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    ATP Finals, sorteggiati i gironi. Sinner con Medvedev, Fritz e De Minuar. Nel doppio presenza di Bolelli-Vavassori

    Il sorteggio di Torino 2024

    Sorteggiati a Torino i due gironi delle ATP Final 2024. Jannik Sinner, n.1, è stato inserito nel primo gruppo, quello del primo n.1 ATP della storia Ilie Nastase, e si giocherà l’accesso alle semifinali sfidando Medvedev, Fritz e De Minaur. Quindi “scampato” il pericolo Alcaraz nel round robin, con lo spagnolo insieme a Zverev, Ruud e Rublev.
    Questo il riepilogo dei due gironi.

    Nastase Group:Jannik Sinner 🇮🇹 Daniil Medvedev 🇷🇺Taylor Fritz 🇺🇸Alex de Minaur 🇦🇺
    Newcombe Group:Alexander Zverev 🇩🇪Carlos Alcaraz 🇪🇸Casper Ruud 🇳🇴Andrey Rublev 🇷🇺

    Bob Bryan Group: Marcelo Arevalo 🇸🇻 and Mate Pavic 🇭🇷 (1)Simone Bolelli 🇮🇹 and Andrea Vavassori 🇮🇹 (4) Rohan Bopanna 🇮🇳 and Matthew Ebden 🇦🇺 (6)Kevin Krawietz 🇩🇪 and Tim Puetz 🇩🇪 (8)
    Mike Bryan Group: Marcel Granollers 🇪🇸 and Horacio Zeballos 🇦🇷 (2)Wesley Koolhof 🇳🇱 and Nikola Mektic 🇭🇷 (3)Max Purcell 🇦🇺 and Jordan Thompson 🇦🇺 (5)Harri Heliovaara 🇫🇮 and Henry Patten 🇬🇧 (7) LEGGI TUTTO

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    Dalla Serbia: Djokovic non parteciperà alle Finals anche se qualificato

    Novak Djokovic

    Novak Djokovic potrebbe aver già chiuso il 2024 agonistico. Secondo indiscrezioni che arrivano dalla Serbia, il 24 volte campione Slam avrebbe deciso di non partecipare alle prossime ATP Finals di Torino anche se al termine del torneo di Parigi Bercy fosse tra i primi otto della Race to Turin. Novak è anche il campione in carica del torneo dei “maestri”, ricordiamo che lo scorso anno vinse la finale contro Jannik Sinner, vendicando la sconfitta subita dall’italiano nei round robin.
    Girano foto sul web che ritraggono Djokovic in vacanza alle Maldive con la famiglia, anche se non c’è una data certa di quando sono stati effettuati quegli scatti. L’ultima comunicazione ufficiale del campione è l’annuncio del forfait al Masters 1000 di Bercy. Poi silenzio. Sembra tuttavia difficile che Novak si prenda solo una manciata di giorni di allenamento per affrontare un torneo di altissimo livello come le Finals, dove ogni match di round robin si svolge tra i migliori della stagione.
    Nella Race del 31 ottobre, Djokovic si trova al sesto posto con 3910 punti. Dietro di lui Ruud (già uscito a Parigi Bercy), poi Rublev (anche il russo sconfitto nell’ultimo 1000 dell’anno), quindi De Minaur e Dimitrov, ancora in gara nel torneo parigino, come Tsitsipas oggi vittorioso su Cerundolo, ma a 3165 punti, quindi assai dietro al serbo.
    Non resta che aspettare la fine del torneo di Parigi Bercy e l’annuncio di Djokovic. Laconico il commento di Ivan Ljubicic, intercettato tra i corridoi di Parigi: “Djokovic? È al mare, in vacanza alle Maldive. Penso che ci siano il 50% delle possibilità che vada a Torino. Dipende da lui, se vuole giocare o meno”.
    Inoltre ricordiamo che Novak ha confermato la sua presenza a Buenos Aires per una esibizione con Del Potrò, il primo dicembre.
    Mario Cecchi LEGGI TUTTO

