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    Aston Martin, la collezione da corsa è in vendita

    Dal reparto corse al garage di un facoltoso estimatore della storia Aston Martin. Così, la Vantage Legacy Collection. Pensata per essere guidata ovviamente solo in pista, giacché le Vantage GT4, V12 Vantage GT3 e Vantage GTE, sono esattamente gli esemplari con i quali Aston Martin Racing ha corso tra il 2009 e il 2018, vincendo nel mondiale Endurance (7 titolo WEC complessivamente), due volte la 24 Ore di Le Mans – nel 2014 e 2017 – oltre alle uscite nell’European Le Mans Series e i campionati GT, britannico e World Challenge.
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    Vantage VH, dalla GT4 alla GTE 
    Alla produzione destinata alle squadre che hanno gestito le Vantage della precedente generazione, per intenderci con l’architettura VH lanciata nel 2005 sulla V8, si sommano tre esemplari, uno per ciascuna omologazione.
    Così, sarà il telaio numero 108 della V8 Vantage GT4 a finire nelle mani del collezionista di Vantage Legacy Collection – ovviamente l’offerta interessa il lotto di 3 auto nel suo insieme -, il telaio numero 7 della GTE e il 47 della Vantage GT3 con motore V12 6 litri aspirato, da oltre 600 cavalli e cambio Xtrac sequenziale.
    Le specifiche di GT3 e Vantage V8 GTE
    Per esigenze di regolamento tecnico, la V8 GT4 è la Vantage più vicina alla specifica di serie, stradale, con motore 4.7 litri, un’aerodinamica evoluta e tutti i necessari sistemi di sicurezza omologati FIA. Con Vantage GT3 le libertà regolamentari diventano molto più ampie e si riflettono in tutta la loro imponenza, di un progetto alleggerito fino a 1.250 kg.
    Dieci kg in meno e tanta ricerca aerodinamica in più confluiscono su Aston Martin Vantage GTE, per l’ultima volta schierata nel 2018 a Le Mans, in Classe GTE Am (da regolamento a utilizzare auto prodotte e omologate l’anno precedente), con il motore V8 rivisto nell’installazione per un migliore accentramento delle masse: l’esemplare della Legacy Collection avrà la specifica di pacchetto aerodinamico schierato da Aston Martin nel 2016. Il debutto avvenne quattro anni prima, a Sebring, 2012 subito vincente nella gara conclusiva del WEC a Shanghai, in Classe GTE.
    La Vantage “classica”
    “Per un collezionista, questo trio di Aston Martin Racing Vantage rappresenta il tributo definitivo a un periodo felice per il marchio nelle competizioni internazionali.
    Sebbene da allora Aston Martin abbia proseguito con la vittoria di titoli mondiali e l’attuale generazione V8 turbo della Vantage, le fondamenta gettate dall’enorme successo della macchina originaria hanno conquistato ammiratori in tutto il mondo e portato a diventare una tra le preferite tra i tifosi. La Legacy Collection è una bellissima chiusura su questa splendida macchina”, ha commentato il presidente di AMR, David King. LEGGI TUTTO

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    Nuova Opel Astra, la berlina compatta arriverà sul mercato nel 2022

    Mokka (in foto) ha segnato la direzione Opel verso il futuro, un bel crossover urbano sportivo, con i suoi elementi distintivi. Saranno d’ispirazione per nuova Opel Astra, che al rinnovamento andrà nel giro di due anni, una generazione completamente frutto dell’integrazione Opel in PSA, quindi una berlina compatta su architettura EMP2 e immersa nell’elettrificazione delle motorizzazioni.
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    Nuova Astra avrà un’identità ben distinta dalla cugina Peugeot 308, altro progetto di segmento C prossimo al rinnovamento, con i muletti già su strada.

    Prenderà spunto dal design di Mokka senza produrre un copia-incolla, assicura il responsabile dello stile Opel, Mark Adams, ad Autocar. Se il crossover ha tracciato la direzione, gli stilemi, allora la calandra Vizor può considerarsi un tratto distintivo della Astra (leggi la prova su strada) 2022, peraltro già applicato al restyling di Opel Crossland.
    Opel Astra Hybrid e ibrido OPC
    C’è poi il capitolo ibrido plug-in da applicare, attingendo alle soluzioni introdotte da Peugeot su 508 e 3008, due e quattro ruote motrici. Per una motorizzazione plug-in hybrid a trazione anteriore, non è da escludere una Hybrid4 interpretata con la sigla sportiva OPC, l’unica via per riproporre un allestimento ad alte prestazioni e non solo con ritocchi estetici della proposta GS Line.
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    I 300 cavalli, frutto dell’abbinamento tra un motore termico 1.6 litri e due motori elettrici, rappresentano una soglia di potenza di tutto rispetto nella partita con le hot-hatch compatte. LEGGI TUTTO

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    McLaren, la Super Series ibrida plug-in si chiamerà Artura

    Il nome potrà non essere dei più accattivanti, se letto all’italiana: McLaren Artura. La nuova Super Series arriverà nella prima metà del 2021, un progetto inedito a partire dall’architettura in fibra di carbonio, progettata e realizzata dal centro compositi McLaren a Woking.
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    Sarà una supercar ibrida plug-in, per potenza le indiscrezioni la posizionano oltre i 600 cavalli, ottenuti da un sistema composto dal motore twin turbo V6 sviluppato da Ricardo, al quale sarà abbinato un motogeneratore elettrico, in grado di assicurare un’autonomia di marcia a zero emissioni attesa poco al di sotto dei 30 km.
    “Ogni elemento della Artura è completamente nuovo, dall’architettura a ogni componente del powertrain High Performance Hybrid, proseguendo con la carrozzeria, gli interni e un’interfaccia per il pilota all’avanguardia. È un modello che attinge a decenni di esperienza McLaren in tecnologie pionieristiche superleggere da corsa e per auto stradali, per portare tutte le nostre competenze nell’elettrificazione nella classe supercar”, ha commentato l’a.d. McLaren Automotive, Mike Flewitt.
    Il peso dell’elettrico da compensare
    Un ibrido per la performance parte dalla condizione di un incremento di peso da compensare, risultato centrato dai tecnici McLaren lavorando a un alleggerimento del telaio in fibra di carbonio, l’architettura MCLA, per un risultato finale che, rispetto a McLaren 570S, è destinato a essere pochi kg più pesante, per un valore sembrerebbe tra i 1.450 e i 1.550 kg, dai rumours meglio informati.
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    Componente elettrica che ripagherà non solo per una mobilità a zero emissioni, ma con un surplus di coppia istantanea, valido a trasformare il sistema ibrido V6 – di cubatura certo inferiore ai 4 litri biturbo V8 – in un propulsore all’altezza dell’otto cilindri per Nm espressi e ancor più per fruibilità nell’erogazione. Dati che la scheda tecnica e le anticipazioni dei prossimi mesi inizieranno a rivelare. LEGGI TUTTO

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    Sesso a bordo dell'auto di servizio: aperta l'indagine per i due vigili di Roma

    Erano appostati a controllare il campo rom della zona di Tor di Quinto, zona nord di Roma. Due vigili, lei quarantenne, lui con qualche anno di più. Travolti dalla passione, i due hanno cominciato a fare sesso. Peccato che nella foga del momento abbiano, a quanto pare, lasciato la radio accesa.
    Nuova Fiat Tipo e Tipo Cross: il restyling col vecchio logo Fiat anni 60′
    Sesso a bordo della Fiat Tipo di servizio: adesso si indaga
    E qualcuno ha registrato un file audio, che adesso è a disposizione del comandante della Polizia Municipale della Capitale, Stefano Napoli, come “prova”. Perché il caso è finito sotto indagine.
    La vicenda è stata rivelata dai colleghi di Leggo.it e in seguito ripresa da diverse testate giornalistiche: i due vigili sono in servizio presso il XV Gruppo, zona Cassia. E adesso attendono l’esito delle indagini.
    Fiat Tipo More: gli scatti  LEGGI TUTTO

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    Jeep Compass dalla Cina, le prime anticipazioni sul restyling

    Prime visioni cinesi per Jeep Compass restyling 2022. Il suv sbarca al Salone di Guangzhou e rivela alcuni dei tratti distintivi che ritroveremo nel corso del prossimo anno sul mercato europeo.
    Restyling del frontale
    Interventi estetici e non solo, che iniziano con ritocchi ai fari, full led e dalla differente grafica per le luci diurne, nonché una geometria del proiettore con uno scalino più pronunciato nel raccordo con la griglia, che al centro nasconde una nuova camera frontale, riposizionata rispetto all’elemento sulla fascia paraurti del Compass attualmente in vendita (e a noleggio). Fascia paraurti che, al centro, rivela un nuovo sensore radar, con la possibilità che a bordo il restyling introduca Adas avanzati.
    Interni, nuovo infotainment
    Di certo introduce un nuovo disegno della plancia e il sistema di infotainment con schermo da 10,1 pollici su tecnologia Uconnect 5, un display completato dalla strumentazione digitale da 10,25 pollici. Sono i contenuti di maggior novità del restyling Jeep Compass, dai quali deriveranno servizi connessi potenziati e accompagnati da uno sviluppo dalla plancia ora meglio integrato nel complesso. LEGGI TUTTO

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    Lamborghini contro Mercedes, sfida tra le super car alleggerite

    La premessa d’obbligo parte da un dato di fatto: è molto probabile che quale tra le due, tra Lamborghini Huracan STO e Mercedes-AMG GT Black Series, possiate permettervi di scegliere, il potenziale tecnico disponibile sarà di gran lunga maggiore di quanto le vostre doti di pilotaggio vi consentiranno di sfruttarne. Progetti ispirati dalle corse, categorie GT dove Lamborghini e Mercedes incrociano spesso le traiettorie, nelle varie classi e con Lamborghini Squadra Corse a poter vantare un dominio da Triplete alla 24 Ore di Daytona.
    Dalle corse alla strada, le supercar estremizzano la base di partenza, accomunate da una ricerca aerodinamica spinta e da soluzioni tecniche piuttosto diverse tra loro. Diversissime per architettura, dove Huracan STO è un progetto a motore posteriore centrale mentre AMG GT Black Series posiziona il V8 dietro le ruote anteriori. Giocano su molti campi della scheda tecnica a carte scoperte, non tutti.
    Di Huracan STO sappiamo come sia stata alleggerita di 43 kg rispetto al progetto Performante, arrivando a 1.339 kg ripartiti al 41:59 tra i due assi, con oltre il 75% dei pannelli della carrozzeria realizzati in fibra di carbonio e molti in elementi unici, per maggiore integrità strutturale; della Black Series non sappiamo esattamente quanto in giù vada l’asticella rispetto ai 1.600 kg di Mercedes-AMG GT R.
    Motore, filosofie opposte

    Sappiamo, però, come produce i 730 cavalli e 800 Nm di coppia motrice. Il V8 4 litri biturbo è oggetto di un attento processo di elaborazione che coinvolge l’albero motore, passa da una configurazione dell’albero a gomiti a croce a una del tipo flat, con manovellismi a 180 gradi. Un’altra sostanziale evoluzione del motore AMG rispetto alle precedenti specifiche è nell’adozione di due turbocompressori dalla girante del compressore maggiorata, in grado di generare una portata d’aria di 1100 kg/ora contro i 900 kg/ora della Mercedes-AMG GT R.
    Tutt’altro schema sceglie Lamborghini, fedele all’aspirato V10 5.2 litri, per potenza si colloca al di sotto del V8 biturbo, dichiarando 640 cavalli e 565 Nm di coppia a 6.500 giri/min. Cuori diversissimi da guidare come racconta proprio il dato di coppia, dove il V8 AMG eroga gli 800 Nm già a 2.000 giri/min e costanti fino ai 6.000 giri/min.
    Percorsi tecnici che non potrebbero essere più diversi, accomunati logicamente dall’avere una lubrificazione a carter secco, come si conviene per supercar spesso da portare in pista.
    Prestazioni sovrapponibili

    Le differenze sostanziali di potenza massima non si traducono in valori assoluti della prestazione così distanti, anzi. Lamborghini Huracan STO (rapporto peso/potenza di 2,09 kg/cv) accelera in 3” netti da zero a cento orari, in 9” tocca i 200 km/h, per una velocità massima dichiarata in 310 km/h. Mercedes-AMG GT Black Series accelera in 3”2 sullo scatto breve, meno di 9” sullo 0-200 orari, a fronte di una velocità massima di 325 km/h. Quest’ultimo dato è di certo aiutato dalla maggior potenza massima e deve considerare un fattore cruciale su entrambi i progetti: l’aerodinamica.
    L’importanza di essere Aero
    Più deportanza vuol dire anche maggior drag, resistenza all’avanzamento. Entrambe adottano configurazioni variabili dell’incidenza alare, a regolazione manuale su Huracan STO, del tipo meccanico ed elettrico per Black Series. I tecnici Lamborghini hanno affinato la gestione dei flussi sin dall’avantreno, con il “Cofango” – il pezzo unico, in carbonio, composto da cofano anteriore, fascia e parafanghi – a canalizzare l’aria, scaricarla dalle prese superiori e guidarle verso l’ala posteriore, regolabile manualmente su 3 livelli che variano l’incidenza del flap centrale e privilegiano tre configurazioni di carico.
    Lavora in sinergia con la pinna longitudinale, importante per raddrizzare i flussi verso l’aria in curva e, in questo frangente, stabilizzare la dinamica in imbardata dell’auto – la rotazione intorno al proprio asse verticale –. Un contributo all’efficienza aerodinamica, migliorata del 37% rispetto a Huracan Performante, arriva dall’aria scaricata dai passaruota anteriori, turbolenze ridotte e di conseguenza una diminuzione della portanza.
    Le scelte aerodinamiche di Mercedes-AMG GT Black Series passano da un controllo su due posizioni dello splitter anteriore, a generare un diffusore che incrementa la quantità d’aria nel sottoscocca, estratta dal diffusore. L’ala posteriore, diversamente dallo schema Lambo, prevede un mix di regolazione meccanica del profilo inferiore – lavora con i flussi che lambiscono la carrozzeria – ed elettronica, del flap mobile principale, su 4 diversi step e fino a 20° di incidenza. È integrato con l’elettronica della dinamica veicolo e svolge compiti anche di aerofreno.
    Sappiamo come Black Series sviluppi 400 kg di deportanza a 250 orari, della Huracan STO il maggior carico del 53% se confrontato con Huracan Performante.
    Prezzo, un gap da qualche decina di migliaia di euro
    Al comparto sospensivo, entrambe adottano doppi triangoli sovrapposti, con molle su ammortizzatori idraulici controllati elettronicamente e ampie possibilità di intervento per modificare gli angoli caratteristici delle ruote. Entrambe adottano impianti frenanti carboceramici, con Huracan STO a impiegare un sistema Brembo CCM-R e dischi da 390 mm all’avantreno e 360 mm al retrotreno.
    Un confronto che, dulcis in fundo, passa anche dal prezzo e non solo dalle specifiche tecniche: Huracan STO – al netto delle personalizzazioni del programma Lamborghini Ad Personam – va su strada a partire da 249.412 euro tasse escluse, Mercedes-AMG GT Black Series vola a 335.240 euro con l’iva al 19% del mercato tedesco. Differenze nette nell’ordine dei 40 mila euro. LEGGI TUTTO

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    DR 5.0, il SUV low cost con il doppia frizione

    DR 5.0 Turbo, il SUV italo-cinese guadagna potenza, con il plus del cambio a doppia frizione a sei marce. E’ la nuova versione di DR 5.0, strettamente imparentata con la Chery Tiggo 5X.
    Commercializzata d’azienda di Macchia d’Isernia, ha un prezzo di partenza di 21.900 euro, disponibile anche in versione a GPL (con serbatoio di gas aggiuntivo da 44 litri effettivi) a 1.000 euro in più.
    DR 5.0 Turbo, lungo 4,32 metri, che costa tremila euro in più rispetto alla 1.5 aspirata da 116 cavalli, è a trazione anteriore. Il motore sovralimentato eroga 154 cavalli e 210 Nm di coppia.
    Il prezzo superiore è determinato anche dalle sospensioni indipendenti multi-link presenti al posteriore (non presenti sulla aspirata, dotata delle semi -indipendenti) il tetto panoramico, l’impianto auto con sei diffusori, i sensori luce per i fari.
    Consumi e prestazioni
    Il consumo dichiarato è di 7,4 litri/100 km (9,2 litri/100 km per il GPL). La velocità massima per entrambe le versioni è di 185 km/h e il bagagliaio (anche con il GPL) ha una capacità che va da 340 a 1.100 litri. LEGGI TUTTO

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    Renault Twizy pazza di F1 Oakley Design

    In parte scooter, in parte auto e in parte pura follia. Questo è quello che viene in mente guardando la piccola Renault Twizy rielaborata dalla società inglese Oakley Design. Una simile l’avevamo già vista qualche tempo fa, ma quella che ora è stata messa in vendita su PistonHeads sembra avere davvero tutte le carte in regola per giocarsela con le vetture da F1, o almeno ci prova.
    Piccola, ma con carattere
    La piccola elettrica della Casa francese – chiamata Renault Twizy F1 Oakley Design – è stata appositamente ripensata dal team design della società inglese: è dotata di un kit aereodinamico F1 interamente in fibra di carbonio, alettone posteriore, ala anteriore da competizione e minigonne laterali. Per non farsi mancare nulla, poi, sulla piccola belva elettrica sono stati montati pneumatici Pirelli P-Zero, una luce lampeggiante sul posteriore stile F1, luci a LED e volante racing OMP a sgancio rapido. Insomma, questa Twizy da piccolo quadriciclo elettrico sembra essersi trasformata in un vero bolide da pista.

    Pochi esemplari in circolazione
    Questa strana, ma allo stesso tempo accattivante vettura è stata prodotta in tiratura estremamente limitata. Infatti, sono presenti in circolazione solamente cinque esemplari. Uno di questi – quello presente in foto – è stato da poco messo in vendita dal suo proprietario su PistonHeads ad un prezzo di circa 20 mila euro. Nonostante l’aspetto così aggressivo, però, questa Renault Twizy non è cambiata affatto sotto l’aspetto delle caratteristiche tecniche.
    Ciò significa che sotto al cofano è ancora montata la minuscola batteria da 6,1 kW/h in grado di produrre una potenza di soli 17 cv. La stessa presente sul modello di serie e capace di far raggiungere alla Twizy una velocita di soli 96 km/h.Le cinque auto prodotte appositamente hanno impiegato circa un anno per essere preparate e costruite e sono state originariamente create per ricalcare il design delle supercar con livree simili. LEGGI TUTTO