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    Moto3, rissa tra McPhee e Alcoba a Doha: multa e penalità per entrambi

    ROMA – La rissa di Moto3 al Gran Premio di Doha non è passata inosservata. Per questo John McPhee e Jeremy Alcoba, i protagonisti del brutto episodio, sono stati multati con 1.000 euro ciascuno. Inoltre avranno l’obbligo di scattare dalla pit lane nella prossima gara (il Gran Premio di Portimao), con tanto di penalizzazione aggiuntiva di 10 secondi per McPhee e 5 per Alcoba. I due piloti, in seguito a una collisione nel corso del 15° giro, sono venuti a contatto anche fuori pista, mettendosi le mani addosso tra calci e spinte. 
    Le scuse di McPhee
    McPhee, a mente fredda, ha ragionato sull’episodio e ha provveduto a scusarsi: “Ho lasciato che le mie emozioni avessero il sopravvento su di me – si legge nella nota pubblicata dal team di Moto3 -. Sono stato buttato giù per il secondo weekend consecutivo, in seguito ad un errore di un altro pilota. Ma voglio chiedere scusa per la mia condotta, non mi sono comportato bene. È uno sport adrenalinico, con gli annessi pericoli. Che un rivale mi abbia centrato mi ha portato ad un comportamento estraneo al mio carattere. Per questo mi scuso con i fan, il team e tutti i partner. Accetto la penalità e guardiamo a Portimao”.  LEGGI TUTTO

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    Moto2 e Moto3: un minuto di silenzio per Gresini a Valencia

    ROMA – Le squadre di Moto2 e Moto3, al momento a Valencia per i test sul circuito Ricardo Tormo, si sono riunite per osservare un minuto di silenzio in ricordo di Fausto Gresini, scomparso all’età di 60 anni dopo due mesi di ricovero all’Ospedale Maggiore di Bologna per Covid. Al centro del cerchio sono state poste le moto e i piloti del team guidato dal manager ed ex pilota. Tutti i presenti hanno quindi osservato un minuto di silenzio.

    Il team Gresini partecipa ai test
    Le ultime ore sono state tutt’altro che facili per il team di Gresini, con una notizia tragica da metabolizzare e tanto lavoro da fare. Nonostante il momento, la squadra ha però deciso di scendere ugualmente in pista a Valencia per i test con uno speciale adesivo sulle proprie moto, come riporta un comunicato: Dopo un’attenta riflessione, i team Gresini di Moto2 e Moto3 presenti a Valencia hanno deciso di partecipare ai test di oggi. In nome e in onore di Fausto, useranno tutti questo leggendario adesivo”. LEGGI TUTTO

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    Moto2 e Moto3 si fermano per Gresini: minuto di silenzio ai test di Valencia

    ROMA – Momenti molto emozionanti quelli vissuti sul circuito Ricardo Tormo di Valencia, dove si stanno svolgendo i test delle categorie Moto2 e Moto3. Prima dell’inizio delle sessioni, le squadre si sono radunate in pista per ricordare Fausto Gresini, scomparso all’età di 60 anni dopo due mesi di ricovero per Covid. Al centro del cerchio sono state poste le moto e i piloti del team guidato dal manager ed ex pilota. Tutti i presenti hanno quindi osservato un minuto di silenzio.

    I piloti comunque in pista
    Le ultime ore sono state tutt’altro che facili per il team di Gresini, con una notizia tragica da metabolizzare e tanto lavoro da fare. Nonostante il momento, la squadra ha però deciso di scendere ugualmente in pista a Valencia per i test con uno speciale adesivo sulle proprie moto, come riporta un comunicato: Dopo un’attenta riflessione, i team Gresini di Moto2 e Moto3 presenti a Valencia hanno deciso di partecipare ai test di oggi. In nome e in onore di Fausto, useranno tutti questo leggendario adesivo”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Valentino Rossi: “Lavorare molto su me stesso”

    TAVULLIA – “Dovrò lavorare molto su me stesso in vista della prossima stagione ma bisognerà fare pressione anche su Yamaha per risolvere i problemi presenti da tempo”. Valentino Rossi è già carico in vista della sua annata numero 16 con la casa dei tre diapason ma la prima con il team Petronas.

