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    Moto3: Jason Dupasquier è morto a 19 anni

    FIRENZE – Non ce l’ha fatta Jason Dupasquier. Il giovanissimo pilota svizzero, a soli 19 anni d’età, ha perso la vita un giorno dopo il tragico incidente che lo ha coinvolto durante le qualifiche del Gran Premio d’Italia di Moto3. Nella giornata di ieri, Dupasquier è stato coinvolto in un brutto incidente all’arrabbiata 2 del Mugello, dove ha perso il controllo della sua KTM, volando via dalla sella e venendo poi colpito dal suo stesso mezzo. Secondo le prime ricostruzioni, l’elvetico è stato anche colpito da alcuni colleghi, che non sono riusciti a spostarsi in tempo per la vicinanza con il 19enne. Dupasquier era poi stato trasportato d’urgenza all’ospedale di Careggi a Firenze, dove erano stati evidenziati numerosi danni e condizioni gravissime. L’intervento chirurgico subìto nella notte, però, non è servito a salvarlo lasciando un vuoto incolmabile nel mondo delle due ruote.
    La storia del giovane pilota svizzero
    Figlio d’arte – il padre correva in motocross – Jason Dupasquier era arrivato nel motomondiale nel 2020 dopo una trafila nella categorie minori tra Rookie Cup e Cev. Un percorso fatto per puntare a una carriera di successo nel massimo campionato a due ruote e che aveva rischiato di interrompersi per un infortunio, la frattura del femore, che lo aveva tenuto a lungo lontano dalle piste. Poi il ritorno, il trasferimento in Spagna dopo una prima stagione con pochi successi. Nel 2021, invece, Dupasquier era riuscito a totalizzare già 27 punti – con il 7° posto come miglior risultato nel GP di Spagna – prima che un destino troppo crudelo lo strappasse alla vita. LEGGI TUTTO

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    Moto3, incidente per Dupasquier al Mugello: intervento neurochirurgico per il pilota

    SCARPERIA – Jason Dupasquier  dopo l’incidente del Mugello, è in gravi condizioni all’ospedale Careggi di Firenze. Durante le qualifiche del Gran Premio d’Italia di Moto3, infatti lo svizzero è stato protagonista di un incidente terribile al termine della sessione sulla pista del Mugello. Trasportato via dalla pista con l’elicottero dopo essere stato stabilizzato dai medici in pista, avrebbe riportato un trauma cranico, definito “importante”, oltre a uno toracico e addominale e al momento di trova sotto stretta osservazione all’ospedale di Firenze. L’operazione, annunciata inizialmente dal Presidente della Regione Tascana, Eugenio Giani, è stata rimandata per non aggravare ulteriormente una situazione molto complicata. Nessuna conseguenza grave, invece, per Ayumi Sasaki e Jeremy Alcoba, entrambi fuori pericolo dopo lo scontro. L’inizio delle prove libere 4 di MotoGp sono state posticipate. 
    La dinamica della caduta
    Un incidente, quello occorso a Jason Dupasquier, pilota di 19 anni, tremendo: dopo essere scivolato, infatti, lo svizzero è stato centrato dal giapponese Sasaki e Alcoba che sopraggiungevano alle sue spalle. Le sue condizioni trasportato in elicottero all’ospedale Careggi di Firenze, sono apparse subito gravi con traumi alla testa e al busto. LEGGI TUTTO

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    Moto3, incidente per Dupasquier al Mugello: il pilota è in gravi condizioni

    SCARPERIA – Jason Dupasquier, pilota svizzero rimasto coinvolto in un terribile incidente al Mugello, si trova all’ospedale Careggi di Firenze in gravi condizioni Durante le qualifiche del Gran Premio d’Italia di Moto3, lo svizzero è stato protagonista di un incidente terribile al termine della sessione. Il pilota è stato trasportato via dalla pista con l’elicottero per raggiungere l’ospedale di Firenze dopo essere stato stabiizzato in pista. Il quadro clinicot con un trauma cranico importante, oltre a uno toracico e addominale, ha fatto ritardare l’operazione – inizialmente annunciata dal Presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, su Twitter,  per non aggravare ulteriormente la situazione. Nessuna conseguenza grave, invece, per Ayumi Sasaki e Jeremy Alcoba, entrambi fuori pericolo dopo lo scontro. L’inizio delle prove libere 4 di MotoGp, in programma alle 13:30, sono state ovviamente posticipate. Guarda la galleryDupasquier, terribile incidente al Mugello: le immagini

    La dinamica dell’incidente

    Un incidente, quello occorso a Jason Dupasquier, pilota di 19 anni, tremendo: dppo essere scivolato, infatti, lo svizzero è stato centrato dal giapponese Sasaki e Alcoba che sopraggiungevano alle sue spalle. Le condizioni dello svizzero, trasportato in elisoccorso all’ospedale Careggi di Firenze, sono apparse subito gravi con traumi alla testa e al busto. LEGGI TUTTO

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    Moto3, Riccardo Rossi: “Gresini e mio padre gli unici a credere in me”

    ROMA – Il weekend appena chiuso a Le Mans è stato fonte di grande gioia per Riccardo Rossi. Il pilota classe 2002, nel Gran Premio di Francia di Moto3, ha ottenuto il suo primo podio in carriera nel Motomondiale, centrando il terzo posto nella gara vinta da Garcia. “Ora so che posso farlo. Quando le cose vanno male perdi sicurezza, mi serviva – ha detto ai microfoni di Sky Sport dopo la gara -. Questo podio è per Fausto (Gresini, ndr) e mio padre. Sono gli unici che hanno sempre creduto in me quando gli altri non l’hanno più fatto, quando le cose andavano male. Questo per me è importante”. 
    Sulla gara di Le Mans
    Rossi ha poi proseguito analizzando la gara di Le Mans: “Tutti i sacrifici della mia famiglia, miei, del mio team, sono stati ripagati. All’inizio ero vicino a Garcia ed a Salac, ma ho commesso alcuni errori alla seconda curva. Sono passato in terza marcia due volte e non so perché, ero molto nervoso. In quel momento ho perso tanti secondi. Ho visto che McPhee si avvicinava sempre di più, ho spinto ma era arrivato ad un secondo. Volevo quel podio, quindi all’ultimo giro mi sono detto che o cadevo o ce la facevo. Ho dato il massimo ed è arrivato anche il giro veloce”. LEGGI TUTTO

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    Moto3, Riccardo Rossi: “Gresini ha sempre creduto in me, il podio è per lui”

    ROMA – “Ora so che posso farlo: quando le cose vanno male perdi sicurezza, mi serviva. Questo podio è per Fausto (Gresini, ndr) e mio padre. Sono gli unici che hanno sempre creduto in me quando gli altri non l’hanno più fatto, quando le cose andavano male. Questo per me è importante”. Riccardo Rossi, ai microfoni di Sky Sport, parla con euforia dopo il terzo posto nel Gran Premio di Francia, quinto appuntamento stagionale della Moto3. Per il pilota italiano classe 2002 si tratta del primo podio in carriera nel Motomondiale. 
    Sulla gara
    Rossi ha poi proseguito analizzando la gara di Le Mans: “Tutti i sacrifici della mia famiglia, miei, del mio team, sono stati ripagati. All’inizio ero vicino a Garcia ed a Salac, ma ho commesso alcuni errori alla seconda curva. Sono passato in terza marcia due volte e non so perché, ero molto nervoso. In quel momento ho perso tanti secondi. Ho visto che McPhee si avvicinava sempre di più, ho spinto ma era arrivato ad un secondo. Volevo quel podio, quindi all’ultimo giro mi sono detto che o cadevo o ce la facevo. Ho dato il massimo ed è arrivato anche il giro veloce”. LEGGI TUTTO

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    Moto3, Acosta: “Non guardo più i social network, voglio stare concentrato”

    ROMA – “Dopo la vittoria a Losail ho deciso di non guardare più i social e di non leggere le notizie, per non perdere la concentrazione. Cerco di prendere in maniera positiva tutti i consigli che mi hanno dato gli altri piloti”. Pedro Acosta sembra avere le idee chiare, nonostante la giovanissima età. Il pilota spagnolo classe 2004, che ha esordito nel Motomondiale appena poche settimane fa, non è mai sceso dal podio, ma soprattutto ha conquistato tre vittorie nelle prime quattro gare in carriera in Moto3, contro una serie di piloti più esperti e su cui, almeno fino a poco fa, erano accesi molti più riflettori. In un’intervista ai microfoni del quotidiano spagnolo As, Acosta ha parlato del momento fantastico che sta vivendo.
    “Ho meno pressione addosso”
    Nessuno si aspettava un inizio del genere da un ragazzo di appena 17 anni (il prossimo 25 maggio), ma è bastato poco perché si capisse di che pasta è fatto il nativo di Mazarron, che spiega il suo stato d’animo: “L’essere un esordiente mi mette meno pressione addosso. Sia a Portimao che a Jerez il mio obiettivo era arrivare a punti. Se avessi potuto vincere bene, altrimenti fare punti è sempre meglio che farne zero. Sui prossimi circuiti scoprirò quali sono i miei limiti”. LEGGI TUTTO