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    Indietro di dieci anni: il regista Davide Saitta ricorda la sua stagione a Perugia

    Unico ex nel match tra Perugia e Vibo che darà il via al Campionato di Superlega dei giallorossi: Davide Saitta, in bianconero in serie A2 nella stagione 2010-2011.
    Un vero e proprio tuffo nel passato. Un decennio fa e un’esperienza che il palleggiatore siciliano racconta ancora con il sorriso sulle labbra: “Quello era uno dei primi anni di patron Sirci, già voglioso e determinato di conquistare l’ A1. Ci è riuscito e ora può dire a gran voce ‘Perugia regna’. Noi domani andremo lì a giocarcela senza timori“.
    Il regista 33enne nei suoi 18 anni da professionista, ne ha trascorsi dieci in SuperLega, quattro nella seconda categoria nazionale, totalizzando complessivamente 260 “gettoni di presenza”, 160 dei quali in SuperLega, 799 i set disputati (428 in Superlega), e 622 punti complessivi, dei quali 229 in Superlega, con 38 ace, 92 di secondo tocco e 99 a muro.
    Davide Saitta vanta anche una preziosa esperienza all’estero, precisamente nel massimo campionato transalpino dove ha militato nel quadriennio 2014-2015 al 2017-2018 con le casacche di Spacer’s Toulouse (2014-2015), Paris (2015-2016) e Montpellier dal 2016 al 2018.
    In particolare nella stagione 2010-2011  Saitta aveva iniziato la stagione in SuperLega  con la Yoga Forlì, disputando le prime otto gare, con 27 set all’attivo per poi trasferirsi nel campionato in corso (era l’otto dicembre 2010) in Serie A2 con la Sir Safety Perugia subito dopo la dolorosa sconfitta contro Sora, che era costata la panchina al a Francesco “Pupo” Dall’Olio, a cui era subentrato il tecnico torinese Roberto Fant. In terra umbra, l’eclettico palleggiatore etneo è riuscito a conquistare una miracolosa salvezza dopo le “forche caudine” dei Play Out, superando la Canadiens Mantova in semifinale (doppio tre a uno) e la Eurogroup Gela in finale con un perentorio tre a zero (3-1, 3-2 e 3-1), nonostante la squadra siciliana partisse con una partita di vantaggio e si andava al meglio delle cinque partite.            
    Sono state 20 le gare disputate con i Block Devils, con 71 set all’attivo e realizzando 78 punti.
    UFFICIO COMUNICAZIONE
    Rosita Mercatante
    ufficiostampa@volleytonnocallipo.com LEGGI TUTTO

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    Saitta e compagni pronti per la prima di Campionato: domani in campo a Perugia

    La Tonno Callipo riprende la sua marcia: domani sera (ore 20.30, diretta Eleven Sports) al Pala Barton di Perugia la formazione calabrese esordirà nel suo 14esimo campionato di Superlega, nel posticipo della prima giornata. E sarà un’overture alquanto ostica. Di fronte, infatti, la fresca vincitrice della Supercoppa, la Sir Safety Conad Perugia del fuoriclasse Leon che ha fatto bis dopo la vittoria della scorsa stagione.
    Un match (la Regione umbra ha aperto al pubblico fin dalla gara contro Vibo nella misura del 25% della capienza) dalle indubbie difficoltà visto il valore del quotato avversario umbro, che parte ovviamente coi favori del pronostico per la vittoria dello scudetto.
    Dal canto suo la Callipo non vorrà fare da vittima sacrificale, piuttosto dovrà cercare di proseguire nei progressi palesati nell’ultima gara di Coppa Italia vinta a Verona. Un percorso di crescita iniziato anche dalle due precedenti sconfitte con Monza e Milano sempre nel torneo tricolore, e che ha visto nella gara in terra veneta sensibili passi in avanti da parte di Saitta&compagni. Inutile nascondere che ci si ritroverà al cospetto di un roster compreso nel lotto dei migliori, ma in campo bisognerà mantenere alta la concentrazione fin dall’inizio cercando di ricavare il massimo.
    Ne è consapevole capitan Davide Saitta, unico ex di turno: “Conosciamo tutti il valore di Perugia reduce da una grande vittoria contro Civitanova in Supercoppa in cui la squadra non ha neppure avuto modo di esprimere tutto il suo potenziale avendo ancora importanti giocatori, come Atanasijevic e Russo, ai box. Siamo consci della difficoltà della gara e cercheremo di combattere su ogni palla“.
    Ovviamente non mancheranno le insidie: “La pressione che Perugia metterà al servizio sarà di qualità, quindi un grande sforzo dovranno farlo i nostri ricettori, per poi cercare come squadra di rigiocare bene, dovremo essere bravi proprio in questo fondamentale conoscendo la loro potenza dai nove metri“. La spinta dovrà venire anche dal successo ottenuto a Verona: “Le gare di Coppa Italia ci hanno aiutato. Purtroppo non siamo riusciti a passare il turno ma abbiamo visto che Monza e Milano sono due squadre ben attrezzate. A noi mancava un po’ di ritmo-gara ma abbiamo tratto i necessari feedback per sapere su cosa lavorare e per conoscere i nostri punti forti. Coach Baldovin ora ha il materiale sufficiente per poter preparare le prossime settimane“. Infine l’auspicio del regista giallorosso per la nuova stagione: “Dall’8° al 12° posto penso ci sarà soltanto qualche punto di distacco, ed è difficile riuscire a prevedere quale squadra si posizionerà in basso alla classifica. La nostra bravura dovrà essere quella di essere sicuri del nostro valore e lavorare ogni giorno umilmente provando ad ogni partita di portare a casa punti“.
    L’AVVERSARIO
    Organico di grande qualità quello messo su da patron Sirci per Perugia. In panchina riconfermato il belga Vital Heynen, campione del mondo in carica con la Polonia. Alla seconda vittoria di fila della Supercoppa, l’ultima venerdì contro Civitanova, obiettivi ambiziosi anche per questa stagione.
