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    Australian Open: la forma dei “big” dopo due turni. Alcaraz, Zverev e Fritz davanti

    Carlos Alcaraz in press conference a Melbourne

    Due match in uno Slam non possono dire tutto ma iniziano a fornire indicazioni abbastanza interessanti e assai più precise sulla condizione dei big in vista del terzo turno e poi della seconda settimana, quella che deciderà il campione degli Australian Open 2025. Prendendo spunto dall’incredibile sconfitta di Medvedev contro il mancino di talento Tien, non tanto per la “derrota” in se stessa ma per come è maturata, andiamo ad analizzare lo stato di forma dei vari big prima del terzo turno, che scatterà domani notte a Melbourne. Conferme e sorprese, con un giocatore che al momento ha impressionato più degli altri, almeno per le dimensioni dei suoi successi e una novità tecnica che potrebbe far saltare il banco: Carlos Alcaraz.

    Jannik Sinner – Campione in carica e testa di serie n.1, dopo la solida prestazione vs. Jarry (sulla carta uno dei peggiori 1°t possibili) ha penato molto più del previsto per aver la meglio di Schoolkate, bell’agonista da Perth, terra tanto aspra quanto affascinante. Aspro, secco e asciutto anche il tennis dell’aussie, un vero attaccante d’antan per come ha interpretato la partita: arrembante, bel servizio e appena possibile a rete, a sfidare il passante di Jannik. Tattica ineccepibile, visto che da fondo campo la prospettiva di reggere era impossibile. E il passing di Jannik c’ha messo un po’ troppo a centrarsi, come la risposta. Non è una bella notizia per noi. Alla fine è bastato un break del nostro a mandare a gambe all’aria l’arrembante piano del “canguro”, ma Sinner non ha brillato e ne è consapevole. Una partita così così in uno Slam ci sta sempre, e anzi può essere una sorta di bella sveglia per tenere altissima concentrazione e livello. Al 3t c’è Giron, bel combattente ma non dovrebbe costituire un problema insormontabile. La forma di Sinner? Discreta, ma sembra lontana da quella clamorosa del 2024, quando nei primi turni ha triturato gli avversari. Risposta meno centrata e incisiva, intensità ancora non al massimo, questi i nodi dopo due match. Giudizio sulla forma: Buona ma non buonissima, serve spingere sull’acceleratore e non poco.

    De Minaur – Certo che ritrovarsi Jannik sempre tra i piedi… La dea bendata non ha voluto affatto bene al miglior tennista australiano del momento, che nei primi due match ha mostrato una gran condizione fisica e buoni colpi. Alex ha lasciato le briciole a due avversari gestibili, soprattutto con la sua velocità in campo. Contro Cerundulo al 3t avrà un tipo che tira forte e che può farti il punto da ogni posizione. Demon sembra pronto all’ennesima pugna contro Sinner, ma la storia per lui è impietosa. Intanto, se arriverà a questo match, sarà per lui Quarti di finale, quindi missione compiuta. Giudizio sulla forma: meglio di così per lui è difficile, ma basterà?

    Fritz – Il bel Taylor ha iniziato da dove l’ha finito: giocando molto bene. Ha perso otto, si… O T T O game in due partite, sfoderando prime palle imprendibili e diritti terrificanti. La finale a US Open e quella delle Finals, entrambe perse da Sinner, sembrano non averlo affatto appagato, anzi sono state benzina per crederci ancor di più e lavorare su fisico, velocità e risposta, i punti di relativa debolezza del suo già interessantissimo repertorio. Serviranno avversari più tosti per valutarlo davvero, vedremo se la bizzarra condotta di LaMonf potrà dirci qualcosa in più. Per ora Taylor si è impegnato più a donare dollari per i disastri della sua California sotto scatto per gli incendi che a sudare in campo, ma la condizione c’è, eccome… Giudizio sulla forma: da corsa, pericoloso per tutti.
    La parte alta del draw per quanto riguarda i big si chiude così. Out Medvedev, Rublev e Tsitsipas. Il greco è perso dietro suo Karma o chissà che cosa… Rublev è stato travolto dal treno-Fonseca, mentre Meddy c’ha lasciato le penne nella notte contro gli angoli e maestria di Tien. Non è una sorpresa: l’americano è tennista vero, uno che dà del tu alla palla e può addormentarti e poi punirti come il miglior incantatore di serpenti, mentre il russo si sta avvitando su se stesso da settimane, anzi mesi, con poche vittorie e troppe delusioni. Il servizio non va più, fa troppa fatica e il suo tennis rallentato e poi accelerato è preso sistematicamente in velocità da quasi tutti gli avversari. La sua faccia uscendo dal campo sconfitto dopo quasi 5 ore di lotta è quella di chi non ha voglia di vedere una racchetta per settimane. Tempesta in corso…

    Djokovic – Tanta, troppa fatica per venire a capo di due giovani interessanti ma non trascendentali come Basavareddy e Faria per arrivare al 3t, dove lo attende un vero “cagnaccio” come Machac. Baricentro basso per il ceco e tanta spinta… Se Novak gioca con i giri del motore bassi, Tomas potrebbe farlo correre così tanto da spezzarne la resistenza. Se invece è Djokovic a menare le danze, allora il ceco potrebbe andare fuori giri. Restando al 24 volte campione Slam, la sua forma è lontanissima da quella che ogni anno – o quasi – l’ha portato a vincere questo Slam. Meno intensità, meno brillantezza, hai voglia ad aver un saggio come Murray al tuo angolo come alchimista se poi le gambe non sono più quelle di un tempo… Lui è un campione talmente grande che può stupirci per l’ennesima volta ed immolarsi sino al successo come è accaduto a Parigi. Ma… questo è uno Slam, si gioca 3 su 5 e i suoi quasi 38 anni forse stanno presentando il conto anche a un Superuomo come lui. La sensazione che il filotto Machac, forse Lehecka, poi Alcaraz e Zverev sia troppo. Giudizio sulla forma: insufficiente. 

    Alcaraz – “C’è uomo solo al comando, ha un sorriso contagioso e la sua racchetta può far qualsiasi colpo….” Carlito è quello con Fritz che ha impressionato di più. In due partite ha lasciato le briciole agli avversari, e questo nuovo movimento del servizio, con uno swing più continuo ed uno slancio migliorato, se sarà assimilato al 100% può fargli fare un salto di qualità enorme. Sottolineo enorme, perché il difetto del suo vecchio movimento, con la pausa lo strappo a tutta, tendeva a scoordinarlo; ora no, c’è più equilibrio ed una gestione delle forze assai più corretto. Brutta notizia per tutti, visto che fisicamente sembra in eccellente condizione e sorride come un matto a tutti. Alcaraz sano, motivato e sereno è forse il vero favorito del torneo, perché quando questo si diverte a giocare può fare letteralmente quello che vuole. Giudizio sulla forma: il più in forma.

    Zverev – Anche il tedesco come Carlos ha superato di slancio i primi due match. Per lui è una grandissima notizia, visto che ci ha abituato negli Slam a penare non poco e lasciare per strada vari set già nei primi turni, consumando importantissime energie fisiche e mentali. Sembra aver voglia di vincerlo per davvero questo benedetto Slam che tanto gli manca, e per questo ha cambiato routine lavorando come un pazzo, addirittura anche dopo ogni match per cancellare dalla testa i dettagli che non l’hanno soddisfatto. Una nuova e migliore attitudine al lavoro che forse era quello che gli è sempre mancato – a detta dei tanti coach che sono “scappati” a gambe levate dopo qualche settimana con lui… Vedremo se riuscirà a gestire meglio le energie nervose nei grandi match, altro aspetto che finora l’ha penalizzato rispetto agli altri Campioni. Fisicamente sta benissimo, anche il diritto poco falloso, insomma Sasha c’è, e potrebbe magari approfittare, zitto zitto, di una ipotetica durissima partita di quarti tra Carlos e Novak, se ci sarà. Il buon Fearnley dovrebbe essere un allenamento agonistico, poi vs. Fils o Humbert la prima grande partita. Giudizio sulla forma: ottima, Sasha è più che da corsa…
    Nella parte bassa delusioni per Ruud, battuto dalla strapotenza di Mensik, e il povero Dimitrov si è ritirato per un infortunio. Anche Draper ha vinto due partite per miracolo, lontanissimo dalla miglior condizione. C’era anche Kyrgios sì, ma per averne notizie passare sui social, ormai è quello il suo playground….

    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Djokovic oltre il tennis: “Cerco di essere razionale e non seguire le correnti. Io in politica? Prima dovrei formarmi”

    Novak Djokovic (foto social GQ)

    Anticonformista? No, Djokovic non si sente affatto uno che rema “contro”, piuttosto uno che non si adegua al mainstream e pensiero comune poiché cerca di capire il mondo intorno e farsi una idea precisa. Questo e tanto altro Novak ha raccontato in una bella e interessante intervista rilasciata a GQ, nella quale spazia in moltissimi temi della sua vita e carriera. Tralasciando quelli stra-noti agli appassionati e suoi sostenitori, è interessante riportare altri passaggi, dove “Nole” focalizza la sua attenzione sulla politica, sul sociale, oltre alle immancabili domande su Sinner-Alcaraz e Federer-Nadal.
    La lunga intervista inizia con una dichiarazione sorprendente di Novak. Nell’anno che lo vedrà spegnere 38 candeline, con due rivali fortissimi che l’hanno superato nei grandi appuntamenti, il tema del ritiro inizia a farsi pressante. Curioso che la persona che più di ogni alto lo sta spingendo a dire basta sia il padre. «E non so se sarà contento che lo sveli. Comunque lo dirò ugualmente. Tutto inizia da mio padre. Da un po’ di tempo sta cercando di mandarmi in pensione. Sorrido. Davvero! Ma senza essere invadente. Rispetta la mia decisione di continuare. E ovviamente capisce perché non voglio fermarmi, ma è come se dicesse: “Cos’altro vuoi dimostrare? Lui conosce bene la quantità e l’intensità di pressione e tensione presenti nell’ambiente. Senza contare lo stress che si ripercuote sulla salute, sul mio corpo e, di conseguenza, su tutti quelli che mi circondano, compreso lui. Ecco perché mi ha consigliato: “Figlio mio, inizia a pensare a un modo per porre fine a questa storia”.
    In realtà, sul futuro ritiro la pensa così: “Penso più al come che al quando. Sul quando, non ci penso ancora così intensamente. Come… come vorrei chiudere? Immagino che se dovessi iniziare a perdere troppe volte, ad avvertire un divario sempre maggiore con gli avversari e ad avere più difficoltà a superare i veri ostacoli nei tornei di Slam, allora probabilmente la farei finita. Al momento, però, sto bene e continuo ad andare avanti”.
    L’intervista passa alla brutta faccenda dell’Australian Open 2022. Novak rivive quei momenti difficili, e rivela di esser stato avvelenato dal cibo: “Ho avuto dei problemi di salute. E mi sono reso conto che in quell’hotel di Melbourne mi hanno dato del cibo tossico. L’ho scoperto appena sono tornato in Serbia. Non l’ho mai rivelato a nessuno pubblicamente: dalle analisi è venuto fuori che avevo in corpo un livello di metallo pesante davvero alto. C’erano piombo e mercurio” Qualcosa che ha ingerito era contaminato. “È l’unico modo. Ero decisamente malato. Sulle prime sembrava un’influenza, una banale influenza. Tuttavia, nei giorni successivi, quello che pensavo essere un male passeggero mi ha debilitato così tanto”. Racconta di esser stato così male da indurlo a farsi curare a casa da un’équipe medica di emergenza. “Ho avuto diverse ricadute, finché sono stato costretto a sottopormi a una serie di esami tossicologici”.
    Niente vaccino, quindi. “Perché sento di non averne bisogno. Non ritengo di averne la necessità. Sono una persona sana, mi prendo cura di me stesso, sto sempre attento alle mie esigenze di salute e sono un atleta professionista. E proprio perché sono un atleta professionista, sono estremamente cauto su cosa assumo e mi sottopongo regolarmente a esami, analisi del sangue e a qualsiasi altro tipo di controllo. So esattamente cosa sta succedendo. Perciò, non ho sentito il bisogno di farlo. Questo non significa che per me fosse ininfluente sapere di non essere un pericolo per gli altri. Perché non lo ero: avevo gli anticorpi”.
    Interessante un lungo passaggio in cui Djokovic si sofferma su questioni geopolitiche dei Balcani, le sue radici. In merito alla tante ferite aperte tra i popoli dell’ex Yugoslavia, il serbo ha un pensiero molto forte. “Sono sempre stato pacifista nell’approccio e nel modo di comportarmi nei confronti di tutte le persone e le Nazioni della regione», afferma. «Una volta eravamo lo stesso Paese. La famiglia di mia madre è croata. Lei è nata a Belgrado, ma tutti i suoi parenti sono croati. La parte di mio padre? Montenegro e Kosovo. Io sono nato in Serbia. Quindi, mi viene naturale trattare ognuno allo stesso modo. Il mio pensiero parte dal presupposto che eravamo un’unica Nazione, abbiamo tante somiglianze culturali, linguistiche e tradizioni comuni, di conseguenza perché non concentrarsi su quanto ci lega?”.
    Novak ha un approccio pienamente olistico alla sua vita: cerca di essere in uno stato di equilibrio generale, informandosi a fondo su questioni che ritiene importanti. Un apprendimento da autodidatta che lo ha portato all’ossessione per tutti gli aspetti del benessere: nutrizione, fitness e persino medicina. “Che si tratti di guerre, politica, sport o qualsiasi altro ambito, la cosa più facile da fare è arrendersi alla corrente, seguire il mainstream. È la mentalità del gregge, giusto? “Lo fanno tutti, lo farò anch’io”. Non intendo passare per il tipo di persona che va sempre contro corrente: non lo faccio. Cerco solo di essere il più razionale possibile. E quando un ragionamento è sensato, ovviamente lo seguo e lo rispetto. Ma se qualcosa non ha senso, allora mi oppongo“.
    “Credo che la storia di cui siamo a conoscenza sul nostro Paese non sia vera al cento per cento. La storia è scritta dai vincitori” osserva Djokovic. La Serbia ha subito molte sconfitte. “Tanta verità è stata distorta a causa delle guerre. Le biblioteche sono state bruciate. Se bruci una biblioteca, bruci la storia, bruci le radici di quella Nazione. Esiste la storia ufficiale e poi c’è forse, la storia che definirei occulta, un passato probabilmente taciuto… Perciò desidero personalmente andare a fondo e saperne di più. Non lo dico solo a titolo teorico. Così, negli ultimi 20 anni ho imparato non solo dai libri e dalla visita ad alcuni centri teologici, ma anche parlando con persone esperte del settore da decenni”.
    Novak ipotizza una riunione dell’ex Jugoslavia? “Non ne sono sicuro. Probabilmente ne dubito. Ma almeno avvicinerà tutte le persone. E mi piacerebbe vedere relazioni più pacifiche e amichevoli nella regione, una maggiore collaborazione. Perché ora, ogni estate, in occasione delle commemorazioni delle grandi date di guerra, la mente va solo a quello. I media e la politica continuano a insistere su questo tema ogni anno e con maggiore enfasi. Così, ovviamente, non riusciamo ad avvicinarci e ci si allontana sempre di più. Non dico che le persone debbano dimenticare, perché è molto difficile chiedere una cosa del genere. Le vittime vanno essere sempre ricordate. Ma alla fine, vogliamo andare avanti? E come lo faremo?”
    Molti ipotizzano per Djokovic un futuro da politico nel paese. Lui nega, ma ascoltando le sue parole… “Per come la vedo ora: fuori dalla politica. Molte persone mi chiedono se voglio entrare in politica un giorno perché ritengono che dovrei candidarmi alla presidenza della Serbia. Al momento, non sono interessato perché credo che la scena politica nella nostra regione non sia buona. Non voglio usare parole più dure, ma non vedo come potrei essere utile e dare al mio Paese ciò che merita senza essere… come posso dire? Manipolato. C’è così tanta pressione in questo momento che, anche se entri in politica con buone intenzioni… poi voglio sottolinearlo, non ho una formazione politica. Perciò, anche in futuro, se dovessi pensare a una scelta del genere, affronterei prima un periodo di formazione. Al momento, però, non credo che senza istruzione, riuscirei a lanciarmi nell’attività politica e a ottenere i risultati che ritengo giusto raggiungere”.
    Chiedono a Novak di dire la prima parola che gli viene in mente sentendo il nome di un suo grande rivale. Eccole: “Roger Federer: “Eleganza”. Rafael Nadal: “Tenacia”. Carlos Alcaraz: “Carisma”. Jannik Sinner: “Sci”.
    I pensiero di Djokovic sul futuro Alcaraz e Sinner. “È troppo presto. La gente dice che i miei record non saranno mai battuti. Ne dubito. Voglio dire, Carlos potrebbe già essere il prossimo. Anche Jannik. Se si prendono cura del corpo, se fanno le cose nel modo giusto, se si concentrano sulla longevità, se si concentrano sul lungo termine, allora possono farcela. Carlos ha fatto qualcosa che nessuno ha mai fatto nella storia a un’età così giovane. Quindi le probabilità sono a suo favore. Completerà il suo Career Grand Slam molto presto”.
    Un pensiero ai suoi due grandi rivali del passato, Nadal e Federer. “Beh, non li vedo. Non mi capita spesso di incontrarli. Ma la rivalità che c’era tra noi tre credo sia eterna. È qualcosa che ha lasciato un segno e un’eredità incredibile nel mio sport. Un’impronta destinata a durare. Sono molto orgoglioso e felice di avere fatto parte di quel gruppo. Sono stati parte integrante del mio successo e della strada che ho fatto in campo. Le battaglie contro di loro mi hanno fortificato come nessun’altra cosa in carriera. Questo per quanto riguarda il tennis”.
    “Sul piano personale, a dire il vero, la situazione è altalenante. Cerco di essere rispettoso e amichevole con loro fuori dal campo, anche se all’inizio non sono stato accettato, perché entravo in campo troppo sicuro di vincere. Un atteggiamento che non è piaciuto a entrambi nei primi tempi, soprattutto perché la maggior parte dei giocatori li affrontava senza la stessa convinzione. A causa di ciò, probabilmente, si sono allontanati ancora di più da me. E va bene così. L’ho accettato. Ho capito il messaggio: siamo rivali e nient’altro. In tutta onestà, è molto difficile essere amici nel giro. Se sei un grande rivale in continua competizione e sei il numero uno, due e tre del mondo, è difficile aspettarsi di essere vicini, andare insieme a cena o in gita con le famiglie. Tuttavia, ognuno di noi ha intrapreso la propria strada sia privata sia professionale. A mio avviso, con Roger, la collaborazione è stata molto forte. Le ultime volte che l’ho visto, abbiamo parlato di famiglia e di viaggi. In effetti, vorrei entrare più in contatto con loro, a un livello più profondo. Lo voglio davvero. Non so se accadrà o meno, non so neppure se loro condividono lo stesso desiderio o la stessa volontà. Io sì” conclude Nole.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    “Uno dei migliori atleti della storia”: Murray celebra Djokovic. Zverev scherza “Vincerà altri 5 Slam mentre io cerco il primo”

    Novak Djokovic classe 1987 – Foto Getty Images

    Interessante scambio di battute tra Andy Murray, Novak Djokovic e Alexander Zverev alla vigilia dell’Australian Open 2025, con il britannico che ha rivelato i retroscena della sua nuova collaborazione con il campione serbo.
    “Conosco bene questo campo, ma non sono mai riuscito a vincere qui e quest’uomo è l’unico responsabile”, ha scherzato Murray. “Ora sono qui per cercare di sabotarlo e impedirgli di vincerne un altro”. L’ex numero uno del mondo ha poi raccontato come è nata la collaborazione: “Abbiamo scambiato alcuni messaggi, fatto una lunga telefonata e Novak mi ha chiesto se potevo aiutarlo. Non me l’aspettavo. Ho dovuto chiedere a mia moglie, che mi ha molto supportato. È un’opportunità unica e abbiamo deciso di provarci.”
    Murray ha poi elogiato il suo nuovo allievo: “Novak non è solo uno dei migliori tennisti della storia, ma uno dei più grandi atleti di tutti i tempi. È un grandissimo lavoratore, sempre alla ricerca di miglioramenti, intelligente. È esattamente come mi aspettavo, e non vedo l’ora che inizi la competizione.”
    Divertente l’intervento di Zverev sulla nuova coppia: “Cosa ho pensato quando l’ho saputo? ‘Cavolo!’. Negativamente per me, ma positivamente per Novak, immagino. Ha vinto 24 Slam, quindi non importa davvero chi lo alleni. Probabilmente ne vincerà altri cinque mentre io cerco ancora di vincere il primo. La storia continua, io invecchio e Novak ringiovanisce. Saremo qui per altri 10 anni.”
    Djokovic, concentrato sul torneo, ha commentato il livello di gioco di Zverev: “È molto difficile breakkarlo. Abbiamo parlato fuori dal campo e il livello è stato abbastanza buono. Stiamo cercando di trovare un buon tennis in questi due giorni prima dell’inizio dell’Australian Open. Spero che possiamo incontrarci di nuovo nei turni avanzati di questo Slam.”
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    ATP 250 Brisbane: Opelka mette ko Djokovic e rinvia la caccia al titolo numero 100

    Reilly Opelka nella foto – foto Getty Images

    Reilly Opelka ha firmato una delle vittorie più significative della sua carriera al Brisbane International, fermando la corsa di Novak Djokovic verso il 100° titolo nel circuito. L’americano ha offerto una prestazione praticamente perfetta, imponendosi per 7-6(6), 6-3 nel loro primo confronto diretto.
    Sul campo centrale della Pat Rafter Arena, Opelka ha dominato con il servizio e ha eseguito alla perfezione il suo piano tattico, martellando con il dritto il rovescio di Djokovic. Le statistiche raccontano un match straordinario: 16 ace totali, l’87% dei punti vinti con la seconda di servizio e ben 21 vincenti nel solo primo set, dove ha tenuto un impressionante 83% di prime in campo senza concedere nemmeno una palla break.
    Era nell’aria che questo potesse essere un match insidioso per Djokovic, dopo due turni troppo comodi contro Hijikata e Monfils, avversari che non gli avevano creato particolari problemi. Inoltre, il lungo periodo di assenza di Opelka lo rendeva un’incognita pericolosa, specialmente sui veloci campi australiani.Il primo set è stato dominato dai servizi, con pochi scambi prolungati. Opelka ha mostrato una precisione impressionante con oltre l’80% di prime in campo, mentre Djokovic alternava ace a palle profonde sul rovescio dell’avversario. Il tie-break ha visto l’americano più determinato e preciso, preludio a un secondo set eccezionale.È stato proprio nel secondo parziale che si sono visti i maggiori problemi di Djokovic. Il serbo è apparso in difficoltà con il dritto, commettendo errori inusuali. Opelka ha alzato ulteriormente il livello, dominando non solo al servizio ma anche negli scambi da fondo campo, mostrando persino un’inaspettata capacità difensiva.
    Quello che rende ancora più speciale questa vittoria è il momento in cui arriva: Opelka, numero 293 del mondo dopo due anni difficili per gli infortuni, è diventato il semifinalista con il ranking più basso nella storia del torneo. La vittoria lo ha già proiettato al numero 207 del ranking live e ora affronterà un altro specialista del servizio, Giovanni Mpetshi Perricard, per un posto in finale.
    Per Djokovic, che aveva superato Hijikata e Monfils nei turni precedenti, sfuma l’opportunità di diventare solo il terzo giocatore nella storia dopo Jimmy Connors (109) e Roger Federer (103) a raggiungere i 100 titoli ATP. Il serbo si sposterà ora a Melbourne, dove cercherà l’undicesimo titolo agli Australian Open e il 25° Slam della carriera, raggiunto dal coach Andy Murray.
    La sconfitta lascia dubbi sulla condizione di Djokovic in vista dell’Australian Open. Oltre alla mancanza di esplosività nei colpi e alla velocità di palla non ottimale, si sono visti alcuni segni di sofferenza fisica dovuti all’umidità australiana. Il coach Murray avrà molto lavoro da fare nelle prossime due settimane per portare il serbo nella migliore condizione possibile per Melbourne.
    Le Statistiche Impressionanti16 ace87% di punti vinti con la seconda di servizio (13/15)21 vincenti nel solo primo set83% di prime in campo nel primo parzialeNessuna palla break concessa nel primo set, una nel secondo ma annullata
    ATP Brisbane Novak Djokovic [1]63 Reilly Opelka76 Vincitore: Opelka ServizioSvolgimentoSet 2R. Opelka 15-0 30-0 ace 40-03-5 → 3-6N. Djokovic 15-0 30-0 40-02-5 → 3-5R. Opelka 15-0 30-0 30-15 df 40-15 40-302-4 → 2-5N. Djokovic 15-0 30-0 ace 40-0 40-151-4 → 2-4R. Opelka 0-15 15-15 30-15 40-151-3 → 1-4N. Djokovic 15-0 ace 15-15 30-15 ace 30-30 30-40 40-40 40-A1-2 → 1-3R. Opelka 15-0 ace 15-15 30-15 30-30 30-40 40-40 A-401-1 → 1-2N. Djokovic 15-0 30-0 30-15 40-15 40-30 40-40 A-40 40-40 A-400-1 → 1-1R. Opelka 0-15 15-15 30-15 30-30 40-30 ace0-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 1Tiebreak0*-0 1-0* 1-1* 1*-2 ace 2*-2 2-3* 2-4* 3*-4 4*-4 ace 5-4* 5-5* 5*-6 6*-6 6-7* ace6-6 → 6-7R. Opelka 15-0 ace 30-0 ace 40-06-5 → 6-6N. Djokovic 0-15 15-15 30-15 30-30 40-305-5 → 6-5R. Opelka 15-0 15-15 30-15 40-15 ace5-4 → 5-5N. Djokovic 0-15 15-15 30-15 30-30 30-40 40-40 A-40 40-40 40-A 40-40 40-A 40-40 A-404-4 → 5-4R. Opelka 15-0 ace 30-0 ace 30-15 40-15 ace4-3 → 4-4N. Djokovic 15-0 30-0 40-15 df ace3-3 → 4-3R. Opelka 15-0 ace 30-0 40-03-2 → 3-3N. Djokovic 15-0 30-0 40-02-2 → 3-2R. Opelka 15-0 ace 30-0 40-0 40-15 40-302-1 → 2-2N. Djokovic 15-0 30-0 40-0 40-151-1 → 2-1R. Opelka 15-0 ace 30-0 ace 40-01-0 → 1-1N. Djokovic 15-0 15-15 30-15 40-15 ace ace0-0 → 1-0

    Statistica
    Djokovic 🇷🇸
    Opelka 🇺🇸

    STATISTICHE DI SERVIZIO

    Valutazione del servizio
    298
    348

    Ace
    8
    16

    Doppi falli
    1
    1

    Prima di servizio
    53/73 (73%)
    49/64 (77%)

    Punti vinti sulla prima
    38/53 (72%)
    38/49 (78%)

    Punti vinti sulla seconda
    12/20 (60%)
    13/15 (87%)

    Palle break salvate
    4/5 (80%)
    1/1 (100%)

    Giochi di servizio giocati
    10
    11

    STATISTICHE DI RISPOSTA

    Valutazione della risposta
    36
    98

    Punti vinti sulla prima di servizio
    11/49 (22%)
    15/53 (28%)

    Punti vinti sulla seconda di servizio
    2/15 (13%)
    8/20 (40%)

    Palle break convertite
    0/1 (0%)
    1/5 (20%)

    Giochi di risposta giocati
    11
    10

    STATISTICHE DEI PUNTI

    Punti vinti al servizio
    50/73 (68%)
    51/64 (80%)

    Punti vinti in risposta
    13/64 (20%)
    23/73 (32%)

    Totale punti vinti
    63/137 (46%)
    74/137 (54%)

    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    Australian Open: il programma delle esibizioni con Sinner, Alcaraz e Djokovic. Sinner in campo il 07 Gennaio di prima mattina in Italia

    Jannik Sinner (foto Brigitte Grassotti)

    L’Australian Open 2025 ha annunciato un programma stellare di incontri di esibizione che precederanno il primo Slam dell’anno. La Rod Laver Arena ospiterà una serie di match imperdibili con alcuni dei migliori giocatori del mondo nella AO Opening Week Charity Matches.Jannik Sinner sarà impegnato in due match: martedì 7 gennaio alle 06:00 contro lo stesso Popyrin e venerdì 10 gennaio alle 09:00 contro Stefanos Tsitsipas.
    Anche Carlos Alcaraz sarà protagonista di due incontri: mercoledì 8 gennaio alle 09:00 (ora italiana) affronterà Alex de Miñaur in una riedizione dell’esibizione dello scorso anno, mentre venerdì 10 gennaio alle 07:00 se la vedrà con Alexei Popyrin.
    Il programma prevede anche una serata speciale dedicata a Novak Djokovic, in programma giovedì 9 gennaio alle 09:00.Tutti gli incontri si disputeranno sulla Rod Laver Arena, offrendo agli appassionati l’opportunità di vedere in azione i campioni prima dell’inizio ufficiale del torneo.
    Ecco il programma con orari di Melbourne (AEDT, GMT+11) seguiti dagli orari in Italia (CET, GMT+1).(Ricorda che Melbourne è +10 ore rispetto all’Italia.)
    Martedì 7 gennaio– (16:00 → 06:00 ITA) [🇮🇹] Jannik Sinner vs [🇦🇺] Alexei Popyrin– (19:00 → 09:00 ITA) Red Bull Bassline
    Mercoledì 8 gennaio – (17:00 → 07:00 ITA) [🇨🇳] Qinwen Zheng vs [🇺🇦] Elina Svitolina– (19:00 → 09:00 ITA) [🇦🇺] Alex de Minaur vs [🇪🇸] Carlos Alcaraz
    Giovedì 9 gennaio – (17:00 → 07:00 ITA) [🇧🇾] Aryna Sabalenka, [🇺🇸] Coco Gauff, [🇩🇪] Alexander Zverev e altri in doppio misto– (19:00 → 09:00 ITA) A Night with Novak [🇷🇸] (Novak Djokovic)
    Venerdì 10 gennaio – (17:00 → 07:00 ITA) [🇪🇸] Carlos Alcaraz vs [🇦🇺] Alexei Popyrin– (19:00 → 09:00 ITA) [🇮🇹] Jannik Sinner vs [🇬🇷] Stefanos Tsitsipas
    Sabato 11 gennaio Kids Tennis Day (08:00 – 16:00)→ In Italia: ven 10, 22:00 – sab 11, 06:00Rod Laver Arena Spectacular (11:00 – 12:00)→ In Italia: sab 11, 01:00 – 02:00
    Marco Rossi LEGGI TUTTO

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    Djokovic impetuoso: 20 su 20 contro Monfils, un record che fa storia

    Novak Djokovic classe 1987 – Foto Getty Images

    Il dominio di Novak Djokovic nella storia del tennis mondiale continua senza sosta. Il campione serbo ha aggiunto un altro capitolo alla sua straordinaria storia di successi, sconfiggendo Gael Monfils per la ventesima volta in altrettanti incontri. Sul cemento di Brisbane, Djokovic si è imposto con un netto 6-3, 6-3 in un’ora e 12 minuti, raggiungendo i quarti di finale del torneo.
    La storia tra i due campioni inizia nel lontano 2005 agli US Open, quando Djokovic ottenne la sua prima vittoria contro il francese. Da allora, sono passati quasi vent’anni e il serbo non ha mai concesso nemmeno un match al suo avversario, stabilendo uno dei record più impressionanti del tennis moderno. Questa serie di 20 vittorie consecutive rappresenta il dominio più lungo nell’Era Open in un confronto diretto tra due giocatori.
    La prestazione di Brisbane è stata emblematica del suo dominio: Djokovic ha convertito tutte e tre le palle break create, mostrando quella solidità che lo ha reso praticamente imbattibile contro certi avversari. La vittoria estende a 27 la sua striscia di successi consecutivi contro giocatori francesi, con l’ultima sconfitta risalente al 2018 contro Benoit Paire a Miami.
    Il serbo, che questa settimana ha anche divertito il pubblico giocando in doppio con Nick Kyrgios, sta usando il torneo di Brisbane come preparazione per l’Australian Open, dove cercherà di conquistare l’undicesimo titolo e il 25° Slam della carriera. Nel frattempo, insegue anche un altro traguardo storico: con 99 titoli ATP in bacheca, punta a diventare solo il terzo giocatore nella storia dopo Jimmy Connors (109) e Roger Federer (103) a raggiungere quota 100.
    Ai quarti di finale affronterà l’americano Reilly Opelka, mentre la prossima settimana sarà raggiunto a Melbourne dal suo coach Andy Murray, attualmente in vacanza sulla neve con la famiglia. Le premesse per un’altra stagione da protagonista ci sono tutte.
    I Record di Djokovic Contro i RivaliLe serie più dominanti di Djokovic:– vs Gael Monfils: 20-0– vs Jeremy Chardy: 14-0– vs Andreas Seppi: 12-0– vs Milos Raonic: 12-0– vs Taylor Fritz: 10-0
    I Record Più Dominanti nell’Era OpenLe serie più lunghe senza sconfitte:1. Djokovic vs Monfils: 20-02. Nadal vs Gasquet: 18-03. Borg vs Gerulaitis: 17-04. Federer vs Youzhny: 17-05. Federer vs Ferrer: 17-0
    ATP Brisbane Novak Djokovic [1]66 Gael Monfils33 Vincitore: Djokovic ServizioSvolgimentoSet 2G. Monfils 0-15 0-30 df 15-30 15-405-3 → 6-3N. Djokovic 15-0 30-0 30-15 40-154-3 → 5-3G. Monfils 15-0 15-15 30-15 40-15 ace4-2 → 4-3N. Djokovic 0-15 15-15 30-15 40-153-2 → 4-2G. Monfils 0-15 15-15 30-15 40-15 40-30 ace3-1 → 3-2N. Djokovic 15-0 15-15 30-15 40-152-1 → 3-1G. Monfils 0-15 0-30 0-40 df1-1 → 2-1N. Djokovic 15-0 15-15 15-30 30-30 40-30 ace0-1 → 1-1G. Monfils 15-0 30-0 30-15 df 40-15 40-30 df 40-40 A-40 ace0-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 1N. Djokovic 0-15 0-30 15-30 30-30 40-305-3 → 6-3G. Monfils 0-15 15-15 30-15 40-15 ace5-2 → 5-3N. Djokovic 0-15 15-15 15-30 30-30 40-304-2 → 5-2G. Monfils 15-0 30-0 40-04-1 → 4-2N. Djokovic 15-0 15-15 df 30-15 40-153-1 → 4-1G. Monfils 15-0 15-15 15-30 15-402-1 → 3-1N. Djokovic 15-0 15-15 30-15 ace 30-30 30-40 40-40 ace A-40 40-40 A-401-1 → 2-1G. Monfils 0-15 15-15 30-15 40-15 40-301-0 → 1-1N. Djokovic 15-0 30-0 ace ace0-0 → 1-0

    Statistica
    Djokovic 🇷🇸
    Monfils 🇫🇷

    STATISTICHE DI SERVIZIO

    Valutazione del servizio
    311
    242

    Ace
    5
    4

    Doppi falli
    1
    4

    Prima di servizio
    34/52 (65%)
    34/48 (71%)

    Punti vinti sulla prima
    26/34 (76%)
    21/34 (62%)

    Punti vinti sulla seconda
    12/18 (67%)
    6/14 (43%)

    Palle break salvate
    1/1 (100%)
    0/3 (0%)

    Giochi di servizio giocati
    9
    9

    STATISTICHE DI RISPOSTA

    Valutazione della risposta
    229
    57

    Punti vinti sulla prima di servizio
    13/34 (38%)
    8/34 (24%)

    Punti vinti sulla seconda di servizio
    8/14 (57%)
    6/18 (33%)

    Palle break convertite
    3/3 (100%)
    0/1 (0%)

    Giochi di risposta giocati
    9
    9

    STATISTICHE DEI PUNTI

    Punti vinti al servizio
    38/52 (73%)
    27/48 (56%)

    Punti vinti in risposta
    21/48 (44%)
    14/52 (27%)

    Totale punti vinti
    59/100 (59%)
    41/100 (41%)

    Nota: In questi dati mancano alcune statistiche come i punti a rete, vincenti, errori non forzati e le velocità di servizio. La tabella è stata creata con le statistiche disponibili.Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    Brisbane: Show e vittoria per Djokovic-Kyrgios

    Il debutto della coppia Novak Djokovic/Nick Kyrgios all’ATP Brisbane 2025 non ha deluso le attese, regalando al pubblico australiano uno spettacolo che è andato ben oltre il risultato finale. I due campioni, questa volta dalla stessa parte della rete, hanno offerto un mix perfetto di tennis di alto livello e intrattenimento.Contro i solidi Mies/Erler, il duo serbo-australiano ha dovuto sudare la vittoria in un match combattuto. Dopo gli alti e bassi tipici del doppio, la sfida si è risolta al match tie-break, dove un ace di Kyrgios ha suggellato il successo con il punteggio di 6-4, 6-7(4), 10-8.Al di là del risultato, Djokovic e Kyrgios hanno mostrato una sintonia sorprendente, coinvolgendo costantemente il pubblico e regalando momenti di tennis spettacolare che sono già diventati highlights della prima settimana di competizione. La loro intesa in campo e la capacità di intrattenere gli spettatori hanno reso l’evento ancora più speciale.
    La coppia affronterà al secondo turno i favoriti del torneo Mektic/Venus, mentre entrambi i giocatori si preparano per il loro esordio nei rispettivi tornei di singolare previsto per domani.
    ATP Brisbane Alexander Erler / Andreas Mies478 Novak Djokovic / Nick Kyrgios6610 Vincitore: Djokovic / Kyrgios ServizioSvolgimentoSet 3N. Djokovic / Kyrgios 0-1 1-1 2-1 2-2 3-2 4-2 5-2 5-3 5-4 6-4 7-4 7-5 7-6 8-6 9-6 ace 9-7 9-8ServizioSvolgimentoSet 2Tiebreak0-0* 0*-1 1*-1 2-1* 3-1* 3*-2 4*-2 5-2* 5-3* ace 5*-46-6 → 7-6A. Erler / Mies 15-0 30-0 40-0 40-15 df5-6 → 6-6N. Djokovic / Kyrgios 0-15 15-15 30-15 40-155-5 → 5-6A. Erler / Mies 0-15 15-15 30-15 40-15 ace4-5 → 5-5N. Djokovic / Kyrgios 15-0 ace 30-0 30-15 40-15 40-304-4 → 4-5A. Erler / Mies 15-0 15-15 15-30 30-30 ace 40-30 ace3-4 → 4-4N. Djokovic / Kyrgios 15-0 30-0 40-03-3 → 3-4A. Erler / Mies 0-15 15-15 30-15 30-30 40-302-3 → 3-3N. Djokovic / Kyrgios 15-0 30-0 40-02-2 → 2-3A. Erler / Mies 0-15 0-30 15-30 30-30 30-40 40-401-2 → 2-2N. Djokovic / Kyrgios 15-0 15-15 30-15 40-151-1 → 1-2A. Erler / Mies 0-15 15-15 15-30 30-30 40-30 40-400-1 → 1-1N. Djokovic / Kyrgios 15-0 30-0 30-15 40-150-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 1A. Erler / Mies 15-0 30-0 30-15 30-30 30-404-5 → 4-6N. Djokovic / Kyrgios 15-0 30-0 ace 40-0 ace4-4 → 4-5A. Erler / Mies 15-0 30-0 40-0 40-15 40-303-4 → 4-4N. Djokovic / Kyrgios 15-0 30-0 30-15 40-15 ace3-3 → 3-4A. Erler / Mies 15-0 15-15 30-15 40-152-3 → 3-3N. Djokovic / Kyrgios 0-15 15-15 30-15 40-15 40-302-2 → 2-3A. Erler / Mies 15-0 15-15 30-15 30-30 30-40 40-401-2 → 2-2N. Djokovic / Kyrgios 15-0 ace 30-0 40-0 40-151-1 → 1-2A. Erler / Mies 15-0 30-0 40-0 ace0-1 → 1-1N. Djokovic / Kyrgios 15-0 30-0 40-00-0 → 0-1

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    Novak Djokovic da Brisbane: ‘Il caso Sinner gestito male, serve più trasparenza’”

    Novak Djokovic classe 1987 – Foto Getty Images

    Nel Media Day del torneo ATP di Brisbane 2025, Novak Djokovic ha tenuto una conferenza stampa al Patrick Rafter Tennis Centre, scegliendo di iniziare la stagione prima del previsto per trovare il ritmo ideale in vista dell’Australian Open.
    Bilancio e Obiettivi“È stato un anno interessante, in cui il mio obiettivo principale era vincere l’oro olimpico, e ci sono riuscito”, ha dichiarato Djokovic al Brisbane Times. “In generale, ho avuto più sconfitte e alti e bassi rispetto alle stagioni precedenti. Ho in programma di giocare più tornei rispetto all’anno scorso, sperando che questo mi aiuti ad alzare il livello e, di conseguenza, a vincere qualche torneo e risalire nel ranking.”
    Sul Caso Sinner e le Parole di Kyrgios“Non è piacevole, ma allo stesso tempo viviamo in un mondo in cui tutti hanno il diritto di esprimersi, soprattutto sui social media. Nick si è espresso molto bene riguardo all’intero caso doping di Jannik, e ha ragione per quanto riguarda la trasparenza e l’incoerenza dei protocolli e i confronti tra i vari casi. Abbiamo visto molti giocatori in passato, e anche attualmente, che sono stati sospesi per non essersi nemmeno sottoposti ai controlli antidoping e per non aver comunicato la loro reperibilità, e alcuni giocatori di ranking inferiore che aspettano la risoluzione del loro caso da più di un anno”, ha dichiarato Djokovic.“Non metto in discussione se la sostanza proibita sia stata assunta intenzionalmente o meno. Credo nello sport pulito, credo che il giocatore farà tutto il possibile per giocare in modo corretto. Conosco Jannik da quando era molto giovane, quindi non mi sembra il tipo di persona che farebbe una cosa del genere, ma mi sono sentito davvero frustrato, come la maggior parte degli altri giocatori, nel vedere che siamo stati tenuti all’oscuro per cinque mesi da quando ha ricevuto quella notizia. Non è una bella immagine per il nostro sport.”
    La Partnership con Murray“È fantastico essere dalla stessa parte della rete, è un cambio interessante considerando che è stato uno dei miei più grandi rivali. È un po’ strano per me condividere idee su come mi sento in campo, alcuni dei segreti che sto attraversando, a cosa sto pensando, come vedo il mio gioco, con qualcuno che è stato uno dei miei maggiori rivali, ma sono molto felice e grato che abbia accettato di lavorare con me, e in Australia… è molto meticoloso, dedicato e professionale.”
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO