Parigi 2024, Pool A maschile: il focus su Francia, Slovenia, Canada, Serbia
Formula rinnovata e missione quarti di finale alla portata di quasi tutte le squadre. Mai come quest’anno le Olimpiadi possono regalare sogni di medaglia a molte delle compagini in gara. Con la nuova formula si gioca di meno e si riposa di più, passare il girone non sarà un’impresa titanica, ma i quarti saranno una Forca Caudina moderna che metterà alla prova i nervi di molte squadre.
La Pool A è molto equilibrata, con i padroni di casa e campioni Olimpici in carica ovviamente favoriti, ma guai a sottovalutare la fame di una Slovenia che può essere la mina vagante di questa Olimpiade. Canada molto fisico e cresciuto tanto nei suoi uomini chiave, Serbia destinata ad essere la Cenerentola del gruppo.
foto Volleyball World
FRANCIASquadra cambiata pochissimo da Tokyo 2020, esperta e con le carte in regola per essere ancora protagonista. Certo ripetersi non è mai facile nel mondo dello sport, ma il fatto di giocare in casa potrebbe aiutare la squadra di Giani. Ngapeth è il genio/sregolatezza di un gruppo che nelle mani di Brizard riesce sempre a dare qualcosa in più, specie a muro e battuta.
ROSTERPalleggiatori: Antoine Brizard e Benjamin ToniuttiOpposti: Jean Patry e Theo FaureCentrali: Nicolas Le Goff, Barthélémy Chinenyeze e Quentin JouffroySchiacciatori: Earvin Ngapeth, Trévor Clévenot, Kevin Tillie e Yacine LouatiLibero: Jenia GrebennikovTredicesimo: Timothée CarleAllenatore: Andrea Giani
UP: Giani ha cambiato molto la filosofia del gruppo, unendo al classico lavoro di difesa e ricezione anche potenza in attacco e battuta. Piace la linea Clevenot, Ngapeth, Louati per la loro completezza tecnica, convince la ricezione e la potenza di Chinenyeze al centro, utile per scaricare gli schiacciatori da responsabilità.DOWN: Se in attacco è delizia, ecco che il muro diventa croce per Chinenyeze, e un po’ per tutta la squadra, di certo non composta da marcantoni. Gruppo che vince non si cambia, basterà per lottare alla pari con Polonia e Italia?LA STELLA: Earvin NgapethONE TO WATCH: Yacine Louati
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SLOVENIASolo due milioni di abitanti, ma una squadra pazzesca che gioca davvero bene insieme, con la consapevolezza che collettivamente se la possono giocare con chiunque. Arrivare all’Olimpiade è già un’impresa, ma questi ragazzi hanno lo spirito e la forza per provare ad arrivare alle semifinali. Mina vagante per tutti nei quarti di finale.
ROSTERPalleggiatori: Gregor Ropret, Dejan VinčićOpposti: Tonček Štern, Nik MujanovićCentrali: Jan Kozamernik, Alen Pajenk, Sašo ŠtalekarSchiacciatori: Tine Urnaut, Klemen Čebulj, Rok Možič, Žiga ŠternLibero: Jani KovačičTredicesimo: Uroš PlaninšičAllenatore: Gheorghe Cretu
UP: Stern è tornato a posto fisicamente e rappresenta il terminale offensivo principale di un gruppo che può contare anche sull’esperienza di Cebulj e Urnaut. Ropret è il palleggiatore regolare che non crea ma è sempre preciso e sereno nello smistare il gioco, i centrali garantiscono primi tempi anticipati e soprattutto con Kozamernik anche un ottimo lavoro a muro.DOWN: La coperta è corta, la squadra ha poche possibilità di cambi a parte quel Mozic che ha un po’ rallentato la sua esplosione. La ricezione rischia di ballare parecchio, con Urnaut e Cebulj che sono più attaccanti che specialisti dei fondamentali di seconda linea.LA STELLA: Tine UrnautONE TO WATCH: Rok Mozic
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CANADAQualificata a sorpresa (ma con merito) per questa Olimpiade, il Canada è cresciuto in maniera esponenziale negli ultimi due anni grazie all’approdo nel campionato italiano di tanti ragazzi che hanno fatto esperienza e grazie al nuovo allenatore finlandese Tuomas Sammelvuo (ragazzo che conosco bene per aver giocato due stagioni insieme) che ad un gruppo storicamente molto fisico ha insegnato ad usare anche colpi di fino per uscire da situazioni complicate e di palla scontata, aumentando il bagaglio tecnico soprattutto degli schiacciatori.
ROSTERPalleggiatori: Luke Herr, Brett WalshOpposti: Arthur Szwarc, Wassenaar, Xander KetrzynskiSchiacciatori: Nick Hoag, Eric Loeppky, Stephen Maar, Brodie HoferCentrali: Lucas Van Berkel, Danny Demyanenko, Fynn McCarthyLibero: Justin LuiTredicesimo: Ryley BarnesAllenatore: Tuomas Sammelvuo
UP: Il leader del gruppo è certamente quel Maar che a Monza si è caricato una squadra sulle spalle trascinandola ad una storica finale scudetto. Dopo anni difficili post infortuni al ginocchio è tornato a livelli assoluti ed è migliorato anche nei fondamentali di seconda linea. Con lui Loeppky devastante a muro e battuta e Szwarc, atleta dalla mano poco educata ma sicuramente efficace.DOWN: L’entusiasmo è tanto e la possibilità di passare il girone è decisamente alla portata; manca un po’ di esperienza nel palleggiatore e nei due centrali che pagano nel confronto con i top player internazionali.LA STELLA: Stephen MaarONE TO WATCH: Eric Loeppky
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SERBIAQualificatasi sul filo di lana al posto di una Cuba ancora troppo altalenante, la Serbia è un po’ la vecchia decaduta del volley europeo, che dopo anni di grandi squadre fatica a trovare il giusto mix fra nuovi e veterani. Per i campioni Olimpici del 2000 già una bella vetrina arrivare a Parigi, da vedere se lo zoccolo storico riesce a regalarsi un passaggio del turno che al momento appare difficile.
ROSTERPalleggiatori: Nikola Jovovic, Vuk TodorovicOpposti: Aleksandar Atanasijevic, Drazen LuburicSchiacciatori: Marko Ivovic, Uros Kovacevic, Miran Kujundzic, Pavle PericCentrali: Petar Krsmanovic, Aleksandar Nedeljkovic, Marko PodrascaninLibero: Milorad KapurTredicesimo: Nemanja MasulovicAllenatore: Igor Kolakovic
UP: Qualificatosi per il rotto della cuffia, il gruppo non ha pressioni addosso e anche i più giovani possono giocare cercando la vittoria che potrebbe bastare per arrivare ai quarti di finale. Luburic e Atanasijevic sono il braccio armato della Serbia, ma il primo pare essersi perso dopo l’esperienza italiana e il secondo comincia a sentire il peso degli anni che passano. In banda non basta il talento di Kovacevic, mentre il centro è ben presidiato con Podrascanin a far da chioccia ai più giovani compagni di reparto.DOWN: Todorovic e Jovovic provano a coinvolgere tutti i loro attaccanti, ma con la ricezione che balla faticano tanto. Manca una banda di peso da affiancare a Kovacevic e questo è il problema più grosso per un gruppo che ripeto, sembra proprio alla fine di un lungo ciclo.LA STELLA: Marko PodrascaninONE TO WATCH: Uros Kovacevic
A cura di Paolo Cozzi LEGGI TUTTO