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    Fabio Fanuli tifa Taranto e pensa al futuro: “Mi piace tanto insegnare pallavolo”

    Di Giovanni Saracino A 15 anni fu aggregato alla prima squadra durante per gli allenamenti nella stagione (1999-2000) in cui la Magna Grecia Taranto ottenne la prima storica promozione in serie A1. Un addetto ai lavori gli predisse un futuro di sicuro avvenire: “Viene ritenuto il migliore pallavolista giovane su scala regionale. Nel suo futuro, tutti vedono una carriera luminosa. Dal settore giovanile è schizzato fuori un ragazzo destinato per molti anni a far palare di sé“. Questo ragazzo risponde al nome di Fabio Fanuli, classe 1985, nato e cresciuto pallavolisticamente a Grottaglie e che quel futuro sicuro di cui si parlava lo ha onorato con 324 presenze in A1 e 34 in A2, vestendo, da libero, le maglie di Perugia (una Challenge Cup conquistata nel 2010 e due finali scudetto perse nel 2014 contro Macerata e nel 2016 contro Modena), Vibo Valentia, Latina, Milano e Piacenza (un Campionato ed una Coppa Italia di A2 vinti nella stessa stagione, 2018/19). È stato allenato da grandi allenatori, dal suo padre putativo Vincenzo Di Pinto (“In realtà devo molto anche ad uno dei suoi più stretti collaboratori di allora, Spinelli“), Blengini, Kovac (“A lui sono legato anche affettivamente. Da ragazzino lo vedevo come un idolo. Ho avuto il piacere di allenarmi con lui, prima e poi di averlo come coach a Perugia ed è nato un bel rapporto umano“), Nikola Grbic, Giani, Gardini e Bernardi.  Da ognuno di questi grandissimi, Fanuli ha imparato qualcosa, ma lui ci tiene ad aggiungere un altro nome: “Sono stato fortunato ad essere allenato da personaggi così carismatici, tutta gente di primissimo piano della pallavolo internazionale. Gente che quando parla, l’ascolti come un vangelo. Ma voglio citare anche un vero maestro di pallavolo come Gian Paolo Guidetti che ho avuto il privilegio e l’onore di seguire in una delle sue ultime stagioni in panchina“. Fanuli ha avuto la possibilità anche di allenarsi con tanti campionissimi del volley: “Chi mi ha sempre impressionato dal punto di vista della tecnica è stato certamente Vujevic, una macchina da ricezione. Era impressionante. Giocare accanto a lui era rassicurante e per me è stato un grande onore. Poi potrei parlare del talento di Fei che da opposto era in grado di attaccare con semplicità qualsiasi pallone anche quelli che potevano sembrare impossibili. Altri giocatori dalla grande mentalità con cui ho giocato sono indubbiamente Atanasijevic e Anderson. Nel mio ruolo di libero ho sempre ammirato Pippi, con il quale ho giocato per due stagioni. Aveva questo suo modo così poco appariscente ma concreto, di stare in campo che ho sempre apprezzato tantissimo e cercato di far mio. Un giocatore dal rendimento sempre costante“. Nel suo futuro c’è ancora la pallavolo ma come insegnante: “Con l’ex centrale della nazionale italiana, Buti, abbiamo organizzato un Eco fun camp estivo (dal 27 giugno al 3 luglio), con la collaborazione di Gas Sales Bluenergy Piacenza, dedicato a volley e basket in un eco-resort interamente ospitato in un bosco di lecci, a Marina di Castagneto Carducci, in provincia di Livorno, per portare un nostro piccolo messaggio sociale relativo alle tematiche green. Abbiamo previsto delle attività extra per sensibilizzare i giovani sulle tematiche ambientali in collaborazione con il WWF di Livorno e ZeroCO2, startup italiana che supporta la riforestazione nel mondo. Mi piace tanto insegnare pallavolo ai ragazzini ed è per questo che sto terminando gli studi di laurea magistrale in sport management. Entrare nel mondo della scuola può essere una buona opportunità per il mio cammino post pallavolo giocata“. In attesa di decidere cosa fare nel futuro immediato dalla sua Grottaglie tifa Prisma Taranto alle prese con le finali play off per andare in Superlega: “Piacenza ha fatto altre scelte – rispettabilissime da parte mia – e quindi dopo tre stagioni dovrò trovarmi un altro club. Ma in questo momento trovare squadra non è in cima alle mie priorità. Desidero stare di più con la mia famiglia che mi ha seguito in lungo e largo per l’Italia in tutti questi anni. Taranto in lotta per l’A1? Faccio ovviamente il tifo per i rossoblù. Tra l’altro conosco quasi tutti, da coach Di Pinto a capitan Coscione, con il quale ho giocato per due stagioni, a Padura Diaz con il quale ho diviso casa per un anno. Aimo (Alletti, n.d.r.) è di Piacenza e lo incontro spesso, con Fiore siamo cresciuti assieme, con Parodi ci siamo incontrati da avversari tante volte e di lui ho grande stima. E poi Gironi e Hoffer: li ho visti ragazzini quando ho giocato a Milano e quando mi è stato chiesto un parere, ho risposto che andavano sul sicuro e che oltretutto erano anche dei bravissimi ragazzi. A loro e a tutto il club jonico rivolgo il mio più grande in bocca al lupo per la serie di finali che certamente seguirò da casa”. LEGGI TUTTO

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    Mirko Corsano: “Taranto una delle favorite. Brescia una bella sorpresa”

    Di Redazione Da una parta la quotata Prisma Taranto, dall’altra la “sorpresa” Gruppo Consoli Centrale del Latte Brescia. Sono le due formazioni che si giocheranno la promozione in Superlega a partire da mercoledì 12 maggio al PalaMazzola di Taranto dove è in programma Gara 1 (si gioca al meglio delle tre gare su cinque). Il salentino doc Mirko Corsano, ex libero della Nazionale, inquadra l’ultimo atto degli spareggi-promozione del campionato di A2 maschile, nell’intervista rilasciata al quotidiano La Gazzetta del Mezzogiorno «La Prisma Taranto era una delle grandi favorite della vigilia nell’ottica del salto in Superlega e se lo giocherà nella finale dei playoff. Brescia è una bella sorpresa. Dispone di una buona rosa e di atleti di spessore, ma non era stato pronosticato che potesse arrivare tanto in alto. Onore ad entrambi i team, in quanto tenere fede alle previsioni non è affatto scontato, così come fare meglio del previsto non è impresa semplice». Quali sono i punti di forza di Taranto? «Innanzitutto un organico forte e completo in tutti i ruoli, che garantisce anche le giuste alternative in panchina. Per quel che riguarda i singoli. Simone Parodi, per storia pallavolistica ed esperienza, è l’elemento di spicco. Ha iniziato la stagione con il club fonico, poi si è trasferito in Polonia e quindi ha fatto ritorno alla Prisma che, da questo momento in poi, ha trovato la quadratura definitiva. Mi sono allenato con lui nel 2008, nella Nazionale B, della quale all’epoca faceva parte ed alla quale io ero aggregato per recuperare da un infortunio ad un ginocchio in vista della partecipazione alle Olimpiadi di Pechino (manifestazione che vide l’ex atleta salentino premiato come miglior libero del torneo ndr). Del medesimo gruppo faceva parte Andrea Galliani, che milita, di contro, con Brescia. Inoltre, Taranto ha nel cubano Williams Padura Diaz il terminale offensivo più quotato, nel laterale Alessio Fiore uno schiacciatore che garantisce punti ed equilibrio ed in Manuel Coscione un regista espertissimo e dalla notevole cifra tecnica. È stato mio compagno di Nazionale ai mondiali del 2006». Chi sono gli uomini-chiave di Brescia? «L’inossidabile Alberto Cisolla. Ha 44 anni ma garantisce ancora un rendimento elevatissimo. Sa gestire alla grande il proprio fisico ed ha motivazioni di prim’ordine. Con lui, in Nazionale, ho vinto i campionati europei del 2005 ed ho partecipato ai mondiali del 2006 ed alle Olimpiadi dei 2008. Inoltre, siamo stati compagni di team a Macerata ed a Roma. Altri atleti di spicco sono il palleggiatore Simone Tiberti, una vita tra A1 ed A2, e l’opposto Fabio Bisi, un mancino che non è facile marcare e che possiede colpi importanti. Ma non si approda all’ultimo atto degli spareggi-promozione se non si dispone di una buona rosa nel suo complesso e quella di Brescia lo è senza dubbio». Quale formazione vede favorita? «Sulla carta, Taranto ha più frecce al proprio arco. Quindi i rossoblù partono avvantaggiati. Ma una finale è sempre una finale e Brescia farà di tutto per ribaltare il pronostico. Da pugliese, spero che la società fonica approdi in Superlega, in quanto sarebbe un fatto positivo per l’intero movimento della nostra terra. Allo stesso tempo, però, auspico che il sodalizio fonico provveda a strutturarsi per durare nel tempo perché altrimenti la sua impresa resterebbe un fatto isolato, a differenza di quanto accade in altre zone d’Italia, nelle quali c’è continuità, anche se solo alcune piazze riescono a restare sempre ad altissimo livello. La continuità diventa fondamentale». LEGGI TUTTO