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    Fritz qualificato per le ATP Finals

    La infografica dell’ATP

    Taylor Fritz si è qualificato per le Nitto ATP Finals per la seconda volta negli ultimi tre anni. Sarà dunque uno degli otto protagonisti alla Inalpi Arena di Torino, nella kermesse ATP di fine anno, in calendario dal 10 al 17 novembre.
    Fritz è il quinto giocatore ad assicurarsi un posto per il torneo che chiuderà la stagione ATP dopo Jannik Sinner, Carlos Alcaraz, Alexander Zverev e Daniil Medvedev. Si è fatto un bel regalo di compleanno leggermente in ritardo: ieri infatti il californiano ha spento 27 candeline.
    Il 2024 è stata la miglior annata della sua carriera, culminata con la finale a US Open, la sua prima finale Slam, battuto da Jannik Sinner. Quel risultato è stato significativo per il tennis USA: è diventato il primo statunitense in finale in un Major dai tempi di Andy Roddick a Wimbledon nel 2009. Questa è anche la terza stagione di fila in cui Fritz vince almeno due titoli ATP: quest’anno si è imposto a Delray Beach e Eastbourne. L’annata dello statunitense vede inoltre altri ottimi risultati: finale anche a Monaco di Baviera, semifinale a Madrid e Shanghai, e due quarti Slam all’Australian Open e a Wimbledon.
    Due anni fa ha debuttato Fritz aveva debuttato alle ATP Finals a Torino. Chiuse il girone con due vittorie in tre partite, ottenute su Rafael Nadal e Felix Auger-Aliassime. In semifinale fu Novak Djokovic a batterlo e interrompere la sua corsa.
    Mancano ancora tre posti da assegnare per completare il lotto degli otto partecipanti. Nella Race to Turin, al sesto posto figura Novak Djokovic, seguito da Casper Ruud e Andrey Rublev. Nono Alex De Minaur, decimo Grigor Dimitrov.
    Mario Cecchi LEGGI TUTTO

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    Nitto ATP Finals 2024: i favoriti per la qualificazione e i dettagli. Lorenzo Musetti potrebbe ancora farcela

    Lorenzo Musetti nella foto – Foto Getty Images

    Le Nitto ATP Finals 2024, in programma dal 10 al 17 novembre a Torino, sono l’appuntamento conclusivo della stagione del tennis maschile, riservato ai migliori otto giocatori dell’anno. Si tratta di uno dei tornei più prestigiosi del calendario ATP, in cui si sfidano i migliori interpreti del circuito per chiudere l’anno con un titolo di altissimo prestigio.
    Per i tifosi e gli appassionati di scommesse, le Nitto ATP Finals rappresentano sempre un’occasione di grande interesse, con opportunità di seguire le quote sui favoriti e gli outsider che potrebbero sorprendere. Se vuoi saperne di più sulle scommesse legate a questo evento, puoi trovare dettagli sui siti scommesse tennis che offrono una panoramica completa delle opzioni disponibili e delle migliori offerte.
    Andiamo dunque a scoprire insieme quali sono i tennisti già qualificati e quelli favoriti per partecipare al torneo.
    I qualificati e la corsa agli ultimi posti
    Al momento, Jannik Sinner, Alexander Zverev e Carlos Alcaraz hanno già ottenuto il loro biglietto per Torino. L’italiano, attuale numero uno del mondo, sta vivendo una stagione straordinaria con successi nei tornei del Grande Slam e nei Masters 1000. Sinner, già finalista lo scorso anno, ha consolidato la sua posizione vincendo, tra gli altri, il suo primo US Open e il titolo al Miami Open, dimostrando di essere tra i più continui e dominanti del circuito​. Alexander Zverev, due volte finalista del torneo, ha recuperato da un infortunio che lo aveva rallentato nel 2023 e ha ritrovato la sua forma vincente nel 2024, qualificandosi con largo anticipo​.
    Carlos Alcaraz, che ha vissuto una stagione di grande livello nonostante alcune battute d’arresto. Il giovane spagnolo, vincitore di diversi titoli nel 2024, è uno dei favoriti per le Finals dopo la sua prima apparizione lo scorso anno​.
    Nonostante un 2024 segnato dagli infortuni e la volontà di ridurre gli impegni, Novak Djokovic è comunque in piena corsa per la qualificazione. Il serbo, fresco vincitore dell’oro olimpico a Parigi, ha confermato ancora una volta la sua competitività e mira a chiudere la stagione con un altro titolo di prestigio anche se ha dichiarato che le Finals non sono più le sue priorità​.
    Altri favoriti per la qualificazione
    Oltre a Djokovic, il gruppo dei potenziali qualificati include anche nomi di alto profilo come Taylor Fritz, numero uno statunitense e sempre tra i protagonisti nei tornei su cemento​. Fritz è seguito da Casper Ruud, che ha alternato buone prestazioni nei tornei più importanti, e Andrey Rublev, giocatore aggressivo e pericoloso che ha già raggiunto le ATP Finals in passato​.
    Un altro nome interessante è quello di Stefanos Tsitsipas, che ha avuto una stagione con alti e bassi, ma che resta sempre competitivo nei momenti importanti. Tsitsipas è abituato a competere su grandi palcoscenici, e la sua esperienza potrebbe fare la differenza nelle fasi finali della corsa​. Da non sottovalutare anche Alex de Minaur, che ha dimostrato grande solidità durante la stagione, raccogliendo punti importanti in vari tornei e mantenendosi sempre a ridosso della top 8​.
    Gli outsider in corsa
    Mentre i favoriti sopra citati sembrano avere le maggiori possibilità di qualificazione, non va dimenticata la folta schiera di outsider che potrebbero sorprendere. Grigor Dimitrov, veterano del circuito, ha mostrato buoni segnali di forma e potrebbe essere uno dei candidati a un posto​. Tommy Paul, altro giocatore in ascesa, sta vivendo una stagione molto positiva e potrebbe tentare di sfruttare le ultime settimane del calendario per accumulare i punti necessari​.
    Anche l’italiano Lorenzo Musetti e Hubert Hurkacz sperano in una qualificazione sorprendente. Entrambi hanno dimostrato di essere in grado di competere ad alti livelli e saranno determinati a spingere fino alla fine per raggiungere Torino​.
    L’importanza delle ultime settimane
    Le prossime settimane saranno decisive per definire i nomi degli ultimi qualificati. Tornei come il Masters 1000 di Parigi-Bercy e gli ATP 500 di Vienna e Basilea offriranno agli aspiranti partecipanti alle Finals la possibilità di raccogliere punti cruciali. In un contesto così competitivo, la forma fisica e mentale giocheranno un ruolo fondamentale.
    La Race aggiornata1. Jannik Sinner 🇮🇹 23 | 9050 2. Alexander Zverev 🇩🇪 27 | 61153. Carlos Alcaraz 🇪🇸 21 | 6060 – Punti per la qualif. all’ATP Finals: 53804. Daniil Medvedev 🇷🇺 28 | 44705. Taylor Fritz 🇺🇸 26 | 38906. Casper Ruud 🇳🇴 25 | 37957. Andrey Rublev 🇷🇺 26 | 35208. Alex de Minaur 🇦🇺 25 | 33059. Novak Djoković 🇷🇸 37 | 326010. Grigor Dimitrov 🇧🇬 33 | 283511. Tommy Paul 🇺🇸 27 | 278512. Stefanos Tsitsipas 🇬🇷 26 | 273513. Hubert Hurkacz 🇵🇱 27 | 263014. Frances Tiafoe 🇺🇸 26 | 246015. Lorenzo Musetti 🇮🇹 22 | 2390 16. Holger Rune 🇩🇰 21 | 222517. Jack Draper 🇬🇧 22 | 209518. Sebastian Korda 🇺🇸 24 | 201019. Ben Shelton 🇺🇸 21 | 190020. Alejandro Tabilo 🇨🇱 27 | 1858 LEGGI TUTTO

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    Il ritorno in campo di Sinner dopo US Open. Schedule “troppo fitto” nei prossimi due mesi?

