Novant’anni e non sentirli. Famosa in tutto il mondo come atelier di design automobilistico – e non solo – Pininfarina festeggia il suo 90° anniversario entrando a far parte della storia della filatelia italiana. Allo storico marchio torinese è stato infatti dedicato un francobollo celebrativo, su iniziativa del Ministero dello Sviluppo Economico e raffigurante la concept car Modulo. Una festa per il passato ma anche un augurio per il futuro visto che Pininfarina sta vivendo un momento di grande fermento, nel mondo dell’auto e oltre.
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Mezzo secolo di Modulo
Per il francobollo dei 90 anni, Pinifarina e il Ministero hanno concordato facilmente sul soggetto da raffigurare: la Modulo, coraggiosissima concept car che proprio quest’anno festeggia il suo 50° anniversario. Una vettura che, come racconta il presidente dell’azienda, Paolo Pininfarina, ha alle sue spalle una storia travagliata e molti giudizi contrastanti.
La Modulo, racconta l’ingegner Pininfarina, venne tenuta in un cassetto per mesi perché giudicata addirittura troppo innovativa. Poi, nel 1970, si decise finalmente di presentarla, prima al Salone di Ginevra e poi nel Padiglione Italia dell’Expo di Osaka, in Giappone. Il pubblico restò subito colpito da quella vettura così futuristica, che in breve diventò il simbolo del design italiano nel mondo.
“Ci sono due correnti di pensiero riguardo alla Modulo – ha raccontato Paolo Pininfarina, presidente dell’azienda – per alcuni si trattava quasi di un disco volante, ispirato a grandi film come Odissea nello Spazio o Alla conquista della Luna, un oggetto che si muove in verticale e che atterra. Poi c’è una corrente di pensiero che ritiene la Modulo una vettura dinamica, del futuro, che si muove in orizzontale. Quest’auto è un concentrato di idee, un animale a parte” ha concluso l’ingegnere.
L’esemplare messo in mostra nella sede di Pininfarina durante l’evento, di colore bianco, è stato prestato dal collezionista James Glickenhaus. Attore, regista, sceneggiatore e possessore di una eccezionale collezione di vetture storiche, che oltre alla Modulo e a mille altre vanta la Ferrari P3/4 vincitrice di Le Mans, la 166 Spyder Corsa, e la P4/5, esemplare unico realizzato su sua richiesta proprio da Pininfarina.
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Emissione speciale
L’iniziativa di realizzare il francobollo celebrativo arriva direttamente dal Ministero dello Sviluppo economico, che ha voluto festeggiare i 90 anni di Pininfarina in quanto una tra le più importanti eccellenze italiane, simbolo del Paese in tutto il mondo. A sottolinearlo è stato direttamente il viceministro Stefano Buffagni: “Pininfarina è una bellezza che ci rende orgogliosi nel mondo – ha detto – che con vetture come la Modulo ha rappresentato l’innovazione e il passato, ma che disegna un grande futuro”.
Il francobollo, come ha spiegato il responsabile commerciale filatelia di Poste Italiane, Enrico Menegazzo, sarà stampato il 400mila esemplari, una tiratura che lo renderà ambito dai collezionisti e di valore crescente. L’emissione è di tariffa B, ovvero quella riservata per corrispondenza con peso inferiore ai 20 grammi. Il design è essenziale, ed è stato curato direttamente da Pininfarina.
Il francobollo è stato “inaugurato” dall’ingegner Paolo in persona, che eseguito il primo annullo. Per quest’operazione sono stati creati due timbri speciali, uno dei quali verrà presto distrutto, mentre il secondo sarà destinato al museo delle telecomunicazioni di Roma.
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Un futuro luminoso
Nonostante una storia così lunga alle spalle, Pininfarina ha ancora molta strada davanti a sé. Non solo nel mondo dell’auto. Oltre al progetto della hypercar Battista e alle consulenze di design per altri Costruttori (per ultimo la vietnamita Vinfast) l’atelier italiano è impegnato in numerosi altri campi, incluso quello dell’architettura. Sono progetti by Pininfarina, infatti, la torre di controllo dell’aeroporto di Instanbul, il grattacielo residenziale Cyrela a San Paolo e la torre Sixty6 a Cipro, fresca vincitrice dell’International Architecture Award.
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