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    Djokovic rompe il silenzio dopo l’operazione al menisco: “Tornerò il prima possibile”

    Novak Djokovic classe 1987, n.1 del mondo

    Novak Djokovic ha parlato per la prima volta da quando ieri si è sottoposto a un intervento chirurgico minore per trattare un problema al menisco, infortunio subito durante il Roland Garros.
    “Ieri ho dovuto prendere decisioni difficili dopo essermi strappato il menisco durante il mio ultimo match. Sto ancora elaborando tutto, ma sono felice di dirvi che l’intervento è andato bene. Sono grato all’équipe di medici che mi è stata accanto, così come per l’enorme sostegno che ho ricevuto dai miei fan. Farò del mio meglio per tornare sano e in forma sui campi il prima possibile. Il mio amore per questo sport è forte e il desiderio di competere ai massimi livelli è ciò che mi spinge ad andare avanti”*, ha commentato il serbo.
    Secondo i tempi stabiliti, dovrebbe rimanere fuori per circa tre settimane, il che mette in dubbio la sua presenza a Wimbledon, terzo Slam della stagione e dove difende la finale.

    In the past day, I had to make some tough decisions after sustaining a meniscus tear during my last match. I’m still processing it all but I am happy to update you that the surgery went well.
    I am so appreciative of the team of doctors who have been by my side… pic.twitter.com/RYLeR5KW2P
    — Novak Djokovic (@DjokerNole) June 6, 2024

    Marco Rossi LEGGI TUTTO

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    Novak Djokovic sarà operato al menisco e salterà Wimbledon. Obiettivo Parigi 2024

    Novak Djokovic classe 1987, n.1 del mondo – Foto Patrick Boren

    Brutte notizie arrivano dalla capitale francese: Novak Djokovic sarà operato oggi stesso a Parigi per un intervento al menisco mediale del ginocchio destro e sarà costretto a saltare il torneo di Wimbledon 2024. Il serbo ha preso questa decisione con l’obiettivo di arrivare nelle migliori condizioni possibili alle Olimpiadi di Parigi.La notizia è stata riportata questa mattina dalla versione digitale di L’Equipe. Il quotidiano francese riferisce che Djokovic ha optato per l’intervento chirurgico, che comporta un periodo di stop minimo di tre settimane, rendendo impossibile la sua partecipazione allo Slam britannico, in programma dal 1° luglio. L’obiettivo di Nole è quello di essere pronto per le Olimpiadi di Parigi, che prenderanno il via nel weekend del 27-28 luglio.
    Djokovic si trovava di fronte a due opzioni: un trattamento conservativo o l’intervento chirurgico. Il trattamento conservativo non poteva garantire una soluzione al 100% del problema, pur lasciandogli la possibilità di arrivare a Wimbledon. L’intervento chirurgico, invece, assicura che il menisco verrà suturato e recuperato dopo il tempo necessario, stimato in non meno di tre settimane.Come sempre dopo un’operazione, bisognerà vedere come reagirà il suo corpo per capire se potrà accorciare i tempi e tornare in campo il prima possibile per non perdere la forma fisica e essere pronto per quello che sarebbe il suo grande obiettivo: essere a Parigi per le Olimpiadi, in quella che potrebbe essere la sua ultima chance di conquistare una medaglia per il suo paese. In questo modo, Novak tornerebbe sugli stessi campi dove si è infortunato dopo essere scivolato durante la partita contro Cerúndolo.
    Novak salterà il terzo Slam della stagione, cosa che non gli era mai successa in carriera. Dall’inizio della sua carriera professionistica, Wimbledon era l’unico Slam, insieme al Roland Garros, che non aveva mai mancato. All’All England Tennis Club vanta sette titoli ed era un chiaro favorito per la vittoria anche quest’anno. In questo modo, non potrà difendere la finale raggiunta l’anno scorso, quando perse contro Carlos Alcaraz, e questo gli costerà anche la perdita di 1200 punti nel ranking, facendolo scendere, presumibilmente, al terzo posto.
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    Re della terra rossa: analisi dei favoriti per il Roland Garros 2024

    Jannik Sinner – Foto Patrick Boren

    Il Roland Garros del 2024 è iniziato da tre giorni, lasciando in trepida attesa tutti gli appassionati della competizione francese. Quest’anno le aspettative per i potenziali vincitori sono meno certe che mai. Al torneo, infatti, partecipano diversi tennisti di spicco, tutti potenzialmente capaci di aggiudicarsi il titolo finale. In questo senso, la competizione riserverà sicuramente delle grandi sorprese.

