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    Benzina e diesel, aumenti preoccupanti: ecco i nuovi prezzi

    I nuovi prezzi self e servito
    Alle 8 del 19 febbraio 2024, la benzina self service si è assestata a 1,866 euro/litro e il diesel self service a 1,838 euro/litro. Per quanto riguarda il servito, la benzina si colloca a 2,005 euro/litro (invariato, compagnie 2,048, pompe bianche 1,918), il diesel a 1,976 euro/litro (invariato, compagnie 2,020, pompe bianche 1,889), il Gpl a 0,715 euro/litro (invariato, compagnie 0,725, pompe bianche 0,704), il metano a 1,372 euro/kg (-3, compagnie 1,394, pompe bianche 1,354), il Gnl 1,210 euro/kg (-2, compagnie 1,223 euro/kg, pompe bianche 1,200 euro/kg).
    Uno sguardo anche alla situazione sulle autostrade, dove la benzina self service è a 1,956 euro/litro (servito 2,219), il gasolio self a 1,933 euro/litro (servito 2,200), il Gpl a 0,850 euro/litro, il metano a 1,506 euro/kg, il Gnl a 1,215 euro/kg.
    Stangata da 3,9 miliardi annui 
    “Quello che preoccupa è che in appena un mese, ossia dalla rilevazione del 15 gennaio, non solo sia la benzina che il gasolio hanno sfondato la soglia di 1,8 euro al litro, ma un litro di benzina self è aumentato di oltre 9 cent, +5,4%, pari a 4 euro e 75 cent per un pieno di 50 litri, mentre per il gasolio il rincaro è di quasi 11 cent al litro, +6,3%, pari a 5 euro e 40 cent a rifornimento. Il governo intervenga altrimenti di questo passo ci saranno ricadute non solo dirette sulle tasche degli automobilisti ma anche sulla merce trasportata, con effetti sull’inflazione”, spiega Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori. Si aggiungono le riflessioni del Codacons: “Un pieno di benzina costa quasi 5 euro in più rispetto a inizio anno, mentre per il diesel si spendono 5,5 euro in più- spiega il presidente Carlo Rienzi – Se i prezzi dei carburanti dovessero rimanere a questi livelli, si tratterebbe di una stangata annua da circa 3,9 miliardi a carico delle famiglie italiane solo a titolo di maggiori costi di rifornimento”. LEGGI TUTTO

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    Prezzi benzina e Diesel, preoccupano i continui aumenti

    Allarme prezzi carburante, ancora. Si tratta di una situazione ormai costante, che non accenna a migliorare, come testimoniano da Staffetta Quotidiana dove ogni giorno si fa il punto preciso dei numeri: “Al quarto forte rialzo consecutivo delle quotazioni dei prodotti raffinati parte il valzer dei rialzi sui listini dei prezzi consigliati dei carburanti alla pompa”. Nella mattina di oggi, 9 febbraio 2024, fanno sapere che Eni ha aumentato di un centesimo al litro i prezzi consigliati della benzina e di due centesimi al litro quelli del gasolio. Per IP, invece, c’è un rialzo di due centesimi al litro su benzina e gasolio, per Q8 di 1,56 cent e per Tamoil di 1 cent.
    I prezzi in modalità self e servito
    Andando ancora più nel dettaglio, vediamo quali sono le medie dei prezzi praticati comunicati dai gestori all’Osservatorio prezzi del ministero delle Imprese e del made in Italy ed elaborati da Staffetta, rilevati alle 8 dell’8 febbraio 2024, su circa 18mila impianti. La benzina in modalità self service è a 1,831 euro/litro (+1 millesimo, compagnie 1,838, pompe bianche 1,817), il diesel in modalità self service è a 1,795 euro/litro (+1, compagnie 1,801, pompe bianche 1,782). Per quanto riguarda il servito, la benzina ha fatto registrare 1,971 euro/litro (+1, compagnie 2,015, pompe bianche 1,883), il diesel 1,934 euro/litro (+1, compagnie 1,978, pompe bianche 1,847). E poi Gpl servito a 0,715 euro/litro (+1, compagnie 0,724, pompe bianche 0,704), metano servito a 1,386 euro/kg (-5, compagnie 1,409, pompe bianche 1,368), Gnl 1,227 euro/kg (-12, compagnie 1,240 euro/kg, pompe bianche 1,217 euro/kg).
    Infine, uno sguardo alla situazione sulle autostrade, con la benzina self a 1,914 euro/litro (servito 2,175), il gasolio self service 1,884 euro/litro (servito 2,149), il Gpl 0,849 euro/litro, il metano 1,508 euro/kg, il Gnl 1,264 euro/kg.
    Benzina, leggero rialzo: ora è a 1,778 euro al litro al self LEGGI TUTTO

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    Allarme prezzi benzina al rialzo: superati i 2 euro al litro per il self

    I dati settimanali del ministero della Transizione Ecologica, pubblicati il 21 giugno 2022, descrivono un quadro sui prezzi del carburante che si fa sempre più critico, specialmente per le tasche degli italiani che convivono con questa situazione ormai da troppo tempo. A quanto siamo arrivati? La benzina in modalità self service raggiunge i 2,063 euro al litro, mentre il gasolio arriva 2,006 euro al litro. 
    Dalla guerra +11,5% benzina e +16,5% gasolio

    “È arrivata la conferma ufficiale del Mite – denuncia Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori, sulla base dello studio condotto sui dati settimanali -. Dopo la benzina, che aveva superato la soglia di 2 euro settimana scorsa, ora è la volta del gasolio a sfondare il limite dei 2 euro. Ma il dato a dir poco allarmante, è il ritmo dei rialzi. Per la benzina si tratta del settimo maggior rincaro settimanale di sempre, ossia dall’inizio delle serie storiche, per il gasolio addirittura del quinto. In soli 7 giorni, la benzina aumenta di quasi 5 centesimi al litro (4,922), pari a 2 euro e 46 cent per un pieno di 50 litri, il gasolio decolla addirittura di oltre 7 cent al litro (7,077), 3 euro e 54 cent a rifornimento”.
    “Da quando è iniziata la guerra, nonostante il taglio di 30,5 cent del Governo, un litro di benzina costa oltre 21 cent in più, con un rialzo dell’11,5%, pari a 10 euro e 68 cent per un pieno da 50 litri, mentre il gasolio è maggiore di oltre 28 cent al litro, con un balzo del 16,5%, pari a 14 euro e 18 cent a rifornimento”, prosegue Dona. “Rispetto all’inizio dell’anno, la benzina è salita del 20%, pari a 17 euro e 19 cent per un pieno di 50 litri, 413 euro su base annua, il gasolio è aumentato del 26,5%, 21 euro e 4 cent a rifornimento, equivalenti a 505 euro annui”.
    “È una calamità! Il Governo deve bloccare le speculazioni, tornando ai prezzi amministrati fino a che non sarà finita questa pazzia incontrollata. In ogni caso, non si può aspettare ad intervenire fino alla scadenza dell’8 luglio, magari limitandosi a rinnovare il vecchio taglio di 25 cent delle accise. Va subito alzata la riduzione di almeno altri 10 cent, in deroga per il gasolio alla normativa europea, e ridurre l’Iva dal 22 al 10%”, conclude Dona.
    5 modelli di auto usate sotto i 20.000 euro da tenere sott’occhio per l’estate LEGGI TUTTO

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    Dal mare finto agli hotel dal lusso sfrenato: tutte le follie della F1 a Miami FOTO

    Ostentazione pacchiana? Schiaffo alla miseria? Inutile finzione? Chiamatela come volete, ma questa è la cornice montata per il Gran Premio di Miami 2022, quinta tappa del Campionato del Mondo di Formula 1, in programma questa domenica 8 maggio. Spiagge finte, hotel e ristoranti a prezzi stellari e non solo.Guarda la galleryGP Miami 2022: il lusso è di casa qui
    Spiagge finte, lusso e prezzi altissimi
    Il circuito è situato lontano dalla costa, motivo che ha spinto gli organizzatori a installare una finta baia, facendo dipingere la strada di azzurro e poggiandovi delle vere imbarcazioni. Ciò è valso alla location il soprannome di “falsa Montecarlo”. È proprio la località francese il modello a cui si punta, nel senso di creare un contesto quanto più possibile esclusivo e di lusso. E gli americani, è risaputo, sono maestri nel sopravvalutare ciò che hanno da offrire. I prezzi iniziali dei biglietti erano compresi tra i 550 e 1.800 euro. Ora i posti più economici (lungo i rettilinei) si trovano a non meno di mille, mentre in corrispondenza delle curve e dell’ultimo tracciato possono arrivare fino ai 3mila delle suite vip. I prezzi delle suite poi sono da capogiro: per affittarne una in un quartiere adiacente al circuito possono volerci anche 42mila euro a notte; se invece si vuole optare per un “semplice” hotel, il St. Regis Pal’s Harbour offre un “convieniente” pacchetto da 103 mila euro per tre notti. Scontato dunque che molti scelgano di alloggiare fuori città, il ché richiede il noleggio di un auto per raggiungere il circuito. E anche qui arriva la stangata: dai 224 ai 350 euro per tre giorni, carburante escluso. Chiudiamo con i ristoranti: una cena al prestigioso Carbone di Miami può arrivare a costare 3mila euro a persona, da aggiungere al prezzo di prenotazione di alcuni ristoranti attorno al circuito, che va dai 3 ai 5mila euro per un tavolo da 4/6 persone. Per non parlare di un semplice “aperitivo” a bordo pista, che può toccare i 100mila euro.
    The One, all’asta la villa più cara del mondo con 50 supercar LEGGI TUTTO

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    Aumento prezzi benzina, ecco come risparmiare il carburante dell'auto

    È ormai la notizia centrale in questi giorni per quanto riguarda il settore auto: i continui aumenti dei prezzi di benzina, gasolio, GPL e metano, che procedono costantemente scoraggiando gran parte degli automobilisti, e non solo quelli italiani. Una situazione che ha indotto gli Stati Uniti a dare qualche consiglio in modo da poter risparmiare carburante e non dover andare troppo spesso a fare rifornimento. A occuparsene è stato il Dipartimento dell’Energia del Governo di Washington, che ha creato un portale web in cui alcuni dei maggiori esperti d’automotive americani hanno dato alcuni consigli di guida per risparmiare sulla benzina, ma non solo: vi sono anche dei metodi per fare in modo che l’elettricità delle auto elettriche duri un pizzico di più. Consigli che ovviamente valgono anche per gli automobilisti d’Europa e del mondo intero.

    C’è però un concetto alla base: quello che per risparmiare carburante non bisogna necessariamente andare troppo piano, anche perché in alcuni contesti come l’autostrada potrebbe rivelarsi controproducente e pericoloso, nonché passivo di multa da parte delle autorità. Fatta questa premessa, ecco i consigli.

    Benzina in aumento: sfonda i 2 euro a litro anche in self LEGGI TUTTO

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    Prezzi carburanti, self benzina sempre più su: toccata quota 1,847 al litro

    I prezzi dei carburanti sono ormai costantemente in aumento. Non è più una novità, sia per gli automobilisti italiani che per quelli esteri. Un tema caldissimo strettamente legato alle tensioni tra Russia e Ucraina che contribuiscono ad aumentare ulteriormente i prezzi di benzina e gasolio, già ai massimi da dieci anni a questa parte. In base all’elaborazione di Quotidiano Energia dei dati comunicati dai gestori all’Osservaprezzi carburanti del Mise, il prezzo medio nazionale praticato della benzina in modalità self cresce a 1,847 euro/litro (ieri era 1,841), con i diversi marchi compresi tra 1,835 e 1,872 euro/litro.
    Benzina, Diesel, GPL, metano: i nuovi prezzi
    Per quanto riguarda il prezzo del diesel, sempre al self service, si sale a 1,721 euro/litro (ieri 1,716) con le compagnie posizionate tra 1,713 e 1,734 euro/litro. La situazione sui prezzi del servito è drammatica, con cifre alle stelle: per la benzina il prezzo medio praticato aumenta a 1,979 euro/litro (ieri era 1,973) con gli impianti colorati che mostrano prezzi medi praticati tra 1,915 e 2,074 euro/litro. Non bene nemmeno il diesel, con prezzo servito che passa a 1,858 euro/litro (ieri 1,852) con i punti vendita delle compagnie con prezzi medi praticati compresi tra 1,793 e 1,937 euro/litro. I prezzi del Gpl vanno da 0,817 a 0,835 euro/litro. Infine, il metano, che si attesta su un costo medio tra 1,780 e 1,876.
    Top 10 auto che consumano meno: le utilitarie che fanno risparmiare sulla benzina LEGGI TUTTO

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    Caro benzine, il 72% degli italiani usa meno l’auto rispetto al 2020

    Aumentano i prezzi dei carburanti e gli automobilisti italiani riducono gli spostamenti in auto. Il dato è quello che emerge da una ricerca commissionata da Facile.it e MiaCar.it, per aggiornare le conoscenze in termini di utilizzo delle automobili da parte degli utenti delle strade. Negli scorsi mesi gli automobilisti italiani hanno dovuto fare i conti con il caro-carburante, tanto che, come dimostrato dagli istituti mUp Research e Norstat, il 72% dei rispondenti ha dichiarato di aver cercato di ridurre gli spostamenti in auto proprio a causa dell’aumento dei prezzi. La spesa a cui gli automobilisti devono far fronte annualmente è importante.
    Quasi 1300 euro l’anno per la benzina dell’auto
    Come si legge sempre nell’indagine, realizzata su un campione rappresentativo della popolazione nazionale, per rifornirsi alla pompa di carburante, in media, gli italiani pagano 1.296 euro l’anno. Analizzando i dati su base territoriale, poi, emerge che il conto più salato è quello cui devono far fronte gli automobilisti residenti nel Centro Italia (1.356 euro), quello più leggero, invece, è al Nord Est (1.152 euro).
    Altri dati che emergono dall’indagine sono quelli più specifici sull’uso dell’auto e per i quali gli uomini, che percorrono in media 12.441 chilometri l’anno a fronte dei 10.973 km del campione femminile, mettono a budget circa 1.404 euro l’anno, vale a dire il 18% in più rispetto alle donne (1.188 euro).
    Over 65 e gli under 34  più attenti al portafoglio
    Dal punto di vista anagrafico, invece, sono gli automobilisti con età compresa tra i 35 e i 44 anni a spendere di più (1.428 euro l’anno), mentre gli over 65 quelli che spendono meno (1.056 euro). In base all’indagine, tra i 25 milioni di italiani che hanno preso la decisione di ridurre l’uso dell’auto a causa del caro benzina, il 43,1% ha dichiarato di aver eliminato gli spostamenti superflui, il 28,4% ha scelto di muoversi a piedi anziché sulle quattro ruote, mentre il 13,5%, ha optato per i mezzi pubblici. I più attenti al budget sono risultati essere i giovani con età compresa tra i 25 e i 34 anni (76,6%) e gli automobilisti residenti al Sud e nelle Isole (76,1%).
    Il prezzo della RC Auto scende 
    Una nota confortante per gli automobilisti, sempre secondo la ricerca, viene invece dal mondo delle assicurazioni. Se il 2021 è stato un anno negativo dal punto di vista dei costi di rifornimento, l’altra voce di spesa che grava sul budget degli automobilisti, l’assicurazione, è rimasta su livelli bassi per tutto l’anno. Secondo l’osservatorio RC auto di Facile.it, realizzato su un campione di oltre 9 milioni di preventivi, a novembre 2021 per assicurare un veicolo occorrevano, in media, 436,03 euro, vale a dire l’8,17% in meno rispetto allo stesso mese dello scorso anno.
    Il Principe Carlo ammette: “La mia Aston Martin? Va a vino e formaggio” LEGGI TUTTO

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    Benzina, calano prezzi: 1,653 euro/litro, da novembre 2020 mai così bassi

    Una discesa impercettibile che ancora preoccupa agli automobilisti e li lascia solo in parte rifiatare. Dopo intere settimane di aumenti infatti, la benzina ha subito il primo vero, anche se lieve, stop. Un calo minimo se si pensa che da inizio anno il suo prezzo è salito più o meno del 50%, ma che comunque non si verificava dal lontano novembre 2020. 
    Incentivi auto 2021, il Senato dice sì: in arrivo nuovo Ecobonus da 350 milioni
    Benzia e gasolio diminuiti
    Secondo le ultime rivelazioni del Mise infatti, alla data del 26 luglio i listini dei prezzi alla pompa sembrano essere leggermente diminuiti: 1,653 al litro la media benzina (contro 1,655 della settimana scorsa) e 1,510 euro al litro la media per il gasolio (1,513 la rilevazione precedente).
    Nulla di così eclatante, ovvio, perché i listini dei carburanti restano comunque a livelli elevatissimi e con prezzi che, rispetto allo stesso periodo del 2020, fanno registrare un +17,8% per la verde e un +17,1% per il gasolio. Tuttavia, nonostante l’aggravio degli ultimi mesi, questo primo stop potrebbe forse aprire le porte ad un ipotetico abbassamento dei prezzi per il rifornimento, che solo quest’anno potrebbe arrivare a costare in tutto 300 euro in più a famiglia (media su base annua rivelata dal Codacons).
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