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    Superlega, 3° giornata: le pagelle di Paolo Cozzi e il sestetto ideale

    Terza giornata di campionato con tanti successi esterni e una classifica che comincia ad emettere i suoi primi verdetti con Trento, Perugia e Piacenza che mantengono le aspettative iniziali e le altre ad inseguire. Se Padova sorprende a centro classifica, appaiono ancora indietro le due lombarde, che dopo i fuochi d’artificio della passata stagione devono ancora trovare nuovi equilibri nei loro sestetti per tornare ad essere protagoniste.Sestetto del weekend:  Sbertoli-Lagumdzija, Kovacevic-Lanza, Flavio-Russo, Catania.Ma veniamo alle partite del weekend.MODENA – PERUGIA 0-3Modena-Perugia è stata per tanti anni una classica del nostro campionato, ma oggi il divario fra le due squadre è davvero ampio. Perugia, seppur rimaneggiata, ottiene sempre molto dal servizio e dal muro con Russo (voto 8) ottimo interprete nel fondamentale. Bene anche Giannelli (voto 7) che gestisce al meglio i suoi posti 4 affidandosi poi a Ben Tara (voto 7,5) per i palloni più caldi.Modena, che continua a muro ad essere in estrema difficoltà, può contare sul solo Buchegger (voto 7) per continuità, mentre paga la giornata no del reparto centrali con Sanguinetti (voto 5) e Anzani (voto 5) rimasti ai margini del match. In difficoltà appare anche De Cecco (voto 5,5), che nonostante il suo estro al palleggio non riesce ad accendere Rinaldi (voto 6) nei momenti chiave dei set.CISTERNA – PIACENZA 1-3Ci prova Cisterna a rallentare il cammino di Piacenza, ma i ragazzi di Anastasi sfruttano un ottimo servizio per espugnare il campo laziale. Primo squillo di tromba stagionale per Kovacevic (voto 8,5), ottimo in tutti i fondamentali e ben coadiuvato da Maar (voto 7,5) sempre pericoloso dai 9 metri. Se il duo Simon-Galassi (voto 5) resta un po’ appannato al centro, meglio Romanò (voto 6,5), soprattutto dal servizio dove trova 3 ace.Ci provano i padroni di casa ma per una volta Faure (voto 4,5) ha la miccia spenta e il solo Ramon (voto 8) non può bastare per risollevare le sorti della squadra. Bravo Baranowicz (voto 6,5) a tenere in gioco i centrali, con Mazzone (voto 7,5) che finalmente trova le giuste giocate sia in attacco che a muro.MILANO – TRENTO 1-3E’ ancora in fase di costruzione la Milano 2024-25 che fa vedere a tratti bel gioco, ma che ancora non ha trovato nuovi equilibri con le partenze di Ishikawa e Loser. Resta la voglia di non mollare mai e un Reggers (voto 7) che nonostante i tanti errori è sempre un ottimo punto di riferimento. Riceve bene e in attacco dopo il 20 è sempre presente Kazyiski (voto 7), ma non può essere lui a 39 anni il trascinatore di un gruppo nel quale Louati (voto 5,5) può e deve dare molto di più. Il grosso problema al momento pare però al centro dove Schnitzer (voto 5) sembra ancora molto acerbo. Strepitoso invece Catania (voto 9) semplicemente perfetto in fase di copertura e difesa.Trento appare ancora lontana dal suo miglior gioco, con un attacco ancora “under construction”, ma i primi due set vinti ai vantaggi danno idea della forza mentale di questo gruppo. Michieletto (voto 8) è il riferimento principale di uno Sbertoli (voto 8) apparso già in palla e molto lucido nelle sue scelte. Piace tanto Flavio (voto 8) e sembra rinato Gabi (voto 7,5) dopo una difficile stagione in quel di Padova. Ottimo segnale per coach Soli che fra qualche settimana, con il rientro a pieno ritmo di Rychlicki, avrà più frecce al suo arco. Unica nota negativa i troppi errori diretti di squadra.CIVITANOVA – MONZA 3-0Cancella subito la brutta prova milanese Civitanova che approfitta di una Monza ancora acerba per rilanciarsi nelle zone alte della classifica. Bravo il giovane Boninfante (voto 7,5) ad approfittare della giornata top di Lagumdzija (voto 8,5) per scardinare le certezze monzesi. Bene anche Bottolo (voto 7) e Balaso (voto 7) che puntellano la seconda linea, mentre appare in ritardo di condizione il canadese Loeppky (voto 5,5) che contro i suoi ex compagni si ferma ad un modesto 39% in attacco.Monza, in attesa di Zaytzev disponibile dalla prossima giornata, non gioca bene, ma come sempre resta attaccata al match in ogni set grazie anche ad un Marttila (voto 7) positivo in attacco. Troppo in difficoltà però la ricezione con Cachopa (voto 5,5) costretto a giocare scontato che non riesce ad accendere Szwarc (voto 5,5) e soprattutto Rohrs (voto 5), giocatore che sembra ancora molto indietro rispetto ai compagni.TARANTO – PADOVA 1-3Inatteso crollo di Taranto contro Padova per una squadra che comunque attacca e mura bene, ma soffre oltremodo in ricezione e ottiene poco al servizio. Lanza (voto 7,5) e Gironi (voto 7) sono le certezze di un gruppo che ci prova, ma paga la giornata difficile di Hofer (voto 5) e uno Zimmerman (voto 5,5) che non riesce ad accendere i propri centrali.Vince lo scontro fra palleggiatori Falaschi (voto 7,5) che sfrutta un immenso Sedlacek (voto 8,5) ed è bravo a non perdere la bussola quando perde per due set l’opposto titolare Masulovic (voto 6,5). Un po’ più sottotono Porro (voto 6) in attacco, ma davvero bravo in seconda linea dove chiude con un 63% di positive.GROTTAZZOLINA – VERONA 0-3Infine ci prova Grottazzolina, ma la ricezione è davvero messa sotto pressione da Verona  con Antonov (voto 5) che subisce ben 5 ace. Nonostante una ricezione ballerina Zhukouski (voto 6) prova a tenere i centrali in partita sfruttando un buon Demyanenko (voto 7), ma alla lunga pesa la leggerezza di Cvanciger (voto 5,5) e quella di Tatarov (voto 5) che condannano i marchigiani alla terza sconfitta consecutiva e all’ultimo posto in classifica. Bene al contrario Verona, alla seconda vittoria e soprattutto con un Keita (voto 8,5) sempre più maturo e semplicemente straripante dal punto di vista fisico. Se Jensen (voto 4) appare davvero fuori partita, ecco Dzavoronok (voto 7) dare una gran mano in attacco e dalla linea dei 9 metri, ma quanta fatica in ricezione!Di Paolo Cozzi LEGGI TUTTO

