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    Europei femminili: Santarelli sceglie l’Italia, girone morbido per le azzurre

    Di Redazione Si è tenuto questa sera a Belgrado il sorteggio della fase finale dei Campionati Europei femminili 2021, che si svolgerà dal 18 agosto al 4 settembre in Serbia, Bulgaria, Croazia e Romania. Ognuna delle squadre ospitanti aveva il diritto di selezionare “a tavolino” la prima delle sue avversarie e la Croazia, guidata da Daniele Santarelli, ha scelto proprio l’Italia: le azzurre giocheranno quindi la prima fase a Zara. Anche il sorteggio vero e proprio ha riservato buone notizie per la squadra di Davide Mazzanti, che ha evitato le rivali più pericolose pescando Bielorussia, Slovacchia (altra nazionale allenata da un italiano, Marco Fenoglio), Ungheria e Svizzera. Molto più duri sulla carta i gironi della Serbia, che dovrà vedersela con avversarie di livello come Russia e Belgio, e della Polonia, che sfiderà Bulgaria e Germania. Incroci particolari per la Turchia di Giovanni Guidetti, che ritroverà la sua ex nazionale, l’Olanda, e la Svezia di Isabelle Haak. Va ricordato comunque che in ogni gruppo saranno ben 4 le formazioni che passeranno agli ottavi, in cui le squadre della Pool C (quella delle azzurre) si sposteranno a Belgrado e affronteranno le superstiti della Pool A, il girone ospitato dalla Serbia. Ecco la composizione dei gironi:Pool A: Serbia, Azerbaijan, Russia, Belgio, Francia, Bosnia Erzegovina.Pool B: Bulgaria, Polonia, Germania, Spagna, Rep.Ceca, Grecia.Pool C: Croazia, Italia, Bielorussia, Slovacchia, Ungheria, Svizzera.Pool D: Romania, Turchia, Olanda, Ucraina, Finlandia, Svezia. (fonte: YouTube European Volleyball) LEGGI TUTTO

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    Egonu probabile portabandiera? “Sono pronta. Facciamola, bum, questa rivoluzione”

    Di Redazione È sicuramente la pallavolista italiana più conosciuta nel nostro stivale, la ragazza dei record, l’atleta che nella finale di Champions League vinta dalla sua Imoco ha messo a terra 10 dei 15 punti. Stiamo parlando di Paola Egonu, opposto di Conegliano ma anche della nazionale italiana che si sta preparando per i Giochi Olimpici di Tokyo e il Corriere della Sera l’ha intervistata proprio in questa ottica e per farla conoscere un pò di più a chi magari non fa della pallavolo il suo primo sport di interesse: “Sembro una pantera e invece, sotto sotto, sono una bambina di 22 anni che desidera persone vere al suo fianco, che ogni tanto ho i miei momenti di debolezza”. L’mvp delle finali di Champions non vuole andarsene dal Bel Paese: “Non sono pronta ad andarmene. Non con i palazzetti vuoti, senza tifo né festa. L’Olimpiade sarà ancora nella bolla ma l’anno prossimo sarà diverso, spero. Più avanti valuterò l’esperienza all’estero”. Su quest’ estate in maglia azzurra la classe’98 commenta così: ” Mi piace pormi obiettivi alti. Il c.t. Mazzanti ha visto in Sylla qualità di leader, e sono d’accordo. Ma in campo siamo tutte un po’ capitane”. Sul possibile ruolo di portabandiera dell’Italia ai Giochi di Tokyo, la giovane di Cittadella è entusiasta:“Sarebbe fantastico, un onore pazzesco. Wow, poi potrei morire anche subito! Mi piacerebbe prendermi sulle spalle questa responsabilità, davvero: io, di colore, italiana e la bandiera. L’ignoranza e certe cose del passato hanno bisogno di un taglio netto. Sono pronta. Facciamola, bum, questa rivoluzione!”. LEGGI TUTTO

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    Lavia e il CT Blengini inaugurano a Roma le vaccinazioni degli azzurri

    Di Redazione È cominciata oggi pomeriggio, presso l’Istituto Nazionale per le Malattie Infettive “Lazzaro Spallanzani” di Roma, la campagna vaccinale delle nazionali maggiori in vista della partecipazione alle Olimpiadi di Tokyo in programma dal 23 luglio all’8 agosto. I primi ad essere sottoposti a vaccinazione sono stati il Commissario Tecnico della squadra maschile Gianlorenzo Blengini e il giovane schiacciatore azzurro Daniele Lavia. Con loro il team manager Giacomo Giretto. Nei prossimi giorni sarà volta degli altri atleti. (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Omoruyi sull’azzurro: “Non mi aspettavo di essere chiamata tra le grandi”

    Di Redazione A 18 anni essere campionessa d’Europa non è da tutti. Se poi arriva anche la convocazione in azzurro è la vera e propria ciliegina sulla torta per una stagione indimenticabile. È quello che sta succedendo alla schiacciatrice lodigiana Loveth Omoruyi che, in quest’anno con la maglia dell’Imoco Volley Conegliano ha vinto scudetto, Coppa Italia, Supercoppa italiana e la Champions League conquistata a Verona sabato scorso. Il posto quattro lombarda, intervistata da Il Cittadino, commenta così la chiamata in nazionale: “È unanotizia bellissima, non mi aspettavo già quest’anno di entrare nel gruppo azzurro delle “grandi””. Il 2021 in azzurro per la classe 2002 doveva essere incentrato sui Mondiali Under 20 (in luglio tra Belgio e Olanda), invece potrebbe arrivare un’insperata chance agonistica di altissimo prestigio già a fine mese. LEGGI TUTTO

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    Fersino, da Chioggia alla Nazionale: “Il sogno di ogni sportiva. Sono cresciuta molto”

    Di Redazione Dopo un anno da protagonista con la maglia della Zanetti Bergamo, Eleonora Fersino conclude la stagione con la notizia della convocazione al primo collegiale della Nazionale Seniores. “Un sogno”, commenta il libero ventunenne originario di Chioggia. Un sogno divenuto realtà grazie alla chiamata di coach Mazzanti. Le impressioni di Fersino sono raccontate in un’intervista a La Nuova di Venezia e Mestre. La reazione quando ha saputo della convocazione? “Quest’anno ho vissuto la mia prima esperienza da titolare in A1, per cui coronare la stagione con la chiamata in Nazionale è stato molto bello. Durante il campionato, più volte qualche compagna mi ha detto che stavo facendo bene. Per cui ci speravo, era un sogno. Avrei tanti ringraziamenti da fare. Ma il primo grazie va alla mia famiglia. Questo risultato lo dedico a loro, che mi sono sempre stati al fianco”. Sarà un’estate ricca d’impegni per la Nazionale. Con quali obiettivi va in azzurro? “Voglio godermi appieno quest’esperienza che mi è stata concessa. Credo sia il sogno di ogni sportiva arrivare a indossare la maglia azzurra, anche se per ora solo per un collegiale. L’altro obiettivo è migliorare sempre di più a livello di personalità, gioco e tecnica. Non voglio dire altro. Non mi piace sbilanciarmi. Intanto è già bello esserci, penso ad allenarmi e poi si vedrà”. Qual è il bilancio del campionato di A1? “La convocazione in Nazionale rappresenta la chiusura di una stagione molto positiva. Ho avuto la possibilità di giocare sempre e crescere. Anche di mettermi in gioco e questo è stato per me importante. Mi sono divertita. A Bergamo mi sono trovata molto bene con le compagne e con la società. Ringrazierò sempre Zanetti per avermi dato la possibilità di mettermi in mostra e di giocare. Più in generale, vista la situazione sanitaria, è stato un campionato difficile per tutte le squadre. A Bergamo non siamo state colpite dal Covid e, sotto questo punto di vista, siamo state fortunate”. LEGGI TUTTO

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    Eleonora Fersino convocata in Nazionale

    Di Redazione Estate azzurra all’orizzonte per Eleonora Fersino. La Federazione Italiana Pallavolo ha infatti convocato il libero della Zanetti Bergamo per eseguire le visite mediche valide per la stagione agonistica 2021 che vedrà la Nazionale italiana impegnata alle Olimpiadi di Tokyo e ai Campionati Europei. Fersino sarà al Centro di Preparazione Olimpica Acqua Acetosa “Giulio Onesti” di Roma lunedì 12 e martedì 13 aprile (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Imoco, Egonu: “Il nostro sogno è tramutare in oro quell’argento di Yokohama”

    Di Redazione
    Una delle giocatrici più forti al mondo con la sua forza e la sua tenacia è pronta per l’estate azzurra anche se per ora la testa è rivolta alla fine del campionato. Paola Egonu, opposto della Nazionale Italiana e dell’Imoco Volley Conegliano punta lo sguardo verso le Olimpiadi di Tokyo rimandate di un anno a causa della pandemia. Ecco la sua bella intervista rilasciata al quotidiano La Repubblica.
    Il presidente del Coni Malagò, in un’intervista a ‘Repubblica’, ha parlato di “un nome a sorpresa” che ha in mente per il ruolo di portabandiera nella cerimonia di apertura dell’Olimpiade di Tokyo. E se quel nome fosse il suo? «Mi piacerebbe, sarebbe un onore immenso. Ma io non ho saputo nulla e non ho parlato con nessuno. Però ci spero, è chiaro. Bello, bello. Ma dobbiamo aspettare. Come si fa a non emozionarsi, al solo pensiero di rappresentare un Paese, il tuo Paese?».
    Tutto questo è iniziato molto lontano da qui. In Giappone, durante il Mondiale 2018, chiuso con una finale persa all’ultimo punto dell’ultimo set. È stata la sua svolta? «Una grande botta ma anche una svolta per tutte noi e il coronamento di un lavoro di prospettiva che ancora però deve arrivare a compimento».
    Tokyo è il punto di arrivo? «Il nostro sogno, il nostro grandissimo desiderio è tramutare in oro quell’argento di Yokohama. Si gioca poco lontano dal palazzetto del Mondiale. Torniamo in Giappone per prenderci qualcosa di più grande di quel che abbiamo perso allora».
    La Nazionale, causa pandemia, non gioca da un anno. Le manca? «Moltissimo, sopra ogni cosa».
    Anche a Tokyo probabilmente si giocherà a porte chiuse. «Lo so, e mi dispiace, perché avrei voluto la mia famiglia a tifare per me. Ma se è necessario, se questo potrà salvare l’Olimpiade, lasciamo che sia. Ho 22 anni, la prossima è fra 3, avremo altre occasioni. L’Olimpiade ora, pur nella difficoltà del momento, darebbe un segnale di speranza a tutto il mondo».
    Pensa che gli atleti olimpici debbano essere vaccinati in maniera prioritaria? «Sono favorevole al fatto che gli atleti possano fare il vaccino. La gente sa cosa stiamo andando a giocarci, e sarebbe come se ci dicesse “andate lì e fate qualcosa di straordinario anche per noi”. Sarebbe importante, credo, a titolo di esempio per tutti. Come dire: vaccinarsi è importante. Ma decide la politica».
    Il ricco Fenerbahfe la vorrebbe in Turchia ed è pronto a offrirle uno stipendio da un milione di euro. Lei che dice? Accetta? «La cifra è importante, ma nella mia visione delle cose vengono prima altri aspetti: la crescita personale e tecnica, l’amicizia, il sentirmi a mio agio. Ho bisogno di certezze e a Conegliano ne ho tante, ho tutto quello che voglio».
    Esprima un desiderio. «Respirare serenamente, senza mascherine. E rivedere i palazzetti pieni. Sarò superemozionata e supernervosa quel giorno. Sarà come agli inizi. Sarà come tornare a giocare per la prima volta». LEGGI TUTTO