    In squadra pedine inamovibili Aleksandar Atanasjievic (nuovo capitano), i liberi Massimo Colaci e Alessandro Piccinelli, gli schiacciatori Wilfredo Leon e Oleh Plotnytskyi, i centrali Fabio Ricci, Omar Biglino e Roberto Russo. Cabina di regia tutta nuova con gli arrivi del palleggiatore Dragan Travica, ex capitano della nazionale italiana da Padova e del tedesco Jan Zimmermann. Novità anche nel reparto degli opposti con l’innesto di forze fresche ed emergenti che corrispondono al posto due della nazionale canadese Sharone Vernon-Evans reduce da Ravenna. A completare il reparto dei centrali veste il bianconero l’argentino Sebastian Solè ultima stagione a Verona. Mentre nel reparto degli schiacciatori i rinforzi arrivano dal Nord Europa con gli acquisti dello schiacciatore olandese Thijs Ter Horst anche lui da Ravenna e del tedesco David Sossenheimer.
    I PRECEDENTI: 12 (10 Perugia, 2 Vibo Valentia)
    Ultima vittoria Perugia: 6/a giornata ritorno (05-02-2020) Callipo-Perugia 1-3
    Ultima vittoria Vibo V.: 10/a giornata ritorno (02-03-2013) – Perugia-Callipo 1-3
    Sono dodici i precedenti tra le due formazioni Sir Safety Conad Perugia e la Tonno Callipo Vibo, con dieci vittorie a due per la compagine del capoluogo umbro. Nella stagione 2019-2020, i block devils bianconeri guidati dal tecnico belga Vital Heynen, campione del mondo uscente con la Polonia nel 2018 a Torino, si sono imposti al PalaBarton con un periodico 25-17 in 72 minuti di gioco, mentre nel match di ritorno, dopo aver perso con il punteggio di 25-22 nel set di apertura, si sono imposti nei restanti tre parziali (21-25,22-25,21-25). Nel torneo 2018-2019, invece, gli umbri si imposero nel match di andata al PalaValentia nel primo turno infrasettimanale di mercoledì 7 novembre 2018 con il più classico dei punteggi (23-25, 20-25, 21-25 i parziali dei tre set), mentre nel match di ritorno nel capoluogo umbro, disputato il 27 gennaio scorso, Perugia si è imposta con un perentorio 3-0 (25-17, 25-20, 25-20). In sostanza, gli ultimi dieci incontri hanno visto vittoriosi sempre gli umbri, con i calabresi che sono riusciti a strappare un set al dream team allestito dal patron Gino Sirci nella stagione agonistica 2016-2017, quinta giornata di andata di regular season, disputata al PalaValentia domenica 23 ottobre 2016 (25-21, 13-25, 26-24, 19-25, 9-15, i parziali dei cinque set) e quello della scorsa primavera al PalaMaiata di Vibo.  La squadra giallorossa, invece, ha vinto le prime due sfide giocate nella stagione agonistica 2012-2013, vincendo il match di andata disputato domenica 9 dicembre del 2012 al “PalaValentia” per 3-0 (con parziali di 25-18, 25-22, 25-22, grazie ai 18 punti realizzati dall’opposto olandese Niels Klapwijk ed i 16 punti realizzati dallo sloveno Tine Urnaut), mentre nel match disputato in terra umbra domenica 2 marzo 2013, la squadra del patron Pippo Callipo, allora guidata dall’attuale ct azzurro Gianlorenzo Blengini, si impose in quattro parziali (19-25, 11-25, 25-17, 21-25, grazie ai 20 punti realizzati dall’opposto Niels Klapwijk e 19 messi a segno dallo sloveno Tine Urnaut).
    EX: Davide Saitta a Perugia nella stagione 2010/11
    DIRETTA TV
    Il match Sir Safety Perugia-Tonno Callipo Calabria VV sarà visibile in diretta streaming su Eleven Sports a partire dalle ore 20.30.
    Risultati 1a giornata di andata SuperLega Credem Banca:
    Consar Ravenna-Gas Sales Bluenergy Piacenza 1-3 (20-25, 25-20, 23-25, 19-25)
    Leo Shoes Modena – Vero Volley Monza 1-3 (20-25, 25-23, 23-25, 22-25)
    Allianz Milano – Top Volley Cisterna 3-0 (25-20, 26-24, 25-20)
    Kioene Padova – Itas Trentino 0-3 (25-27, 15-25, 24-26)
    NBV Verona – Cucine Lube 0-3 (23-25, 20-25, 21-25)
    Mercoledì 30 settembre, ore 20.30
    Sir Safety Conad Perugia – Tonno Callipo Calabria Vibo Valentia
    UFFICIO COMUNICAZIONE
    Rosita Mercatante
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    Tra le fila della Callipo c’è un Super Rossard!

    13, 11, 20!
    Ecco il terno secco sulla ruota francese che racconta dell’ottimo inserimento di Thibault Rossard nel mondo del volley italiano. Nell’ avvio di stagione con la Tonno Callipo sono questi, infatti, i punti siglati dallo schiacciatore transalpino che nei tre match di Coppa Italia si è già fatto notare per lucidità e carattere.
    Miglior realizzatore ieri sera – con 20 punti (ed un ace)  – nella gara contro Verona che ha visto trionfare i calabresi con un netto 3-0, l’atleta ventisettenne sta dimostrando di essere un autentico trascinatore del gruppo rendendosi affidabile non solo in attacco quanto anche in ricezione. Alle spalle l’esperienza in Polonia e Turchia ed in bacheca pure una World League vinta con la Francia nel 2017.
    Buon sangue non mente!
    Proverbio calzante per delineare il profilo di Rossard che è nato e cresciuto in una famiglia di pallavolisti: uno sport tramandato di generazione in generazione come fosse con un connotato genetico ad iniziare dal nonno Jacques per passare al padre Olivier, fino allo zio Philippe, il fratello Quentin ed il cugino Nicolas.