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    Superlega, 2° giornata: le pagelle di Paolo Cozzi e il sestetto ideale

    Seconda giornata di Superlega, le squadre continuano il loro processo di crescita e di lavoro fisico e i valori sono ancora molto livellati fra loro. Per una Milano che prontamente riparte dopo il ko all’esordio ecco una Perugia che in quel di Padova vince ma fa infuriare il proprio allenatore per il livello di gioco. Bene Trento e Piacenza, in difficoltà Monza, alle prese con tanti infortuni, e Grottazzolina.Sestetto di giornata: De Cecco–Keita, Ramon–Gutierrez, Simon-Loser, Laurenzano. foto Lega VolleyTRENTO-TARANTO 3-0Partiamo quindi dalla capolista Trento che nel match d’esordio casalingo contro Taranto si impone agevolmente sfruttando un ottimo muro e una buona ricezione. Michieletto (voto 8) pur faticando in ricezione fa il bello e il cattivo tempo in prima linea e con lui si esalta anche Flavio (voto 8) già fondamentale negli schemi di un lucido Sbertoli (voto 7,5). Bene anche Laurenzano (voto 8,5) autore di una prova mostruosa in seconda linea.Taranto fatica in attacco anche se Santangelo (voto 6) nelle veci di vice Gironi fa una discreta prova. Bene il canadese Hofer (voto 6,5) mentre Alonso (voto 5,5) e D’Heer (voto 5) faticano davvero tanto a muro, fondamentale in cui Taranto appare davvero in difficoltà. Male anche l’esperto Lanza (voto 4,5) che in un palazzetto a lui caro non riesce mai a trovare lo spunto giusto.foto Lega VolleyMONZA-PIACENZA 0-3Bella vittoria in trasferta per Piacenza  che sfruttando una buona ricezione permette a Brizard (voto 7,5) di esaltare le doti di Simon (voto 8), davvero molto ispirato. Con un Kovacevic (voto 5,5) ancora sottotono, ecco allora l’ex di turno Maar (voto 7,5) che sfodera una prova a tutto tondo sia in attacco che in ricezione.Ci prova Monza, ma la panchina è corta e l’infermeria piena, e così non basta la grinta per portare a casa almeno un set. Szwarc (voto 7) è il martello, ma la coppia Martila (voto 5) e Rohrs (voto 5,5) è troppo poco per impensierire lo squadrone emiliano. E se anche Di Martino (voto 5,5) fatica in attacco, ecco che allora le speranze monzesi si affievoliscono in fretta.foto Alessandro PizziMILANO-CIVITANOVA 3-0Pronta riscossa per Milano, troppo brutta all’esordio per essere vera. Piazza cambia sestetto e trova un Kazyiski (voto 7) eterno e già in forma e un Caneschi (voto 7) bravo in attacco e attento a muro. Ottimo Reggers (voto 8,5) che ritrova quella fluidità di colpi che lo avevano reso infermabile l’anno scorso, mentre appare in ritardo di condizione il neo campione olimpico Louati (voto 6). Da rivedere la fase muro, in difficoltà anche nella gara d’esordio con Taranto.Crolla in ricezione Civitanova, e il giovane Boninfante (voto 5,5): costretto a macinare chilometri, alla fine perde lucidità. Con Lagumdzija (voto 4,5) impreciso e Bottolo (5,5) preso di mira in ricezione, non basta l’ingresso di Dirlic (voto 6) per risollevare le sorti di una Civitanova che può contare sul solo Gargiulo (voto 7,5) in attacco.foto Lega VolleyPADOVA-PERUGIA 2-3Sogna il colpaccio Padova, ma alla fine la squadra di Lorenzetti, pur giocando male e con poca attenzione, riesce a ritrovarsi e a portare a casa la vittoria. Un super Masulovic (voto 8,5), ben supportato da Sedlacek (voto 6,5), riesce a minare a lungo le certezze umbre, ma alla fine la potenza e la forza di Perugia vengono fuori. Manca alla lunga il talento di Porro (voto 5,5), anche se in seconda linea si dimostra solido, mentre piace Crosato (voto 6,5), sempre puntuale a muro.Con Ben Tara (voto 5) apparso in grossa difficoltà e molto “sbaglione”, è tutta Perugia a faticare in attacco con Giannelli (voto 6,5) che attacca meglio dei suoi laterali. Con Semeniuk (voto 5,5) sottotono rispetto ai suoi standard, cresce invece l’intesa fra Giannelli e Loser (voto 8) che oltre ad esaltarsi in attacco legge bene il gioco padovano e si porta 4 muri a casa.foto Lega VolleyMODENA-GROTTAZZOLINA 3-0Prima vittoria per Modena che contro una modesta Grottazzolina si prende il lusso di chiudere con il 69% in atatcco. Merito di De Cecco (voto 9) sontuoso direttore d’orchestra che fa volare i propri compagni esaltando Buchegger (voto 8,5) e tutta la banda di laterali, con Gutierrez (voto 8) davvero positivo alla sua prima al PalaPanini. Ottimi anche Rinaldi (voto 7,5) e Sanguinetti (voto 7,5), pericoloso in tutti i fondamentali.Ci prova nel secondo set Grottazzolina, ma per il resto è apparsa leggerina la squadra marchigiana con tanti problemi in attacco e un muro che fatica a contrastare la potenza d’attacco modenese. Con Petkovic (voto 5) ben contenuto dal muro modenese, ci provano Antonov (voto 6) e Tatarov (voto 5,5), ma alla lunga mancano di continuità specie nei momenti chiave. In difficoltà anche il reparto dei centrali che in tre set non riescono a trovare la via giusta nell’organizzazione del muro.foto Lega VolleyVERONA-CISTERNA 3-2Una Verona camaleontica soffre per tre set prima di riuscire a trovare le giuste contromisure ad una Cisterna sempre pericolosa. Come sempre Verona gioca poco al centro e si affida in toto ai suoi laterali, con Keita (voto 8,5) autore di una prova pazzesca che esalta i compagni nella rimonta. Bene anche Dzavoronok (voto 7), finalmente positivo sia in attacco che in ricezione, e discreta anche la prova di Jensen (voto 6). Come detto, in 5 set mancano i muri e i punti dei centrali (voto 5 alla coppia Vitelli-Cortesia) e anche Abaev (voto 5,5) sembra troppo schematico nella sua gestione di squadra.A Cisterna non basta un super Ramon (voto 8 ma che difficoltà in rice…!) e un Faure (voto 8) sempre più protagonista nella nostra Superlega. Baranowicz (voto 6,5) cerca anche il sostegno dei centrali per trovare alternative, ma Diamantini prima (voto 5,5) e Mazzone dopo (voto 5) non riescono mai ad incidere sul match.Di Paolo Cozzi LEGGI TUTTO