    Parlare dei favoriti per la vittoria del Roland Garros, noto anche come Open di Francia, non è semplice. Questo lo sanno bene gli appassionati di scommesse tennis live, che seguono le partite dei partecipanti in tutti gli altri tornei nel corso dell’anno. Il primo elemento a cui si può fare riferimento per valutare le potenzialità di vincita riguarda il ranking, accumulato proprio nel corso del tempo. Al primo posto troviamo Novak Djokovic, da molti considerato il tennista più forte al mondo attualmente in gara. Nonostante ciò, le prestazioni del tennista di quest’anno fanno presagire un percorso tutt’altro che semplice durante il torneo francese.Secondo l’opinione di diversi esperti, Novak non si trova in una condizione fisica adeguata. Questo è stato evidente durante le partite dell’ATP di Roma 2024, in cui è stato eliminato in poco più di un’ora dal 32esimo al mondo: Alejandro Tabilo. I fan sono rimasti sicuramente delusi da tale risultato, arrivando a fischiarlo durante l’uscita dal campo. Risulterà interessante vedere se Novak sarà in grado di rovesciare la situazione, soddisfando le grandi aspettative che tutti i fan ripongono ancora in lui.
    Parliamo ora di Alexander Zverev. Il tennista tedesco non ha avuto una carriera fortunata, anche a seguito di un grave infortunio che lo ha costretto a stare lontano dal campo per circa un anno.Ora, è chiaro che Zverev abbia un grande desiderio di rivincita, anche a livello personale. Nonostante ciò, gli esperti hanno tanti dubbi e domande nei suoi confronti, soprattutto se si guarda alle prestazioni precedenti all’infortunio tranne però dalla parentesi vittoriosa del torneo di Roma. Resta da capire se riuscirà a dimostrare di essere ancora in forma e in grado di competere tra i migliori al mondo.
    Un altro favorito di cui si parla tanto è Carlos Alcaraz. Naturalmente, le opinioni su questo tennista sono contrastanti. Alcune sconfitte, come quella con Rublev, possono portare a pensare che non sia in una condizione fisica adeguata a vincere. Nonostante ciò, non bisogna dimenticare le sue prestazioni nel 2023, in cui aveva dimostrato di essere degno di far parte dei migliori al mondo proprio contro Djokovic in una semifinale, perlomeno nei primi due set prima dell’arrivo dei crampi.
    Il terzo contendente per il “trono di Francia” è Casper Ruud. Il tennista ha già provato il brivido delle fasi finali della competizione negli anni passati, senza poi riuscire a concludere il colpaccio. Certo alcuni potrebbero ricordare il grande ostacolo rappresentato da Nadal nel 2022 e da Djokovic nel 2023, ma quest’anno le cose sono decisamente diverse. Casper ha la possibilità di spiccare durante il torneo, dimostrando di essere in ottima forma fisica.
    Il quarto favorito è Stefanos Tsitsipas. Il greco ha già fatto bene in passato sulla terra rossa francese, per cui potrebbe riprovare a raggiungere la finale come nel 2021. Certo, in quell’anno un Djokovic particolarmente in forma era riuscito a sovrastarlo dopo i primi due set. Nonostante ciò, il greco quest’anno è in una condizione favorevole. È difficile dire se sia nella sua forma migliore, ma ha le carte in regola per competere ad alti livelli.
    Chiudiamo la lista dei favoriti con Jannik Sinner. Ovviamente, l’italiano ha una motivazione in più rispetto agli altri tennisti, dato che si trova al secondo posto nel ranking proprio dietro a Djokovic. Vincere in Francia gli permetterebbe di raggiungere il primo posto, diventando ufficialmente il tennista più forte al mondo del momento. In realtà, anche se si trova tra i favoriti, ci sono stati diversi dubbi sulla sua partecipazione o meno. Questi dubbi sono stati chiariti dopo l’allenamento a Parigi, confermando la sua partecipazione al torneo e vincendo poi il primo turno.
    Il Roland Garros riserverà delle grandi sorprese per tutti gli appassionati. Come ogni anno, non si può mai avere la certezza di chi riuscirà a conquistare il titolo. La terra rossa presenta delle insidie sia a livello fisico sia a livello psicologico. Sarà interessante capire chi sopporterà meglio lo sforzo e la tensione, aggiudicandosi l’ambito trofeo. LEGGI TUTTO

