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    Incentivi auto 2021, 420 milioni di euro per le elettriche, benzina e diesel

    La maggioranza parlamentare, in Commissione Attività Produttive alla Camera, ha trovato un accordo sul rinnovo degli incentivi all’acquisto di veicoli, per sostenere il settore in crisi e rinnovare il parco auto italiano, vecchio e inquinante.

    La misura proposta, che coinvolge anche i veicoli commerciali, verrà inserita in un emendamento alla Manovra, attualmente in esame nella Commissione Bilancio della Camera e prevede  il rifinanziamento del bonus per gli acquisti di veicoli e elettrici e ibridi per tutto il 2021 e un nuovo incentivo all’acquisto di veicoli a motorizzazione termica Euro 6, vincolato alla rottamazione di veicoli con almeno 10 anni, per il primo semestre 2021. Nella precedente normativa, infatti, lo sconto statale era previsto anche in caso di acquisto senza rottamazione.
    Come funzionano gli incentivi 2021
    Sono 420 i milioni di euro stanziati, che verranno divisi secondo uno schema che separa le elettriche ed elettrificate, dalle tradizionali benzina/Diesel Euro 6:
    – 120 milioni per le auto “green”
    – 250 milioni per le vetture con emissioni da 61 e 135 g/Km di Co2 (finora il massimo era 110 g/km). Il nuovo sconto dovrebbe valere per i primi sei mesi del 2021 e arrivare a 3.500 euro (1.500 dello Stato e 2 mila del venditore), sempre a fronte di rottamazione di auto vecchie almeno 10 anni.
    – 50 milioni per i veicoli commerciali, di cui 10 riservati a quelli elettrici.
    Ulteriori aggiornamenti sono attesi per le prossime ore. LEGGI TUTTO

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    Porsche, la stampata in 3D è il futuro

    Quale sia il potenziale in campo automobilistico della manifattura additiva, la stampa 3D, è noto da tempo: abbatte i tempi legati alla produzione, consente la realizzazione di un maggior numero di elementi prototipo ed è impiegata per realizzare componenti meccanici e stilistici di grande serie.Porsche, dopo essersi spinta alla realizzazione dei pistoni del motore boxer della 911 GT2 RS, introduce un nuovo ambito di applicazione e presenta il primo prototipo di scatola del motore elettrico e cambio per un potenziale modello di supersportiva dai bassi volumi produttivi.

    Al pari delle applicazioni nelle corse, le produzioni in piccola serie, ricorrendo a metodi di produzione mediante stampa 3D, risultano vantaggiosi su molteplici aspetti. Nel caso dell’alloggiamento del motogeneratore e del cambio a due velocità, Porsche dichiara maggior rigidità, minor peso e una compattezza superiore rispetto a processi produttivi “classici”, mediante fusione.
    I vantaggi della stampa 3D 
    Dal progetto realizzato al CAD alla stampante 3D, superando la necessità di dover realizzare gli strumenti, gli stampi, altrimenti necessari per la fusione in alluminio della scatola motore-cambio. In termini molto pratici, vuol dire arrivare a risparmiare 40 passaggi produttivi, circa 20 minuti di tempo. Inoltre, è possibile ridurre il peso delle componenti la scatola di circa il 40%, mentre si arriva al 10% dell’insieme considerato del gruppo motore-cambio (la cui rigidità strutturale è superiore del 100% se confrontata con la costruzione convenzionale dell’alloggiamento).
    Tra i vantaggi offerti dalla produzione per stampa 3D, il principale sta nella possibilità di integrare parti altrimenti destinate a una realizzazione separata, da installare all’interno della scatola ottenuta per fusione, come i condotti dell’olio o l’integrazione dello scambiatore di calore necessario al cambio.
    La sfida della produzione di grandi componenti
    “Il progetto dimostra come la manifattura additiva, con tutti i suoi vantaggi, possa essere idonea anche per grandi componenti sottoposti a elevati stress su auto sportive elettriche. Il nostro obiettivo era quello di sviluppare un sistema di trazione elettrica con il potenziale della manifattura additiva e al tempo stesso integrando quante più funzioni e componenti possibili nella scatola della trasmissione, risparmiando peso e ottimizzandone la struttura”, spiega Falk Heilfort, project manager del dipartimento Sviluppo avanzato powertrain, del centro sviluppo Porsche di Weissach.
    Le caratteristiche tecniche
    Le realizzazione del prototipo è avvenuta su più giorni e in due pezzi separati, in prospettiva futura sarà possibile abbattere il tempo del 90% e realizzare un pezzo unico. Lo spessore delle pareti della scatola motore-cambio è di appena 1,5 millimetri, con struttura a nido d’ape, realizzata attraverso fusione laser di polvere metallica purissima: un fascio laser scalda e fonde la polvere metallica in corrispondenza di quelli che saranno i contorni del componente e, strato dopo strato, avviene una fusione reciproca degli strati che porta il pezzo ad assumere le forme del progetto realizzato al computer.
    Sfoglia il listino Porsche: tutti i modelli sul mercato
    Una struttura ottimizzata in funzione di punti di maggiore stress e delle sollecitazioni da sopportare. La possibilità di ottimizzare l’integrazione dei componenti, che siano i cuscinetti, i condotti di raffreddamento, il posizionamento dello scambiatore di calore, è un altro dei vantaggi rispetto a un processo produttivo per fusione in stampo.
    Il prototipo di alloggiamento della trasmissione elettrica è relativo a un’unità destinata a essere utilizzata sull’asse anteriore di una supersportiva.
    Incentivi auto, nuovo bonus per il 2021 LEGGI TUTTO

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    Le auto possono scendere in fondo al mare? In questo tunnel sottomarino sì

    Ingegneria e arte si fondono tra i paesaggi del Nord Europa, dando vita ad una meraviglia ingegneristica chiamata Eysturoy: tunnel sottomarino appena inaugurato e indicato come il più grande investimento infrastrutturale mai realizzato nelle Isole Faroe.  Grazie alle sculture e agli effetti di luce al suo interno vi sentirete veramente immersi nei mari nordici.

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    Le auto possono scendere in fondo al mare? In questo tunnel sottomarino sì

    Il nuovissimo tunnel – inaugurato anche con leggero anticipo rispetto alla data prevista – collega le isole di Streymoy ed Eysturoy in una rete lunga circa 11 km e permetterà di ridurre la distanza di viaggio tra Tórshavn e Runavík di ben 38 km, con una riduzione del tempo di percorrenza tra una cittadina e l’altra che passerà da 64 a 16 minuti.
    Il tunnel, dunque, così come è stato realizzato, permetterà di collegare entrambi i lati della baia di Skálafjørður – situata nelle Isole Faroe – attraverso due distinte vie di comunicazione che si vanno a collegare direttamente in un rotatoria posizionata in fondo al mare, con il punto più basso che si trova a 187 metri sotto la superficie dell’acqua. Ovviamente, per aumentare la sicurezza all’interno del tunnel sono state ridotte tutte le eventuali pendenze, infatti, il dislivello più accentuato si attesta intorno al 5%.
    TRA SCULTURE ED EFFETTI DI LUCE

    Tuttavia, il nuovo tunnel non è soltanto una via di comunicazione. Infatti, la rotatoria al centro della rete conterrà delle vere e proprie opere d’arte prodotte ed installate dell’artista faroese Trondur Patursson. Le installazioni comprenderanno una serie di sculture ed effetti di luce molto suggestivi, così da rendere veramente l’idea di essere immersi nei freddi e profondi mari del nord.
    Tutti coloro che avranno l’occasione di attraversare questo mix di arte e ingegneria, però, come riportato dal sito faroese Local.fo, saranno tenuti a pagare un pedaggio di 75 corone danesi (circa 10 euro), con l’opzione – solamente studiata per i residenti del posto – di poter sottoscrivere un abbonamento a prezzi più convenienti.
    Autostrade per l’Italia, Altantia pronta a cedere le sue quote societarie LEGGI TUTTO

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    Autostrade per l'Italia, Altantia pronta a cedere le sue quote societarie

    La fine del 2020 potrebbe comportare l’arrivo di importanti novità per ASPI-Autostrade per l’Italia. Come emerso dall’ultimo comunicato ufficiale divulgato da Atlantia, infatti, il Consiglio Amministrativo della società sembra pronto per l’approvazione della scissione e avrebbe convocato una riunione straordinaria degli azionisti di maggioranza con data 15 gennaio 2021. L’assemblea, chiariscono le parti, verterà interamente sulla dinamica di cessione parziale delle quote – dando seguito a quanto già discusso nei precedenti incontri – a beneficio di Autostrade Concessioni e Costruzioni.

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    VERSO LA CESSIONE DELL’INTERA QUOTA
    Il Consiglio di Amministrazione di Atlantia aproverebbe così la scissione del 33% del capitale sociale di ASPI e il trasferimento del restante 55% ad Autostrade Concessioni e Costruzioni, da quotarsi in Borsa contestualmente all’uscita del Gruppo dal capitale sociale.
    Atlantia, dunque, è pronta a dare l’addio ad Autostrade per l’Italia attraverso una cessione dell’intera quota dell’88% (direttamente) o del 55% (indirettamente dopo la scissione e il conferimento) in ASPI, assicurando in entrambi i casi la rinuncia al controllo legale della società. Supervisione che verrà aperta sia alla Cassa depositi e prestiti che ad altri investitori internazionali interessati.
    APERTURA A NUOVI SCENARI
    A tal proposito, in data 14 luglio 2020, Atlantia aveva già comunicato al Governo italiano la sua disponibilità nel prendere in considerazione proposte che avrebbero comportato il trasferimento del controllo di ASPI, ma a patto che fossero basate su condizioni e valori di mercato equi.
    Il Consiglio di Amministrazione di Atlantia ha, inoltre, stabilito che, nel caso in cui venga ricevuta una nuova offerta da Cassa Depositi e Prestiti o da altri investitori per l’acquisizione dell’88,06% di ASPI prima della prossima Assemblea, il Consiglio procederà all’esame di tale offerta e all’aggiornamento del mercato sull’esito della sua valutazione.
    La partita per l’acquisizione di Autostrade, quindi, non accenna a fermarsi e con tutta probabilità si giocherà anche per tutto il 2021.
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    Attraversa il Mare d'Irlanda con la moto d'acqua per la fidanzata: è carcere

    Virgilio, nelle Bucoliche, scriveva: “Omnia vincit amor et nos cedamus amori”. Virgilio non aveva considerato che al cedimento potessero esserci conseguenze, forse perché non conosceva i concetti di zona rossa e pandemia da virus. Questa volta, a cedere all’amore è stato un 28enne scozzese che, in preda alla nostalgia della sua fidanzata, si è messo su una moto d’acqua per raggiungerla guidando in mare per quattro ore. Commettendo un grosso errore.

    4 ORE SU MOTO ACQUATICA
    Si chiama Dale McLaughlan e non ha pensato alle norme anti-Covid quando ha deciso di raggiungere l’Isola di Man – quella del Tourist Trophy. Sul territorio dell’isola, zona rossa, i non-residenti possono accedere solo se in possesso di un permesso speciale. Il giovane, invece, ha pensato di eludere i controlli delle autorità noleggiando una moto d’acqua (che non aveva mai guidato prima) e arrivando a destinazione attraversando il Mare d’Irlanda, partendo dalle coste scozzesi. Raggiunta la compagna, McLaughlan ha passato il weekend in due locali molto frequentati del posto, incappando nei controlli degli agenti. Inevitabile il fermo disposto nei suoi confronti: quattro settimane di carcere per lui, questa la sentenza del giudice. 
    DOVEVANO ESSERE 40 MINUTI
    Secondo l’accusa, il 28enne pensava che il viaggio durasse circa 40 minuti, invece delle 4 ore effettive; una volta approdato nella località di Ramsey, ha percorso altri 25 km a piedi per raggiungere la ragazza a Douglas. La difesa ha sostenuto in tribunale che l’imputato soffrisse di depressione, ma non è stato sufficiente a evitare il carcere per violazione delle norme di contenimento del Covid-19.
    Ecco, caro Virgilio: l’amore vince tutto e noi cediamo all’amore, ma vaglielo a spiegare, poi, al giudice.
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    Bugatti, una Voiture Noire per festeggiare lo spirito del Natale

    Il Natale di quest’anno sarà sicuramente particolare per tutti, ma lo sarà ancora di più se accanto alle luminarie e gli addobbi sparsi per la città c’è una Bugatti La Voiture Noire. Cosa c’entra una one-off da 1.500 cv con il Natale? Scopriamolo insieme…

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    Bugatti, una Voiture Noire per mantenere intatto lo spirito del Natale

    Bugatti Chiron Sport Les Légendes du Ciel, omaggio “esclusivo” ai padroni del cielo
    NATALE FIRMATO BUGATTI
    La Casa automobilistica francese, per mantenere intanto lo spirito natalizio di Molsheim – sede storica del Marchio, che quest’anno non ha potuto tenere i tipici mercatini di Natale a causa del covid -, ha voluto offrire in esposizione il bolide nero accanto al tradizionale albero di Natale cittadino.
    “Sono molto grato a Bugatti per questo meraviglioso regalo alla nostra città. Ora tutti i residenti di Molsheim hanno l’opportunità molto speciale di ammirare questo capolavoro unico, La Voiture Noire, di cui Ettore Bugatti sarebbe stato sicuramente molto orgoglioso”, ha affermato Laurent Furst, sindaco di Molsheim durante l’inaugurazione avvenuta la scorsa settimana.
    “PER NOI È IMPORTANTE PORTARE GIOIA”
    La Voiture Noire, dunque, che ha celebrato la sua anteprima mondiale al Salone di Ginevra lo scorso anno in occasione del 110 ° compleanno del marchio Bugatti, sarà esposta nel centro città fino alla fine di marzo all’interno di una teca di vetro, così da dare un tocco personale e stiloso a questo Natale così particolare.
    Questa vettura supersportiva è stata prodotta interamente per rendere omaggio alla mitica Type 57 SC Atlantic di Jean Bugatti e sfodera lo stesso mastodontico motore W16 quadriturbo da 1.500 CV di Chiron, ma contornato da forme più aggressive sul lato carrozzeria e da ben sei terminali di scarico.

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    Bugatti La Voiture Noir, esemplare unico: le foto

    “Il marchio Bugatti è nato qui a Molsheim, la città in cui Ettore Bugatti ha ha iniziato a produrre le proprie automobili più di 110 anni fa. Molsheim è così diventata la culla del nostro successo, un successo che continua ancora oggi – ha dichiarato Christophe Piochon, Site Manager e Direttore generale della produzione e della logistica – Naturalmente, niente può sostituire il mercatino di Natale di Molsheim. Tuttavia, è importante per noi portare gioia alle persone della regione in questi tempi difficili.”
    La Bugatti che nasce in garage LEGGI TUTTO

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    Hennessey Venom F5, hypercar estrema da più di 500 km/h

    La produzione del primo dei soli 24 esemplari della Hennessey Venom F5 è cominciata da qualche ora. E quindi, con molta probabilità, alla contesa del primato di auto più veloce del mondo si può provare ad iscrivere un’altra vettura. Realizzata da Hennessey Special Vehicles, comparto separato dalla Casa madre Hennessey Performance Engineering, la nuova hypercar debutta con 1.817 cavalli, un abitacolo con caratteristiche da auto da competizione e una velocità promessa di ben 537 km/h, una cifra spaventosa e che, se mantenuta, renderebbe la Venom F5 la più veloce sul pianeta, più dell’attuale hypercar a detenere il record, la SSC Tuatara.

    SSC Tuatara è l’auto più veloce, una a 532,8 km/h
    Il primo esemplare è stato costruito a Silverstone, con la verniciatura Speed Devil Blue. A gennaio 2021 arriverà in Texas, quartier generale Hennessey, per poi in estate essere consegnata al proprietario, un fortunato signore del Montana. Fortunato e ricchissimo, dato che Venom F5 costa 2 milioni e 100.000 dollari.
    Dati tecnici: una F1 stradale

    Partiamo dalla motorizzazione, ovviamente il fiore all’occhiello della hypercar. Hennessey Venom F5 è spinta da un V8 biturbo da ben 6.6 litri capace di erogare 1.817 cv e 1.193 Nm di coppia – limitato elettronicamente a 8.200 giri/min – abbinato a un cambio manuale automatizzato a frizione singola e 7 marce, realizzato dalla CIMA, con differenziale a slittamento limitato e trazione posteriore. L’accelerazione da 0 a 100 km/h avviene in 2,6 secondi, per una velocità massima dichiarata di 500 km/h (ma in Texas scommettono si possa puntare a superare il record della Tuatara…).
    Da un grande potere derivano grandi responsabilità
    Ci sono cinque driving mode: Sport, Wet, Track, Drag e F5 (la piena potenza è disponibile solo in quest’ultima modalità). In base alla modalità, cambiano diverse impostazioni: peso dello sterzo, punti del cambio marcia, ABS e traction control. La curiosità è che per sbloccare la modalità F5, bisogna andare a…scuola guida. Nel prezzo d’acquisto dell’auto infatti Hennessey ha compreso un programma di formazione da svolgere in un giorno alla pista privata del marchio, a Sealy, Texas, per ottenere la licenza F5 e acquisire le capacità per controllare e gestire una potenza di 1.817 cavalli. Per intenderci, in modalità F5 la macchina accelera da 0 a 300 km/h in 8,4 secondi e da 0 a 400 km/h in 15,5 secondi. Da un grande potere, derivano grandi responsabilità: certe macchine bisogna saperle guidare.
    Caratteristiche, stile e aerodinamica
    La struttura di Venom F5 è una monoscocca in fibra di carbonio da soli 85 kg di peso, con sospensioni indipendenti a doppio braccio oscillante e ammortizzatori Penske regolabili. Il servosterzo ha un sistema elettrico e non idraulico, le ruote sono forgiate in alluminio avvolte da pneumatici Michelin Pilot Sport Cup 2, pinze dei freni con dischi carboceramici da 15″ su tutti e quattro i lati. Hennessey Venom F5 pesa 1360 kg, con un rapporto peso/potenza incredibile: 0,61 cv per kg.
    Il design esterno è ispirato alla mitica McLaren F1, e non presenta molti cambiamenti rispetto al concept presentato nel 2017. La fibra di carbonio domina anche fuori, per un progetto ingegneristico sviluppato insieme alla britannica Delta Motorsport, mentre il lato aerodinamico è stato progettato in collaborazione con la TotalSim. Rispetto al concept, sono state ridimensionate l’alettone posteriore ed equilibrato l’aggressivo splitter anteriore, in modo da fornire un sufficiente carico aerodinamico alla massima velocità. I clienti possono scegliere anche l’allestimento Track Pack, da 100.000 euro, con cui ottenere l’alettone in dimensione maggiorata e lo splitter ancora più sportivo. Aggiungendo 300.000 euro si possono scegliere una diversa vernice e i pannelli della carrozzeria in fibra di carbonio.
    Quel volante da Formula 1…
    Nell’abitacolo, tutto è rivestito in pelle Muirhead e carbonio. Il volante è identico a quelli della Formula 1, sia nella forma che nei vari pulsanti e bottoni. Un quadro strumenti digitale da 7″ è completato da un sistema d’infotainment touchscreen Alpine da 9,3″ compatibile con AppleCarPlay e Android. Per gestire la climatizzazione, è disponibile un ulteriore touchscreen da 1,3″.
    Ne restano ancora 12 a disposizione
    Hennessey Venom F5 è stata omologata per la strada secondo la regola statunitense “Show or Display”, la stessa che ha dato il via libera alla McLaren Speedtail. La legge in pratica consente la circolazione alle supercar e hypercar dalle prestazioni molto elevate purché siano prodotte in edizione limitata e soddisfino uno standard di “grande significato storico o tecnologico”. La F5 ha finora venduto 12 dei suoi 24 esemplari, di cui 8 negli USA e 4 all’estero. Altre 12 sono ancora disponibili: servono “solo” 2 milioni e 100 mila dollari. Cifra “normale”, per la hypercar che punta a diventare l’auto più veloce al mondo. LEGGI TUTTO

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    Bologna, sui binari del treno con l'auto: bloccata l'intera linea

    Se un’auto sui binari può sembrarvi reale solo all’interno di un film vi state sbagliando di grosso. A dimostrarlo ci ha pensato un giovane ragazzo di 27 anni che, ubriaco e al volante della sua Renault Megane, è stato sorpreso mentre percorreva alcuni metri lungo il tratto ferroviario nei pressi di Via Zanardi. Dopo aver superato il passaggio a livello, infatti, l’uomo ha pensato bene di svoltare lungo la ferrovia e percorrere i binari prima di essere fermato. 

    Auto rubata, ritrovata dopo mesi per le infrazioni commesse dai ladri
    FERROVIA BLOCCATA PER 2 ORE
    Ovviamente, la manovra sconsiderata ha avuto grosse ripercussioni sulla viabilità ferroviaria, tanto da provocare un blocco di oltre due ore sulla tratta Bologna-Venezia, con ritardi e cancellazioni. Tuttavia, tralasciando i disagi per i pendolari, nessuno ha avuto ripercussioni gravi. Infatti, nel preciso momento in cui l’uomo ha tentato la traversata dei binari non c’era nessun treno in transito.
    DENUNCIATO E MULTATO
    Ciononostante, per l’automobilista non c’è stato lieto fine. Infatti, dopo che alcuni passanti avevano diramato l’allarme intorno alle ore 18.00, sono intervenute le forze dell’ordine che, trovandolo in evidente stato di alterazione, non hanno potuto far altro che denunciarlo per guida in stato di ebrezza e multarlo per svariate infrazioni al codice della strada e al regolamento della Polizia Ferroviaria. Non bastasse, al condecente è stata sequestrata anche la macchina.
    Ciclabili: uno studio inglese le indica come causa di inquinamento e traffico LEGGI TUTTO