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    MotoGp, Ezpeleta: “Honda non avrà 3 moto per il 2021”

    ROMA – “Le eccezioni sono fuori discussione. Non sarà possibile mettere in pista più di due moto per squadra. Honda ha due posti a disposizione per Repsol Honda e altri due per la squadra di Lucio Cecchinello”. Così il CEO della Dorna Carmelo Ezpeleta ha messo in chiaro che non sarà possibile una terza RC213V nel team ufficiale da affidare ad Andrea Dovizioso.

    L’assenza di Dovizioso
    Riguardo all’assenza di Dovizioso poi ha aggiunto: “Ovviamente non avere Andrea è una perdita. Finora non ha trovato alcun accordo per correre, ma ha anche detto che potrebbe essere un anno sabbatico. Non so se tornerà quest’anno o il prossimo, ma non lo considero un pilota in pensione. Non ha parlato di ritiro ma di anno sabbatico”, ha concluso nell’intervista rilasciata al quotidiano spagnolo As. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Jarvis: “Valentino Rossi in Petronas? Non cambieranno le dinamiche”

    ROMA – “Valentino Rossi manterrà il supporto da pilota ufficiale con una sua moto e le stesse specifiche dei titolari. Non è spostandosi nel box a fianco che le cose cambieranno”. Il numero uno della Yamaha Lin Jarvis analizza alcuni punti in vista della prossima stagione quando il nove volte campione del mondo correrà in sella alla Petronas.

    Raccolta dati
    Il Dottore dunque non farà più parte del team factory della Yamaha: “Lui è stato per 15 anni nella squadra ufficiale, il che è straordinario in termini di carriera” le parole di Jarvis riprese da Motorsport.com. “Lo ha fatto in due parti, prima dal 2004 al 2010, poi dal 2013 dopo l`avventura in Ducati. Ora cambierà aria, ma non è che spostandosi nei box a fianco le cose saranno troppo diverse. Chiaramente gli sviluppi primari li condurranno loro, ma anche Rossi sarà molto importante nella raccolta dati”.
    Il manager britannico è convinto che il supporto di tutte e quattro i top rider sarà fondamentale per lo sviluppo: “È molto importante avere più piloti in pista a svolgere questo lavoro e gli ingegneri potranno analizzare tutte le informazioni raccolte da Fabio, Maverick e Valentino in modo da sviluppare e migliorare la moto ufficiale. Sarà anche molto interessante sapere le impressioni che avrà Franky Morbidelli con la moto vecchia. Penso che non ci sarà un grossissimo cambiamento o un problema nel modo in cui svilupperemo la moto” conclude Jarvis. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Viñales: “La pausa mi sta facendo bene: carico per il 2021”

    FIGUERES – “Mi sento più forte che mai e non vedo l’ora di ricominciare. Ho ancora fiducia al 100% nelle mie capacità e sono sempre motivato”. Vuole vivere assolutamente una stagione 2021 da incorniciare Maverick Viñales dopo che il mondiale di MotoGP da poco concluso non lo ha certo visto tra i protagonisti.

    Indicazioni per il 2021
    Il pilota spagnolo della Yamaha, indicato a inizio stagione come uno dei favoriti al titolo, ha invece terminato il mondiale in sesta posizione centrando una sola vittoria e due podi. Dopo Valencia e Portimao, quando non aveva nascosto la propria frustrazione, Viñales sembra invece pronto per nuovo battaglie: “La pausa mi sta facendo bene. Sono stato a casa per cercare di capire cosa dobbiamo migliorare” le parole del numero 12 della Yamaha al sito spagnolo Europa Press. “Dovevo mandare via i cattivi pensieri e pensare a come lavorare in prospettiva: ora la cosa più importante è dare indicazioni alla squadra per migliorare in vista del 2021”.
    A proposito della moto di Iwata, il 25enne di Figueres ha affermato: “La Yamaha ha delle potenzialità ma abbiamo bisogno di una miglior trazione al posteriore. So che miglioreremo perché siamo un marchio di successo e stiamo facendo tutto il possibile per tornare ai nostri livelli” conclude Viñales. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Petrucci: “Triste per la fine con Ducati ma KTM grandissima moto”

    TERNI – “Sicuramente ho fallito il mio obiettivo con la Ducati però sono felice che mi abbiano detto tutto ad inizio stagione così ho avuto la possibilità di firmare per un team importante come il Tech3 KTM”. Onestamente Danilo Petrucci analizza i suoi sei campionati con Borgo Panigale ma appare emozionato dall’avventura che lo attende con il team austriaco.

    Moto rivelazione
    Il pilota ternano, così come Andrea Dovizioso, è stato sostituito nel team factory dalla coppia della Pramac formata da Jack Miller e Pecco Bagnaia. Un colpo duro per il numero 9 rosso ma che, almeno nelle tempistiche, si è rivelato una fortuna: “È stato un anno strano a cominciare dalle dinamiche del mio licenziamento. So di aver fallito con la Ducati e quando Dall’Igna mi ha comunicato la decisione ero molto triste. Però averlo saputo così presto è stato anche un bene perché mi ha dato la possibilità di firmare per un team importante come quello di Herve Poncharal” le parole di Petrux.
    La KTM, tra factory e Tech3, ha centrato tre vittorie in stagione dimostrando di essere una moto molto competitiva: “Nessuno, quest’anno, pensava che la moto austriaca sarebbe stata così veloce. Certo ora non potrò provarla prima di febbraio a Sepang per i test ufficiali ma già dalla prossima settimana lavorerò nella galleria del vento” conclude Petrucci. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Lorenzo replica: “Dovizioso invidioso di me, l'ho sempre battuto”

    ROMA – Botta e risposta tra Andrea Dovizioso e Jorge Lorenzo. Il maiorchino ha replicato su Instagram alle parole dell’italiano: “È invidioso di me dai tempi della 250, sappiamo entrambi che è un astio che non risale alla Ducati, però quando ho accettato la chiamata della Ducati ho voluto dare un’opportunità al nostro rapporto”.

    Dovizioso-Lorenzo, che scontro!
    Il numero 99 rincara la dose. “Nella prima stagione da compagni di squadra in Ducati andavo a complimentarmi con lui sotto il podio, ma in cambio da lui ricevevo solo parole negative, anche dopo un ritiro fortuito dovuto a un guasto meccanico. Capisco che gli abbia fatto male che la Ducati abbia deciso di puntare su un campione e dargli uno stipendio 12 volte superiore al suo, ma la realtà è che l’ho battuto in 250 e in nove anni di MotoGP, compresi quelli in cui guidavamo una Yamaha”. Tutto è scaturito da una recente intervista di Dovizioso a Dazn in cui ha detto: “Non capisco che problema abbia Jorge verso di me: continua ad attaccarmi nelle interviste, anche se negli ultimi due anni e finito sempre dietro di me: dall’alto dei suoi titoli potrebbe forse anche evitare”. LEGGI TUTTO

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    Dovizioso: “Non sono stato valorizzato nel modo giusto nella mia carriera”

    ROMA – “Disoccupato”: si definisce cosi’ Andrea Dovizioso, pilota italiano, in una lunga intervista a Dazn rilanciata dai media spagnoli. “Non credo di essere stato valorizzato nel modo giusto nella mia carriera, ma questo non mi rende frustrato”, dice il 34enne pilota di Forlì, al quale la Ducati non ha rinnovato il contratto. “Nelle stagioni in Ducati – aggiunge Dovizioso – le cose sono andate meglio, anche se certe critiche non le ho capite. Se non ho vinto un Mondiale e’ solo colpa di un mostro come Marquez…”.

    Le parole di Dovizioso
    Dovizioso ha parlato della rivalità mai finita con Lorenzo (“non capisco che problema abbia verso di me: continua ad attaccarmi nelle interviste, anche se negli ultimi due anni era dietro di me: dall’alto dei suoi titoli potrebbe anche evitare…”), di Casey Stoner come il “pilota più talentuoso che abbia mai visto. Più di Valentino? Sì, lui ha talento e metodo ma Casey…”. Il merito di Rossi, però, è un altro: “Non credo di essere stato all’ombra di un campione del genere: lui ha fatto del bene a tutti, italiani, spagnoli, e gli altri… Con Valentino Rossi in pista, la popolarità del nostro sport è cresciuta enormemente, anche tra chi di moto non capisce molto”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Brivio: “Una squadra satellite della Suzuki sarebbe utile”

    ROMA – “Noi come team factory vorremmo avere più informazioni e condividerle, ma questo progetto deve ottenere l’approvazione del top management. Naturalmente, l’obiettivo è quello di avere un team satellite nel 2022, ma dobbiamo decidere in anticipo, direi per marzo, massimo aprile, altrimenti non avremo tempo per organizzarci”. Sono queste le parole di Davide Brivio, team principal della casa di Hamamatsu, in merito all’ipotesi di un team satellite in MotoGP a partire dal 2022.

    Raccolta dati
    Suzuki ed Aprilia sono gli unici due costruttori della classe regina a non disporre di un team satellite sebbene il manager chieda da tempo, ai giapponesi, la possibilità di crearne uno. Il team di Mir e Rins è stato il primo a vincere il titolo in MotoGP avendo a disposizione solo la squadra Factory ma i dati accumulati non sono sufficienti.
    Gran parte dei contratti che legano i costruttori ed i team indipendenti scadranno alla fine della prossima stagione: così una squadra satellite della Suzuki potrebbe diventare una possibilità concreta. A patto però che non si perda tempo: “Abbiamo parlato a lungo di un secondo team Suzuki” le parole di Brivio. “Sebbene abbiamo vinto il mondiale, gli ingegneri ritengono necessario ricevere più informazioni possibili. Questo anche in vista di gare o prove sul bagnato: un conto è ricevere dati da due piloti, un altro da quattro”.
    Il team manager campione del mondo però ammette che una decisione ancora non è stata presa: “Ma è ancora un lavoro in corso e non abbiamo preso una decisione definitiva”, ha concluso. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Mir: “Vorrei difendere il titolo contro Marc Marquez”

    ROMA – “Spero che Marc Marquez torni nei test, o nella prima gara, prima è meglio è. L’ho incontrato qualche giorno fa a Lerida, ero lì ad allenarmi e lui accompagnava suo fratello Alex”. Così il campione del mondo Joan Mir ha parlato del pilota della Honda durante la premiazione di Motociclista dell’anno per il Medis Grupo, in Spagna. “Si è congratulato con me per il titolo – ha continuato Mir – E’ chiaro che è in un momento difficile, a nessuno piace quello che gli è successo, quindi voglio che torni presto e come prima”.

    Mir aspetta Marquez
    Mir vorrebbe difendere il titolo contro Marquez: “Farlo porta pressione e motivazione, è chiaro che mi vedo lottando con Marc il prossimo anno – ha dichiarato lo spagnolo della Suzuki – Per vincere il titolo sono stato molto costante e posso continuare a esserlo. So che anche Marc lo è, perciò dobbiamo migliorare alcune cose, sia sulla moto che su di me”. “Meglio battere Rins o Marquez? Sicuramente il secondo. Perché? La risposta la tengo per me, ma è abbastanza chiaro” ha concluso Mir. LEGGI TUTTO