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    Romeo Ferraris spalanca le sue porte a Morgan

    Romeo Ferraris mette la prestigiosa Morgan nel suo portafoglio. L’officina di Opera ha ottenuto l’esclusiva per l’assistenza ufficiale per l’Italia per le scoperte inglesi da design vintage e dedicate al puro piacere di guida.
    Morgan Plus Four beneficia del turbo BMW
    Ciò alla partnership con Borghi Automobili. Arriva quindi un altro prestigioso Marchio a quelli già serviti da Romeo Ferraris, ovvero Abarth, Alfa Romeo e Bentley.
    Con l’entrata del marchio inglese, si aggiungerà all’attuale funzione di Service post-vendita anche l’attività di concessionario, sfida sicuramente impegnativa, ma che sarà sostenuta dal connubio vincente composto dalla storicità della Borghi Automobili e la modernità di un’azienda come Romeo Ferraris, che annovera tra le sue attività distintive anche quella di costruttore di vetture stradali come il FatFive e la gestione di un reparto corse.

    Il modello più recente del costruttore inglese è la Plus Six, lanciata al Salone Internazionale di Ginevra nel 2019, poco dopo l’annuncio dell’acquisizione del marchio inglese da parte della società Investindustrial di Andrea Bonomi, operazione che lascia prevedere gli ampi margini di crescita internazionale di Morgan Motor Company, pur mantenendo la sua tradizionale artigianalità.
    La Giulia elettrica di Romeo Ferraris per lo ETCR
    Le parole di Michela Cerruti, Romeo Ferraris Operations Manager
    “Siamo decisamente emozionati di fronte a questa nuova sfida. Accogliere un marchio prestigioso come quello di Morgan rappresenta per la nostra azienda una grande opportunità di crescita ed evoluzione. Abbiamo personalmente visitato la fabbrica di Malvern e siamo rimasti estremamente affascinati dalla qualità e dalla unicità dello straordinario processo che porta alla creazione di queste autovetture, esemplari dal fascino senza tempo, costruiti su misura passo per passo, in modo completamente artigianale, modus operandi che la Romeo Ferraris apprezza e condivide”.
    “La collaborazione con lo staff della Borghi Automobili sarà fondamentale per apprendere le particolarità di questa realtà in tutte le sue sfaccettature, dalla gestione tecnica alla conoscenza di una nuova clientela, la cui soddisfazione, come sempre, costituisce la nostra priorità”.
    Stelvio Quadrifoglio a 556 cavalli con Romeo Ferraris LEGGI TUTTO

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    Stellantis, presentato il logo della fusione tra FCA e PSA

    FCA e PSA: finalmente il percorso di fusione dei due Gruppi sta per volgere al termine. Entro il primo trimestre del 2021 il nuovo colosso automobilistico vedrà finalmente la luce in forma ufficiale. Intanto, di comune accordo, le due parti hanno deciso di svelare il logo che rappresenterà la nuova società, denominata Stellantis. Una grafica, quella scelta dai due gruppi, pensata per simboleggiare i valori fondanti del gruppo ma anche per sottolineare la grande diversità dei Marchi e la ricchezza di tradizioni e culture differenti da preservare e rilanciare.
    FCA, le utilitarie Fiat saranno costruite su piattaforma PSA
    Le stelle sono protagoniste
    Per dare il nome alla nuova società che metterà insieme FCA e PSA, i vertici delle due parti hanno deciso di ricorrere al latino, lingua franca in un gruppo a maggioranza francese e italiana ma che al suo intero vanterà anche importanti contaminazioni tedesche e americane. Un patrimonio di diverse culture diffuse in ben 14 brand e che verrà rappresentato dal nome Stellantis. Derivante dal verbo “stello”, la locuzione scelta come nome dell’azienda significa “essere illuminato di stelle”. LEGGI TUTTO

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    Bonus mobilità: al via nuovi rimborsi per bici e monopattini

    Già da oggi, 9 novembre, riparte la registrazione sul sito dedicato al buono mobilità. Dopo le promesse fatte dal Ministro Costa, dunque, non poteva esserci notizia migliore per chi ancora non era riuscito ad accaparrarsi il rimborso nella giornata del click-day del 3 novembre scorso. Piattaforma, quindi, regolarmente rimessa in funzione e nuova caccia al bonus mobilità, che assicura il rimborso fino al 60% della somma spesa per l’acquisto di una bici, un monopattino o un mezzo elettrico. 
    Bonus mobilità: la guida su come richiederlo
    Tutte le novità da sapere
    Il bonus come già espressamente ribadito dalle istituzioni, può essere richiesto una sola volta e per l’acquisto di uno solo dei beni previsti dal Ministero, come: ebike, monopattini, bici e segway. A partire da oggi, dunque, ci sarà tempo fino al prossimo 9 dicembre per pre-registrarsi nuovamente sulla piattaforma – registrazione dedicata a tutti coloro che durante il click-day del 3 novembre non erano riusciti ad aggiudicarsi una parte dei fondi messi a disposizione – e caricare i propri dati e quelli riguardanti il mezzo acquistato, la fattura o lo scontrino parlante.
    Come detto, quindi, a differenza della prima, questa seconda fase è dedicata solamente a chi ha già effettuato un acquisto tra il 4 maggio 2020 e il 2 novembre 2020. Dopodiché il Ministero procederà con l’erogazione dei fondi – che arriveranno tra gennaio e febbraio 2021 -, calcolando quanti cittadini sono rimasti fuori durante la prima tranche di rimborsi.
    Come scritto sul sito, infatti, la pre-registrazione non darà alcun beneficio specifico, ma serve al Ministero solamente per quantificare quante risorse saranno necessarie per soddisfare tutti quei cittadini che in questi mesi hanno acquistato un mezzo e che sono rimasti fuori lo scorso 3 novembre.
    Disastro Bonus Mobilità, esauriti i voucher il Ministero assicura: “Conservate gli scontrini per i nuovi fondi” LEGGI TUTTO

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    Joe Biden, che amore per la Chevrolet Corvette: ma arriva lo stop alla guida

    Quale macchina potrà mai contraddistinguere il simbolo degli americani? Un’auto americana per eccellenza. Joe Biden, appena eletto 46° Presidente degli Stati Uniti d’America, presenta un’altra differenza rispetto al suo predecessore Donald Trump, oltre alla ideologia politica. A differenza del magnate, che ostentava il suo status andando in giro con supercar fiammanti o limousine potentissime, Biden è un vero cultore dell’automobile e della sua essenza. Ne è testimonianza il fatto di possedere – e conservare con cura maniacale – una Chevroelt Corvette Stingray del 1967.

    Il piano di Biden senior
    La vettura, pur se risalente a oltre sessant’anni fa, è conservata talmente bene da sembrare un’auto appena acquistata. Ha invece accompagnato Biden lungo la sua giovinezza e età adulta. Il neopresidente USA è infatti appassionato d’auto sin dalla tenera età, anche perché il padre era il titolare della più grande concessionaria Chevrolet del Delaware, a Wilmington, città natale dei Biden. E fu proprio Biden senior a regalare la Corvette al figlio Joe.

    Avvenne tutto nel 1967. Joe stava per sposare la sua prima moglie, Neilla Hunter – che sarebbe poi morta nel 1972 in un incidente stradale insieme alla piccola figlioletta di soli 13 mesi -, e il padre non aveva i soldi necessari all’acquisto della vettura desiderata. Ideò allora un singolare piano. Joe possedeva già una Chevy, Neilla una Pontiac Tempest. Con la scusa di fare il tagliando, papà Biden le mise in permuta per ottenere così la Corvette Stingray. Quando Joe e Neilla vennero convocati in officina per ritirare le loro auto, si trovarono di fronte la muscolosa decapottabile. Fu subito amore: e il Presidente non smise mai di mettersi al volante della sua Chevy verde.
    Decapottabile super prestazionale
    Che, per la cronaca, è una macchina super prestazionale, soprattutto per il periodo storico in cui si trovava sul mercato. La Corvette Stingray di Joe Biden montava (anzi, monta ancora) un V8 5.4 litri da 350 cv, abbinato a un cambio manuale a 4 velocità, in grado di far accelerare la macchina da 0 a 100 km/h in 5,8 secondi. Un vero e proprio gioiellino, all’epoca costato 5.600 dollari, e che oggi, qualora venisse messo all’asta, non verrebbe venduto per meno di 90.000 dollari circa.
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    Adesso però non può più guidarla: ecco il motivo
    Il Presidente, tuttavia, dovrà continuare a riporla in garage. La legge americana infatti vieta al Presidente di circolare per strade pubbliche. Anzi, per ragioni di sicurezza, né lui né i parenti possono guidare. Un limite a cui Joe Biden dovrà sottostare. Nulla gli vieterà comunque in futuro di continuare ad ammirare la sua Corvette. LEGGI TUTTO

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    Il Jet privato che ha una Porsche come optional

    “The Duet”, “Il Duetto” o “Il Duo”, poco importa la traduzione, quel che rimane è il concetto: un progetto nato quattro anni fa, che vede finalmente la luce oggi, con protagonisti Porsche e Embraer,  società di produzione d’aeromobili e civili, militari e dei relativi servizi nata in Brasile. Grazie alla collaborazione, il cliente potrà acquistare il jet Embraer Phenom 300E insieme a una Porsche 911 Turbo S personalizzata.
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    LA SUPERCAR E IL JET: 10 COPPIE
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    Porsche ed Embraer si sono unite al grido di “veicoli diversi, design e DNA comune”. Un design che si intende chiaramente esclusivo e incentrato sui desiderata dei clienti. L’aereo andrà quindi ad abbinarsi alla supercar, per un totale di 10 coppie disponibili per i potenziali (e necessariamente facoltosi) possessori. Tutti i modelli hanno un badge formato da 10 linee, tante quante le 10 coppie.
    COLLEGAMENTI CROMATICI ED ESCLUSIVI

    I designer, per riuscire a collegare stilisticamente e concettualmente la 911 e il Phenom 300E, si sono concentrati su una miriade di dettagli, a partire dalla verniciatura esterna. Il colore comune ai due veicoli è il Jet Grey Metallic unito al Platinum Silver Metallic, con strisce decorative in Brilliant Chrome e Silver Blue. La 911 è interamente dipinta a mano, proprio come il Phenom 300E. A caratterizzare la tedesca, dettagli esclusivi come i cerchi in lega, verniciati attraverso un processo laser in argento platino metallizzato e Speed Blue sul fondo, le prese d’aria cromate, rivestimento del tettuccio in Alcantara e i listelli sottoporta con la scritta “No Step” proprio come sugli aerei. Allo stesso tempo, il velivolo riflette il grigio esterno della Porsche. Gli interni presentano dei sedili cuciti sullo stile di quelli della 911, con parte superiore bianca, cinghie di trazione rosse e protezioni in fibra di carbonio.
    9 milioni di euro
    I clienti che sceglieranno “The Duet” – prime consegne a partire dal 2021 – riceveranno inoltre una borsa da pilota personalizzata, due valigie weekender e un orologio con cassa in titanio UTC Porsche Design 1919 Globe Timer ispirato alla cabina di pilotaggio dell’aereo. Quanto costa comprare il jet e la 911 insieme? “The Duet” costa 10,9 milioni di dollari, poco più di nove milioni di euro, senza dimenticare ulteriori possibili personalizzazioni. LEGGI TUTTO

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    La mitica AC Cobra diventa un'elettrica da 617 cavalli

    AC sempre più diretta verso l’elettrico. La Casa inglese, dopo l’annuncio di una Cobra 100% elettrica in arrivo nel 2021, punta a un restomod corsaiolo: le intenzioni del marchio sarebbero quelle di realizzare una versione a zero emissioni delle Cobra che hanno gareggiato alla 24 Ore di Le Mans negli anni ’60.
    12 ESEMPLARI, SEI IN VERDE, SEI IN ROSSO
    Si tratta di una serie limitata a 12 esemplari, sei basati su una Cobra Le Mans verde e sei su un esemplare in rosso. Ogni vettura avrà pannelli della carrozzeria realizzati in alluminio di alta qualità e prodotti con gli stessi procedimenti in uso negli anni Sessanta. Ma ciò che stupisce è la potenza della motorizzazione.
    MOTORE FALCON DA 617 CV, ECCO IL PREZZO
    Perché a spingere l’elettrica sarà un propulsore Falcon Electric (inglese, of course) da 617 cv e 1.000 Nm di coppia. Considerando il peso complessivo leggero dell’auto, la Cobra Le Mans elettrica proporrà prestazioni velocissime.
    Nel listino dell’usato di Auto, tante occasioni da non perdere a portata di click!
    Le AC Cobra Le Mans entreranno in listino a un prezzo necessariamente più alto della controparte di serie, a 600.000 sterline, equivalenti a circa 665.000 euro.  LEGGI TUTTO

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    Nissan Navara restyling, il pick-up mostra la faccia da duro

    Nissan Navara procede con il restyling: il pick-up è stato presentato digitalmente a livello globale, destinato quindi prossimamente anche all’Europa.
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    Le novità riguardano lo stile, rinnovato  soprattutto esternamente, il nuovo allestimento Pro-4X, dedicato a chi va spesso in fuoristrada e un aggiornamento degli ADAS. Non sono state annunciate le motorizzazioni.
    Pick-up pratico e funzionale
    Navara 2021 si mostra con una griglia frontale molto più vistosa: aggiornati anche i fari a led, i fendinebbia (ora verticali) e i paraurti. Anche al posteriore i gruppi ottici a led e un design modificato lo rendono più importante. Lo sterzo è stato aggiornato e l’assale posteriore rinforzato: annunciata anche una maggiore capacità di carico del pianale.
    L’abitacolo presenta un nuovo volante, ma soprattutto arrivano ADASquali la frenata automatica d’emergenza, l’Intelligent Around View Monitor, forte di quattro telecamere e capace in fuoristrada, con la trazione integrale inserita, di mostrare ostacoli, e l’Intelligent Forward Collision Warning. LEGGI TUTTO

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    Ferrari 308M, Automobili Maggiori restaura la Rossa del '75

    Automobili Maggiori ha deciso di ripercorrere la storia del Cavallino, restaurando interamente una delle autovetture più rappresentative. Classe, stile e velocità tornano a vivere sulla Ferrari 308M completamente rivisitata attraverso un processo di restauro all’avanguardia.
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    Design classico e comfort moderno
    Di solito non ci si imbatte mai in Ferrari classiche completamente riviste e rimodellate, capaci di unire il design classico di una volta alla modernità e al comfort odierno. Ma non ditelo ad Automobili Maggiore, che con il suo ultimo progetto ha voluto cimentarsi nella rivisitazione di un’automobile entrata nel mito. Si sta parlando della Ferrari 308, la due posti sportiva creata dalla Casa di Maranello nel lontano 1975. Nata dalle sapienti menti di Pininfarina e Sergio Scaglietti, questa autovettura dal telaio leggero – creata appositamente per i gentleman driver dell’epoca – è riuscita oggi ad avere nuova vita proprio grazie ai designer italiani di Maggiore.

    La sportiva rimessa a nuovo
    Ovviamente, il processo di restomod che ha subito la Ferrari 308 in questione è stato molto lungo. Di fatto, la sportiva del Cavallino è stata completamente spogliata di tutti i suoi componenti, così da poter effettuare il restauro del telaio originale per renderlo più resistente alla corrosione. Per quel che riguarda, invece, la realizzazione delle nuove parti la 308M è stata completamente rivisitata. Le uniche cose a non aver subito modifiche – oltre al telaio, appunto – sono state il blocco motore e le portiere. Questo significa che ogni altro tipo di componente è stato smontato, rivisto e completamente riprogettato dai designer Maggiore.
    Riprogettato il V8 Ferrari
    Anche gli interni e la meccanica hanno subito dei sostanziali cambiamenti, nonostante ad un occhio poco affine potrebbero sembrare quasi gli originali. Nell’abitacolo, sono state inserite nuove pelli per i sedili e nuovi componenti in carbonio e alluminio per le prese d’aria, i braccioli e le restanti finiture interne. Da segnalare anche il nuovo pomello del cambio realizzato a mano e interamente in marmo. Per quanto riguarda la meccanica, invece, il lavoro di restauro ha riguardato tutti i segmenti. Sono state, infatti, riprogettate tutte le principali parti dell’originale motore V8 Ferrari, l’intero impianto frenante e le sospensioni. Insomma, la 308 non è forse mai stata così cool. LEGGI TUTTO