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    I nuovi protocolli Fipav: Green Pass obbligatorio per tutte le categorie

    Di Redazione In vista dell’inizio della stagione sportiva 2021-2022, la Federazione Italiana Pallavolo ha definito i nuovi protocolli per la ripresa di tutte le attività, partendo dall’alto livello per arrivare fino ai campionati giovanili, al Beach Volley e al Sitting Volley. “La Fipav – recita il comunicato di accompagnamento – intende proseguire sulla stessa linea di condotta fin qui adottata: contenere al massimo l’infezione da Covid-19 e garantire ambienti sicuri per tutti i partecipanti alle diverse competizioni, prima, durante e dopo ogni attività“. La Federazione, inoltre, “confida nel senso di responsabilità di dirigenti, allenatori, atleti e dei loro genitori, affinché vengano rispettate le linee guida protocollari, tracciate nella consapevolezza che a condizionare il ritorno a un ‘normale’ svolgimento delle attività sono sempre di più le norme di comportamento adottate da ciascuna persona. Per tutti questi motivi sono stati stilati nuovi protocolli, in maniera da regolamentare tutte le fasi di ripresa delle diverse squadre, sempre nel rispetto dell’attuale contesto normativo di riferimento, strettamente legato all’attuale stato di emergenza epidemiologica e al suo andamento“. Tra le novità più importanti delle linee guida (qui il testo integrale) c’è sicuramente l’obbligatorietà del Green Pass, che dovrà essere verificato dal Covid Manager: tutti coloro che avranno accesso agli impianti di gioco dovranno essere quindi completamente vaccinati o vaccinati con la prima dose da almeno 15 giorni, o in alternativa disporre di tampone molecolare o rapido negativo effettuato nelle ultime 48 ore. I partecipanti agli eventi saranno divisi in quattro gruppi a seconda del loro status: Gruppo Uno o Gruppo Squadra (che comprende tutti gli appartenenti alle squadre, compresi i membri dello staff), Gruppo Due (ufficiali di gara, addetti agli arbitri, segnapunti, delegati), Gruppo Tre (tutti gli altri dirigenti e soggetti impegnati nell’organizzazione delle gare) e Spettatori. Norme particolari sono poi previste per i campionati di Serie B, per i campionati di Serie C, D, Divisioni, campionati di categoria (Under), attività promozionale e Sitting Volley e, infine, per il Beach Volley. L’intera documentazione è disponibile nell’apposita sezione del sito Fipav. (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Proseguono i campionati giovanili e territoriali. Sospesi solo Under 12 e Volley S3

    Di Redazione
    Un sospiro di sollievo per il volley di base: l’interpretazione data dalla Federazione Italiana Pallavolo “salva” i campionati di quasi tutte le categorie dallo stop agli sport di contatto imposto dal nuovo DPCM contro l’emergenza coronavirus. Gli unici a doversi fermare saranno i ragazzi dell’Under 12 e del Volley S3, che potranno allenarsi soltanto in forma individuale: per queste due categorie sarà emanato a breve un protocollo ad hoc.
    In tutti gli altri casi l’attività proseguirà regolarmente, “andando incontro alle esigenze del territorio e con la dichiarata intenzione di non voler arginare il dinamismo dei propri tesserati“. In base all’articolo 1 del regolamento gare, infatti, anche i campionati di serie e di categoria sono considerati “di interesse nazionale e regionale”. In questa classificazione rientrano quindi non soltanto Serie A1, A2, A3, B1, B2, C e D, ma anche Prima, Seconda e Terza Divisione (considerati “campionati regionali di primo livello”) e i campionati giovanili delle categorie Under 20, 19, 18, 17, 16, 15, 14 e 13.
    Il comunicato federale specifica che l’attività torneistica (Under 14 compresa) è temporaneamente sospesa e che le partite amichevoli, ad eccezione di quelle di Serie A, si potranno svolgere soltanto sul territorio della propria regione.
    “L’intenzione – spiega la Fipav – è quella di accogliere le aspettative delle migliaia di persone che quotidianamente portano avanti l’attività sul territorio nazionale, anche se è necessario ricordare ancora una volta, e con ancora maggiore convinzione data l’evoluzione della pandemia, quanto sia importante adottare comportamenti responsabili (distanziamento sociale, utilizzo delle mascherine, sanificazione degli spazi) e adeguati alla situazione in essere così come lo svolgere screening sanitari periodici (tampone rapido, test sierologico)“.
    L’interpretazione del DPCM non tocca ovviamente le normative più restrittive stabilite nei giorni scorsi dalla Campania e dalla Lombardia: in quest’ultimo caso il Comitato Regionale della Fipav ha già chiesto alla Regione di rivedere la propria ordinanza per adeguarla al provvedimento nazionale.
    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Emanati i protocolli per la ripresa della Serie B e delle categorie minori

    Foto Federazione Italiana Pallavolo

    Di Redazione
    Anche la Serie B, i campionati regionali e territoriali e i campionati giovanili compiono finalmente un primo passo verso il ritorno in campo. La Federazione Italiana Pallavolo ha emanato oggi i protocolli per la ripresa dell’attività di tutte le serie e categorie, definendo una serie di percorsi specifici nel pieno rispetto delle normative per il contenimento del contagio da Covid-19.
    La principale differenza tra le categorie sono i controlli previsti a inizio stagione: tra il 19 e il 30 ottobre tutti i componenti del “gruppo squadra” delle formazioni di Serie B (atleti, allenatori, preparatori, fisioterapisti, medico e tutti i componenti dello staff) dovranno sottoporsi a test sierologico per la ricerca degli anticorpi del coronavirus. Per le categorie inferiori, invece, è previsto soltanto il controllo della temperatura in occasione di allenamenti e gare. Tutti, comunque, dovranno sempre produrre l’apposita autocertificazione.
    I protocolli dettagliano inoltre tutte le procedure di screening per gli arbitri e di gestione degli eventuali casi di positività, le norme di comportamento nelle varie fasi di gara e nell’utilizzo degli spogliatoi e tutte le altre informazioni necessarie per lo svolgimento dell’attività.
    Sul sito della Fipav sono disponibili le versioni integrali del protocollo per la Serie B e del protocollo per la Serie C e seguenti e per i campionati di categoria.
    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    AIP critica sul protocollo per la ripresa: “Quali sono le regole per le amichevoli?”

    Di Redazione
    Dopo l’uscita del protocollo ufficiale per la ripresa delle attività delle squadra di Serie A arrivano le prime posizioni critiche: tra di esse c’è quella dell’Associazione Italiana Pallavolisti, che lamenta di non essere stata chiamata in causa dalla Fipav in fase di redazione del documento e solleva alcuni dubbi sul periodo di preparazione alla nuova stagione.
    “Nonostante AIP abbia agito attivamente con il proprio contributo – scrive l’associazione –, ponendo quesiti agli enti istituzionali e richiedendo aggiornamenti al fine di informare gli associati e le associate sulle evoluzioni del protocollo di ripresa, non ha mai ricevuto alcun documento ufficiale da poter analizzare e condividere. Lo staff di AIP nelle prossime ore si dedicherà a leggere e comprendere con attenzione quanto autonomamente deciso, pur nella consapevolezza che gli atleti e le atlete hanno diritto di conoscere, comprendere e condividere tutto quanto è strettamente attinente alla loro salute“.
    “Ancora una volta – prosegue la nota – si chiede: fino a quando non verrà stabilita la data ‘tempo zero’, quali regole bisogna seguire per lo svolgimento degli allenamenti congiunti o amichevoli, e quali sono i controlli a cui gli atleti e le atlete devono sottoporsi, visto che nel sopracitato protocollo si rimanda alla Versione 7 del protocollo per la ripresa degli allenamenti della Fipav (aggiornato al 10 agosto), in cui non si regolamentava lo svolgimento delle amichevoli/allenamenti congiunti? Per il momento si hanno solo indicazioni verbali dalle Leghe e nessun contatto dalla Federazione“.
    “Si chiede chiarezza alle istituzioni – conclude l’associazione di categoria –, perché la ripresa dell’attività è interesse comune, e AIP si spenderà per creare coscienza e informazione“.
    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Fipav: aggiornato il protocollo. Sì a gare amichevoli e allenamenti congiunti

    Di Redazione
    La Federazione Italiana Pallavolo ha aggiornato il protocollo di ripresa dell’attività sportiva giunto quindi alla versione numero 7; tale documentazione ha validità da oggi 10 agosto al 7 settembre. Il protocollo FIPAV, valido per pallavolo, beach volley e sitting volley è stato aggiornato in base al:
    -DPCM del 7 agosto (in materia di sport articolo 1 punto 6 commi da “e” a “i”),-Linee guida per lo svolgimento delle attività sportive e le modalità di svolgimento degli allenamenti per gli sport di squadra redatte dall’Ufficio per lo Sport della Presidenza del Consiglio dei Ministri-Protocolli e linee guida per gli sport da contatto emanate dalle Regioni o dalla conferenza delle Regioni e delle Province autonome 
    In sintesi le principali novità risultano essere:
    -La possibilità di allenarsi liberamente rispettando però l’obbligatorietà della sanificazione dei palloni che per l’alto livello dovrà avvenire a inizio e fine allenamento mentre per tutte le altre categorie anche durante l’allenamento stesso in considerazione delle diverse certificazioni che potranno essere fornite su pulizia, disinfezione e sanificazione. Prima durante e dopo l’allenamento rimane di fondamentale importanza la disinfezione delle mani con appositi gel. E’ altresì consigliato per tutti i membri delle squadre (atleti/e e staff) il test sierologico.     
    -Nei prossimi giorni la FIPAV condividerà con la Lega Pallavolo Serie A Maschile e Femminile un apposito protocollo che consentirà lo svolgimento di gare amichevoli e allenamenti congiunti tra club di alto livello.   
    -Possibilità di svolgimento di tornei di beach volley in quelle regioni che – in base al DPCM – permettano lo svolgimento dei cosiddetti sport di contatto con obbligo (requisito d’iscrizione alla manifestazione) di presentazione di certificazione negativa di test sierologico effettuato nei 5 giorni precedenti lo svolgimento della manifestazione. Il test sierologico è obbligatorio anche per gli ufficiali di gara ed è inoltre obbligatoria la presenza di un medico della manifestazione che dovrà ricevere i risultati dei test.
    -Possibilità di svolgimento di tornei amichevoli nella pallavolo di base in quelle regioni che – in base al DPCM – permettano lo svolgimento dei cosiddetti sport di contatto con obbligo (requisito d’iscrizione alla manifestazione) di presentazione di certificazione negativa di test sierologico effettuato nei 5 giorni precedenti lo svolgimento della manifestazione. Il test sierologico è obbligatorio anche per gli ufficiali di gara ed è inoltre obbligatoria la presenza di un medico della manifestazione che dovrà ricevere i risultati dei test.
    La FIPAV ritiene che tale protocollo costituisca un importante e sensibile miglioramento della situazione per lo svolgimento degli allenamenti e ci tiene a sottolineare che tutte le parti chiamate in causa sono già al lavoro per la stesura di protocolli che consentano lo svolgimento di partite a tutti i livelli consentendo così un’attività che possa considerarsi totale.
    È doveroso ricordare che l’attuale documento si basa su principi fondanti quali: il rispetto del distanziamento sociale, le porte chiuse della struttura e il divieto di assembramento.
    La Federazione Italiana Pallavolo, confidando nel senso di responsabilità dei propri tesserati e degli addetti ai lavori, tiene a ribadire che resta di fondamentale importanza l’adottare comportamenti di buon senso sempre nel rispetto delle prioritarie esigenze di tutela della salute connesse al rischio di diffusione da Covid-19; così come è di primaria importanza la tutela dei rappresentati legali delle società.
    Tutti i dettagli sulla documentazione fino ad ora pubblicata è disponibile al link https://www.federvolley.it/aggiornamenti-su-covid-19
    Allegati: Protocollo FIPAV 7 valida fino al 7.9.20.pdf LEGGI TUTTO

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    Fipav delusa dalle decisioni del Governo: presenterà un protocollo ad hoc

    Di Redazione
    Il Consiglio dei Ministri del 30 luglio ha approvato un decreto-legge con il quale restano in vigore, fino all’adozione dei prossimi DPCM e non oltre dieci giorni dalla data di entrata in vigore del decreto stesso, le disposizioni contenuto nel DPCM del 14 luglio.
    La decisione governativa si è dunque tradotta nell’impossibilità di apporre cambiamenti all’attuale versione del protocollo (la numero 6) di ripresa degli allenamenti.Tutto ciò preoccupa molto la Federazione Italiana Pallavolo che ancora una volta esprime delusione per una situazione di stallo che così continuando, non permette la ripresa di alcuna forma di attività: sia essa indoor (pallavolo e sitting volley) o sulla sabbia. Proprio per quanto riguarda più dettagliatamente il beach volley, la Federazione presenterà al Governo un protocollo ad hoc che possa consentire lo svolgimento di attività di carattere nazionale evitando che la stagione vada completamente persa.
    Al di là delle perplessità sul protrarsi della situazione, la FIPAV rende noto che è in corso in questo periodo la stesura di un protocollo che possa garantire la ripresa dell’attività di alto livello, ma allo stesso tempo è impegnata nella compilazione della documentazione necessaria per far sì che l’intero movimento possa intraprendere un processo di progressiva normalizzazione dell’attività sportiva.I piani di analisi e di lavoro sono, dunque, due. Da una parte cercare la soluzione migliore che possa permettere all’attività di alto livello di tornare al lavoro in massima sicurezza (d’accordo con entrambe le Leghe di Serie A), dall’altra cercare nel minore tempo possibile le soluzioni più adatte e meno dispendiose dal punto di vista economico per le migliaia di società che garantiscono l’attività di base.
    I due aspetti, al momento, non paiono essere conciliabili dati anche i recenti fatti di cronaca sportiva (vd la FIGC che ha richiesto un alleggerimento di alcune procedure perché giudicate insostenibili dal punto di vista economico sul lungo periodo; richiesta respinta dal Comitato Tecnico Scientifico); ma la FIPAV rimane fiduciosa e soprattutto convinta che il Governo sarà in grado di prendere le decisioni migliori che permetteranno di trovare il giusto compromesso tra le esigenze di tutti i protagonisti.In ultimo, è doveroso ricordare ancora una volta che l’attuale documento FIPAV non fa che seguire le disposizioni governative in essere e di conseguenza consente unicamente l’attività degli allenamenti e si basa su principi fondanti quali: il rispetto del distanziamento sociale, le porte chiuse della struttura e il divieto di assembramento.La Federazione Italiana Pallavolo, confidando nel senso di responsabilità dei propri tesserati e degli addetti ai lavori, tiene a ribadire che resta di fondamentale importanza l’adottare comportamenti di buon senso sempre nel rispetto delle prioritarie esigenze di tutela della salute connesse al rischio di diffusione da Covid-19; così come è di primaria importanza la tutela dei rappresentati legali delle società.
    (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    La provocazione di Andrea Giani: “Mi hanno invitato a portare Modena in Germania…”

    Di Redazione
    A margine della conferenza stampa per la presentazione del nuovo capitano Micah Christenson, che ha segnato anche il suo ritorno in Italia dopo gli allenamenti con la nazionale tedesca, Andrea Giani ha commentato anche la situazione di stallo del volley italiano tra protocolli di sicurezza e veti governativi, svelando anche un particolare curioso: “Mi hanno proposto di portare Modena ad allenarsi in Germania“. L’allenatore della Leo Shoes Modena, come riporta oggi Il Resto del Carlino, ha aggiunto però subito dopo: “La trovo una cosa ridicola, credo che qui ci sia molta confusione“.
    “In Europa siamo in situazioni diverse da paese a paese – ha constatato Giani – con la Germania non solo ci siamo allenati, siamo anche tornati a giocare. Qui il protocollo stabilisce dei distanziamenti che nel sei contro sei non sono attuabili. Il problema è che dobbiamo assolutamente iniziare a fare un lavoro che finora non abbiamo potuto fare: non si possono allenare le squadre di Superlega come se fossero giovanili. Se poi al loro interno le squadre decidono di attuare dei protocolli propri…“. LEGGI TUTTO

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    L’allarme di Mauro Fabris: “Il Governo deve muoversi, se non si riparte si chiude”

    Di Eugenio Peralta
    La pallavolo italiana si è risvegliata nel mondo del “Deserto dei Tartari“: ormai da mesi vive in eterna attesa di qualcosa che non si sa se e quando arriverà. Nello specifico, di nuove regole che permettano di tornare a giocare o quantomeno di allenarsi in sicurezza, superando l’attuale, rigidissimo protocollo emanato dalla Fipav. Nel frattempo il tempo passa, la data (presunta) di inizio dei campionati si avvicina e Mauro Fabris, presidente di Lega Pallavolo Serie A Femminile, dopo l’assemblea dei club lancia l’allarme: “Qui, se non si riparte, si chiude“.
    Qual è la posizione delle società di Serie A di fronte a questa condizione di vuoto normativo?
    “La situazione è gravissima. È inconcepibile la posizione di parte del Governo e del Ministro dello Sport; inconcepibile come si pensi a nuovi decreti, su temi come il vincolo di mandato per i presidenti federali, dimenticando il problema più importante che è poter tornare a praticare gli sport. Non abbiamo nemmeno sollevato il tema degli spettatori, che pure sarebbe importante, ma almeno chiediamo di capire come sia possibile riprendere. Tutti i giorni assistiamo in tv ad ‘ammucchiate’ di calciatori e per noi il Comitato Tecnico Scientifico non ha uno straccio di indicazione, non dico sulle partite, ma almeno sugli allenamenti“.
    Che evoluzione si aspetta?
    “Intanto ho già fatto sapere al Governo di togliersi dalla testa che le società possano svolgere le funzioni delle autorità sanitarie. Prenderemo iniziative forti nei prossimi giorni“.
    C’è una deadline entro la quale emanare nuove regole per riuscire a iniziare la stagione entro i tempi previsti?
    “Se ci fosse, sarebbe ieri“.
    La Federazione ha tenuto fin qui una posizione molto rigida, di fatto limitandosi a deplorare il mancato intervento del Governo. Lei è d’accordo?
    “Ogni 15 giorni la Federazione aggiorna il suo protocollo senza fare nemmeno un cambiamento: capisco le difficoltà, ma credo che insieme al Coni si sarebbe dovuta scegliere una linea più decisa, proponendo delle alternative. Questa è una delle funzioni che competono alla Fipav“.
    Chi si assumerà l’onere della decisione finale?
    “Quello che è certo è che non deve ripetersi il rimpallo di responsabilità a cui abbiamo assistito all’inizio di questa che è stata una vera e propria tragedia. Ci ricordiamo tutti delle squadre costrette a partire per le zone rosse senza sapere se sarebbero potute tornare indietro… Mi auguro che si sia imparato qualcosa da quanto accaduto e ognuno si prenda le proprie responsabilità“. LEGGI TUTTO