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    Djokovic e Sinner si confessano prima del Roland Garros: tra sfide, sogni e curiosità

    Novak Djokovic con Flavio Cobolli al Roland Garros quest’oggi – Foto Patrick Boren

    Novak Djokovic e Jannik Sinner, due dei favoriti per la vittoria del Roland Garros 2024, hanno espresso i loro pensieri riguardo al torneo e al loro stato di forma.
    Il campione serbo, nonostante il momento non facile, resta fiducioso di poter esprimere il suo miglior tennis a Parigi, come ha sempre fatto nei grandi appuntamenti.“Con basse aspettative e grandi speranze”, dichiara Djokovic riguardo al suo stato d’animo attuale. “Sé di cosa sono capace, particolarmente nei Grand Slam, e credo che durante la maggior parte della mia carriera sono stato in grado di esprimere il mio miglior tennis in questi tornei”.Djokovic è consapevole che i primi mesi dell’anno non sono stati all’altezza delle aspettative, ma il suo obiettivo rimane quello di difendere il titolo e scrivere nuove pagine di storia. Arriva al Roland Garros con aspettative contenute, ma con la speranza di poter fare grandi cose.
    Il campione serbo ha parlato delle difficoltà fisiche che ha dovuto affrontare negli ultimi mesi, senza però voler entrare troppo nei dettagli.“Sono diverse cose che sono successe negli ultimi mesi, ma non voglio entrarci, non voglio aprire il vaso di Pandora e parlare di queste cose. Cerco solo di concentrarmi su ciò che deve essere fatto”, afferma Djokovic, che preferisce guardare avanti e lavorare con il suo team per ritrovare la forma migliore.
    Sinner, dal canto suo, ha raccontato di come la sconfitta subita l’anno scorso contro Altmaier abbia segnato un punto di svolta nella sua mentalità.“Sempre cerco di imparare dalle mie sconfitte e questa è stata difficile. Il mio modo di pensare non era molto buono e mi sono promesso che questo atteggiamento non sarebbe più apparso. Era il momento di dare il meglio di me con un sorriso”, confessa Sinner.Grazie anche al supporto del suo team, l’azzurro ha imparato a vivere la pressione come un privilegio e a godersi ogni momento in campo, ritrovando la gioia di giocare. Questa nuova attitudine gli è stata utile nella finale degli Australian Open, dove è riuscito a rimontare uno svantaggio contro Medvedev.
    “Mi piace ballare nella tempesta della pressione. Bisogna godersi la pressione perché non è come se fossimo medici che fanno un intervento chirurgico. Fai un errore come medico e può costarti la vita. Noi semplicemente vinciamo o perdiamo e la settimana successiva hai un’altra opportunità”, spiega Sinner, che mantiene una visione relativistica del tennis.
    Sinner ha raccontato un aneddoto sulla sua particolare modalità di festeggiare i successi.“Le mie celebrazioni sono diverse. Se ho una buona settimana, mangio sempre un hamburger con patatine fritte, una Coca-Cola e tiramisù o gelato. A Melbourne avevo tutto. Questo è il mio piacere colpevole”, rivela l’azzurro, che dopo la vittoria agli Australian Open ha potuto concedersi questo piccolo sgarro alla dieta.Ma il momento più bello per Sinner è stato il viaggio di ritorno in aereo con il suo team.“Normalmente dormo durante il volo, ma non quella notte. L’aereo aveva un bar e andavamo lì a chiacchierare. È quello che mi piace, condividere la vittoria con le persone che mi hanno aiutato ad arrivare fino a questo punto”, confessa il giovane talento italiano, che dà grande importanza al lavoro di squadra e al rapporto con le persone che lo circondano.
    Il giovane italiano è consapevole che solo con il duro lavoro si possono raggiungere grandi traguardi e si diverte a cercare sempre nuove soluzioni per migliorare il suo gioco. Ora sogna di conquistare il suo primo titolo sulla terra rossa di Parigi, proprio nel luogo dove un anno fa ha cambiato il suo approccio al tennis.
    Djokovic e Sinner arrivano al Roland Garros con stati d’animo diversi, ma entrambi determinati a dare il massimo per inseguire i propri obiettivi. Il serbo cerca conferme, mentre l’italiano insegue un sogno, ma tutti e due sanno che dovranno tirare fuori il loro miglior tennis per avere successo nella capitale francese.
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    La battaglia per il numero 1 del ranking ATP si infiamma al Roland Garros 2024