    Anni duri con la Yamaha
    Il Dottore è consapevole della sfida che lo attende e ha già focalizzato i punti principali su cui lavorare: “Dobbiamo migliorare in qualifica, perché sono diventate fondamentali” le parole di Valentino Rossi riportate dal sito specializzato Speedweek.com. “Dovremo anche lavorare bene d’inverno per fare un upgrade: mancano velocità massima e soprattutto grip al posteriore. Questo è il cuore del problema: se non riusciamo a far lavorare come si deve il posteriore, la moto diventa molto difficile da guidare”.
    Il momento cruciale, delle ultime stagioni per la casa giapponese, è il passaggio tra il 2016 e il 2017: “Negli ultimi anni siamo partiti bene all’inizio prima di soffrire nella seconda metà. Il problema è che tutti gli altri progredivano, sviluppavano le loro moto mentre noi non riuscivamo ad evolverci” prosegue Rossi. “Il momento cruciale è stato fra il 2016 e il 2017 perché fino a cinque anni fa la M1 era molto competitiva, tanto da essere in lizza per vincere gare e mondiali. Da lì in poi sono iniziati anni difficili ma credo sia un insieme di fattori compresi i progressi fatti dagli avversari. Per ritrovare competitività dovremo riuscire a lavorare sullo sviluppo della moto nel corso dell’anno” conclude il nove volte campione del mondo. LEGGI TUTTO

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    GP Portogallo, Arbolino: “Non potevo fare di più, grazie al team”

    PORTIMAO- “Ho dato tutto, non potevo fare di più. Ho provato anche lo scontro con Ogura. Siamo la prima Honda e vice campioni”. Tony Arbolino, che ha chiuso in quinta posizione il Gran Premio di Portogallo di Moto3, è onesto nell’ammettere che il post gara è un mix di emozioni contrastanti.
    Dato il 200%
    Il pilota italiano ha compiuto una vera rimonta, partendo dal 27° posto, ma non è bastata per conquistare lo scettro di campione del mondo, finito nelle mani di Albert Arenas: “Vorrei correre nuovamente la prima gara di Aragon, ma non posso dormire male stanotte perché ho dato il 200% dalla prima gara. Ringrazio tutti perché ci credevano. Sono contento e arrabbiato nello stesso momento”, ha concluso Arbolino. LEGGI TUTTO

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    GP Portogallo, Arbolino: “Ho dato tutto, sono felice e arrabbiato”

    PORTIMAO- “Ho dato tutto, non potevo fare di più. Ho provato anche lo scontro con Ogura. Siamo la prima Honda e vice campioni”. Sono un misto di orgoglio e rimpianto le parole di Tony Arbolino, quinti nel Gran Premio di Portogallo della Moto3.
    Ricorrere Aragon
    Il pilota italiano ha compiuto una vera rimonta, partendo dal 27° posto, ma non è bastata per conquistare lo scettro di campione del mondo, finito nelle mani di Albert Arenas: “Vorrei correre nuovamente la prima gara di Aragon, ma non posso dormire male stanotte perché ho dato il 200% dalla prima gara. Ringrazio tutti perché ci credevano. Sono contento e arrabbiato nello stesso momento”, ha concluso Arbolino. LEGGI TUTTO

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    GP Portogallo: super Fernandez in Moto3, Arenas vince il titolo

    PORTIMAO – Albert Arenas  vince il titolo iridato della Moto3 dopo un Gran Premio del Portogallo sofferto e intenso. Il pilota della KTM Aspar Team è giunto dodicesimo sul tracciato di Portimao dove a trionfare è stato Raul Fernandez, che mostra di essere il più in forma del finale di stagione con due vittorie e altrettanti podi nelle ultime cinque gare. Lo spagnolo conferma quanto mostrato in tutta la stagione dove ha centrato tre vittorie e due podi. Sul podio insieme a Fernandez anche Foggia e Alcoba.
    Arbolino a 4 punti dal titolo
    Ci ha provato Tony Arbolino a rimontare dalla posizione numero 27 ma il pilota milanese non è riuscito a compiere l’impresa per centrare il titolo. Il numero 14 dello Snipers Team ha gettato il cuore sul circuito lusitano e ha chiuso la gara al quinto posto che gli è valsa la seconda posizione nel mondiale a soli quattro punti dal titolo iridato. Arbolino il prossimo anno correrà con il team Intact Gp in Moto2 e il suo posto verrà preso da Andrea Migno. LEGGI TUTTO