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    Superlega al via: l’analisi di Paolo Cozzi squadra per squadra

    Tutto pronto per l’inizio di una nuova e scoppiettante stagione di Superlega, con Perugia fresca fresca di Supercoppa italiana che ha già voluto mettere in chiaro che chi vorrà provare a detronizzarla dal gradino più alto del podio dovrà alzare l’asticella, e di parecchio anche!

    Ma dopo il mercato estivo e le prime amichevoli, fermo restando che i veri valori in campo si vedranno da novembre in poi, quali sono le ambizioni dei team di Superlega? Scopriamolo insieme.

    SIR SUSA VIM PERUGIA⭐⭐⭐⭐⭐I dominatori della passata stagione perdono Leon e Flavio, ma arricchiscono il loro roster con l’esuberanza di Ishikawa e la potenza di Loser, chiamato a consacrarsi come miglior centrale di Superlega. Giannelli è il valore aggiunto di un gruppo che in banda manca forse di centimetri, ma ha un mix di talento, tecnica e potenza che può risolvere qualsiasi situazione, dai 9 metri come in attacco. Se Russo garantisce muri, Ben Tara è invece il braccio armato per le situazioni più scomode, mentre all’eterno Colaci spetta il compito di puntellare la seconda linea. 

    foto Lega Volley

    ITAS TRENTINO⭐⭐⭐⭐ e mezzoI trentini riprendono dalla sfavillante Champions League vinta, ma anche dalla deludente semifinale scudetto e dalla sconfitta in Supercoppa. Se il muro sembra già un solido fondamentale, manca ancora qualcosa in attacco dove Gabi Garcia metterà pressione ad un Rychlicki a volte troppo altalenante. L’anno scorso coach Soli ha utilizzato poco il turn over, ma Magalini scalpita in panchina, anche se Lavia e Michieletto sono il fulcro della squadra. Piace molto la linea al centro con Kozamernik e Flavio che possono contare su un Laurenzano autentico numero uno nel ruolo di libero.

    foto Lega Volley

    GAS SALES BLUENERGY PIACENZA⭐⭐⭐⭐Grande rivoluzione per la Piacenza di Anastasi che cambia in blocco i posti 4 puntando su Maar (strepitoso nell’ultima stagione monzese) e quel Kovacevic che tanti rimpianti ha lasciato a Modena. La battuta è il punto di forza con Brizard e Romanò pericolosissimi. Se la ricezione terrà, grazie anche a Scanferla, ecco che Brizard avrà il compito di sovraccaricare al centro dove Galassi e Simon garantiscono braccio veloce e punti. Unica pecca potrebbe essere il muro che sembra un gradino sotto le principali pretendenti al titolo. Occhio al giovane Bovolenta che nel palazzetto che ha visto le gesta di papà Vigor vorrà essere protagonista da subito.

    foto Lega Volley

    CUCINE LUBE CIVITANOVA⭐⭐⭐⭐Riparte dal giovane Boninfante una Civitanova che propone un mix interessante di gioventù ed esperienza. Nikolov è il talento sopraffino, Bottolo è chiamato al salto di qualità, Loeppky alla prova del nove dopo una stagione sopra le righe. Competizione anche nel ruolo di opposto dove a Lagumdzija si affianca un Dirlic deludente nella stagione milanese, ma dal valore sicuro. Competizione anche al centro con Chinenyeze chiamato a dare continuità di rendimento e Gargiulo a sfruttare la prima grossa chance in una big. Chiude il sestetto la certezza Balaso in seconda linea. Riuscirà Medei a trovare subito la quadra in una squadra con tante alternative? Se sì, saranno problemi per tutte.

    foto Lube Volley

    MINT VERO VOLLEY MONZA⭐⭐⭐ e mezzaCompletamente rinnovata dopo la pazzesca stagione 2023-2024, Monza deve dimenticare in fretta il passato e lavorare per trovare una nuova identità. Se Cachopa è il valore aggiunto, tutti da scoprire sono  Lawani e Lee, mentre le certezze portano i nomi di Szwarc e Averill, reduce quest’ultimo da una Olimpiade strepitosa. Se Juantorena pare in ritardo di condizione causa spalla ballerina, piace l’ennesima sfida di Zaytzev che in questo gruppo potrebbe tornare a sentirsi protagonista. Chiudono il roster  il metronomo del centro rete Di Martino e quel Gaggini chiamato a ripetersi dopo una stagione passata da standing ovation.

    foto Vero Volley

    RANA VERONA⭐⭐⭐ e mezzaPochi cambi ma una squadra che si conosce meglio e che potrà contare sull’apporto del russo Baev in alternativa a Spirito. Se Mozic e Keita sono alla prova d’appello per dimostrare di valere i top player mondiali, Dzavoronok deve ritrovarsi dopo due stagioni sottotono. Squadra che storicamente gioca poco al centro ma è molto fisica, cerca con il trio Vitelli, Zingel e Cortesia un’ottima coordinazione muro e difesa, da sempre punto di forza delle squadre di Stoytchev. A D’amico il compito di sorreggere una ricezione che troppe volte ha sbandato nelle passate stagioni.

    foto Verona Volley

    ALLIANZ MILANO⭐⭐⭐ e mezzaPersi Ishikawa e Loser, Milano cambia pelle per rimanere fra le grandi, e lo fa puntando sul neo campione olimpico Louati, giocatore dal grande talento, forse un po’ in ombra quest’estate. Reggers è il punto fermo insieme a Porro, due giovani che però giocano come veterani. E a proposito di veterani, dopo i problemi al ginocchio si ripresenta in prima linea Piano che insieme a Caneschi dovrà puntellare la linea di muro milanese. Con Kaziyski fresco quarantenne (ma con la freschezza di un trentenne), ci sarà spazio anche per Gardini e Otsuka, vista anche la Champions League, fantastico traguardo raggiunto l’anno scorso. Occhi poi puntati sul giovane Barotto, talento nato in casa pronto a farsi conoscere dal grande pubblico.

    foto Powervolley

    VALSA GROUP MODENA⭐⭐⭐Riparte dalle mani fatate di De Cecco Modena, alla ricerca di tranquillità dopo due stagioni con tante ombre e poche luci. Forse il fatto di non partire tra le big potrebbe aiutare in una piazza da sempre difficile, con Buchegger opposto rinato l’anno scorso e Davyskiba chiamato a diventare leader di un gruppo che conta anche sul talento di Rinaldi e sulla potenza di Gutierrez. Al centro la voglia di non mollare di Anzani e quella di ripartire di Sanguinetti, a sorpresa a Parigi 2024 ma bravo a sfruttare l’occasione. Chiude il sestetto Federici, reduce da una stagione sfortunata fra infortuni vari, in cerca di una seconda occasione.

    foto Modena Volley

    CISTERNA VOLLEY⭐⭐⭐Se Baranowicz e Faure sono le ottime certezze di un gruppo che l’anno scorso ha stupito, manca forse un nome di spicco da affiancare allo spagnolo Ramon, con Rivas e Bayram a giocarsi il ruolo di titolare. Abbondanza invece al centro con Nedelkovic e Diamantini, bravi in attacco e a muro, che possono essere spine nel fianco per gli avversari. Chiude Pace nel ruolo di libero, alla prima grossa chance da titolare dopo i due anni positivi a Trento.

    foto Paola Libralato

    SONEPAR PADOVA⭐⭐ e mezzaRiparte da Luca Porro e dalla sua voglia di emergere Padova, che in regia si affida ancora all’esperienza e alla velocità di Falaschi. Perso Gardini, ecco un trio di banda variegato con tre giocatori (Masulovic, Mayo e Sedlacek) per due posti. Se al centro la linea è giovane e con tanti azzurri, tanta pressione su Stefani alla prova d’appello più importante dopo il lungo infortunio.

