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    Ufficiale: Alessia Mazzaro convocata per la fase finale degli Europei

    Di Redazione La Federazione Italiana Pallavolo ha ufficializzato la convocazione della centrale Alessia Mazzaro per la fase finale dei Campionati Europei femminili. Confermate dunque le anticipazioni di ieri, che indicavano la giocatrice della Reale Mutua Fenera Chieri come probabile sostituta di Sarah Fahr, infortunata e costretta ad operarsi al ginocchio. Mazzaro raggiungerà Belgrado nella giornata di domenica e sarà a disposizione già dalla partita degli ottavi di finale di lunedì 30 agosto (ore 17) contro il Belgio. (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Sarah Fahr sarà operata al ginocchio per la ricostruzione del legamento crociato

    Di Redazione Si concretizzano purtroppo i peggiori timori sull’infortunio al ginocchio subito da Sarah Fahr: la centrale della nazionale dovrà essere operata per la ricostruzione del legamento crociato anteriore. Lo hanno stabilito gli accertamenti svolti questa mattina dall’equipe del professor Pier Paolo Mariani alla clinica romana Villa Stuart, dopo che la giocatrice aveva subito un trauma distorsivo nel corso della partita contro la Croazia dei Campionati Europei. L’intervento, che si svolgerà la prossima settimana, costringerà Fahr a una lunga assenza dai campi, anche se i tempi di recupero sono ancora da definire. Già in mattinata Pietro Maschio, presidente dell’Imoco Volley Conegliano, aveva parlato della necessità di tornare sul mercato per sostituire la centrale, considerando anche la contemporanea assenza di Raphaela Folie. Intanto la nazionale, secondo fonti giornalistiche, potrebbe correre ai ripari convocando Alessia Mazzaro in sostituzione di Fahr per la fase finale degli Europei. (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Alessia Mazzaro sostituirà Sarah Fahr agli Europei?

    Di Redazione La nazionale femminile è pronta a correre ai ripari dopo la partenza per l’Italia di Sarah Fahr, infortunatasi al ginocchio: secondo Fabrizio Monari, che commenta i Campionati Europei femminili ai microfoni di DAZN (dopo aver seguito le Olimpiadi per Discovery), al suo posto sta per essere convocata Alessia Mazzaro. Il regolamento della manifestazione permette infatti di effettuare una sostituzione nel corso del torneo, scegliendo tra le atlete che facevano parte della lista allargata consegnata a inizio stagione (le altre due centrali in elenco sono Marina Lubian e Raphaela Folie, che però sta affrontando un percorso di recupero fisico). Mazzaro, in caso di convocazione, si aggregherebbe al gruppo direttamente a Belgrado, dove l’Italia disputerà lunedì 30 agosto la gara degli ottavi di finale contro il Belgio. (fonte: Facebook Fabrizio Monari) LEGGI TUTTO

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    L’Italia chiude il girone a punteggio pieno e trova il Belgio negli ottavi

    Di Redazione Alla fine i numeri parlano chiaro: 5 partite, 5 vittorie e 15 punti, con un solo set concesso alle avversarie. Questo il bilancio della prima fase dei Campionati Europei femminili per un’Italia che pure, con la luminosa eccezione dello scontro diretto con la Croazia, non ha certo incantato. Il discorso vale anche per la partita di questa sera contro la Svizzera in cui le azzurre, dopo un primo set dominato, hanno concesso troppo alle avversarie con le amnesie del secondo parziale (0-5 e 2-8 in avvio) e soprattutto del terzo, quando dal 22-19 le elvetiche hanno rimontato fino a conquistare un set point. In una partita comunque inutile per la classifica, note positive per Mazzanti vengono da Alessia Gennari – che, impiegata da titolare, mette a segno 13 punti – e Ofelia Malinov; poco utilizzata Sara Bonifacio, a cui comunque il CT ha voluto dare un po’ di campo vista l’assenza ormai definitiva di Fahr. A corrente alternata Paola Egonu, autrice sì di 19 punti – tra cui 5 ace – ma troppo fallosa in attacco. Ora l’Italia si trasferisce a Belgrado per gli ottavi di finale, dove a sorpresa (sicuramente non troppo gradita) troverà il Belgio di Britt Herbots, inaspettatamente sconfitto dalla Francia e quarto nella Pool A I SESTETTI – Molto rinnovata la formazione scelta da Mazzanti, che schiera Malinov in palleggio in diagonale con Egonu, Bonifacio e Danesi al centro, Gennari e Pietrini schiacciatrici e De Gennaro libero. Nella Svizzera a sorpresa non c’è Storck: dentro Eiholzer come opposto, con Pierret in palleggio, Kunzler e Van Rooij in posto 4, Matter e Sulser centrali e Knutti libero. 1° SET – Parte forte la Svizzera proprio con Eiholzer e poi con Van Rooij (1-2). Il primo vantaggio azzurro lo sigla Danesi sul 4-3, ma il punteggio rimane in equilibrio fino all’8-8; ci pensa Pietrini, con attacco e muro, a siglare il break che viene poi consolidato da un ace di Malinov (11-8). Danesi sbaglia e riavvicina le avversarie sull’11-10, ma poi le elvetiche regalano due palloni e danno il via a un altro parziale sulla battuta di Pietrini, chiuso proprio dal muro di Danesi (15-10). L’Italia guida con autorità: Gennari va due volte a segno per il 18-12, Pietrini mura il pallone del 21-14. Nessun problema per Egonu, che firma il 22-18 e poi il set point; chiude subito Gennari con il punto del 25-17. 2° SET – Reazione imprevedibile della Svizzera, che vola avanti prima 0-3 con due errori di Egonu e poi addirittura 0-5 (ace di Pierret e attacco out di Pietrini). L’Italia prova a reagire, ma Van Rooij si scatena in attacco incrementando il vantaggio (2-8, 3-9). Le elvetiche concedono qualcosa, ma Egonu sbaglia ancora e rinvia la rimonta (6-11). A rimettere definitivamente in partita le azzurre sono il servizio di Malinov e il muro di Danesi (10-13); Egonu firma il meno 2 (12-14) e le svizzere firmano la bellezza di tre errori consecutivi spianando la strada all’Italia prima per il pareggio, poi per il break (17-15). A questo punto Egonu sale in cattedra con il servizio: due ace per la fuga del 21-16. Anche Malinov ci mette del suo con un attacco di seconda intenzione (23-17) e alla fine il set si chiude in modo molto simile al primo, con il 25-18 firmato Bonifacio. 3° SET – Scambio di cortesie in avvio tra Gennari e Kunzler: un attacco e un ace a testa. Sul 4-4 però l’Italia trova subito un parzialone di 4-0, con due muri vincenti di Danesi; l’errore di Eiholzer amplia il gap (10-5) e costringe la Svizzera al time out. Le azzurre trovano comunque il modo di sciupare tutto regalando letteralmente un controbreak (tre errori di Egonu e muro subito da Gennari) che porta le elvetiche in parità sull’11-11. Pietrini riporta avanti l’Italia (13-11) e Danesi con un muro vincente firma il 15-12. La Svizzera resta in scia e pareggia nuovamente con Sulser (16-16), ma dopo una serie di scambi combattuti Gennari va a segno per il 19-17 e l’errore della stessa centrale vale il più 3. Kunzler riavvicina di nuovo le sue, Egonu le rimanda indietro con l’ace del 22-19. Non è finita: prima Matter e poi per due volte Kunzler firmano l’inaspettato pari (22-22). L’Italia fallisce un match point sul 24-23 e le elvetiche si conquistano a loro volta una chance con il muro di Eiholzer (24-25). Pietrini annulla, Egonu riconquista il 26-25 e alla fine un’invasione fischiata alla Svizzera chiude la partita. Italia-Svizzera 3-0 (25-17, 25-18, 27-25)Italia: Gennari 13, Bonifacio 5, Malinov 4, De Gennaro (L), Orro ne, Chirichella ne, Danesi 7, Pietrini 13, Nwakalor ne, Sylla ne, Egonu 19, Parrocchiale (L) ne, D’Odorico. All. Mazzanti.Svizzera: Perkovac 1, Eiholzer 7, Deprati (L), Matter 5, Pierret 1, Sulser 6, Wieland ne, Van Rooij 10, Storck ne, Hammerli, Kunzler 12, Knutti (L), Schwarz ne, Zurlinden ne. All. Van Hintum.Arbitri: Jokelainen (Finlandia) e Pashkevich (Russia).Note: Incontro disputato a porte chiuse. Italia: battute vincenti 6, battute sbagliate 8, attacco 46%, ricezione 51%-26%, muri 9, errori 18. Svizzera: battute vincenti 2, battute sbagliate 4, attacco 34%, ricezione 38%-15%, muri 6, errori 16. LEGGI TUTTO

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    L’Italia domina e supera la Croazia: 3-0. Si fa male Fahr

    Di Redazione La sfida tra Italia e Croazia, andata in scena oggi nell’Arena di Zadar era determinante per decidere quale, tra queste due squadre, che si presentavano sul campo entrambe imbattute, poteva ambire con maggiore decisione al primo posto finale nel girone di qualificazione. Un successo avrebbe dato, per l’una o all’altra, anche ulteriore credibilità in un “percorso” da protagoniste nella manifestazione continentale. Alla fine, l’ha spuntata l’Italia, che a tratti ha peccato ancora un po’ di continuità all’interno di un match che, comunque, ha visto una Nazionale capace di essere solida e presente nei momenti decisivi. L’Italia (ri)trova tante protagoniste e alcune necessarie conferme, con in primis la “solita” Egonu e Pietrini, ma perde Fahr per un infortunio le cui conseguenze saranno da valutare. Però, continua il suo cammino da imbattuta e con un primo posto in graduatoria sempre più vicino, da certificare domani nel match contro la Svizzera, che è il migliore dei biglietti da visita possibili.  Negli ottavi di finale per le azzurre di Davide Mazzanti potrebbe esserci un accoppiamento con la Francia. I SESTETTI – Al centro coach Mazzanti sceglie Fahr in diagonale con Chirichella, sciogliendo il primo dubbio di giornata e relegando Danesi nel secondo sestetto, poi, di diverso c’è anche Parrocchiale con la maglia da giocatore d’attacco (D’Odorico, invece, veste la casacca del secondo libero). In cabina di regia Orro, con Egonu opposto. Di banda Sylla e Pietrini, con De Gennaro libero. La Croazia dell’allenatore italiano Santarelli risponde con Peric-Fabris in diagonale, Milos e Ikic schiacciatrici, Dumancic e Butigan al centro con Sain a chiudere le titolari con la casacca del libero. 1° SET – Pronti, via ed Egonu schiaccia a 3 metri e 14 per il 2-2, che segna l’inizio subito punto a punto del match. Le azzurre in attacco si appoggiano principalmente sul loro opposto e su Pietrini, mentre dall’altra parte è Ikic con Fabris a recitare da protagonista in una Croazia, comunque, molto corale. Il primo ace è di Pietrini, cui ne segue subito un altro a oltre 100 all’ora per il 9-7 dell’Italia, che diventa un +3 con il muro di Fahr su Fabris. Butigan prova a tenere attaccate le sue al match (9-11), ma Egonu mette una “doppietta” tra contrattacco e servizio per il +5 (14-9), che obbliga la panchina della Croazia a chiamare il primo time-out. Un muro di Orro-Chirichella e un ace di Egonu, e l’Italia vola sul 16-9. Un altro ace, il terzo per l’opposto di Mazzanti, ed è 17-9, prima del 18-9 di Orro che “doppia” la Croazia. Santarelli cambia la ricezione, portandola a 4 con Fabris e inserendo Mlinar, e le balcaniche riescono a fare il “cambio palla”. Con un pallonetto di Pietrini si torna a +9: 21-12. Una “sette” di Fahr porta al primo set point, annullato da Mlinar (24-14), ma è un errore di Peric dai nove metri a chiudere il parziale: 25-15. 2° SET – Dopo i 5 ace della prima frazione, l’Italia parte forte anche nel secondo set: 2-0. Ma il gioco diventa più frammentato e aumentano le imprecisioni (tre errori consecutivi al servizio per l’Italia prima del 10). Il doppio vantaggio azzurro continua a mantenersi tale (6-4, 8-6, 10-8), fino a quando la Croazia schiaccia sull’acceleratore e trova la parità: 11-11. Sylla con Chirichella e una buona correlazione muro-difesa riportano l’Italia avanti (13-11). Un rarissimo ace su De Gennaro mette la Croazia avanti, 14-15, ma con tre punti consecutivi l’Italia ritorna subito sopra: 17-15. Sul 17-18 è coach Mazzanti a interrompere il gioco, con Pietrini che ritrova la parità: 18-18. Un muro e un attacco di Egonu portano a un nuovo doppio vantaggio, l’ennesimo: 20-18 e time-out per Santarelli. Si arriva al pari 20, che diventa 20-21 con troppi errori e un nuovo “stop” imposto dalla panchina azzurra. L’Italia gestisce male una buona occasione e si va sul 22-22, poi, con una doppia Sylla arriva il set-point: 24-22. Egonu va lunga con il servizio, ma dopo trova il 25-23 con un pallonetto alla fine di un’azione sofferta. 3° SET – Passata la paura, con troppi errori (sono 6 solo quelli al servizio) ma un parziale, comunque, vinto in volata, l’Italia si ripresenta dopo la “pausa lunga” in vantaggio di 2-0. Una positiva Pietrini schianta a terra la diagonale per il primo +2 della frazione: 4-2. Poi, 6-3 sempre con la premiata ditta Orro-Pietrini (e la finta in “7” di Fahr). Ancora la schiacciatrice di Imola e un ace di Chirichella (8-3), prima di un break point di grande intensità chiuso da Egonu, seguito dalla doppia di una Croazia in difficoltà: 10-3. Santarelli ci prova con un doppio cambio, ma il ritmo non cambia: +8 e 12-4, sempre con Pietrini su una “magia” di De Gennaro. La cattiva notizia per l’Italia arriva sul 13-4, con Fahr che rovina a terra scendendo da un muro ed esce per infortunio: entra Danesi. Sylla e Pietrini mettono a terra i palloni del +13 (18-5), e ci sono l’esordio di Parrocchiale in seconda linea e il primo punto di Danesi. E’ di nuovo +13 (20-7), che diventa +14 (21-7) e Gennari in campo con una Croazia troppo brutta per essere vera, che prova, comunque, a risalire fino al 21-12. Entra anche Malinov, ace di Gennari e sul 24-14 chiude Pietrini: è 25-14. Italia-Croazia 3-0 (25-15, 25-23, 25-14) Italia: Gennari 1, Bonifacio ne, Malinov, De Gennaro (L), Orro 1, Chirichella 4, Danesi 1, Fahr 5, Pietrini 14, Nwakalor ne, Sylla 7, Egonu 24, Parrocchiale, D’Odorico (L) ne. All. Mazzanti. Croazia: Sain (L), Strunjak ne, Butigan 5, Bozicevic (L) ne, Peric 2, Mlinar 3, Ikic 5, Dumancic 5, Fabris 13, Samadan, Milos 1, Deak, Klaric, Kulic. All. Santarelli. Arbitri: Pashkevich e Fernandez Fuentes. Note: Incontro disputato a porte chiuse. Italia: battute vincenti 8, battute sbagliate 8, attacco 51%, ricezione 48%-23%, muri 6, errori 18. Croazia: battute vincenti 4, battute sbagliate 10, attacco 32%, ricezione 51%-20%, muri 3, errori 18. LEGGI TUTTO

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    La gioia di Sarah Fahr: “Ogni partita ci serve per crescere”

    Di Redazione Un successo che dà punti e soprattutto morale quello ottenuto dall’Italia sull’Ungheria nella seconda partita dei Campionati Europei femminili. Lo sottolinea a fine partita Sarah Fahr: “Siamo contente di come abbiamo iniziato questi Europei, ci teniamo a far bene. Ora è il momento di pensare alla Slovacchia che incontreremo domani pomeriggio. Ogni partita è importante per noi, perché ci serve per crescere, imparare cose nuove e per ritrovare le nostre sicurezze. Subito dopo le Olimpiadi ci siamo ritrovate a Roma, ci siamo allenate sempre tanto e con tanta qualità e ora non vediamo di mettere pian piano in campo tutte le cose che abbiamo preparato e di far vedere quello che valiamo”. “Fortunatamente – conferma Elena Pietrini – abbiamo approcciato questa competizione nel modo giusto. Stasera però abbiamo commesso ancora troppi errori, che sicuramente andranno limati. Ora cominciamo a pensare alla prossima partita. Domani proveremo a fare il massimo e a mantenere alto il nostro livello. Non possiamo compiere passi falsi né perdere la concentrazione“. L’analisi tecnica è affidata al CT Davide Mazzanti: “Questa sera abbiamo fatto un bel lavoro in cambiopalla, nonostante il livello altissimo della loro battuta: 6 ace e 7 errori, il rapporto è buonissimo. Ora dobbiamo colmare quel margine che ci manca in contrattacco, perché ci sono tante situazioni in cui nella transizione possiamo fare qualcosa di meglio. Dobbiamo migliorare la fase break a partire dalla battuta e tutto quello che viene tra muro, difesa e contrattacco. Quello di domani è un match in cui voglio spingere di più in fase break perché credo che, come stasera, ci sia la possibilità di incrementare qualcosa come livello di gioco“. (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    L’Ungheria non crea problemi a un’Italia in crescita

    Di Redazione Secondo sigillo per l’Italia ai Campionati Europei femminili: dopo il successo all’esordio sulla Bielorussia arriva un altro 3-0, questa volta contro l’Ungheria. Sulla carta la partita poteva presentare qualche insidia in più, ma in realtà le azzurre vanno sul velluto, un po’ per l’inconsistenza delle avversarie (che schierano tra l’altro una formazione rivoluzionata, forse per risparmiare energie in vista di gare più abbordabili) e un po’ grazie a una prestazione solida ed equilibrata soprattutto a partire dal secondo set. Ancora una prestazione di alto livello per Paola Egonu, top scorer con 17 punti e il 63% in attacco, ed Elena Pietrini, 16 punti e il 59%; molto bene anche Alessia Orro, che oltre a disimpegnarsi egregiamente in regia si rende protagonista anche con 3 muri. L’ago della bilancia resta Miriam Sylla, che viene bersagliata in ricezione (5 ace subiti) ma, dopo un primo set da incubo, riesce a entrare in partita in attacco. Ben poco da dire sull’Ungheria, in cui Greta Szakmary si conferma l’unica giocatrice di livello, mentre sicuramente la prova di Kinga Szucs (0 su 10 in attacco) non avrà entusiasmato i tifosi di Casalmaggiore, la sua nuova squadra. L’Italia tornerà in campo già domani alle 17.15 contro la Slovacchia, fanalino di coda del girone (diretta tv su Rai2 e streaming su DAZN). I SESTETTI – Mazzanti conferma la formazione mandata in campo contro la Bielorussia, con Egonu opposta a Orro, Chirichella e Fahr al centro, Pietrini e Sylla in posto 4 e De Gennaro libero. L’Ungheria invece cambia volto rispetto alle prime due sfide con la palleggiatrice Bagyinka e l’opposta Vezsenyi, le centrali Pekarik e Gyimes, le schiacciatrici Szucs (nuovo innesto di Casalmaggiore) e Szakmary e il libero Toth. 1° SET – La partenza a razzo delle ungheresi (0-2 con ace di Gyimes) provoca una reazione altrettanto valida delle azzurre: 4-2 sul solito servizio di Fahr, con la collaborazione del muro di Egonu. L’Italia prende il largo già sul 9-4 grazie a Pietrini (muro e attacco), provocando il primo time out della partita. L’Ungheria si riavvicina con un muro vincente di Bagyinka (11-8) e manda in ambasce la ricezione azzurra in un paio di occasioni, ma Sylla e compagne resistono e si staccano di nuovo sul 15-10 con Egonu e Chirichella. Dopo il time out chiesto da Gluszak arrivano due ace consecutivi di Egonu a mettere in ghiaccio il parziale (17-10). Le azzurre pasticciano un po’ (18-12) ma poi riprendono a volare con Egonu, Fahr e il servizio vincente di Chirichella (21-12). Un errore avversario in battuta consegna ben 9 set point, l’Italia sfrutta già il secondo grazie a un attacco di Egonu non controllato dalla difesa magiara (25-16). 2° SET – L’Ungheria prova di nuovo a scappare in avvio con l’ace di Bagyinka (2-4), ma mal gliene incoglie: in risposta Egonu sfodera due ace per il 6-4, poi Orro sale in cattedra con due muri (7-5, 9-6) e infine Pietrini sigla il più 4 che porta direttamente al time out. Al rientro arriva anche l’11-6 di Egonu, il CT ungherese sostituisce Szucs con Kiss e poi ricorre al doppio cambio con Kiraly e Nemeth. Le cose però non cambiano: l’Italia fa entrare in temperatura anche Sylla (14-9) e allunga ulteriormente sul 16-10. Un muro efficace e i pasticci dell’Ungheria permettono alle azzurre di prendere definitivamente il volo (19-11) per poi staccarsi ancora con l’ace del 21-12 di Chirichella. Il finale è in discesa, Pietrini firma il 24-14 con un altro servizio vincente e Sylla chiude sul 25-15. 3° SET – Si completa la rivoluzione nelle file ungheresi con la coppia di schiacciatrici Kiss-Torok, la centrale Papp e il libero Juhar. Proprio quest’ultima sigla l’ace del 4-5, ma l’Italia rimette subito le cose a posto con i muri di Pietrini e Fahr (8-6) e poi si appoggia agli errori avversari per allungare sull’11-6. Malgrado il time out la striscia di punti delle azzurre prosegue fino al 13-6 (break di 7-0) e Mazzanti approfitta del largo vantaggio per inserire Gennari al posto di Pietrini. Kiss colpisce in pieno volto Orro con il pallone del 15-10, ma nulla di grave per lei. Sul servizio di Sylla arriva un ulteriore break per l’Italia, che vola fino al 19-11 con due attacchi consecutivi di Pietrini. Torok prova a pizzicare le azzurre in battuta (21-15) ma il vantaggio è ormai abissale: Sylla si guadagna il match point (24-16). Gyimes e Bagyinka annullano tre chance, poi ci pensa Egonu a chiudere per il definitivo 25-19. Italia-Ungheria 3-0 (25-16, 25-15, 25-19)Italia: Gennari, Bonifacio ne, Malinov ne, De Gennaro (L), Orro 5, Chirichella 5, Danesi ne, Fahr 5, Pietrini 16, Nwakalor ne, Sylla 8, Egonu 17, Parrocchiale (L) ne, D’Odorico ne. All. Mazzanti.Ungheria: Szakmary 8, Toth (L), Vezsenyi, Bagyinka 4, Torok 3, Kiraly, Juhar (L), Szucs, Papp 4, Nemeth 4, Gyimes 3, Pallag, Pekarik 1, Kiss 2. All. Gluszak.Arbitri: Fernandez Fuentes (Spagna) e Jankovic (Serbia).Note: Incontro disputato a porte chiuse. Italia: battute vincenti 9, battute sbagliate 15, attacco 52%, ricezione 49%-30%, muri 10, errori 22. Ungheria: battute vincenti 7, battute sbagliate 7, attacco 23%, ricezione 39%-12%, muri 3, errori 19. LEGGI TUTTO

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    Alessia Orro: “Lo spirito mi è piaciuto, ma dobbiamo spingere di più”

    Di Redazione Soddisfazione per la vittoria, ma anche consapevolezza di un cammino ancora lungo e complesso. Dopo l’esordio nei Campionati Europei contro la Bielorussia, Alessia Orro – schierata come titolare dal CT – analizza così la partita: “Questa vittoria dà sicuramente morale. Abbiamo vinto 3-0, ma sappiamo che dobbiamo ancora lavorare tanto per prendere ritmo, consapevolezza e per riuscire a spingere ancora di più. Sappiamo che più andrà avanti, più il torneo si farà difficile. Lo spirito con cui abbiamo affrontato questo match è tra le cose che mi sono piaciute maggiormente in questa partita d’esordio, perché abbiamo sempre creduto in ogni azione fino in fondo“. “Questa sera, oltre al risultato, la cosa importante è quello che abbiamo messo in campo – conferma Davide Mazzanti – perché questa partita ci ha dato modo di vedere gli aspetti nei quali dobbiamo spingere di più, che sono poi quelli di cui avevamo parlato prima di arrivare all’Europeo. E’ importante continuare a lavorare bene sul cambio-palla, come abbiamo fatto, e penso che abbiamo grandi margini nella fase break soprattutto perché il lavoro di transizione può essere ulteriormente migliorato. È qui che dobbiamo focalizzare l’attenzione“. “Questa sera mi è piaciuto molto come abbiamo risolto tante situazioni di cambiopalla – conclude il CT – e come siamo cresciuti in battuta durante la partita, perché abbiamo iniziato il primo set molto fallosi, ma poi siamo cresciuti e alla fine abbiamo fatto una buona gara al servizio“. (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO