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    Tokyo2020: Tandara positiva all’Ostarina. Subito in Brasile . Zé Roberto: “Mi ha garantito di non aver assunto nulla, le credo”

    Tandara

    BRASILE – Sul portale Webvoiley di Daniel Bortoletto si legge che l’Autorità brasiliana per il controllo del doping (ABCD) ha confermato oggi la presenza della sostanza ostarina nel test antidoping effettuato da Tandara il 7 luglio, durante la preparazione della nazionale al Saquarema Training Center. La sostanza è inclusa nella classe degli anabolizzanti.Tandara è già in viaggio verso il Brasile dopo essere stato esclusa dalla squadra prima della semifinale con la Korea di oggi. Ieri, dopo la divulgazione del caso, i consulenti dell’atleta hanno comunicato che l’opposta verdeoro non avrebbe commentato il caso mentre il suo team legale stava già lavorando alla difesa.
    La nota completa dell’ABCD“L’Autorità brasiliana per il controllo del doping (ABCD) chiarisce che il processo di controllo del doping nel caso dell’atleta della squadra di pallavolo femminile brasiliana, Tandara Caixeta, ha seguito tutti gli standard internazionali stabiliti dall’Agenzia mondiale antidoping (AMA-WADA).Si informa che il ritiro del materiale biologico dell’atleta è stato effettuato fuori gara, in data 7 luglio 2021, presso il centro di allenamento della Nazionale di pallavolo, a Saquarema/RJ, nello stesso momento in cui anche tutte le altre atlete della Nazionale si sono sottoposte al controllo.Dopo aver ricevuto, il 5 agosto 2021, l’esito del Laboratorio Brasiliano per il Controllo Antidoping (LBCD), l’unico accreditato dalla WADA in America Latina, è stata verificata la presenza della sostanza Ostarina, che dal Codice Antidoping Brasiliano implica l’applicazione obbligatoria di una sospensione temporanea dell’atleta.L’Ostarina è una sostanza non specificata, vietata in competizione e fuori competizione. Appartiene alla classe: S1.2 Agenti anabolizzanti – Altri agenti anabolizzanti – SARMS dall’elenco AMA-WADA delle sostanze e metodi vietati.
    Dopo la vittoria sulla Corea e la qualificazione alla finale olimpica, l’allenatore Zé Roberto Guimarães ha commentato così il fatto: “E’ stata una vicenda molto difficile, perché tutto si è sviluppato in maniera molto veloce. Quando ho appreso la notizia ero preoccupato per lei e per il gruppo. Per come la squadra avrebbe assorbito la notizia. Le ho parlato, sta a lei difendersi. Mi ha garantito di non aver consumato assolutamente nulla e io le credo. Poi quando ha incontro il gruppo per parlarne tutte sono rimaste a bocca aperta…” ha commentato il tre volte campione olimpico. LEGGI TUTTO

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    Tokyo2020: Velasco, “Il doping di Tandara” e l'”autoreferenzialità azzurra” sul bel tacer

    Best Of, RAI2: Volpi, Fiona May e Velasco

    TOKYO – Julio Velasco a “Best of”, il contenitore di Rai2 condotto da Jacopo Volpi è tornato a parlare di azzurro ma anche del Doping di Stato russo e del caso della brasiliana Tandara.
    GLI USA – Italia-Serbia, poi Serbia-Stati Uniti… “Ogni partita ha storia a se. Ad inizio torneo mi ero sbilanciato per una finale Stati Unit-Italia, mi ero speso con grande fiducia”. Poi si spende positivamente sulle statunitensi “Anche nella VNL è stata la miglior squadra. Ha poi una migliore gestione dello staff, Kiraly lascia parlare molto anche il vice e lascia parlare le giocatrici. Interessante la partecipazioni corale”
    Julio Velasco
    IL DOPING – “La finale più giusta relativamente. Intanto non capisco se c’è stato Doping di Stato in Russia. Se c’è stato e la ‘penalizzazione’ è solo non avere bandiera e inno, penso che se ne fregano. O c’è stato o non c’è stato. Su Tandara opposto del Brasile che ora non può giocare… Non mi esprimo sulla sua positività o meno ma è stata ritirata dal torneo nel frattempo con lei sono arrivate in semifinale. Le altre squadre hanno giocato contro una squadra che ha potuto contare su una giocatrice che poi è stata sospesa, non una qualsiasi. Se io fossi stato un allenatore di una squadra che ha perso con il Brasile sarei inviperito. E’ una giocatrice che ha fatto la differenza”. “La Pellegrini entrando al CIO ha parlato subito di guerra al doping, questa lotta passa anche da qua… Se si sanziona una sola giocatrice…”
    LA FINALE USA-BRASILE – “La più giusta dal punto di vista tecnico, l’allenatore del Brasile lo conosco, è già stato grandissimo tra maschi e femmine, ma queste cose (il doping di Tandara) non le capisco”.
    Lucchetta & Zaytsev…
    UN BEL TACERE… – Dopo l’intervento di Lucchetta che ha evidenziato anche come Zaytsev ed Egonu a fine Olimpiadi non abbiano presenziato alle conferenze stampa (forse intendeva la zona mista post gara…ndr) Velasco è tornato a parlare del nostro movimento: “Non capisco l’ambiente che sosteneva che si andava per l’oro… Era due anni che non si giocava. Sulla base di cosa si affermava questa cosa? Siamo un movimento autocelebrativo e autoreferenziale. L’estate scorsa le nostre due nazionali non si sono allenate nemmeno un giorno… Noi i più forti? Sulla base di cosa? Si creano tante aspettative per questa autoreferenzialità che poi la pressione aumenta in maniera esponenziale. Non è solo l’aver giocato o meno la VNL, forse dobbiamo parlare meno prima, o non parlare per niente prima. Perché poi dopo non si va nemmeno alle conferenze stampa…”. LEGGI TUTTO

