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    Monopattini elettrici, nuove leggi del Governo per la sicurezza

    Il suo utilizzo si è diffuso su larga scala sin dall’inizio della pandemia nel 2020, ma il monopattino elettrico è subito salito alla ribalta delle cronache anche e soprattutto per tutti coloro che ignorano il giusto comportamento di guida, provocando incidenti o episodi molto pericolosi. Episodi che richiedevano da tempo un intervento del governo italiano riguardo la regolamentazione della circolazione di questi mezzi nei nostri comuni. L’approvazione in Senato di un nuovo DDL va in questa direzione.
    Assicurazione per privati e società di noleggio
    La prima novità è che presto sarà obbligatoria un’assicurazione anche per i monopattini, sia per i privati che per le numerosissime società di noleggio. Queste ultime dovranno inoltre fornire agli utenti il casco (qualora fosse il conducente a richiederlo), nonché il giubbotto o le bretelle retroriflettenti ad alta visibilità.
    Circolazione e velocità dei giovanissimi
    Il secondo punto riguarda i giovanissimi di età compresa tra i 14 e i 18 anni, troppo spesso a bordo dei monopattini non per reale necessità di spostamento, quanto semmai per puro divertimento, mettendo a volte a rischio anche i pedoni e gli altri utenti della strada. Tutti coloro che hanno età comprese tra i 14 e i 18 anni quindi saranno obbligati a circolare solo in aree pedonali e a una velocità che non superi i 6 km/h. Oppure su piste ciclabili a una velocità non superiore a 12 km/h. L’utilizzo del casco e di un giubbotto retroriflettente, nel loro caso, è obbligatorio.
    Nuove regole per i monopattini: no minori, obbligo di casco e stop dopo il tramonto
    Alcol e droghe, pugno duro
    La terza novità riguarda le multe. Chi verrà pizzicato a guidare monopattini sotto gli effetti dell’alcol, subirà una multa che va da 168 a 678 euro, cifre che raddoppieranno nel caso in cui il guidatore abbia provocato un incidente. La sanzione è ancora più salata se invece che l’alcol il conducente dovesse aver assunto droghe o sostanze stupefacenti: si va da 1.500 a 6.000 euro di multa più l’arresto da 6 mesi a un anno. Staremo a vedere se queste nuove norme aiuteranno a regolamentare meglio la fruizione dei monopattini elettrici in Italia. LEGGI TUTTO

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    Ragazza italiana perde la vita a Parigi, travolta da un monopattino

    Dopo le tante diatribe causate dai problemi che tali mezzi avevano creato alla viabilità e al decoro urbano nelle nostre città, torna la polemica sui monopattini elettrici. A scatenarla un icidente mortale, dopo che lo scorso lunedì Miriam Segato è stata travolta e uccisa a Parigi lungo le rive della Senna da due ragazze che viaggiavano a tutta velocità e che non l’hanno nemmeno soccorsa. 
    Monopattino, incidente grave: esplode in ascensore
    Travolta a tutta velocità
    La procura di Parigi ha già aperto un’inchiesta per omicidio colposo, aggravato dalla fuga e dall’omissione di soccorso, con la polizia che ha immediatamente lanciato un appello per ritrovare le due ragazze colpevoli dell’incidente.
    Secondo la ricostruzione, il tutto è avvenuto all’una del mattino all’altezza dell’Ile-de-la-Cité, quando la ragazza – 31enne originaria di Capalbio e cameriera in un ristorante parigino – è stata investita da un monopattino che viaggiava a velocità elevata. Finita a terra priva di sensi e in arresto cardiaco a causa dell’impatto contro il marciapiede, la giovane è stata immediatamente soccorsa dai sommozzatori della brigata fluviale presente in zona e trasportata in ospedale, ma purtroppo non c’è stato nulla da fare.
    Serve più responsabilità
    Vista la gravità dell’incidente, quindi, in molti sono tornati ad interrogarsi sull’effettiva pericolosità di tali mezzi e alle eventuali strette sulla circolazioni degli stessi lungo le strade o i marciapiedi (nella Capitale francese al momento i monopattini elettrici possono muoversi senza limitazioni).
    Sull’incidente è intervenuto anche David Belliard, membro del team del sindaco di Parigi, Anne Hidalgo, e responsabile dei trasporti, della mobilità, delle norme e dei regolamenti sulle strade della città, che ha chiesto chiarezza sull’incidente e ha ribadito come la sicurezza dei pedoni resta una delle priorità su cui lavorare.
    Monopattino elettrico in fiamme: il proprietario riprende la scena con lo smartphone LEGGI TUTTO

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    Caserta, monopattino sui rifiuti ma la multa è impossibile

    La questione sui monopattini elettrici è sempre accesa e coinvolge varie città italiane; sicuramente, da quando hanno riempito le strade, i mezzi eco-friendly per la micromobilità hanno fatto discutere. Molti i vantaggi a livello di inquinamento e di facilità negli spostamenti, parecchie perplessità sulla giurisdizione e sulle regole poco rispettate alla guida. Così, anche a Caserta, vanno nell’occhio del ciclone.

    PARCHEGGIATO TRA I RIFIUTI
    Da due mesi la società Reby ha messo a disposizione 120 monopattini elettrici per lo sharing tramite apposita App. 50 centesimi per sbloccare il mezzo e 20 centesimi al minuto durante il percorso. L’obbligo è di parcheggiare il monopattino, al termine della corsa, in un punto che non dia intralcio al traffico o ai pedoni e in una zona coperta dal servizio. Quando però regna l’inciviltà, succedono cose come questa: un monopattino è stato trovato sopra un cesto dei rifiuti in piazza Matteotti. Non una particolare necessità, immaginiamo, piuttosto un gesto di stupidità, mancanza di rispetto e menefreghismo che poco ha a che fare con le potenzialità della mobilità green.
    IMPOSSIBILE FARE MULTE
    Il problema è anche multare i colpevoli, come spiega il comandante dei vigili urbani di Caserta Luigi De Simone: “Purtroppo non abbiamo la possibilità di sanzionare se non in flagranza di reato continua il comandante De Simone perché, in caso di parcheggio selvaggio, se decidessimo di multare l’ultimo fruitore del monopattino dovremmo essere anche in condizione di dimostrare che nessuno, dopo il parcheggio nelle apposite aree, abbia preso il mezzo e lo abbia collocato fuori posto”.
    IL PROBLEMA DELL’EDUCAZIONE
    I mezzi della Reby possono essere guidati da maggiorenni, rispettando il Codice della Strada, ma sono soprattutto i ragazzi a utilizzarli: “La delusione più grande è che i fruitori dei monopattini sono prevalentemente giovani. Se dunque i loro comportamenti sono quelli che siamo costretti a registrare dobbiamo ammettere, amaramente, che abbiamo fallito come adulti, hanno fallito le famiglie, le comunità educanti”, conclude amaramente il comandante De Simone.
    Monopattini elettrici, arrivano le gare: 100 km/h e pieghe su pista LEGGI TUTTO