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    Mouratoglou: “Roland Garros? L’unica cosa che non sappiamo è chi sarà sconfitto da Nadal in finale”

    Il coach francese Patrick Mouratoglou, attualmente a fianco di Serena Williams ma con molte altre collaborazioni attraverso la sua accademia, ha le idee ben chiare su come andrà a finire il prossimo Roland Garros. In una dichiarazione sibillina a Sky Sport, ha affermato che “Ogni anno, quando mi chiedono di Roland Garros, do la stessa […] LEGGI TUTTO

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    Nadal: “Mi vaccinerò appena possibile, è l’unica via d’uscita”

    Rafa Nadal, 11 volte campione a Monte Carlo

    Dopo il comodo esordio nel suo “feudo” di Monte Carlo, Rafa Nadal ha parlato alla stampa della situazione del coronavirus, ancor più dopo essersi allenato sui campi del Principato con Daniil Medvedev, risultato positivo al test Covid-19 e costretto a lasciare il torneo.
    “Quando ho scoperto che Medvedev era risultato positivo non mi sono preoccupato per me stesso perché non gli sono mai stato vicino, ci siamo solo allenati”, ha detto Rafa, aggiungendo “Quando succedono queste cose, non va affatto bene. Mi è dispiaciuto per lui, purtroppo nella situazione che stiamo vivendo dobbiamo accettare che possa succedere. Io sono stato sempre a più di quattro metri da lui, e solo alla fine l’ho ringraziato per un secondo, quindi mi sento tranquillo”.
    Per il campionissimo iberico, l’unica strada per ritornare alla normalità è la vaccinazione. “Mi vaccinerò sicuramente appena ne avrò la possibilità. L’interesse generale è ciò che deve spingerci ad agire, è logico. È l’unica via d’uscita da questo incubo. Forse c’è un piccolo numero di persone che soffrono di effetti collaterali, ma in generale gli effetti del virus sono molto peggiori”.
    Ultima riflessione di Rafa sul proprio gioco, che nel tempo ha cambiato assecondando l’avanzamento della sua carriera ed il logorio del suo fisico: “Ho adattato il mio gioco alla mia condizione fisica, alla mia età e al mio modo di intendere lo sport oggi. Ci sono giorni in cui torno un po’ indietro, come nei miei primi anni sul tour, ma in generale ora gioco molto più aggressivo, uso maggiormente cambi di ritmo ed effetti. Penso che lo schema di gioco non è poi molto diverso, è il modo di applicarlo è che è cambiato, più diretto e offensivo”.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Wilander: “Nadal ama la competizione, Federer il gioco”

    Mats Wilander ai microfoni di Eurosport

    Il sette volte campione Slam Mats Wilander, oggi opinionista di Eurosport, ha detto la sua sul ritorno in campo di Roger Federer. Sulle colonne del quotidiano francese L’Equipe ha parlato delle prospettive del rientro dello svizzero e anche fatto un piccolo paragone tra le due icone del tennis dei nostri giorni, Rafa e Roger. Ecco le parole dello svedese.
    “Il fatto che Federer abbia deciso di tornare in campo a quasi 40 anni dimostra l’incredibile passione che lo spinge a continuare. Dopo un’infortunio del genere alla sua età, in pochi avrebbero deciso di continuare. Non ho mai visto nessuno che ami il tennis tanto quanto Roger Federer. C’è una differenza sostanziale tra lui e Rafa: Nadal ama la competizione, ma Federer ama il gioco in se stesso. Questo ritorno mostra che Roger ha coraggio, nonostante la sua storia non ha paura di rimettersi in gioco, ripartire rischiando di perdere 6-1 6-1 contro un giocatore mediocre e rischiare di “danneggiare la sua immagine”; molti campioni penserebbero questo, mentre Federer pensa solo a risolvere i suoi problemi e giocare, proprio perché ama il tennis”.

    Wilander si sofferma sul primo rientro, quello fortunatissimo del 2017 dopo il primo lungo stop nel 2016. Un rientro che lo portò a vincere due Slam, Masters 1000, tornare all’inizio del 2018 n.1 in classifica e sconfiggere in molte occasioni proprio il rivale di sempre Nadal. In quell’occasione Federer – insieme a Ljubicic – si inventò un tennis molto più rapido, offensivo da fondo campo, sostenuto da un rovescio mai così pronto ad impattare con grande anticipo e così annullare quel gap che l’aveva penalizzato in varie occasioni contro i rivali più forti.
    Che anche stavolta, nella lunga pausa, abbia studiato delle novità? Ecco il parere di Mats: “Al suo primo rientro, nel 2017, aveva reinventato il suo modo di giocare, fu una grande sorpresa. Aveva deciso di rimanere sulla linea di fondo, il che significava giocare meno dritti (per mancanza di tempo per aggirare il rovescio) e colpire più rovesci, senza colpirli con molto taglio, ma in spinta. È stata una novità straordinaria visto che l’ha portato a dominare anche con il rovescio a una mano. C’era una strategia chiara: abbreviare la durata degli scambi, reggere a sinistra e conquistare la rete per mettere in difficoltà l’avversario. Tuttavia non so se questa volta abbia inventato ancora un nuovo concetto, ma suppongo che segua la stessa logica. Per il suo ritorno, la questione principale ruoterà attorno alla sua velocità negli spostamenti. Avrà le gambe per difendersi ed anticipare i colpi come in passato?”
    Un’ottima domanda. Infatti per giocare un tennis così rapido ed offensivo come quello straordinario prodotto nel 2017, è necessario possedere una velocità di gambe importante, per arrivare sulla palla in anticipo e “domare”anche le rotazioni più aggressive. Vedremo il responso del campo, la sensazione è che stavolta – e non solo per l’età – il rientro sarà molto graduale.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Zurutuza (direttore ATP 500 di Acapulco): “Quest’anno non possiamo permetterci di pagare ‘il gettone” di presenza a Nadal”

    Veduta dello splendido complesso di Acapulco

    La pandemia ha colpito duramente il mondo del tennis sotto l’aspetto finanziario. È di ieri la dura polemica di Isner sulla drastica riduzione del prize money al Miami Open, al via tra un mese. Anche in Messico non se la passano molto meglio, nonostante l’Abierto Mexicano di Acapulco sia sostenuto dalle risorse enormi di Carlos Slim, magnate delle telecomunicazioni e uno degli uomini più ricchi al mondo.
    A peggiorare la situazione del torneo sulle sponde del Pacifico è arrivata pure la cancellazione del 1000 di Indian Wells, generalmente al via la settimana seguente ad Acapulco, e quindi naturale “traino” per molti big ad una presenza in Messico come preparazione al primo Masters 1000 della stagione.
    Il direttore del torneo di Acapulco Raul Zurutuza ha fatto il punto della situazione sul quotidiano nazionale Excelsior, confessando le difficoltà per l’edizione 2021. Un’edizione che sarà più “povera”, e che non riuscirà a garantire la presenza di Rafael Nadal. Il campione spagnolo ha giocato sui campi dell’Hotel Princess nel 2017, 2018 e 2020 (nel 2019 si cancellò all’ultimo minuto per un problema fisico), ma quest’anno il torneo non ha abbastanza risorse per garantire il sostanzioso “gettone di presenza” che Nadal – come tutti i big – contratta privatamente con gli eventi non obbligatori del tour (come i tornei 250 e 500). Nell’intervista non è stata menzionata la somma, ma si stima che sia compresa tra 500mila e 1 milione di dollari.

    “Il rapporto con Carlos Costa (agente di Nadal) è eccellente e le cose erano molto aperte” dichiara Zurutuza, “ma la triste realtà è che non ci sono fondi per pagare la sua presenza quest’anno. Il nostro budget 2021 è limitato, avremo pochissimo pubblico e i costi per la “bolla” sanitaria saranno molto più alti del solito, quindi abbiamo deciso di investire il nostro budget per portare ad Acapulto quelli che dobbiamo portare”. Tradotto: si sacrifica il costo maggiore (e la stella del torneo) per mantenere comunque un livello alto e garantire il “gettone” ad altri buoni tennisti, ma non così cari.
    Continua il direttore: “Avevamo già firmato un contratto con Zverev, ormai era più costoso annullarlo che pagarlo. E gli altri giocatori, i quattro o cinque che abbiamo invitato con una quota di partecipazione, hanno capito la situazione così che le loro richieste finanziarie sono sostanzialmente inferiori a quelle che fanno normalmente“. Dalle parole di Zurutuza si intuisce che deve esserci stata una contrattazione con il management di Nadal, ma il campione iberico probabilmente non ha accettato una riduzione del compenso, e anche la cancellazione del torneo di Indian Wells avrà avuto un peso non indifferente.
    I big al via nel 500 messicano saranno Alexander Zverev, Stefanos Tsitsipas e Diego Schwartzman. Il torneo vedrà una riduzione del prize money del 40% rispetto all’edizione 2020.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Australian Open: Tsitsipas rimonta due set a Nadal, vola in semifinale contro Medvedev

    Clamorosa impresa di Stefanos Tsitsipas nella serata di Melbourne. Il greco inizia malissimo il quarto di finale contro “El Rey” Rafael Nadal, viene schiantato nettamente nei primi due set, non c’è partita. Nel terzo inizia ricostruire il suo gioco aggrappandosi al servizio, vince il parziale al tiebreak grazie ad un paio di errori gravissimi del […] LEGGI TUTTO

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    Australian Open: Fabio e Matteo, vittorie di talento e sostanza. E ora… (di Marco Mazzoni)

    Che bella giornata per il tennis azzurro! I leader del movimento maschile nazionale, Matteo Berrettini e Fabio Fognini, hanno illuminato la serata di Melbourne, intristita dall’assenza di pubblico per le severissime misure del governo locale, con tennis bello e soprattutto efficace. Due prestazioni e due vittorie totalmente diverse, ma accumunate dal tricolore, dal talento (seppur […] LEGGI TUTTO

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    Djokovic e Nadal con problemi fisici, grande chance per gli “altri”?

    L’Australian Open è sempre uno Slam particolare. Arriva ad inizio anno dopo una prima preprazione a dicembre, “lontanissimo” dalla fase calda della stagione, quella che va da maggio a settembre con terra, i Championship, i tornei estivi negli USA. Spesso molti giocatori scendono “down under” non ancora al meglio della condizione, sperando di trovare le […] LEGGI TUTTO