    Con una buona propensione a ricercare e conoscere sempre qualcosa di nuovo il martello francese ha intrapreso la nuova avventura pronunciando queste parole: “L’Italia è un paese molto simile alla Francia dove io sono cresciuto. Questo lavoro mi ha portato sempre a conoscere nuovi posti e mi sono abituato al cambiamento. Ho buone capacità di adattamento e qui a Vibo Valentia mi sento a mio agio. Tra i miei obiettivi personali c’è quello di imparare l’italiano e le abitudini locali”.
    È suo anche il commento a caldo al termine della gara con la formazione scaligera disputata nell’ambito della terza giornata degli Ottavi di finale della Coppa Italia e in cui la sua prestazione ha avuto un peso considerevole: “Abbiamo lavorato tanto durante tutto il periodo di preparazione pre-season per arrivare a questo momento. Anche se sapevamo di essere già fuori dalla Coppa Italia stasera abbiamo trovato le giuste motivazioni e abbiamo ottenuto una vittoria che serve soprattutto a infonderci la necessaria carica positiva per iniziare il Campionato. La chiave della vittoria? È stato determinante che ci siamo focalizzati molto su di noi e su quello che dovevamo fare senza pensare all’avversario. La pazienza e la concentrazione ci hanno aiutato a superare anche i momenti critici e alla fine siamo stati ripagati con un bel risultato”.
    Ora il Campionato di Superlega sarà un prestigioso palcoscenico per mettere in mostra tutto il suo talento!
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    Rosita Mercatante
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    La Callipo si congeda dalla Coppa Italia con un netto 3-0 a Verona

    Prima vittoria stagionale della Tonno Callipo che si impone per 3-0 all’Agsm Arena di Verona mostrando fin dall’inizio determinazione e voglia di riscattarsi dalle due precedenti sconfitte rimediate contro Monza e Milano negli ottavi di finale della Del Monte Coppa Italia edizione 2020.
    Saitta e compagni autori di un’ottima prestazione collettiva hanno messo in mostra fin dalle prime battute una buona continuità di gioco con diverse individualità di spicco tra cui Rossard, Abouba e Defalco, tutti e tre in doppia cifra. Sugli scudi lo schiacciatore francese anche top-scorer del match con 20 punti di cui 6 per ciascuno dei primi due set e ben 8 nel parziale conclusivo.
    Dopo un avvio di match equilibrato una Callipo autoritaria ha iniziato a condurre nel punteggio acquisendo sempre più consapevolezza nei propri mezzi e tracciando un solco sempre più marcato rispetto all’avversario incapace di reagire allo strapotere dei giallorossi. Già dal primo set si è ammirata una squadra caparbia quasi a voler dimostrare che quello che si era visto fino ad ora era solamente un collettivo in rodaggio.
    Coach Baldovin schiera in campo la formazione delle prime uscite: diagonale Saitta-Abouba, al centro Cester-Chinenyeze, in banda Defalco-Rossard, Rizzo il libero. Verona risponde con Spirito-Boyer, Caneschi e Aguenier i centrali, in posto-4 Kaziyski e Asparuhov, Bonami è il libero.
    PRIMO SET
    Parziale in equilibrio fin dall’inizio con le squadre che viaggiano punto a punto fino al 9 pari. Ma la Callipo si vede subito che è in serata e che vuole schiodare lo zero in classifica. E così inizia a condurre anche nel gioco (11-13 e 17-19) con piccoli break, subito pareggiati però dai veneti che utilizzano anche qualche time out. La parità prosegue fino al 24-24, qui sale in cattedra Defalco con un gran muro, mentre è un errore di Boyer a regalare il primo set a Vibo (24-26). In evidenza in questo primo set anche il francese Rossard autore di 6 punti con Abouba.
    SECONDO SET
    La buona serata della Tonno Callipo continua anche nel secondo set: qui la parità dura anche meno (6-6) quindi la Callipo prende il largo. Sospinta da Rossard (altri 6 punti pure in questo secondo parziale), Abouba e De Falco la formazione calabrese comanda il gioco a proprio piacimento, mettendo in campo una bella e fruttuosa pallavolo. Il distacco per Saitta&compagni rimane pressochè costante (8-14, 11-16 e 19-23 con De Falco) per tutto il set. Apprezzabile in questa fase anche una buona correlazione muro-difesa in casa-Callipo, e Verona resta indietro mostrando di soffrire la squadra calabrese. Una grande diagonale di ottiene il primo set-point (20-24). Verona cerca di rientrare in extremis ma l’ex Cester sigilla il vantaggio finale e Vibo raddoppia nel risultato 0-2.
    TERZO SET
    Nel terzo parziale emerge la voglia di riscatto di Verona che trovandosi in svantaggio 2-0 cerca in tutti i modi di rientrare in partita: dopo la parità a 7, Boyer&compagni riescono anche a mettere uno scarto di 5 punti (14-9) su Vibo. Ma i calabresi non demordono, fanno sfogare i veneti e rintuzzano ogni attacco raggiungendo la parità a 16. La Callipo è tornata: da qui in poi si viaggia punto a punto e dopo che Chinenyeze pareggia i conti a 23, ecco il primo match-point (24-25) che viene però annullato. La vittoria però è soltanto rinviata: il successivo attacco di Abouba, MVP con 13 punti, regala a Vibo il primo exploit stagionale. Il tecnico Baldovin ha dato spazio oltre che a Corrado anche all’americano Chakravorti al suo esordio in Superlega per qualche turno di battuta. Guardando ai numeri buona la percentuale in attacco (49%) dei calabresi, mentre l’ottima prestazione in attacco di Rossard (ben 20 punti totali) si arricchisce anche del rilevante dato del 52% in ricezione positiva.
    Questo successo congeda la Callipo dalla competizione tricolore proiettandola con rinnovato entusiasmo all’imminente inizio di Campionato previsto per mercoledì 30 settembre alle ore 20.30 a Perugia.