    Jannik Sinner in allenamento al China Open

    18 giorni dopo aver alzato lo splendido trofeo di US Open, Jannik Sinner domani mattina (intorno alle 9, 9.30 italiane) tornerà in competizione al China Open, opposto al cileno Nico Jarry. C’è grandissima curiosità e affetto per ritrovare il nostro campione in campo, in questo 2024 tanto bello da sembrare quasi impossibile. Invece è tutto vero. Verissimo. Sinner ha vinto 2 Slam, 2 Masters 1000 e 6 titoli in totale,  risultati eccezionali che lo portano a dominare il ranking mondiale con il ragguardevole bottino di 11.180 punti, solo una manciata di leggende sono riuscite a far meglio nella storia moderna del gioco. Un discreto bottino di quei punti vengono dagli eccellenti risultati dello scorso autunno, quando il Sinner-Express è partito a razzo, diventando veloce quanto un Shinkansen nipponico. Jannik proprio in Cina cambiò passo, l’ha riconosciuto lui stesso nelle parole pronunciate negli eventi pre-torneo a Pechino, dove è stato accolto come un vero Imperatore dalla fantastica accoglienza locale. Dopo le settimane passate a lavorare intensamente, Jannik nel 2023 si presentò in Asia con un servizio più incisivo, un diritto ancor più sicuro in spinta, una condizione fisica stellare e una fiducia nel suo tennis che gli ha permesso di battere tutti gli avversari, alcuni travolti con il suo ritmo infernale riveduto e corretto, altri con cambi tattici importanti e sorprendenti, come Medvedev nella finale di Vienna, clamorosamente sfidato e stroncato sul piano della corsa, lotta e resistenza. Un Sinner stellare, che dall’esordio in Cina alla vittoria in Davis a Malaga perse solo due partite, contro Shelton a Shanghai e contro Djokovic nella finale di Torno alle ATP Finals. Poi solo vittorie, solo partite meravigliose.
    Da domani Jannik entra in una fase per lui nuova: difendere i risultati dello scorso anno. Anzi, se possibile far meglio. Non sarà facile: nel 2023 vinse a Pechino l’ATP 500, vinse a Vienna un altro ATP 500, giocò le Finals di Torino da protagonista vincendo 4 ottimi match e arrendendosi solo a “Nole” per il titolo, e quindi a Malaga trascinò il team di Volandri al successo. Di spazio per migliorare c’è solo negli ultimi 2 Masters 1000, e l’eventuale vittoria a Torino nell’edizione 2024 del Masters. Ma, oggettivamente, sarebbe troppo chiedere a Jannik di fare un nuovo filotto del genere, o addirittura vincere tutti i prossimi tornei finendo la stagione imbattuto. Di avversari tosti ce ne sono eccome, assai agguerriti, vogliosi di sgambettare il più forte su piazza. La speranza è che Jannik nelle prossime settimane giochi un gran bel tennis, solido, sicuro, che in campo si senta bene e si diverta, esplodendo la magia e potenza dei suoi colpi. E in questo scenario ideale, lontano da infortuni o problemi di altro tipo, i risultati sicuramente arriveranno. Ma, la vera domanda, è probabilmente un’altra. Jannik Sinner da qua a fine novembre ha davanti un calendario personale assai fitto: il torneo di Pechino, già iniziato, poi il 1000 di Shanghai; quindi si torna in Europa, per Vienna (dove difende il titolo 2023), l’ultimo 1000 in stagione di Paris-Bercy, e via a Torino per le Finals. Ovviamente non può mancare a Malaga, in Davis Cup, dove sarà la punta di diamante della nostra squadra, per cercare di confermare il titolo 2023, obiettivo che lo stesso Sinner ha dichiarato massimo nella sua testa. Questa corsa nelle prossime 8-9 settimane, non sarà fin troppo impegnativa? Riuscirà Jannik a tenere al massimo condizione fisica, tecnica e mentale, per ripetere le meraviglie dello scorso anno, o addirittura far meglio nei M1000?
    Proprio in questi giorni è assai animato il dibattito sulla durezza sfiancante della stagione, di un calendario troppo ricco di impegni a cui i big devono presenziare, con un sistema di classifica che premia la continuità più della qualità. Zverev, Alcaraz, ma anche altri, hanno sparato contro il sistema, arrivando a dire che la motivazione a giocare così spesso non c’è affatto (Carlos) o che nemmeno un clamoroso sciopero “contro se stessi” visto in teoria l’ATP è un’associazione dei giocatori non servirebbe a niente (Zverev). Parole poi pronunciate nel corso della Laver Cup, meravigliosa esibizione, assai attraente e divertente, ma non esattamente “necessaria”, tanto che molti sul web hanno criticato aspramente le parole del n.2 e 3 del mondo.. Più sfumata e direi intelligente la risposta a distanza di Sinner sul tema: ok, ci sono i tornei, e alcuni sono considerati “mandatory”, ma… si può anche dire di no, rinunciare e non muore nessuno. Gestione, parola decisiva per poter presentarsi in campo al meglio e giocare per vincere, non solo per partecipare, preservando al meglio testa e fisico.
    Proprio per le parole secche – come sempre nel suo stile – e lucide di Sinner sul tema calendario-impegni, non sarebbe forse meglio rinunciare a qualcuno dei suoi prossimi appuntamenti, anche a costo di perdere qualche punto in classifica, per arrivare davvero al top al culmine dell’anno, ATP Finals e Davis Cup? E se si, quali? Bella domanda… Lasciando perdere totalmente la questione sponsor ed eventuali contratti coi tornei, aspetti di sicuro importanti ma sui quali c’è sempre un margine di trattativa guadando all’obiettivo primario di salvaguardare il corpo e la testa per i grandissimi appuntamenti, la scelta di quale evento sarebbe da sacrificare non è facile. Si potrebbe puntare su Vienna, torneo 500 quindi non obbligatorio, ma è campione in carica… È vero che il margine di sicurezza nel ranking è ampio, ma gettare via 500 punti è sempre un peccato. E poi, per la famiglia Sinner, il torneo della bellissima capitale dell’impero austro-ungarico è a un passo da casa, e dove si ci trova bene si torna sempre volentieri. Allora un torneo da sacrificare potrebbe essere forse Bercy, dove lo scorso anno Jannik non fece granché – ricorderete il ritiro dopo aver terminato la sua partita quasi all’alba… – e assai vicino alle Finals di Torino. Però è uno dei pochi eventi dove il pusterese può incrementare il suo bottino di punti, e chissà che questo non possa essere uno stimolo a tornare.
    Probabilmente Jannik sceglierà il da farsi cammin facendo, attento alle sue prestazioni da qua in avanti, in relazione a quante partite giocherà e da come reagirà il suo fisico allo stress delle partite. In caso vincesse tanto, forse mollare qualcosa potrebbe essere un’opzione importante per arrivare fresco e ben allenato a Torino e poi Malaga. Se per caso arrivasse qualche stop imprevisto, ecco che il suo finale di stagione si accorcerebbe naturalmente e quindi non ci sarebbero problemi di sorta (scenario che, ovviamente, speriamo non si avveri!).
    In chiusura mi preme sottolineare due aspetti.
    1) Jannik ha già dimostrato di esser piuttosto bravo a livello di gestione dei suoi impegni. Ha preso scelte impopolari – vedi il no alla Davis lo scorso anno a settembre – quando sentiva di dover lavorare e non giocare, quindi anche se oggi è n.1 e la pressione del tour su di lui maggiore, la sensazione è che continuerà a gestirsi in modo strutturale, guardando al medio periodo e non al breve;
    2) Non facciamo l’errore di considerare che il suo straordinario autunno 2023 sia la normalità. No. Lì fu straordinario, alzò il suo livello di gioco fino alle stelle diventando imprendibile e vincente, ma non dobbiamo assolutamente chiederglielo di nuovo. Si ci riuscirà saremo i primi a gioire, se arriverà qualche sconfitta… pazienza, il suo 2024 è già così qualcosa di unico e bellissimo. La sua Straordinaria Normalità sta nell’essere un tennista e persona capace di capire e sentire quel che è meglio per lui, e agire di conseguenza. Fidiamoci di Jannik, non resteremo delusi.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Nitto Atp Finals: curiosità, partecipanti, pronostici. Sinner già qualificato. Per Musetti servirebbe un’impresa

    Le ATP Finals sono uno dei tornei più importanti della stagione tennistica. In questo articolo, proviamo a capire cosa aspettarci dalla prossima edizione, fra curiosità e statistiche

    La stagione tennistica si avvicina alla sua fase cruciale. Archiviati il torneo olimpico parigino e i primi tre Slam di stagione, in attesa dell’ultimo grande appuntamento di fine estate con gli US Open sul cemento di Flushing Meadows, sono mesi di verdetti importanti con i Masters 1000, dal Nord America a Parigi Bercy, passando per Shanghai, la Coppa Davis e la corsa per le qualificazioni alle Nitto ATP Finals in programma a Torino a inizio novembre. Il torneo, dedicato ai migliori otto tennisti per punti ottenuti durante l’anno solare (la cosiddetta “race”), è tra i più sentiti e attesi della stagione anche perché assegna tra 1100 e 1500 punti al suo vincitore, meno solamente degli Slam (2000 punti) e più dei Masters (1000). Con l’aiuto delle migliori app di scommesse ,cerchiamo di proiettarci in avanti di qualche mese con curiosità e pronostici sulle Nitto ATP Finals di fine anno.
    Qualche statistica sul torneoLa storia di questo torneo è iniziata nel 1970. Dopo aver assunto diverse denominazioni nel corso degli anni, dal 2017 il nome ufficiale è ATP Finals. In termini di formula, le ATP Finals rappresentano uno dei rari casi con gironi all’italiana formati da quattro giocatori ciascuno. I tennisti si affrontano in partite al meglio dei tre set e chi vince il match ottiene un punto: i primi affrontano i secondi, secondo uno schema di semifinale incrociate. Il primo vincitore fu l’americano Stan Smith, mentre negli anni si sono affermati alcuni autentici dominatori: Ivan Lendl ha ottenuto cinque vittorie negli anni Ottanta, come Pete Sampras nel decennio successivo. I due hanno condiviso il primato per numero di trionfi fino al 2011, prima di essere scalzati da Roger Federer (sei successi tra 2003 e 2011). A sua volta, lo svizzero è stato superato da Novak Djokovic l’anno scorso: il serbo ha vinto le ATP Finals ben sette volte tra 2008 e 2023. Tra i cosiddetti “Big Four”, che includono anche Rafael Nadal e Andy Murray, lo spagnolo è l’unico a non aver mai vinto il torneo: per lui due finali perse nel 2010 e nel 2013 contro Federer e Djokovic. Bilancio favorevole in finale, invece, per il britannico: nell’unica opportunità, Murray ha battuto Djokovic (2016).
