Taylor Fritz, best ranking al n.4 – Foto Antonio Fraioli
Con l’atto conclusivo delle ATP Finals fissato per stasera, già si può tirare un bilancio delle variazioni nella Top 10 ATP rispetto all’anno scorso. Il fatto che stasera a Torino vinca Jannik Sinner o Taylor Fritz non cambierà nella sostanza le posizioni già acquisite nel ranking Live. L’azzurro è saldamente sul trono del tennis maschile, e in caso di vittoria si porterà a casa ben 1500 punti, quelli assegnati al successo nel torneo con un percorso netto, andando così a rafforzare ancor più la sua posizione. Attualmente Sinner ha 11.330 punti, se vincerà il titolo toccherà gli 11.830, una cifra da capogiro che lo pone tra i migliori di sempre punti accumulati, con una distanza di sicurezza enorme sugli avversari. Infatti, con ben 3415 punti di margine su Zverev, l’azzurro è sicuro di restare n.1 anche dopo gli Australian Open 2025, pure nella malaugurata ipotesi di uno zero nel primo Slam dell’anno prossimo.
Chi invece ha sfruttato alla grande la seconda parte di stagione e in particolare le Finals è Taylor Fritz, che con i punti guadagnati a Torino è sicuro di chiudere l’anno al best ranking di n,4, anche in caso di sconfitta stasera contro Jannik. Sorpasso già completato su Medvedev, mentre il terzo posto di Alcaraz resta piuttosto lontano.
È curioso andare a vedere come è cambiata la Top 10 rispetto alla conclusione delle Finals 2023. Molti, e significativi sono gli spostamenti.
Sinner guida la classifica, con un +3 rispetto al n.4 con cui ha terminato l’annata scorsa. Importante anche il salto compiuto da Zverev, n.2 quest’anno, un bel più 5 rispetto alla settima posizione di fine 2023. Cede un posto invece Carlos Alcaraz: lo spagnolo chiuse il 2023 come secondo nella classifica, mentre quest’anno, nonostante due Slam vinti, è clamorosamente dietro a Zverev, oltre a Sinner.
Quarto è Fritz, con un bel +6 rispetto alla decima posizione di fine 2023, è lo scalatore dell’anno per quanto riguarda la top 10. Doppio passo indietro invece per Medvedev, che aveva terminato la scorsa annata come n.3 e invece oggi si ritrova al n.5, passato dal californiano.
Le Finals, con la semifinale raggiunta a sorpresa, valgono a Ruud un bel sesto posto nel ranking attuale, figlio di una stagione più solida rispetto al suo deludente 2023, che aveva terminato fuori dalla top 10 all’undicesimo posto. Alla settima piazza troviamo Djokovic, un pesante -6 per il serbo, incapace quest’anno di vincere un solo torneo. Con la scelta di non difendere nemmeno il titolo delle Finals ha pagato un’altra importante perdita di punti. Da n.1 a n.7, Nole si ritrova nella posizione più bassa da moltissimi anni. Gli anni passano anche per lui…
Anche Rublev scende rispetto a fine 2023, -3 per il russo, scivolato da quinto ad ottavo nel ranking. De Minaur invece chiude la sua miglior annata in carriera al nono posto, con un più tre posti rispetto al dodicesimo di fine 2023. Chiude la top 10 Dimitrov, bravo a scalare 4 posizioni rispetto alla classifica conclusiva dell’anno scorso.
Altri tre giocatori terminano il 2024 con un calo sensibile rispetto alla fine dell’anno scorso e con l’uscita dalla top 10 di fine anno: Tsitsipas, adesso n.11, con un pesante -5 rispetto alla fine del 2023; Rune, caduto dall’ottava alla tredicesima piazza (anche per lui -5), e Hurkacz, penalizzato da seri problemi al ginocchio e passato dalla nona posizione di fine anno scorso al n.16, con un -7 complessivo.
Tirando le somme, l’annata 2024 vede un ranking conclusivo molto diverso da quello di fine 2023. È terminato il dominio di Djokovic, Sinner e Alcaraz hanno preso il sopravvento insieme a Zverev, ancora incapace di vincere uno Slam ma protagonista di un’annata assai continua e consistente. Durante la off-season ormai alle porte avremo il tempo per altre analisi più approfondite.
Marco Mazzoni LEGGI TUTTO