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    Fiat 127, dagli anni 70 ecco il ritorno futuristico della “piccoletta”

    Negli ultimi anni sono tante le vetture lanciate sul filone della nostalgia. Auto moderne ispirate a modelli del passato che hanno fatto la storia dell’automobile. Dalla Mini alla Volkswagen Maggiolino, passando per la famiglia Fiat 500 sono tanti gli esempi che si possono citare. Ma è ancora più lunga la lista delle vetture che non sono mai state riprese dalle Case nonostante siano rimaste nella memoria degli automobilisti. In questi casi sono i designer indipendenti ad assumersi l’onore e l’onere di trasferire nel presente vetture considerate iconiche, attualizzandole e proponendole al pubblico sotto forma di render. Come la Fiat 127 realizzata da David Obendorfer.
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    Dagli anni ’70 a oggi
    La Fiat 127 è una delle numerose vetture del passato rielaborate in chiave moderna dal designer ungherese. Renault 4, Volkswagen T1 e Citroen Type H sono solo alcuni dei modelli che hanno subìto il trattamento di Obendorfer. La cui creazione di maggiore successo resta la 127, disegnata nel 2013 e subito apprezzatissima dagli utenti del web. Tanto che ancora oggi, a distanza di 7 anni, viene ancora celebrata per il suo design attuale e moderno.

    Come afferma lo stesso designer sul suo sito, quella di lavorare sulla 127 è stata una decisione rischiosa. Quasi tutte le auto rilanciate dalle Case in epoca moderna (come le già citate Mini, Maggiolino e 500) risalgono agli anni ’50 o ancora prima. Vetture dalle linee morbide e tondeggianti, in netto contrasto con le auto anni ’70 (come invece la 127) che sfoggiavano un design decisamente più squadrato.
    Ciononostante, Obendorfer è riuscito a modernizzare in maniera efficace le linee della piccola Fiat, ridisegnandone la carrozzeria e gli interni, e adottando soluzioni tecnologiche moderne. “La riconsiderazione di un modello piuttosto moderno – spiega il designer ungherese – rischia di renderlo già ‘vecchio’. Quindi, ho tentato di unire passato e futuro in un’auto proporzionalmente aggiornata con un design fedelmente ispirato al modello lanciato nel 1971, comprese le soluzioni high-tech”.
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    L’auto degli italiani
    Anche se meno famosa di altre piccole Fiat, la 127 ha ancora il suo posto nel cuore di molti italiani. Lanciata nel 1971 per sostituire la 850, rimase in produzione fino all’87, quando venne a sua volta rimpiazzata dalla Uno. Disegnata da Pio Manzù, la 127 venne proposta in numerose versioni tra cui la Diesel, la Panorama e la Rustica, antesignana delle odierne utilitarie cross. Nel corso della sua lunga carriera, la piccola Fiat venne prodotta in oltre 5 milioni di esemplari, a testimonianza del successo che questa vettura ebbe all’epoca. LEGGI TUTTO

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    Nuova autocertificazione Lombardia e Campania: in giornata il modello ottobre 2020

    Sei mesi dopo il lockdown arriva il coprifuoco. La seconda ondata dell’alto numero di contagi da coronavirus sta di nuovo costringendo le regioni più colpite a reinserire le vecchie rigide misure di limitazione alla libera circolazione dei cittadini. Lombardia e Campania hanno annunciato che da giovedì 22 ottobre dovranno ricorrere al coprifuoco notturno, dalle 23 alle 5 del mattino. Lasso di tempo in cui nessuno potrà muoversi liberamente, se non per tornare al proprio domicilio o per comprovati motivi.
    E in tutto ciò ci vorrà nuovamente l’autocertificazione: il modulo che ogni cittadino dovrà compilare e portare con sè per giustificare il proprio spostamento una volta uscito di casa. Come per le precedenti, anche la nuova autocertificazione aggiornata ad ottobre 2020, autorizza i cittadini a muoversi per motivi di lavoro o comprovata urgenza e necessità.
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    Nuova autodichiarazione coprifuoco ottobre 2020
    L’ordinanza emanata oggi in Lombardia e firmata dal ministro della Salute, Roberto Speranza e dal presidente della Regione, Attilio Fontana sarà valida fino al 13 novembre 2020. Nella dichiarazione di coprifuoco, che il Viminale pubblicherà oggi, le persone dovranno specificare le proprie generalità con nome e cognome, e indicare la necessità che li porterà a uscire di casa oltre le 23, l’ora del coprifuoco stabilito dal Dpcm del presidente del Consiglio Giuseppe Conte. Inoltre ci sarà lo spazio necessario per indicare la partenza e la destinazione dello spostamento, in caso di necessità lavorativa; e il motivo specifico, la destinazione e anche la durata dello spostamento, in caso di urgente necessità.
    L’autocertificazione coprifuoco ottobre 2020, redatta “sotto personale  responsabilità, ai sensi del DPR 445/2000” e che prevede in caso di dichiarazione del falso pesanti sanzioni fino a 3mila euro, avrà queste deroghe al divieto di spostamento:
    – ritorno al proprio domicilio;
    – motivi di salute;
    – comprovati motivi di lavoro;
    – comprovati motivi di natura familiare;
    – motivi scolastici e/o afferenti ad attività formative e/o socio-assistenziali;
    – altri motivi di urgente necessità.
    L’autocertificazione coprifuoco ottobre 2020 potrà essere richiesta e controllata dalle Forze dell’Ordine in caso di eventuali verifiche ai posti di blocco.  LEGGI TUTTO

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    Elisabetta Gregoraci, la rivelazione piccante: “Altro che segreto, Stefano è biondo e ha 32 anni”

    Mentre Elisabetta Gregoraci cerca di tenere tutto segreto all’interno del GF Vip, c’è qualcuno che ha deciso di incastrarla a sua insaputa. Altro che riserbo e privacy per Arianna David, ex Miss Italia e conduttrice tv nonchè amica di Elisabetta Gregoraci in quel di Montecarlo. Questa mattina è stata proprio lei infatti a svelare l’identità del presunto fidanzato segreto dell’ex moglie di Flavio Biatore, mentre era ospite del programma tv Mattino 5 di Federica Panicucci. 
    “Elisabetta Gregoraci è fidanzata con Stefano Coletti. Da quello che so io non è sola al di fuori della casa del Grande Fratello Vip”, ha detto senza alcun pelo sulla lingua la David. “Si tratta di un ragazzo giovane, è biondo, ha 32 anni e ha gli occhi azzurri. Magari non c’è niente però io so questo. Sta uscendo fuori comunque, prendo la palla al balzo”. Insomma tutto fa pensare che sia proprio lui l’uomo dei messaggi arei misteriosi. 

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    Stefano Coletti, la nuova fiamma di Eli 
    Il nuovo presunto fidanzato monegasco di Elisabetta Gregoraci è un pilota automobilistico. Stefano Coletti è nato a La Colle nel 1989 e ha iniziato a girare in pista da piccolissimo prima coi kart, piazzandosi prima nel 2003 sul secondo gradino del podio dell’Open Masters italiano nella categoria ICA-Junior, e vincendo poi l’anno successivo il Trofeo Andrea Margutti e il titolo europeo ICA-Junior.
    Crescendo poi ha lasciato i kart per le monoposto della Formula BMW e poi Formula Renault, Formula 3, World Series by Renault, GP3 Series e GP2 Series. E proprio in quest’utlima classe sul circuito di Spa-Francorchams, ebbe un brutto incidente che gli causò una frattura scomposta di due vertebre, a soli due anni da un altro infortunio simile sulla stessa pista. Pilota esperto, con una carriera di alti e bassi è stato portabandiera anche di alcuni team italiani come Prema, Trident Coloni e Rapax.
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    Tradita dalla David
    A confermare la tesi della David poi è stata proprio la Panicucci: “È quello che ho visto su Twitter. L’hanno fotografata con questo profilo e c’era il ‘mi piace’ di Elisabetta Gregoraci, di Marzia Gregoraci e di Nathan Falco”. Rivelazioni a cui fanno eco le parole di Signoretti, direttore del settimanale Nuovo: “E’ proprio quello che ho pubblicato io quest’estate”.
    Eppure Elisabetta anche nella puntata andata in onda ieri su Canale 5 ha smentito ogni rumors su un suo presunto fidanzamento con un uomo fuori dalla Casa, ammettendo solo che “Stefano è un uomo che fa parte del mio presente”.  E i colpetti sul cuore in codice smascherati da Alfonso Signorini? “Sono per un gruppo di persone del quale fa parte Stefano insieme alla mia famiglia e ad altri amici”. Insomma l’ex di Briatore non rinuncia all’alone di mistero intorno alla sua vita sentimentale, e continua a portare avanti nella casa il flirt con l’altro gieffino Pierpaolo Pretelli.  LEGGI TUTTO

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    SSC Tuatara vola a 532,8 km/h: Bugatti e Koenigsegg demolite

    C’è un nuovo sceriffo in città. SSC Tuatara, la super car che sputa fuoco a ogni cambiata, è l’auto più veloce del mondo.
    In Nevada il bolide di SSC North America è diventata l’auto più veloce del mondo. Toccando di 532,8 km/h di punta (331,1 miglia orarie) con una media di 508,7 km/h.
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    Prestazione straordinaria
    La SCC Tuatara s’è messa alla spalle due mostri sacri della velocità quali Koenigsegg Agera RS e Bugatti Chiron SuperSport 300+.
    Sulla statale 16 del Nevada – ovviamente chiusa al traffico – all’andata ha toccato la punta massima. A ritorno, necessiario per validare il record, ha tenuto una media di 484 km/h.
    Sufficiente per fissare il primato a 508,7 km/h. Oltre il muro dei “cinquecento all’ora” oltre il muro delle trecento miglia orarie.
    Tuatara è una trazione posteriore dotata di un motore V8 5.9 litri twin-turbo, capace di scatenare 1.350 cavalli con benzina a 91 ottani e 1.750 cavalli  se alimentato a etanolo (E85). 
    Sarà prodotta in cento esemplari: al momento, imprendibili sul dritto. LEGGI TUTTO

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    Alpine, De Meo presenta il futuro del marchio

    Le grandi manovre di Luca De Meo al comando del Gruppo Renault coinvolgono Alpine, il Marchio sportivo, in modo molto approfondito.
    Da quando il nuovo CEO italiano ha annunciato la riorganizzazione del colosso francese in quattro Marchi, le cose sono cambiate.
    Alpine nel 2021 tornerà in Formula Uno, per ribadire la sua vocazione dinamica. Ma soprattutto sono in programma nuovi modelli, che affiancheranno la berlinette A110. 
    Si tratta di due auto di categorie opposte. Una sportiva pura, probabilmente parente stretta del modello di serie che deriverà da Nissan Concept Z Proto (erede della 370Z) il quale non sarà importato dalla Casa giapponese nel Vecchio Continente.Ovvero una rivale non troppo lontana dall’archetipo della categoria, la Porsche 911. Non è da escludere che Alpine, come è capitato per A110, possa però sviluppare un progetto interamente inedito. 
    Ruote alte anche per il Marchio sportivo francese
    Oltre al classico, il futuro incombente. La seconda Alpine dovrebbe esser una full electric realizzata sulla nuova piattaforma Cmf-Ev.
    Per fare numeri potrebbe trattarsi di un SUV coupé, un esordio nella categoria delle ruote alte, ormai obbligatoria anche per i Marchi sportivi. LEGGI TUTTO

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    Nuova Fiat Panda, che regali per i 40 anni

    Panda entra negli “anta” e dopo aver introdotto il mild hybrid si regala quello che è un aggiornamento sostanziale. Per altri sarebbe un restyling, non per Fiat Panda, che la propria identità la conserva stretta dopo 40 anni e non ha alcun bisogno di cambiare.
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    Ordinabile da subito (21 ottobre), la nuova Panda declina il concetto citycar in 5 allestimenti. A fare il prezzo d’attacco, a 8.200 euro beneficiando degli incentivi, della rottamazione e del finanziamento FCA Bank, lo fa l’allestimento base: semplicemente, Fiat Panda.
    Motori, il mild hybrid per tutte
    Le motorizzazioni a listino sono confermate nelle proposte benzina 4×4, bifuel a metano o a gpl, nel motore benzina 1.0 FireFly mild hybrid 70 cavalli disponibile per tutte le versioni, che vedono gli allestimenti City Life e il nuovissimo Sport posizionarsi quali alternative allo step d’accesso.
    Debutta il touchscreen 7 pollici
    Cambiano i paraurti, arrivano i cerchi da 15 pollici, le barre al tetto nere di serie, il climatizzatore manuale e i sedili bicolore. Sono i contenuti di Panda City Life, che copre il comparto multimediale con la basetta per lo smartphhone, la Radio DAB Mobile e il Bluetooth 2.1. Ecco, una prima volta per la nuova Panda c’è e interessa proprio l’infotainment. Arriva il touchscreen da 7 pollici in plancia, con radio DAB e la compatibilità con Apple CarPlay e Android Auto, per il collegamento via USB alloggiato nella basetta ad hoc.

    Per un inedito infotainment, c’è un allestimento che ritorna. Panda Sport esplora altri tratti del mito, lo fa con cerchi bicolore da 16 pollici, i paraurti specifici, i particolari (optional) in nero lucido su calotte degli specchi e tetto, in alternativa alla tinta carrozzeria.
    Panda Sport, Pandemonio di una citycar
    Con Sport debutta il Grigio Opaco, esclusivo dell’allestimento che può essere arricchito dal Pack Pandemonio, col quale arrivano le pinze freno rosse, le vetrature posteriori oscurate, il volante in tecno-pelle con cuciture rosse a contrasto. In plancia – trattata con una colorazione titanio -, spazio al touchscreen 7 pollici di serie, diversamente da Panda City Life.
    Panda City Cross (e Cross), materiali sostenibili
    Gli interni introducono rivestimenti in ecopelle sui pannelli porta, dove la versione Panda Cross realizza l’intera plancia con materiali riciclati, impiegati anche per le fibre dei rivestimenti interni.
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    Sia Fiat Panda Cross che l’allestimento Fiat Panda City Cross si potranno guidare in versione due o quattro ruote motrici. Il Blu Ceramico è una nuova colorazione su misura dell’allestimento City Cross, abbinato a sedili bicolore in tecnopelle blu e nero, luci diurne a led, climatizzatore automatico e infotainment da 7 pollici: tutto di serie. L’extra di Panda Cross è nelle piastre esterne di protezione cromate, nei sensori di parcheggio di serie.
    Tra gli accessori, il D-Fence pack Mopar sarà ancora abbinabile come soluzione per filtrare le impurità nell’abitacolo, abbattere del 98% muffe e batteri, purificare l’aria e, con la lampada a UV, igienizzare le superfici. Una soluzione introdotta nei mesi scorsi, nella prima fase post-coronavirus. LEGGI TUTTO

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    Porsche Panamera, i restyling porta il super ibrido

    Del restyling di Porsche Panamera restavano ancora alcuni tasselli da raccontare, proposte supersportive con un plus di efficienza, dell’ibrido plug-in con una batteria del 30% più potente, grazie alla quale aumenta l’autonomia di marcia.
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    Altri numeri, però, finiscono col rubare la scena e sono quelli di Panamera Turbo S E-Hybrid: 700 cavalli e 870 Nm, il sistema supera il dato del modello finora sul mercato. Lo fa grazie ai 21 cavalli in più espressi dal motore V8 4 litri biturbo, 571 cavalli ai quali si sommano i numeri dell’elettrico, 136 cavalli comuni a tutte le tre declinazioni ibride plug-in di Panamera berlina, Sport Turismo ed Executive passo lungo.
    Batteria, +30% aiuta l’autonomia
    Dall’assetto PDCC Sport alla stabilizzazione attiva del rollio, passando per le ruote posteriori sterzanti e il Porsche Torque Vectoring Plus, propone tutto di serie la Turbo S E-Hybrid, freni carboceramici inclusi.
    Quando serve l’aplomb delle emissioni zero, la modalità di guida elettrica fa affidamento sui 17,9 kWh della batteria agli ioni di litio (l’evoluzione delle celle ha permesso l’incremento rispetto ai precedenti 14,1 kWh) per muoversi in città per 50 km (dato rilevato nel ciclo urbano WLTP), dove la meno potente Panamera 4 E-Hybrid si spinge fino ai 56 km.
    Panamera 4 E-Hybrid, plug-in “soft”
    Certo, non può vantare pari dinamismo e potenza assoluta. Il motore V6 2.9 litri biturbo conferma i valori noti, per un sistema da 462 cavalli comunque in grado di staccare uno zero-cento orari da 4”4 (2 decimi più rapido) e 280 km/h di velocità massima (2 km/h in più) con il pacchetto Sport Chrono.

    Altra cosa è Panamera Turbo S E-Hybrid, per i 315 km/h (5 km/h più veloce) e i 3”2 dichiarati sullo scatto 0-100 km/h (2 decimi più rapida). Ibride plug-in ricaricabili con il Porsche Mobility Charger da 7,2 kW di serie, oltre alle postazioni pubbliche con cavo Mode 3.
    Sport Design di serie su Panamera 4S
    Il restyling incide sulla tecnica, prevalentemente la componente termica con il V8 4 litri biturbo potenziato, confermando il cambio doppia frizione 8 marce, sul quale è integrato il motogeneratore da 136 cavalli e 400 Nm. Personalizza anche il design esterno, come già apprezzato al debutto di Panamera Turbo S, riconoscibile per i doppi fari anteriori a C sulla Turbo S E-Hybrid, oppure la fascia paraurti Sport Design di serie su Panamera 4S, che conferma i 440 cavalli del motore V6 2.9 litri ma stacca prestazioni superiori: 6 km/h in più in velocità massima (295 km/h) e 1 decimo in meno sullo 0-100 km/h (4”1).
    Sfoglia il listino Porsche: tutti i modelli sul mercato
    Sul mercato italiano sono già ordinabili le Panamera ibride plug-in rinnovate, arriveranno nelle concessionarie nel mese di dicembre. Il listino prezzi parteda 117.088 euro per Porsche Panamera 4 E-Hybrid, da 122.212 euro la Panamera 4S (esclusivamente termica), da 196.144 euro Panamera Turbo S E-Hybrid. La terza ibrida plug-in, già annunciata nei mesi scorsi, è Panamera 4S E-Hybrid, da 134.412 euro LEGGI TUTTO

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    Bugatti, spunta il concept: è l'hypercar elettrica?

    “Cosa accade se….”. Bugatti criptica, annuncia l’arrivo di una novità in prima mondiale. Sappiamo dai recenti report come il progetto di un secondo modello, a metà strada tra la super-berlina e il crossover, non abbia ricevuto il via libera dal CdA del Gruppo Volkswagen, per altre priorità alle quali destinare le risorse finanziarie.
    Bugatti indicata a un prossimo passaggio di proprietà, con l’arrivo di Rimac, specializzato sull’elettrico ad altissime prestazioni e configurato con quattro motogeneratori sulla C-Two.
    Quel “Cosa accade se…?” potrebbe nascondere una Vision, un concept Bugatti che indichi un futuro magari elettrico. Dal teaser si intravede poco, un retrotreno futuristico e niente più – se non i contorni dei passaruota, che non si spingono più in là a rivelare altro del concept.
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    Un “Cosa accade se…?” che potrebbe presentare un concept destinato a essere “guidato” dai simulatori per consolle, come accadde con Bugatti Vision Gran Turismo nel 2015, proposta per Playstation e anteprima di quella che poi sarebbe stata la Chiron due anni più tardi. LEGGI TUTTO