    IL TABELLINO:
    Nbv Verona – Tonno Callipo Calabria Vibo Valentia 0-3 (24-26, 21-25, 24-26)
    VERONA: Spirito 2, Boyer 12, Caneschi 4, Aguenier 6, Kaziyski 13, Asparuhov 10, Bonami (L pos 50%. Pr 31%), Donati (L2). N.e.: Magalini, Zanotti, Peslac, Jaeschke, Kimerov. All. Stoytchev. CALLIPO: Saitta 2, Abouba 13, Cester 4, Chinenyeze 4, Defalco 13, Rossard 20, Rizzo (L pos 38%, pr 12%), Chakravorti, Corrado. N.e.: Victor, Gargiulo, Dirlic, Sardanelli (L2), Fioretti. All. Baldovin. Arbitri: Pozzato e Florian. Verona: ace 1, bs 12, muri 7, errori 8. Callipo: ace 4, bs 14, muri 3, errori 5. NOTE – durata set: 29’, 31’, 31′. tot: 91′.
    MVP: Abouba (Tonno Callipo)
    DICHIARAZIONI POST-GARA
    Thibault Rossard (schiacciatore Tonno Callipo Calabria VV): “Abbiamo lavorato tanto durante tutto il periodo di preparazione pre-season per arrivare a questo momento. Anche se sapevamo di essere già fuori dalla Coppa Italia stasera abbiamo trovato le giuste motivazioni e abbiamo ottenuto una vittoria che serve soprattutto a infonderci la necessaria carica positiva per iniziare il Campionato. La chiave della vittoria? È stato determinante che ci siamo focalizzati molto su di noi e su quello che dovevamo fare senza pensare all’avversario. La pazienza e la concentrazione ci hanno aiutato a superare anche i momenti critici e alla fine siamo stati ripagati con un bel risultato”.
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    Rosita Mercatante
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    Coppa Italia, Cester alla vigilia della gara con Verona: “Un’occasione in più per rodarci”

    In casa Tonno Callipo è già tempo di pensare alla prossima sfida a distanza di 48 ore dal match casalingo contro Milano.
    Oggi, infatti, la formazione giallorossa al termine della seduta d’allenamento pomeridiano si metterà in viaggio per raggiungere Verona dove domani sera alle ore 20.30 affronterà i padroni di casa nella terza e ultima giornata di Coppa Italia. La sfida in notturna tra NBV Verona e Tonno Callipo Calabria Vibo Valentia, in programma sullo stesso campo che il 25 settembre ospiterà la Finalissima di Del Monte® Supercoppa, va inteso come un test match in chiave Campionato. Gli scaligeri e i calabresi sono estromessi matematicamente dai Quarti di Finale, ma hanno l’opportunità di sfruttare questo faccia a faccia per aumentare l’intensità del gioco e affinare l’intesa dei rispettivi organici. I padroni di casa hanno messo in cassaforte un solo punto in 2 match, ma domenica scorsa, all’esordio in casa, hanno mostrato segnali importanti di crescita rimontando 2 set contro Monza prima di cedere al tie break. Sconfitta in entrambe le gare disputate, Vibo ha avuto il merito di reagire contro Milano riaprendo la partita con la vittoria del secondo set.
    A rilasciare le dichiarazioni pre-gara è stato il centrale Enrico Cester che torna da rivale per la prima volta nel palazzetto che lo scorso anno lo acclamava:
    “Si tratta di una partita che ha poca valenza a livello competitivo visto che siamo già fuori dalla qualificazione di Coppa Italia, ma che ci sarà utile per accumulare altri set di gioco. Verona è un avversario forte che può contare su giocatori di grande esperienza e che si conoscono bene essendo già collaudati sul campo da molti anni a differenza nostra che ancora siamo alla ricerca della giusta intesa. Anche loro vengono da due sconfitte quindi avranno voglia di far vedere quanto di buono sanno fare. Noi siamo concentrati sul lavoro quotidiano con l’obiettivo di migliorare e riuscire a far fruttare il nostro impegno in risultati positivi”.

    Classifica Girone AAllianz Milano 6, Vero Volley Monza 5, NBV Verona 1, Tonno Callipo Calabria Vibo Valentia 0
    PRECEDENTI: 37 (20 Verona, 17 Vibo Valentia)PRECEDENTI IN COPPA ITALIA: 31 nella Coppa Italia di A1: Semifinali 2004/05 (Vibo Valentia – Verona 3-0)2 nella Coppa Italia di A2: Finale 2007/08 (Verona – Vibo Valentia 3-1), Finale 2003/2004 (Verona – Vibo Valentia 3-1)Vittorie di Verona: 2Vittorie di Vibo Valentia: 1EX: Enrico Cester a Verona nel 2019/20A CACCIA DI RECORD:In Coppa Italia: Matey Kaziyski – 9 punti ai 300 (NBV Verona)In carriera: Stephen Boyer – 29 punti ai 1000, Matey Kaziyski – 29 punti ai 4100 (NBV Verona), Davide Saitta – 8 punti ai 700 (Tonno Callipo Calabria Vibo Valentia)
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    Simeonov incoraggia la Callipo a poche ore dal debutto nella stagione

    Di Redazione
    In casa giallorossa è tempo di emozioni forti. L’ingresso in campo di domani significherà per la Tonno Callipo l’inizio di una nuova avventura che custodisce in sé l’essenza di un passato considerevole e intenso. Un ventennio di battaglie agonistiche sul palcoscenico della Serie A a cui il Club calabrese è giunto percorrendo una strada in salita secondo il progetto del presidente Pippo Callipo, artefice dell’ardua impresa di far attecchire il volley nel cuore dei calabresi.
    Alla vigilia di un atteso esordio stagionale è tempo di ricordi e di bilanci ma anche di qualche rito benaugurale come crediamo che possa essere il messaggio rivolto ai nostri ragazzi direttamente dall’ex giocatore Vincenzo Simeonov che vestì la maglia della Callipo per tre stagioni consecutive dal 2008 al 2011:
    “Date anima e cuore per la vostra squadra senza risparmiarvi mai e con la determinazione di chi crede nel progetto di una società seria e che nel tempo ha dimostrato di voler bene ai suoi atleti, di saperli ricompensare e farli sentire protagonisti dei suoi successi. Non è corretto pensare di andare a Vibo tanto per ‘svernare’ facendosi bene i propri conti: in questo posto non nevica, c’è un buon clima, si sta bene e pagano puntualmente. Sarebbe come commettere un’ingiustizia nei confronti del presidente e della sua famiglia”.
    Le parole dell’ex schiacciatore bulgaro classe ’77, che nel campionato italiano ha lasciato orme indelebili, diventano la perfetta congiunzione tra passato e presente. Un passato che risale a dodici anni fa quando la formazione giallorossa si presentava nuovamente da ‘matricola’ nel Campionato di A1 dopo un anno di ‘passaggio’ dalla A2. Anno in cui il suo arrivo a Vibo Valentia fu tra le novità più significative e capaci di far sussultare di gioia il pubblico calabrese.
    Uno dei mostri sacri della pallavolo, un misto di potenza e fisicità che fino ad allora era stato solo un avversario, un temibile e fortissimo avversario, avrebbe giocato per la Callipo. Il suo ingaggio fu un prezioso regalo che il presidente Pippo Callipo fece ai tifosi dopo aver mantenuto la promessa di abbandonare la serie A2 nel più breve tempo possibile. L’entusiasmo di un’intera città si tramutò in un’accoglienza indimenticabile: “Erano in tanti a darmi il benvenuto e da quel giorno mi hanno sempre trattato con i guanti di velluto facendomi sentire come un principe. È stata un’esperienza che mi ricorda molto il film ‘Benvenuti al Sud’ perché è vero che quando un forestiero viene al Sud piange due volte, quando arriva e quando parte. Prima per ambientarsi poi perché non vorrebbe andare più via”.
    Tra le fila della squadra calabrese Simeonov portò una corposa esperienza maturata sul campo con le maglie di club come Cuneo, Montichiari, Padova e Piacenza ed anche il suo carisma da leader allacciando fin dalle prime battute un rapporto speciale con la dirigenza: “nessuno di noi veniva considerato un numero ma parte di una grande famiglia. Un rapporto che molti giocatori hanno coltivato anche dopo essere andati via da Vibo al punto che spesso tornano per fare visita al presidente. Questo è indicativo della bellissima atmosfera che si respira e che si ripercuote positivamente anche sul gruppo degli atleti”.
    Sei arrivato nella stagione 2008-09, con esperienze positive alle spalle e vari trofei vinti. Cosa ti ha convinto a fermarti a Vibo?
    “Arrivavo dalle mie migliori stagioni e avevo deciso di cambiare anche rischiando per qualcosa di nuovo. Ricordo che prima di firmare il contratto ho voluto conoscere il presidente che mi ha accolto negli uffici della sua azienda. Fin dalle prime battute sono stato affascinato dalle sue parole che ho ancora ben impresse nella mente. Mi ha parlato del rapporto diretto e familiare che ha con i suoi dipendenti e mi ha invitato a dare il meglio di me quando avrei indossato la maglia su cui è riportato il nome Callipo come simbolo di una realtà imprenditoriale sana e di successo. Dopo un discorso così non ho avuto bisogno di pensarci tanto e sono diventato uno di loro. Il primo anno siamo stati la sorpresa del campionato perché una squadra neopromossa che fa i play-off con Trento, e per due volte porta il punteggio sul 3-2, con la grossa possibilità di vincere al tiebreak, perdendo una volta 16-14 e l’altra 17-15, è una soddisfazione immensa e inaspettata”.
    Sei rimasto a Vibo tre stagioni, ma è soprattutto quella prima annata eccezionale (380 punti e 27 ace), col 7° posto finale, poi eliminati nei play off da Treviso. In panchina prima Gulinelli e poi Uriarte, cosa ricordi di quella stagione?
    “La prima stagione dovevamo ancora conoscerci, c’era tanta gente che passava di categoria, ragazzi all’esordio in A1 e quindi l’inizio è stato travagliato. Poi col cambio di allenatore a gennaio, alla Coppa Italia, abbiamo giocato i preliminari e dopo una gara molto brutta la società ha deciso di cambiare tecnico anche perché Gulinelli, se non ricordo male, aveva deciso di fare un’altra esperienza. Arrivò Uriarte e noi ragazzi diventammo una squadra molto unita. Mancavano sei partite alla fine della stagione e dopo aver fatto quadrato c’è stata proprio una svolta. Vincendo tutte le gare restanti e arrivammo carichi ai play off, contro Trento (settima contro seconda) e furono partite memorabili. Gente entusiasta, palazzetto di Vibo stracolmo. Un bel ricordo, sia la gara a Trento che a Vibo, contro i futuri campioni d’Italia”.
    Invece le due annate successive, come sono state?
    “La seconda 2009-10 ho avuto un gravissimo infortunio che mi ha tenuto fuori per due mesi, quindi sono rientrato prima di Natale perdendo di fatto mezzo campionato. Questa stagione non andò molto bene anche perché non eravamo riusciti a tenere la stessa squadra dell’anno precedente. Da una stagione all’altra una parte della rosa cambiava. Questo si verificava perché i giocatori più interessanti venivano intercettati dai grandi club del Nord come è stato per Raphael, Diaz, Anderson e tanti altri. Purtroppo un gruppo coeso si crea nel tempo, non si può pretendere di crearne uno nuovo e poi chiedere subito i risultati. So che è stato difficile anche per il presidente trattenere dei giocatori di quel calibro perché ovviamente come sponsor unico non può competere con le capacità economiche delle corazzate del Nord. Io sono rimasto per tre anni perché volevo aiutare la società perché ero comunque il giocatore con più esperienza e ho indossato la fascia di capitano per due anni. Nel 2010-11 abbiamo cambiato tanti altri giocatori, tra cui due bulgari e anche loro hanno avuto molti infortuni e non hanno potuto rendere per le loro potenzialità. L’altro cambiamento ha riguardato la panchina dove arrivò Di Pinto. Insomma fu una stagione un po’ sfortunata”.
    Tanti compagni di squadra da Raphael a Ferraro, da Cozzi a Contreras, da Andrae a Cicola, da Marquez a Tencati, Coscione e Anderson. Cosa ricordi?
    “Con Coscione sono stato nelle giovanili di Cuneo, quindi lo conoscevo da tanti anni avendoci giocato anche prima. Con Tencati abbiamo fatto tante sfide da avversario, quindi ero molto contento quando arrivò da noi. Raphael l’avevo visto solo in Russia e come ha dimostrato poi con la carriera fatta a Trento e in Brasile è un giocatore di indiscutibile valore. Però il giocatore che mi ha impressionato di più è Anderson: quando è entrato in palestra il primo giorno io ho subito detto all’allenatore Di Pinto che quel ragazzo era un fenomeno e diventerà il giocatore più forte del mondo. Ed infatti ci sono andato vicino, se non il più forte è tra i due o tre più forti al mondo ancora oggi. Un ragazzo con un’abnegazione incredibile ed una gran voglia di fare, di imparare, di conoscere”.
    Fuori dal campo eravate un bel gruppo, c’erano delle cose che vi legavano?
    “Vibo è un posto piccolo quindi si conoscono tutti. Quindi le serate di poker nella palazzina dove vivevamo tutti i ragazzi. Ogni giovedì quando non c’era il turno infrasettimanale c’era l’abitudine di andare tutti a Pizzo a mangiare il pesce o la carne. Non abbiamo mai avuto screzi tra noi, in questo ci ha aiutato anche il posto, la tifoseria, gente cordiale che ci invitava spesso a cena e a pranzo. Ad un certo punto era anche difficile rifiutare sempre l’invito quindi a volte eravamo contenti quando eravamo 2-3 giorni in trasferta così eravamo un po’ più liberi senza impegni extra pallavolistici (ride). Da quelle parti ho trovato gente di cuore. Le mie titubanze iniziali non erano sulla società ma sul posto ma in poco tempo mi sono dovuto ricredere. E poi Vibo non potrò dimenticarla mai perché è lì che nel 2010 è nata la mia prima figlia”.
    (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    #tonnocallipoHISTORY- Simeonov rivolge il suo in bocca al lupo ai giallorossi: “Date anima e cuore”

    Il saluto dell’ex atleta per incoraggiare la Callipo a poche ore dal debutto nella stagione 2020-21.
    In casa giallorossa è tempo di emozioni forti. L’ingresso in campo di domani significherà per la Tonno Callipo l’inizio di una nuova avventura che custodisce in sé l’essenza di un passato considerevole e intenso. Un ventennio di battaglie agonistiche sul palcoscenico della Serie A a cui il Club calabrese è giunto percorrendo una strada in salita secondo il progetto del presidente Pippo Callipo, artefice dell’ardua impresa di far attecchire il volley nel cuore dei calabresi.
    Alla vigilia di un atteso esordio stagionale è tempo di ricordi e di bilanci ma anche di qualche rito benaugurale come crediamo che possa essere il messaggio rivolto ai nostri ragazzi direttamente dall’ex giocatore Vincenzo Simeonov che vestì la maglia della Callipo per tre stagioni consecutive dal 2008 al 2011:
    “Date anima e cuore per la vostra squadra senza risparmiarvi mai e con la determinazione di chi crede nel progetto di una società seria e che nel tempo ha dimostrato di voler bene ai suoi atleti, di saperli ricompensare e farli sentire protagonisti dei suoi successi. Non è corretto pensare di andare a Vibo tanto per ‘svernare’ facendosi bene i propri conti: in questo posto non nevica, c’è un buon clima, si sta bene e pagano puntualmente. Sarebbe come commettere un’ingiustizia nei confronti del presidente e della sua famiglia”.
    Le parole dell’ex schiacciatore bulgaro classe ’77, che nel campionato italiano ha lasciato orme indelebili, diventano la perfetta congiunzione tra passato e presente. Un passato che risale a dodici anni fa quando la formazione giallorossa si presentava nuovamente da ‘matricola’ nel Campionato di A1 dopo un anno di ‘passaggio’ dalla A2. Anno in cui il suo arrivo a Vibo Valentia fu tra le novità più significative e capaci di far sussultare di gioia il pubblico calabrese.
    Uno dei mostri sacri della pallavolo, un misto di potenza e fisicità che fino ad allora era stato solo un avversario, un temibile e fortissimo avversario, avrebbe giocato per la Callipo. Il suo ingaggio fu un prezioso regalo che il presidente Pippo Callipo fece ai tifosi dopo aver mantenuto la promessa di abbandonare la serie A2 nel più breve tempo possibile. L’entusiasmo di un’intera città si tramutò in un’accoglienza indimenticabile: “Erano in tanti a darmi il benvenuto e da quel giorno mi hanno sempre trattato con i guanti di velluto facendomi sentire come un principe. È stata un’esperienza che mi ricorda molto il film ‘Benvenuti al Sud’ perché è vero che quando un forestiero viene al Sud piange due volte, quando arriva e quando parte. Prima per ambientarsi poi perché non vorrebbe andare più via”.
    Tra le fila della squadra calabrese Simeonov portò una corposa esperienza maturata sul campo con le maglie di club come Cuneo, Montichiari, Padova e Piacenza ed anche il suo carisma da leader allacciando fin dalle prime battute un rapporto speciale con la dirigenza: “nessuno di noi veniva considerato un numero ma parte di una grande famiglia. Un rapporto che molti giocatori hanno coltivato anche dopo essere andati via da Vibo al punto che spesso tornano per fare visita al presidente. Questo è indicativo della bellissima atmosfera che si respira e che si ripercuote positivamente anche sul gruppo degli atleti”.
    Sei arrivato nella stagione 2008-09, con esperienze positive alle spalle e vari trofei vinti. Cosa ti ha convinto a fermarti a Vibo?
    “Arrivavo dalle mie migliori stagioni e avevo deciso di cambiare anche rischiando per qualcosa di nuovo. Ricordo che prima di firmare il contratto ho voluto conoscere il presidente che mi ha accolto negli uffici della sua azienda. Fin dalle prime battute sono stato affascinato dalle sue parole che ho ancora ben impresse nella mente. Mi ha parlato del rapporto diretto e familiare che ha con i suoi dipendenti e mi ha invitato a dare il meglio di me quando avrei indossato la maglia su cui è riportato il nome Callipo come simbolo di una realtà imprenditoriale sana e di successo. Dopo un discorso così non ho avuto bisogno di pensarci tanto e sono diventato uno di loro. Il primo anno siamo stati la sorpresa del campionato perché una squadra neopromossa che fa i play-off con Trento, e per due volte porta il punteggio sul 3-2, con la grossa possibilità di vincere al tiebreak, perdendo una volta 16-14 e l’altra 17-15, è una soddisfazione immensa e inaspettata”.
    Sei rimasto a Vibo tre stagioni, ma è soprattutto quella prima annata eccezionale (380 punti e 27 ace), col 7° posto finale, poi eliminati nei play off da Treviso. In panchina prima Gulinelli e poi Uriarte, cosa ricordi di quella stagione?
    “La prima stagione dovevamo ancora conoscerci, c’era tanta gente che passava di categoria, ragazzi all’esordio in A1 e quindi l’inizio è stato travagliato. Poi col cambio di allenatore a gennaio, alla Coppa Italia, abbiamo giocato i preliminari e dopo una gara molto brutta la società ha deciso di cambiare tecnico anche perché Gulinelli, se non ricordo male, aveva deciso di fare un’altra esperienza. Arrivò Uriarte e noi ragazzi diventammo una squadra molto unita. Mancavano sei partite alla fine della stagione e dopo aver fatto quadrato c’è stata proprio una svolta. Vincendo tutte le gare restanti e arrivammo carichi ai play off, contro Trento (settima contro seconda) e furono partite memorabili. Gente entusiasta, palazzetto di Vibo stracolmo. Un bel ricordo, sia la gara a Trento che a Vibo, contro i futuri campioni d’Italia”.
    Invece le due annate successive, come sono state?
    “La seconda 2009-10 ho avuto un gravissimo infortunio che mi ha tenuto fuori per due mesi, quindi sono rientrato prima di Natale perdendo di fatto mezzo campionato. Questa stagione non andò molto bene anche perché non eravamo riusciti a tenere la stessa squadra dell’anno precedente. Da una stagione all’altra una parte della rosa cambiava. Questo si verificava perché i giocatori più interessanti venivano intercettati dai grandi club del Nord come è stato per Raphael, Diaz, Anderson e tanti altri. Purtroppo un gruppo coeso si crea nel tempo, non si può pretendere di crearne uno nuovo e poi chiedere subito i risultati. So che è stato difficile anche per il presidente trattenere dei giocatori di quel calibro perché ovviamente come sponsor unico non può competere con le capacità economiche delle corazzate del Nord. Io sono rimasto per tre anni perché volevo aiutare la società perché ero comunque il giocatore con più esperienza e ho indossato la fascia di capitano per due anni. Nel 2010-11 abbiamo cambiato tanti altri giocatori, tra cui due bulgari e anche loro hanno avuto molti infortuni e non hanno potuto rendere per le loro potenzialità. L’altro cambiamento ha riguardato la panchina dove arrivò Di Pinto. Insomma fu una stagione un po’ sfortunata”.
    Tanti compagni di squadra da Raphael a Ferraro, da Cozzi a Contreras, da Andrae a Cicola, da Marquez a Tencati, Coscione e Anderson. Cosa ricordi?
    “Con Coscione sono stato nelle giovanili di Cuneo, quindi lo conoscevo da tanti anni avendoci giocato anche prima. Con Tencati abbiamo fatto tante sfide da avversario, quindi ero molto contento quando arrivò da noi. Raphael l’avevo visto solo in Russia e come ha dimostrato poi con la carriera fatta a Trento e in Brasile è un giocatore di indiscutibile valore. Però il giocatore che mi ha impressionato di più è Anderson: quando è entrato in palestra il primo giorno io ho subito detto all’allenatore Di Pinto che quel ragazzo era un fenomeno e diventerà il giocatore più forte del mondo. Ed infatti ci sono andato vicino, se non il più forte è tra i due o tre più forti al mondo ancora oggi. Un ragazzo con un’abnegazione incredibile ed una gran voglia di fare, di imparare, di conoscere”.
    Fuori dal campo eravate un bel gruppo, c’erano delle cose che vi legavano?
    “Vibo è un posto piccolo quindi si conoscono tutti. Quindi le serate di poker nella palazzina dove vivevamo tutti i ragazzi. Ogni giovedì quando non c’era il turno infrasettimanale c’era l’abitudine di andare tutti a Pizzo a mangiare il pesce o la carne. Non abbiamo mai avuto screzi tra noi, in questo ci ha aiutato anche il posto, la tifoseria, gente cordiale che ci invitava spesso a cena e a pranzo. Ad un certo punto era anche difficile rifiutare sempre l’invito quindi a volte eravamo contenti quando eravamo 2-3 giorni in trasferta così eravamo un po’ più liberi senza impegni extra pallavolistici (ride). Da quelle parti ho trovato gente di cuore. Le mie titubanze iniziali non erano sulla società ma sul posto ma in poco tempo mi sono dovuto ricredere. E poi Vibo non potrò dimenticarla mai perché è lì che nel 2010 è nata la mia prima figlia”.
    UFFICIO STAMPA
    Rosita Mercatante
    ufficiostampa@volleytonnocallipo.com LEGGI TUTTO

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    Poche ore all’esordio ufficiale, Baldovin: “Partiamo con la voglia di metterci alla prova”

    La Tonno Callipo Calabria Vibo Valentia ha iniziato la volata verso il ritorno in campo: domenica 13 settembre alle ore 15.30 (partita a porte chiuse – diretta Eleven Sports) i giallorossi sfideranno Monza in terra lombarda. La gara, valevole per la prima giornata degli Ottavi di finale della Del Monte Coppa Italia, sarà il primo impegno ufficiale della stagione 2020-21 dopo una lunga pausa che si protrae dallo scorso 4 marzo quando i calabresi, sempre in trasferta, affrontarono Ravenna per il quint’ultimo match della regular season interrotta poi bruscamente a causa dell’emergenza Coronavirus. Il programma della competizione organizzata in due gironi da tre squadre prevede per la Callipo, inserita nel pool A, la sfida in casa con Milano sabato 19 settembre e mercoledì 23 la trasferta a Verona. Secondo la nuova formula pensata da quest’anno accederanno ai quarti le prime due classificate.
    Quella a Monza sarà la 14esima gara in Coppa Italia per la Tonno Callipo la cui ultima partecipazione è datata stagione 2017-18, perdendo in casa contro Ravenna per 1-3 agli ottavi di finale. In totale 9 sconfitte e 4 vittorie nelle tredici gare disputate nel torneo tricolore.
    Tra le due squadre è il primo confronto in Del Monte® Coppa Italia.
    LE DICHIARAZIONI
    In casa giallorossa, dopo due mesi di preparazione in cui la squadra del neo allenatore Valerio Baldovin ha messo a punto schemi ed intese, cercando di trovare la giusta intesa di gruppo, l’attenzione è focalizzata sulla partita contro Monza:
    “Il primo appuntamento è come il primo giorno di scuola. C’è titubanza, eccitazione, voglia di mettersi in mostra e di farsi vedere. Per noi sarà un’occasione preziosa per testarci sul campo sia dal punto di vista tecnico-tattico che della capacità di reagire nelle situazioni di difficoltà” spiega coach Baldovin e aggiunge: “Arriviamo al primo appuntamento stagionale desiderosi di calcare nuovamente il campo da gioco. I due mesi di preparazione ci sono serviti per amalgamare il gruppo e per lavorare intensamente anche se senza quasi mai giocare. Difatti una delle sfide che dovremo affrontare domenica sarà quella di riuscire a trovare il ritmo partita prima possibile. Guardando all’avversario c’è da dire che Monza ha allestito anche quest’anno un’ottima squadra puntando su giovani talenti come il centrale Holt e potendo ancora contare su giocatori esperti come Orduna e Dzavoronok. Per noi sarà una gara difficile sotto il profilo tecnico ma interessante da interpretare. L’ obiettivo principale in questa fase sarà guardare dentro la nostra casa e cercare di capire che tipo di squadra siamo e di conseguenza mettere ordine e pulizia sulla qualità del gioco”.
    LA TONNO CALLIPO AI NASTRI DI PARTENZA
    E’ una Tonno Callipo che ha irrobustito la sua ossatura quella che si appresta a disputare il 14esimo torneo in Superlega. Il roster è stato allestito partendo dai riconfermati Abouba, una vera e propria scoperta nel suo esordio nel campionato italiano, lo schiacciatore americano De Falco ed il nazionale francese Chinenyeze chiamati a confermare le potenzialità e il talento visti la scorsa stagione, poi i liberi Rizzo e Sardanelli, oltre al giovanissimo Fioretti proveniente dal vivaio giallorosso. Otto i nuovi volti che si sono aggiunti al gruppo: l’esperto palleggiatore Saitta col suo vice l’americano Chakravorti, gli schiacciatori Rossard (nazionale francese), Victor Birigui (che si aggiunge alla schiera dei 18 brasiliani approdati a Vibo), il calabrese Corrado (un ritorno) ed il vice opposto croato Dirlic; quindi il pluridecorato centrale Cester col promettente Gargiulo in rampa di lancio a chiudere gli arrivi. In panchina è arrivato Valerio Baldovin in cerca di nuove sfide dopo un settennato a Padova. Denominatore comune la motivazione e l’orgoglio di vestire i colori del Club calabrese che con soddisfazione si appresta a tagliare il nastro della sua 20esima partecipazione nella massima serie (tra A1 e A2). Un traguardo importante per la squadra del presidente Pippo Callipo che conferma ancora una volta il suo impegno per far emergere, anche attraverso la pallavolo, i valori positivi della Calabria.
    L’AVVERSARIO
    Dall’altra parte della rete della Callipo ci sarà una formazione molto giovane, rivisitata rispetto allo scorso anno con l’inserimento di due interessanti giocatori come l’opposto turco Lagumdzija e lo schiacciatore bielorusso Davyskiba. I brianzoli si affacciano alla nuova stagione avendo come punti fermi su cui fare affidamento l’esperto palleggiatore Orduna, il centrale Beretta. Tra le conferme anche lo schiacciatore ceco Dzavoronok. Al centro l’americano Holt arrivato da Modena. Completano lo scacchiere lo schiacciatore croato Sedlacek e il libero Federici. In panchina l’allenatore Fabio Soli alla sua terza stagione con i monzesi.
    ROSTER COMPLETO – VERO VOLLEY MONZAPalleggiatori ORDUNA, CALLIGAROCentrali BERETTA, HOLT, GALASSISchiacciatori DZAVORONOK, SEDLACEK, DAVYSKIBA, FALGARI, LAGUMDZIJA, RAMIREZ-PITALiberi FEDERICI, BRUNETTIAllenatore SOLI
    ROSTER COMPLETO – TONNO CALLIPO CALABRIA VIBO VALENTIAPalleggiatori SAITTA, CHAKRAVORTICentrali CHINENYEZE, GARGIULO, CESTERSchiacciatori DRAME NETO, DIRLIC, FIORETTI, ROSSARD, CORRADO, DEFALCO, ALMEIDALiberi RIZZO, SARDANELLIAllenatore BALDOVIN
    PRECEDENTISette i precedenti e tutti in SuperLega (5 successi Monza, 2 successi Vibo Valentia). L’ultima volta le squadre si sono affrontate al PalaValentia nella passata stagione il 15 dicembre 2019 (12a giornata di andata SuperLega Credem Banca 2019/20). Vinsero i calabresi per 3-2.GLI EX DELLA GARAMarco Rizzo, a Monza dal 2015 al 2019
    UFFICIO COMUNICAZIONE
    Rosita Mercatante
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