    foto Pallavolo Padova

    GIOIELLA PRISMA TARANTO⭐⭐ e mezzaTante scommesse anche per Taranto, che però in panchina può contare sul duo Boninfante/Papi desideroso di ben figurare alla prima in Superlega. Zimmerman è il metronomo della squadra, cresciuto molto negli ultimi anni e ora bravo anche nel gioco al centro. Occasione d’oro per Gironi per dimostrare di valere la Superlega, mentre di banda ecco l’esperienza infinita di Lanza e la voglia di emergere di Hofer e Held. Al centro il reparto più competitivo con D’Heer e Alonso chiamati a ripetere quanto di buono fatto a Trento e Piacenza, confidando nelle performance di Rizzo libero.

    foto Gioiella Prisma Taranto

    YUASA BATTERY GROTTAZZOLINA⭐⭐Neopromossa dopo tanti anni di gavetta, Grottazzolina inizia l’avventura con Zhukouski e Petkovic sulla diagonale più importante, e gran parte delle speranze di salvezza dei marchigiani passerà proprio dalla loro intesa. Antonov di banda garantisce esperienza, mentre saranno tutti da scoprire i giovanissimi Tatarov e Cvanciger, con Fedrizzi pronto comunque a dare il suo contributo. Sembra leggerina la linea di centrali con Demyanenko, che questa estate non ha impressionato con il Canada, e Mattei, mentre dà solidità Marchisio nel ruolo di libero.

    foto Yuasa Battery Grottazzolina

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    Finale Supercoppa Perugia-Trento, il pagellone di Paolo Cozzi

    La stagione italiana di pallavolo riparte così come era finita, ovvero con capitan Giannelli che alza la Supercoppa e con Perugia che festeggia di gusto l’ennesimo successo di un 2024 trionfale e che testimonia la forza di un gruppo che, plasmato dalle sapienti mani di Lorenzetti, sembra non subire più quella “paura di vincere” del periodo precedente caratterizzato da un continuo avvicendamento di allenatori.

    La partita, seppur finita al tie-break, non ha offerto nei set momenti di intensi punto a punto ed è piuttosto la classica gara di inizio stagione, in cui la condizione fisica non è ancora ottimale e anche l’intesa in campo è tutta da costruire, con filotti lunghi, momenti intensi alternati a pause di gioco prolungate.

    Perugia dimostra però di essere già carica dal punto di vista mentale e di non essere appagata dai successi della stagione precedente.

    Giannelli (voto 8) si dimostra già in palla, lucido e grintoso come sempre con un’ottima intesa con Semeniuk (voto 8,5) e con il nuovo arrivato Ishikawa (voto 8), che al suo primo successo italiano dimostra classe e colpi da autentico numero 1.

    Bene anche Ben Tara (voto 7) che a parte un passaggio a vuoto nel terzo set si dimostra il braccio armato della squadra ben gestito da Giannelli e bene anche l’eterno Colaci (voto 7,5) che con le sue difese e la sua solidità in ricezione è davvero grande protagonista.

    Poco sfruttato invece l’attacco al centro della rete con Russo (voto 6,5) comunque positivo mentre il neo acquisto Loser (voto 5) probabilmente fra i primi 2-3 centrali al mondo, dimostra un’intesa con Giannelli ancora tutta da costruire subendo addirittura 4 muri.

    Trento, pur priva di  Rychlicki non si da mai per vinta e aggrappata ad una correlazione muro difesa di alto livello prova a minare le sicurezze di perugia e ci riesce fino a metà del quarto set quando Perugia spinge sull’acceleratore e per la squadra di coach Soli scende la notte.

    Sbertoli (voto 6) fatica a mettere in partita Lavia (voto 5,5) che in attacco rimane ai margini tutta la partita mostrando una condizione atletica ancora da definire.

    Fatica anche Michieletto (voto 6,5), anche lui molto altalenante nel corso del match.

    foto Lega Volley

    Chi ha avuto la possibilità di lavorare in tutta la preparazione è Gabi Garcia (voto 8) e infatti è a lui che si aggrappa Sbertoli per provare a rimanere incollato agli umbri.; dopo la difficile stagione di Padova una gran bella risposta quella del portoricano naturalizzato statunitense che sarà un giocatore molto importante nel corso della stagione. Se Kozamernik (voto 6) fatica in attacco, si presenta alla grande Flavio (voto 8) che al cospetto della sua ex squadra dimostra di saper leggere bene il gioco di Giannelli e chiude il match con 6 muri personali oltre ad una solida prova in attacco. 

    Solida  infine anche la prova di Laurenzano (voto 7) che in seconda linea si dimostra una certezza nel dare continuità di rifornimenti al proprio palleggiatore.

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    Atteggiamento? Pochi cambi? Paolo Cozzi prova a dare una spiegazione alla sconfitta degli azzurri

    Come sempre accade, una sconfitta netta e rumorosa ha scatenato il popolo dei pallavolisti che fatica a capire come sia possibile che la nostra Nazionale dopo la fantastica performance contro la Polonia si sia inviluppata nel livello di gioco fino a crollare, in maniera inattesa e fragorosa contro i francesi nella semifinale Olimpica.

    Togliamo di mezzo subito le prime critiche ai nostri ragazzi… No, non si sono montati la testa, no non hanno mollato di schianto, no non pensano solo ai social. Per questo evento ci si prepara anni, ore e ore di allenamenti fisici e tecnici, estati passate in palestra a sudare mentre i pari età se ne stanno in vacanza con amici e fidanzate, perciò no statene certi, l’evento l’hanno preparato al meglio e nessuno di loro ha sottovalutato la gara.

    foto Volleyball World

    Si può giocare una gara perfetta e dopo pochi giorni non riuscire a ritrovare lo stesso livello di gioco?

    Si assolutamente, contro la Polonia in una gara dal peso specifico minore (visto che eravamo comunque già qualificati) siamo riusciti a trovare e imporre il nostro ritmo, a partire dal servizio e dal muro. Purtroppo la pallavolo è uno sport fisico e tecnico, ma la componente mentale ha un valore pari se non superiore agli altri due aspetti e non sempre si riesce a spingere la nostra mente sul binario desiderato. E questo succede anche a campioni super affermati.

    foto Volleyball World

    Ma dopo la vittoria incredibile in rimonta col Giappone, come è stato possibile spegnersi cosi con i francesi? Non ha dato carica una vittoria del genere?

    Tutti, al punto di Russo, abbiamo pensato che ormai le sabbie mobili erano alle spalle, che usciti da una forca caudina così stretta saremmo stati pronti a prenderci la medaglia d’oro… E forse quel pensiero è entrato nella testa dei nostri giocatori, una sorta di invincibilità inconscia che da un lato ha dato fiducia, ma dall’altro ci ha zavorrato lasciandoci in testa un ricordo di noi belli e vincenti e non una serie di allarmi che invece si sono accesi durante il match con i nipponici. E la sensazione è che in tutta la gara con i francesi noi abbiamo aspettato la svolta come nel match precedente, senza però metterci nelle reali condizioni di andarcela a prendere quella svolta.

    foto Fipav/Tarantini

    Immagino anche che tutti abbiano aspettato con ansia i cambi di De Giorgi, ma sono arrivati sporadici e mai definitivi; cerchiamo di capire insieme il perché.

    Che ieri le nostre bande abbiano faticato più del normale è evidente, purtroppo anche a due fuoriclasse come Lavia e Michieletto possono capitare giornate no, momenti in cui cerchi di dare una mano alla squadra ma come ti muovi “fai disastri”.

    Porro è stato pazzesco con il suo ingresso, lucido e aggressivo, fin troppo maturo per la sua età e per essere forse alla sua terza partita in maglia azzurra. Ma in una semifinale Olimpica difficile pensare che potesse rimanere in campo, Giannelli con lui non ha mai giocato una partita, non sa come reagisce sotto stress, dopo un errore fatto o un punto subito. Normale che dopo averlo fatto rifiatare De Giorgi tornasse a puntare su Michieletto.

    foto Fipav/Tarantini

    Tuttalpiù si può notare che Sbertoli gioca tutto l’anno con Lavia e Michieletto, magari lui sarebbe riuscito a rimetterli in ritmo e a farli tornare protagonisti, ma la sensazione è che il nostro capitano abbia un ruolo specifico all’interno del gruppo che va al di là della mera prestazione tecnica facendo di lui un tassello pressoché inamovibile negli schemi azzurri.

    foto Fipav/Tarantini

    Spiegate quindi un po’ di situazioni esterne al puro gioco, ma che condizionano il gioco stesso, poi si può discutere sul muro che ha regalato infiniti mani e fuori, su una battuta che ha funzionato col contagocce ed è risultata oltremodo fallosa, ma questi sono dettagli tecnici, che ieri vanno anche visti nell’ottica di una Francia che ha giocato una partita mostruosa, mettendo in luce una cattiveria agonistica che a noi è mancata.

    In chiusura, sulla partita di ieri si possono scrivere e dire milioni di cose, tutte giuste e tutte sbagliate, nel senso che solo De Giorgi e il suo Gruppo sanno il percorso che hanno fatto per arrivare fino a qua, e solo chi vive quel gruppo nell’intimità può riuscire a dare una spiegazione alla debacle a tutto tondo e che non si fermi ai soli numeri statistici. 

    foto Volleyball World

    Quello che possiamo sperare è che il percorso non sia franato sotto i piedi della squadra azzurra (io direi proprio di no), ma che bisogna semplicemente lasciare una strada e iniziare a seguirne un’altra, per iniziare a seguire una asticella che i nostri avversari hanno saputo alzare, e di molto.

    Perciò venerdì tutti sul divano a tifare i nostri ragazzi senza se e senza ma, una medaglia olimpica è sempre qualcosa di grandioso nel cammino sportivo di un atleta e un enorme traguardo per tutto il movimento. 

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    Cozzi: “Vi racconto cosa faranno e come si alleneranno gli azzurri durante i Giochi”

    Mancano ormai pochi giorni all’esordio Olimpico per i nostri azzurri che dopo la doppia vittoria contro la nazionale Argentina si godono gli ultimi giorni di riposo prima di entrare nel tourbillon frenetico del villaggio Olimpico. Dopo due mesi di fatica e sudore, viaggi ed allenamenti ecco che arriva il momento di mettere in campo tutte le energie possibili per far diventare un sogno una bellissima realtà!

    Ma come si svolgeranno le giornate degli azzurri in terra francese? Scopriamolo insieme!

    I nostri ragazzi arriveranno al villaggio con qualche giorno di anticipo per ambientarsi, entrare in contatto con la propria sistemazione e continuare il lavoro di rifinitura in vista dell’esordio con il Brasile.

    Eh si, perché anche durante il torneo Olimpico, ci si continua ad allenare e soprattutto a lavorare fisicamente per non lasciare niente di intentato. Ovviamente il più del lavoro è già stato fatto nelle settimane precedenti, perciò parliamo di dettagli, ma sono proprio i piccoli dettagli che possono fare la differenza ad altissimo livello.

    L’aspetto fisico è certamente il più importante, mi aspetto che i ragazzi facciano una prima seduta parigina ancora “in spinta”, per poi andare gradualmente a diminuire il lavoro in sala pesi, accompagnato come sempre dagli importantissimi esercizi di prevenzione.

    Ad Atene 2004, dove si giocava un giorno si e uno no, la mattina dopo la gara era libera, mentre il pomeriggio ci recavamo in un centro sportivo prenotato dalla Fipav dove alla parte fisica veniva accompagnato un po di lavoro con la palla. Chiaramente per i titolari pochi esercizi e lavoro con i fisioterapisti, per le riserve attacco a rete, battuta e ricezione per mantenere in condizione il tono muscolare.

    A Parigi, con un giorno in più fra una partita e l’altra, ci sarà più tempo per lavorare sia fisicamente che tecnicamente e questo è un bene per tutte le squadre, perché così si può recuperare al meglio la condizione dopo un eventuale match di 5 set.

    Importante sarà anche gestire le partite alle 9 di mattina, sia per la poca abitudine a giocare ad un orario così insolito, sia perché la sveglia presto fa alterare un po’ la routine giornaliera del gruppo squadra, ma sono tutte situazioni ben conosciute dal nostro staff che avrà già pensato a come gestire questi momenti.

    Ultimo aspetto da valutare, non meno importante degli altri, sarà la preparazione delle partite. Scoutman e allenatori hanno già studiato nel dettaglio gli avversari del girone e le altre squadre, ma fino all’ultimo vengono studiate nel dettaglio le partite delle avversarie per poi fare riunione la sera antecedente al match.

    Normalmente, con la squadra in hotel ci sarebbe una intera sala con megaschermo a disposizione di De Giorgi e staff per preparare la partita con gli atleti, studiando nel dettaglio sia la fase punto che quella di cambio palla degli avversari. Al villaggio Olimpico probabilmente la soluzione sarà un po’ più fai da te, magari nella stanza degli scoutman che durante le Olimpiadi lavorano a ciclo continuo. Il tutto condito da una atmosfera più intima, nella quale sentir salire l’adrenalina per l’imminente match, guardarsi negli occhi e prepararsi a vincere insieme come squadra.

    Finita la riunione si torna nelle proprie camere, De Giorgi ha giusto il tempo di un ultimo confronto con Giannelli e Sbertoli su quali strategie usare in partita e poi tutti a dormire. È ora di andare ad inseguire un sogno…. ma non solo ad occhi chiusi!

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    Le otto finaliste di VNL maschile sotto la lente d’ingrandimento di Paolo Cozzi

    Ormai tutto è pronto per le finali polacche di VNL, una Final Eight che vede qualificate le otto migliori squadre nei tre gironi iniziali, nonché le più serie candidate non solo per la vittoria in Polonia, ma anche per le più prestigiose Olimpiadi di Parigi 2024 che andranno in scena dalla fine di luglio.

    Delle big hanno mancato l’appuntamento solo gli Usa che hanno puntato su un gruppo giovane, ma ancora acerbo a livello internazionale, per permettere ai senatori, soprattutto quelli più avanti negli anni come Anderson, Christenson e Smith, di concentrare tutta la preparazione fisica sull’evento di Parigi.

    foto Volleyball World

    Favoriti d’obbligo sono i padroni di casa, che sono probabilmente anche la squadra da battere per eccellenza in questo 2024.

    La squadra di Grbic può contare su potenza, tecnica e una mentalità vincente che ha visto i polacchi dominare in Europa negli ultimi anni sia a livello di club che con la Nazionale. Insomma poter decidere su chi far giocare fra Semeniuk, Sliwka, Leon, Fornal è un dilemma che tanti allenatori vorrebbero avere!

    Nei quarti di finale se la vedranno con un Brasile che ha perso lo smalto degli anni migliori, alle prese con un rinnovamento che al momento non ha dato i frutti sperati. Il “monzese” Cachopa è il metronomo di un gruppo che al centro fa ancora paura con Flavio e Lucao, ha un Lucarelli sempre pulito e tecnico nei vari fondamentali, ma anche un Leal spesso croce e delizia nel corso dei match con tanti sbalzi di “umore” e le storiche difficoltà in ricezione, non sempre aiutato dal libero. Anche Alan nel ruolo di opposto sembra molto a corrente alternata e tutto da verificare nei match che contano.

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    Nella seconda sfida dei quarti spazio a due delle grandi rivelazioni di questo ultimo periodo, ovvero Giappone e Canada che, ottimamente guidati in panchina da due vecchi volponi come Blain e Sammelvuo, hanno ormai colmato il gap con le grandi.

    Il Giappone manca di centimetri e di potenza al centro della rete, ma ha tre “diavoli” come laterali che fanno impazzire i muri avversari con la loro esplosività e la loro tecnica. Sto parlando di Nishida e soprattutto di Ishikawa e Takahashi (quest’ultimo assente però nell’ultima week), grandi protagonisti nella nostra Superlega e ormai cresciuti a livello dei top player mondiali.

    Il Canada, squadra molto fisica, quasi “boscaiola“, vive sull’entusiasmo di un gruppo che ha centrato una storica qualificazione Olimpica e che sotto la guida di Sammelvuo ha imparato ad alternare la potenza atavica a colpi di fioretto. Maar è l’uomo simbolo del gruppo, ma attenti a Loeppky e a “mano pazza” Szwarc, che sarà poco tecnico, ma se non gli si mettono bene le mani a muro può fare danni immensi.

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    Nella terza sfida si affrontano i nostri azzurri e i francesi di coach Giani, in un match storicamente sempre molto sentito. I ragazzi di De Giorgi si presentano in Polonia senza gli 8 big, rimasti in Italia per lavorare fisicamente in vista di Parigi. Una scelta che pare abbia fatto storcere il naso a qualche tifoso, ma che servirà a dimostrare all’allenatore su chi altro poter contare in vista di Parigi 2024. Insomma una ottima occasione per mettersi in mostra per chi ha avuto meno spazio, ma anche la sensazione che le chance di medaglia siano poche.

    Anche i francesi hanno usato la VNL come metodo di avvicinamento a Parigi, variando molto il roster e trovando buone risposte da alcuni nuovi come Faure. Meno bene al centro, mentre di banda bisogna vedere se Giani si affiderà all’estro di Ngapeth o al più collaudato duo Clevenot-Louati.

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    Ultimo match dei quarti quello fra Argentina e una immensa Slovenia, capace di chiudere la prima parte di VNL in testa sospinta da un ritrovato Stern e da un Urnaut sempre garanzia di lucidità e punti nei momenti chiave. L’Argentina, che tanto male ci ha fatto a Tokyo 2021, si ritrova invece con una coperta molto corta in panchina, ma può sempre contare su un fenomeno al palleggio come De Cecco, la classe cristallina di Conte di banda e su quello che è probabilmente il miglior centrale in circolazione insieme al nostro Roberto Russo, ovvero Loser.

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    L’Italia dei giovani, le ambizioni di Slovenia e Giappone: il punto di Paolo Cozzi

    Con i gironi di Ljubiana e Manila si è chiusa ufficialmente la prima parte di VNL maschile, un torneo che ha visto i nostri portacolori centrare presto la qualificazione Olimpica e anche le qualificazioni per le final Eight della VNL stessa. Proprio in virtù di questi risultati, nella vicina trasferta Slovena De Giorgi ha potuto far fiatare lo zoccolo principale della squadra dopo la lunghissima trasferta brasiliana-canadese e mettere alla prova le seconde linee, forse un po’ troppo lasciate in disparte nelle prime due tappe.

    Se le sconfitte con Polonia e Slovenia erano probabilmente state messe in preventivo, stonano un po’ gli zero set vinti, sintomo di una squadra che nei momenti caldi del match non è riuscita ad imprimere quella cattiveria necessaria per portarsi a casa qualcosa di più.

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    Bene invece nei due match con Bulgaria e Turchia anche se muro e ricezione sono andati davvero in forte pressione nel lungo weekend. Buon girone per Bovolenta e Luca Porro, che hanno sfruttato le assenze dei big per minutaggi importanti e per far vedere che nel futuro azzurro ci sarà tanto spazio per il loro talento. Più in difficoltà i centrali, complice anche una ricezione spesso ballerina, mentre Bottolo prova a fare il trascinatore di un gruppo giovane che però ha voglia di provarci. 

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    Un ritrovato Stern issa invece la Slovenia al primo posto, sfruttando anche il turno interno che le regala nell’ordine gli scalpi di Argentina , Cuba, Italia e Serbia. Un risultato pazzesco per una nazione di soli 2 milioni di abitanti che sogna in grande sia per le Finals di VNL che per le Olimpiadi di Parigi.

    Ein plein anche per la Polonia di Grbic, autentica favorita per il grande slam stagionale, che guidata da un super Sliwka sembra davvero non avere punti deboli nei suoi meccanismi.

    Continua a stupire il Giappone di Ishikawa, che si fa sorprendere dai canadesi nel primo match, per poi prendersi il lusso di dominare gli Usa e battere i francesi in un tie break emozionante. Inutile dire che parlare di sorpresa per i nipponici sia ormai riduttivo, la squadra di Blain ormai fa paura a tanti.

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    Week end perfetto anche per i canadesi di Sammelvuo, che si portano al 5° posto e si prendono il lusso di battere 3-0 il Brasile. Momento di forma fisica e mentale ottimo per i nordamericani che giocano con un atteggiamento di chi non molla neanche un centimetro di campo.

    Due brutte e inattese sconfitte con Germania e Giappone, ma poi la vittoria conclusiva sul Brasile che dà sempre grande soddisfazione per i transalpini di Giani, che ancora senza Ngapeth regalano una infinità di errori gratuiti agli avversari e faticano a trovare un secondo centrale di livello da affiancare a Le Goff.

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    Week terribile per il Brasile con una sola vittoria, ma probabilmente anche tanto lavoro fisico per preparare al meglio Final Eight e Parigi 2024. Cachopa è però il fuoriclasse di un gruppo che sembra aver smarrito negli ultimi anni quella mentalità vincente che aveva contraddistinto il Brasile nei lustri precedenti.

    Ultima qualificata alle Finals l’Argentina di De Cecco e compagni che si aggrappa ai muri dei suoi due centrali per trovare i punti mancanti anche nella lunga corsa ad un posto Olimpico. La coperta è molto corta, ma mai sottovalutare la classe immensa di questa squadra.

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    Si spengono infine in un tie break drammatico, sportivamente parlando, le speranze di Cuba di tornare alle Olimpiadi mentre è la Serbia di Podrascanin a vincere e a trovare l’ultimo pass disponibile.

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