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    Tokyo2020: Brasile si conquista la terza finale. Comodo 3-0 alla Korea

    SEMIOFINALEBRASILE – KOREA 3-0 (25-16, 25-16, 25-16) – il tabellino
    TOKYO – Anche la seconda semifinale dei Giochi femminili si chiude con un rotondo 3-0, è il Brasile di Zé Roberto che centra la sua terza finale olimpica femminile, dopo gli ori di Pechino 2008 e Londra 2012, al termine di una semifinale non complicata con la Korea di Lavarini, già bella sorpresa di queste semifinali. Il problema dello stop a Tandara per la positività ad un controllo antidoping risalente a Luglio non ha inciso nel morale della squadra verdeoro scesa in campo concentrata e determinata. Korea troppo fallosa in attacco per impensierire.
    FORMAZIONE – Il Brasile presenta la stessa formazione del resto dei giochi, con un solo cambio obbligato: Montibeller per la sospesa Tandara, già rientrata in Brasile. Macris, in regia, l’opposta è la posto 2 di Novara, centrali Gattaz e Ana Carolina, Fe Garay e Gabi in 4, Camila Brait libero. Korea con  Yeum Hye Seon in regia, Kim Heejin opposta, Kim Su Ji e Yang Hyo Jin centrali, Kim Yeon Koung e Park Jeongah schiacciatrici, Oh Jiyoung libero.
    PIU‘ – Tutto verdeoro questo capitolo con Fé Garay punto di riferimento di Macris. Gabi 12 punti. 15 i muri verdeoro (3 quelli coreani), 4 gli ace, 11 gli errori verdeoro contro i 16 delle asiatiche.
    MENO – Rispetto al 3-0 del Brasile nel girone preliminare oggi alla Korea è mancata anche Kim. Nella prima sfida con le brasiliane aveva chiuso con un 12/19 in attacco e una efficienza del 52.63, oggi in semifinale 10/27, 22.22 di efficienza…
    LA PARTITA – Primo set a senso unico sin dagli inizio: 5-2. La cronologia del parziale dice: 10-5, 18-12, 21-14, 25-16 finale. Asiatiche mai in partita nonostante una buona prova in difesa (14!) attacco che non incide (12/36). Rosamaria e Fe Garay subito in partita.Secondo set che fino al 10-10 vede maggior equilibrio, poi il break decisivo: 15-10 verdeoro. Kim spinge: 16-14, poi il set si chiude con un 23-14… Fino al secondo 25-16.Brasile che decide di prendere in mano il parziale da subito: 4-1. E’ il set in cui Macris cambia il suo gioco aprendo a Gabi (spettacolari gli attacchi in pipe con il muro koreano che salta a vuoto sui centrali) e Fe Garay. Rosamaria 0/5 non incide. E’ 10-5, 15-8, 20-10, 25-16, una sequenza che racconta un parziale senza storia con la Korea che affonda nell’efficienza in attacco. LEGGI TUTTO

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    Tokyo2020: Instagram. Juantorena… “Volevo provarci, ma non rientro più nei progetti futuri della nazionale”

    MODENA – Simone Anzani posta su Instagram un messaggio sulla sua esperienza olimpica. Un messaggio tra gioia per l’esperienza, dolore per l’epilogo, ma anche voglia di rivincita con una citazione di Jordan… Al piede del suo post un commento di Osmany Juantorena destinato a far chiacchierare dopo che si pensava che lo stesso italocubano avesse dato l’addio all’azzurro, con tanto di consegna della maglia numero 5 a Michieletto. “Volevo provarci… Ma non rientro più nei progetti futuri della nazionale” con l’emoticons della scimmietta che non parla…Da quanto si legge è quindi il nuovo corso di Fefé De Giorgi che non contempla il posto 4 di origine caraibico?  Detto che quello in mano da De Giorgi è un ciclo che ai apre guardando a Parigi 2024 e giustamente deve anche fare i conti con le carte d’identità, ma Osmany voleva proseguire in azzurro?
    IL TESTO DEL POST DI ANZANI SU INSTAGRAMÈ stato un sogno fantastico. Un assaggio di cosa vuol dire stare nell’Olimpo dello sport. Purtroppo la ferita è ancora aperta ci vorrà qualche giorno ancora per farla richiudere ma bisogna sapersi rialzare più forti e tignosi di prima.Michael Jordan una volta disse: “Posso accettare la sconfitta, ma non posso accettare di rinunciare a provarci.”Bisogna provarci, riprovarci e riprovarci ancora. Andremo altre volte con il culo per terra ma ci rialzeremo e lotteremo insieme per i prossimi obbiettivi. Perché noi siamo l’ITALIA. 🇮🇹Un ringraziamento va a tutti voi Italiani che ci avete seguito in piena notte, siete l’anima dello sport.
    LA RISPOSTA DI JUANTORENAAnche io volevo provarci! Ma non rientro più nei progetti futuri della nazionale 🙊… Provaci per noi 2 😍

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    Tokyo2020: Brasile-Korea 3-0, il tabellino. 15 muri per le verdeoro che volano in finale

    SEMIFINALEBRASILE – KOREA 3-0 (25-16, 25-16, 25-16)BRASILE: Macris 3, Gabi 12, Carolina 7, Rosamaria 10, Fè Garay 17, Gattaz 3, Brait (L); Ratzke, Natalia 7, Ana Cristina. N.e.: Ana Beatriz. All. Zé Roberto.KOREA: Kim Su Ji 3, Yeum Hye S.1, Kim Yeon Koung 10, Yang Hyo Jin 4, Kim Heejn 5, Park J. 10, Oh (L); Ah H., Lee S. 2, Park E., Jeong 2, Pyo. All. Lavarini.Arbitri: Macias (MEX), Cespedes (DOM)Note: Durata set  29’, 27’, 24’.  Toh 1.22.BRASILE: attacchi 40/85, muri 15, ace 4/73, errori avversari 16.KOREA: attacchi 32/103, muri 3, ace 2/50, errori avversari 11. LEGGI TUTTO

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    #WeWillTokYou: Ultimo Atto

    #WeWillTokYou: Lo speciale olimpico di “Voglia di Volley”, in onda tutti i giorni per raccontare l’avventura a Tokyo delle due nazionali!
    Ultima puntata di questo sportivamente sfortunato speciale olimpico.Una chiacchierata con Paolo Cozzi (Discovery+), Gianluca Casadei (per il Beach Volley), Andrea Zappaterra (Ex Serie A), Stefano Michelini (SuperVolley) e Manuela Collazzo (RadioRai) LEGGI TUTTO

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    Tokyo2020: Gli USA rendono la Serbia irriconoscibile. Netto 3-0, Larson superstar

    SEMIFINALESERBIA – STATI UNITI 0-3 (19-25, 15-25, 23-25) il tabellino
    TOKYO – Gli Stati Uniti di Kiraly centrano il bersaglio della 3° finale olimpica per l’oro per gli USA nelle ultime cinque edizioni dei Giochi, la quarta in assoluto se si aggiunge quella per il bronzo, vinta, a Rio2016. E’ una semifinale che non ti aspetti, un monologo a stelle e strisce che stride con l’immagine che la Serbia di Terzic aveva dato solo due giorni fa contro le azzurre. Ruoli invertiti sul palcoscenico olimpico con le americane che aggrediscono l’avversario sin dal primo set, senza lasciare molto spazio. Una gara a senso unico con Larson e Drews a dare a Poulter due uscite efficaci in attacco, muro-difesa e battuta corale a fare la differenza.
    Brankica Mihajlovic indisponibile, assenza pesante per Terzic
    LE FORMAZIONI – Jordan Thompson torna a farsi vedere in panchina, in campo invece torna Jordyn Poulter nel suo ruolo di regista titolare dopo l’infortuno alla caviglia accusato nel match con l’Italia che l’aveva poi costretta alla panchina anche nel Quarto di finale contro la Dominicana. Drews opposta, Akinradewo e Washington coppia centrale più che affidabile, Larson e Bartsch-Hackley nella diagonale di posto 4. Kiraly non cambia di una virgola, anche durante la gara 1 solo ingresso, Hill per una battuta. Nemmeno un cambio delle rotazioni. Macchina perfetta non si cambia. Al contrario Terzic fa molto ricorso alla panchina nel corso del match ma l’unica a cui davvero vorrebbe poter fare affidamento non entra in campo nemmeno in questa occasione indisponibile fisicamente Brankica Mihajlovic. C’è l’eterna Ognjenovic in regia, il faro Boskovic opposta, Rasic e Popovic centrali,  Milenkovic e Busa in 4, Popovic S. libero.
    PIU’ – L’organico prima di tutto. Quello USA è un meccanismo perfetto, corale. Non c’è una Boskovic che calamita tutto il gioco di squadra, Poulter può spaziare e lo fa bene tra Drews, sempre più in fiducia, nonostante il ritorno di Thompson, e una Larson al pieno della condizione psico motoria che le consente di reggere praticamente da sola l’intera ricezione americana. Difesa statunitense a mille (ben 31) e il muro fanno poi definitivamente la differenza.
    Larson 36 ricezioni al 58% positivo e 20 attacchi al 60%, 1 muro e 1 ace (0 battute sbagliate)
    MENO – Tutto dalla parte serba se non si vuole guardare al capello e sottolineare la bassa efficienza di Bartsch-Hackley 7/25 (4%) che dopo un buon primo set si è più impegnata nel lavoro oscuro. Alla formazione di Terzic manca la miglior Boskovic, oggi al 41% in attacco, ma soprattutto manca una alternativa credibile a Ognjenovic che non trova soddisfazione dalle altre vie di uscita, vuoi anche per una ricezione non solida. La battuta della Serbia (ben 36 su Larson) poi non riesce a incidere in nessun momento dell’incontro, lasciando al gioco USA ampia capacità nella rigiocata.
    LA PARTITA – Stati Uniti spietati nel primo set della semifinale di Tokyo2020. Con Jordyn Poulter in campo le ragazze di Kiraly aprono il match aggressive in battuta e attente a muro e difesa. Serbia arrendevole, tanti errori in attacco: c’è equilibrio fino al 10-8 poi due difese a cui seguono contrattacco di Larson, muro di Washington su Boskovic valgono il +4: 12-8.Arriva poi Drews al servizio: per il 16-10 definitivo su un set in cui la Serbia accusa la regolarità del gioco avversario: 6 punti di Bartsch-Hackley, Drews e 5 di Larson: 25-19
    Si parte, pronti via e arriva un muro nei tre metri ad un attacco di Boskovic. Avvio di secondo set comunque più equilibrato, fino allo strappo dell’11-7 degli USA con Poulter che riesce a smarcare le sue attaccanti. Tutte a segno con regolarità, il muro serbo non riesce a stare al passo, Drews domina a rete, già 5 punti sul 21-14. La Serbia con alcune sue punte di diamante, ad iniziare da Rasic, commette troppi errori. Terzic fa doppio cambio con Blagojevic per Busa e Mirkovic per Ognjenovic in regia. USA concreti, 9 set point con Larson che chiude il 24-15. Ne basta uno: Washington che ferma ancora Boskovic.
    Staff USA
    Drews apre il set con l’ace del 3-1. Serbia in balia di Larson e compagne: 7-2Blagojevic  subito in campo per Busa. Il turno di battuta di Boskovic è un lampo che porta un parziale di 0-3 per le serbe (7-5). Migliora la ricezione delle serbe e anche il libero Popovic porta il suo contributo difensivo. Momento on fire di Boskovic che riapre il parziale: 8-7, 9-8. E’ un attimo però perché la Serbia commetta subito due errori e accusi un muro di Washington. Un errore serbo di Rasic a muro vale il nuovo +3 USA: 16-13. Il set svolta, la Serbia perde l’inerzia positiva e Boskovic sbaglia in attacco. Busa accusa in ricezione: 20-15. Finita? No la Serbia non muore mai. Terzic chiama un time out, prende sotto braccio Ognjenovic e parla alla squadra, regala anche un sorriso. C’è una reazione, ma non è continua. Busa attacco e muro, Boskovic da posto 4 e un errore di Bartsch in ricezione valgono il 22-21. Usa però che non concedono di più: ennesima “rice” perfetta di Larson che chiude in diagonale il 25-23. LEGGI TUTTO