    I partecipanti alle ATP Finals 2024Al momento, l’unico tennista praticamente certo della qualificazione a quello che una volta veniva chiamato “torneo dei maestri” è l’italiano Jannik Sinner, vincitore degli Australian Open 2024, attuale numero uno del ranking e primatista anche nella race (6410). A inseguirlo c’è Carlos Alcaraz (5960): dopo qualche mese di difficoltà tra fine 2023 e inizio 2024, il ventunenne spagnolo ha ripreso a giocare un tennis stellare, conquistando in serie Roland Garros e Wimbledon e fermandosi solo in finale nel torneo olimpico. La sua qualificazione non appare in discussione, come quella di Alexander Zverev (5325): il tedesco, oggi terzo nella race, è tornato sui suoi livelli dopo il terribile infortunio del 2022 e, dopo la sconfitta in finale al Roland Garros 2024, può cercare l’affermazione proprio alle ATP Finals, già conquistate nel 2018 e nel 2021, per confermarsi il tennista in attività più vincente nel torneo dopo Djokovic. Un po’ più distante nella race, ma con un buon margine sugli ultimi posti utili per la qualificazione, c’è anche Daniil Medvedev (4020): il russo, tra i giocatori più efficaci sul cemento, ha vinto il torneo nel 2020.
    La bagarre per gli ultimi postiAl quinto posto della race, attualmente, staziona Casper Ruud (3595), tra i tennisti meno appariscenti ma più regolari del circuito: pur essendo uno specialista della terra rossa, il norvegese ha già raggiunto una finale (nel 2022 contro Djokovic) e anche quest’anno la qualificazione è ampiamente alla portata. Djokovic, invece, ha meno margine sugli ultimi posti utili per l’accesso (3160): nonostante il tanto agognato successo nel torneo olimpico, il serbo non ha ancora vinto tornei ATP nel 2024 e questo si ripercuote nella classifica della race. L’assenza dal Master 1000 di Cincinnati può pesare, ma l’obiettivo è arrivare al meglio per gli US Open, che assegnano più punti. Un discorso simile vale per Alex De Minaur (2905), autore di una grande stagione finora e ottavo nella race (alle spalle del greco Stefanos Tsitsipas, con 2715 punti). La qualificazione degli ultimi tre è meno scontata: nella race, l’americano Taylor Fritz (2590) è piuttosto vicino e ha l’opportunità di raccogliere un buon gruzzoletto di punti nelle prossime settimane, ma al momento sarebbe comunque a Torino in qualità di riserva. Tommy Paul (2535), Hubert Hurkacz (2530), Grigor Dimitrov (2435) e rimangono in scia e osservano speranzosi, mentre a Lorenzo Musetti (2125) servirebbe un’autentica impresa.
    Race 2024 LIVE1. Jannik Sinner 🇮🇹 – 6600 – Qualificato2. Carlos Alcaraz 🇪🇸 – 59603. Alexander Zverev 🇩🇪 – 55154. Daniil Medvedev 🇷🇺 – 40205. Casper Ruud 🇳🇴 – 35956. Andrey Rublev 🇷🇺 – 32807. Novak Djoković 🇷🇸 – 31608. Alex de Minaur 🇦🇺 – 29059. Stefanos Tsitsipas 🇬🇷 – 271510. Taylor Fritz 🇺🇸 – 259011. Tommy Paul 🇺🇸 – 253512. Hubert Hurkacz 🇵🇱 – 253013. Grigor Dimitrov 🇧🇬 – 243514. Lorenzo Musetti 🇮🇹 – 2125 15. Holger Rune 🇩🇰 – 197516. Sebastian Korda 🇺🇸 – 196017. Alejandro Tabilo 🇨🇱 – 184818. Ben Shelton 🇺🇸 – 170019. Ugo Humbert 🇫🇷 – 164520. Sebastián Báez 🇦🇷 – 1620 LEGGI TUTTO