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    MotoGp, Vinales: “Dopo la morte di mio cugino ho pensato al ritiro”

    ROMA – Il peggio sembra ormai alle spalle per Maverick Vinales, che non ha vissuto un 2021 facile. Il pilota spagnolo ha infatti perso il cugino Dean Berta, morto durante una gara del campionato Supersport a Jerez de la Frontera. “E’ stato un colpo davvero duro per me. Per tre mesi non ho fatto altro che pensare a questo, faticavo a comprendere il senso della vita. Mio cugino era come un fratello più piccolo per me. Mi sono sempre preso cura di lui e, ad esempio, quando compravo una moto per me, ne acquistavo una anche per lui in modo da poterci allenare insieme” ha dichiarato il classe 1995 in un’intervista con Niki Kovacs di ‘GPSpirit’.
    Il retroscena di Vinales
    “Ho pensato seriamente di smettere di correre. In fin dei conti avevo una famiglia e un bel po’ di soldi da parte, perciò non c’era da preoccuparsi. Dunque, per quale motivo continuare?”. Così il pilota spagnolo, in cui soccorso è arrivata la moglie Raquel: “Mi diceva che non era colpa mia, così come di nessuno. Mi ripeteva che il mio destino era vincere il Mondiale e che avrei dovuto provarci. In quel periodo ho imparato tanto dalla famiglia e mi sono reso conto di quanto sia fortunato ad averli al mio fianco”. Essere forte e lottare per il suo sogno, ovvero diventare campione del mondo: questo l’obiettivo di Vinales, determinato a portare in alto l’Aprilia ed a compiere un’impresa che non gli è riuscita alla guida della Yamaha. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Martin: “Punto al mondiale, ho potenziale per vincerlo”

    ROMA – Jorge Martin si dice pronto per vincere il mondiale. Il 24enne della Pramac Racing, infatti, alla sua seconda stagione in MotoGp, vuole essere tra i grandi: “Posso diventare campione del mondo – ha detto a DAZN Spagna -. Non so se ci riuscirò quest’anno o nei prossimi anni, ma posso farlo. Ho il potenziale per vincere un mondiale ed è nei miei obiettivi”. E aggiunge poi: “Tutti conoscono le mie capacità e sanno fin dove posso arrivare. Forse non vengo considerato come un candidato al titolo, ma ho le mie possibilità. Non c’è una moto superiore alle altre in questo momento, ma la GP22 è comunque un mezzo super completo”.
    Obiettivo Cuba
    Il suo Motomondiale, tuttavia, non è iniziato nel migliore dei modi. Nel Gran Premio del Qatar, infatti, la sua moto è stata travolta dalla Desmosedici di Pecco Bagnaia ed è stato costretto al ritiro. Ed è proprio alla Ducati ufficiale che Jorge Martin punta per la prossima stagione: “È chiaro che questo è quasi l’obiettivo principale, a parte ottenere risultati – ha detto il 24enne madrileno -. Mi sono preposto di vincere almeno tre gare e se succede faremo un viaggio a Cuba. L’anno scorso la promessa di andare a Punta Casa ha funzionato”, ha concluso scherzando. Incassato il via libera dei medici, ora Martin prepara il Gran Premio d’Indonesia (20 marzo) e non ci sono dubbi sulla sua voglia di rivalsa. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Martin: “Ho potenziale per vincere il titolo”

    ROMA – Che Jorge Martin fosse un pilota ambizioso non lo scopriamo di certo oggi. Il pilota spagnolo della Pramac Racing, infatti, punta in alto nella sua seconda stagione in MotoGp: “Posso diventare campione del mondo – ha detto a DAZN Spagna -. Non so se ci riuscirò quest’anno o nei prossimi anni, ma posso farlo. Ho il potenziale per vincere un mondiale ed è nei miei obiettivi”. E aggiunge poi: “Tutti conoscono le mie capacità e sanno fin dove posso arrivare. Forse non vengo considerato come un candidato al titolo, ma ho le mie possibilità. Non c’è una moto superiore alle altre in questo momento, ma la GP22 è comunque un mezzo super completo”.
    La promessa al team
    Il suo Motomondiale, tuttavia, non è iniziato nel migliore dei modi. Nel Gran Premio del Qatar, infatti, la sua moto è stata travolta dalla Desmosedici di Pecco Bagnaia ed è stato costretto al ritiro. Ed è proprio alla Ducati ufficiale che Jorge Martin punta per la prossima stagione: “È chiaro che questo è quasi l’obiettivo principale, a parte ottenere risultati – ha detto il 24enne madrileno -. Mi sono preposto di vincere almeno tre gare e se succede faremo un viaggio a Cuba. L’anno scorso la promessa di andare a Punta Casa ha funzionato”, ha concluso scherzando. Accertata l’assenza di complicanze dovute allo scontro con Bagnaia, ora Martin può puntare al riscatto nella seconda tappa della MotoGp, che si terrà in Indonesia il prossimo 20 marzo. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Marquez: “Tutto può cambiare, entro il 2023 voglio un titolo”

    ROMA – Tra Marc Marquez e Valentino Rossi, suo – ormai ex – acerrimo rivale, c’è solo un titolo iridato. Un aggancio che l’otto volte campione del mondo della Honda vuole raggiungere al più presto, prima che l’età inizi a influenzare in negativo sulle sue performance in MotoGp. “Voglio vincere di nuovo, questo o l’anno prossimo – ha detto a “motorsport.com” -. Nel 2021 in alcune gare non ero neanche in top 10, poi in altre ho vinto: in un anno lo scenario può cambiare di molto. La sfida di uno sportivo è quella di mettersi sempre alle spalle il peggio e voglio lottare per riuscirci”.
    Il commento di Marquez
    La stagione per Marc Marquez è tutto sommato iniziata in maniera positiva, con un quinto posto in Qatar. Lo spagnolo ha però più volte detto di dover adattare il proprio stile di guida, sia alla luce della caratteristiche della nuova Honda, che considerando i suoi problemi alla spalla, che continuano a tormentarlo. Ma questo per un habitué della vittoria come Marquez non è sufficiente: “Devo essere paziente, perché non ho il giusto feeling con la moto. Ma non basta raccogliere punti in tutte le gare, perché è necessario vincerle. In Qatar il dolore non c’è stato e questa è una cosa importante perché ti dà sollievo e ti mette a tuo agio lungo il weekend”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Marquez: “In un anno può cambiare tutto”

    ROMA – Manca un solo titolo mondiale a Marc Marquez per agganciare il suo ormai ex rivale Valentino Rossi. Un obiettivo che il pilota di Cervera vuole raggiungere al più presto, prima che la sua carta d’identita inizi a farsi sentire sulle sue performance in MotoGp. “Voglio vincere di nuovo, questo o l’anno prossimo – ha detto a “motorsport.com” -. Nel 2021 in alcune gare non ero neanche in top 10, poi in altre ho vinto: in un anno lo scenario può cambiare di molto. La sfida di uno sportivo è quella di mettersi sempre alle spalle il peggio e voglio lottare per riuscirci”.
    Le parole di Marquez
    La stagione per Marc Marquez è tutto sommato iniziata in maniera positiva, con un quinto posto in Qatar. Lo spagnolo ha però più volte detto di dover adattare il proprio stile di guida, sia alla luce della caratteristiche della nuova Honda, che considerando i suoi problemi alla spalla, che continuano a tormentarlo. Ma questo per un habitué della vittoria come Marquez non è sufficiente: “Devo essere paziente, perché non ho il giusto feeling con la moto. Ma non basta raccogliere punti in tutte le gare, perché è necessario vincerle. La cosa più importante è che in Qatar non ho sentito dolore e questo mi dà sollievo e mi mette a mio agio durante la gara”, ha poi concluso lo spagnolo. LEGGI TUTTO

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    Sofuoglu: “La Yamaha vuole Razgatlioglu per un futuro in MotoGp”

    ROMA – “Il contratto di Razgatlioglu con la Yamaha è fino al 2023. C’era un progetto solo destinato alla Superbike all’inizio, ma ora lo vorrebbero in MotoGp. Perciò si stanno organizzando i test”. Solo le parole dell’agente di Toprak Razgatlioglu, Kenan Sofuoglu, che ai microfoni di “Motorsport” ha parlato così del futuro del suo assistito. Si parla infatti da tempo di un possibile approdo del campione del mondo WorldSBK in MotoGp, ma le parole del manager di Fabio Quartararo e il flop della Yamaha al Gran Premio del Qatar stanno rendendo probabile questo cambio di categoria.
    Le parole di Sofoglu
    I paletti di Sofuoglu però sono chiari: “Ci hanno fatto un’offerta per il team cliente, ma non siamo interessati”. Parole confermate qualche tempo fa dallo stesso manager turco. O la M1 o niente, insomma. Con il manager del pilota turco della Yamaha che suggerisce persino una soluzione contrattuale alla casa di Iwata: “Si può scegliere dove competere. Il biennale può essere speso sia nel team ufficiale Superbike che nella scuderia factory in MotoGp. Penso che il prossimo anno vedremo Razgatlioglu in classe regina. Ci credo davvero”. La WorldSBK 2022 può dunque essere un crocevia per il pilota turco, che deve convincere i dirigenti Yamaha di meritare una sella nel massimo campionato a due ruote. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Pol Espargaro: “Punto al Mondiale, anche Mir vinse poche gare”

    ROMA – Il Gran Premio del Qatar ha riservato il primo podio per Pol Espargaro nella MotoGp 2022. Il pilota della Honda ha puntato alla vittoria, ma la GP21 di Enea Bastianini (Gresini Racing) e la KTM di Brad Binder lo hanno sorpassato. Tuttavia, la prospettiva di non vincere nessuna tappa non spaventa il 30enne spagnolo: “Voglio piuttosto essere costante ed essere sempre tra le prime posizioni. Anche Joan Mir non ha ottenuto molte vittorie (solo una nel 2020, anno del suo titolo, ndr). Voglio essere campione del mondo e, se lo diventassi non vincendo nessuna gara, per me sarà lo stesso”.
    Le parole di Espargaro
    Agli occhi di Espargaro quello che conta, dunque, è arrivare primo a novembre. La Honda RC213V ha già trasmesso sensazioni positive nei test invernali e nella prima tappa della MotoGp, anche in virtù del quinto posto di Marc Marquez: “È la moto che ho sempre desidetato – aggiunge Espargaro -. Peccato per le gomme che mi hanno tradito nel finale e che hanno concesso a Bastianini e Binder anche di approfittare di un mio errore”. Poi scherza sulla sua carta d’identità: “Mi sembra di essere un nonno tra i giovani”. Messa in soffitta la tappa di Losail, lo spagnolo pianifica il riscatto a Mandalika (17-20 marzo), possibilmente centrando il primo posto. LEGGI TUTTO