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    De Kruijf e De Gennaro avvertono: “Monza alla prima finale? Le sue giocatrici no”

    Di Redazione Per la prima volta dal 2018 la finale scudetto del massimo campionato femminile non sarà Conegliano-Novara ma Conegliano-Monza, con il Consorzio brianzolo che ha centrato questo storico traguardo per la prima volta nella sua storia rimontando proprio la Igor sia nella serie che nella decisiva Gara 3, dove era sotto addirittura di due set a zero. Da una parte le squadra più titolata degli ultimi anni, dunque, dall’altra il bruco che vuol diventare farfalla. Basterà questo per dire che l’esito della finale tricolore sarà fin troppo scontato? Assolutamente no. E le prime a non cadere in questo tranello sono proprio le Pantere. “Se per la società si tratta di una prima volta, a livello di giocatrici Monza ha tante atlete che sanno come si affrontano partite di questo livello e abituate a determinati palcoscenici” mette in guardia Moki De Gennaro, intervistata dal collega Francesco Maria Cernetti per Il Gazzettino di Treviso. “È una squadra che ha dimostrato le sue qualità nell’arco di tutto il campionato, non è certo qui per caso. Hanno costruito il giusto mix tra giovani ed esperte, hanno una squadra molto lunga e forte in tanti aspetti del gioco: muro, fase break, servizio. Sarà sicuramente una finale tosta” conclude il libero dell’Imoco e della Nazionale. Le fa eco, sulle pagine de La Tribuna di Treviso in un’intervista a firma Mirco Cavallin, anche Robin De Kruijf, la più titolata tra le Pantere che due delle prossime avversarie le conosce molto bene. “Lise Van Hecke è una delle mie migliori amiche. È costante nelle sue prestazioni e penso che per Monza sia una fortuna avere due opposti forti come lei e Stysiak. Con Anna Danesi siamo state compagne a Conegliano per tre stagioni. È sempre stata molto brava a muro ed è migliorata ancora. Per questo noi dovremo cercare le loro mani alte. Vedo anche che con Orro ha trovato la sua palla in attacco e sta giocando bene anche in quella fase”. (fonti: Il Gazzettino di Treviso – La Tribuna di Treviso) LEGGI TUTTO

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    Fabio Giulianelli: “Eravamo bloccati di testa, ora il problema è superato”

    Di Redazione È stata forse la stagione più difficile degli ultimi sei anni per la Cucine Lube Civitanova, ma alla fine il risultato è sempre quello: la Finale Scudetto, conquistata al termine di una durissima battaglia con Trento. Il patron Fabio Giulianelli, intervistato dal Corriere Adriatico, svela alcuni retroscena della semifinale: “Dopo le prime due sconfitte ci sono stati dei confronti, anche accesi, nello spogliatoio. Abbiamo chiesto ai ragazzi di giocare da Lube, pur con dei limiti, indipendentemente dalla forza dell’avversario. Era subentrata nel gruppo troppa insicurezza, eravamo bloccati di testa“. Un problema, secondo Giulianelli, legato anche all’indisponibilità di Osmany Juantorena: “Ha creato insicurezza nel gruppo ed è subentrata la convinzione che, mancando il fuoriclasse, la squadra non potesse fare il salto di qualità. Da Gara 3 in poi è caduta questa teoria, per merito dei ragazzi, che hanno superato quello che era un problema psicologico. Questa è la vittoria più importante. Non è che sto qui a dire che possiamo vincere senza Osmany: il recupero del capitano sarà importante se avrà la tenuta per fare la differenza come gli viene riconosciuto“. Qual è stata l’arma vincente di Civitanova? “Mi verrebbe da dire l’attacco – risponde Giulianelli – perché è il fondamentale che balza maggiormente all’occhio. Ma ci sono tante componenti: la nostra panchina, che ha dato un contributo fondamentale, e poi la difesa. Quando intercetti l’attacco degli avversari ti senti più forte come gruppo, acquisisci certezze e fortifichi lo spirito. Poi ci aggiungerei l’esperienza di Kovar e Lucarelli, che era ovunque“. LEGGI TUTTO

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    Gino Sirci: “Siamo i più forti, ma non i favoriti…”

    Di Redazione “Se volevamo avere una conferma su quale sia la squadra più forte, l’abbiamo avuta in questa gara-5 e quella squadra non può che essere Perugia!”. Il patron della Sir Safety Conad, che ieri ha raggiunto la sua quarta finale scudetto consecutiva, Gino Sirci, non trattiene le emozioni e, nell’articolo di Valeria Benedetti e Antonello Menconi per la Gazzetta dello Sport, manifesta tutto il suo entusiasmo, mostrato anche in campo dopo l’attacco di Anderson che ha decretato la vittoria dei Block Devils. Tornando con i piedi per terra, Sirci pensa subito alla finalissima che si disputerà contro i Campioni di Italia della Lube. Fischio di inizio di Gara 1 fissato per domenica primo maggio: “Non ci riteniamo comunque favoriti per lo scudetto, perché la nostra squadra ci ha abituato in questa stagione anche a dei crolli che ci fanno essere molto cauti, anche se poi abbiamo visto che c’è stata sempre la forza di reagire che è una caratteristica solo delle grandi squadre, fatte da grandi giocatori come li abbiamo noi. Onore ai nostri avversari, anche se la nostra impresa non è stata quella di aver vinto questa gara, ma la data da ricordare è quella del 24 aprile, quando abbiamo vinto a Modena per la seconda volta”. Quando la stagione 21-22 sta per volgere al termine, è tempo di bilanci anche per la società umbra. Sirci non può non tornare con la testa allo scorso 7 aprile, quando la squadra di Grbic venne eliminata, da una straordinaria Itas Trentino, dalla competizione europea più importante, togliendo uno degli obiettivi stagionali dalle mani di Perugia. Nonostante la delusione, però, il Patron resta focalizzato su quello che reputa comunque il traguardo principale: “La delusione per essere usciti dalla Champions League? Non possiamo nascondere che ci rimane e non la dimenticheremo, ma se davvero riuscissimo a vincere lo scudetto ritengo che potremmo parlare di una stagione trionfale, perché il campionato, che dura mesi e mesi, vale più di qualsiasi altra competizione, anche della Champions che pure era uno dei nostri obiettivi di questa stagione” chiosa Sirci.  LEGGI TUTTO

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    Trento si congeda dal campionato. Podrascanin: “Orgoglioso di questa stagione. Peccato, mancava poco”

    Di Redazione Dopo un avvio di serie Semifinale Play Off brillante, l’Itas Trentino non riesce a chiudere a suo favore: in finale scudetto ci andrà la Lube Civitanova, detentrice del titolo. Anche Gara5 è stata una partita al cardiopalma, terminata solo al tie break, dopo che i dolomitici erano in vantaggio 2-1. C’è rammarico e amarezza nelle parole di Podrascanin, autore di 6 punti, e del regista Riccardo Sbertoli. Podrascanin: “Lo abbiamo sempre saputo che in questa Gara5 sarebbe stato tutto possibile. Siamo stati lì, sempre presenti, sono molto orgoglioso della squadra e di ogni membro dello staff. Quello che abbiamo fatto qua, sul campo dei Campioni d’Italia, è stato grande e peccato per la fine, mancava davvero poco. Siamo partiti molto bene, abbiamo vinto il primo set e poi eravamo davanti 2-1, ma loro hanno dimostrato di avere qualcosa in più soprattutto nei momenti importanti, quando contava. Adesso abbiamo tre settimane che sfrutteremo al massimo per preparare bene la Champions. Ma ripeto, davvero orgoglioso della mia squadra e di quello che abbiamo fatto in Italia quest’anno”. Sbertoli: “C’è tanta amarezza, ecco la parola giusta. Speravamo di fare una partita migliore e di allungare al quinto set, portandocelo a casa. Purtroppo resta il rammarico degli ultimi due set dove abbiamo giocato sempre a rincorrere: il quarto proprio abbiamo fatto fatica ed è stato un vero peccato. Siamo arrivati a Gara5 volendocela giocare ma siamo arrivati poco lucidi mentalmente e questo mi dispiace”. (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Una rimonta per la storia: Monza espugna Novara e vola in Finale Scudetto!

    Di Alessandro Garotta [CONTENUTO IN AGGIORNAMENTO] Per la prima volta nella sua storia la Vero Volley Monza vola in Finale Scudetto: la decisiva Gara 3 della semifinale Play Off sul campo della Igor Gorgonzola Novara si chiude con una straordinaria rimonta della squadra di Marco Gaspari, che recupera due set di svantaggio e festeggia al tie break con l’attacco vincente di Magdalena Stysiak. Il degno epilogo di una serie spettacolare ed emozionante fino all’ultimo punto, che porterà le lombarde a giocarsi il titolo con la Prosecco DOC Imoco Volley Conegliano a partire da sabato 30 aprile (Gara 1 al Palaverde). Igor Gorgonzola Novara-Vero Volley Monza 2-3 (26-24, 25-21, 22-25, 23-25, 12-15)Igor Gorgonzola Novara: Hancock 4, Bosetti 10, Chirichella 8, Karakurt 30, Daalderop 18, Washington 18, Fersino (L), Herbots 2, D’odorico, Bonifacio. Non entrate: Battistoni, Montibeller, Costantini, Imperiali (L). All. Lavarini. Vero Volley Monza: Gennari 13, Danesi 12, Stysiak 22, Larson 11, Rettke 11, Orro 2, Parrocchiale (L), Van Hecke 10, Davyskiba, Candi, Negretti (L), Lazovic, Boldini. Non entrate: Moretto. All. Gaspari. Arbitri: Zanussi, Zavater. Note: Spettatori: 3820, Durata set: 30′, 30′, 30′, 31′, 21′; Tot: 142′. Top scorers: Karakurt E. (30) Stysiak M. (22) Washington H. (18)Top servers: Rettke D. (3) Orro A. (1) Van Hecke L. (1)Top blockers: Washington H. (7) Danesi A. (5) Karakurt E. (4) LEGGI TUTTO

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    Superlega maschile: i risultati di Gara 5 delle semifinali Play Off

    Di Redazione La lunga corsa verso la Finale Scudetto si chiude questa sera: le vincitrici delle due Gare 5 delle semifinali Play Off andranno a giocarsi il titolo di campione d’Italia. Ecco i risultati in tempo reale della doppia sfida sui campi di Perugia e Civitanova (inizio alle 20.30 per entrambe). SEMIFINALIGara 5 Sir Safety Conad Perugia-Leo Shoes PerkinElmer Modena (19-25, 25-20, 27-25, 25-15) serie 3-2 Cucine Lube Civitanova-Itas Trentino 3-2 (27-29, 25-21, 21-25, 25-15, 15-11) serie 3-2 FINALESir Safety Conad Perugia-Cucine Lube Civitanova LEGGI TUTTO

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    Stasera l’Imoco conoscerà la sua avversaria, Wolosz: “Nessuna preferenza, la finale sarà dura comunque”

    Di Redazione Ancora poche ore e poi l’Imoco conoscerà il nome dell’avversaria che le contenderà lo scudetto nell’ennesima finale scudetto per le Pantere. “Chi vorremmo affrontare tra Monza e Novara? Non c’è da scegliere. Ho imparato che quando vuoi vincere devi battere qualsiasi avversario ci sia sul tuo cammino” dichiara Asia Wolosz al collega Matteo Valente per il Corriere del Veneto. “Sono felice insieme alle mie compagne di essere riuscita a raggiungere un obiettivo così importante come questa finale scudetto, che era tutt’altro che scontato. Siamo orgogliose d’averlo raggiunto nonostante tutte le difficoltà. Vorrei che fosse già sabato per vedere il Palaverde pieno. La spinta dei nostri tifosi sarà fondamentale in Gara 1 e Gara 3 di una finale che si preannuncia durissima”. Nell’anno più difficile del suo ciclo vincente, causa infortuni e Covid, Conegliano ha saputo comunque arrivare infondo a tutte le competizioni che l’hanno vista protagonista, con due trofei messi in bacheca, Supercoppa e Coppa Italia, e altrettanti che potrebbero aggiungersi a stretto giro, Scudetto e Champions League. Unico neo, sin qui, la finale del Mondiale per Club persa per mano del VakifBank. “Vogliamo vincere la Champions e prenderci così la nostra rivincita contro le turche – aggiunge la palleggiatrice polacca -. Potremo giocarcela alla pari e credo sarebbe un gran risultato per tutti, perché a Conegliano ognuno dà sempre il massimo, dai presidenti ai tifosi”. E se i risultati ottenuti negli ultimi cinque anni hanno fatto la storia, parte del merito potrebbe essere dipesa (anche) dall’Imoco Village, la casa di tutte le Pantere: “Non è più un segreto ormai, il gruppo è la nostra forza – conferma Wolosz – e il fatto di vivere insieme ancora di più. In poco tempo possiamo organizzarci per trascorrere una serata, pur lasciando a ognuno la propria piena libertà”. (fonte: Corriere del Veneto) LEGGI TUTTO

