More stories

  • in

    Michieletto, l’orgoglio di papà Riccardo: “Solo 19 anni e già una convocazione olimpica”

    Di Redazione Alessandro Michieletto è stato scelto da coach Blengini per prendere parte ai “fantastici 12” di Tokyo. Dopo la bella prestazione alla Volleyball Nations League, il giovane di casa Itas Trentino è stato chiamato a continuare le sue performance anche alle Olimpiadi. Ad accompagnarlo sempre, come padre e come dirigente, è papà Riccardo, Team Manager della società del presidente Mosna. Da Riccardo ad Alessandro, la passione per la pallavolo si è trasmessa in famiglia. A raccontarlo, è Riccardo stesso in un’intervista al Corriere del Trentino. Riccardo Michieletto, è emozionato più di suo figlio Alessandro? «Raggiungere la convocazione olimpica non accade tutti i giorni, a maggior ragione a 19 anni come il più giovane del gruppo. E’ ancora più emozionante da padre e da dirigente di una società che porta un prodotto del proprio vivaio alle Olimpiadi». Come avete vissuto questi ultimi giorni in famiglia? «In ansia fino all’ultimo minuto perché è un traguardo meritato ma non scontato. La concorrenza era veramente agguerrita e il ct Blengini è stato coraggioso. Abbiamo seguito con passione Alessandro in Nations League: penso che abbia costruito lì questa convocazione». Quando ha capito che il sogno olimpico poteva diventare realtà? «Abbiamo sempre visto in lui doti importantissime e una coordinazione naturale sopra la media. Ha lavorato bene con Lorenzetti ma ad un certo punto abbiamo smesso di pensare a Tokyo: doveva solo divertirsi. Così si è creato uno spazio anche in Nazionale e sono convinto che lo abbiano convocato perché sanno che può essere utile». Adesso cosa succede? «Questo deve essere un punto di partenza: nei prossimi due anni dovrà consolidarsi come uomo e atleta. Finora ci ha stupiti facendo cose da 30enne. Dopo le Olimpiadi però ha un altro obiettivo». Quale? «I Mondiali Juniores in Sardegna di fine settembre, sono sempre stati un suo desiderio. Ci tiene molto a concludere il suo percorso a livello giovanile con quel gruppo. Poi sarà un problema per noi di Trentino Volley farlo recuperare in vista del campionato». Come società queste convocazioni vi rendono onore. «Vediamo alle Olimpiadi tre ragazzi usciti dal nostro vivaio e altri che sono stati protagonisti qui come Juantorena e Colaci. In questi anni siamo stati bravi e fortunati, ringrazio il presidente Mosna per aver creduto ed investito nel settore giovanile con l’obiettivo di portare atleti in prima squadra». LEGGI TUTTO

  • in

    Olimpiadi, Michieletto: “Non ho dormito dall’emozione”. Lavia: “E’ l’obiettivo di una vita”

    Di Redazione Solo due anni fa, quando stava per essere inserito nel roster dell’UniTrento Volley che avrebbe partecipato al campionato di Serie A3, l’Olimpiade poteva solo sognarla. Oggi quel sogno è diventato realtà; Alessandro Michieletto, l’ultimo prodotto in ordine di tempo uscito dal Settore Giovanile gialloblù, parteciperà ai Giochi a Cinque Cerchi di Tokyo e lo farà con appena quindici presenze in Nazionale Maggiore alle spalle. La sua è stata una scalata verticale; un’ascesa da togliere il sonno, come conferma lo stesso diciannovenne schiacciatore trentino, raggiunto telefonicamente a Roma. “Effettivamente questa notte non ho chiuso occhio da quanto grande fosse l’emozione per un momento così importante della mia vita – ha dichiarato – . Non ho ancora realizzato quello che significhi per me la convocazione all’Olimpiade; dire che sono orgoglioso ed onorato è forse riduttivo. Ringrazio Trentino Volley, gli allenatori, i miei compagni; tutti mi hanno permesso di creare questa opportunità eccezionale. Davanti a noi abbiamo un obiettivo importante, dobbiamo e vogliamo arrivare il più lontano possibile perché la Nazionale Italiana merita tutto ciò. Sinceramente spero di non rendermi conto sino al termine della manifestazione di quello che sto vivendo, per continuare a giocare leggero e senza pressioni. Sono troppo emozionato”. “Sono felicissimo, perché partecipare ad un’Olimpiade è da sempre il sogno di qualsiasi sportivo – ha spiegato il nuovo regista gialloblù Riccardo Sbertoli – ; ho iniziato a giocare sperando prima o poi di conquistarmi un posto fra coloro che vi prenderanno parte ed ora che ce l’ho fatta sono al settimo cielo. Cercherò di offrire il mio contributo alla causa, perché adesso l’obiettivo diventa quello di fare qualcosa ancora di più grande…” “E’ una sensazione bella ed unica, perché mi rendo conto che non tutti abbiano la possibilità di vivere quello che fra qualche settimana accadrà a noi – ha aggiunto infine via telefono Daniele Lavia, schiacciatore calabrese da poco inserito nella rosa di Trentino Volley – . Sono fiero quindi di essere uno dei dodici azzurri, è l’obiettivo di una vita; oltretutto arrivarci a soli ventun anni è un motivo di ulteriore vanto. Nell’ultimo periodo ho cercato di spingere ancora di più in allenamento per meritarmi questa opportunità e sono felice di aver convinto Blengini”. (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

  • in

    L’Italia verso Tokyo. Il dottor Benelli: “L’obiettivo della Nazionale? Una medaglia”

    Di Redazione La Nazionale Maschile Italiana continua la propria preparazione in vista dei Giochi Olimpici di Tokyo 2020. A far parte della spedizione azzurra, il Dottor Piero Benelli alla sua quarta Olimpiadi. La sua bella intervista rilasciata la quotidiano Corriere Adriatico Pesaro. Dottor Piero Benelli, il 16 luglio partirà per Tokyo: un pesarese ai Giochi. «Con la Nazionale maschile di volley siamo insieme dal 26 aprile, io sono tornato ogni tanto a casa, poi siamo stati a Cavalese.11 23 c’è la cerimonia di apertura, il 24 giochiamo». Alla quarta Olimpiade la gioia più grande: l’argento olimpico di Rio nel 2016. «Si. E ci sono tanti ricordi, al Villaggio incontri atleti di tutte le discipline e nazioni, una volta Sasha Djordjevic mi disse: “Doc, che c… fai tu?”. Io ho risposto: “Cosa fai tu?” e ci siamo abbracciati. Ho visto Myers che era ambasciatore dello sport per il Coni e anche Kobe Bryant, nel 2008. Quando successa la disgrazia ho subito pensato a quel breve momento, in cui abbiamo parlato dopo la cerimonia di inaugurazione». L’incontro con Mauro Berruto è stato decisivo. «È diventato ct della Nazionale nel 2011, è stato fondamentale soprattutto nel team working e nella necessità di gestire squadre e staff con una visione nuova. Sono cresciuto anche grazie ai miei fisio Davide Lama che ha appena vinto lo scudetto con l’Inter di Conte e Sebastiano Cencini, che ha lavorato con il Siena del basket degli anni d’oro. Un concetto che ha trasmesso Berruto è stato quello della contaminazione positiva: prendere stimoli e spunti da altri ambienti». Quali le misure anti-Covid da adottare nel villaggio olimpico? «Tutti siamo vaccinati e facciamo tamponi ogni quattro giorni, siamo in una bolla. I ragazzi non possono uscire, ricevere visite, fortunatamente l’ambiente è molto aperto, è venuta pure l’Italia del calcio ad allenarsi, poi l’Ucraina. È un anno molto pesante e a Tokyo lo sarà ancora di più. Vivremo in una prigione dorata, non si potrà uscire dal villaggio, prendere souvenir, fare la spesa: avremo tamponi giornalieri, una app dedicata sul telefono per registrare i nostri spostamenti. Ci sarà una condizione di totale controllo e dipendenza da queste procedure, sarà un’Olimpiade difficile. Solitamente una delle situazioni più belle è lo scambio con altre persone, ti mischi, c’è un via vai di gente, capi di stato, attori famosi… Faremo una vita molto ritirata e reggimentata, e la capacità di giocatori e staff di adattarsi sarà uno dei fattori decisivi». L’obiettivo dell’Italvolley? «Una medaglia, ma altre cinque-sei squadre possono ambire allo stesso traguardo. A quel livello sono i particolari che fanno la differenza». LEGGI TUTTO

  • in

    Spirito: “Per l’Italia la VNL è andata meglio di quanto ci si aspettava”

    Di Redazione Un mese lunghissimo e pieno di emozioni, con la maglia azzurra addosso e l’orgoglio di rappresentare l’Italia davanti al mondo. La VNL di Luca Spirito finisce con un bilancio più che positivo, per il giovanissimo gruppo italiano e per il palleggiatore che, in questi giorni, si gode qualche meritato giorno di riposo prima di riscaldare i motori per la prossima stagione. Le parole di Luca Spirito: “Com’è andata la VNL? Per l’Italia meglio di quanto ci si aspettava. Ci siamo presentati con squadra giovane, con tanti esordienti in Nazionale, contro squadre che invece avevano tanti titolari di grande esperienza internazionale. Il primo weekend è stato il più difficile contro Polonia, Slovenia e Serbia, abbiamo capito che era un torneo tostissimo e, da lì, si è avviata la macchina. Abbiamo iniziato a giocare bene, abbiamo capito come affrontare queste gare, e alla fine portiamo a casa un bottino di sette vittorie contro delle grandi squadre, più due tie-break con Giappone e Russia. Quindi direi molto bene. Per me, in particolare, è stata una esperienza impegnativa, stare un mese chiusi in hotel non è semplice dopo una stagione così lunga, ma col gruppo e i ragazzi l’abbiamo fatta andare bene, e tutte le volte che mi hanno chiamato in causa ho fatto il mio, mi sono divertito e ho imparato tanto. Soprattutto, mi ha dato visione di gioco, dovendo subentrare dalla panchina”. Spirito si concentra poi su un match in particolare: “La partita più emozionante per me? Quella contro la Francia, vinta 2-3. Innanzitutto perchè, se le altre gare da titolare me le aspettavo, lo si intuiva in allenamento, in quel caso pensavo di andare in panchina, invece sono entrato nel sestetto. Speravo proprio di giocarla contro i tanti ragazzi francesi che conosco, è stata proprio una bella partita, mi sono divertito. Adesso qualche giorno di riposo, ho fatto un po’ di mare a Ravenna con gli amici e ora sono a casa dalla famiglia, ma la testa è già al prossimo campionato con Verona”. (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

  • in

    La Nazionale Juniores maschile al lavoro al CPO di Formia

    Di Redazione La nazionale juniores maschile di beach volley si è ritrovata questa mattina presso il CPO di Formia per un collegiale di preparazione che terminerà mercoledì 7 luglio. Questi gli atleti convocati dal Tecnico Federale Ettore Marcovecchio: Tobia Marchetto (Pallavolo Padova); Jakob Windisch (ASD Sport Team Sud Tirol); Samuele Cottafava (Scuola di Pall. “F. Anderlini”); Gianluca Dal Corso (GS S. Angelo ASD); Filippo Fusco (ASD Yolo Sport); Theo Hanni (S.S.V. Bruneck ASD). Filippo Fuso e Theo Hanni si uniranno al gruppo domani venerdì 2 luglio (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

  • in

    Lube, Balaso: “La voglia di vestire i colori della nazionale italiana allontana la stanchezza”

    Di Redazione Estate piena, anzi pienissima per il libero biancorosso Fabio Balaso. Dopo la vittoria della Coppa Italia e dello Scudetto con la Cucine Lube, lo specialista della seconda linea si è concesso scampoli di riposo per recuperare le energie e poi tuffarsi nella bolla della Volleyball Nations League. Punto fermo dell’Italia guidata per l’occasione da Antonio Valentini, l’atleta veneto ha guidato la difesa con maestria stimolando la reazione del gruppo dopo un avvio di torneo in salita. Pronto per tornare in campo dopo un weekend estemporaneo di relax, oggi il campione d’Italia raggiungerà il collegiale della Nazionale a Roma.  Fabio Balaso: “Abbiamo chiuso la VNL al decimo posto, un buon lavoro perché l’obiettivo era aumentare l’esperienza e stimolare la crescita di un gruppo giovane. Nell’arco della kermesse si sono visti dei progressi. Dobbiamo considerare che molte nazionali erano schierate al completo o quasi, con veterani plurititolati e abituati a certe pressioni. Partita dopo partita siamo migliorati e abbiamo giocato con un atteggiamento diverso contro i grandi nomi. Sono fiero di essere stato utile in tutti i match. La voglia di vestire i colori della nazionale italiana allontana la stanchezza. Il collegiale di Roma mi aspetta, ci sono altri appuntamenti importantissimi da preparare. Al prossimo campionato di SuperLega non penso ancora, ma seguo il volley mercato. Sarà bello confrontarsi con Club sempre più agguerriti e completi. Anche la Cucine Lube ha centrato mosse importanti e continuerà a lottare per conseguire risultati di prestigio”. (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

  • in

    La Nazionale Maschile da martedì al lavoro al CPO Giulio Onesti

    Di Redazione La Nazionale Maschile ha lasciato ieri l’ormai storico ritiro di Cavalese dove ha lavorato per più di dieci giorni; in Val di Fiemme Blengini e i suoi ragazzi hanno così avuto la possibilità di continuare la loro preparazione in vista dei Giochi Olimpici in programma a Tokyo. La marcia di avvicinamento all’appuntamento clou del quadriennio prevede ora un nuovo collegiale a Roma presso il CPO Giulio Onesti dove i vicecampioni olimpici si ritroveranno nella serata di martedì 29 giugno per allenarsi fino a martedì 6 luglio (come di consueto il rompete le righe ci sarà dopo la seduta di lavoro del mattino). Per questo nuovo appuntamento che precede i due test match in programma a Cisterna di Latina il 10 e l’11 luglio (tutti i dettagli disponibili QUI) il CT ha convocato sedici atleti, alcuni dei quali reduci dall’esperienza della VNL nella bolla di Rimini. Questo l’elenco: Simone Anzani, Fabio Balaso, Massimo Colaci, Gianluca Galassi, Simone Giannelli, Osmany Juantorena, Jiri Kovar, Filippo Lanza, Alessandro Michieletto, Daniele Lavia, Gabriele Nelli, Matteo Piano, Fabio Ricci, Riccardo Sbertoli, Luca Vettori, Ivan Zaytsev.  Paolo Gilmozzi, Presidente ApT (Azienda per il Turismo) Val di Fiemme: “A compimento del terzo quadriennio olimpico di questo speciale connubio fra la Val di Fiemme e il volley italiano, posso dire che siamo davvero fieri e orgogliosi di aver anche quest’anno contribuito all’ossigenazione e alla qualità della preparazione degli atleti che andranno a tenere alto l’onore dell’Italia ai Giochi Olimpici di Tokyo. Agli Azzurri del Volley un sentito e affettuoso in bocca al lupo! La Val di Fiemme è con voi!”. (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

  • in

    VNL, azzurri promossi: Michieletto, Sbertoli e Pinali al top

    Di Paolo Cozzi Con le final four di sabato e domenica si chiuderà ufficialmente la VNL 2021 e tutti gli occhi si sposteranno ad oriente, verso Tokyo, dove il 23 luglio inizieranno le Olimpiadi. Ma prima di avventurarci nell’avventura a cinque cerchi, vediamo un po’ cosa ci lascia questa competizione in chiave azzurra, con una nazionale che sarà anche arrivata decima (risultato non di pregio, sicuramente) ma secondo me ha interpretato questo mese di gare con lo spirito giusto, crescendo nel corso della competizione e arrivando a giocare set importanti anche contro avversari che hanno schierato il sestetto titolare. Perché non dimentichiamocelo, la nostra era una squadra giovane e sperimentale, che doveva fare esperienza e fornire le prime indicazioni sul gruppo da portare agli Europei di settembre. Foto FIVB Peccato per la battuta, forse il fondamentale che più ci è mancato (a parte exploit individuali), perché altrimenti avremmo potuto raccogliere anche qualche scalpo importante… Bene invece il gioco al centro, diventato una chiave tattica per alleggerire la pressione sui laterali. Primo osservato speciale fra gli azzurri Alessandro Michieletto, che chiude la VNL in crescita e che secondo me merita fortemente un posto a Tokyo per quanto espresso sul campo. Dopo un inizio un po’ al rallentatore, il lungo mancino diventa essenziale nelle trame di gioco di Sbertoli e assoluto protagonista, specie negli ultimi incontri. Presente in tutte le classifiche per rendimento, spicca al quinto posto dei top scorer, e non è cosa da poco per un giovane che due anni fa giocava in Serie B: davvero una bellissima certezza. Bene anche Riccardo Sbertoli, che dopo aver balbettato nei primi match ha sciolto la tensione di una fascia di capitano comunque pesante e ha trovato il ritmo giusto con i suoi attaccanti unendo precisione e velocità di palla. Meglio con Pinali in campo, in quella che sarà la nuova diagonale di Trento. Anche per lui biglietto per Tokyo quasi assicurato. Foto Volleyball World Lo stesso Giulio Pinali, partito come secondo opposto (ma sono stati fatti girare giustamente tutti i giocatori per verificarli ad alto livello), presto si è preso il posto da titolare a suon di pallate. Onestamente a Ravenna non mi aveva impressionato cosi tanto, soprattutto perché poco costante nel rendimento, mentre a Rimini, anche quando è stato chiamato dalla panchina, ha risposto sempre presente. Finalmente volti nuovi al centro, con Gianluca Galassi una spanna su tutti, tanto da far tremare un po’ Mazzone nel ruolo di terzo centrale. Peccato per l’infortunio alla schiena che lo taglia probabilmente fuori dai giochi per l’Olimpiade, ma il futuro è suo, soprattutto ora che ad un braccio veloce e ad una buona mano ha aggiunto una rincorsa più esplosiva, in particolare in contrattacco; a muro può crescere ancora, ma avendo caviglie veloci non sarà un problema fare anche quest’ultimo step. Bene al centro anche Lorenzo Cortesia e Leandro Mosca, due giocatori forse poco conosciuti ai più ma che dopo questa VNL possono ambire ad un posto da titolare in Superlega. Il primo ha ben impressionato a muro, dove è stato il più positivo fra gli azzurri, il secondo ha stupito per la sua capacità di stare in campo e farsi trovare pronto quando serviva, soprattutto se si pensa che quest’anno ha fatto quasi sempre panchina a Milano. Insomma, l’infortunio di Galassi gli ha dato una chance e lui è stato bravissimo nel coglierla al volo e sfruttarla. Foto Volleyball World Fabio Balaso si presta ormai a essere uno dei top player europei nel suo ruolo, capace di prendersi tanto spazio in ricezione e di farsi trovare sempre pronto in difesa. Buona competizione anche per Francesco Recine e Mattia Bottolo, con il primo capace di trascinare la squadra con grinta e determinazione, cosa che forse è mancata un pelo al secondo, sembrato un po’ meno sbarazzino rispetto alle partite con Padova. Anche per loro un futuro importante e tutto da costruire, partendo però da solide basi. La sensazione è che il giovane Recine sia un po’ più avanti rispetto allo schiacciatore patavino, e che già quest’anno a Piacenza proverà a ritagliarsi uno spazio importante in una squadra ambiziosa. Chi forse non è riuscito a sfruttare appieno l’occasione è stato Gabriele Nelli, e mi dispiace molto perché nulla si può dire sull’impegno che mette in campo. Dopo un avvio difficile si era ripreso bene, giocando partite importanti, ma poi negli ultimi match è tornato molto altalenante, e se in  battuta è stato tra i pochi azzurri a picchiare forte, in attacco ha finito spesso per commettere tanti, troppi errori che ne hanno appesantito il rendimento. Meglio l’intesa con Spirito che con Sbertoli, ma purtroppo da lui in questa VNL mi aspettavo qualcosa di più che invece è mancata. LEGGI TUTTO