    Novak Djokovic e Jannik Sinner nella foto – Foto Getty Images

    Il Roland Garros 2024 si preannuncia come un evento di grande importanza non solo per i titoli in palio, ma anche per la lotta al vertice del ranking ATP. Novak Djokovic, attuale numero 1 del mondo, dovrà difendere con le unghie e con i denti la sua posizione dall’assalto del nostro Jannik Sinner.Sinner, che ha dimostrato di avere tutte le carte in regola per diventare il 29° giocatore a raggiungere la vetta del tennis mondiale, arriva a Parigi con grande fiducia nei propri mezzi. Nonostante i recenti problemi all’anca, il giovane azzurro sembra aver ritrovato la forma e si candida, ovviamente, come uno dei favoriti per la vittoria finale.
    D’altra parte, Djokovic si presenta al Roland Garros con qualche incertezza di troppo. Il serbo, che lo scorso anno trionfò sulla terra rossa parigina, rischia seriamente di perdere i 2.000 punti conquistati nella passata edizione. Un’eventuale sconfitta prematura potrebbe spalancare le porte a Sinner, che ha dalla sua il vantaggio di dover difendere solo 45 punti, corrispondenti al secondo turno raggiunto nel 2023.
    Gli scenari possibili sono molteplici e affascinanti. Djokovic potrà mantenere il primo posto solo raggiungendo almeno le semifinali, a patto che Sinner non vada oltre il primo turno. In caso di finale, il serbo dovrà sperare che l’italiano non arrivi tra i migliori quattro, mentre solo la vittoria del torneo gli garantirebbe la certezza di rimanere in vetta, a meno che Sinner non centri l’impresa di raggiungere l’atto conclusivo.
    Per contro, Sinner ha davanti a sé una grande opportunità. Qualsiasi risultato di Djokovic inferiore alle semifinali consegnerebbe automaticamente lo scettro all’italiano, così come la vittoria del torneo o il raggiungimento della finale. Anche una semifinale potrebbe bastare, se Djokovic non dovesse trionfare, mentre i quarti di finale sarebbero sufficienti nel caso in cui il serbo non centri almeno la finale.
    Insomma, il Roland Garros 2024 si preannuncia come una battaglia senza esclusione di colpi per la conquista del primo posto nel ranking ATP. Djokovic e Sinner sono pronti a darsi battaglia, consapevoli che ogni singolo punto potrebbe fare la differenza in questa avvincente lotta per la vetta del tennis mondiale.
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    Djokovic preoccupato dopo la sconfitta a Ginevra: “Non ho giocato per niente bene quest’anno, non sono tra i favoriti a Parigi”

    Novak Djokovic (foto Getty Images)

    La brutta sconfitta patita da Djokovic contro il ceco Machac a Ginevra ha avuto un’eco importante nel mondo del tennis. Il n.1 quest’anno stenta a trovare condizione, ha giocato poco e spesso piuttosto male. Critica anche la sua situazione dal punto di vista fisico, come dimostra l’altalena davvero preoccupante sofferta oggi sul rosso in Svizzera, a una manciata di giorni dall’esordio a Parigi, torneo nel quale è campione in carica.
    Novak dopo la sconfitta non ha cercato scuse e ammette la propria preoccupazione: “Certo che sono preoccupato”, commenta il serbo al canale RFJ. “Quest’anno non ho giocato per niente bene, a parte qualche partita qua e là. Le cose stanno come stanno. Non mi vedo affatto favorito a Parigi. Cercherò di affrontare il torneo partita per partita. Non ho avuto una bella serata, oggi è stata dura. Mi sono sentito malissimo nella prima metà della partita. Non voglio togliere i meriti a Tomas, che ha giocato bene e si è preso giustamente la vittoria, ma non so cosa pensare a questa partita”.
    Eppure il secondo set aveva illuso tutti addirittura un 6-0, quindi la sconfitta con il crollo finale. Bene Machac, ma a tratti Novak è scomparso dal campo. Gli era capitato solo un’altra volta in carriera di vincere un set con un “cappotto” e quindi perdere la partita, esattamente nel 2012 contro Sam Querrey a Parigi-Bercy: “Anche io non so come ho vinto il secondo set. I risultati sono stati buoni… Mi aspettavo di giocare più di una partita quando sono arrivato qui, e ne ho giocate tre. Ma vorrei sentirmi meglio. Non è piacevole soffrire così in campo. È difficile concentrarsi sul tennis quando hai altre cose in mente. Spero solo di essere pronto e in salute per il Roland Garros”.
    Novak parla di “risultati buoni” per aver giocato tre partite, ma anche di aver altre cose in mente, senza specificare. Crollo fisico, poca tranquillità e focus. Roland Garros scatta tra due giorni (probabilmente Djokovic esordirà martedì) ma la sua condizione sembra lontanissima da quella che gli può consentire di essere un fattore nel torneo. Ce la farà a recuperare?
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Becker: “Djokovic? È rimasto scosso dalla sconfitta contro Sinner in Davis, lì ha perso un po’ della sua magia”

    Novak Djokovic e Jannik Sinner nella semifinale Davis 2023 (foto Getty Images)

    Boris Becker crede che Novak Djokovic abbia sofferto terribilmente la sconfitta subita da Jannik Sinner nella semifinale di Davis Cup lo scorso novembre a Malaga, e che quella partita gli abbia anche fatto perdere energia e anche un po’ di quell’aura di imbattibilità che lo contraddistingueva rispetto a tutti i suoi avversari. Ritiene anche quest’edizione di Roland Garros sia l’ultima chiamata per “riscoprire il suo fascino” e riaffermare il proprio ruolo da n.1 del mondo. L’ex campione tedesco ha spiegato questi concetti in un’intervento su Eurosport UK in vista del secondo Grande Slam dell’anno, forte della sua profonda conoscenza del serbo, da lui allenato con successo tra il 2013 e il 2016.
    “Penso che perdere la Coppa Davis con la Serbia abbia fatto molto male a Djokovic, è stato un vero schiaffo” afferma Becker. “Quella sconfitta gli ha tolto molta energia e parte della sua magia. Quest’anno non è stato lo stesso di sempre. Non ha mai raggiunto la sua forma migliore e ogni partita è stata una lotta, gli altri ora scendono in campo contro di lui convinti di potercela fare. Questa è la domanda principale: cosa continua a spingerlo mentre si prepara per Parigi e per difendere la sua prima posizione nel ranking? Dopo l’anno scorso in cui ha vinto tre Slam su quattro, arrivando in finale in tutti i Major, e poi vincendo le ATP Finals, ti chiedi quale sarebbe stato il prossimo successo. È arrivato in semifinale agli Australian Open e ha perso contro Jannik Sinner e tu dici, okay, è un ottimo giocatore. Allora pensi che si rialzerà presto e vincerà uno tra Indian Wells e Miami, poi andrà sulla terra battuta per vincere. Invece non è successo niente di tutto questo. Anzi, tutto è cambiato! Prima la rottura con Goran, e vedendo la sua partita a Montecarlo contro Ruud era palese che fosse più lo stesso di prima”.
    “Non ha smarrito il modo di giocare a tennis, ovviamente no, ma sembra aver l’intenzione di giocare al suo meglio solo per i Major cercando di coprire il tempo tra di loro con alcuni tornei. Non credo sia la strada giusta, non è facile arrivare ben preparato i grandi appuntamenti, ma penso che riacquisterà il suo fascino. Al Roland Garros, dove ha vinto l’anno scorso, ha l’occasione per tornare ad essere il campione che è”.
    “So che non ha vinto niente quest’anno, ma ha vinto 24 Slam, per questo mi aspetto di rivedere un grande Novak Djokovic quando inizierà il primo turno al Roland Garros, ne sono sicuro.”
    Becker ha continuato a parlare del suo ex assistito sottolineando che i tempi della separazione da Goran Ivanisevic sono stati errati, e che il suo sostituto Nenad Zimonjic potrebbe non avere la stessa influenza visto che lavora con il serbo per la prima volta.
    “Sono rimasto molto sorpreso dalla rottura con Goran. Ancora più importante, la tempistica nel mese di marzo. Tutte le cose belle finiscono, insieme hanno avuto una partnership incredibile. Insieme hanno vinto una miriade di tornei del Grande Slam. Ma normalmente si apportano questo tipo di cambiamenti a novembre, dicembre. Quindi farlo a marzo è stato sorprendente per me. Inoltre, il fatto che non abbia un altro allenatore di grande nome mi ha sorpreso. Anche Novak ha bisogno di parole di saggezza di tanto in tanto. Non tutti i giorni, ma nei momenti importanti e solitamente uno Slam per lui è un momento importante. Conosco Zimo (Nenad Zimonjic) e sa molto di tennis, ma Novak è abituato ad avere al suo fianco qualcuno come Goran o me, gente che ha vinto tornei dello Slam. È un approccio diverso quello che puoi avere da un ex campione che ha vissuto i problemi e situazioni che ti ritroverai ad affrontare in campo. Novak è un mio ottimo amico, quindi gli auguro solo il meglio, ma questo è un momento cruciale nella sua carriera” conclude Boris.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Ruud: “A Parigi posso dire la mia, ma il favorito resta Djokovic”

    Casper Ruud (foto Getty Images)

    Difficilmente i tornei che si svolgono la settimana precedente di uno Slam sono interessanti. I big vogliono arrivare presto a Melbourne, Parigi, Wimbledon e New York per adattarsi alle condizioni e farsi trovare pronti fin dal primo match, a volte già molto insidioso. Quest’anno c’è una sorprendente eccezione: il torneo di Ginevra in corso sul rosso svizzero. Un vero parterre de roi che include tra gli altri Novak Djokovic e Casper Ruud, ossia i due finalisti dell’edizione 2023 de Roland Garros. I due potrebbero ipoteticamente scontrarsi in finale, come gustoso antipasto di quel che potrebbe accadere a Parigi. Mai come quest’anno l’edizione dello Slam “rosso” è incerta, con Nadal già sceso sul Chatrier ma lontano dai fasti di un tempo, Djokovic ancora a secco di tornei nell’anno e in condizioni tutt’altro che ottimali, Sinner incerto sulla propria partecipazione e Alcaraz ancora alle prese con i postumi del problema all’avambraccio. Trovare un favorito quasi impossibile. Zverev è il fresco vincitore a Roma, quindi assolutamente tra i papabili, insieme a Tsitsipas e Rublev (altri campioni 1000 su terra battuta nel 2024). Medvedev? Sempre grande incognita sulla terra. Insomma, sarà edizione di RG quanto mai aperta.
    Ruud ha rilasciato una breve dichiarazione in quel di Ginevra, in attesa di scendere in campo per il proprio debutto nel 250 svizzero contro il qualificato austriaco Ofner. Il norvegese non si tira indietro, afferma di poter dire la sua, in fiducia per i buoni risultati ottenuti su terra in primavera (finale a Monte Carlo e vittoria a Barcellona) ma poi senza brillare a Madrid e Roma. Resta convinto che Djokovic, nonostante tutto, sia il vero favorito.
    “Ai miei occhi, Novak è sempre il principale favorito negli Slam, e così sarà anche a Parigi” afferma Ruud. “Il Roland Garros di quest’anno è una grande occasione per me perché ho ottenuto ottimi risultati all’inizio della stagione sulla terra”. Proprio a Monte Carlo Casper ha ottenuto il primo successo in carriera contro Djokovic.
    “Molti tennisti arrivano al Roland Garros con una buona dose di fiducia in se stessi, cosa molto importante nel tennis. Primo tra tutti Alexander Zverev perché domenica ha vinto il titolo a Roma. Se Jannik Sinner e Carlos Alcaraz saranno a posto fisicamente, saranno una minaccia per tutti” conclude Ruud.
    Casper ha disputato le ultime due finali al Bois de Boulogne, battuto nel 2022 da Nadal e lo scorso anno da Djokovic. Al momento il norvegese ha trionfato in 11 tornei, ma vanta un record terribilmente negativo in quelli più importanti, avendo perso tutte le finali Slam disputate (due a Parigi e una a New York), quella delle Finals 2022 e anche i Masters 1000 di Monte Carlo e Miami. Solido, ma senza la capacità completare con successo l’ultimo balzo, quello più lungo. Con così tanta incertezza e la maggior parte dei big non in forma o con problemi di vario tempo, che sia arrivato il momento per Ruud di togliersi di dosso lo scomodissimo fardello di “perdente di lusso”?
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO