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    Terni, vende l'auto ma continuano ad arrivare multe e denunce: ora vuole il risarcimento

    Se un uomo residente a Terni, protagonista di questa rocambolesca storia, avesse pensato che vendere quella Nissan Vanette nel lontano 1998 gli sarebbe costato così tanti grattacapi, probabilmente si sarebbe tenuto la vettura a vita. E invece quell’auto l’ha venduta a un concessionario che, a sua volta, l’ha rivenduta a un privato e a causa di problemi burocratici e registrazioni non andate a buon fine, il proprietario originale si è visto recapitare a partire dal 2012 una serie di multe, anche piuttosto salate
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    Non solo multe, anche una denuncia
    La prima di queste multe è di ben 3.800 euro e a recapitargliela è la Forestale. La macchina venduta 14 anni prima risulta ancora intestata a lui e il motivo della sanzione sta nel fatto che questa risulti in stato di abbandono insieme ad altre 14 vetture. Da qui partono le verifiche, ma tutto risulta nella norma: l’auto, infatti, è intestata a un altro proprietario e sotto consiglio del suo avvocato invia il documento tramite fax al numero indicato in calce al verbale della multa, ma sembra che nessuno l’abbia mai ricevuto. Alla prima sanzione ne seguono altre, tutte alte, ma ad aggravare la situazione ci si mette pure una denuncia penale, arrivata dal Comune di Siena, luogo dove pare essere la “sua” auto. Non solo:  Il reato contestato prevede pure l’arresto da 10 a 30 giorni. Naturalmente si apre un processo e con le carte alla mano appare evidente a tutti che l’uomo non sia più il proprietario della vettura da moltissimi anni e quindi viene assolto.
    Tutto finito? Assolutamente no. Il Pubblico registro automobilistico non ha mai comunicato agli uffici della Motorizzazione i vari passaggi di proprietà. Cosa significa? Che se da una parte lo sfortunato ternano non risulta più proprietario di quella Nissan, dall’altra sì. Quello che ci interessa sapere è a che punto siamo oggi, che di anni ne sono passati molti altri. L’auto è stata rottamata, quindi non possono più arrivare sanzioni, ma dal 1998 ne è passata di acqua sotto i ponti e l’uomo vuole un risarcimento. Chiederà un milione di euro.
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