Caso Djokovic: Arriva un documento che prova che Tennis Australia ha condiviso informazioni errate ai tennisti
Novak Djokovic classe 1987, n.1 del mondo
Questa è la pistola fumante che prova che Tennis Australia ha erroneamente detto ai giocatori, tra cui anche Novak Djokovic, come avrebbero potuto partecipare nel primo Grand Slam dell’anno anche se erano al corrente che le regole per i tennisti che non erano vaccinati contro il Covid non erano così chiare. Lo si apprende dal quotidiano locale, The Advertiser.
Un foglio informativo, ottenuto da News Corp, è stato inviato per email da Tennis Australia all’ATP all’inizio del mese scorso, poi trasmesso ai tennisti.Il documento mostra che Tennis Australia ha informato i giocatori che c’era un processo in due fasi da seguire per poter giocare agli Australian Open senza essere vaccinati.
Il foglio includeva una clausola in cui i giocatori dovevano dimostrare di aver contratto il virus negli ultimi sei mesi – che si presume essere la base per l’esenzione di Djokovic, che però non è servita quando è arrivato in Australia.Ma il problema è che le informazioni trasmesse all’ATP e ai giocatori non erano corrette, e Tennis Australia ne era già stata informata.
Datata 7 dicembre 2021, l’e-mail è stata inviata dopo che il governo federale aveva già notificato per iscritto a Tennis Australia a novembre che un’infezione precedente non soddisfaceva i requisiti per i viaggi senza quarantena.
La tempistica è cruciale perché fa ricadere la colpa interamente su Tennis Australia, e conferma le affermazioni del premier dello stato di Victoria Jacinta Allan che il governo statale non è stato informato da Tennis Australia che il Commonwealth li aveva avvertiti che una precedente infezione da Covid non era una vera esenzione medica.
Nel documento che è stato inviato ai giocatori, una lettera di accompagnamento delineava il processo in due fasi necessario per un tennista non vaccinato ad essere autorizzato a partecipare al torneo.La lettera affermava che un giocatore aveva bisogno prima di un certificato di esenzione medica da dove provenivano per entrare in Australia, poi di una seconda esenzione per giocare nel torneo.La seconda esenzione, in loco, doveva essere firmata da un medico australiano indipendente o da un gruppo di personale medico esperto.
Tennis Australia ha rilasciato una dichiarazione nella tarda serata di oggi, negando di aver ingannato i giocatori e che il loro consiglio è sempre stato quello di vaccinarsi.“Siamo sempre stati coerenti nelle nostre comunicazioni ai giocatori che la vaccinazione è la migliore linea d’azione – non solo come la cosa giusta da fare per proteggere se stessi e gli altri, ma anche come la migliore soluzioneper non avere problemi in Australia. Rifiutiamo completamente che alcuni tennisti siano stati consapevolmente fuorviati”. LEGGI TUTTO