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    F1: McLaren svela la nuova livrea per il Gp di Monaco

    ROMA – McLaren ha svelato la livrea che utilizzerà, in via eccezionale, durante il Gran Premio di Monaco, quinto appuntamento stagionale della Formula 1. La scuderia britannica, vestirà i suoi piloti e le due monoposto di azzurro e arancio, per celebrare l’intesa con “Gulf”, importante compagnia petrolifera ma soprattutto storico sponsor di McLaren, tornato nel Circus nella scorsa stagione, quando ha firmato una nuova partnership con il team di Woking.
    Il precedente
    Non è la prima volta che McLaren omaggia Gulf per la sua sponsorizzazione. Il primo e fin qui unico precedente risale al 1997, quando nella 24 ore di Le Mans la scuderia britannica utilizzò i colori della compagnia petrolifera per le sue F1 GTR, seconda e terza in quell’edizione della storica corsa. In questo caso, oltre alle macchine, anche le tute di piloti, tecnici, ingegneri e di tutti i membri della squadra si coloreranno di azzurro e arancione. LEGGI TUTTO

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    Shields da leggenda, Milano stende il Bayern (92-89) e vola alle Final Four

    MILANO – Missione compiuta per l’Olimpia Milano, che in gara 5 dei playoff batte 92-89 il Bayern di Monaco (24-22, 26-18; 22-18, 20-31 i parziali) e vola così alle Final Four di Eurolega, in programma a Colonia (28-30 maggio) dove sfiderà il Barcellona (vittorioso in gara 5 sullo Zenit) mentre nell’altra semifinale se la vedranno i russi del Cska Mosca (3-0 al Fenerbahce) e i turchi dell’Anadolu Efes (3-2 al Real Madrid battuto oggi in gara 5). Un traguardo storico per i meneghini – trascinati da un ‘mostruoso’ Shields (34 punti, seguito da Delaney a 16 e Hines a 12) – che non arrivavano tra le migliori quattro d’Europa dalla stagione 1991-1992, quando la squadra allora guidata da Mike D’Antoni concluse al terzo posto (ko in semifinale contro il Partizan Belgrado, poi campione di quell’edizione, poi vittoria nella ‘finalina’ per il terzo posto contro l’Estudiantes).
    Milano trascinata da Shields
    Dopo aver sprecato i primi due ‘match point’ in Germania (clamorosa la rimonta subita in gara 4), nella decisiva sfida del Forum di Assago la squadra di Ettore Messina inizia con Malcolm Delaney (ex della serata insieme a Radosevic sull’altro fronte) LeDay, Micov, Punter e Tarczewski. Il coach dei bavaresi Andrea Trinchieri parte invece con Baldwin, Flaccadori, Johnson, Lucic e Reynolds. A partire meglio è il Bayern, che arriva fino al +6 prima della reazione di Milano che aggancia i rivali sul 16-16 per poi chiudere il primo quarto a +2 (24-22) grazie ai 10 punti del danese Shields, partito dalla panchina ma subito protagonista nelle rotazioni dell’Olimpia. Rotto il ghiaccio, Milano sembra ora irrefrenabile e spinge sull’acceleratore, contro un Bayern che fatica a contenere e a un certo punto si ritrova sotto di 13 ma reagisce con un parziale di 7-0 e limita i danni, arrivando a -10 all’intervallo lungo (50-40). Già tre a questo punto della gara i giocatori in doppia cifra: lo scatenato Shields a quota 18 nell’Olimpia (seguito da Datome e Delaney con 7), Johnson e Reynolds tra i tedeschi.
    Olimpia sempre avanti
    Il terzo quarto inizia ancora nel segno di Shields (subito cinque punti), poi le triple di Delaney e dell’incontenibile danese (che è un cecchino anche dalla lunetta) portano Milano a +16 (63-47). Il Bayern però è duro a morire, con una schiacciata di Gist e una tripla di Seeley si rifa sotto (63-53), ma Milano non ripete gli errori di gara 4 e non abbassa giri del motore: nel finale di parziale a prendersi la scena è Punter (5 punti), con Shields che firma il canestro del +17 (già 30 punti per l’ex Trento) e una tripla di Seeley ad accorciare prima della sirena (72-58). Sono 14 dunque i punti di vantaggio da gestire per la squadra di Messina, mentre con una schiacciata e una tripla di Baldwin i bavaresi provano a restare in partita (76-55). Non ci sta però il centrale milanese Hines, che prima rovescia la palla al tabellone e poi sull’altro fronte va a stoppare Reynolds prima del canestro del ‘Chacho’ Rodriguez che tiene l’Olimpia a +15 (80-65) a sei minuti e mezzo dalla fine.
    Finale col brivido
    Il cronometro comincia a essere nemico del Bayern, in cui è Baldwin l’ultimo ad arrendersi: arresto e tiro e poi canestro in penetrazione (82-72), una scossa per i tedeschi che con Reynolds e una tripla di Sisko risalgono fino al -6 (83-77), costingendo Messima a chiamare il ‘timeout’. Il coach riportà lucidità nei suoi e al rientro in campo Delaney trova la tripla e poi va al ferro, riportando a +11 Milano con due soli minuti da giocare (88-77). La tripla di Shields sembra chiudere i giochi ma nell’ultimo minuto Lulic da tre e altri 5 punti di Reynold fanno tremare l’Olimpia: a 12″ dalla fine, dopo un fallo in attacco di Shields che consegna palla al Bayern, sono solo tre i punti di vantaggio (91-89). La prestazione ‘monstre’ del danese (34 alla fine i punti a referto) merita però un lieto fine ed è proprio lui (dopo due super giocate difensive di Hines, che ferma la penetrazione di Baldwin per poi vincere la palla a due) a prendersi il fallo a 5″ dalla sirena: dalla lunetta è così suo l’ultimo punto di un match che Milano vince 92-89, staccando il pass per le Final Four di Colonia. LEGGI TUTTO

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    Milano fa la storia con super Shields: 92-89 al Bayern, Olimpia alle final Four

    MILANO – L’Olimpia Milano fa la storia al Forum di Assago, dove supera con il punteggio di 92-89 il Bayern di Monaco nella gara 5 dei playoff (24-22, 26-18; 22-18, 20-31 i parziali) e stacca così il pass per le Final Four di Eurolega, in programma a Colonia (28-30 maggio) dove sfiderà il Barcellona (vittorioso in gara 5 sullo Zenit) mentre nell’altra semifinale si scontreranno il Cska Mosca (3-0 al Fenerbahce) e i turchi dell’Anadolu Efes (3-2 al Real Madrid). Un traguardo storico per i meneghini – trascinati da un ‘mostruoso’ Shields (34 punti, seguito da Delaney a 16 e Hines a 12) – che non si ritrovavano tra le migliori quattro d’Europa dall’ormai lontana stagione 1991-1992, quando la squadra allora guidata da Mike D’Antoni concluse al terzo posto (ko in semifinale contro il Partizan Belgrado, poi campione di quell’edizione, poi vittoria nella ‘finalina’ per il terzo posto contro l’Estudiantes).
    Shields trascinatore, Milano parte forte
    Dopo aver sprecato i primi due ‘match point’ in Germania (clamorosa la rimonta subita in gara 4), nella decisiva sfida del Forum di Assago la squadra di Ettore Messina inizia con Malcolm Delaney (ex della serata insieme a Radosevic sull’altro fronte) LeDay, Micov, Punter e Tarczewski. Il coach dei bavaresi Andrea Trinchieri parte invece con Baldwin, Flaccadori, Johnson, Lucic e Reynolds. A partire meglio è il Bayern, che arriva fino al +6 prima della reazione di Milano che aggancia i rivali sul 16-16 per poi chiudere il primo quarto a +2 (24-22) grazie ai 10 punti del danese Shields, partito dalla panchina ma subito protagonista nelle rotazioni dell’Olimpia. Rotto il ghiaccio, Milano sembra ora irrefrenabile e spinge sull’acceleratore, contro un Bayern che fatica a contenere e a un certo punto si ritrova sotto di 13 ma reagisce con un parziale di 7-0 e limita i danni, arrivando a -10 all’intervallo lungo (50-40). Già tre a questo punto della gara i giocatori in doppia cifra: lo scatenato Shields a quota 18 nell’Olimpia (seguito da Datome e Delaney con 7), Johnson e Reynolds tra i tedeschi.
    Bayern sempre a inseguire
    Il terzo quarto inizia ancora nel segno di Shields (subito cinque punti), poi le triple di Delaney e dell’incontenibile danese (che è un cecchino anche dalla lunetta) portano Milano a +16 (63-47). Il Bayern però è duro a morire, con una schiacciata di Gist e una tripla di Seeley si rifa sotto (63-53), ma Milano non ripete gli errori di gara 4 e non abbassa giri del motore: nel finale di parziale a prendersi la scena è Punter (5 punti), con Shields che firma il canestro del +17 (già 30 punti per l’ex Trento) e una tripla di Seeley ad accorciare prima della sirena (72-58). Sono 14 dunque i punti di vantaggio da gestire per la squadra di Messina, mentre con una schiacciata e una tripla di Baldwin i bavaresi provano a restare in partita (76-55). Non ci sta però il centrale milanese Hines, che prima rovescia la palla al tabellone e poi sull’altro fronte va a stoppare Reynolds prima del canestro del ‘Chacho’ Rodriguez che tiene l’Olimpia a +15 (80-65) a sei minuti e mezzo dalla fine.
    Trionfo col brivido
    Il cronometro comincia a essere nemico del Bayern, in cui è Baldwin l’ultimo ad arrendersi: arresto e tiro e poi canestro in penetrazione (82-72), una scossa per i tedeschi che con Reynolds e una tripla di Sisko risalgono fino al -6 (83-77), costingendo Messima a chiamare il ‘timeout’. Il coach riportà lucidità nei suoi e al rientro in campo Delaney trova la tripla e poi va al ferro, riportando a +11 Milano con due soli minuti da giocare (88-77). La tripla di Shields sembra chiudere i giochi ma nell’ultimo minuto Lulic da tre e altri 5 punti di Reynold fanno tremare l’Olimpia: a 12″ dalla fine, dopo un fallo in attacco di Shields che consegna palla al Bayern, sono solo tre i punti di vantaggio (91-89). La prestazione ‘monstre’ del danese (34 alla fine i punti a referto) merita però un lieto fine ed è proprio lui a conquistarsi la palla e un fallo a 5″ dalla sirena: dalla lunetta è così suo l’ultimo punto di un match che Milano vince 92-89, staccando il pass per le Final Four di Colonia. LEGGI TUTTO