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    Prisma Taranto-Hidros, conferma di un binomio vincente

    Qualche mese ancora, o forse più, nessuno sa con certezza quando arriverà la tanto attesa ripartenza da questa lunga pandemia.  L’unica cosa certa è che non possiamo attenderla passivamente: lo sanno bene gli sportivi che si allenano costantemente cosi come lo sanno bene le aziende che si preparano investendo energie e risorse.
    Lo conferma anche la Prisma Taranto Volley, che sta affrontando i play off per accedere alla serie A1 preparandosi in ogni caso alla prossima stagione sportiva, cosi come la Hidros Srl azienda con trentennale esperienza nel settore che si impone, oggi sul mercato, con una proposta di prodotti e offerte innovative.
    Hidros, facente parte del Gruppo Hidem, è oggi leader nella produzione di deumidificatori e pompe di calore per applicazioni residenziali, civili e industriali, Hidros ci tiene a portare il suo contributo tecnologico e sociale, in perfetta sintonia con quelli che sono gli obiettivi che l’azienda si propone da anni: qualità, competitività, innovazione e rispetto ambientale.
    Per questa ragione abbiamo intervistato due elementi di spicco della organizzazione commerciale dell’azienda, ovvero la direzione vendite, Patrick Minotti e Roberto Marconi.
    Sig. Minotti, di che cosa si occupa prevalentemente l’azienda?
    Hidros realizza una vasta gamma di prodotti innovativi per il riscaldamento, raffrescamento, la produzione di acqua sanitaria e deumidificazione degli ambienti. Inoltre, grazie alla sua moderna struttura, offre una grande flessibilità per creare soluzioni custom adatte alle necessità dei clienti.
    Ci muoviamo in un mercato fortemente orientato al futuro dove la flessibilità, la velocità e l’inventiva unita alla qualità rappresentano leve importanti per essere una azienda vincente.
    L’azienda ha un occhio di riguardo nei confronti dello sport e dei giovani?
    Lo spirito Hidros è permeato dai valori rappresentativi della gioventù e dello sport, fatti di impegno, inventiva, continuità e serietà.
    Inoltre Hidros, con la sua proposta prodotti, è molto presente in ambito sportivo con tecnologia dedicata alle piscine, palestre, centri benessere e SPA.
    In questo periodo di pandemia ci sentiamo particolarmente vicini a tutti quei giovani che non possono frequentare scuole, palestre, parchi o semplicemente i propri compagni ed amici.
    Ci piace pensare che la nostra tecnologia possa in futuro aiutare questi giovani a migliorare la loro qualità di vita e a poter usufruire in modo salutare del tempo libero.
    Dov’è la sede e su quale territorio operate?
    Il gruppo Hidem, di cui Hidros fa parte attiva, ha tre sedi produttive in Italia, quella principale per Hidros è in provincia di Padova. Operiamo a livello mondiale con un’ampia rete di vendita in Italia, sei filiali nel mondo, siamo un player internazionale attivo in tutti e cinque i continenti.
    Qualche breve cenno storico?
    Il gruppo nasceva più di 30 anni fa principalmente per produrre deumidificatori, gruppi frigoriferi e condizionatori per conto proprio e per conto terzi. Nel corso degli anni la società è stata rinnovata grazie all’ingresso di nuovi capitali apportanti una significativa ventata innovativa e la costante crescita l’ha portata ad ampliare le sue potenzialità specializzandosi in vari ambiti del condizionamento. Oggi siamo fra i leader e gli specialisti riconosciuti nella produzione di deumidificatori per ambienti residenziali, commerciali ed industriali, deumidificatori per ambienti piscina, pompe di calore per alta ed altissima temperatura
    Ing. Marconi, La Prisma Taranto Volley è stata la prima società sportiva con la quale collaborate?
    No, abbiamo avuto in passato esperienze simili, ma senz’altro questa con la Prisma Taranto Volley rappresenta la più prestigiosa.
    Come ha avuto inizio la collaborazione con Prisma?
    Come la maggior parte delle cose interessanti nasce per caso. Frequentemente con i collaboratori commerciali ci intratteniamo, espletati gli impegni lavorativi, a parlare di sport, argomento sempre piacevole e per me particolarmente amato grazie ai miei trascorsi sportivi a livello nazionale. In una di queste occasioni mi trovavo a Taranto ed ho avuto il piacere di fare la conoscenza del patron della Prisma Taranto Volley, il presidente Avv. Bongiovanni e la vicepresidente dott.ssa Zelatore, con i quali è nata immediatamente una forte empatia rafforzata dalla serietà loro dimostrata e dalle ambizioni sportive esposte.
    Abbiamo così deciso in Hidros di puntare su questa società e per questo devo rivolgere un sentito ringraziamento alla mia proprietà che ha permesso di attivare questa opportunità ed il patron di Prisma Taranto Volley, Avv.to Bongiovanni, per aver accettato la nostra disponibilità.
    I fatti confermano la bontà della decisione e le impressioni iniziali, oggi la compagine Jonica, in una sola stagione si è piazzata al secondo posto e lotta per aggiudicarsi la promozione in serie A1.
    C’è un rapporto/interesse particolare che lega l’azienda con questo mondo?
    La pallavolo è uno sport affascinante, amato e seguito dai giovani, un gioco di strategia e di squadra fatto di velocità, inventiva e concentrazione; immagine molto simile a quella della Hidros e del nostro mercato di riferimento fortemente orientato alla innovazione.
    La Prisma è seguita da tantissimi tifosi e simpatizzanti e rappresenta un territorio per noi molto importante, nel quale stiamo e vogliamo investire per migliorare la visibilità e la penetrazione del nostro marchio nel mercato.
    Perché Taranto e la Puglia sono importanti per l’azienda?
    Dal punto di vista commerciale la Puglia è una delle regioni più dinamiche ed importanti del Sud Italia, con trascorsi economici ed industriali di ottimo livello. D’altra parte Taranto è una città molto bella, con una storia, magari poco conosciuta, che viene da molto lontano da quando la città era una colonia di Sparta. Ci piacerebbe vederla rifiorire e siamo convinti che lo farà a brevissimo. Non dimentichiamoci che per noi sono importantissime le opportunità di business che in questa area sono molteplici e geocentriche per la penetrazione del marchio Hidros in tutta l’area pugliese ed il sud Italia.
    Secondo Voi quali dovrebbero essere le strategie per il rilancio economico?
    E’ il momento di guardare decisamente al futuro tenendo però sempre ben presente la storia del proprio territorio, in Hidros lo facciamo quotidianamente; puntare sui giovani, sulla sostenibilità e su elevati standard qualitativi, questo insieme forma un motore potentissimo grazie al quale il rilancio ed il successo verrà quasi naturalmente. LEGGI TUTTO

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    Brescia verso la finale. Tiberti: “Taranto è solida ed esperta”

    Di Redazione I Tucani arrivano al cospetto della fortissima Prisma per giocarsi un posto in Superlega, secondo forza della Regular Season, come sfavoriti, e capitan Tiberti sottolinea un aspetto importante dei prossimi avversari: “A Taranto sarà ancora più dura, perché incontriamo una squadra più anziana, più solida ed esperta, rispetto a Bergamo e Siena. Non la metteranno sul piano nervoso, ma su quello della qualità del loro gioco”. In effetti i rosso-blù vantano giocatori come Fiore, Coscione, Padura Diaz e il rientrato Parodi che, oltre ad avere superato, alcuni abbondantemente, la trentina, hanno parecchia Superlega nelle gambe. “Noi abbiamo dalla nostra la capacità di non innervosirci e non subire le provocazioni altrui – continua il capitano –  Mercoledì, al termine di Gara 4 con Siena, l’entusiasmo per la vittoria è stato amplificato dal modo in cui ci siamo arrivati: in campo non ci sono santi, ma devo dire che il piglio inutilmente provocatorio di un paio di avversari, ingiustificato anche per una gara di semifinale, ha finito col caricare noi e togliere a Siena l’attenzione al proprio gioco. In Gara 3 i toscani si sono concentrati più sulla loro metà campo, e hanno vinto. A Brescia, invece, non hanno retto la pressione e hanno provato a girarla su di noi, con insulti gratuiti, oltre il limite, che si sono rivelati un boomerang. Chi ci ha detto che siamo buoni per un campionato femminile, ha finito con lo sbagliare la ricezione di una battuta facile facile, da squadra femminile. Le schermaglie sotto rete hanno distratto Siena più di quanto abbiano innervosito noi… Forse dovrei addirittura ringraziare quei giocatori che ci hanno pungolato per tutto il match, perché hanno finito col gestire male alcune situazioni cruciali, mentre noi abbiamo mantenuto la lucidità, chiudendo ogni azione con determinazione crescente”. Nei due “vecchietti” Tiberti e Cisolla, i Tucani trovano il carisma e la freddezza che hanno permesso loro di completare una serie di vittorie incredibili contro le prime della classe, ma è tutto il gruppo che nei Play Off ha raggiunto quell’ equilibrio che consente di giocare con tranquillità e leggerezza. Non ci sono protagonismi, ma testa bassa, concentrazione  e coraggio in ogni colpo di Bisi, Galliani, Candeli, Esposito e nelle difese di Franzoni. “Siamo una squadra con una grande componente di brescianità anche – chiude il capitano – e questo ci rende ancor più orgogliosi. Un plauso va a tutta la nostra panchina, che si allena tanto e trova poco spazio in campo, ma che, quando serve, fa sentire che c’è”. (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Prisma Taranto, in finale contro Brescia: il calendario delle finali playoff

    onsoli Centrale del Latte Brescia l’avversaria della Prisma Taranto nelle finali playoff per la promozione in Superlega. La squadra di coach Zambonardi si è aggiudicata per 3-1 la serie delle semifinali contro l’Emma Villas Aubay Siena, raggiungendo la squadra di coach Di Pinto all’ultimo atto della competizione.
    L’assalto alla Superlega inizierà mercoledì 12 maggio dal PalaMazzola, con inizio alle ore 18.00; domenica 16 maggio (ore 17.00) si replicherà in terra lombarda mentre gara-3 sarà disputata mercoledì 19 maggio (ore 18.00) nella città dei due mari. L’eventuale gara-4 sarà giocata, invece, domenica 23 maggio (ore 17.00) al Centro Sportivo San Filippo; la “bella” è prevista domenica 30 maggio (ore 20.30), a Taranto, con eventuale diretta televisiva sulle reti di Rai Sport.
    IL CALENDARIO DELLE FINALI PLAYOFF
    12/05/21 h 18.00: Gara-1 Prisma Taranto – Gruppo Consoli Centrale del Latte Brescia
    16/05/21 h 17.00: Gara-2 Gruppo Consoli Centrale del Latte Brescia – Prisma Taranto
    19/05/21 h 18.00: Gara-3 Prisma Taranto – Gruppo Consoli Centrale del Latte Brescia
    23/05/21 h 17.00: Eventuale Gara-4  Gruppo Consoli Centrale del Latte Brescia – Prisma Taranto
    30/05/21 h 20.30: Eventuale Gara-5 Prisma Taranto – Gruppo Consoli Centrale del Latte Brescia (Diretta Rai Sport) LEGGI TUTTO

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    Taranto, Bongiovanni: “Abbiamo una bella squadra e non possiamo nasconderci”

    Di Redazione Sarà Brescia l’avversaria della Prisma Taranto nella Finale Play Off Promozione. La formazione lombarda, infatti, ieri sera è uscita vincente anche in Gara 4 conquistando così il pass per l’ultimo atto della stagione. La serie che decreterà la squadra promossa in Superlega prenderà il via mercoledì 12 maggio in casa proprio di Taranto. Soddisfatto il Presidente, Tonio Bongiovanni, che nell’intervista rilasciata al Corriere dello Sport Puglia elogia i propri ragazzi. «Abbiamo una bella squadra e non possiamo nasconderci. L’abbiamo ammirata – spiega il numero uno di Taranto – durante tutta la stagione e di soddisfazioni ce ne sta regalando tante. Vorrei sottolineare che è composta da atleti seri, per cui il risultato che abbiamo portato a casa con Cantù prima e Cuneo poi è figlio di questo dato di fatto. Quanto avviene sul campo va inquadrato in una gamma di sentimenti ed emozioni che non possono e non devono essere trascurati». Il rotondo 3-0 su Cuneo non era facilmente pronosticabile, soprattutto per l’innegabile ed evidente valore dell’avversario. «Vivo alla giornata, anche se sono abituato a programmare la mia vita privata, come quella professionale. Nello sport non puoi stabilire dei programmi, ma – prosegue il massimo responsabile della Prisma – puoi individuare degli obiettivi. E per raggiungerli ci vogliono varie componenti e una di queste è la qualità umana di chi ci circonda. Se hai una qualità umana normale e un po’ di “cazzimma”, ogni traguardo si può raggiungere. Ovviamente la Prisma è una squadra valida in ogni fondamentale, fatta di galantuomini bravi tecnicamente». Da qui a mostrare un legittimo orgoglio di stampo geografico il passo è breve. «Assieme a noi sta vincendo tutta la città, la provincia e la regione, ma direi anche tutto il Sud Italia. Infatti – spiega Bongiovanni – assieme a Castellana eravamo le uniche realtà meridionali». LEGGI TUTTO

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    La Prisma Taranto vola in finale playoff! Battuta Cuneo 3-0

    La Prisma Taranto conquista una storica finale playoff. Al PalaMazzola, la squadra di coach Di Pinto si aggiudica per 3-0 la gara-3 delle semifinali (28-26, 25-16, 25-18) contro la BAM Acqua San Bernardo Cuneo, conquistando il pass per il prossimo turno, dove attenderà la vincente tra la Gruppo Consoli Centrale del Latte Brescia e l’Emma Villas Aubay Siena.
    IL MATCH – Coach Di Pinto opera un cambiamento rispetto al match di domenica scorsa. Taranto parte con Coscione in cabina di regia, Padura Diaz opposto, Parodi e Fiore schiacciatori, Alletti-Di Martino centrali con Goi libero. Coach Serniotti deve fare a meno di Galaverna. Cuneo risponde con Pistolesi in regia, opposto Wagner, centrali Codarin e Bonola, in banda Tiozzo e Preti, libero Catania.
    La tensione e l’importanza della partita si avverte sin dalle prime giocate dell’incontro: entrambe le squadre sono fallose in battuta. Taranto riesce a essere più continua in fase offensiva (11-9), Cuneo ribalta portandosi sul 12-13 con Di Pinto che chiama timeout.  Al rientro sul taraflex, la Prisma è più aggressiva: break di 6-2 che proietta Taranto sul 18-15 e obbliga Serniotti alla sospensione. Ancora gli ionici, con una grande difesa e il contrattacco, aumentano il gap: 21-15 e nuovo interruzione per gli ospiti. Cuneo non si disunisce, approfitta di alcuni errori della Prisma e si riporta sul 23-21: coach Di Pinto si gioca il secondo timeout. Parodi porta sul 24-21 i rossoblù, Cuneo annulla tre set point e porta il set ai vantaggi: Taranto chiude il set sul 28-26 grazie all’errore in attacco di Wagner.
    La Prisma Taranto parte bene anche nel secondo set (3-1) prima di subire il sorpasso di Cuneo (6-7). Partita equilibrata: Parodi riporta avanti la squadra pugliese, poi due ace di Fiore obbligano Serniotti alla sospensione (11-8). Cresce la fase difensiva degli uomini di coach Di Pinto che allunga, col primo tempo di Alletti, portandosi sul +6 (16-10). Cuneo prova a reagire ma Taranto piazza un nuovo break portandosi sul 21-14. Serniotti prova a cambiare le carte in tavola ma ci pensa Alletti a mettere a terra il punto del 25-16.
    Avvio sprint di Taranto anche nel terzo parziale: 4-0 e timeout di Serniotti. Cuneo, con orgoglio, dimezza lo svantaggio (4-2) ma gli ionici, in fase offensiva, iniziano a essere più determinanti (13-8). Wagner e Preti mantengono vive le speranze dei piemontesi (13-10) con Di Pinto che, in maniera preventiva, chiede il timeout. Entra Gironi al posto di Parodi: con un suo ace, Taranto piazza il +7 (18-11). Cuneo si riavvicina, piazzando tre punti di fila. Gli ionici, però, non si disuniscono e con lo stesso Gironi conquistano ben 7 palle match: alla seconda occasione, Alletti chiude i conti sul 25-18, firmando il punto che permette alla Prisma Taranto di conquistare la finale playoff.
    In finale, la squadra di coach Di Pinto dovrà vedersela con la vincente tra la Gruppo Consoli Centrale del Latte Brescia e l’Emma Villas Aubay Siena: i lombardi, al momento, sono in vantaggio per 2-0 nella serie.
    PRISMA TARANTO- BAM ACQUA S. BERNARDO CUNEO 3-0 (28-26, 25-16, 25-18)
    PRISMA TARANTO: Fiore 12, Coscione 3, Parodi 8, Alletti 9, Cottarelli 0, Padura Diaz 16, Gironi 2, Goi (L) 0, Persoglia ne, Hoffer ne, Cominetti ne, Cascio (L) ne, Di Martino 11. All.: Di Pinto.
    BAM ACQUA S. BERNARDO CUNEO: Gonzi ne, Codarin 2, Tiozzo 12, Bisotto 0, Bonola 0, Pistolesi 2, Wagner 6, Catania (L) 0, Preti 6, D’Amato ne, Chiapello 0, Sighinolfi 2. All.: Serniotti.
    ARBITRI: Guarneri-De Sensi.
    NOTE: Durata set 31’, 23’, 29’. LEGGI TUTTO

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    Tifosi a bordocampo e cori offensivi: Cuneo multata

    Di Redazione Lascia i suoi strascichi a livello disciplinare Gara 2 della semifinale di Play Off Promozione di Serie A2 tra BAM Acqua S.Bernardo Cuneo e Prisma Taranto. Il Giudice Sportivo ha sanzionato con una multa di 400 euro la società piemontese per i cori offensivi nei confronti di un avversario intonati da un gruppo di tifosi posizionati “nella zona antistante il terreno di gioco”, utilizzando anche strumenti acustici. Il tutto in violazione del protocollo Fipav per il contenimento dei contagi. Stessa sanzione anche per la Videx Grottazzolina, punita con 400 euro di multa per gli incitamenti e i fischi delle persone presenti alla sfida dei Play Off di Serie A3 contro la Gamma Chimica Brugherio. (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO