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    Djokovic su Sinner: “La vera sfida è rimanere al vertice”

    Novak Djokovic classe 1987 – Foto Getty Images

    In una recente intervista alla Gazzetta dello Sport, Novak Djokovic ha condiviso le sue riflessioni sul futuro di Jannik Sinner e sulle sfide che attendono il giovane campione italiano.Il campione serbo, pur riconoscendo l’ottimo momento di Sinner, ha sottolineato come la vera sfida non sia tanto raggiungere i vertici del tennis mondiale, quanto mantenersi a quei livelli nel lungo periodo: “Mi sembra che se la stia cavando bene anche senza i miei consigli. Tuttavia, vincere i primi due Slam e diventare numero uno al mondo è una cosa, rimanere a quel livello per molti anni è tutt’altra storia.”
    Djokovic ha poi identificato gli elementi chiave per una carriera di successo a lungo termine: “Prima di tutto, è fondamentale circondarsi di un team competente di cui ci si possa fidare. Poi, bisogna trovare il giusto equilibrio tra vita professionale e personale.”
    Il campione serbo ha anche riconosciuto l’unicità di ogni atleta nel tennis: “Siamo tutti diversi in uno sport individuale. Quello che funziona per me non necessariamente funziona per gli altri, ma mi sembra che Jannik abbia capito di cosa ha bisogno.”
    Guardando al futuro, Djokovic ha evidenziato quella che secondo lui sarà la prossima sfida per Sinner: “L’obiettivo successivo sarà trovare la formula giusta per investire al meglio sul proprio corpo per prevenire gli infortuni, mantenersi in salute, motivato e, soprattutto, appassionato al tennis.”
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    Novak Djokovic si gode il relax, ma Murray già lo richiama all’ordine scherzosamente. Australian Open 2025: Le prime Wild Card vanno a Zhang e Samrej, il pioniere Tailandese

    Kasidit Samrej THA, 20.01.2001

    Novak Djokovic sta approfittando della pausa stagionale per concedersi qualche momento di svago prima di iniziare la preparazione per il 2025, ma il suo nuovo allenatore Andy Murray ha già fatto sentire la sua presenza con un simpatico richiamo.Il campione serbo, che ha assistito al Gran Premio di Formula 1 in Qatar, ha pubblicato su Instagram una foto che lo ritrae insieme al pilota George Russell. Non è passato inosservato il commento di Murray al post: “Dovresti essere su un campo di allenamento”, al quale Djokovic ha risposto con ironia: “Scusa coach, tornerò presto”. Uno scambio che già anticipa la dinamica del loro rapporto professionale e fa pregustare agli appassionati questa inedita collaborazione.
    Nel frattempo, gli Australian Open 2025 hanno già assegnato due wild card attraverso il torneo di qualificazione “The Australian Open Asia-Pacific Wildcard Play-off”. Nel tabellone femminile, Shuai Zhang si è assicurata un posto nel main draw superando Guo Hanyu con il punteggio di 7-6 0-6 7-5. Per quanto riguarda il torneo maschile, il ventitreenne Kasidit Samrej ha scritto una pagina di storia del tennis tailandese: è il primo giocatore del suo paese a qualificarsi per il tabellone principale di uno Slam dal 2012.L’invito diretto agli Australian Open rappresenta un’importante opportunità per i migliori tennisti della regione Asia-Pacifico di partecipare al primo Major della stagione, confermando l’impegno del torneo nel promuovere il tennis in questa parte del mondo.
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    Novak Djokovic parla del suo nuovo coach Andy Murray e dichiara che inizierà subito il 2025 con un torneo

    Novak Djokovic classe 1987 – Foto Getty Images

    In un’intervista rilasciata a Sky Sports durante il Gran Premio di Formula 1 in Qatar, Novak Djokovic ha svelato i retroscena dell’accordo che ha stupito il mondo del tennis: la scelta di Andy Murray come suo nuovo allenatore. Una decisione che trasforma una delle più grandi rivalità del tennis moderno in una partnership destinata a fare storia.
    “Gli ultimi due mesi sono stati dedicati a una profonda riflessione sulla pianificazione della prossima stagione,” ha esordito Djokovic. “Dopo la fine del rapporto con Goran Ivanisevic, mi sono preso sei mesi per valutare attentamente se avessi bisogno di un nuovo allenatore e, soprattutto, quale profilo potesse essere ideale per questa fase della mia carriera.”
    Il campione serbo ha rivelato il processo decisionale che lo ha portato a Murray: “Mi sono reso conto che avevo bisogno di qualcuno che avesse vissuto le stesse esperienze che sto vivendo io ora. Cercavo un ex numero uno mondiale, un vincitore di multipli Slam. Durante le discussioni con il mio team, è emerso il nome di Andy Murray.”La parte più interessante del racconto riguarda il primo contatto: “Ho deciso di chiamarlo direttamente, per vedere come sarebbe andata. L’ho colto completamente di sorpresa,” ha raccontato Djokovic con un sorriso. “Era qualcosa che non si aspettava minimamente. Ma la connessione è stata immediata e, dopo pochi giorni, ha accettato la proposta.”
    L’entusiasmo di Djokovic è palpabile nelle sue parole: “Questa collaborazione è una sorpresa anche per me stesso, ma sono incredibilmente emozionato. Andy non è stato solo uno dei miei più grandi rivali, abbiamo la stessa età e abbiamo condiviso i campi più prestigiosi del mondo. Non vedo l’ora di iniziare gli allenamenti per la prossima stagione.”
    Il timing di questo annuncio è significativo, con Djokovic che si prepara per l’ATP Brisbane 2025 e, successivamente, per l’Australian Open 2025, dove cercherà di conquistare il suo 25° titolo del Grande Slam. La scelta di Murray come coach sembra essere un chiaro segnale: il campione serbo non ha alcuna intenzione di cedere il passo alla nuova generazione rappresentata da Sinner e Alcaraz.
    Questa partnership rappresenta un momento storico nel tennis moderno: due leggende contemporanee, che hanno dato vita a memorabili battaglie sui campi più prestigiosi del mondo, ora uniscono le loro forze per scrivere un nuovo capitolo nella storia di questo sport. La saggezza tattica di Murray, combinata con l’inesauribile fame di vittorie di Djokovic, potrebbe rivelarsi la chiave per riportare il serbo alla vittorie nel 2025.
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    Djokovic tra marketing e panchina: nuovo sponsor e i retroscena sulla scelta Murray

    Novak Djokovic con Andy Murray – foto Getty Images

    Novak Djokovic si prepara alla stagione 2025 con importanti novità sia in campo che fuori. Il campione serbo ha firmato un prestigioso accordo con Qatar Airways, che lo ha nominato “Ambasciatore Globale” e “Consulente per il Benessere”, rafforzando ulteriormente il suo profilo di marketing internazionale.
    Intanto emergono interessanti retroscena sulla collaborazione con Andy Murray. Secondo quanto rivelato da Andy Roddick nel suo podcast “Served”, lo scozzese aveva ricevuto e rifiutato numerose offerte da top player prima di accettare la proposta di Djokovic.
    “Ho sentito, anche se non spetta a me dirlo, che vari giocatori top, sia uomini che donne, hanno offerto a Murray di essere il loro allenatore e lui ha rifiutato”, ha svelato Roddick. “Negli ultimi quattro mesi ha detto no a molti. E chi gli ha chiesto era davvero ai vertici: erano giocatori di élite assoluta, sia nel circuito maschile che femminile”.
    Una rivelazione che sottolinea non solo il prestigio di Murray come potenziale coach, ma anche la forza del legame personale con Djokovic, l’unico che è riuscito a convincerlo ad intraprendere questa nuova avventura.
    Marco Rossi LEGGI TUTTO

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    Wilander sulla nuova super coppia Djokovic – Murray: “È un messaggio a Sinner e Alcaraz. Chi insegue Jannik deve salire sul treno in fretta”

    Mats Wilander

    Mats Wilander crede che gli inseguitori di Sinner debbano sbrigarsi a salire sul suo treno altrimenti l’italiano potrebbe andare così veloce da risultare imprendibile. Sulla mossa a sorpresa di Djokovic, la scelta dell’ex rivale Murray come coach, lo svedese crede che sia un chiaro messaggio a Sinner e Alcaraz, i vincitori dei quattro Slam nel 2024: l’anno prossimo ci sarò anch’io. Wilander ha parlato di vari temi in un intervento su Eurosport, canale del quale è stimato commentatore. Riportiamo i passaggi più interessanti del suo pensiero.
    “La stagione di Sinner è paragonabile a quella dei migliori giocatori della storia, nei loro momenti migliori” afferma Wilander. “Come Djokovic, Federer, Nadal. Connors ha vissuto un anno con tre tornei Slam, io stesso ho avuto un anno in cui ho vinto tre Slam e sono arrivato al numero uno. Sinner ha fatto di più. Due Slam sono incredibili. Il numero uno è incredibile, ma per me, le due settimane più importanti sono state vincere le ATP Finals di fronte al pubblico di casa a Torino da numero uno al mondo, e farlo senza perdere un set. È una situazione piena di pressione e lui ha retto il ruolo di favorito. Quindi subito dopo è a Malaga e vince per la seconda volta di fila la Coppa Davis. È il miglior giocatore al mondo e non gli è permesso perdere una partita, nemmeno in doppio. Vince le partite in singolare senza perdere un set. La carriera di Sinner è appena iniziata, ma penso che tra 10 anni, rivivendo il suo 2024, questo non è detto che resterà il suo anno più importante. Sarà una stagione di cui parleremo per molto tempo, soprattutto per le ultime due settimane dell’anno, in cui ha vinto le Finals in Italia e poi ha difeso la Coppa Davis”.
    “Il gioco di Jannik è migliorato sotto ogni punto di vista. Il suo diritto è sempre stato eccezionale, come il suo rovescio. Come si muove è assolutamente incredibile. Il colpo che mi colpisce di più è la palla corta di diritto: mette nella testa del suo avversario molti dubbi, è diventata la parte più importante del suo gioco perché nessuno capisce che cosa sta facendo. Si capisce che cosa fa in campo nel 95% delle volte, ma quel 5% in più lui ce l’ha, mentre quasi tutti gli altri no. Credo che sarebbe anche uno dei migliori giocatori di doppio al mondo, non gli manca niente. Allo stesso tempo sono sicuro che migliorerà in tutto, diventerà più forte e la sua sicurezza diventerà sempre maggiore. Alcaraz, Medvedev, chiunque sta inseguendo Sinner, deve cercare di salire sul suo treno adesso perché quel treno sta per lasciare la stazione e se non ci sei sopra subito andrà così veloce, l’asticella sarà così alta, che non lo prenderai più. Jannik facendo proprio quello che ha fatto Federer in passato, quindi è stato seguito da Nadal e Djokovic. Ecco dove si sta muovendo Sinner in questo momento.”
    Interessanti le considerazioni anche sulla scelta davvero a sorpresa di Djokovic di inserire un ex rivale come Andy Murray nel suo team. Lo scozzese non ha mai allenato nessuno, ma conosce come pochi altri il gioco del serbo, visto che i due sono cresciuti assieme fin da giovani essendo coetanei e viste le loro numerosissime battaglie, anche in finali Slam. “Djokovic – Murray? La mia prima reazione è stata: Djokovic vuole vincere almeno un altro Slam” commenta Wilander. “A tutti noi appassionati piacerebbe che vincesse lo Slam n.25 ed essere ricordato come il più vincente. Margaret Court a 24, adesso è a pari merito, ma pensiamo che Novak sia migliore, tuttavia i numeri contano. Ingaggiando Murray pensa di poter ancora vincere Slam l’anno prossimo e forse anche nel 2026. Andy cosa può fare? Forse solo dire cose che Novak già conosce, ma Andy ha giocato contro tutti gli avversari di Novak. Ha parlato con Sinner, Alcaraz, Medvedev, Tsitsipas, Zverev. Ma avrà altre idee sulle caratteristiche di questi avversari. Aiuterà Nole a risolvere problemi come: “sul tre pari, 30 pari, nel terzo set, il mio avversario ha servito sul mio diritto”. Lavorerà credo su piccoli dettagli che Andy conosce e a cui forse Novak non pensa. Ritengo che siano simili. Andy ha vinto tre Slam e due medaglie d’oro olimpiche, la Coppa Davis. Non è detto che entrambi abbiano la stessa idea su come prepararsi per uno Slam, come giocare partite su cinque set, come affrontare un match di quarti di finale se Novak fosse stanco dalla partita precedente. Giochiamo punti rapidamente o punti lunghi? Quanto è forte il mio avversario dopo cinque ore? Ci sono molte cose che Novak sa, ma a cui forse non pensa in partita.”
    “Penso che Novak sta inviando un messaggio ai migliori, diretto a Sinner e Alcaraz. Anche un messaggio molto più grande. ‘Il prossimo anno per 15 o 20 settimane posso giocare il mio miglior tennis, ci sarò contro ogni avversario’. Penso che scegliere Murray sia stata una soluzione intelligente. Hanno la stessa età, Murray sarà un allenatore molto bravo. Lui sa quanto duramente devi lavorare. Quando l’obiettivo è raggiungere il top della forma Andy sa come farlo, l’ha dimostrato con i suoi risultati. Non pensavo che Andy sarebbe finito con Novak ma avevo l’idea che Murray amasse troppo il tennis per non restarne alla larga” conclude lo svedese.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Zimonjic promuove Djokovic-Murray: “Una scelta intelligente, può funzionare”

    Nenad Zimonjic con Novak Djokovic ai tempi della Davis 2017 – foto getty images

    Nenad Zimonjic, ex numero 1 del mondo in doppio e storico consigliere di Novak Djokovic, ha commentato con entusiasmo la clamorosa unione professionale tra il serbo e Andy Murray, destinata a iniziare nel 2025.
    “Novak è una persona molto intelligente quando si tratta di prendere decisioni importanti, e la sua carriera professionale ne è la prova”, ha dichiarato Zimonjic. “Ha sempre avuto fiducia in me nei momenti in cui aveva bisogno dell’aiuto di qualcuno vicino di cui si fidava. Credo che Andy Murray possa svolgere molto bene questo ruolo perché si conoscono bene, hanno stili di gioco simili e, tatticamente, lo scozzese era uno dei migliori al mondo”.
    Secondo Zimonjic, che ha assistito Djokovic anche nei mesi precedenti alle Olimpiadi 2024, la scelta è legata agli ambiziosi obiettivi del serbo: “Ha sempre obiettivi ambiziosi e, in questo momento, il suo grande obiettivo è vincere un altro Slam. Sa di poterlo fare e ora lo vedo molto più motivato rispetto all’inizio del 2024. Era perso con il suo gioco, gli mancava ambizione, ma abbiamo lavorato bene su vari aspetti prima dei Giochi Olimpici e si sono visti i frutti”.
    “Tutto ciò che Murray ha sperimentato nella sua carriera può aiutarlo molto nel suo nuovo ruolo”, ha aggiunto Zimonjic. “Credo che questa relazione possa funzionare bene. Spero che le cose vadano molto bene per Murray come allenatore”.
    Una partnership che ha suscitato grande interesse mediatico e che, secondo chi conosce bene Djokovic, potrebbe rappresentare la chiave per raggiungere nuovi traguardi storici nel 2025.
    Marco Rossi LEGGI TUTTO

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    Auger-Aliassime sulla coppia Djokovic-Murray: ‘L’ATP tour è davvero un film”

    Felix Auger-Aliassime CAN, 08-08-2000 – Foto Getty Images

    Felix Auger-Aliassime ha reagito con stupore alla notizia che Andy Murray farà parte del team di Novak Djokovic per la preparazione agli Australian Open. Il canadiese, numero 29 del mondo nonostante una stagione al di sotto delle aspettative, ha pubblicato un tweet che ha catturato l’attenzione dei fan.
    “Quindi l’ATP tour è davvero un film DjokovicXMurray”, ha scritto il canadese sul suo profilo X, sintetizzando il sentimento generale del mondo del tennis di fronte a questa collaborazione inaspettata tra due storici rivali.
    Un commento, forse, ironico che sottolinea quanto questa partnership tra Djokovic e Murray, due dei “Fab Four” che hanno dominato il tennis negli ultimi 15 anni, sembri quasi una sceneggiatura cinematografica piuttosto che realtà.
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    La lettera di addio di Djokovic a Nadal: ‘Grazie Rafa, hai reso il tennis migliore’”

    Rafael Nadal nella foto – Foto Getty Images

    Novak Djokovic ha voluto celebrare Rafael Nadal con un messaggio profondo ed emozionante, ripercorrendo una delle rivalità più grandi nella storia dello sport. Il serbo, attraverso parole cariche di stima e affetto, ha voluto sottolineare l’impatto straordinario che lo spagnolo ha avuto non solo sulla sua carriera, ma sull’intero mondo del tennis.
    LA LETTERA DI DJOKOVIC“Rafa, permettimi innanzitutto di congratularmi per la tua incredibile carriera. Tu, la tua famiglia e il tuo team dovete essere immensamente orgogliosi di tutto ciò che avete realizzato in questi oltre 20 anni straordinari.Negli spogliatoi mancherà tutto di te: i tuoi rituali di riscaldamento, i tuoi sprint, i tuoi salti, la tua competitività, quei giochi che facevi con il tuo team prima di ogni match. Abbiamo condiviso così tanti momenti piacevoli negli spogliatoi… Spero solo che tutti celebrino la tua carriera come merita, perché c’è così tanto da onorare e festeggiare, anche se questo è un giorno triste per il tennis, per la Spagna e per lo sport in generale.
    La tua eredità più grande è il segno che lasci nei cuori delle persone: hai ispirato milioni di bambini in tutto il mondo a prendere in mano una racchetta. Hai trasmesso passione e amore per questo sport in ogni singolo momento, hai mostrato come comportarsi in campo, hai rispettato ogni avversario e l’intero ecosistema del tennis per tutta la tua carriera. La tua tenacia, il tuo spirito combattivo, l’energia che emanavi in ogni istante, la tua forza fisica e mentale, saranno studiati e trasmessi alle generazioni future che vorranno essere come te, non solo come atleta ma come persona e campione.
    Mi sento profondamente onorato ed emozionato di essere stato tuo rivale in questi quasi 20 anni, nei quali abbiamo condiviso il campo più di 60 volte. Ho imparato così tanto dai nostri incontri. Grazie per avermi reso il giocatore che sono oggi e che sono stato in questi due decenni. Il mondo del tennis e dello sport sentirà tremendamente la mancanza della tua incredibile energia in campo.Amico mio, ti auguro il meglio per il futuro: con la tua fondazione, con la tua famiglia e con la Rafa Nadal Academy, che continua a crescere. Spero che tu possa continuare a diffondere in tutto il mondo le tue esperienze, la tua conoscenza, la tua passione e il tuo amore per questo sport alle nuove generazioni. Grazie di tutto e buona fortuna, amico mio.”
    Una lettera che racchiude rispetto, ammirazione e gratitudine, testimoniando come la rivalità tra questi due campioni sia andata ben oltre il campo da tennis, trasformandosi in un rapporto di profonda stima reciproca che ha arricchito lo sport.
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO