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    Barbolini alla vigilia della finale: “Quando Velasco mi ha chiamato non ho avuto dubbi”

     Mancano meno di ventiquattro ore alla prima storica finale olimpica della nazionale italiana femminile di pallavolo. Prima dei Giochi di Parigi il traguardo massimo delle azzurre erano sempre stati i quarti di finale, in quest’edizione, invece le ragazze di Julio Velasco hanno inanellato una serie di grandi prestazioni che sono valse l’appuntamento più ambito: il match che assegnerà la medaglia d’Oro, in programma domani alle ore 13 (diretta Rai 2, Dazn ed Eurosport) contro gli Stati Uniti alla South Paris Arena 1. Nel giorno di vigilia a parlare in casa azzurra è Massimo Barbolini, commissario tecnico dell’Italia dal 2006 al 2012 per un totale di 225 partite, tornato sulla panchina tricolore in qualità di vice allenatore di Julio Velasco.

    Queste le sue parole: “L’emozione di disputare una finale olimpica è davvero grande, come ho sempre detto penso che per un giocatore, per un allenatore o per chiunque faccia parte del mondo sportivo sia la manifestazione più importante che esista. Raggiungerla nel modo che abbiamo fatto noi, battendo avversari forti, per ultima la Turchia oltretutto al termine di una partita molto tirata ed equilibrata, riuscendo quasi sempre a rimontare, è qualcosa di bellissimo”.“Quando lo scorso anno ho ricevuto la chiamata di Julio non ho mai avuto dubbi se accettare la proposta, prima di tutto perché il capo allenatore era lui, poi anche per la prospettiva dell’Olimpiade. Penso che questa scelta sia stata premiata dai fatti, però i bilanci vanno fatti domani al termine della partita”. “Non bisogna pensare a quello che abbiamo fatto, ma concentrarci esclusivamente sulla finale. Sicuramente un’occasione così non capita molte volte nella vita, perciò cercheremo di godercela fino in fondo”.“Di fronte troveremo una squadra fortissima come gli Stati Uniti, un gruppo con un organico molto importante e non mi riferisco solo al sestetto. Loro sono una formazione abituata a queste partite, non a caso sono le campionesse olimpiche in carica. Sono sempre molto difficili da affrontare, però penso che la nostra squadra abbia dimostrato, anche durante il torneo olimpico, di essere in crescita. Nel corso dell’Olimpiade le ragazze sono riuscite ad adeguarsi, partita dopo partita, al livello crescente delle avversarie e sono sicuro che domani faremo lo stesso”. “In alcune situazioni, durante le diverse partite, è capitato che ci trovassimo sotto nel punteggio, eppure la squadra ha sempre reagito. Questo credo che sia una caratteristica importante, non indipendente dalle capacità delle ragazze, perché tu puoi essere freddo e lucido finché vuoi, ma se poi non hai doti tecniche e morali le non gare non riesci a girarle”. “Il gruppo, invece, ha dimostrato di avere queste qualità e anche domani ne avremo bisogno. Sarà importante restare sempre in partita e non abbattersi se ci troveremo in svantaggio, il fatto di aver già rimontato in altre occasioni può esserci d’aiuto”.

    Finale 1°-2° posto 11 agosto ore 13Stati Uniti – Italia 

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    Italia-USA sarà anche la finale olimpica di Lorenzo Bernardi: “Kiraly? Mi ha sempre ispirato”

    La nazionale italiana femminile è in finale nel torneo di pallavolo dei Giochi di Parigi 2024, un sogno diventato realtà grazie al 3-0 impartito alla Turchia nel match di semifinale. Julio Velasco, da gennaio sulla panchina tricolore, ha guidato le sue ragazze a uno storico traguardo e domenica (ore 13, diretta RAI 2, DAZN, Eurosport) l’Italia si giocherà la medaglia d’Oro contro le campionesse olimpiche degli Stati Uniti. Nell’altra semifinale la squadra di Karch Kiraly ha superato il Brasile 3-2, in quella che è stata la ripetizione della finale olimpica di Tokyo 2020. Per il ct tricolore si tratterà della seconda finale olimpica, a distanza di 28 anni da quella di Atlanta 1996 quando era alla guida della nazionale maschile. Uno dei grandi protagonisti di quella leggendaria squadra era Lorenzo Bernardi (305 presenze con la maglia azzurra), ora terzo allenatore sulla panchina dell’Italia femminile. 

    foto Volleyball World

    Queste le sue parole il giorno dopo l’accesso in finale: “Qualificarsi per una finale olimpica è sempre un’emozione indescrivibile, io ci sono già passato tantissimi anni fa (Olimpiade 1996 n.d.r.).  È il desiderio più grande di qualsiasi sportivo, non solo di chi gioca a pallavolo; prima di tutto si vuole partecipare a un’Olimpiade e poi se si hanno le possibilità e la bravura arrivare a giocarsi la medaglia d’Oro. Avendo già vissuto questa esperienza, sono riemersi un po’ i ricordi vissuti in quell’occasione”. “Quest’anno con Julio abbiamo intrapreso un percorso, stabilendo un obiettivo alla volta, da raggiungere passo dopo passo. Il primo era qualificarci a Parigi 2024 tramite il ranking internazionale, poi raggiungere la Final Eight di Bangkok della VNL e successivamente cercare di vincere il trofeo. Abbiamo sempre affrontato con grande attenzione ogni partita e la stessa strategia la stiamo mettendo in atto qui a Parigi. Le ragazze scendono in campo consapevoli che devono dare il massimo delle loro possibilità in un preciso momento, quel momento è il presente”.

    foto Volleyball World

    “Adesso che il presente rappresenta la finale olimpica questo ragionamento acquista ancora più valore. Oltre ai risultati siamo molto contenti per come queste vittorie sono arrivate. La squadra ha dimostrato di avere consapevolezza della sua forza e del suo potenziale, sia a livello individuale, che come collettivo. Mi riferisco soprattutto ai momenti di difficoltà quando le ragazze hanno fatto emergere le loro grandi qualità”.“Domenica affronteremo gli Stati Uniti che sono le campionesse olimpiche in carica, e questo dice già tutto. Sono una formazione esperta, con una panchina molto lunga, inoltre, hanno un allenatore che ha vinto tutte le manifestazioni più importanti, comprese le Olimpiadi, sia da giocatore che da allenatore. D’altronde se ti giochi la finale dei Giochi deve mettere in conto di trovare una grande avversaria”. 

    Lorenzo parla poi del fatto che nella finale tra Italia e Stati Uniti si affronteranno sulle panchine lui e Karch Kiraly, nel 2001 entrambi eletti migliori giocatori del XX secolo dalla FIVB: “Quando giocavo, per me Karch ha rappresentato sempre una fonte d’ispirazione. Io non ho mai avuto né idoli, né supereroi da seguire o da copiare, però ho sempre preso in considerazione le persone che ritenevo si esprimessero molto bene in quello che volevo fare io. Nel corso della mia carriera da giocatore è stato un punto di riferimento e a maggior ragione lo è adesso, perché io ho iniziato la mia esperienza nel mondo della pallavolo femminile un anno fa e quindi da questo tipo di persone posso solamente imparare”.

    foto Fipav/Tarantini

    Finale 3-4 posto10 agosto ore 17.15Brasile – Turchia

    Finale 1-2 posto 11 agosto ore 13Stati Uniti – Italia

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Danesi: “Parigi è a otto ore di macchina dall’Italia, organizzate i pullman per domenica”

    La nazionale femminile di Julio Velasco batte ancora una volta la Turchia con il punteggio di 3-0 (25-22, 25-19, 25-22) e si regala una notte da favola conquistando per la prima volta nella storia della pallavolo femminile italiana la finale per l’oro che si disputerà domenica 11 agosto alle ore 13.00 contro gli Stati Uniti. 

    ANNA DANESI: “Per prima cosa voglio ringraziare tutte le persone che ci hanno seguito durante tutto questo torneo, spero che domenica per la finale ce ne siano ancora di più. Alla fine Parigi è a solo otto ore di macchina dall’Italia (scherza n.d.r.) si possono fare in pullman e si arriva qui”.“A prescindere da come andrà sarà una serata memorabile per l’Italia, per noi ragazze e per tutta la squadra, vogliamo gioire con chi ci ha supportato in questi giorni, perché è stato come avere un ottavo giocatore in campo”. 

    “Una delle cose che più mi piace è la tranquillità con la quale si va in campo, tutte siamo sempre concentrate, anche quando capita di andare sotto qualche punto. Durante queste partite è successo spesso, ma siamo sempre riuscite a mantenere una freddezza spaventosa. Non perdiamo mai la abbiamo fiducia, nonostante le cose si mettano un po’ male, come più volte ripetuto il nostro mantra è “qui e ora”. Questo modo di pensare ci sta aiutando tanto. Gli Stati Uniti hanno il vantaggio di aver già disputato e vinto una finale olimpica, mentre noi diciamo che siamo le “novelle””. “Fondamentale sarà giocare come abbiamo sempre fatto e ricordarci che siamo forti. Loro sono una squadra di altissimo livello, essendo una finale penso possa succedere di tutto”.

    foto Fipav/Tarantini

    SARAH FAHR: “È stata una partita bella, ma difficile. Sapevamo che avremmo affrontato una Turchia forte e pronta a reagire e, infatti, ci hanno messo in difficoltà in diverse situazioni. Siamo state brave a stare lì, a tenere duro, a non mollare mai, a ripeterci tra noi il mantra che ormai tutti conoscete “qui e ora”“.“Per arrivare a questa finale abbiamo compiuto tanti piccoli step, siamo super fiere di aver raggiunto questo traguardo, che però ancora non è quello che vogliamo”. “Vogliamo affrontare gli Stati Uniti al massimo delle nostre possibilità. Non abbiamo ancora studiato le statunitensi, ma sappiamo che possono contare su delle attaccanti molto potenti, noi dovremo essere brave a spingere in battuta perché hanno delle ricettrici che magari possono andare un po’ in difficoltà. Qualche ora di riposo e da domani mattina focalizzati sugli USA”.

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Sylla e Orro: “Siamo state tutte un vortice, fiere del gruppo che siamo”

    L’Italia batte ancora una volta la Turchia con il punteggio di 3-0 (25-22, 25-19, 25-22) e si regala una notte da favola conquistando per la prima volta nella storia della pallavolo femminile italiana la finale per l’oro che si disputerà domenica 11 agosto alle ore 13.00 contro gli Stati Uniti. 

    MYRIAM SYLLA: “Siamo state tutte un vortice, sono contenta, sono fiera del gruppo che siamo, di quello che abbiamo dimostrato. È un gruppo che si è formato in tanti anni e che ha sognato insieme dall’inizio e forse sono tantissimi anni che sogniamo un’Olimpiade e di arrivare a farla in questo modo. Questa volta abbiamo questa occasione e vedremo di continuare a sognare tutte insieme. Vogliamo centrare un obiettivo da sogno”.

    ALESSIA ORRO: “Non sto ancora realizzando niente, questa sera loro sono partite subito aggressive in battuta e si è visto che non era la stessa Turchia del girone. Era difficile oggi a livello mentale rimanere sempre a contatto, punto dopo punto, anche magari trovandosi sotto nel punteggio, però è stata fondamentale la nostra tenuta mentale. Nei momenti di difficoltà spesso mi affido all’istinto, perché ti porta quasi sempre nella buona direzione”. “Domenica certamente faremo del nostro meglio, non siamo qui per accontentarci. Questa finale ce la siamo ampiamente meritata, da molto tempo lavoriamo assieme e tante sono state le delusioni vissute. Non vogliamo assolutamente fermarci, siamo persone che non si accontentano di questo risultato”.

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Velasco, testa già alla finale: “Gli USA sono una potenza pallavolistica, ma anche noi…”

    Le ragazze di Julio Velasco battono ancora una volta la Turchia con il punteggio di 3-0 (25-22, 25-19, 25-22) e si regalano una notte da favola conquistando per la prima volta nella storia della pallavolo femminile italiana la finale per l’oro che si disputerà domenica 11 agosto alle ore 13.00 contro gli Stati Uniti. 

    JULIO VELASCO: “Inutile dire che è stata una bellissima partita, loro hanno difeso molto e contrattaccato con la Vargas che era molto difficile da fermare. Onestamente oggi abbiamo commesso più errori che in altre partite perché c’era tensione. A volte è stato difficile gestire certe situazioni, ma man mano che il set andava avanti noi siamo migliorati e proprio per questo siamo riusciti a vincerli recuperando, tra l’altro, e questo è importante. Non avevamo mai giocato una partita dove abbiamo dovuto recuperare in tutti e tre i set”.

    “Siamo alla prima delle due partite più importanti, questa ce la siamo portata a casa, ci siamo riusciti vincendo con un altro 3-0, però dobbiamo resettare velocemente perché la finale sarà tutta un’altra partita, potrà succedere di tutto come in tutte le finali, figuriamoci poi squadre fortissime come gli Stati Uniti”.

    foto Fipav/Tarantini

    “Dobbiamo concentrarci sul qua e ora, lo ripeto continuamente alle ragazze, non dobbiamo concentrarci su cosa è successo in passato o pensare a ciò che accadrà in futuro, dobbiamo pensare al presente che stiamo vivendo e che ci stiamo costruendo, giocando palla su palla e basta. Ora ci attendono gli Stati Uniti, una potenza sportiva e pallavolistica, ma lo siamo anche noi”.

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Parigi 2024: 3-0 anche alla Turchia, la meravigliosa Italia di Velasco giocherà per l’oro!

    Se è un sogno, non svegliateci. Se per gli altri siamo un incubo, ci dispiace per loro. Con un’altra prestazione di rara bellezza, di rara intensità agonistica, di rara maturità tecnica, la Nazionale femminile rifila un secco 3-0 anche alla Turchia e vola in finale ai Giochi Olimpici di Parigi 2024 dove domenica 11 agosto, alle ore 13.00, giocherà per la medaglia d’oro contro gli Stati Uniti.

    24 i punti di Paola Egonu, due ace e un muro, 21 su 43 in attacco. 12 quelli di Sylla, compreso l’ultimo che è già poster sulle pareti del Centro Pavesi a Milano. 9 quelli di Fahr, conditi con 4 muri che le turche ricorderanno a lungo. Dall’altra parte la sola Vargas in doppia cifra con 17, contenuta magistralmente dalle azzurre e tenuta sempre sotto pressione. Alla fine 11 muri a 9 e 5 ace a zero per le azzurre.

    foto Volleyball World

    Nel primo set soffriamo tanto Eda Erdem, molto meno Melissa Vargas, soffriamo il giusto in ricezione, muriamo meglio della Turchia e mettiamo Egonu in condizione di esprimersi al top (11 a referto nel solo primo parziale con il 62.5% in attacco).

    Nel secondo Vargas sale di giri, le turche non ci lasciano mai scappare via ma nel finale non fanno i conti con una delle tante armi segrete di questa Italia, il doppio cambio con Cambi-Antropova: l’ingresso della prima ci porta a ingranare una marcia più alta in attacco, i punti e gli ace della seconda valgono il 2-0!

    Nel terzo set le cose si fanno ancor più difficili, tanto che Velasco brucia molto rapidamente tutti e tre i timeout a sua disposizione. L’Italia è costretta sempre a inseguire, poi nel finale la maglia azzurra diventa ancora un mantello.

    Paola Egonu dimostra ancora una volta di essere una campionessa assoluta e di livello mondiale; Sarah Fahr dimostra ancora una volta che il presente vale tutte le lacrime versate in passato; Myriam Sylla dimostra ancora una volta che le palle che più scottano lei le manda giù come un calabrese fa con una fetta di pane spalmata di ‘nduja.

    Altro 3-0, altra prima volta, altra prestazione stellare di una squadra in missione allenata da un uomo in missione. “Adesso avremo due opportunità per una medaglia, ma io spero di avere solo una. Io ho già avuto esperienze di quel tipo e ho sia vinto sia perso. Ora vorrei prima arrivare in finale e poi riparlarne…“ aveva detto Velasco dopo la vittoria sulla Serbia nei quarti.

    Parole sante. Mettiamoci tutti comodi e vediamo davvero come va a finire…

    foto Fipav/Tarantini

    SESTETTI – Nessuna sorpresa nella formazione titolare scelta dal Ct Velasco che schiera Egonu in diagonale con Orro, Bosetti in banda con Sylla, Danesi al centro con Fahr, De Gennaro libero. Santarelli risponde con le diagonali Sahin-Vargas e Baladin-Karakurt, Erdem e Gunes le centrali, Orge libero.

    foto Volleyball World

    1° SET – La prima palla a terra della semifinale la schianta Paola Egonu, poi come prevedibile si procede punto a punto (5-5). Il primo break lungo lo piazza la Turchia che allunga con due muri su Sylla e Danesi e una scatenata Erdem (37 anni e non sentirli): 5-9 e immediato timeout chiamato da Velasco.

    Iniziamo anche questa partita ricevendo così così, ma Orro è brava comunque a mettere in ritmo un po’ tutti i nostri bracci armati, soprattutto quello di una Egonu ‘on-fire’ (9-11, 10-11). De Gennaro in difesa tira su anche le palle mediche da 5kg scagliate a 100 all’ora, pareggiamo ai 14 e ai 16, in entrambe le occasioni con Sylla, e poi brekkiamo anche con una doppietta di Danesi: 18-16 e il gioco questa volta lo ferma Santarelli.

    Altra perla di Egonu e sul 19-16 Paola è già in doppia cifra (10 su 13 in attacco!). Ora mettiamo una pressione totale a muro e la Turchia continua a perdere terreno (20-16). Le facce delle azzurre sono quelle giuste, ma due muri in fila riportano in scia le turche (21-20).

    “Alessia (Orro, ndr) non giochiamo così scontate” dice Velasco alla sua palleggiatrice. A togliere le castagne dal fuoco ci pensa ancora Egonu, poi nel finale allunghiamo con Sylla e Danesi e ci prendiamo il primo set con il punteggio di 25-22. 11 punti già per Egonu, 6 di Vargas.

    foto Volleyball World

    2° SET – Inizio di secondo set all’insegna della confusione su entrambi i lati della rete: sorpassi e contro sorpassi, Vargas sembra più in palla, Gunes appare invece in sofferenza fisica (7-7). Sin qui zero errori in battuta per le turche, già quattro quelli delle azzurre. Orro stampa un muro da poster su Baladin, che poi sbaglia anche un altro attacco e la prima battuta dai nove metri.

    Rally infinito, difese incredibili di qua e di là, poi Vargas mette fine a questo spettacolo con una gran palla che si stampa al centro del nostro campo (10-11). Le ricezioni difficoltose delle azzurre in questa fase non permettono di armare Egonu, cerchiamo di giocare con le centrali ma ci contengono a muro (13-15).

    Doppio cambio di Velasco, Carlotta Cambi entra con grandissima personalità, parziale di 4 a 0 e 17-15 Italia. Com’è, come non è, ci riprendono comunque ai 18. “Il muro deve essere ordinato” chiede Velasco alle sue centrali. Restano in campo Cambi e Antropova e le azzurre tornano a comandare il gioco (21-18). Antropova scatena il braccio anche dai nove metri (ace e 23-19). In campo anche Egonu, punto di Sylla, altro ace di super Kate e 25-19 Italia!

    3° SET – Monster block di Bosetti su Vargas e Santarelli chiama a colloquio il suo opposto, sempre in difficoltà contro le azzurre come nel match del girone, ma in grado comunque di accendersi in qualsiasi momento. E infatti, serie insidiosa al servizio di Gunes, punti a ripetizione di Vargas, 3-6 Turchia e timeout di Velasco.

    A opposto risponde opposto, doppietta di Egonu e torniamo a -1. Da sottolineare anche il gran lavoro di Paola in difesa e copertura. Parità agli 8, ma poi la Turchia torna avanti e gestisce (8-10, 9-12,). Velasco ferma il gioco e prova a mettere ordine: “Questo è l’ultimo timeout che ho, dobbiamo tornare a giocare bene”, poi anticipa la ‘carta’ del doppio cambio cercando una scossa. Continuiamo a essere però imprecise (12-15).

    Velasco va su tutte le furie quando il primo arbitro commette un errore grossolano che va ingiustamente a punire l’Italia. Alla fine, ma solo dopo lunghi confronti e spiegazioni date anche al pubblico, si riparte dal punteggio di 14-16 e non 14-17. Tornano in campo Orro ed Egonu e proviamo a riprenderle. Sylla va in doppia cifra, murone di Danesi e torniamo a -1 (17-18).

    foto Fipav/Tarantini

    Ace devastante di Egonu e parità ai 20. Timeout strategico spezza ritmo di Santarelli. Saliamo vertiginosamente d’intensità e a prendersi la scena ora è una monumentale Sarah Fahr (23-22, 24-22 con due muri). Difendiamo ancora e ancora, palla a Myriam Sylla che prende l’ascensore e ci porta in cima al grattacielo olimpico: siamo in finale! La Nazionale femminile giocherà per l’oro.

    Meravigliose, commoventi queste azzurre. In attesa della medaglia (ormai certa, che sia oro o argento), dalla prima all’ultima meriterebbero già tutte una statua.

    foto Fipav/Tarantini

    ITALIA-TURCHIA 3-0(25-22, 25-19, 25-22)ITALIA: Egonu 24, Sylla 12, Danesi 6, Fahr 9, Orro 1, De Gennaro (L), Antropova 5, Bosetti 5, Giovannini, Omoruyi, Lubian, Cambi. All. VelascoTURCHIA: Vargas 17, Karakurt 3, Baladin 4, Erdem 7, Kalac, Sahin 4, Örge (L), Güneş 6, Diken 4, Cebecioglu 7, Özbay, Aydin. All. Santarelli.Arbitri: Maroszek Wojciech (POL), Myoi Sumie (JPN).Note – Durata Set: 25′, 25′, 32′. Italia: 5 a, 7 bs, 11 mv, 11 et. Turchia: 0 a, 3 bs, 8 mv, 13 et.

    Di Giuliano Bindoni LEGGI TUTTO

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    De Gennaro contro il marito Santarelli: “Sarà speciale, l’Olimpiade è il sogno di entrambi”

    Dopo la grande prestazione contro la Serbia, valsa la prima storica semifinale olimpica, le azzurre di Julio Velasco sono pronte ad affrontare la sfida contro la Turchia, in programma alla South Paris Arena 1 (ore 20, diretta RAI 2, Eurosport, DAZN).

    Danesi e compagne affronteranno nuovamente le campionesse d’Europa della Turchia, dopo averle battute lo scorso 4 agosto nella fase a gironi 3-0. Come più volte ripetuto dal ct azzurro, però, si tratterà di un’altra sfida, considerato che in palio c’è l’accesso alla finale per la medaglia d’Oro e soprattutto perché nella scorsa partita la squadra di Daniele Santerelli non si espresse al massimo delle sue potenzialità. L’Italia si presenta all’appuntamento forte delle prestazioni molto positive offerte nelle precedenti gare: una squadra compatta che nei momenti di bisogno ha potuto contare anche sul fondamentale contributo di chi è entrato a partita in corso. Ultimi precedenti – Oltre al primo confronto olimpico, Italia e Turchia si sono affrontate in stagione ad Antalya nella prima settimana della VNL: match vinto dalle azzurre 3-1. Alle Olimpiadi, invece, l’altro precedente risale ai Giochi di Tokyo, quando Bosetti e compagne s’imposero 3-1. 

    foto FIPAV/Tarantini

    In casa azzurra a parlare dopo la vittoria con la Serbia è MONICA DE GENNARO, alla sua quarta olimpiade (2012, 2016, 2020): “Finalmente ce l’abbiamo fatta a superare questo quarto di finale, che purtroppo nelle altre Olimpiadi c’era sempre stato fatale. Siamo consapevoli di aver fatto qualcosa di storico, però non ci vogliamo fermare e come abbiamo detto dall’inizio del torneo dobbiamo continuare a ragionare una partita alla volta”.“Insieme stiamo molto bene e penso che questo sia uno dei nostri punti di forza, per superare le difficoltà è fondamentale essere un gruppo solido e coeso. Tutte abbiamo un obiettivo comune da raggiungere. Questa di Parigi è la mia quarta Olimpiade e voglio godermela sino alla fine, cercando di prolungare il più possibile la nostra avventura”.

    foto Fipav

    “Nelle precedenti partite chiunque è entrata in campo ha fornito un contributo significativo e credo che questo sia un ottimo segnale, vuol dire che ogni giocatrice si sta mettendo a disposizione della squadra. In un torneo di altissimo livello e difficile come questo, i momenti complicati possono sempre capitare e per uscirne c’è bisogno dell’aiuto di tutte”. “Mi aspetto sicuramente una partita diversa da quella del girone, la Turchia contro la Cina ha disputato una gran partita, mettendo in mostra le proprie qualità. Noi dovremo essere brave ad aggredirle, senza però perdere lucidità e pazienza”. 

    foto Volleyball World

    “Per me, ovviamente, si tratterà di un match speciale, anche se negli ultimi anni è già successo diverse volte di aver dovuto affrontare Daniele (Santarelli n.d.r.) in partite della nazionale”. “L’Olimpiade rappresenta il sogno più grande per tutte le persone che appartengono al mondo dello sport, per questo motivo, sia io che lui, sono convinta faremo del nostro meglio per raggiungere la finale di domenica”.“Come sempre, una volta entrati in campo tutta la concentrazione sarà rivolta alla gara, per battere la Turchia dovremo mostrare la nostra miglior pallavolo.”

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Antropova prima di Italia-Turchia: “Nel gruppo c’è energia positiva e voglia di andare avanti”

    Per Ekaterina Antropova si tratta della prima partecipazione ai Giochi Olimpici, questo il suo commento in vista della semifinale (ore 20.00): “Vivere l’Olimpiade è un’esperienza bellissima, siamo poi tutte molto felici di aver raggiunto un traguardo importante come la semifinale. Secondo me abbiamo fatto vedere una bella pallavolo contro una squadra forte come la Serbia e alla fine siamo riuscite a ottenere una vittoria importantissima”.

    FIPAV/Tarantini

    “Sono felice di aver potuto dare il mio contributo, uno dei nostri punti di forza è proprio il saperci aiutare quando serve. Mi viene in mente Gaia (Giovannini n.d.r) che è stata importantissima in queste partite. Si vede che nel gruppo c’è un’energia positiva e tanta voglia di andare avanti, basta vedere come facciamo il tifo quando siamo in panchina. Vogliamo farci sentire dalle ragazze in campo e cerchiamo di sostenerle.

    foto FIPAV/Tarantini

    Antropova fa un passo indietro e commenta la sfida vinta con la Serbia: “All’inizio del primo set, si è notato che eravamo un po’ tese, come credo fosse normale. Prima della partita abbiamo parlato tanto con il mister dell’ansia e lui ci ha dato un grande aiuto. Io mi ritrovo, soprattutto, nel fatto di affrontare la paura con l’aggressività. Dovremo avere lo stesso atteggiamento contro la Turchia perché non credo troveremo la stessa squadra affrontata nel girone. Come tutti sanno hanno un opposto molto forte, ma sarebbe sbagliato focalizzarsi solo su di lei, in generale a mio avviso, la cosa più importante è continuare a mettere in campo la nostra pallavolo”.

    foto FIPAV/Tarantini

    “Non sono una che pensa troppo al passato, perché sono convinta che ci aspettano tante cose belle in futuro, però c’è stato un momento in cui mi è venuto in mente che solo tre anni fa ero in vacanza a Cipro e le Olimpiadi le guardavo in tv, mentre adesso sono qui. Mi son detta la vita è proprio assurda!”

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO