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    MotoGp: Valentino Rossi proverà una Ducati

    ROMA – Valentino Rossi tornerà in sella a una Ducati DesmosediciGP, stavolta però al di fuori della MotoGp, dove ha corso con la casa emiliana nel 2011 e nel 2012. Il Dottore, ritiratosi pochi giorni fa dopo il Gran Premio di Valencia, salirà sulla moto del team di Borgo Panigale, come affermato dal collaudatore Michele Pirro: “Condividere la pista con il più grande di sempre del Motociclismo è stato un grande privilegio – ha scritto su Instagram -. Gli ho chiesto di fare qualche giro sulla Ducati DesmosediciGP di oggi, e lo farà, perché quando sono arrivato in Ducati c’era ancora lui, e so cosa ha passato. Io ho avuto gli incubi per anni che la Ducati la guidava e vinceva solo Casey Stoner, che di talento puro ne ha da vendere”.
    Le parole di Pirro
    “Vedendo com’è andata domenica a Valencia, si può dire che qualcosa in questi anni dal punto di vista tecnico è cambiato – ha aggiunto Pirro nel suo post -. Molti diranno che il mondiale piloti l’hanno vinto gli altri, mai veri appassionati e ducatisti possono essere orgogliosi dei miglioramentiche sono stati fatti, questo grazie a tutti i ragazzi di Ducati Corse. Dallo scorso anno Ducati ha deciso di puntare su piloti giovani. Diamo loro tempo, che la possibilità di riportare anche il mondiale piloti a Borgo Panigale è alta. Grazie Vale…grazie Ducati”. LEGGI TUTTO

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    MotoGP, 14+11+21: la data del ritiro di Valentino fa 46

    La scorsa domenica a Valencia si è chiusa la carriera nel Motomondiale di Valentino Rossi. Ventisei stagioni costellate di successi, che hanno regalato al pilota di Tavullia nove titoli mondiali e 235 podi, su ben 432 Gran Premi disputati. Una giornata ricca di emozioni per Valentino, che si è potuto godere un meritatissimo bagno di folla al termine della corsa, chiusa con un decimo posto che vale quasi quanto una vittoria, dopo le difficoltà incontrate in questa ultima stagione vissuta con i colori del team Petronas.
    Una data che resterà impressa

    Ogni piccolo dettaglio di quella gara sarà impresso nella memoria di Rossi. Non fa eccezione la data del suo addio alla MotoGP, la cui incredibile somma ha fatto il giro del web: 14+11+21= 46. Proprio come il numero sfoggiato da Vale durante la sua invidiabile carriera. Un’incredibile coincidenza che non poteva sfuggire al pesarese, che già in conferenza stampa aveva ironizzato su questo insperato omaggio, dicendo: “Ho scoperto tre o quattro mesi fa che la data di domenica sommata fa 46: non è stato facile convincere Dio (ride ndr)”.
    Uccio: “Durante gli ultimi giri di Rossi mi sono commosso” LEGGI TUTTO

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    14/11/21: ecco perché la data del ritiro di Valentino è diventata virale

    Dopo ventisei stagioni, si è chiusa la carriera nel Motomondiale di Valentino Rossi, che la scorsa domenica a Valencia ha affrontato la sua ultima gara da pilota della MotoGP. Una giornata ricca di emozioni per il pilota di Tavullia, che in Spagna ha messo a segno un decimo posto che vale quasi quanto una vittoria, dopo le difficoltà incontrate in questo ultimo anno da alfiere del team Petronas Yamaha.
    Una data dal grande significato

    Ma se non è tanto il risultato offerto dalla pista, che va a inserisi in un palmarès che conta nove titoli mondiali e 235 podi su 432 Gran Premi disputati, a consegnare alla storia il ritiro di Valentino ci ha pensato la data del Gran Premio della Comunità Valenciana, la cui somma non è sfuggita all’occhio attento del web. 14+11+21= 46. Esattamente come il numero di gara che ha distinto Valentino nel corso della sua invidiabile carriera. “Ho scoperto tre o quattro mesi fa che la data di domenica sommata fa 46: non è stato facile convincere Dio (ride ndr)” aveva detto scherzando il Dottore, che prima di tutti aveva già notato questo incredibile omaggio riservatogli dal destino.
    Uccio sul ritiro di Rossi: “Carriera da leggenda, mi sono commosso” LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Uccio sul ritiro di Rossi: “Carriera da leggenda, mi sono commosso”

    ROMA – Alessio “Uccio” Salucci, grande amico e spalla destra di Valentino Rossi, ha raccontato le emozioni vissute nel box del Dottore durante e dopo la sua ultima gara in MotoGp a Valencia. Momenti indimenticabili quelli della festa successiva alla gara in Spagna, dove tutti i tifosi e i colleghi del pesarese ne hanno celebrato la lunga e leggendaria carriera. “Da metà gara in poi ho iniziato seriamente a pensare che erano gli ultimi minuti di Vale in sella ad una MotoGP, ed ho iniziato a commuovermi seriamente, lo ammetto. Quando è arrivato ancora di più, quindi ho dovuto aspettare qualche minuto prima di guardarlo negli occhi”.
    Le parole di Uccio
    “Dopo una carriera da leggenda era giusto che tutto fosse vissuto come una festa – ha aggiunto Uccio – Dopo i primo minuti difficili abbiamo messo una marcia e festeggiato a dovere.Vale ha fatto avvicinare tante persone a questo sport,non solo con le sue vittorie ma anche con le gag ed in generale con i suoi modi”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Jack Miller in pista nell'ultima tappa della SBK australiana

    ROMA – Jack Miller sarà in pista per l’ultima tappa dell’Australian Superbike Championship. Una decisione che, come svela lo stesso pilota australiano, è stata presa “all’ultimo momento”, quasi d’impulso. La gara, in programma il 3-5 dicembre prossimi al Bend Motorsport Park (Tailem Bend, Australia meridionale), vedrà la partecipazione anche di Josh Hook, ufficiale F.C.C. TSR Honda nel Mondiale Endurance, iscritto dal team Penrite Honda e amico dello stesso Miller. Per il motociclista Ducati sarà l’occasione per tornare a correre davanti al proprio pubblico, dopo che le due precedenti edizioni sono state annullate per Covid.  “Sono davvero elettrizzato per aver ricevuto questa opportunità e di correre l’ultimo round dell’Australian Superbike Championship. Vorrei ringraziare di cuore i ragazzi della Ducati per avermi concesso questa opportunità, considerando anche il nostro fitto programma di test”, le parole di Miller.
    Miller pronto alla nuova sfida
    Il pilota MotoGp si è soffermato anche sul ritorno in Australia: “Correre davanti ai miei tifosi è un grande privilegio e un grande onore. Voglio ringraziare anche lo staff dell’ASBK e Motorcycling Australia per aver accolto la mia richiesta con così poco preavviso e un grazie va anche a Ben Henry di DesmoSport Ducati per aver curato l’aspetto organizzativo”. Per Miller, che al Bend Motorsport Park correrà in sella a una Ducati Panigale V4 R, non sarà però la prima gara tra le derivate di serie. Nel 2017, infatti, disputò la 8 ore di Suzuka con HARC-PRO Honda, rilanciando di fatto la tendenza dei piloti della classe regina, che, dopo la fine del calendario ufficiale, si cimentavano in gare extra-Motomondiale. Come ad esempio fece Mick Doohan nel 1998, quando nell’All Japan Superbike a Sugo, si confrontò con piloti della Superbike del calibro di Colin Edwards, Noriyuki Haga e Aaron Slight. Adesso toccherà a Miller indossare il casco e mettersi alla prova con la superbike australiana. LEGGI TUTTO

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    Petrucci saluta la MotoGp: “Non c'è mai stato un pilota come me”

    ROMA – “Non ho rimpianti guardandomi indietro, certo le cose sarebbero potute andare anche meglio, alcune volte ho anche fatto degli errori. Ad esempio nel 2016 al Sachsenring avrei potuto vincere sotto la pioggia, stessa cosa ad Assen sempre nello stesso anno quando la moto si ruppe”. Danilo Petrucci ha parlato in conferenza stampa dopo la sua ultima gara in MotoGp al Gran Premio di Valencia, appuntamento conclusivo della stagione. Il pilota ternano, che a gennaio correrà la Dakar con la KTM, ha parlato al termine della sua carriera nel Motomondiale. “Nel 2019, poi, ero veramente veloce ma ho sofferto molto il fatto di essere considerato il secondo pilota al box. Anche quando ero veloce non venivo preso in considerazione – ha aggiunto -. Mi sono detto allora che era il momento di mostrare chi fossi, ma poi ho iniziato a perdere posizioni in campionato. In ogni caso quello che posso dire con certezza è che ho sempre dato il massimo. Posso dire che in MotoGP non c’è stato mai un pilota come me, di 83 chili”.
    Su Rossi
    Petrucci lascia nello stesso giorno dell’addio di Valentino Rossi, e ha voluto dedicare un pensiero al collega e connazionale: “Con Valentino ho condiviso 10 anni della sua e mia carriera in MotoGP, abbiamo lottato per tutti i posti, dal primo al diciassettesimo come abbiamo fatto quest’anno. Magari un giorno andremo a fare la Dakar insieme, lui guiderà e io farò il navigatore. Adesso io devo imparare e fare un po’ di esperienza e poi glielo proporrò. Lui gas con la macchina glielo darà di sicuro, se impariamo a navigare magari vinciamo una Dakar insieme con la macchina. Sarebbe una figata pazzesca”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Bagnaia: “Sono contento di aver dedicato la vittoria a Rossi”

    VALENCIA – Pecco Bagnaia ha parlato a margine del galà della MotoGp dopo il Gran Premio di Valencia, valevole per la diciottesima e ultima tappa del Mondiale 2021. Il ducatista, ai microfoni di Sky Sport, ha parlato nuovamente di Valentino Rossi, omaggiato da tutti i colleghi e i tifosi nel giorno del suo ritiro dal Motomondiale dopo 26 stagioni. “Sono molto contento per la vittoria, è stata bella anche perché l’ho voluta dedicare a Vale con il suo casco. Ha più significato nella giornata di oggi, quindi sono contento”.
    Sul Gran Premio
    “Sono molto contento, perché a Valencia sono caduto ancora alla 2, fortunatamente non in gara, ma alla fine sono riuscito a vincere, quindi è ancora più bello – ha aggiunto -. E’ una pista che continua a non piacermi, ma siamo riusciti a vincere. La moto fa paura, la squadra fa paura e ci sono sicuramente buone prospettive per il prossimo anno”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Bagnaia: “La vittoria ha più significato perché l'ho dedicata a Rossi”

    VALENCIA – “Sono molto contento per la vittoria, è stata bella anche perché l’ho voluta dedicare a Vale con il suo casco. Ha più significato nella giornata di oggi, quindi sono contento”. Queste le parole di Pecco Bagnaia nel corso del galà della MotoGp dopo il Gran Premio di Valencia, diciottesimo e ultimo appuntamento stagionale. Il ducatista, ai microfoni di Sky Sport, ha parlato nuovamente di Valentino Rossi, omaggiato da tutti i colleghi e i tifosi nel giorno del suo ritiro dal Motomondiale dopo 26 stagioni.
    Sulla gara
    “Sono molto contento, perché a Valencia sono caduto ancora alla 2, fortunatamente non in gara, ma alla fine sono riuscito a vincere, quindi è ancora più bello – ha aggiunto -. E’ una pista che continua a non piacermi, ma siamo riusciti a vincere. La moto fa paura, la squadra fa paura e ci sono sicuramente buone prospettive per il prossimo anno”. LEGGI TUTTO