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    Giannelli, un giovane capitano: “La nostra sarà un bella storia, tutta da scrivere”

    Di Redazione Simone Giannelli, 25 anni e la responsabilità di guidare il gruppo azzurro nell’Europeo, possibilmente emulando la Nazionale femminile e trovando il riscatto dopo Tokyo. Per il momento, la strada intrapresa dal gruppo di Fefè De Giorgi è sicuramente favorevole, il vento soffia nella nostra direzione in un primo posto di pool consolidato. Il percorso è ancora lungo ma “Bisogna imparare a sottolineare le cose positive” ammonisce Giannelli alla Gazzetta dello Sport. Un avvio alla grande considerato anche che questa squadra ha giocato insieme solo due amichevoli col Belgio prima dell’Europeo. «Infatti è proprio così. Una parte di questi ragazzi ha lavorato duramente in estate mentre noi eravamo a Tokyo. Al completo abbiamo fatto una decina di giorni. Non abbiamo lavorato tantissimo, ma quello che abbiamo fatto in allenamento lo abbiamo fatto bene e lo stiamo facendo anche adesso». Questa Nazionale è una storia totalmente nuova. Che storia è? «Spero che diventi una bella storia. L’ho già detto, lo ripeto. la parola giusta è: costruire. Bisogna avere pazienza e prendere le cose belle di quello che succede qui, non fare come facciamo spesso noi italiani che sottolineiamo solo la parte negativa. Ci vuole pazienza, ci devono dare il tempo di costruire perché le potenzialità ci sono». Nel ciclo precedente è entrato da ragazzino, qui è il più esperto e il capitano. Come la sta vivendo? «È una grande responsabilità. lo sono sempre disposto a dare un contributo a tutti i ragazzi, ma anche a farmi aiutare. Essere giovani non è un difetto e alla fine io ho solo 25 anni. Magari sono vecchio di testa – ride -, ma sono giovane, ho ancora tanto da imparare e migliorare». LEGGI TUTTO

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    Il Pagellone di Paolo Cozzi – De Giorgi inizia bene. Lavia, che impatto

    Di Paolo Cozzi Spinti dall’onda emotiva che ha travolto di affetto le nostre azzurre, fresche campionesse europee, anche i nostri portacolori al maschile hanno impattato alla grande negli Europei 2021, portando a casa tre bei successi. La sensazione è quella di un gruppo che, pur conscio di alcuni limiti tecnici, stia provando a gettare il cuore oltre la rete per far divertire i tifosi e cancellare quel quarto di finale olimpico con l’Argentina che ancora lacera e brucia nelle vene di tutti gli appassionati. Chiaramente, in un Europeo a 24 squadre, non tutte le avversarie possono essere considerate di alto profilo, ma ciò non toglie che gli azzurri, seppur con qualche alto e basso, stiano dimostrando quell’atteggiamento, quella voglia di arrivare che il nuovo coach De Giorgi ha chiesto loro sin dal primo giorno di ritiro estivo. E non lasciatevi stupire dai parziali, a volte sicuramente troppo tirati come nel terzo set con il Montenegro: a volte giocare con avversari nettamente inferiori tecnicamente e fisicamente, che hanno una palla più lenta e schiacciano ad altezze diverse dal solito, può dar più fastidio che affrontare le big. Parlando in generale delle tre partite, stiamo ottenendo buoni risultati dal servizio, costringendo gli avversari a giocare con palla spesso scontata e lenta, e questo ha dato una mano anche alla nostra correlazione muro-difesa, con il nostro muro che più di una volta ha trovato il guizzo vincente. Altalenante l’attacco, anche se Giannelli dà la sensazione di essere due spanne avanti rispetto alla sua versione giapponese e di trovarsi molto a suo agio nella versione di capitano trascinatore, libero mentalmente dal dover gestire top player… Bene anche la ricezione, fondamentale in cui Michieletto ricorda a tutti di essere nato come libero e non come schiacciatore! Infine, l’aspetto di discontinuità che mi piace di più rispetto alla nazionale di Blengini è che stiamo sbagliando poco, sia al servizio che in attacco, credendo maggiormente nelle nostre doti di muro e difesa. Ma veniamo ad una veloce analisi del nostro sestetto. Foto CEV Giannelli voto 7,5. De Giorgi gli consegna le chiavi di questo nuovo gruppo, e lui sembra trarre forza da questa decisione. Bene con la Bielorussia, fatica un po’ di più con i montenegrini, ma è contro la Bulgaria che sfodera una prestazione top: preciso e veloce in palleggio, ottimo a muro e sui secondi tocchi. Pinali voto 5,5. La gara di apertura sembrava un ottimo viatico per il giovane opposto italiano, ma poi ha cominciato a sbagliare tanto e a perdere fluidità sia nella seconda che nella terza gara. Ci si aspettavano alti e bassi da lui, ma serve ritrovare subito la quadra. Michieletto voto 7,5. A vederlo giocare sembra un veterano della maglia azzurra, invece è un ragazzo alla prima estate da titolare. In ricezione è molto bravo, a muro riesce a trovare ottimi spunti, e in attacco pur non essendo potentissimo la prende davvero alta, e a tratti risulta inarrestabile. Lavia voto 8. Osservato speciale dopo un’Olimpiade opaca, il neo-trentino in attacco sembra divertirsi molto ad alternare tutti i colpi sulle fucilate che Giannelli gli alza. Discreto anche a muro e preciso in ricezione, davvero bello vederlo così protagonista in questa fase iniziale dell’Europeo. Galassi voto 7,5. Ha chiuso l’esperienza di Tokyo a suon di primi tempi, e continua a farlo anche in questa competizione continentale con il suo braccio veloce e la rincorsa anticipata. Anche a muro sembra aver trovato maggior continuità di rendimento, speriamo continui a battere bene con pochi errori, cosa che purtroppo lo ha caratterizzato quest’estate. Anzani voto 7. Passaggio a vuoto nella gara con il Montenegro, ma quando le sfide si fanno più importanti – come con la Bulgaria – c’è e si fa sentire subito, sia a muro che in attacco. Bene, perché anche lui si lascia alle spalle un’Olimpiade fatta di luci e ombre. Balaso voto 7,5. Finalmente titolare, si impossessa delle chiavi della seconda linea azzurra e se le tiene belle strette. Cresciuto molto a Civitanova proprio sotto la guida di De Giorgi, ora è chiamato alla consacrazione fuori dai confini italiani. De Giorgi voto 8. È vero, le avversarie non hanno un pedigree degno di nota, e anche la stessa Bulgaria sembra più una nobile decaduta che altro, ma questa Italia gioca e piace, sbaglia ma guarda oltre. Non deve essere stato facile accettare di prendere la nazionale subito dopo le Olimpiadi: i rischi di flop, soprattutto senza i pezzi da 90 Osmany e Ivan, c’erano e ci sono tutti, ma il lavoro paga sempre e tanti piccoli dettagli mi piacciono, come la gestione dei time out e il fatto che la squadra sbagli poco. LEGGI TUTTO

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    L’Italia bissa la vittoria dell’esordio: 3-0 sul Montenegro

    Di Redazione Un Montenegro che tiene il passo, nel secondo e terzo set soprattutto, ma un’Italia che trova il giusto sprint e i giusti colpi di testa: termina 3-0 la seconda uscita degli Azzurri guidati da De Giorgi in questo Campionato Europeo, sul taraflex di Ostrava. Il CT azzurro per questo secondo impegno nella rassegna continentale ha scelto il consueto schieramento che prevede la diagonale Giannelli-Pinali, Lavia e Michieletto i martelli, Galassi e Anzani i centrali con Balaso libero. Montenegro in campo con Strugar in palleggio, Culafic opposto, Milic e Jecmenica i centrali, Cacic e Vukasinovic gli schiacciatori con Lakcevic libero.    Primo set caratterizzato da una partenza lanciata degli azzurri bravi a portarsi subito sul 6-1 (poi 11-3). Con il passare dei minuti però i montenegrini hanno parzialmente ridotto il gap (15-10) complice qualche disattenzione a muro e nella fase difensiva del gruppo tricolore. A quel punto, anche se la manovra non è apparsa totalmente fluida, Giannelli e compagni sono comunque riusciti a chiudere in proprio vantaggio il primo set sul 25-17.    In avvio di secondo set i montenegrini si sono portati in vantaggio per la prima volta dall’inizio dell’incontro, gli azzurri hanno sì impattato da subito la situazione, ma a quel punto le squadre sono rimaste a contatto (12-11, 13-12) con i centrali azzurri che hanno avuto qualche difficoltà nell’attacco di primo tempo (17-17). Con le squadre appaiate fino alle fasi finali, gli azzurri sono poi riusciti a piazzare l’allungo poi rivelatosi decisivo (22-20) che è valso il 25-20 e dunque il 2-0 anche se con qualche affanno. Nel terzo De Giorgi ha inserito Ricci al posto di Anzani, ma l’andamento dell’incontro non è cambiato e sulla scia della frazione precedente, le squadre si sono ritrovate ancora appaiate (13-13, 17-17, 18-18) con gli azzurri che non sono riusciti a scrollarsi di dosso gli avversari. A quel punto i montenegrini sono passati in vantaggio (19-22) sorprendendo Giannelli e compagni. Nonostante tutto però gli azzurri sono rimasti concentrati e hanno prima piazzato il break che gli ha permesso di portarsi in parità (22-22). Sul 23-23 un attacco fuori del Montenegro ha regalato all’Italia il primo match ball andato sprecato a causa di un muro out (24-24). Al secondo match ball un attacco di Lavia toccato a muro ha regalato agli azzurri la gara grazie al 26-24 finale.       Pochissimo tempo per rilassare i muscoli e tirare il fiato, la Nazionale italiana torna in campo domani pomeriggio, ore 15.45, per affrontare la prossima avversaria del girone: la Bulgaria che ci insegue in classifica. Le dichiarazioni ai microfoni di Rai Sport: De Giorgi: “Oggi è una stata una partita con qualche dfficoltà in più rispetto a ieri, soprattutto nel finalizzare situazioni di muro. Bravi gli avversari a giocare sulle mani, meno noi a essere precisi con le posizioni. L’importante era vincere, contro squadre che danno l’anima. Tra la prima partita e quella di oggi ho notato la stessa intensità in difesa, la stessa volontà. Anche se siamo stati meno precisi della prima partita, soprattutto nel muro a 2-3. La Bulgaria ha tanti giocatori che conosciamo e di buonissimo livello, l’asticella si alza sicuramente dal punto di vista tecnico. Sarà una bella partita da vedere. C’è da dire che noi ci scopriamo giorno dopo giorno, siamo solo alla quinta partita insieme. Ne approfitto per fare i complimenti alla nostra Nazionale femminile!” Lavia: “Come si è visto oggi, abbiamo giocato di squadra. La nostra chiave è infatti la squadra, siamo un gruppo giovane che si diverte insieme e che ha rispetto e fiducia l’uno dell’altro. Dalla Bulgaria ci aspettiamo una partita difficile, è una squadra che mette in difficoltà in battuta. Quella di oggi è stata una prova per il nostro gruppo, domani saremo ancora più consapevoli e fiduciosi”. Italia-Serbia 3-0 (25-17, 25-20, 26-24) ITALIA: Giannelli 4, Pinali 14, Galassi 6, Anzani, 7 Michieletto 10, Lavia 14, Balaso (L). Ricci 2. Ne: Sbertoli. Cortesia, Recine, Bottolo, Romanò, Piccinelli (L). All: De GiorgiMONTENEGRO: Strugar, Cacic 12, Culafic 15, Jecmenica 3, Milic 3, Vukasinovic 12, Lakcevic (L). Perunicic (L), Pavicevic. Ne: Minic, Babic, Zvicer, Ćinćur, Dubak. All: BasicArbitri: Simonovic (SRB), Ferreira (POR)Spettatori: 411 Durata set: 23’, 29’, 32’  Italia: a 5 bs 7 mv 13 et 16Montenegro: a 2 bs 11 mv 6 et 19 (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Fidatevi dei nostri giovani, l’Italia può rialzare la testa

    Di Paolo Cozzi Mentre i Campionati Europei femminili si avviano alla fase finale con la nostra compagine ancora in piena corsa per ambire ad una medaglia, i De Giorgi boys scaldano i motori in vista dell’imminente inizio della competizione maschile. Reduce da due amichevoli positive contro il Belgio, in cui si incomincia a intravedere il lavoro del tecnico pugliese, la nostra nazionale esordirà venerdì 3 settembre contro la Bielorussia per poi scontrarsi nei giorni successivi con Montenegro, Bulgaria, Slovenia e Repubblica Ceca. Se in questo Europeo allargato a ben 24 squadre il passaggio del turno non è assolutamente in discussione, curiosità e interesse sono suscitati dalle partite con Bulgaria e specialmente Slovenia, banchi di prova importanti per capire le ambizioni dei nostri ragazzi per una nazionale che dopo la batosta olimpica deve assolutamente rialzare la testa e gettare il cuore oltre l’ostacolo, perché mai come questo primo anno post-Covid serve un risultato di grido che possa riavvicinare i ragazzi alle palestre. Ma è altresi vero che non si deve caricare di troppe responsabilità un gruppo giovane, senza leader conclamati a parte Giannelli, che lavora insieme solo da poche settimane agli ordini di un allenatore nuovo. Le pretendenti alla vittoria finale sono tante, dalle due finaliste olimpiche Francia e Russia ad una Slovenia che in VNL ha stupito e convinto, alla Polonia che dopo aver steccato clamorosamente a Tokio è in cerca di rivincita in casa, fino alla Serbia, che prepara l’appuntamento da inizio estate. In mezzo a questi squadroni ci possiamo stare anche noi: certo non sarà facile, anche perché l’Europeo è soltanto il primo step di un gruppo che avrà come obiettivo Parigi 2024 e crescerà sicuramente nel corso del triennio. Foto Federazione Italiana Pallavolo Ma vediamo un po’ chi saranno i 14 alfieri azzurri (quindi, rispetto a Tokyo, doppio libero e un centrale in più) che cercheranno di infiammare i cuori dei tifosi, ancora in convalescenza dopo il tie break fatale contro l’Argentina. Il duo di palleggiatori è ormai rodato e collaudato, con Simone Giannelli che ha superato i problemi muscolari che lo hanno rallentato ai Giochi e ha sicuramente voglia di riprendere quella leadership che ha dovuto lasciare nel torneo olimpico. Con lui Riccardo Sbertoli, ormai solida realtà nel panorama internazionale, che quando ha avuto in mano le chiavi del gioco azzurro ha dimostrato di saper dare la propria impronta al gioco. Completamente rinnovato il parco opposti, in attesa che il convalescente Zaytsev (a proposito, auguri di una pronta guarigione dopo l’operazione al ginocchio) possa tornare a dare il suo contributo alla maglia azzurra. Se Giulio Pinali, dopo una buona VNL e in attesa del debutto a Trento, è chiamato a mostrare tutta la sua voglia e la sua grinta per diventare un’alternativa importante nel gioco azzurro, cercando una continuità maggiore di quella dimostrata nella stagione a Ravenna, meno conosciuto è il giovane mancino Yuri Romanò, che dopo anni in A2 ad alto livello approderà finalmente in Superlega alla corte di Milano e come vice-Patry (ed è un peccato questo, perché sarebbe stato molto meglio che società come Padova, Ravenna, Verona o Taranto puntassero su di lui come titolare…). Foto Volleyball World Al centro confermato il duo Anzani-Galassi, mentre al posto di un Piano comunque discreto a Tokio vengono convocati Ricci e il giovane Cortesia. Se Gianluca Galassi esce dai Giochi a testa alta e come sorpresa di tutta l’estate azzurra, potente e veloce in attacco, preciso a muro e in crescita al servizio, Simone Anzani deve riprendere a essere quel giocatore di equilibrio in grado di garantire cambio palla agevole e precisione a muro. Fabio Ricci deve fare quel salto di qualità che è mancato negli anni di Perugia, complice anche qualche infortunio di troppo, mentre Lorenzo Cortesia rappresenta il nuovo, e se ne avrà l’occasione potrà essere importante soprattutto a muro. Rinnovo anche nel parco schiacciatori dove si è all’anno domini 0 dopo Osmany Juantorena! De Giorgi punta sulla linea giovane, partendo da quell’Alessandro Michieletto, diamante neanche più tanto grezzo, che si è imposto come uno dei top player del presente e soprattutto del futuro. Con lui un Daniele Lavia apparso forse un po’ troppo “timido” in questi anni, ma che magari in un gruppo giovane troverà le risorse per acquisire ulteriore personalità nei match chiave. Foto Federazione Italiana Pallavolo A loro si affiancano due dei talenti migliori messisi in luce nell’ultima Superlega: Mattia Bottolo, esplosivo e potente talento di Padova che deve ancora crescere specialmente in ricezione, ma che ha già fatto vedere di avere sfrontatezza e atteggiamento da vendere. Con lui Francesco Recine, da Ravenna con furore, forse non altissimo ma tecnicamente molto fluido e con un cuore sportivo enorme per un ragazzo cresciuto a pane e pallavolo. Chiudono i due liberi: con Fabio Balaso che finalmente avrà in mano le chiavi della seconda linea lasciategli in eredità da Colaci, e potrà mettere in mostra tutti i progressi avuti negli anni marchigiani. Con lui il giovane Alessandro Piccinelli, che avrà anche approfittato dell’infortunio di Federici per garantirsi il posto, ma che vedrete grande protagonista già dal prossimo anno… fidatevi! LEGGI TUTTO

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    I 14 convocati di Fefè De Giorgi per i Campionati Europei

    Di Redazione Al termine della seconda amichevole della nazionale maschile contro il Belgio, vinta per 3-1, il CT azzurro Fefè De Giorgi ha comunicato la lista dei 14 giocatori convocati per i Campionati Europei in programma dal 1° al 19 settembre. Rispetto agli atleti utilizzati nei due test match restano fuori Oreste Cavuto e, ancora una volta, Daniele Mazzone (già “tagliato” all’ultimo collegiale prima delle Olimpiadi). Tra i selezionati c’è invece Yuri Romanò, in grande evidenza nella gara di oggi. “Nel poco tempo che ho avuto a disposizione – commenta De Giorgi – ho cercato di pensare e quindi assemblare una squadra con determinati equilibri e con diverse possibilità di scelte nell’arco delle partite stesse, cambiando alcune situazioni di gioco in corso d’opera. Devo ovviamente ringraziare i due ragazzi che ho escluso al termine del nostro percorso per ciò che hanno fatto e per il grande impegno dimostrato. Anche a me durante la mia carriera da giocatore è capitato, quindi capisco perfettamente cosa stanno provando in questo momento. Ci tengo a precisare che la porta rimane aperta per tutti, ma in questo momento ho ritenuto opportuno fare questo scelte frutto di riflessioni e piccoli dettagli“. Ecco l’elenco completo dei convocati:Palleggiatori: Simone Giannelli, Riccardo Sbertoli.Opposti: Giulio Pinali, Yuri Romanò.Centrali: Simone Anzani, Gianluca Galassi, Fabio Ricci, Lorenzo Cortesia.Schiacciatori: Alessandro Michieletto, Daniele Lavia, Francesco Recine, Mattia Bottolo.Libero: Fabio Balaso, Alessandro Piccinelli. (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Azzurri ancora a segno contro il Belgio: 3-1 nella seconda amichevole

    Di Redazione Secondo successo in amichevole contro il Belgio, stavolta in quattro set, per la nazionale maschile nella marcia di avvicinamento ai Campionati Europei in programma dal 1° al 19 settembre. Gli uomini di De Giorgi hanno dunque concesso il bis a Mantova grazie a una vittoria in rimonta dopo un primo parziale non proprio brillante. Per questa seconda amichevole De Giorgi ha tenuto precauzionalmente a riposo Giulio Pinali schierando Giannelli in palleggio, Romanò sulla sua diagonale, Anzani e Galassi i centrali, Michieletto e Lavia gli schiacciatori con Balaso libero. Munoz ha effettuato qualche cambio rispetto a ieri schierando D’Hulst in palleggio, Tuerlinckx opposto, Deroo e Rousseaux schiacciatori, Van de Velde e D’Heer centrali con Perin libero. Primo set durante il quale gli azzurri si sono fatti un po’sorprendere dal buon avvio dei belgi che da parte loro sono stati bravi ad approfittare della manovra non proprio fluida di Giannelli e compagni. I ragazzi di Munoz sono stati in grado così di chiudere in proprio favore sul 25-19 portandosi così in vantaggio. Nella seconda frazione maggiore equilibrio con le squadre appaiate (13-14) e con gli azzurri passati in vantaggio sul 16-15 grazie a un ace di Giannelli. Le formazioni hanno continuato a giocare punto a punto con gli azzurri in grado di piazzare il break decisivo solo nel finale riuscendo a imporsi sul 25-22 che è valso la parità. Nel terzo Giannelli e compagni sono apparsi più aggressivi, migliorando la fase difensiva e giocando una pallavolo sempre migliore. Questo tipo di atteggiamento ha permesso loro di accumulare un buon margine di vantaggio (14-8, 16-9) gestito abilmente fino al 25-15 che è valso il 2-1. Quarto set che ha riproposto la stessa situazione del parziale precedente con la nazionale tricolore nuovamente subito in vantaggio (8-3), frutto soprattutto di buone variazioni d’attacco con un progressivo miglioramento delle percentuali nel fondamentale da inizio gara. Nel corso del parziale spazio anche a Ricci, ma con il passare dei minuti la spinta degli azzurri è sembrata diminuire con il Belgio in grado di ridurre sensibilmente il gap fino al meno 2 (20-18, 23-21, 24-22). I belgi non sono comunque riusciti a ostacolare la chiusura degli azzurri sul 25-23, dopo un primo match point annullato. Al termine della gara è stato giocato un ulteriore set terminato sul 25-22 per il Belgio. Foto Federazione Italiana Pallavolo Simone Giannelli: “Sapevamo che oggi sarebbe stata un po’ più complicata, anche perché ieri a mio avviso abbiamo lasciato loro davvero poco campo. Non siamo partiti benissimo, ma poi con il passare dei minuti siamo andati sempre meglio risalendo la china e giocando, credo, anche una buona pallavolo. Sappiamo che la nostra preparazione è stata frammentaria, con noi reduci dai Giochi arrivati davvero pochi giorni fa. Qui ci siamo cominciati a conoscere quindi è normale che ci serva un po’ di tempo, ma devo ammettere che c’è un bel clima. Siamo consapevoli che dobbiamo crescere e costruire qualcosa, ma c’è da lavorare con calma e pazienza. Dobbiamo pensare a noi e al nostro processo di costruzione della squadra anche perché in Europa il livello è molto alto quindi le avversarie non ci regaleranno nulla“. Yuri Romanò: “Sono contento di aver dato il mio contributo alla squadra. Progressivamente siamo andati sempre meglio e alla fine siamo riusciti a fare nostra la gara. Sono molto felice di poter dare tutto per questa maglia. Per me poi è tutto nuovo, quasi magico; ieri l’esordio, ora mi aspetta questa avventura che non vedo l’ora di vivere. Ovvio che c’è emozione per qualcosa di nuovo, ma che mi riempie di orgoglio. Le sensazioni sono buonissime, il gruppo è unito, tutti abbiamo lavorato sodo. Ora dobbiamo affrontare questi Europei pensando una gara alla volta“. Italia-Belgio 3-1 (19-25, 25-22, 25-15, 25-23)Italia: Anzani 5, Galassi 13, Giannelli 8, Lavia 11, Michieletto 17, Romanò 20, Balaso (L). Sbertoli, Ricci 1. Ne: Bottolo, Cavuto, Cortesia, Piccinelli (L), Mazzone, Recine. All: De Giorgi.Belgio: Tuerlinckx 11, Deroo 17, D´Hulst, Van de Velde 8, D´Heer 7, Rousseaux 7, Perin (L). Van den Dries 5, Valkiers, Verhanneman 2, Desmet 2. Ne: Van Elsen, Ribbens (L). Thys, All: Munoz.Arbitri: Cerri, PianaNote: Spettatori: 714 Durata set: 25’, 29’, 24’, 31’. Italia: a 7 bs 18 mv 6 et 26. Belgio: a 5 bs 13 mv 6 et 19. (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    L’Italia di De Giorgi supera 3-0 il Belgio nell’esordio del CT

    Di Redazione La rinnovata Italia di Ferdinando De Giorgi ha battuto con un netto 3-0 (25-17, 25-17, 25-18) il Belgio nel primo dei due test match in programma a Mantova. Le sfide fanno parte della marcia di avvicinamento alla 32esima edizione dei Campionati Europei, in programma dal 1 al 19 settembre. La formazione tricolore ha disputato una gara che l’ha vista sempre in controllo e ha fornito indicazioni interessanti al CT, dopo il periodo di preparazione svolto tra Cavalese e, appunto, Mantova. Proprio De Giorgi, quindi, ha esordito ufficialmente sulla panchina azzurra con un successo netto. “Fefè” ha scelto per il suo debutto la diagonale Giannelli-Pinali, Lavia e Michieletto coppia di schiacciatori, Galassi e Anzani i centrali con Balaso libero. Dall’altra parte della rete il Belgio si è schierato con D’Hulst in palleggio, Van den Dries opposto, Deroo e Rousseaux schiacciatori, Van Elsen e D´Heer i centrali con Ribbens libero. Primo set ben giocato dagli azzurri, che sono riusciti a portarsi sull’1-0 (25-17) senza particolari problemi. Nel corso del secondo set spazio a Romanò – al suo esordio in maglia azzurra – subentrato a Pinali, uscito dopo una ricaduta a muro per un fastidio alla caviglia sinistra. Proprio l’opposto si è ben comportato, realizzando 4 punti (3 in attacco e 1 a muro) e contribuendo al 2-0 in favore degli azzurri (25-17). Terzo set ancora con i ragazzi di De Giorgi in grado di gestire senza particolari problemi la situazione: il 25-18 della terza frazione ha decretato, così, il termine del primo test match. Domani si replica sempre alle ore 18 ancora con diretta streaming sul canale YT federale ITALIA-BELGIO: 3-0 (25-17, 25-17, 25-18)Italia: Anzani 7, Galassi 4, Giannelli 4, Lavia 8, Michieletto 12, Pinali 7, Balaso (L). Sbertoli, Romanò 11. Ne: Bottolo, Cavuto, Cortesia, Piccinelli (L), Mazzone, Recine, Ricci, All: De Giorgi.Belgio: Van den Dries 11, Deroo 10, D´Hulst, Van Elsen 5, D´Heer 5, Rousseaux 4, Ribbens (L). Verhanneman, Tuerlinckx 1, Valkiers, Perin (L). Ne: Van de Velde, Thys, Desmet, All: MunozArbitri: Piana, CerriSpettatori: 723 Durata set: 24’, 25’, 24’Italia: a 7 bs 9 mv 10 et 16Belgio: a 3 bs 16 mv 2 et 22 (Fonte comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Anzani, Italia e Lube: “L’azzurro non si rifiuta mai. Civitanova gioca per vincere”

    Di Redazione Simone Anzani e la sua maglia azzurra numero 17. Un rapporto infinito e indissolubile che continuerà anche ai Campionati Europei 2021, in programma a settembre. Terminata la rassegna continentale, il centrale sarà impegnato con la Cucine Lube Civitanova, come racconta al Corriere Adriatico. Anzani, che effetto le fa essere il più anziano della spedizione azzurra agli Europei? «Se sono l’anziano del gruppo è per merito dei ritiri di Juantorena e Colaci e della momentanea assenza di Zaytsev. Quando arriva la chiamata della Nazionale non ci pensi su due volte perché la maglia azzurra non si rifiuta mai. Iniziamo questa esperienza con grande entusiasmo. Si apre un nuovo ciclo azzurro che speriamo sia degno dei precedenti». Vi aspettavate un risultato diverso a Tokyo? «Le Olimpiadi sono molto particolari. La Francia ha avuto accesso ai quarti per un set e poi ha vinto i giochi, ad esempio. Il nostro percorso è stato caratterizzato da qualche contrattempo ma alla fine tutto si è risolto per un paio di punti e per grande merito dell’Argentina». Alla fine una medaglia a Civitanova ci arriva con il bronzo dell’Argentina di Luciano De Cecco. Che impressione le ha fatto dal campo la squadra albiceleste? «Una grande squadra, la più continua. Capace di eliminare gli Stati Uniti ancora prima di noi e guidata da uno stratosferico Luciano De Cecco. Il nostro palleggiatore ha disputato una grandissima Olimpiade». Cosa ne pensa di questa Lube? «Siamo i campioni d’Italia in carica. La squadra mi piace molto perché anche quest’anno è molto forte sulla carta. Del resto, come dice il nostro capo supremo, alla Lube si gioca per vincere». E le altre? «Tutti dicono che Perugia e Modena si sono rinforzate ed è vero. Però non sottovaluterei squadre come Piacenza e Vibo. Poi non dimentichiamoci Trento perché alla fine anche la squadra di Lorenzetti darà del filo da torcere a tutti» LEGGI TUTTO