di raggiungere. La crescita di una squadra dipende da tanti componenti: i principi della società, la materia prima ovvero i giocatori, la loro capacità di essere allenabili. Tutti danno un contributo, ma è un processo che richiede tempo. La strada più corta è comprare giocatori forti e aggiustarli, ma non garantisce i risultati. Noi abbiamo scelto l’altra strada e questa coppa ci ha confermato che stiamo andando nella direzione giusta, ma la strada è ancora lunga. Quando hai una rosa un po’ ristretta allenarsi è più complicato e come prestazione di gioco siamo un po’ dipendenti dal livello di allenamento durante la settimana. Da quando manca Džavoronok alleniamo tutti e due i moduli per capire quale dei due sia più producente per la partita successiva”. LEGGI TUTTO

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    Verona, periodo di stage per lo schiacciatore giapponese Sakamoto Andeisena

    In questi giorni si è aggregato al gruppo squadra di Rana Verona anche Sakamoto Andeisena, giovane schiacciatore giapponese proveniente dalla Chuo University di Tokyo, che nel 2016 ha avviato il progetto Volleyball Club Support Association, che offre la possibilità a giovani atleti delle formazioni collegiali di maturare esperienze formative in campionati esteri.  

    Il giocatore classe 2005 – 192 cm di altezza e capace di toccare i 337 cm nel salto in attacco – svolgerà un periodo di stage di alcune settimane, durante le quali prenderà parte agli allenamenti assieme a Mozic e compagni, entrando così a contatto con il metodo di lavoro e la preparazione alle partite di una squadra di SuperLega. 

    (fonte: Rana Verona) LEGGI TUTTO

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    Chi vincerà la Del Monte Coppa Italia 2025? I nostri lettori hanno risposto così

    Sabato 25 gennaio, giornata di semifinali di Del Monte Coppa Italia alla Unipol Arena di Casalecchio. La parola passa dunque al campo, ma intanto, fino alla mezzanotte di venerdì, giorno della vigilia, i nostri lettori hanno votato chi secondo loro alzerà la coppa, e il verdetto popolare è stato assolutamente incerto quanto indicativo: finirà davvero così? Lo scopriremo presto, questi intanto i risultati del nostro sondaggio. LEGGI TUTTO

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    Coppa Italia: Perugia, Verona, Trento e Civitanova sotto la lente di Paolo Cozzi

    Mancano ormai poche ore all’inizio delle Final Four di Coppa Italia (QUI l’esito del nostro sondaggio su chi vincerà) e c’è molto fermento nelle quattro finaliste perché se Perugia fino a due settimane fa era vista come l’unica grande favorita, gli infortuni di Plotnytskyi e Ben Tara prima, uniti alle sconfitte con Trento e Civitanova poi hanno scatenato le avversarie che mai come ora sentono l’odore del sangue degli umbri e affilano i coltelli per giocarsi al meglio le chances di vittoria.

    E il primo match vedrà impegnata proprio Perugia contro Verona, squadra alla prima partecipazione alle Finals, capace di giocare ottimi momenti di pallavolo ma anche troppo dipendente dai suoi due top player Mozic e Keita.

    L’assenza di Plotnytskyi, per quanto grave visto la spettacolare stagione che stava facendo, non può essere un alibi per la squadra di patron Sirci che in estate ha portato nella città della cioccolata Ishikawa proprio per avere tre titolari dal valore assoluto intercambiabili tra loro. Più grave potrebbe risultare l’eventuale assenza di Ben Tara con Herrera che è sicuramente più pericoloso al servizio, ma in attacco è giocatore senza mezze misure, capace di gran colpi ma anche di tanti errori gratuiti. Semeniuk è giocatore dalla indiscussa classe cristallina, ma anche uno di quei giocatori che a volte non si accendono….riuscirà l’alto e ben organizzato muro veronese a limitarlo? In campo scaligero il 70% dei palloni passa dalle mani di Mozic e Keita, ma se lo slovacco dopo un inizio diesel sembra aver innestato la marcia più alta, Keita è da settembre che tira la carretta e ora spostato probabilmente in ricezione sarà anche bersagliato da i battitori avversari. Leggeri per una Finals sia Jensen  che Sani, ma preziosi per dare a Stoichew più alternative di formazione. A livello di palleggiatori Giannelli surclassa Abaev, sia per l’abitudine a giocare match importanti sia per la fluidità di palleggio e visione di gioco, con il russo restio a giocare con i centrali e Giannelli più completo nell’intesa con i suoi anche se l’intesa con Loser non è ancora ottimale. Entrambe le squadre spingono tanto dal servizio, perciò lavoro extra  per i liberi con mister Coppa Italia Colaci alla ricerca dell’ennesima vittoria. A muro invece è dove Verona è più avvantaggiata, squadra molto alta con Zingel e Cortesia fra i migliori nel reparto, ma occhio a Russo che rientrato da poco è fra i migliori al mondo.

    Riassumendo, nonostante la condizione non ottimale Perugia resta favorita, magari in una gara lunga con vittoria pronosticata 3-1.

    CondizionePerugia ⭐️⭐️⭐️⭐️Verona  ⭐️⭐️⭐️⭐️⭐️AttaccoPerugia ⭐️⭐️⭐️⭐️⭐️Verona ⭐️⭐️⭐️⭐️RicezionePerugia ⭐️⭐️⭐️⭐️Verona ⭐️⭐️⭐️BattutaPerugia ⭐️⭐️⭐️⭐️⭐️Verona ⭐️⭐️⭐️⭐️PalleggioPerugia ⭐️⭐️⭐️⭐️⭐️Verona  ⭐️⭐️⭐️MuroPerugia ⭐️⭐️⭐️⭐️Verona ⭐️⭐️⭐️⭐️⭐️

    Nel secondo match di giornata si ritrovano quella Trento e quella Civitanova che si sono trovate poco più di un mese fa nella semifinale mondiale.

    La squadra di Soli resta favorita, gioca bene, ha tre senatori della nostra nazionale in grande forma e ha scoperto un Bartha al centro che sta facendo grandi numeri in attacco e a muro. Di contro i marchigiani sono una squadra giovane, ben guidata da uno spumeggiante Boninfante che ha costruito molte delle sue fortune nelle mura di casa e deve dimostrare di essere pronta anche lontana dall’Eurosuole Forum.

    Al centro Flavio appare più continuo dell’anno scorso e Bartha, come detto, sta avendo un impatto importante in Superlega dando solidità ad un muro già forte di suo, specie con gli uomini di posto 4

    Michieletto e Lavia sono i gioielli dell’Itas, con il primo in versione “braccio” e il secondo in versione “mente”. Con loro in seconda linea Laurenzano forma probabilmente la miglior linea di ricezione del nostro campionato, permettendo a Sbertoli di esaltarsi alternando primi tempi e pipe al gioco veloce sui laterali.

    Chinenyeze resta, a mio parere, troppo discontinuo con potenzialità eccezionali in attacco, ma anche tante difficoltà nella lettura a muro e a muro in generale. Una certezza invece l’evergreen Podrascanin, con Gargiulo che scalpita in panchina pronto a dare il suo contributo.

    L’asse portante di Civitanova è certamente quello di banda dove dal trio Loeppky-Nikolov-Bottolo usciranno i due titolari. Tanta potenza in attacco, ma anche qualche difficoltà in ricezione che alla lunga potrebbero costringere Boninfante agli straordinari e a perdere precisione in palleggio.

    Alla voce opposto troviamo un Lagumdzija sicuramente maturato in questo periodo marchigiano, meno sbaglione e più continuo, e un Rychlicki che invece non è ancora riuscito a trovare in terra trentina il rendimento offerto nel periodo umbro. Ecco allora che Gabi potrebbe essere il jolly di coach Soli per portare a casa il match. Tutta da godere la sfida anche in chiave azzurra fra Balaso e Laurenzano, due fra i migliori interpreti del ruolo di libero in assoluto.

    Detto questo, anche in virtu del match al mondiale per club, resta favorita Trento, anche qua con il risultato di 3-1, ma occhio al servizio di Civitanova, forse il migliore di tutta la Superlega.

    CondizioneTrento ⭐️⭐️⭐️⭐️⭐️Civitanova ⭐️⭐️⭐️⭐️⭐️Attacco         Trento ⭐️⭐️⭐️⭐️Civitanova ⭐️⭐️⭐️⭐️Ricezione     Trento ⭐️⭐️⭐️⭐️⭐️Civitanova ⭐️⭐️⭐️⭐️Battuta        Trento ⭐️⭐️⭐️⭐️Civitanova ⭐️⭐️⭐️⭐️⭐️Palleggio    Trento ⭐️⭐️⭐️⭐️⭐️Civitanova ⭐️⭐️⭐️⭐️Muro          Trento ⭐️⭐️⭐️⭐️⭐️Civitanova ⭐️⭐️⭐️⭐️  

    Di Paolo Cozzi LEGGI TUTTO