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    Stasera Gara-5, chi andrà in finale? Pregi, difetti, uomini chiave: l’analisi di Paolo Cozzi

    Di Paolo Cozzi Dopo due serie di semifinale incredibili, avvincenti e piene di pathos, stasera usciranno fuori i nomi delle due finaliste di Superlega, e mai come quest’anno non si potrà dire che le due vincenti non si siano sudate la qualificazione! Più equilibrate le sfide fra Perugia e Modena, con il fattore campo saltato sempre. Meno avvincente dal punto di vista delle singole partite, ma sempre molto affascinante Civitanova-Trento con i marchigiani straordinari a ricompattarsi e a ripartire proprio quando il baratro stava aprendosi sotto i loro piedi e le loro ambizioni. Fare un pronostico oggi è un po’ come tirare una monetina a testa e croce, ma di sicuro le due squadre che giocheranno in casa oltre allo slancio del proprio pubblico avranno anche dalla loro quella di arrivare dalla vittoria di gara 4. Ma farà la differenza sia la condizione fisica delle quattro squadre, esauste da un aprile intenso, sia la condizione mentale, perché dopo una serie così lunga e logorante il barile delle energie psico-fisiche comincia a svuotarsi paurosamente per tutti. foto Lega Volley Partendo dal match di Perugia, i padroni di casa possono contare su una schiera di battitori pericolosi e su una organizzazione a muro che quando non rincorre l’estro di Ngapeth e Nimir fa davvero male, come in gara 4 chiusa con ben 20 muri. Colaci è tornato su livelli di valore assoluto in seconda linea, e la linea di ricezione perugina che sembrava essere un colabrodo con due schiacciatori più attaccanti che ricevitori ha stupito per tenuta e precisione. Tocca ora a Giannelli far viaggiare i suoi attaccanti, appoggiandosi sicuramente ad un ritrovato Leon, ma senza dimenticare di sfruttare le vie centrali del campo, pipe compresa: un attacco superiore al 55% sarebbe garanzia di qualificazione foto Lega Volley Modena arriva a Perugia leccandosi le ferite per una occasione buttata, ma anche con la consapevolezza che si può mettere un freno all’irruenza fisica perugina. Il tallone d’Achille della squadra resta il muro, con Mazzone sparito dal campo e Sanguinetti ancora acerbo per questi livelli. Da verificare Leal, da cui ci si aspetta una partita tutto cuore e non una da freno a mano tirato come domenica. Nimir e Ngapeth con le loro variazioni di tempo in attacco hanno la possibilità di far saltare il muro perugino, ma devono cercare di limitare il numero di errori gratuiti. Errori gratuiti che sono un fardello sempre pesante per la squadra di Giani, ma la battuta è la prima arma dei modenesi per far saltare il banco. foto Lega Volley Civitanova come detto ritrova comunione d’intenti nel momento più difficile, e con l’ottimo apporto della panchina trova la quadratura di un cerchio che si era spezzato nei quarti di finale Champions. Simon dimostra di essere ancora una volta l’unico centrale capace di spostare gli equilibri, De cecco dopo qualche gara di appannamento ritrova estro e velocità di palla; se due laterali su tre riuscirannoa chiudere sopra il 50% per Trento sarà davvero dura frenare la fisicità di una Civitanova che senza Juantorena spera nel miglior Zaytzev per mettere giù i palloni che contano.   foto Lega Volley Trento arriva a questa gara 5 sapendo di aver sprecato due grosse occasioni e con la sensazione di avere il barile delle energie pericolosamente vicino allo zero. Ma la squadra di Lorenzetti quest’anno ci ha abituato a prestazioni incredibili, basta che la ricezione tenga e consenta a Sbertoli di giocare molto al centro. Altrimenti tutto il peso dell’attacco finisce sulle spalle dei tre schiacciatori, e qua serve un Lavia da almeno il 48% in attacco, unito ai migliori Kaziyski e Michieletto, altrimenti sono guai. Il muro è un altro punto di forza dei trentini, che forse peccano un po al servizio dove sono discontinui e giocano molto tattico…. E proprio battere corto su Simon per limitarlo in attacco potrebbe essere una chiave interessante per fermare il gigante cubano. LEGGI TUTTO